l'eroe imperfetto - Wu Ming
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La Santa Rossa viene riconsegnata al legittimo marito a peso d'oro, non prima che lei confessi a Morgan - come ultimo lascito - il proprio passato nomade e selvaggio, a cui solo la religione e il matrimonio hanno posto un freno. Come si era capito, dietro la “santità” si cela una donna indomita e audace, la sopravvivenza profonda del divino femminile che come una scintilla sotto la cenere può in ogni momento tornare a bruciare la sicumera degli eroi. In una sola notte Henry Morgan si è trasformato in un cinico calcolatore. Stabilisce il prezzo per la donna che non doveva averne alcuno, e perfino per se stesso. Il conto è presto fatto: se il pirata Morgan è morto insieme a Coeur de Gris, un uomo nuovo dovrà soppiantarlo, onesto e rispettabile. Paradossalmente, per diventarlo, Morgan deve tradire se stesso, deve tradire tutti, violare ogni vincolo di coscienza e passare dalla parte “buona” della società. Il suo suicidio non è materiale, come quello di Aiace, ma etico e psicologico. Henry Morgan straccia il contratto della filibusta, inganna i suoi uomini, li abbandona su una spiaggia e fugge con l'intero bottino per dirigersi a Giamaica, dove entra trionfalmente non più nei panni del pirata, ma del patriottico corsaro che porta in dote l'oro spagnolo alla corona britannica. Lì troverà accoglienza a furor di popolo e soprattutto l'inizio della sua nuova vita. Prima il matrimonio con la cugina Elizabeth, alla quale è stato insegnato che le donne devono farsi proteggere dagli uomini (ma è pure una messa in scena, un inganno per la vanità maschile); poi l'udienza presso re Carlo II - visto che nel frattempo in patria è stata restaurata la monarchia - il quale lo nomina baronetto e vice-governatore di Giamaica. Come tale Sir Henry Morgan dovrà prima di tutto mettere fine al flagello della pirateria, e comminare le pene ai suoi sodali di un tempo. Da fuorilegge romantico Henry Morgan si trasforma in disciplinato tutore dell'ordine imperiale, un paternalista disincantato in lotta contro la poesia. Non essendo riuscito a flirtare con la regina che della poesia è la Musa, non gli resta che servire il re, il potere burocratico patriarcale. Ritroviamo così Sir Henry Morgan di nuovo su uno scranno regale, nel ruolo di giudice, mentre condanna all'impiccagione due vecchi compagni d'arme. Alla fine della giornata di lavoro torna nella sua bella casa, dove una moglie petulante lo rimbrotta arrogandosi il merito di avere fatto di lui un uomo per bene. E' il quadretto di una placida vita borghese che attende il nostro eroe fino alla fine dei suoi giorni. Il romanzo si chiude alcuni anni dopo, sul letto di morte di Sir Henry. L'immagine che gli appare negli ultimi istanti è ancora quella di una donna. Una ragazza abbandonata in una brughiera gallese tanti anni prima. E' così che si presenta la Dea Morte, col volto virginale della prima Elizabeth, che forse diventò una principessa… o forse no, rimase in attesa per anni, si ammalò, morì
giovane. La prima vittima del fuoco che ha arso Henry Morgan, adesso lo conduce all'ultima traversata, per raggiungere suo padre e il vecchio Merlin, che “guida armenti di sogni ad Avalon”. Così, mentre un prete si accanisce invano a chiedere il suo pentimento per tutti i crimini commessi, prima di chiudere gli occhi Morgan riesce a udire ancora il canto della morte, che aveva sentito provenire da un giardino segreto, a Panama. Il canto della Dea.
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La Santa Rossa viene riconsegnata al legittimo marito a peso d'oro,<br />
non prima che lei confessi a Morgan - come ultimo lascito - il<br />
proprio passato nomade e selvaggio, a cui solo la religione e il<br />
matrimonio hanno posto un freno. Come si era capito, dietro la<br />
“santità” si cela una donna indomita e audace, la sopravvivenza<br />
profonda del divino femminile che come una scintilla sotto la<br />
cenere può in ogni momento tornare a bruciare la sicumera degli<br />
eroi.<br />
In una sola notte Henry Morgan si è trasformato in un cinico<br />
calcolatore. Stabilisce il prezzo per la donna che non doveva averne<br />
alcuno, e perfino per se stesso. Il conto è presto fatto: se il pirata<br />
Morgan è morto insieme a Coeur de Gris, un uomo nuovo dovrà<br />
soppiantarlo, onesto e rispettabile. Paradossalmente, per<br />
diventarlo, Morgan deve tradire se stesso, deve tradire tutti,<br />
violare ogni vincolo di coscienza e passare dalla parte “buona”<br />
della società. Il suo suicidio non è materiale, come quello di Aiace,<br />
ma etico e psicologico.<br />
Henry Morgan straccia il contratto della filibusta, inganna i suoi<br />
uomini, li abbandona su una spiaggia e fugge con l'intero bottino<br />
per dirigersi a Giamaica, dove entra trionfalmente non più nei<br />
panni del pirata, ma del patriottico corsaro che porta in dote l'oro<br />
spagnolo alla corona britannica.<br />
Lì troverà accoglienza a furor di popolo e soprattutto l'inizio della<br />
sua nuova vita. Prima il matrimonio con la cugina Elizabeth, alla<br />
quale è stato insegnato che le donne devono farsi proteggere dagli<br />
uomini (ma è pure una messa in scena, un inganno per la vanità<br />
maschile); poi l'udienza presso re Carlo II - visto che nel frattempo<br />
in patria è stata restaurata la monarchia - il quale lo nomina<br />
baronetto e vice-governatore di Giamaica. Come tale Sir Henry<br />
Morgan dovrà prima di tutto mettere fine al flagello della pirateria,<br />
e comminare le pene ai suoi sodali di un tempo.<br />
Da fuorilegge romantico Henry Morgan si trasforma in disciplinato<br />
tutore dell'ordine imperiale, un paternalista disincantato in lotta<br />
contro la poesia. Non essendo riuscito a flirtare con la regina che<br />
della poesia è la Musa, non gli resta che servire il re, il potere<br />
burocratico patriarcale.<br />
Ritroviamo così Sir Henry Morgan di nuovo su uno scranno regale,<br />
nel ruolo di giudice, mentre condanna all'impiccagione due vecchi<br />
compagni d'arme. Alla fine della giornata di lavoro torna nella sua<br />
bella casa, dove una moglie petulante lo rimbrotta arrogandosi il<br />
merito di avere fatto di lui un uomo per bene. E' il quadretto di una<br />
placida vita borghese che attende il nostro eroe fino alla fine dei<br />
suoi giorni.<br />
Il romanzo si chiude alcuni anni dopo, sul letto di morte di Sir<br />
Henry. L'immagine che gli appare negli ultimi istanti è ancora<br />
quella di una donna. Una ragazza abbandonata in una brughiera<br />
gallese tanti anni prima. E' così che si presenta la Dea Morte, col<br />
volto virginale della prima Elizabeth, che forse diventò una<br />
principessa… o forse no, rimase in attesa per anni, si ammalò, morì