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l'eroe imperfetto - Wu Ming

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concettualmente una cosa non esclude l’altra, poiché proprio di<br />

sotterfugio e sfida verbale potrebbe trattarsi.<br />

E’ assai probabile che il vichingo Tryggvason sappia con chi ha a<br />

che fare e stia mettendo in atto una provocazione psicologica molto<br />

sottile e che in questo consista la sua astuta trappola. La fama di<br />

Byrhtnoth è ben nota, il suo coraggio e il suo valore sono indiscussi<br />

e indiscutibili. Il conte è ormai in là con gli anni, ancora valente ma<br />

prossimo al viale del tramonto, non vorrà mai macchiare il proprio<br />

nome ritirandosi da quella che facilmente sarà l'ultima battaglia<br />

della sua onorata carriera.<br />

E' precisamente su questa fedeltà alla fama e all'ideale cavalleresco<br />

che conta Tryggvason mentre gli chiede di lasciarlo passare.<br />

Mentre cioè lo sfida a essere uomo d’onore fino in fondo,<br />

sportivamente eroico, e a rinunciare al vantaggio del terreno.<br />

Anche Tryggvason, come Byrthnoth, nelle lunghe sere d'inverno,<br />

deve aver sentito recitare dai menestrelli il poema che narra le<br />

gesta del<strong>l'eroe</strong> svedese Beowulf (VIII sec. d.C.), il modello eroico<br />

per tutti i nobili guerrieri sulle sponde del Mare del Nord.<br />

Beowulf è <strong>l'eroe</strong> che salva la reggia di Danimarca da un orco<br />

sanguinario e da sua madre, un terribile mostro marino. E quando<br />

deve affrontare l'orribile creatura lo fa a mani nude, spogliandosi<br />

delle armi, per potersi confrontare con essa alla pari (vv. 434-440).<br />

Ed è lo stesso eroe che nella seconda parte del poema, diventato re<br />

e ormai in là con gli anni, affronta un enorme drago sputafuoco, in<br />

piena coerenza con i fasti di gioventù, cioè da solo, uno contro uno.<br />

Rischierebbe addirittura di perdere lo scontro, se non fosse per<br />

l'intervento non richiesto di un vassallo fedele, Winglaf, che lo aiuta<br />

a infliggere il colpo mortale. Alla fine Beowulf muore insieme al suo<br />

mostruoso avversario e viene compianto come il più grande degli<br />

eroi.<br />

Il pirata Tryggvason sta scommettendo sulla forza della letteratura,<br />

perché conosce il potere ammaliatore dell'epica, e sta per<br />

incastrare il vecchio Byrhtnoth, offrendogli la possibilità di<br />

indossare un manto di gloria imperitura: niente meno che i panni di<br />

Beowulf. Gli sta offrendo l'eternità della poesia.<br />

Come Beowulf contro il drago. E' questo che pensa Byrhtnoth<br />

mentre accetta la richiesta del vichingo. Già se lo immagina cosa<br />

scriveranno i poeti di questo giorno di gloria e di morte, quando<br />

pochi inglesi cristiani affrontarono molti scandinavi pagani<br />

rinunciando al proprio sicuro vantaggio e dimostrando il proprio<br />

indomito eroismo.<br />

Così Byrhtnoth ordina ai suoi armati di indietreggiare dalla sponda<br />

per liberare il guado.<br />

In breve i due eserciti si schierano sulla piana tra il fiume e il<br />

bosco. Le urla di guerra precedono il lancio di frecce e lance, poi la<br />

corsa folle, l'impatto violentissimo di spade e asce su ossa e scudi.<br />

Non può trattarsi d'altro che di una carneficina dall'esito segnato.<br />

Byrhtnoth combatte alla testa dei suoi uomini finché cade colpito<br />

da una lancia e il cadavere viene mutilato dai nemici. La sua morte

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