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l'eroe imperfetto - Wu Ming

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6. La gloria del mondo<br />

La via per la gloria comincia con un grave smacco per Henry<br />

Morgan. Giunto a Barbados viene messo al corrente di avere<br />

firmato non già un ingaggio da marinaio, bensì un contratto di<br />

servitù quinquennale a favore di un latifondista dell'isola, il signor<br />

James Flower.<br />

Così, invece di solcare i mari, per il momento Henry si ritrova a<br />

lavorare in una piantagione tropicale.<br />

Fortuna vuole che Flower si accorga subito del suo buon carattere<br />

e della sua intelligenza e decida di offrirgli un'opportunità. Così dà<br />

al ragazzo libero accesso alla sua fornitissima biblioteca, ne<br />

sollecita l'apprendimento con lezioni e discussioni filosofiche, piano<br />

piano si trasforma in un padre-precettore. Quando Henry si<br />

dimostra anche in grado di tenere dietro agli affari della<br />

piantagione, Flower è ben felice di delegarli a lui, per dedicarsi a<br />

tempo pieno alle amate lettere. Così, nel giro di pochi anni, da<br />

servo a contratto Henry si ritrova capo di una grande azienda<br />

agricola.<br />

Le sue letture e i suoi studi nel frattempo si affinano, indirizzandosi<br />

sui manuali di navigazione e di guerra navale. Il mare rimane il suo<br />

sogno segreto, che custodisce con cura, in attesa del momento<br />

propizio:<br />

Egli doveva ritornare al mare e alle navi. Il mare gli era madre, e<br />

amante, era la dea che, a un ordine qualsiasi, lo avrebbe trovato<br />

sempre pronto e alacre. Il suo stesso nome, nell'antica lingua<br />

bretone, significava colui che vive presso il mare.<br />

(La Santa Rossa, cap. II-5)<br />

Così Henry, che ormai gode di un grande ascendente sul vecchio<br />

Flower, lo convince a comprare un bastimento per il trasporto delle<br />

merci a Giamaica. Henry battezza questa sua prima nave Elizabeth<br />

e il rapporto che stringe con lei, quando ne tiene il timone, è quasi<br />

erotico. E' per questa nave, obbedendo al richiamo del proprio<br />

destino, che Henry liquida la sua amante meticcia e la umilia,<br />

dimostrando già una buona dose di egoismo e superbia. La ragazza,<br />

eletta a “donna del capo” per una breve stagione, viene gettata<br />

nuovamente in mezzo agli schiavi. Si tratta di un altro segnale<br />

premonitore: la giovane, devota ai culti sincretici pseudo-cristiani,<br />

è la terza donna che Henry ferisce e abbandona per inseguire il<br />

proprio sogno di gloria.<br />

Finalmente, giunto il momento del riscatto, Henry parte alla volta<br />

di Giamaica, dove intende presentarsi allo zio, Sir Edward, vicegovernatore<br />

dell'isola. La sua speranza è che lo zio lo accolga a<br />

braccia aperte, ma Henry è destinato a rimanere deluso. Infatti<br />

quando illustra i suoi piani per diventare bucaniere ai danni della<br />

Spagna e chiede un finanziamento per l'impresa, lo zio non solo gli<br />

rifiuta il prestito, ma lo avverte che se violerà la pace tra Spagna e

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