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FULVIO SE NE VA<br />
Per quanto sia giusto ed onesto un regnante, rimane sempre un<br />
tiranno. Così è, o almeno così la pensavano un gruppo di vampiri che<br />
non vedevano di buon occhio il regno di Innico d'Avalos. Guidati da<br />
Nicola de' Capitani, brujah fedelissimo del consiglio, già da un po' di<br />
tempo stavano organizzando un attacco all'interno delle stanze private<br />
del principe per portarlo alla morte ultima. Purtroppo (o per fortuna)<br />
non erano astuti quanto pensavano di essere e la notizia era trapelata<br />
rendendo il loro attacco un completo fiasco, facendoli catturare ed<br />
esporre al sole della piazza d'arme di Castel Sant'Elmo. Quella notte<br />
però, quando l'assalto fu portato, qualcosa all'interno di Innico si<br />
ruppe, o forse ritornò ad essere quello che era prima. Smise di essere il<br />
principe giusto, tradendo tutti gli ideali di fiducia che i Gangrel e lo<br />
stesso Berrilli avevano idealizzato in lui. Con gli anni diventò sempre<br />
più crudele, a volte senza motivo, duro con i suoi sudditi e spesso le<br />
teste venivano troncate anche per gli errori più insignificanti. Fulvio<br />
aveva commesso un altro errore di valutazione affidandosi ad Innico, e<br />
a nulla valsero le sue parole accorate, disperato tentativo di riportarlo<br />
sulla giusta via. Così quattro anni dopo l'attacco nelle stanze del<br />
castello, Fulvio Berrilli decide di abbandonare la carica di Flagello e di<br />
lasciare <strong>Napoli</strong>.<br />
Con l'uscita di scena di Fulvio il branco si disgregò, i membri del<br />
clan incapaci di essere uniti sugli stessi punti ed estremamente ridotti<br />
di numero dopo i flagelli che avevano afflitto quel secolo buio, vennero<br />
ulteriormente affossati agli occhi della Camarilla, quando a <strong>Napoli</strong>,<br />
arrivò Danilo Mazzacane, progenie di Fulvio, ed anarchico, che con i<br />
suoi seguaci, prima si appello alla Convenzione delle Spine, per poi<br />
stracciarla in un altro disperato tentativo di attacco alla Camarilla.<br />
I Gangrel avevano perso in poco tempo tutto quello che erano<br />
riusciti a conquistarsi con il sudore di sangue.<br />
IL REGNO DI DIANA ED IL RITORNO<br />
DI BERRILLI<br />
Quasi dopo dieci anni di volontario esilio, Berrilli ritorna a <strong>Napoli</strong>,<br />
accompagnato da un nuovo branco composto da Gangrel camarillici<br />
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