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In giro per scuole e centri di cultura - Cidi

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<strong>In</strong> <strong>giro</strong> <strong>per</strong> <strong>scuole</strong> e <strong>centri</strong> <strong>di</strong> <strong>cultura</strong><br />

Il tappeto ha preso il volo, la verticalità è fondamentale: dal nido alla me<strong>di</strong>a la creatività è <strong>di</strong> casa (arte, teatro, musica)<br />

l'inglese è <strong>per</strong> tutti, gli stranieri trovano un progetto <strong>di</strong> italiano lingua 2, le famiglie momenti e luoghi <strong>di</strong> incontro e<br />

<strong>di</strong> scambi <strong>cultura</strong>li.<br />

Siamo sul fiabesco tappeto volante delle Mille e una notte?<br />

No, siamo a Torino San Salvario, dove non si fanno miracoli né incantesimi, i problemi ci sono tutti, ma si affrontano<br />

e si risolvono in modo nuovo.<br />

Per conoscere e approfon<strong>di</strong>re questa realtà, l'appuntamento è <strong>per</strong> Venerdì 4 Aprile ore 15 all'Istituto comprensivo<br />

Manzoni, via Giacosa 25 (aula teatro).<br />

Si ascolta, si vede, ci si interroga, si <strong>di</strong>scute fino alle 16,30, poi ci si sposta sul territorio <strong>per</strong> incontrare le istituzioni<br />

non scolastiche nel vivo del loro lavoro, quin<strong>di</strong> ci si congeda dopo un breve facciamo il punto e un dolce saluto presso<br />

l'Agenzia <strong>per</strong> lo sviluppo locale.<br />

La <strong>di</strong>rigenza nella scuola dell'autonomia<br />

38<br />

Istituto Comprensivo Manzoni, Corso Marconi 28<br />

4. Archivio <strong>di</strong> Stato<br />

Coor<strong>di</strong>nano: Ivana Summa, Assunta Morrone, Gabriella Mortarotto<br />

La sede<br />

L'Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Torino (www.multix.it/asto/archivio.htm) conserva gli atti degli organi centrali e <strong>per</strong>iferici dello<br />

Stato sabaudo fino all'unificazione del regno d'Italia, nonché gli atti degli uffici statali con sede nell'attuale provincia <strong>di</strong><br />

Torino, sia <strong>per</strong> il <strong>per</strong>iodo anteriore che posteriore all'unità. I fon<strong>di</strong> dell'Archivio <strong>di</strong> corte e dell'Archivio camerale rappresentano<br />

i nuclei documentari più antichi, risalenti al secolo XII. L'originario "tesoro" delle carte si era progressivamente<br />

accresciuto in relazione sia allo sviluppo dell'amministrazione signorile sabauda sia in funzione <strong>di</strong> cause più<br />

generali quali l'evoluzione del notariato e il profilarsi <strong>di</strong> usi <strong>di</strong> cancelleria.<br />

<strong>In</strong> relazione all'organizzazione <strong>di</strong> tali memorie giuri<strong>di</strong>co-amministrative era nata, ben presto, la necessità <strong>di</strong> una sistemazione<br />

teorica dell'or<strong>di</strong>namento archivistico. Il ducato sabaudo era giunto precocemente a questa consapevolezza con<br />

gli Statuti <strong>di</strong> Pietro II pubblicati negli anni 1263-'68. All'inizio del secolo XV risalgono i più antichi inventari conservati.<br />

L'archivio sabaudo fu trasportato da Chambery a Torino dopo il 1559 a seguito della decisione <strong>di</strong> Emanuele Filiberto<br />

<strong>di</strong> trasferire la capitale dei suoi Stati. Nel 1731 l'archivio fu riorganizzato e dotato <strong>di</strong> una sede appositamente costruita<br />

dal regio architetto Filippo Juvarra, in a<strong>di</strong>acenza con il palazzo reale. Il nuovo sistema concentrava le carte prodotte<br />

da vari uffici, rior<strong>di</strong>nandole <strong>per</strong> gran<strong>di</strong> "materie" <strong>per</strong> agevolare lo svolgimento delle principali funzioni della politica<br />

interna ed internazionale. Con la concessione dello Statuto Albertino, i Regi archivi <strong>di</strong> corte si trasformarono in Archivio<br />

generale del regno <strong>di</strong> Sardegna e con l'unificazione nazionale <strong>di</strong>vennero <strong>per</strong> breve tempo Archivio centrale del regno<br />

d'Italia. Dal 1874 l'archivio torinese assunse il ruolo <strong>di</strong> archivio regionale con il titolo <strong>di</strong> Sovrintendenza degli archivi<br />

piemontesi.<br />

L'e<strong>di</strong>ficio dell'Archivio <strong>di</strong> Corte, costruito nel 1731 <strong>per</strong> accogliere i documenti dello Stato sabaudo, riveste un interesse<br />

particolare trovandosi ad essere uno dei più antichi esempi, nel mondo occidentale, <strong>di</strong> architettura progettata fin dall'origine<br />

come archivio <strong>di</strong> uno Stato moderno e come tale ancora oggi funzionante.<br />

L'iniziativa<br />

L'attribuzione dell'autonomia scolastica richiede una nuova ridefinizione concettuale ed o<strong>per</strong>ativa della professionalità<br />

docente e <strong>di</strong>rigente: la prima non ancora sancita giuri<strong>di</strong>camente dentro il nuovo contesto dell'autonomia, la seconda<br />

già normata con rischi incombenti <strong>di</strong> una sua profonda deformazione, ad<strong>di</strong>rittura, trasformazione. Entrambe vanno<br />

ricomposte dentro la comune matrice della "professionalità educativa", i cui principi e criteri devono ispirare chi o<strong>per</strong>a<br />

nelle istituzioni scolastiche, sia pure con ruoli e funzioni <strong>di</strong>verse. Ma entrambe vanno anche ricollocate all'interno del<br />

nuovo quadro istituzionale ed organizzativo delle <strong>scuole</strong> autonome e del decentramento dello Stato.<br />

La matrice professionale riconducibile agli aspetti educativi della professione rimanda ad un quadro epistemologico e<br />

valoriale <strong>di</strong> natura pedagogica, mentre la <strong>di</strong>mensione organizzativa ed istituzionale si inscrive in un quadro giuri<strong>di</strong>co<br />

che prevede forme e livelli <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> responsabilità.<br />

Occorre, dunque, un modello <strong>di</strong> riferimento, i cui caratteri essenziali (da tematizzare con il contributo <strong>di</strong> tutti) potrebbero<br />

essere i seguenti.<br />

Docenti e <strong>di</strong>rigenti:<br />

- o<strong>per</strong>ano dentro contesti organizzativi istituzionali, ovvero erogano servizi pubblici a forte rilevanza sociale, le cui<br />

finalità sono esterne al sistema organizzativo, (rifondare il concetto <strong>di</strong> scuola/istituzione vs scuola/azienda. (Ve<strong>di</strong><br />

il contributo <strong>di</strong> G. Rebora ed M. Capranico,il primo sul concetto <strong>di</strong> istituzione dentro le amministrazioni pubbliche,<br />

il secondo sul concetto <strong>di</strong> servizio);<br />

- Hanno una comune visione educativa dell'agire professionale, ovvero praticano scelte - a tutti i livelli - che hanno

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