Apr 1998 Completo - Il Castello il giornale dei pannesi
Apr 1998 Completo - Il Castello il giornale dei pannesi
Apr 1998 Completo - Il Castello il giornale dei pannesi
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I I l l C C a a s s t t e e l l l l o<br />
o<br />
<strong>Apr</strong><strong>il</strong>e <strong>1998</strong><br />
Anno III<br />
numero 4<br />
Giornale dell’A.C.A.P. Associazione Culturale Amici di Panni. Redazione: Foggia P.zza Mons. Luisi 1/B. Stampa: L’Aqu<strong>il</strong>one Services – Napoli.<br />
Spedizione in abbonamento postale, comma 27 art. 2 L. 549/95 F<strong>il</strong>iale di Foggia c/c postale n. 602714.<br />
IL GIORNALE DEI PANNESI<br />
Sì ora lo possiamo chiamare così,<br />
senza tema di essere smentiti, infatti<br />
la prova è che abbiamo e continuiamo<br />
a ricevere consensi e contributi da<br />
ogni parte, critiche pochissime, e quelle<br />
poche finalizzate a migliorare <strong>il</strong><br />
<strong>giornale</strong> nel suo insieme. Ringrazio<br />
sentitamente tutti coloro che hanno<br />
riposto la fiducia in noi ed in particolare<br />
nella mia modesta persona, incoraggiandomi<br />
e stimolandomi a proseguire<br />
nel cammino intrapreso. Momenti<br />
diffic<strong>il</strong>i della vita, salute, famiglia,<br />
lavoro ecc., accumulatisi insieme,<br />
mi avevano quasi spento l’energia<br />
per continuare in questa iniziativa,<br />
ma grazie alle lettere, telefonate e<br />
ai contributi di alcuni compaesani<br />
dichiaratisi felici di ricevere nella propria<br />
città <strong>il</strong> giornalino, mi hanno ricaricato<br />
e ridato la forza di andare<br />
avanti. Vedete non è fac<strong>il</strong>e portare<br />
avanti, con l’aiuto di pochi, questa<br />
iniziativa, vi posso assicurare che l’impegno<br />
è notevole e, visto che non ho<br />
mai fatto giornalismo, questa esperienza,<br />
quindi, è nuova anche per me.<br />
Appunto per questo chiedo la collaborazione<br />
di voi tutti, allo scopo di<br />
migliorare <strong>il</strong> <strong>giornale</strong> nell’interesse e<br />
a servizio di tutti noi.<br />
Necessita fare una piccola precisazione<br />
su quanto da me affermato nell’editoriale<br />
dello scorso numero a riguardo<br />
delle possib<strong>il</strong>i candidature alle<br />
elezioni amministrative di Panni da<br />
parte di associati dell’A.C.A.P., con<br />
la speranza di essere esaustivo e scusandomi<br />
della precedente poca chiarezza.<br />
Mai l’Associazione si arroga <strong>il</strong><br />
diritto di dover dare <strong>il</strong> beneplacito o<br />
meno ad associati che intendano candidarsi,<br />
ci mancherebbe altro, tale vincolo<br />
resta solo per lo scrivente, quale<br />
Presidente dell’Associazione ed editore<br />
del <strong>giornale</strong> e, se consenziente, per<br />
<strong>il</strong> Direttivo dell’Associazione, non per<br />
altri. La nostra è una Associazione Culturale,<br />
apolitica e apartitica, però è<br />
comunque portatrice di “opinioni”<br />
sulle problematiche del paesello natio,<br />
quindi quando proponiamo delle<br />
riunioni aperte a tutti, ma proprio a<br />
tutti, sull’argomento elezioni è solo e<br />
soltanto per dare <strong>il</strong> nostro contributo<br />
di “opinioni” sul tema, non quello di<br />
far politica, intesa come tale, anche<br />
A M P I C O N S E N S I A L G I O R N A L E<br />
per adempiere al nuovo ruolo editoriale assunto<br />
nei confronti <strong>dei</strong> lettori compaesani di tutto <strong>il</strong><br />
mondo desiderosi di sapere come si svolgono le<br />
cose. Ad esempio siamo certi che tutti i <strong>pannesi</strong>,<br />
ma proprio tutti, residenti e non, sono dell’opinione<br />
che sarebbe auspicab<strong>il</strong>e ed augurab<strong>il</strong>e la<br />
presentazione di un’unica lista e che finalmente<br />
si ponga fine alle lotte tra Guelfi e Ghibellini<br />
che da oltre un ventennio infiammano <strong>il</strong> nostro<br />
amato paesello. Questo secondo voi è far politica?<br />
E se lo fosse è da condannare? Se si desse<br />
ascolto alle opinioni della gente nella sua maggioranza<br />
la politica sarebbe veramente finalizzata<br />
agli scopi prefissi … <strong>il</strong> benessere del popolo!<br />
E’ fantapolitica? Forse sì, ma lasciatemi so-<br />
gnare… almeno. Nella rubrica curata da Antocontinua<br />
a pag. 2<br />
PANNI TI ATTENDE E TI AUGURA<br />
UNA BUONA PASQUA<br />
<strong>Il</strong> <strong>Il</strong> <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong>, <strong>Castello</strong>, apr<strong>il</strong>e apr<strong>il</strong>e apr<strong>il</strong>e <strong>1998</strong><br />
<strong>1998</strong><br />
–––––––––––<br />
In questo numero:<br />
ACAP B<strong>il</strong>ancio '97 ................................. pag. 2<br />
Poesie .................................................... pag. 3<br />
Dibattito aperto sul dialetto pannese ..............pag. 4<br />
Soprannomi <strong>pannesi</strong> .................................. pag. 5<br />
Pianeta musica ........................................ pag. 5<br />
Tradizione e folklore: la zampogna pannese ..... pag. 6-7<br />
La Banda di Panni .................................... pag. 7<br />
ConSenso: un CD di solidarietŕ sociale ......... pag. 8<br />
Assistenza Sociale, notizie socio-economiche .. pag. 9<br />
L'angolo della posta ................................... pag. 10<br />
Cume jé stu cunt ..................................... pag. 11<br />
Panni da salvare ....................................... pag. 12<br />
Paisa' lu sapiv' ca' ..................................... pag. 13<br />
Da, su, per Panni ..................................... pag. 14<br />
Solidarietŕ al <strong>giornale</strong> - Collegamenti ............ pag. 15<br />
Arrivederci...<br />
di Renato De Michele<br />
E' con profondo rammarico che devo annunciare<br />
la mia rinuncia alla collaborazione diretta<br />
alla realizzazione del <strong>giornale</strong> <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong>.<br />
Numerosi impegni di lavoro e di attività professionali<br />
varie mi vedono costretto a riservare sempre<br />
meno tempo al <strong>giornale</strong>. <strong>Il</strong> <strong>giornale</strong> richiede,<br />
come merita, un tempo che, pur non essendo<br />
eccessivo, è comunque non trascurab<strong>il</strong>e.<br />
Già ho provveduto, per questo, a comunicare<br />
al direttore la mia decisione. Pietro ne preso atto,<br />
comprendendone appieno le ragioni. Dal prossimo<br />
numero, quindi, <strong>il</strong> <strong>giornale</strong> potrà subire<br />
modifiche nella veste grafica, sicuramente in<br />
meglio.<br />
Non per questo rinuncio alla mia collaborazione<br />
in termini di contributi, finché ne avrò <strong>il</strong><br />
tempo per curarli.<br />
Ora mi corre <strong>il</strong> bisogno di dare una sintesi del<br />
mio impegno, anche per precisarne <strong>il</strong> volume e<br />
rendere più comprensib<strong>il</strong>e al lettore sia <strong>il</strong> motivo<br />
del mio ritiro, sia per offrire un'immagine di ciò<br />
che significa l'edizione di un piccolo <strong>giornale</strong>.<br />
Nel fondare <strong>il</strong> <strong>giornale</strong>, insieme a Pietro, mi<br />
onoro di aver proseguito <strong>il</strong> lavoro iniziato da<br />
Michele Rainone quasi venti anni fa.<br />
Abbiamo realizzato <strong>il</strong> <strong>giornale</strong> in un periodo<br />
di riflusso dell'Associazione, contribuendo<br />
alle sorti di entrambi.<br />
Mi sono impegnato, unitamente al direttore<br />
e ai collaboratori, ad offrire a tutti i <strong>pannesi</strong><br />
uno spazio di espressione <strong>dei</strong> loro vissuti,<br />
emozioni, lamentele, onori, informazioni,<br />
scambi, raccordi, dibattiti a più voci, saluti, storie,<br />
poesie, racconti, immagini. Uno spazio <strong>il</strong><br />
più ampio e libero possib<strong>il</strong>e.<br />
Ho gestito, e continuerò a farlo, la rubrica<br />
"cume jé stu cunt" continuando a credere nell'importanza<br />
di questa (nonostante, devo dirlo,<br />
la scarsa rispondenza presso <strong>il</strong> pubblico in<br />
termini di suggerimenti).<br />
Ho lavorato, anche in maniera tecnica, affinché<br />
<strong>il</strong> <strong>giornale</strong> apparisse in una veste grafica<br />
piacevole e professionale al tempo stesso.<br />
Ho organizzato gli articoli che in maggior<br />
parte mi inviava Pietro, raggruppandoli per<br />
omogeneità e per r<strong>il</strong>evanza.<br />
Mi sono occupato della stampa computerizzata<br />
al centro Aqu<strong>il</strong>one (riab<strong>il</strong>itazione psichiatrica<br />
ASL Napoli 1) presso cui opero.<br />
Come vedete l'impegno non è stato da poco.<br />
Ma ora che <strong>il</strong> <strong>giornale</strong> ha preso <strong>il</strong> volo, bene... sia<br />
portato avanti, e magari meglio, da altre mani.<br />
La sua stampa verrà effettuata più vicino all'Associazione,<br />
a Foggia, e potrà essere seguita un<br />
po' meglio rispetto ai tempi.<br />
Un cordiale augurio di Buona Pasqua a tutti<br />
i <strong>pannesi</strong> e i miei migliori auguri per la più ampia<br />
crescita del <strong>giornale</strong>.
