l'eroe imperfetto - Wu Ming

l'eroe imperfetto - Wu Ming l'eroe imperfetto - Wu Ming

wumingfoundation.com
from wumingfoundation.com More from this publisher
17.06.2013 Views

UN GIORNO A MALDON Il campo di battaglia e la parola magica 991. Qui fu saccheggiata Ipswich, e subito dopo fu ucciso l'ealdorman Byrhtnoth a Maldon. E in quell'anno fu deciso di dare per la prima volta un tributo ai danesi per il grande terrore che facevano lungo la costa. La prima volta fu di diecimila libbre. (Cronaca Anglosassone 979-1020) 1. Preludio Il 10 agosto 991 d.C., sulla sponda meridionale del fiume Pante, presso Maldon, Essex, Inghilterra, un uomo imponente contempla lo stretto braccio d'acqua davanti a sé. E' il conte inglese Byrhtnoth che, schierato alla testa di un migliaio di uomini, osserva il contingente d'invasione vichingo attestato sull'isola di Northey, proprio in mezzo all'estuario del fiume. I vichinghi sono guidati da Olaf Tryggvason, determinato a saccheggiare l'Inghilterra sudorientale o a imporre un riscatto umiliante e oneroso a Byrhtnoth e al re inglese Aethelred, di cui il conte è vassallo. Anche da quella distanza Byrhtnoth può rendersi conto del rapporto di forze a lui sfavorevole, almeno tre a uno. Nonostante questo si trova in una posizione di netto vantaggio tattico, che può consentirgli di inchiodare i nemici in mezzo al guado. L'isola di Northey infatti è collegata alla terraferma solo da una sottile striscia di terra, che per due ore al giorno viene coperta dall'alta marea. Una schiera determinata di armati può tenere lo stretto passaggio e resistere con successo anche a forze molto superiori. Come gli Spartani alle Termopili. Soltanto il riflusso della marea quindi separa i due eserciti da quella che passerà alla storia come la Battaglia di Maldon. L'episodio ispirerà l'omonimo poema anglosassone, composto verosimilmente pochi decenni dopo i fatti da un testimone oculare o da qualcuno che ebbe accesso a una fonte diretta. Il testo ci è giunto privo di inizio e di fine a causa della perdita del foglio esterno che racchiudeva le pagine. Di conseguenza per noi il racconto comincia in medias res, quando Byrhtnoth dà ordine di allontanare i cavalli (tutti tranne il suo, ricordiamoci questo dettaglio), affinché nessuno possa cedere alla tentazione di scappare, e schiera i suoi uomini per lo scontro, dichiarando così l'intenzione di resistere.

2. La battaglia Ecco dunque il conte dell'Essex davanti allo stretto, in attesa che la marea si ritiri e che l'avversario faccia la sua mossa. Tuttavia la quiete apparente prima della tempesta sta per essere turbata da un evento inaspettato. Dalla sponda opposta infatti, giunge la voce di un araldo che annuncia un'offerta da parte del pirata Tryggvason. Il capo dei vichinghi si dichiara disposto a risalire sulle sue navi e andarsene subito in cambio di un riscatto in oro. La sdegnosa risposta di Byrhtnoth non si fa attendere. Il conte guarda sprezzante il messaggero e afferma che il suo onore e quello dei suoi uomini non è in vendita, mostra alta la spada e dice che l’unico riscatto che otterranno da lui non sarà in oro ma in ferro tagliente. I vichinghi provano dunque ad avanzare lungo il ponte naturale tra le due rive, ma a Byrhtnoth basta schierare sullo stretto passaggio i suoi tre più impavidi guerrieri per bloccare i nemici, mentre verosimilmente gli altri inglesi li bersagliano con le frecce dalla sponda. I vichinghi devono ripiegare. Olaf Tryggvason però è un pirata scaltro, non per niente diventerà re di Norvegia e uno dei sovrani più importanti della storia scandinava 4 . E ha un asso nella manica. Recita il poema: Quando s'accorsero e chiaro videro d'aver trovato aspri guardiani al guado, ricorsero all'astuzia gli stranieri ostili, chiesero di poter avere passaggio, traversare il guado, condurre la truppa. (84-88) Sono versi piuttosto oscuri. Innanzi tutto ci troviamo davanti a una dinamica invertita: sarebbe più logico che prima si formulasse la richiesta di poter guadare e solo dopo avere ottenuto un rifiuto si tentasse l’attacco. Invece accade il contrario. Frustrato l’assalto, i vichinghi formulano la richiesta di essere lasciati passare. I versi ci dicono che si tratta di una “astuzia”. Ma in cosa consista l’astuzia di Tryggvason il poeta lo dà per implicito. Per la verità i filologi non hanno trovato un vero e proprio accordo sull'uso e l'accezione in questo contesto del termine anglosassone lytegian. Alcuni studiosi sostengono infatti che la parola potrebbe essere resa con “diverbio”, “dialogo”, e che lytegian avrebbe la stessa radice del verbo latino litigare. Altri invece propendono appunto per “astuzia”, “inganno” 5 . In effetti, al di là del dibattito filologico,

