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l'eroe imperfetto - Wu Ming

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Dicono che la valle del Sinuosalice sia il luogo più strano e<br />

misterioso dell'intero bosco, addirittura il nucleo dal quale<br />

proviene e si sviluppa tutto il mistero.<br />

(La Compagnia dell'Anello, libro I, cap.VI)<br />

Nonostante gli hobbit cerchino di tenersi alla larga dal fondovalle,<br />

la foresta sembra spingerli proprio verso il corso del fiume,<br />

facendosi più fitta e impenetrabile ogni volta che tentano di<br />

cambiare direzione e rendendo invece più agevole il sentiero che<br />

porta all'acqua. E' evidente che gli alberi ordiscono una trappola<br />

mortale, conducendo gli eroi verso il fulcro del potere che risiede in<br />

quel luogo da tempo immemorabile. Così la comitiva viene<br />

lentamente sospinta fino al corso del Sinuosalice:<br />

[…] un fiume marrone scuro, fiancheggiato da antichi salici,<br />

ricoperto da salici, ostruito da salici caduti e macchiato da migliaia<br />

di foglie di salice sbiadite. L'aria ne era satura ed esse<br />

volteggiavano gialle tra i rami, trasportate da una dolce brezza<br />

tiepida che spirava nella valle, dove le canne frusciavano e i rami<br />

dei salici scricchiolavano.<br />

(Ibidem)<br />

Nel giro di poche righe, la parola “salice” ricorre cinque volte. La<br />

ripetizione suona come un avvertimento: si è giunti in un luogo<br />

molto particolare.<br />

Nella tradizione folklorica e nella mitologia il salice è un albero<br />

inferico, sacro alla Dea. “Nell'antichità il salice era generalmente<br />

considerato malefico, essendo votato a Ecate, la dea-luna.<br />

Inizialmente benigna, perché dava agli uomini la ricchezza,<br />

vegliava sulla prosperità degli armenti e presiedeva alla<br />

navigazione, Ecate divenne temibile dal giorno in cui, colpevole di<br />

impurità, fu precipitata agli Inferi e diventò Signora degli<br />

incantesimi” (Jacques Brosse, Storie e leggende degli alberi, 1987).<br />

Le parole inglesi willow (salice) e withe (vimini) condividono la<br />

propria radice con witch, strega, e si connettono all'acqua e alla<br />

luna.<br />

“Le legature di vimini della scopa delle streghe inglesi le votava a<br />

Ecate, che esse invocavano. Come dea infernale, questa aveva<br />

potere sulle acque sotterranee e, come divinità lunare, si<br />

presumeva dispensasse la rugiada e l'umidità nelle campagne”<br />

(ibidem).<br />

Questa triade di elementi - acqua, luna, salice - segnala la presenza<br />

in fondo al fiume della Dea esiliata, anche se in questo caso uno<br />

soltanto dei suoi tre volti apparirà manifestamente.<br />

Gli hobbit cadono nella trappola del Vecchio Uomo Salice, un<br />

albero maligno che dopo averli intorpiditi, cerca di affogarli o<br />

stritolarli con le sue radici, e letteralmente di inghiottirli.<br />

Solo un aiuto provvidenziale salva i piccoli eroi dalla sorte

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