<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e <strong>1998</strong><br />
A.C.A.P.: B<strong>il</strong>ancio consuntivo 1997<br />
A.C.A.P.<br />
Come da impegno preso ecco <strong>il</strong> B<strong>il</strong>ancio Consuntivo relativo all’anno<br />
‘97.<br />
Abbiamo avuto modo di ringraziare tutti voi in più occasioni,<br />
qualora non dovesse essere sufficiente lo facciamo ancora una volta:<br />
Grazie!<br />
Questo dimostra che <strong>il</strong> sentimento di affetto verso <strong>il</strong> nostro paese<br />
d’origine è forte in ognuno di noi, basta solo provocarlo e la risposta<br />
è sicura ed esaltante; bene andiamo avanti senza timori.<br />
La chiarezza e l’onestà <strong>dei</strong> nostri comportamenti ci porta a rendere<br />
pubblico tutto quanto introita e quanto spende l’Associazione<br />
per le sue attività, oggi, domani e sempre!<br />
L’approvazione definitiva del b<strong>il</strong>ancio sarà data dall’Assemblea<br />
Generale <strong>dei</strong> Soci che si terrà a Panni nel prossimo mese di Agosto,<br />
come da delibera assembleare, nel frattempo, in data<br />
31.01.<strong>1998</strong>, ha avuto l’approvazione da parte del Direttivo dell’Associazione.<br />
La situazione economica ci consente di guardare al futuro con<br />
serenità, dal 31.12.97 alla fine di gennaio ’98 i contributi di solidarietà<br />
al <strong>giornale</strong> ammontano già ad oltre 2.000.000, e siamo<br />
ancora all’inizio dell’anno… alla data del 15.3.98 la somma in<br />
cassa risulta essere di oltre 6 m<strong>il</strong>ioni. Come ripetuto tante volte,<br />
non è solo <strong>il</strong> contributo economico che ci interessa, sebbene importante,<br />
ma altrettanto quello di una collaborazione con idee,<br />
esperienze, progetti e soprattutto consigli, anche critiche se ben<br />
mirate allo scopo di crescita e miglioramento del <strong>giornale</strong>. Non<br />
fatevi pregare e tirare la famosa “cauzetta”, detta fra di noi!<br />
continua dalla prima pagina<br />
nio Rainone, sindacalista e dipendente comunale<br />
di Panni, ho letto che al 31.12.97<br />
vi sono stati 6 emigrati e 11 immigrati, la<br />
popolazione è aumentata di 5 persone, significa<br />
che, forse, lentamente comincia <strong>il</strong><br />
rientro a Panni di alcuni emigrati e questo<br />
ci fa piacere, come dato positivo, ma, senza<br />
conoscerne i nomi, sono sicuro che i 6<br />
emigrati sono giovani in cerca di lavoro<br />
altrove e gli 11 sono immigrati anziani al<br />
termine della loro attività lavorativa in altri<br />
paesi, che, dopo anni di duro lavoro,<br />
ritornano finalmente a vivere la loro vecchiaia<br />
nel suolo natio e questo mi lascia<br />
pensare che <strong>il</strong> nostro diventa sempre più<br />
“Paese Ospizio” con <strong>il</strong> passare degli anni.<br />
A proposito di ospizio cosa si sta facendo<br />
per l’ospizio per gli anziani? Di certo è che<br />
tutto è fermo… per <strong>il</strong> momento e, visto <strong>il</strong><br />
mio personale interesse, auspico che i lavori<br />
comincino al più presto, risolvendo nel<br />
contempo due angosciosi problemi del paese:<br />
la disoccupazione e l’assistenza agli<br />
anziani, che si acuiscono sempre di più col<br />
passare del tempo. Quando penso agli anziani<br />
di Panni mi vengono i brividi nel constatare<br />
che sono veramente affidati alla Misericordia<br />
Divina, perché all’infuori di essa<br />
non esiste nulla a conforto delle loro tante<br />
necessità, e allora subentra in me lo sconforto,<br />
in quanto, mi chiedo come farò a<br />
trascorrere i giorni della mia vecchiaia a<br />
Panni se, andando così le cose, non avrò la<br />
possib<strong>il</strong>ità di qualsiasi forma di assisten-<br />
za… e non credo che questo sconforto lo<br />
senta solo io. Quanta gente rinuncia al desiderio<br />
di passare a Panni altri periodi di<br />
tempo, non solo quello estivo, proprio per<br />
queste motivazioni? Conosco tanti compaesani<br />
che non ritornano a Panni, anche se<br />
lo desiderano ardentemente, perché sanno<br />
di correre <strong>dei</strong> rischi concreti, specialmente<br />
chi già abbisogna di qualche cura o di assistenza<br />
varia, perciò <strong>il</strong> sogno rimane nel<br />
cassetto, pregando e sperando in un futuro<br />
migliore… migliore? … ecco la politica…<br />
allora se diciamo che <strong>il</strong> manipolo di animosi<br />
uomini che si candidano per amministrare<br />
le sorti del paesello devono lasciare<br />
da parte lotte e annose discordie personali<br />
e pensare finalmente a portare benefici<br />
concreti alla soluzione di questi problemi,<br />
facciamo politica? E se questo è far<br />
politica che ben venga la politica: allora<br />
io sono <strong>il</strong> primo candidato! Purtroppo sappiamo<br />
che non è così… allora io non mi<br />
candido! Qualcuno dirà in cuor suo: è arrivato<br />
un altro salvatore della patria! Per<br />
carità ne abbiamo visti già tanti! Però io<br />
gli chiedo : nell’intimo del tuo cuore, senza<br />
fartene accorgere da chi ti stà vicino, in<br />
s<strong>il</strong>enzio, sei o no d’accordo con me? A voce<br />
poi dirai <strong>il</strong> contrario, ma non importa, spesso<br />
quello che si afferma non corrisponde a<br />
ciò che si pensa davvero, ed è questa la<br />
politica sbagliata… pazienza è nell’umana<br />
natura, a me basta <strong>il</strong> tuo intimo assenso.<br />
Rimango però nel dubbio di un sol<strong>il</strong>oquio.<br />
Allora chiedo a voi pazienti lettori<br />
2<br />
perché non mi date conforto e palesate <strong>il</strong><br />
vostro pensiero in ordine a questi argomenti<br />
che ci riguardano da vicino. Come? Allora<br />
questo <strong>giornale</strong> a che serve? Se non realizza<br />
<strong>il</strong> primario obbiettivo di essere <strong>il</strong> raccoglitore<br />
e portatore della opinione e del pensiero<br />
<strong>dei</strong> <strong>pannesi</strong> nel mondo è meglio che<br />
lo chiudiamo… e buona notte al secchio!<br />
Quando nelle sere d’agosto a Panni girando<br />
e rigirando intorno al <strong>Castello</strong>, ricordate,<br />
confortati dal panorama, dall’aria fina<br />
e dalla buona compagnia quanti discorsi,<br />
quanti problemi, quante soluzioni, quanti<br />
rimedi... discorsi, problemi, soluzioni e rimedi<br />
che, come per incanto, <strong>il</strong> 28 di agosto<br />
svaniscono insieme al panorama, all’aria<br />
fina e alla buona compagnia, commuovendoci<br />
poi per qualche cattiva notizia<br />
che giunge da Panni di tanto in tanto.<br />
Sostengo ed affermo che per fare la politica,<br />
quella buona, non c’è bisogno di stare<br />
sul posto ma, sfruttando ogni occasione,<br />
partecipare, anche solo con la propria opinione,<br />
alla vita del paese… sempre… anche<br />
tu compaesano che vivi a Montreal, a<br />
Prato, a M<strong>il</strong>ano, a Providence o a Foggia,<br />
e non lasciare agli altri <strong>il</strong> compito di portare<br />
avanti l’avvenire del paesello… e poi<br />
da ch<strong>il</strong>ometri di distanza comodamente criticarli.<br />
Questo <strong>giornale</strong> ora dà a te, come<br />
a tutti, la possib<strong>il</strong>ità di dare <strong>il</strong> proprio contributo…<br />
ora non hai più scuse.<br />
<strong>Il</strong> Presidente dell’A.C.A.P.<br />
Pietro De Michele
3 terzapagina: cultura e varie<br />
<strong>Castello</strong> <strong>Il</strong><br />
« FIOCCHI ...D'AMORE » di Anna Maria Caroli Ciruolo<br />
Dal Corriere del Giorno del 23/8/97:<br />
Sono state presentate al Circolo della Stampa di Napoli<br />
Autorevoli consensi alle poesie “belle e originali” della Caroli<br />
di Teresa Gent<strong>il</strong>e<br />
Recentemente al Circolo della Stampa di Napoli, un numeroso, colto e raffinato pubblico<br />
ha calorosamente applaudito la declamazione fatta da Angela Iannuzzi di due liriche e<br />
l’esecuzione di un inno la cui autrice è una signora d’origine martinese: Anna Maria Caroli,<br />
consorte del defunto dott. Ciruolo.<br />
<strong>Il</strong> testo del brano musicale, per la sua avvincente poeticità, è stato da molti esperti<br />
ritenuto degno di divenire l’inno dell’Associazione nazionale A.m.m.i., che ha come iscritte<br />
le mogli <strong>dei</strong> medici italiani e che ha come Presidente della sezione napoletana la signora<br />
Eleonora Minieri.<br />
Inoltre, esso si è avvalso della interpretazione splendida di due eccelsi musicisti: <strong>il</strong> violinista<br />
Luigi Grima (dell’orchestra “Scarlatti”) e del pianista Pietro Liguori.<br />
Le due liriche declamate sono state “La verità” e “Volando in aereo”.<br />
La prima è dedicata alla cittadina di Panni (FG), dove “non giunge <strong>il</strong> grido della folla,/<br />
né l’urlo disperato/ dell’uomo che lotta/ e dove <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio/ pare che che dica m<strong>il</strong>le e m<strong>il</strong>le<br />
cose all’anima assetata d’immenso”.<br />
–––––––––––––––––––––––––––––––––––<br />
Abbiamo voluto riportare un piccolo traf<strong>il</strong>etto dell’articolo del <strong>giornale</strong> perché si<br />
capisca in pieno <strong>il</strong> personaggio di cui ci vantiamo aver avuto la gioia e l’onore di<br />
pubblicare sul nostro <strong>giornale</strong> la lirica di cui all’articolo, non solo ma ci vantiamo,<br />
ancora di più, di pubblicare una poesia scritta a Panni, sulle panchine del <strong>Castello</strong>, per<br />
<strong>il</strong> nostro <strong>giornale</strong> in anteprima, per cui non possiamo che essere grati alla gent<strong>il</strong>e<br />
signora che ci ha concesso quest’onore.<br />
Le poesie della Caroli sono ora raccolte nel volume «Fiocchi ...d'Amore» (Loffredo ed.,<br />
Napoli, 1997), che, a sua volta, è stato presentato al Circolo Canottieri di Napoli <strong>il</strong> 17<br />
dicembre '97, con l'autorevole introduzione di Ermanno Corsi, Presidente dell'Ordine<br />
<strong>dei</strong> Giornalisti di Napoli. A nome de "<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong>" ha presenziato Renato De Michele.<br />
Un sentito grazie alla signora Anna Maria Caroli, vedova del nostro compianto<br />
compaesano dott. Pasquale Ciruolo.<br />
LA VERITA’<br />
A PANNI<br />
Un paesino arroccato sul monte<br />
viuzze solitarie, strette, tortuose<br />
un balcone, un fiore <strong>il</strong>luminante<br />
un paesaggio magico e irreale.<br />
Qui non giunge <strong>il</strong> grido della folla<br />
né l’urlo disperato dell’uom che lotta<br />
<strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio par che dica m<strong>il</strong>le e m<strong>il</strong>le cose<br />
all’anima mia assetata d’immenso.<br />
Incredula mi fermo e attendo:<br />
son sola, io posso ascoltarmi<br />
entrare in me stessa<br />
fondermi con l’intimo mio<br />
in supremo, beato appagamento.<br />
Un’esplosione di scint<strong>il</strong>le mi pervade!<br />
Ecco, la verità è mia!<br />
Son qui a guardare<br />
e monti e valli<br />
in un susseguirsi<br />
morbido e sinuoso,<br />
superbo e maestoso<br />
colori forti e decisi e vaghi<br />
si alternano armoniosi<br />
casette sparse laggiù nelle valli<br />
occhieggiano festosamente.<br />
Son qui rapita<br />
e quasi in estasi<br />
colpita da tanta bellezza.<br />
<strong>Il</strong> mio sguardo travalica<br />
monti e valli<br />
e si perde nell’infinito.<br />
<strong>Il</strong> mio pensiero<br />
sale sempre più in alto<br />
e si confonde nell’immenso<br />
attimo supremo e folgorante<br />
attimo di Paradiso!<br />
apr<strong>il</strong>e <strong>1998</strong><br />
A GIGINO<br />
di Rosa Staffiere in De Michele<br />
Sei ancora qui in ospedale<br />
in un letto all’altro uguale<br />
ti chiedi: quando finirà?<br />
ti assicuro: presto tornerà la serenità.<br />
Tu forte come di Rodi <strong>il</strong> colosso<br />
senti cader <strong>il</strong> mondo come sasso.<br />
Sei impaziente e irrequieto<br />
più non basto a farti lieto.<br />
Sempre fattivo e in movimento<br />
a star inerme, provi forte lo sgomento.<br />
Allora torni alla fanciullezza<br />
quando vispo e pieno di gaiezza<br />
ti lanciavi come angelo dai ponti<br />
nell’acqua tumultuosa, che ai pié <strong>dei</strong> monti<br />
scorreva nel lucente fiume tortuoso<br />
che sol nella valle trovava riposo.<br />
Dal vortice ti lasciavi abbracciare<br />
e come giovane delfino, a guizzare<br />
riuscivi e poi con giocondo salto<br />
verso <strong>il</strong> cielo guardavi, su, in alto.<br />
Infine, ti stendevi tra <strong>il</strong> canneto<br />
e sentivi <strong>il</strong> cuore battere quieto;<br />
cullato dal garrire <strong>dei</strong> pioppi tremoli<br />
le ansie obliavi, le inquietudini e i voli<br />
e riposo trovavi nel dormire.<br />
Al ricordo ti pare di non soffrire<br />
ti par cosa viva e vera<br />
più non senti <strong>il</strong> gelo, ma <strong>il</strong> giovane<br />
fremere di primavera.<br />
TENERTI NEL CUORE<br />
di Luciana Bianco<br />
E quando piangevo,<br />
perché non scorgevo più le tue alture, la tue strade sinuose<br />
e non sentivo i tuoi odori, avvolgermi come scialli.<br />
E non sentivo la gente dialettare dietro le tende,<br />
nell’ombra di quelle case di pietra.<br />
E non sentivo <strong>il</strong> dolce rumore <strong>dei</strong> passi lenti e sicuri <strong>dei</strong> muli<br />
con le codi forti come catene, a cui si aggrappavano<br />
i padroni per la dura salita.<br />
E non scorgevo le fronde di una squisita frescura<br />
unica e bella, come l’acqua di fonte<br />
quella degli alberi dell’ “ariedd”, quell’angolo di paese<br />
così incantato, così fermo nell’immagine indeleb<strong>il</strong>e della memoria.<br />
E non c’era più quel cielo di un colore maestro<br />
che rapiva <strong>il</strong> mio sguardo per lunghi attimi “ra r chiacchier ‘r lu paes”.<br />
Piangevo e l’unica cosa da fare era… tenerti nel cuore.
<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e <strong>1998</strong><br />
Riporto brevemente alcuni stralci della lettera pubblicata in altra<br />
parte del <strong>giornale</strong> (L'angolo della posta), inviata da Donato De<br />
Michele (Torino) al nostro direttore, che offre un prezioso contributo<br />
al dibattito aperto sul dialetto pannese inaugurato <strong>il</strong> numero<br />
scorso:<br />
(...) Ho letto l’articolo sul <strong>Castello</strong> del nostro redattore Renato<br />
De Michele e mi sono sentito “pizzicare”, perché <strong>il</strong> mio modo di<br />
scrivere risente di un linguaggio, che a tutti i costi, cerca di dare<br />
lettura al dialetto come se fosse lingua parlata italiana, trascurando<br />
alcune notizie lessicali, che un dialetto potrebbe richiedere.<br />
Nella prima fase della lavorazione ho cercato anch’io di avvicinarmi<br />
ad una forma meno prolissa (...). A lavoro ultimato mi<br />
sono accorto che non davo <strong>il</strong> meglio di me stesso e ho seguito lo<br />
studio dell’assonanza e spiego <strong>il</strong> perché: Panni è un paese ubicato<br />
tra la Campania e la Puglia e, come vuole la tradizione, <strong>il</strong> dialetto<br />
sa di campano ma le incidenze pugliesi non mancano. Quindi,<br />
secondo <strong>il</strong> mio punto di vista, non c’è accento che tenga e, solo<br />
facendo uso delle doppie vocali e consonanti, si riesce a dare un<br />
suono più rispondente al linguaggio. Comportandomi diversamente<br />
avrei limitato <strong>il</strong> mio contributo alla causa del dialetto<br />
pannese. <strong>Il</strong> dialetto è lingua del popolo e noi dobbiamo rimanere<br />
fedeli all’espressione genuina e non scantonare per altre strade<br />
(dialetto di corte). I miei testi, poi, sono stati visionati dall’ONAS<br />
e dall’esame degli elaborati, l’Ordine ha ritenuto opportuno inserirmi<br />
fra gli autori e scrittori italiani.<br />
Per doverosa informazione e partecipazione.<br />
Raccogliendo lo spirito di partecipazione, voglio ora riportare<br />
una poesia di Donato, dove più evidente è lo sforzo della sua<br />
ricerca. Ciò per dare anche al lettore <strong>il</strong> senso di ciò di cui si sta<br />
trattando.<br />
Lu Scarpaari<br />
(da "Lu paeesi mii", Torino 1991, pag. 18)<br />
La coolla meeia<br />
iè suulu la peeci<br />
e rui fi<strong>il</strong>i ri spaai<br />
cu queedda s'inguaacchiini.<br />
Ri nizziuuni<br />
faazz cu la suugli<br />
a ri sooli chisuuti<br />
l'aaqua nin traasi.<br />
Ri scaarp n'accoonzi<br />
picchè so nu maasti e<br />
li riscibi<strong>il</strong>i mittiini<br />
ri ppeezzi e li taacchi.<br />
La foorm ca teenghi<br />
iè priciisa chiù ri<br />
nu cintimiitri e puuru<br />
a ri p<strong>il</strong>eessi accunteent.<br />
dibattito<br />
Dibattito aperto sul dialetto pannese<br />
a cura di Renato De Michele<br />
Ri tumaai vieniini<br />
ra Biniveenti ndò<br />
Ieerminii Arcumeei<br />
ascieevi a caapa auuta.<br />
Soopi a lu bancarieedd<br />
si viriini nu puiini ri siminzeell<br />
ammischiaati cu ri cintreeddi<br />
e na ruzzina ri firrieett.<br />
So furzuuti a ri bbraazz<br />
e ri mmaani so chieene<br />
ri caadd e neuuri pi la peeci<br />
ca s'appizziichi.<br />
Si uunu moori ri subbiiti<br />
li scarpiini ci vuoonni<br />
pi vuulà chiù liggieri<br />
riint a lu Cieeli.<br />
4<br />
Non volendo entrare in polemica con quanto affermato da<br />
Donato (a proposito, mi complimento con lui per l’inserimento<br />
nell’Ordine Nazionale Autori e Scrittori, anche se tale inserimento<br />
non lo pone, però, nella situazione di sentirsi più autorizzato<br />
di altri ad “avere ragione” in materia di dialetto pannese, voglio<br />
sperare), mi corre necessità di esporre alcune considerazioni:<br />
a) Le mie osservazioni nello scorso numero erano da considerare<br />
come spunto per far venire alla luce discussioni e opinioni<br />
in merito, e non erano certo finalizzate a “pizzicare” alcuno.<br />
b) Se per “dialetto come se fosse lingua parlata italiana” si<br />
intende la ricerca di “dare un suono più rispondente al linguaggio”<br />
e dell’assonanza (<strong>il</strong> termine "assonanza" si riferisce, per la<br />
verità, a rime non perfette, ma penso che qui Donato lo intenda<br />
come aderenza fra parlato e scritto), allora ben venga la ricerca;<br />
anche se, avendo io fatto leggere delle sue poesie a chi di dialetto<br />
pannese non aveva conoscenza, mi sono accorto che ne veniva<br />
fuori una lettura ben lontana dal nostro dialetto. Tanto meno<br />
questo lettore occasionale ne ha potuto comprendere <strong>il</strong> significato.<br />
Ciò a dire che occorre ancora ricercare su questa strada.<br />
c) Non deve esistere, a mio parere, una “causa del dialetto<br />
pannese”, quasi stessimo in guerra contro chissà chi, o come se<br />
fosse una missione da compiere e alla quale rimanere fedelissimi,<br />
pena chissà quale tradimento... (dialetto di corte? ...stiamo<br />
scherzando, vero? Stiamo parlando di un paesino di m<strong>il</strong>le abitanti,<br />
non di una parte consistente del meridione!). Molto più<br />
modestamente, occorre serenamente trovare un modo di rappresentare<br />
e far comprendere agevolmente almeno i contenuti<br />
di ciò che si vuol rappresentare.<br />
I dialetti, a differenza di una lingua, non devono perseguire<br />
criteri di precisione grammaticali, lessicali e sintattici richiesti<br />
da eventuali rapporti formali, legali, contrattuali, scritti. Essi<br />
devono, al contrario, obbedire a criteri di comunicazione immediata,<br />
emotiva; è per questo che si prestano alla letteratura, alla<br />
poetica, o all’espressività verbale pura e semplice. Ma proprio<br />
per questo, se comunicazione deve essere nei dialetti, mettiamoci<br />
un po’ anche dalla parte del lettore e fac<strong>il</strong>itiamogli, se<br />
non altro, <strong>il</strong> compito di interpretare agevolmente ciò che gli viene<br />
proposto, in modo da renderlo partecipe, se non delle<br />
sonorità, almeno <strong>dei</strong> contenuti di ciò che andiamo a proporgli.<br />
Anche a costo di qualche rinuncia sul piano del raggiungimento<br />
di un’utopica aderenza ortofonetica fra parlato e scritto (non<br />
raggiunta, peraltro, da alcuna lingua esistente). E poi, bisogna<br />
pur domandarsi: cosa succederebbe al lettore se gli si scrivesse<br />
un intero romanzo in questo modo? Non riporrebbe probab<strong>il</strong>mente<br />
<strong>il</strong> libro nel cassetto dopo i primi dieci righi? In quale<br />
conto teniamo <strong>il</strong> piacere della lettura?<br />
Questo non vuol dire che <strong>il</strong> lavoro svolto da Donato non sia<br />
r<strong>il</strong>evante. Al contrario: che serva anch’esso alla discussione. Personalmente,<br />
in mancanza di uniformità espressiva, mi pongo in<br />
maniera neutrale e rispettosa verso tutte le varie “forme” espresse,<br />
limitandomi a registrarne le fin troppe varietà; come per esempio,<br />
nella raccolta “Poesie Pannesi” (A.A.V.V., 1996) edito dall’ACAP<br />
di Foggia. Ma, ripeto, occorre centrare un po’ di più l’attenzione:<br />
a) sui contenuti, che la forma deve assecondare, e non<br />
