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la filatura in un sito dell'eneolitico abruzzese, Le Coste (AQ)

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100 GRadus –2010/ 5.1<br />

<strong>Le</strong> attuali conoscenze sul materiale usato per realizzare fusi <strong>in</strong> epoca eneolitica <strong>la</strong>sciano<br />

ipotizzare <strong>un</strong> prevalente uso di legno e osso; anche per <strong>la</strong> fuseruo<strong>la</strong> può essere utilizzato il legno<br />

oppure <strong>la</strong> pietra, ma le maggiori attestazioni documentano l’utilizzo di impasti ceramici o il<br />

riciclo di materiale fittile (non si esclude, com<strong>un</strong>que, che potessero essere utilizzati materiali<br />

e oggetti da noi ancora ignorati).<br />

Sono documentate diverse tecniche di fi<strong>la</strong>tura, per le quali è previsto <strong>un</strong> diverso impiego del<br />

fuso e, si ipotizza, anche diversi tipi di fuseruole. Si descrivono di seguito le tre pr<strong>in</strong>cipali<br />

tecniche di fi<strong>la</strong>tura 4 : nel<strong>la</strong> fi<strong>la</strong>tura con fuso sospeso le fibre vengono prima attorcigliate a mano<br />

per <strong>un</strong> tratto del<strong>la</strong> loro l<strong>un</strong>ghezza, poi vengono fissate al fuso (agganciandole ad <strong>un</strong> <strong>un</strong>c<strong>in</strong>o o<br />

<strong>un</strong>a tacca presenti all’estremità) e <strong>la</strong> torsione ha <strong>in</strong>izio dando <strong>la</strong> sp<strong>in</strong>ta di rotazione al fuso, che<br />

rimane sospeso a mezz’aria, grazie al<strong>la</strong> fuseruo<strong>la</strong> <strong>la</strong> rotazione viene mantenuta più a l<strong>un</strong>go e<br />

a velocità costante <strong>in</strong> modo che si possa ottenere <strong>un</strong> filo <strong>un</strong>iforme e sottile; nel<strong>la</strong> fi<strong>la</strong>tura con<br />

fuso impugnato <strong>un</strong>a picco<strong>la</strong> porzione di fibre viene tirata, brevemente attorcigliata e fatta<br />

passare attraverso <strong>un</strong> anello, <strong>la</strong> forca di <strong>un</strong> bastone fissato a terra oppure su altri tipi di<br />

sostegno, <strong>la</strong> fi<strong>la</strong>tura procede poi facendo girare il fuso tra le mani, producendo così <strong>un</strong> filo poco<br />

<strong>un</strong>iforme e ruvido (<strong>in</strong> questo caso <strong>la</strong> fuseruo<strong>la</strong> è di dimensioni maggiori rispetto ad altre<br />

tecniche); nel<strong>la</strong> fi<strong>la</strong>tura con fuso appoggiato esso viene fatto girare mantenendo <strong>la</strong> sua<br />

estremità <strong>in</strong>feriore appoggiata a terra (Figura 1) o sul fondo di <strong>un</strong> recipiente.<br />

Figura 1: Fi<strong>la</strong>tura con fuso appoggiato (Foto Veneziano)<br />

Studio delle fuseruole di <strong>Le</strong> <strong>Coste</strong> (<strong>AQ</strong>)<br />

Passiamo ora all’esposizione dei risultati di <strong>un</strong>o studio effettuato su <strong>un</strong> gruppo di fuseruole<br />

fittili, 87 esemp<strong>la</strong>ri, r<strong>in</strong>venute durante le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i condotte fra il 1991 e il 1996 dal<br />

Dipartimento di Scienze Archeologiche dell’Università di Pisa <strong>in</strong> località <strong>Le</strong> <strong>Coste</strong> (<strong>AQ</strong>). Il <strong>sito</strong><br />

è ubicato su <strong>un</strong> terrazzo naturale (700 m s.l.m.) l<strong>un</strong>go il versante occidentale del Colle <strong>Le</strong><br />

Cerese. I materiali esam<strong>in</strong>ati sono <strong>in</strong> gran parte databili all’Eneolitico (82 esemp<strong>la</strong>ri), ma ve ne<br />

sono alc<strong>un</strong>i provenienti dai livelli del<strong>la</strong> media età del Bronzo (5 esemp<strong>la</strong>ri): tra i due gruppi<br />

appare evidente <strong>un</strong>a netta differenza dovuta a diversa dimensione, peso e forma delle fuseruole.<br />

Una delle recenti acquisizioni sull’utilizzo del fuso nell’antichità, consiste nel<strong>la</strong> consapevolezza<br />

dell’<strong>in</strong>fluenza esercitata dal tipo di fibra da fi<strong>la</strong>re sul<strong>la</strong> scelta delle dimensione e forma del<strong>la</strong><br />

fuseruo<strong>la</strong>: a seconda del tipo di fibra che le risorse del luogo offrono, l’uomo può prediligere<br />

<strong>la</strong> fabbricazione di <strong>un</strong> certo tipo di fuseruo<strong>la</strong> piuttosto che <strong>un</strong> altro, cercando così di migliorare<br />

<strong>la</strong> sua strumentazione col procedere del tempo.<br />

Molti, e di differenti epoche, sono i siti <strong>in</strong> cui sono state ritrovate notevoli quantità di fuseruole,<br />

negli ultimi anni si sta diffondendo <strong>un</strong> filone di ricerca che si avvale di diverse discipl<strong>in</strong>e (quali

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