l'eroe imperfetto - Wu Ming
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Seconda parte: Nemesi<br />
5. La dea e il pirata<br />
Cup of Gold (1929), tradotto in italiano col titolo La Santa Rossa,<br />
ovvero La vita di Sir Henry Morgan bucaniere con occasionale<br />
riferimento alla storia, è il primo romanzo scritto da John<br />
Steinbeck.<br />
Generalmente considerato un'opera giovanile, un romanzo “a tesi”,<br />
alquanto schematico e molto lontano dai vertici letterari che hanno<br />
fruttato all'autore il Premio Nobel, cela tra le sue pagine una<br />
trattazione originale e articolata del tema che ci interessa. Tuttavia<br />
a un primo sguardo l'allegoria interna racconta in effetti il conflitto<br />
tra romanticismo giovanile e disillusione dell'età matura, tra<br />
slancio eroico e resa al sistema sociale, seguendo il modello del<br />
romanzo di formazione e passaggio.<br />
La vicenda inizia in una gelida brughiera gallese spazzata dal<br />
vento, sul far dell'inverno, abitata all'apparenza solo da animali:<br />
cavalli, capre, sparuti uccelli. C'è una casa solitaria, e dentro, un<br />
fuoco acceso. Una famiglia: l'anziana nonna, padre, madre e un<br />
bambino. Tre generazioni, lo stesso cognome (già emblematico):<br />
Morgan.<br />
Il protagonista della vicenda è il membro più giovane della<br />
famiglia, Henry, destinato a diventare uno dei pirati più famosi di<br />
tutti i tempi.<br />
Nonostante sia appena un ragazzo, Henry sente che il destino gli<br />
sta stretto. La tetra Inghilterra cromwelliana non lo attira, Henry<br />
vuole evadere, partire, navigare verso le Indie Occidentali. Attratto<br />
dai racconti marinareschi e dalle testimonianze di viaggiatori che<br />
hanno solcato l'oceano, formula il suo sogno americano: diventare<br />
un eroe della filibusta, procurarsi fama e gloria.<br />
Intorno a lui spiccano figure significative. A partire dalla nonna<br />
Gwenliana, depositaria dell'antica sapienza celtica ormai perduta, e<br />
dal vecchio Merlin, stregone abbarbicato su una montagna, al<br />
quale Morgan va a chiedere buoni auspici.<br />
Fin dai nomi che portano, Merlin e Gwenliana sono figure del<br />
passato (Gwenliana fu una regina guerriera del Galles, sconfitta in<br />
battaglia dagli inglesi), custodi di un mondo estinto, spazzato via<br />
dalla nuova religione cristiana.<br />
Nel tentativo di dissuadere il ragazzo dal partire infatti, Merlin gli<br />
offre di restare in Galles a cercare le vestigia di Artù, a scavare le<br />
radici delle antiche leggende. Henry risponde che non ha alcuna<br />
intenzione di tagliare le proprie radici (intende infatti tornare, un<br />
giorno), ma vuole protrarle, farle arrivare lontano. Henry vuole<br />
essere Artù, o piuttosto un novello Percival, alla ricerca della Coppa<br />
d'Oro. Non gli basta cioè custodire i miti, indagarli o rianimarli