far disperdere in una faticosa lettura; b) su di una forma espositiva<br />
che assecondi l'espressione e <strong>il</strong> calore emotivo che stanno<br />
dietro la composizione.<br />
La sonorità del dialetto deve poi essere affidata al lettore pannese,<br />
ineguagliab<strong>il</strong>e pittore <strong>dei</strong> propri scritti.<br />
Renato De Michele
5 cultura e varie<br />
<strong>Castello</strong> <strong>Il</strong><br />
SOPRANNOMI PANNESI<br />
di P.D.M.<br />
Sfogliando <strong>il</strong> <strong>giornale</strong> “IL CASTELLO” dell’<strong>Apr</strong><strong>il</strong>e del 1983 edito a Prato dal compianto compaesano<br />
Michele Rainone, fondatore del <strong>giornale</strong> a cui noi oggi ci ispiriamo, ho r<strong>il</strong>etto con piacere la rubrica<br />
<strong>dei</strong> soprannomi più comuni in uso al nostro paese. Questo lavoro fu svolto con la fattiva collaborazione<br />
di Costanzo Gesualdi, lu zucar (ora deceduto, v. altra parte del <strong>giornale</strong>), ex dipendente comunale<br />
vero esperto in materia. Mi è parso cosa gradita riproporlo a tutti i nostri lettori e così lo riporto<br />
fedelmente da quell’articolo in ordine alfabetico:<br />
Ach<strong>il</strong>ecch – acquacaura – agnes – alcibbier – and<strong>il</strong> – anglamria m’ r’crei – ang<strong>il</strong> – ang’lon – ang’lubbel –<br />
aniell – an’glumei – ant<strong>il</strong> – apostoloch – arcumei – ascitiedd – attavin – attò – austàch’<br />
Bacch’tton – baffut – balifon – beniamin – bertucc – bicafalò – b’llin – barbar – b’nnard – b’rsaglier –<br />
b’sazz – bompis – bonzacch – brisempii – bucch’nott – bufalar – burracc.<br />
Cacasecch – cacafuntan – cacciacicc – cacusc – cagges – camarier – campaniell – camp’santar – canc’llier –<br />
cangiarr – canciedd – can’striedd – cant’lanott – caiuzz – calascin – capacchion – cap’ricc – cap’scasciat<br />
– cappieddrfierr – capp’dduzz – capon – capural – cappuccin – cap’r’vocch’l – cap’sutt<strong>il</strong> – carl’ratt’l –<br />
carlimarz – carlett – carlin – carlosc – carm’lecchia – carlumin’ch – calvin – carriozz – carr’tton – carond<br />
– cartasciugant – carusellafin – carruzzer – carulin – cascett – cascion – casciulell – caspatin – casumer<br />
– catalido – caticch’l – catr’niedd - cat’niedd – culacchion – cazzon – c’edè – cenf’l – ces’r – checch –<br />
chech – chei’fatt – chiacciarell – chianch’tiedd – chianton – chiriacò – cciaccatabbach – chiell – ciampalinos<br />
– ciampiasur’c – ciannett – ciarallar – ciaulicch’ – c’cedd – c’cicch – ciccariedd – cic’ton – ciccon –<br />
cicch – cicch’lacc – cic’miedd – ciculicch – cicuriar – ciccuvell – cierr’sich – c’lon – cimich – c’ntr<strong>il</strong>l –<br />
cirasuol – ciriacul – circhiar – cirnicchiar – coch’aton – coccia – cunsglion – criccc – crich’lasc – crich’licch<br />
– cristariedd – cret – cucular – culazz – culecchi’ – cul’rind – cul’tuort – cumpassator – cuocc’r’pipp –<br />
currar – custanziedd.<br />
Diaror – dindì – d’orcia – d’rion.<br />
Epì.<br />
F’c<strong>il</strong> – f’l’cett – f’l’cion – f’t<strong>il</strong>l – f’st’cciol – fiurind – fraffogl’ – franc’schiedd – fr’scon – franzes –<br />
fiurenz – furlian – furm’chell.<br />
Giard’nièr – giavacchìn – giuvannell – giovannon – g’sepp’pegn – g’sepp’piccul – guaguà – giureii’ –<br />
guangiòn – guastafierr.<br />
Iacon – iabaccon.<br />
Labbratorii – l’àccriès – la ciott – la biondina – la facch – la fuggian – la curàt’l – la furnàr – la neur – la<br />
lucetresolìt – l’anch – l’ant’crist – la mort – la pacciogn – la paur – la r’cerch – l’arf’c – la stomp – la<br />
stort – la stataria – la tabbaccar – l’avvucatimazz – la z’enghr – lell – lèst-lèst – liccion – linfern –<br />
lisacch’r – lu cacciator – lu capp’llar – lu ciaraul – lu ciccon – lu cir’gn’lan – lu cont – lu crapar – lu<br />
fong’tis – lu furb’ciar – lu loff’r – lu gigl’ – lu gongh – lu guerr – luì-luì - lu magh – lu mièr’l – lu lum’nar<br />
– lu lon’ch – lu musc – lu napul’tan – lu p’zzent – lu russ – lu sata’ates – lu stump – lu suguirin – lu<br />
turch – lu vicciar – luiciedd – lu zengh’r – lu zunghu’lès – lu zucar – lu zuopp.<br />
Maccaron – malafauc – mallès – manapiert – mangiacàn – mannaggialangh – marciàn – marchitt –<br />
marchiònn – mariann – mar’nell – maronnamia – mart’llucc – mart’lian – masculòn – mastalezii –<br />
mast’runat – matunàt – mazza’att – mazzin – mat’riàl – mèula – m’calicch’ – m’caliedd – m’chel’r’carl<br />
– m’liunaria – m’nn’licch’ – m’ngh<strong>il</strong>l – m’ngh’fiacch – murs<strong>il</strong>l – m’scon – muss’r’zucch’r – muss’r’chì<br />
– mustazz – m’zzett.<br />
Nason – nend – n’colaluongh – n’curèm – ngandalùp – ngappauciedd .<br />
Pacciaglion – pac<strong>il</strong>ii – pagliaredd – pagliett – paglion – palluttin – pantulìn – papòn – paroll – paruocch’l<br />
– patisc – paulòn – pelùs - pepp’r’furia – pepp’r’pagl – pepp’rpaul – p’curedd – p’chech – pianur<br />
– p’cciòn – p’làt – p’llacciut – pint – p’p’lott – p’rtus – pis-pis – p’p’rusc – p’ppòn – p’razziedd<br />
– pisciaccquà – pisciaiuol – piscion – p’sciocch – p’tt’lon – p’scarul – pizz’l – pump<strong>il</strong>ii – pul’c’nedd<br />
– pulìt – pump’nar – pung’nàr – putr’sin – prichiell.<br />
Quaquaròn – qualang’l – quaratès – quinn’cessèii’.<br />
Raffa<strong>il</strong>iedd – rastiedd – rancascedd – ricciulell – r’mìt – r’met – r’sarialong – rizz – rombìt – rommimì –<br />
ronsaverii’ – ronnandrè – ruoc’l – rus’niedd – rus’lì.<br />
Santalicia – santamaronn – sarached – sass – sassf’n’ – scarpalegg – scarpasciov’t’ – scarpullin –<br />
scarrupatutt – scarrupòn – scardalàn – scatedd – scenn – sciallongh – sciangalepr – scacatòr –<br />
sciasciann – sciarapp – sciosciasoii – scavett – scièr – sciocch – sciolìn – sciosciacùl – sciosc’mmocc<br />
– sciosc – scord – scuràt – sett’m’tenn – sfrattacascion – s’cchiar – s’ggiulin – s’impicc – s’ppucciedd<br />
– sist’r’cafòn – spar’m’mpiett – sp’larocch – spit – spir’t – spusin – stagnar – sprupacch’ – strazzat<br />
– stacciòn – staffier – stoch – strascìn – surdòn.<br />
Tamurrièr – tautist – tatòn – teppepp – terraneur – tib-tab – t’mpòn – t’rramot – tir’tupp’ellagh’natur<br />
– tremarie’ – tripp – tr’ppett – t’r’ticch’t – tr’zoch – trentap<strong>il</strong>’ – turr – tuzzarul.<br />
U’<strong>il</strong>òn – urnator – ut<strong>il</strong>ipèr - ustachi’.<br />
Valadir – val’n’tin – valoròs – varall – v’ccin’ – viern – v’t’cest – v’tòn – v’tosc – v’tucciòn – v’ròn’ch.<br />
Zampedda – zampell – zappòn – zecch – zell – z’carm’nell – z’ncòn – z’mat<strong>il</strong>d – z’m’bròs – z’mon’c<br />
– z’ncaracch – z’ncariedd – z’nz’lon – z’pietr – z’poch’ – z’sist’r’cafon – z’viecch’ – zucar – zurrar.<br />
Questi sono i soprannomi elencati in quell’articolo del 1983 e altri aggiunti, se ve ne sono altri<br />
che non sono compresi non avete altro da fare che comunicarmelo al più presto e se insieme<br />
inviaste anche la storia del proprio soprannome sarebbe veramente cosa simpatica e gradita da<br />
tutti noi <strong>pannesi</strong>, non vi pare?<br />
Allora per incoraggiare gli indecisi e i tentennanti comincerò con <strong>il</strong> mio soprannome: TREN-<br />
TAPIL’. Si dice che <strong>il</strong> mio bisnonno fosse di carattere molto pignolo che non lasciava niente<br />
passare senza fare osservazioni, talché un giorno alcuni amici seccati per la sua pignoleria gli<br />
dissero: statt citt stu trentap<strong>il</strong> mostr’. E da allora è rimasto alla sua discendenza, me compreso;<br />
infatti, per coloro che non ancora mi avessero individuato sono: Pietro, ultimogenito di Giovanni<br />
di trentap<strong>il</strong> lu cap’stazion e Iduccia la zeng’r.<br />
Sperando di aver rotto <strong>il</strong> ghiaccio aspetto fiducioso la storia del vostro soprannome.<br />
apr<strong>il</strong>e <strong>1998</strong><br />
PIANETA MUSICA<br />
di P.D.M.<br />
Giovedì 19 febbraio ’98 presso l’Associazione<br />
di programmazione e produzione<br />
musicale “MUSICA INSIEME” in via Enzo<br />
Fioritto n.49 in Foggia, <strong>il</strong> cui Presidente è<br />
la nostra stimatissima compaesana Maria<br />
Paola De Luca, figlia di Leonardo, si è aperta<br />
la Rassegna Concertistica Internazionale<br />
“Pianeta Musica” con un concerto lirico<br />
del soprano Irina Vas<strong>il</strong>ieva, russa, accompagnata<br />
dal Maestro Leonardo Quadrini.<br />
In contemporanea si è tenuta la<br />
mostra di pittura della nostra compaesana<br />
Grazia Mastrangelo, figlia di Francesco.<br />
Un folto pubblico plaudente ha gremito<br />
la nuova sede, veramente preparata con<br />
st<strong>il</strong>e e competenza, più che adatta allo svolgimento<br />
delle attività artistiche che si svolgono.<br />
Insieme con <strong>il</strong> compaesano-segretario<br />
Michelino Bianco e <strong>il</strong> Presidente della Pro<br />
Loco di Panni, ins. Antonio Mauriello, abbiamo<br />
goduto la serata densa di musica<br />
“vera ed impegnata” e di morbida ed affascinante<br />
pittura, comprensiva, ovviamente,<br />
di paesaggi a noi noti e cari: Panni.<br />
La possente e travolgente voce della Vas<strong>il</strong>ieva<br />
ha calamitato l’attenzione di tutti,<br />
ad ogni romanza è seguito uno scroscio di<br />
applausi…veramente meritati.<br />
Così come va <strong>il</strong> nostro plauso alla Maria<br />
Paola che ormai affermata artista non<br />
si ferma, anzi continua instancab<strong>il</strong>e nell’amato<br />
lavoro, organizzando insieme alle<br />
sue collaboratrici, presso la nuova sede un<br />
vero e proprio Laboratorio Musicale dove<br />
si svolgono i seguenti corsi :<br />
- Corsi di pianoforte, canto, violino, violoncello,<br />
chitarra.<br />
- Didattica dello strumentario ORFF.<br />
- Corso di musica e danza per bambini<br />
dai 3 ai 5 anni e dai 6 anni in poi.<br />
- Corso di musica e inglese per bambini.<br />
- Preparazione esami di ammissione nei<br />
Conservatori di Musica.<br />
- Corso di canto Spiritual e istituzione del<br />
coro “Spiritual and Gospel” docente Avon<br />
Stuart, Virginia (USA)<br />
- Corso di Grafologia<br />
- Rassegna Concertistica Internazionale<br />
“Pianeta Musica”<br />
- Rassegna Pianistica Internazionale “Pour<br />
le Pianò”.<br />
- Rassegna giovani esecutori “ Musiques<br />
d’enfants”<br />
- Concorso Lirico Internazionale “Umberto<br />
Giordano”<br />
- Mostre di Pittura – Conferenze – Seminari.<br />
Qualcuno dirà … e basta? Io, conoscendo<br />
le giovani artiste che animano l’Associazione,<br />
in particolare Maria Paola, sono<br />
sicuro che questo è… solo l’inizio.<br />
Congratulazioni e ad maiora!
