17.06.2013 Views

l'eroe imperfetto - Wu Ming

l'eroe imperfetto - Wu Ming

l'eroe imperfetto - Wu Ming

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

suo colore è il bianco della Dea nella veste superna: infatti è<br />

chiamata anche Fanuilos (“Semprebianca”) e in almeno un caso è<br />

appellata con la metafora di “Candida-neve”. Se Baccadoro<br />

incarnava l'immagine terrena e naturale della Dea (ma con<br />

un'allusione implicita anche al suo aspetto inferico), l'algida<br />

Elbereth è una potenza siderale portatrice di luce, corrispondente<br />

alla sua immagine celeste.<br />

La prima volta che la sua canzone viene intonata è quando gli<br />

hobbit ascoltano gli Elfi cantarla, immediatamente dopo essere<br />

scampati a un Cavaliere Nero. Due versi in particolare sembrano<br />

anticipare il rapporto che i protagonisti avranno con la Dea:<br />

Luce per noi che qui girovaghiamo<br />

Ove gli alberi tessono un'oscura trama<br />

(La Compagnia dell'Anello, libro I, cap. III)<br />

Elbereth illuminerà il cammino attraverso la selva oscura e ispirerà<br />

le azioni coraggiose degli eroi, sia mostrandosi in forma di stella<br />

(Venere) nei momenti critici, sia tramite i consigli e i doni che la<br />

sua “sacerdotessa” affiderà loro.<br />

Sarà infatti la seconda dama che incontreranno a stabilire con la<br />

piccola comitiva il legame più forte. E' il momento nel romanzo in<br />

cui il riferimento alla potenza femminile si fa più esplicito. Si tratta<br />

con ogni evidenza dei capitoli in cui la Compagnia dell'Anello<br />

giunge a Lothlórien (o Lórien), il Bosco d'Oro: un “paradiso chiuso<br />

e protetto dai mali esterni, governato da un potere femminile<br />

semidivino” (A. Pernigoni, Lo specchio di Galadriel e l'immaginario<br />

femminile nell'opera di Tolkien, 2001, cap. III-3); ovvero una delle<br />

enclaves elfiche della Terra di Mezzo, dove dimora dama Galadriel.<br />

Negli anni della Terza Era in cui si svolge la vicenda, la presenza<br />

elfica nella Terra di Mezzo è ormai ridotta al lumicino. Le navi che<br />

riporteranno gli ultimi elfi nella terra beata di Valinor salperanno<br />

infatti alla fine del romanzo. Lórien - come già in qualche modo<br />

Granburrone (Rivendell) - è un luogo crepuscolare, che allude al<br />

passaggio verso l'altrove, e che Tolkien caratterizza come una sorta<br />

di Aldilà limbico. Non è un caso che la Compagnia giunga e riparta<br />

nella luce del pomeriggio, dopo aver perso completamente la<br />

cognizione del tempo.<br />

Quando il coriaceo guerriero Boromir riferisce la credenza secondo<br />

la quale pochi di coloro che mettono piede nel Bosco d'Oro ne<br />

escono e che di questi nessuno è mai uscito “illeso”, non riceve una<br />

rassicurazione dal capo della Compagnia, ma una rettifica. Aragorn<br />

il ramingo infatti risponde così:<br />

Non dire illeso, bensì immutato, e allora le tue parole saranno<br />

veritiere.<br />

(Ibidem, libro II, cap. VI)<br />

Aggiunge poi che il percorso sarà “bello e pericoloso”, anche se

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!