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16.06.2011 - Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna

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attualità<br />

attualità<br />

sidente del Centro regionale Piemonte ANGS, illustra<br />

il percorso storico dei <strong>Granatieri</strong> dal 1848<br />

al 1918 dal punto <strong>di</strong> vista dell’evoluzione delle<br />

uniformi e delle armi. Seguono gli interventi su<br />

temi particolari.<br />

Il Gen. Michele Corrado puntualizza la vera personalità<br />

dell’Ufficiale Granatiere Gianfranco Chiti<br />

sulla base delle proprie esperienze <strong>di</strong>rette: «Chiti è<br />

stato il più esigente e severo Comandante che io<br />

abbia conosciuto nella mia carriera militare, era<br />

dotato <strong>di</strong> grande rigore morale e carisma. Attento<br />

alle necessità dei soldati, sapeva educarli a una<br />

consapevole <strong>di</strong>sciplina e al sano orgoglio dell’appartenenza<br />

al prestigioso Corpo dei <strong>Granatieri</strong>».<br />

Al termine viene presentato e <strong>di</strong>stribuito il libro<br />

scritto da due giovani ricercatrici: Francesca<br />

Colognato e Agnese Mattalia. Il titolo: «Nome <strong>di</strong><br />

battaglia: La Chiusa» si riferisce al soprannome<br />

del Granatiere Giobatta Ellena (nativo <strong>di</strong> Chiusa<br />

Pesio) che, alla <strong>di</strong>fesa dell’Assietta, colpì a morte il<br />

generale francese Belle Isle. E’ la vita <strong>di</strong> un soldato<br />

del ‘700, ricostruita su documenti d’archivio.<br />

Un altro soldato della stessa tempra ma della<br />

classe 1920, presente in sala, viene festeggiato calorosamente<br />

dall’assemblea: è il Granatiere Ten.<br />

Girar<strong>di</strong> Giacomo, ha combattuto sul fronte greco,<br />

poi alla <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> Roma, quin<strong>di</strong> come partigiano<br />

sulle montagne. È Presidente Onorario della<br />

Sezione <strong>di</strong> Torino e Presidente dell’A.N. Combattenti<br />

e Reduci.<br />

Pomeriggio del sabato 16 aprile: finalmente tutti in<br />

piazza Castello. Il programma è intenso: si svolgono<br />

i riti della deposizione delle corone d’alloro<br />

alla targa dell’Atto costitutivo del 18 aprile 1659 e<br />

al monumento all’Esercito Sardo («dono del<br />

Popolo Milanese a Torino»), a ricordo del centenario<br />

della Sezione Madre ANGS <strong>di</strong> Milano.<br />

In un crescendo <strong>di</strong> solennità, ecco l’arrivo del<br />

Medagliere <strong>Nazionale</strong> dell’<strong>Associazione</strong> Naziona-<br />

10<br />

le <strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong> e delle Ban<strong>di</strong>ere <strong>di</strong><br />

Guerra. Gli spettatori ormai sono una folla attenta<br />

e silenziosa. L’Alzaban<strong>di</strong>era si svolge in un clima<br />

<strong>di</strong> grande emozione. A sera, la fedelissima e instancabile<br />

Musica d’Or<strong>di</strong>nanza del 1° Reggimento<br />

<strong>Granatieri</strong> <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong> nella cornice <strong>di</strong> Piazza San<br />

Carlo, «salotto <strong>di</strong> Torino», offre il concerto-spettacolo<br />

«352 ANNI DI MUSICA BANDIERE E<br />

UNIFORMI», la celebre rassegna musicale e coreografica<br />

che è il vanto del bel complesso granatieresco.<br />

DOMENICA 17 APRILE: «A ME LE<br />

GUARDIE!» – I <strong>Granatieri</strong> aprono la serie dei<br />

Raduni <strong>di</strong> tutte le Armi che Torino ospiterà nei<br />

prossimi mesi. Ci sentiamo orgogliosi della nostra<br />

primogenitura, consci <strong>di</strong> trovarci nei luoghi dove<br />

un lontano aprile avvenne la «Levata» delle<br />

Guar<strong>di</strong>e. (Immagino i manifesti per il reclutamento<br />

affissi alle cantonate delle vie, i ban<strong>di</strong>tori<br />

coi tamburi leggere a gran voce il ducale E<strong>di</strong>tto, i<br />

capannelli dei giovani attratti dalla novità <strong>di</strong> potersi<br />

arruolare nel primo prestigioso Reggimento<br />

dello Stato!).<br />

Piazza Castello. Fa il suo magnifico ingresso la

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