<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e <strong>1998</strong><br />
LA PIVA DI PUGLIA<br />
tradizione e folklore<br />
di P.D.M.<br />
Pochissimi di noi sapevano che a Panni esiste una esclusività addirittura<br />
mondiale. Che cosa? La zampogna pannese. Ebbene sì, è proprio così.<br />
Siamo venuti a conoscenza di questa gradita novità tramite la rivista Utriculus<br />
edita dall’Ass. Culturale “Circolo della Zampogna”, di un paesino<br />
come Panni, Scapoli (Isernia), anch’esso con un migliaio di abitanti.<br />
Citerò letteralmente i brani che riguardano da vicino l’argomento che ci<br />
interessa da due articoli della rivista.<br />
<strong>Il</strong> primo, intitolato “Zampogne d’autunno” di Antonietta Caccia:<br />
Nonostante <strong>il</strong> maltempo, un po’ di gente è arrivata e l’abituale appuntamento<br />
zampognaro di novembre ha avuto regolarmente luogo, tutto si è<br />
svolto come da programma. C’è stata però anche una novità, assoluta ed<br />
inattesa: la zampogna di Panni, la “piva di Puglia”. Vi racconto brevemente<br />
come siamo incappati in questa strana cornamusa nascosta.<br />
Una sera di ottobre, esattamente <strong>il</strong> 29, tra le tantissime altre che rendono<br />
sempre meno televisive le mie serate domestiche, ricevo la telefonata<br />
di un signore di Panni (Foggia), <strong>il</strong> quale, dopo essersi qualificato come<br />
Presidente del2la Pro-Loco, comincia a raccontarmi che al suo paese hanno<br />
una zampogna che nessuno vuole costruire o suonare ma che egli<br />
vuole salvare. Perciò, si rivolge al Circolo per vedere insieme <strong>il</strong> da farsi .<br />
Confesso che non ero nelle mie serate migliori, un momento però, ha<br />
detto zampogna che non interessa più a nessuno. Ma di che zampogna si<br />
tratta? Chiedo di saperne di più e <strong>il</strong> signor Mauriello Antonio, questo <strong>il</strong><br />
nome della voce già meno sconosciuta, comincia a descrivere uno strumento<br />
che, più lui andava avanti, meno a me sembrava probab<strong>il</strong>e. Mentre<br />
ascoltavo prendevo appunti, tentavo disegni: dunque, c’è una canna con<br />
tre fori inf<strong>il</strong>ata nella zampa dell’agnello che si chiama “calamita”, poi c’è<br />
la canna lunga, almeno 80 cm., senza buchi, pure fatta di canna “maschio”<br />
ben stagionata. E sopra la canna lunga una zucca. Come una zucca? Sì,<br />
una zucca, di quelle che una volta essiccate e svuotate, si usavano per<br />
conservare <strong>il</strong> sale. Gli chiedo di mandarmi qualche foto e, come primo<br />
gesto concreto di aiuto in salvataggio dello strumento, lo invito a venire a<br />
Scapoli in occasione dell’incontro del 22-23 novembre, portando con sé la<br />
zampogna e qualcuno in grado di suonarla. Le foto arrivarono dopo pochi<br />
giorni, incredib<strong>il</strong>e, ma quella zampogna esiste davvero. <strong>Il</strong> 22 novembre è<br />
arrivato <strong>il</strong> signor Mauriello con la zampogna e con due suonatori.<br />
L’altro articolo intitola “ La Zampogna di Panni” – Primi appunti su una<br />
anomala cornamusa pugliese, del signor Mauro Gioielli ed è squisitamente<br />
tecnico e tra l’atro dice: una cornamusa pugliese, molto dissim<strong>il</strong>e dagli<br />
altri aerofoni-a-sacco meridionali, sopravvive a Panni, in provincia di<br />
Foggia. Le caratteristiche organologiche di questo strumento lo rendono<br />
anomalo, inclassificab<strong>il</strong>e all’interno delle tipologie delle zampogne conosciute.<br />
Infatti, stranamente – quasi fosse una piva settentrionale – la<br />
zampogna di Panni ha un solo chanter ed un unico bordone staccato.<br />
Entrambe le canne sonore sono fabbricate con arundo donax. <strong>Il</strong> chanter<br />
ha tre soli fori digitali anteriori ed è completato da una piccola campana<br />
posticcia. <strong>Il</strong> bordone è costituito da un robusto fusto di “canna maschio” a<br />
cui si applica, sulla parte superiore, una grossa zucca essiccata e svuotata,<br />
in cui i contadini, un tempo, conservavano <strong>il</strong> sale. La zucca posta<br />
all’estremità del bordone dà al suono un caratteristico colore timbrico.<br />
L’otre è di pelle d’agnello. L’ancia è semplice sia sul chanter che sul bordone.<br />
L’alimentazione avviene “a bocca”. Lo zampognaro suona <strong>il</strong> chanter<br />
con una mano e con l’altra regge <strong>il</strong> bordone, tenendolo alzato. La<br />
sacca è premuta sotto <strong>il</strong> braccio della mano con cui si azione <strong>il</strong> chanter.<br />
L’uso di questa particolare zampogna pugliese è territorialmente localizzato<br />
ed unicamente natalizio. I suonatori di Panni la ut<strong>il</strong>izzano esclusivamente<br />
in paese e in tre sole occasioni, nel periodo che va dalla vig<strong>il</strong>ia di<br />
Natale fino alla Epifania. La notte del 24 dicembre eseguono una pastorale<br />
nella Chiesa Madre, intitolata a Santa Maria Assunta. La mattina del<br />
25 dicembre girano per le vie e ricevono semplici doni. <strong>Il</strong> giorno dell’Epifania,<br />
infine, suonano durante la Processione col Bambinello. Questa tradizione<br />
musicale è in forte crisi. I giovani non sembrano volerla continuare<br />
e a Panni sono rimasti pochissimi suonatori attivi.<br />
6<br />
LA ZAMPOGNA DI PANNI<br />
E LA SUA TRADIZIONE<br />
di Angelo Mauriello<br />
Nella sala convegni del ristorante “Monti Dauni” di<br />
Panni, ha avuto luogo, domenica 4 gennaio’98, un incontro<br />
mirante al ripristino in Panni della locale zampogna,<br />
come cornamusa tradizionale. Sono intervenuti<br />
la Dott.ssa Antonietta Caccia, Presidente Nazionale e<br />
dirigente dell’Associazione Culturale del “Circolo della<br />
Zampogna” del comune di Scapoli (Isernia), culla della<br />
zampogna molisana e luogo dove vengono costruite<br />
le famose cornamuse e dove esistono <strong>dei</strong> veri e propri<br />
professionisti detti “zampognisti”. Di Scapoli era anche<br />
presente lo scrittore e tecnico della zampogna, <strong>il</strong><br />
sig. Mauro Gioielli, <strong>il</strong> quale ha dato <strong>il</strong> suo giudizio<br />
positivo sulla zampogna di Panni (vedi articolo del direttore).<br />
Erano presenti, oltre a un numeroso pubblico,<br />
<strong>il</strong> vicesindaco di Panni, Michele De Luca, <strong>il</strong> tesoriere e<br />
segretario della Pro Loco locale, l’ins. Antonio Rainone<br />
e <strong>il</strong> sig. Michele Gesualdi, <strong>il</strong> Presidente della Comunità<br />
Montana Meridionale di Bovino, dr. Antonio Rossi, l’assessore,<br />
della medesima comunità montana, <strong>il</strong> sig. Virg<strong>il</strong>io<br />
Caivano, addetto alla cultura, <strong>il</strong> Sindaco di Bovino,<br />
dr. Leonardo Lombardi, consigliere provinciale.<br />
<strong>Il</strong> Presidente della Pro Loco di Panni, ins. Antonio<br />
Mauriello, dopo aver salutato gli intervenuti e i dirigenti<br />
di Scapoli, ha accennato brevemente <strong>il</strong> motivo<br />
della organizzazione dell’incontro: <strong>il</strong> ripristino della<br />
tradizionale zampogna di Panni. Ha, quindi, preso al<br />
parola la Dott.ssa Caccia. la quale, dopo aver parlato<br />
intorno alla cornamusa in generale, alla sua importanza<br />
culturale, artistica ed anche economica, ha esortato<br />
i giovani di Panni a riedificare la tradizionale attività<br />
artistica della cornamusa locale, unica rappresentanza<br />
in Puglia. La sig.ra Caccia ha poi voluto far<br />
noto l’interessamento premuroso e costante dell’ins. Antonio<br />
Mauriello <strong>il</strong> quale, nello scorso mese di ottobre,<br />
attraverso <strong>il</strong> telefono e per conoscenza del sig. Ricci<br />
Luigi, costruttore di zampogne in Scapoli, giunse a lei,<br />
dopo averle fornito delle foto della zampogna di Panni.<br />
E, infine, <strong>il</strong> Mauriello si recò a Scapoli <strong>il</strong> 23 novembre’97,<br />
portando la zampogna pannese che, per mezzo<br />
di Francesco Capobianco, ascoltarono con tanta meraviglia,<br />
quasi increduli. Pertanto si sono messi a disposizione,<br />
sperando che in Panni ritorni la tradizionale<br />
zampogna, come bene culturale, artistico e folcloristico,<br />
non meno, religioso. Con tale auspicio la Caccia<br />
ha concluso <strong>il</strong> suo intervento applaudito.<br />
Sono seguiti vari interventi che hanno sottolineato<br />
l’importanza di tale incontro dando ognuno la propria<br />
disponib<strong>il</strong>ità per una collaborazione attiva diretta alla<br />
rinascita della zampogna pannese. All’incontro sono<br />
intervenuti alcuni zampognari anziani di Panni: Luigi<br />
Rainone, Giuseppe Cobuzzi e Paolo Rainone, i quali<br />
hanno dato prova della loro capacità nel suonare la<br />
zampogna pannese. Dopo è seguito una esibizione del<br />
nuovo gruppo locale degli zampognisti insieme al gruppo<br />
di Scapoli, di cui fa parte <strong>il</strong> famoso Piero Ricci, eccezionale<br />
zampognista e dominatore della cornamusa.<br />
Per <strong>il</strong> progresso del nostro paese e <strong>dei</strong> suoi abitanti<br />
auspichiamo che la tradizionale zampogna pannese<br />
possa riemergere a nuova vita, anche perché è affidata<br />
ad elementi con profonda cultura musicale.<br />
N.d.R. Bene, non possiamo che essere lieti di tutto ciò. Infatti quanti di noi sapevano che Panni è unico custode di uno strumento musicale di tal fattura, credo<br />
pochissimi. Siamo felici di dare divulgazione a mezzo del <strong>giornale</strong> della notizia, con la speranza che questa tradizione sia mantenuta, non solo, ma potenziata<br />