UN GIORNO A MALDON<br />

Il campo di battaglia e la parola magica<br />

991. Qui fu saccheggiata Ipswich, e subito dopo fu ucciso<br />

l'ealdorman Byrhtnoth a Maldon. E in quell'anno fu deciso di dare<br />

per la prima volta un tributo ai danesi per il grande terrore che<br />

facevano lungo la costa. La prima volta fu di diecimila libbre.<br />

(Cronaca Anglosassone 979-1020)<br />

1. Preludio<br />

Il 10 agosto 991 d.C., sulla sponda meridionale del fiume Pante,<br />

presso Maldon, Essex, Inghilterra, un uomo imponente contempla<br />

lo stretto braccio d'acqua davanti a sé. E' il conte inglese Byrhtnoth<br />

che, schierato alla testa di un migliaio di uomini, osserva il<br />

contingente d'invasione vichingo attestato sull'isola di Northey,<br />

proprio in mezzo all'estuario del fiume. I vichinghi sono guidati da<br />

Olaf Tryggvason, determinato a saccheggiare l'Inghilterra sudorientale<br />

o a imporre un riscatto umiliante e oneroso a Byrhtnoth e<br />

al re inglese Aethelred, di cui il conte è vassallo.<br />

Anche da quella distanza Byrhtnoth può rendersi conto del<br />

rapporto di forze a lui sfavorevole, almeno tre a uno. Nonostante<br />

questo si trova in una posizione di netto vantaggio tattico, che può<br />

consentirgli di inchiodare i nemici in mezzo al guado. L'isola di<br />

Northey infatti è collegata alla terraferma solo da una sottile<br />

striscia di terra, che per due ore al giorno viene coperta dall'alta<br />

marea. Una schiera determinata di armati può tenere lo stretto<br />

passaggio e resistere con successo anche a forze molto superiori.<br />

Come gli Spartani alle Termopili.<br />

Soltanto il riflusso della marea quindi separa i due eserciti da<br />

quella che passerà alla storia come la Battaglia di Maldon.<br />

L'episodio ispirerà l'omonimo poema anglosassone, composto<br />

verosimilmente pochi decenni dopo i fatti da un testimone oculare o<br />

da qualcuno che ebbe accesso a una fonte diretta. Il testo ci è<br />

giunto privo di inizio e di fine a causa della perdita del foglio<br />

esterno che racchiudeva le pagine. Di conseguenza per noi il<br />

racconto comincia in medias res, quando Byrhtnoth dà ordine di<br />

allontanare i cavalli (tutti tranne il suo, ricordiamoci questo<br />

dettaglio), affinché nessuno possa cedere alla tentazione di<br />

scappare, e schiera i suoi uomini per lo scontro, dichiarando così<br />

l'intenzione di resistere.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!