l'eroe imperfetto - Wu Ming
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cintura di seta verde, specificando che si tratta di un talismano<br />
magico, in grado di proteggere chi lo porta da ogni colpo mortale.<br />
La donna offre a Galvano la salvezza dal destino che presto lo<br />
attende, quando dovrà recarsi alla Cappella Verde per ricevere il<br />
fendente micidiale che gli spetta. Di fronte a questa offerta Galvano<br />
cede e accetta il dono. Prima di lasciarlo, la dama si raccomanda di<br />
non far parola della cintura al proprio signore. Infine lo bacia e se<br />
ne va. Galvano allora si reca da un prete e si confessa, quindi con<br />
animo sereno attende il ritorno del signore dalla caccia.<br />
La terza caccia si rivela essere stata poco fruttuosa, una sola pelle<br />
di volpe, ma Galvano - rinfrancato dalla confessione e forse anche<br />
speranzoso nei benefici del talismano donatogli - ricambia il<br />
signore con tre baci.<br />
Giunto il giorno prefissato, Galvano prende congedo dai castellani e<br />
si fa condurre alla Cappella Verde, un luogo oscuro e desolato, dove<br />
lo attende il suo avversario.<br />
Nonostante il campione di Artù reiteri la professione di lealtà alla<br />
parola data e si offra al colpo del Cavaliere Verde, per la seconda<br />
volta nel corso del poema ha un cedimento. Quando con la coda<br />
dell'occhio vede l'ascia calargli sul capo, ritrae d'istinto le spalle. Il<br />
Cavaliere Verde si ferma e lo rimprovera mettendo in discussione il<br />
suo coraggio e il suo onore. Allora Galvano si irrigidisce e china di<br />
nuovo il capo, garantendo che accetterà il colpo senza più<br />
muoversi.<br />
L'ascia viene calata e nuovamente fermata, e questa volta Galvano<br />
non trasalisce alla finta del boia, ma resta immobile.<br />
La terza volta la lama va a segno, ma si limita a scalfire la carne del<br />
collo. Il sangue sprizza, eppure il colpo non è mortale. Galvano<br />
riprende rapido le armi e si prepara a combattere.<br />
Il Cavaliere Verde però non ne ha alcuna intenzione. Rivela invece<br />
la sua identità: come volevasi dimostrare si tratta del signore del<br />
castello che ha reso a Galvano ciò che gli spettava. Due colpi a<br />
vuoto per la sincerità dimostrata i primi due giorni, e un colpo a<br />
segno per l'eccezione alla lealtà del terzo giorno, quando Galvano<br />
avrebbe dovuto consegnargli la cintura donatagli dalla dama e<br />
invece l'ha tenuta per sé.<br />
Il Cavaliere Verde confessa a Galvano di avere inviato egli stesso la<br />
moglie a tentarlo e metterlo alla prova. Galvano si è dimostrato<br />
fedele all'onore, eccependo soltanto una volta, non già per lussuria<br />
o per intrigo, ma per salvarsi la vita, e questo ha fatto sì che la<br />
pena fosse ridotta.<br />
Galvano maledice allora la propria codardia e viltà e vorrebbe<br />
sbarazzarsi della cintura, ma il Cavaliere Verde gli ordina invece di<br />
tenerla e portarla con sé affinché non dimentichi la prova superata.<br />
Si ritiene soddisfatto, dal momento che Galvano ha accettato il<br />
colpo. La sua penitenza è quindi compiuta.<br />
Fermiamoci qui, per il momento, perché lo scambio di battute che<br />
sta per avere luogo tra i due cavalieri è illuminante, e rivela uno dei<br />
temi profondi del poema. Prima di affrontare il finale infatti, come