nel tempo. La sera dell’Epifania mi sono recato con un amico al Santuario dell’Incoronata di Foggia e ho ascoltato i nostri compaesani Mauriello Antonio,<br />
Tavano Michele, Meola Gerardo, Mastrangelo Gianni e Capobianco Francesco, allietare <strong>il</strong> Santuario col suono delle loro cornamuse e vedendo la zampogna<br />
in questione, rimasi colpito dalla sua forma bizzarra, con la zucca in alto, credendo fosse un modo soltanto folcloristico della forgia, non, come invece detto<br />
dai competenti di Scapolo, un accorgimento tecnico da cui deriva un suono particolare ed esclusivo (in questo caso pannese). Dobbiamo dare atto e merito ai<br />
nostri zampognari paesani, in modo particolare all’ins. Antonio Mauriello, presidente della Pro-Loco di Panni, che da qualche anno stanno riprendendo la<br />
tradizione zampognara pannese. Noi siamo a disposizione, come sempre, per qualsiasi forma di collaborazione atta a far rinascere e potenziare questa<br />
tradizione paesana e le tante altre che col tempo, inesorab<strong>il</strong>mente, si sono perdute.
7 tradizione e folklore<br />
<strong>Castello</strong> <strong>Il</strong><br />
LA PRO LOCO E LE<br />
TRADIZIONI DI PANNI<br />
di Antonio Mauriello<br />
Con particolare soddisfazione ed um<strong>il</strong>tà possiamo<br />
affermare che la Pro Loco di Panni, tra l’altro, ha realizzato<br />
quanto aveva programmato per l’anno 1997,<br />
specie per quanto concerne <strong>il</strong> ripristino delle tradizioni<br />
locali. Volontà e sacrifici personali hanno donato alla<br />
Pro Loco di Panni la gioia di rivedere le seguenti tradizioni:<br />
la “Cavalcata” in onore della Madonna del Bosco<br />
e la Festa delle Spighe e delle Salme, <strong>il</strong> 15 Agosto,<br />
segno di venerazione verso la Protettrice di Panni.<br />
Un’altra simpatica tradizione è stata realizzata, e si<br />
spera di consolidarla: quella di vedere intorno al Presepe,<br />
la notte della vig<strong>il</strong>ia di Natale, le tradizionali<br />
“Zampogne” <strong>dei</strong> nostri pastori che, con <strong>il</strong> loro arcaico<br />
suono, fanno festa intorno al Bambino Gesù, nella Grotta<br />
Santa, irradiando tanta gioia nei bambini e serenità<br />
negli adulti. Tale tradizione costituisce un bene culturale<br />
per <strong>il</strong> nostro paese, anche perché <strong>il</strong> piccolo gruppo<br />
suona le zampogne con tecnica musicale, pertanto possono<br />
essere considerati zampognisti. Comunque, si spera<br />
che i giovani guardino con interesse la zampogna, come<br />
strumento e come un’attività artistica e religiosa, portatrice<br />
di serenità. C’è da dire che <strong>il</strong> piccolo gruppo<br />
costituito da: Meola Gerardo, Gianni Mastrangelo, Francesco<br />
Capobianco, Antonio Mauriello e Michele Tavano,<br />
pur in breve tempo di preparazione, ha portato la<br />
sua attività pastorale nel Santuario dell’Incoronata di<br />
Foggia, due volte, a S. Giovanni Rotondo, presso la<br />
tomba di Padre Pio, a Deliceto nel Santuario della Consolazione,<br />
a Foggia presso gli Ospedali, recando momenti<br />
di serenità ai pazienti ed in altri paesi viciniori,<br />
compreso naturalmente, Panni. Dovunque sono stati<br />
apprezzati. Per acquisire nozioni e tecniche fondamentali<br />
riguardanti l’uso della “Zampogna” molisana, abbiamo<br />
contattato l’Associazione Culturale “Circolo della<br />
Zampogna” di Scapoli (Isernia), (articolo a parte dell’editore),<br />
un centro della “Zampogna” dove vengono<br />
costruite le zampogne e nel cui Comune si è svolto <strong>il</strong><br />
"XXI° Festival Internazionale della Zampogna". Dopo<br />
qualche approccio con Luigi Ricci, costruttore di zampogne,<br />
mi misi in contatto telefonico con la Presidente<br />
Nazionale e del suddetto Circolo, Dott.ssa Antonietta<br />
Caccia. Era <strong>il</strong> 29 ottobre’97. A lei, molto gent<strong>il</strong>e, esposi<br />
la volontà di fare rinascere la tradizionale zampogna<br />
in Panni. Le inviai alcune foto della zampogna<br />
pannese e, così, andammo a Scapoli <strong>il</strong> 22 novembre<br />
scorso dove fu ascoltata con meraviglia, in quanto si<br />
riteneva dai giornalisti presenti che, in Puglia non vi<br />
fossero più zampogne. Si dovettero ricredere. La suonò<br />
Francesco Capobianco e la Stampa presente affermò:<br />
dobbiamo rifare la storia della zampogna. Dopo tale<br />
prova, potemmo ascoltare i diversi gruppi di zampognisti<br />
e, quindi, ammirare la “Mostra Permanente” delle<br />
zampogne, alle quali si aggiungerà la nostra zampogna<br />
pannese. <strong>Il</strong> caso di Panni e la nostra dimostrata<br />
volontà di far rinascere in Panni tale bene culturale<br />
fece nascere l’idea di organizzare un incontro a Panni,<br />
con la partecipazione della Dott.ssa Caccia e dello scrittore<br />
molisano, versato in tale campo, Mauro Gioielli.<br />
In verità c’è ancora da fare tanta strada per l’affermazione<br />
di tale tradizione, per vincere nei giovani una<br />
certa ritrosia e r<strong>il</strong>anciare la zampogna di Panni nel<br />
suo campo, come un bene culturale, folcloristico e religioso.<br />
La Pro Loco, intanto, è contenta di operare in questa<br />
direzione, per la rinascita delle tradizioni <strong>pannesi</strong> e<br />
spera tanto nella collaborazione di tutti quelli che<br />
amano <strong>il</strong> proprio paese, per <strong>il</strong> bene comune.<br />
apr<strong>il</strong>e <strong>1998</strong><br />
LA BANDA DI PANNI<br />
Ricerche effettuate dal compianto compaesano Michele Rainone<br />
(da “IL CASTELLO dell’<strong>Apr</strong><strong>il</strong>e 1983).<br />
Fu un caso fortuito a far nascere la Banda a Panni. Ciò avvenne nel 1842,<br />
quando un sarto, certo Michele Panza nativo di Mirabella Eclano, espletando <strong>il</strong> suo<br />
mestiere con buoni profitti ed essendo questi appassionato di musica per banda,<br />
pur non conoscendo <strong>il</strong> linguaggio, incoraggiava ed invogliava i giovani ad imparare<br />
a suonare e le persone più in vista del paese a costituire un Corpo Bandistico.<br />
Ma niente avvenne fino a quando, per fortuna, un tale Francesco Procaccini di<br />
Panni, avendo giocato al Banco Lotto e vincendo con un terno 80 ducati, diede a<br />
Panni la possib<strong>il</strong>ità di avere la tanta desiderata BANDA MUSICALE.<br />
<strong>Il</strong> Procaccini col Panza, all’insaputa di tutti i <strong>pannesi</strong>, si recarono a Napoli per<br />
comprare gli strumenti necessari all’intero Corpo Bandistico.<br />
Tornati a Panni, lo stupore e la gioia <strong>dei</strong> <strong>pannesi</strong> per l’inatteso regalo fu grande.<br />
Fu così formato <strong>il</strong> 1° Corpo Musicale di Panni, sponsorizzato nei primi anni dalla<br />
Congregazione del SS. Sacramento e poi dallo stesso Municipio, che si assunse<br />
l’onere di mantenere un maestro di musica direttore e concertatore.<br />
<strong>Il</strong> primo maestro della Banda, diplomato, fu Emanuele Senerchia, nativo di<br />
Panni, diplomato in contrappunto, compositore di varie opere e compagno del<br />
famoso musicista Pietro Mascagni. <strong>Il</strong> M° Senerchia ebbe poca fortuna e dovendo<br />
mantenere la sua numerosa famiglia, dopo pochi anni, fu costretto ad emigrare<br />
nelle Americhe in cerca di migliore avvenire.<br />
Al Senerchia succedettero altri maestri e fra questi <strong>il</strong> M° Raffaele Serpico di<br />
Napoli ed <strong>il</strong> M° Pasquale Ferrante di Bitonto (BA).<br />
Ma, nel 1898, <strong>il</strong> Municipio di Panni non potendo più sopportare le spese di<br />
mantenimento, con grande dispiacere di tutto <strong>il</strong> popolo, disciolse <strong>il</strong> Corpo Bandistico.<br />
Nello stesso anno, però, Vito Procaccini di Panni, uomo estroso e pieno di molteplici<br />
iniziative, a proprie spese, comprò nuovamente tutti gli strumenti musicali ed<br />
<strong>il</strong> giorno di S. Vito, la Banda di Panni suonò ancora, ma ciò durò solo per pochi anni<br />
perché, gli intrighi di partito, la gelosia, la emigrazione di vari musicanti, fecero<br />
disciogliere nuovamente la Banda.<br />
Anche questo nuovo periodo di inoperosità della Banda di Panni durò per poco,<br />
perché a Panni, in quel tempo, vi erano due maestri e precisamente: Giuseppe<br />
Morra e Vito Senerchia a contendersi la bacchetta e così fu che la direzione fu<br />
affidata al M° Vito Senerchia, che diresse <strong>il</strong> Corpo Bandistico fino al 1956, mentre<br />
<strong>il</strong> M° Morra, con tutta la famiglia, emigrò negli Stati Uniti d’America, dove continuò<br />
felicemente l’attività di musicista, iniziando in quest’arte anche i figli, uno <strong>dei</strong> quali,<br />
Egidio, ha continuato gli studi professionalmente con <strong>il</strong> suo flicorno baritono si è<br />
esibito in numerosi ed acclamati concerti in molte località degli Stati, senza interrompere<br />
la sua opera di insegnante di musica nelle scuole statali di Brooklyn.<br />
Nel 1957 prese <strong>il</strong> comando della banda <strong>il</strong> M° Gerardo Rainone di Panni, solista<br />
come flicorno baritono nelle migliori Bande Italiane dal 1932 al 1953 e dal 1955<br />
come insegnante di musica nelle scuole dello Stato, valente compositore, tuttora<br />
alla direzione della Banda di Panni (N.d.R. articolo del 1983). Auguriamo lunga<br />
vita all’attuale Maestro, purtroppo nessuno è eterno ed anche i maestri vanno in<br />
pensione. Chi sostituirà, a chi potrà essere affidato <strong>il</strong> comando di questo importante<br />
