natale a Merano - Merano Magazine
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iera Panfilo ha prodotto un’infinità di altri lavori, tra<br />
i quali le etichette per i vini delle maggiori cantine<br />
altoatesine, da sempre sotto i nostri occhi, ma anche<br />
disegni per bambini, cartelloni pubblicitari, insegne<br />
e loghi anche molto importanti<br />
e famosi, come<br />
quello di <strong>Merano</strong> Maia<br />
o dei Mondiali di Canoa<br />
del 1983. Senza mai sentire<br />
l’esigenza di mettersi<br />
in mostra, con garbo e<br />
riservatezza, ha dato sfogo<br />
nel lavoro grafico alla<br />
sua intensa produttività<br />
che negli anni Ottanta<br />
lo ha portato anche a<br />
fondare la nota agenzia<br />
pubblicitaria Konkret<br />
Werbung che però poi ha deciso di lasciare, perché<br />
non gli permetteva di dedicarsi abbastanza alle sue<br />
vere passioni: la montagna, la pittura e Venezia. Già,<br />
la città lagunare non è mai stata davvero tradita da<br />
quest’uomo che anzi vi torna spesso, e non solo per<br />
incontrare i tanti amici, colleghi e familiari, ma anche<br />
per far scoprire a gruppi di persone interessate il fa-<br />
scino delle “sue” Barene, gli isolotti semideserti della<br />
laguna, un ambiente per la cui difesa si impegna<br />
in prima persona. Le stesse Barene che tornano nei<br />
suoi dipinti, una passione quella per la pittura figurativa<br />
che Panfilo non ha mai trascurato, ma cui ora,<br />
finalmente quasi in pensione, si dedica con grande<br />
passione.<br />
Il mare della laguna, le cime dell’Alto Adige… Atmosfere<br />
e paesaggi tanto diversi, ma forse neanche<br />
tanto: sono accomunati dalla tranquillità, dalla serenità<br />
dei luoghi, e anche dal colore blu del mare e del<br />
cielo che si ritrova nello stesso sguardo vispo di questo<br />
originale personaggio, veneziano e meranese,<br />
montanaro e pescatore, grafico meticoloso e pittore<br />
creativo, riservato e di buona compagnia, che non<br />
rinuncia né a un buon “goto” di vino in un baccaro<br />
veneziano, né a una bella polenta coi funghi preparata<br />
da lui stesso in alta quota, dove “ha tutto un altro<br />
sapore”. “Per me ammirare le cime delle Dolomiti è<br />
come ammirare il campanile di San Marco, il mare e la<br />
montagna nel mio cuore sono la stessa cosa” rivela.<br />
E, con ciò, spiega tutto: le tante sfaccettature del suo<br />
carattere, la diversità delle sue passioni sono in realtà<br />
l’espressione di una personalità davvero unica.