gruppo di musicanti che, pur con le loro simpatiche stonature, rallegrano, nei<br />
giorni di festa, le strade del nostro paesello ascoltando sempre le stese marcette<br />
allegre che con tanta fatica vengono fuori dai loro arrangiati strumenti, e quando,<br />
maestosamente, accompagnano nell’ultimo viaggio i nostri cari che , uno ad uno<br />
raggiungeranno <strong>il</strong> regno <strong>dei</strong> morti, <strong>il</strong> suono della nostra Banda renderà meno duro<br />
<strong>il</strong> trapasso.<br />
Quest’ultimo appello è rivolto ai preposti alla custodia delle nostre gloriose<br />
tradizioni, i quali, spero, lo accolgano benevolmente.<br />
Salvaguardare l’ambiente. ricostruire strade, erogare acqua, <strong>il</strong>luminare <strong>il</strong> paese,<br />
creare posti di lavoro, fare dell’estate un momento di piacevole relax, inventare<br />
feste, fare dello sport, salvare la cultura paesana, pensare per gli anziani ed i<br />
giovanissimi, incrementare <strong>il</strong> turismo, sono cose essenziali e da porre continuamente<br />
in evidenza , come <strong>il</strong> salvare i valori culturali di Panni, e la Banda di Panni<br />
fa parte di questi valori.<br />
–––––––––––––––––––––––––––––––<br />
Ho voluto ripubblicare quest’articolo del nostro compianto compaesano Michele Rainone, immaturamente<br />
scomparso, mente eccelsa, grande inventore ed iniziatore di molteplici attività, tra cui <strong>il</strong> <strong>giornale</strong><br />
“<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong>”, da cui ho preso lo spunto, perché l’appello da lui lanciato affinché la nostra gloriosa Banda<br />
Musicale di Panni continui a deliziarci ancora nel futuro lo facciamo nostro oggi ! Voci portate dai venti<br />
di “favugn e vori’” ci sono giunte all’orecchio e non ci portano liete notizie rassicuranti, anzi... Sappiamo<br />
che oggi nella Banda non c’è un vero e proprio Maestro direttore e concertista, ma vi è un lavoro<br />
d’équipe, coordinato dai compaesani Alfonso Mansol<strong>il</strong>lo e Tonino Liscio, ai quali abbiamo rappresentato<br />
più volte la necessità di costituire <strong>il</strong> Corpo Bandistico attuale in maniera legale e legittima, ad esempio<br />
formando un’associazione musicale con statuto, regolamento e organi direttivi. <strong>Il</strong> consiglio sembra<br />
avere avuto positiva accoglienza, discussioni ad hoc sono state fatte in sede di assemblee e riunioni<br />
presso la Pro-Loco, però fino ad oggi non si sono visti i consequenziali adempimenti, speriamo a breve.<br />
Comunque vadano le cose siamo del parere che oggi a Panni la Banda Musicale è troppo importante<br />
e quindi ci è diffic<strong>il</strong>e immaginare le manifestazioni paesani senza di essa, ormai è parte essenziale della<br />
nostra tradizione e, aggiungiamo noi, guai a chi o a coloro che si assumano la responsab<strong>il</strong>ità terrib<strong>il</strong>e<br />
della sua fine... noi siamo sicuri che questo non avverrà mai!
<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e <strong>1998</strong><br />
Un intervento di Em<strong>il</strong>io Lupo, Segretario Nazionale di Psichiatria<br />
Democratica, sull'uscita di un CD per l'Aqu<strong>il</strong>one di Napoli<br />
CONSENSO Un Un Un compact compact disk disk disk di di solidarietà solidarietà sociale<br />
sociale<br />
Solo da qualche giorno è in distribuzione <strong>il</strong> CD “ConSenso”<br />
frutto della collaborazione di un gruppo di utenti ed operatori<br />
del centro di riab<strong>il</strong>itazione psicosociale l’Aqu<strong>il</strong>one di Napoli<br />
e 12 fra artisti e gruppi partenopei. Ed è buona musica,<br />
è impresa sociale.<br />
Ma è anche un cazzotto sferrato contro quella parte della<br />
psichiatria torpida, indifferente ed estranea alle problematiche<br />
reali <strong>dei</strong> pazienti, oltre che un segnale, ci auguriamo<br />
forte, per <strong>il</strong> mondo culturale, artistico e politico: se i matti<br />
cantano, i matti contano.<br />
Sì, cantare per contare, per chiudersi alle spalle la porta<br />
<strong>dei</strong> luoghi chiusi ed espulsivi, per aprire quella della pratica<br />
<strong>dei</strong> diritti, <strong>dei</strong> sogni con un po’ di concretezza. È la risposta<br />
chiara e netta a quella diversità che pesa come macigno,<br />
contestualmente negata ed affermata. È <strong>il</strong> superamento di<br />
una quotidianità fatta di tenerezza in saldi, scherno, sopportazione,<br />
disquisizioni “sul problema” che nascondono vuoto<br />
progettuale e freddezza. A tale proposito Franco Basaglia,<br />
certamente uno fra i più interessanti, concreti, caldi e vigorosi<br />
intellettuali italiani degli ultimi trent’anni, sosteneva che<br />
la follia era una condizione umana che la società avrebbe<br />
dovuto accettare quanto la ragione, ma non essendone capace<br />
aveva fatto diventare razionale l’irrazionale.<br />
Musica e musicisti in questo caso fuoriescono dal loro solco<br />
e penetrano la ragione, ne minano le presunte basi e la<br />
costringono a fare i conti con la capacità di riproduzione<br />
sociale della follia. La musica diviene urlo, passe-par-tout,<br />
timbro, denaro e le sue note trafiggono, irrimediab<strong>il</strong>mente,<br />
noia e bestialità. La noia di una psichiatria as<strong>il</strong>are senz’anima<br />
e ripetitiva, dalle tappe obbligate: visita, farmaco, talora<br />
ricovero, “risoluzione” della crisi e poi di nuovo visita, farmaco....<br />
Bestialità, perché non potendo ammettere l’incapacità<br />
a relazionarsi con la follia, ha creato cronici e cronicari:<br />
essere abbandonati dai propri sim<strong>il</strong>i, sovrapporre l’uomo in<br />
difficoltà di vivere e la sua malattia, tenendolo fuori dal corpo<br />
sociale, credo sia la cosa peggiore che possa capitare ad<br />
una persona. E se la follia non è una categoria né sociale né<br />
diagnostica, questa musica giungerà anche a quelle periferie<br />
dove sono stati generati mostri di isolamento e prodotte grandi<br />
concentrazioni, dando vita ad un immenso condominio senza<br />
condòmini, trasferendo <strong>il</strong> sogno collettivo dell’abitare nell’incubo<br />
del sopravvivere. La follia perciò come artifizio per<br />
attuare un processo di colonizzazione a cascata teso a controllare<br />
un sistema ampio e quindi a poter giustificare ogni<br />
iniziative<br />
L’Aqu<strong>il</strong>one<br />
cooperative sociali<br />
riab<strong>il</strong>itazione psicosociale - produzione e servizi<br />
sedi operative: via S. Francesco, 3/B 80145 NAPOLI - Tel. 081/ 254.63.64-5-6 Fax 081/ 254.63.67<br />
via Janfolla, 462 80145 NAPOLI - Tel. 081/ 254.57.66 - 740.46.22 (telefax)<br />
8<br />
azione in nome della “cura” fino a fare identificare la sola custodia,<br />
lo shock o quant’altro come terapeutico.<br />
È questa di “Con Senso” una musica, un manifesto, un sonetto,<br />
una grancassa, uno scampanellio che ha prenotato due fermate: al<br />
centro ed in periferia. È la musica le cui note si incontrano con le<br />
voci e i volti di uomini e donne, senza rimpianti per <strong>il</strong> vuoto <strong>dei</strong><br />
lunghi ed amari corridoi della cura in isolamento, dove non ci si<br />
imbatteva mai in zone calde, in rumori fam<strong>il</strong>iari o voci amiche.<br />
È una musica che non rimanda né a lacrime né a rimpianti, piuttosto<br />
al de profundis di una psichiatria che deve fare, finalmente,<br />
posto ad una salute mentale i cui saperi ed i cui sapori sono insiti<br />
nella vita stessa.<br />
Em<strong>il</strong>io Lupo, psichiatra, segretario naz. di Psichiatria Democratica<br />
Scheda<br />
CON SENSO<br />
edizioni POLOSUD, Napoli, 1997 - L. 26.000<br />
E' stato ufficialmente presentato in due conferenze stampa separate,<br />
a Napoli e a Roma, <strong>il</strong> compact disk ConSenso, una comp<strong>il</strong>ation<br />
di solidarietà sociale nato nel centro di riab<strong>il</strong>itazione<br />
psichiatrica Aqu<strong>il</strong>one di Napoli, prodotto dalla coop. sociale<br />
L'Aqu<strong>il</strong>one, realizzato da Renato De Michele e Laura Cassese,<br />
da un'idea di Rodolfo Matto.<br />
Dall'8 apr<strong>il</strong>e sarà in vendita nei migliori negozi.<br />
Questi i brani contenuti in ConSenso:<br />
1. ’A capa è na sfoglia ‘e cipolla - RUA PORT’ALBA<br />
2. Se io fossi <strong>il</strong> capo dello stato - ALAN WURZBURGER<br />
3. Sogno un aqu<strong>il</strong>one - MARCO FRANCINI<br />
4. Le sardine odiano le scatoline - VOX POPULI<br />
5. Pixel - 24 GRANA<br />
6. Sposami - ANDREASBANDA<br />
7. L’aqu<strong>il</strong>one - GATTI DISTRATTI dalla luce negli occhi<br />
8. Matite spuntite - MYRIAM LATTANZIO<br />
9. Almeno per un giorno - RENATO SALVETTI<br />
10. <strong>Il</strong> cielo sotto i piedi - CARLO LOMANTO<br />
11. Lento e solenne - AUDIOPAN<br />
12. Napule mia - RENATO DE MICHELE ed ELENA DE ROSA.<br />
Tutti i 12 brani di altrettanti cantautori-interpreti sono nati da<br />
un contatto effettivo degli artisti con gli utenti del centro Aqu<strong>il</strong>one,<br />
durato per tutto <strong>il</strong> 1997. I brani sono stati composti ut<strong>il</strong>izzando<br />
testi, cori, frasi, suggerimenti degli stessi ragazzi. <strong>Il</strong> CD è all'interno<br />
di un bel libretto di accompagnamento che reca, oltre ai testi,<br />
anche i disegni e altri elaborti nati a margine dell'iniziativa.<br />
I proventi saranno devoluti a favore della fondazione di un<br />
Centro per la creatività e la terapia musicale.
9 rubriche<br />
<strong>Castello</strong> <strong>Il</strong><br />
ASSISTENZA SOCIALE<br />
Rubrica curata da Antonio Rainone<br />
Segretario della Unione Sindacale Comunale C.I.S.L. di Panni.<br />
__________<br />
LEGGE 335/1995 (PENSIONI)<br />
In Italia la normativa delle pensioni è in continua evoluzione, infatti,<br />
la legge finanziaria <strong>1998</strong> (legge 27.12.1997 nr.450) ha apportato<br />
altre modifiche alla Legge oggetto di questa rubrica.<br />
Ad ogni buon fine, continuo a trattare l’argomento pensioni esaminando:<br />
CUMULO PENSIONE DI VECCHIAIA E REDDITO<br />
A) A partire dall’1.1.96 la disciplina del cumulo della pensione di vecchiaia<br />
con i redditi da lavoro è variata come segue:<br />
1) non è cumulab<strong>il</strong>e con i redditi da lavoro dipendente nella misura<br />
del 50% dell’importo eccedente <strong>il</strong> trattamento minimo, fino a concorrenza<br />
<strong>dei</strong> redditi stessi;<br />
2) è totalmente cumulab<strong>il</strong>e con i redditi da lavoro dipendente agricolo<br />
e domestico;<br />
3) è totalmente cumulab<strong>il</strong>e con i redditi di lavoro autonomo.<br />
B) Dal 1995, solo per i soggetti che hanno maturato i requisiti successivamente<br />
al 31.12.94, la pensione di vecchiaia è cumulab<strong>il</strong>e con i<br />
redditi da lavoro autonomo nella misura del 50% dell’importo eccedente<br />
<strong>il</strong> trattamento minimo.<br />
Sono esclusi dal divieto di cumulo i lavoratori che:<br />
- i lavoratori assunti con contratto a termine quando complessivamente<br />
non superino le 50 giornate nell’anno solare:<br />
- dalla cui attività dipendente o autonoma derivi un reddito complessivo<br />
annuo pari al trattamento minimo;<br />
- traggano <strong>il</strong> loro reddito da attività svolte nell’ambito di programmi<br />
di reinserimento degli anziani in attività ut<strong>il</strong>i promosse da enti<br />
locali e altre istituzioni pubbliche o private;<br />
- prestano servizio alle dipendenze della comunità europea (CEE –<br />
CECA- EURATOM) da data anteriore al 1° febbraio 1991.<br />
LAVORI DI PUBBLICA UTILITA’<br />
di P.D.M.<br />
Dalle parole ai fatti. Lunedì 16 febbraio ’98 alle ore 18.00<br />
presso la Sala Cons<strong>il</strong>iare del Comune di Panni è stato presentato<br />
<strong>il</strong> progetto “Assistenza agli Anziani”, approvato dal C.R.I.<br />
della Regione Puglia, che prevede l’assunzione di 14 giovani<br />
dai 21 ai 32 anni, iscritti all’ufficio di collocamento con un’anzianità<br />
di 30 mesi di disoccupazione, relatori del progetto <strong>il</strong><br />
Sindaco di Panni, Dr. Ciruolo Antonio, <strong>il</strong> Dr. Vincenzo De Michele,<br />
vicepresidente A.C.L.I. di Foggia e delegato C.N.A.L.A.,<br />
nonché figlio del compaesano Avv. Costanzo De Michele, e <strong>il</strong><br />
Sig. Antonio Rainone, dipendente comunale di Panni, hanno<br />
fatto una esposizione chiara e precisa del progetto che, in<br />
breve sintesi , si prefigge la creazione di un centro polifunzionale<br />
per anziani e l’assistenza domic<strong>il</strong>iare degli stessi, all’uopo<br />
l’amministrazione comunale ha messo a disposizione i locali<br />
dell’ex as<strong>il</strong>o, ormai non più operante, non solo, ma ha fornito<br />
ampie garanzie e assicurazioni sull’assistenza nella fase iniziale<br />
del progetto ai giovani lavoratori, mettendo a loro disposizione<br />
i finanziamenti previsti dalla stessa legge, un m<strong>il</strong>ione e<br />
mezzo a testa per lavoratore, più lire quaranta m<strong>il</strong>ioni per le<br />
spese di adeguamento e attrezzature del centro polifunzionale,<br />
accompagnando i lavoratori nello sv<strong>il</strong>uppo dell’attività in<br />
modo tale che, dal secondo anno in poi, siano in grado di andare<br />
avanti da soli con la costituzione di cooperative. Per questo<br />
progetto la Regione Puglia ha stanziato per Panni 165 m<strong>il</strong>ioni,<br />
che, facendo le debite proporzioni con altri paesi della provincia<br />
di Foggia non è poco, anzi considerando che diversi progetti non<br />
hanno avuto neanche l’approvazione dal C.R.I. possiamo senz’altro<br />
congratularci con <strong>il</strong> Sindaco di Panni, in primo luogo, e con<br />
tutti quegli amministratori comunali che hanno dedicato la loro<br />
attenzione al problema, e sappiamo che non tutti lo hanno fatto,<br />
ottenendo questo lusinghiero risultato che dà solo l’avvio al progetto,<br />
ci auguriamo tutti che la nuova amministrazione che fra<br />
qualche mese si insedierà al Comune non solo continui la strada<br />
intrapresa, ma, con le nuove normative che <strong>il</strong> Governo emana,<br />
possa trovare soluzioni sempre più efficienti ed efficaci a scongiurare<br />
<strong>il</strong> depauperamento umano di Panni.<br />
apr<strong>il</strong>e <strong>1998</strong><br />
N.B.: Continua a trovare applicazione la previgente disciplina sul cumulo,<br />
se più favorevole, per i soggetti:<br />
- già pensionati al 31.12.1994;<br />
- che abbiano maturato alla suddetta data i requisiti per<br />
<strong>il</strong> diritto al pensionamento e ottengano <strong>il</strong> trattamento<br />
con decorrenza dal 1995.<br />
PENSIONE DI VECCHIAIA DOPO LA FASE TRANSITORIA<br />
Pensionamento per età – Legge 335/95.<br />
Dopo la fase transitoria, riservata a coloro che hanno versato contributi<br />
entro <strong>il</strong> 31.12.95, ogni forma di pensionamento anticipato verrà<br />
abolito ad eccezione della invalidità.<br />
Esisterà la sola pensione di vecchiaia per la quale saranno richieste le<br />
seguenti condizioni:<br />
- età inferiore a 57 anni (uomini e donne);<br />
- minimo contributivo corrispondente ad attività di lavoro effettivo<br />
di almeno 5 anni, con esclusione <strong>dei</strong> contributi volontari e da riscatto;<br />
- gli anni lavorati prima del compimento <strong>dei</strong> 18 anni verranno rivalutati<br />
con coefficiente 1,5 volte;<br />
- l’importo della pensione non potrà essere inferiore a 1,2 volte l’ammontare<br />
annuo dell’assegno sociale;<br />
- si prescinde dall’importo di pensione al compimento <strong>dei</strong> 65 anni;<br />
- si prescinde dal predetto requisito anagrafico al raggiungimento<br />
dell’anzianità contributiva non inferiore a 40 anni.<br />
Dal 1° gennaio <strong>1998</strong> le pensioni in pagamento sono aumentate<br />
in via provvisoria dell’1,7%, salvo conguaglio nel prossimo anno come<br />
stab<strong>il</strong>ito con apposito Decreto 20.11.1997. Pertanto i trattamenti di<br />
pensione saranno i seguenti:<br />
PENSIONI INPS AL MINIMO rateo mens<strong>il</strong>e £. 697.700<br />
PENSIONE SOCIALE rateo mens<strong>il</strong>e £. 397.650<br />
ASSEGNO SOCIALE rateo mens<strong>il</strong>e £. 507.200<br />
NOTIZIE SOCIO-ECONOMICHE<br />
di P.D.M.<br />
Dalla stampa locale ci è parso ut<strong>il</strong>e dare informazione su quanto si sta facendo nel<br />
campo socio-economico per dare sollievo agli annosi problemi che affliggono <strong>il</strong> paese<br />
ed in particolare la Capitanata, in primo luogo <strong>il</strong> Sub Appennino Dauno.<br />
Dal “Quotidiano” di Foggia del 12.2.98:<br />
1) LAVORI SOCIALMENTE UTILI: 142 MILIARDI ALLA PUGLIA. La<br />
proposta di Treu per i finanziamenti alla Regione Puglia, su complessivi 1000<br />
m<strong>il</strong>iardi di stanziamento con <strong>il</strong> decreto legislativo 468/97 del 23.1.98.<br />
2) ALTRI PROGETTI DAL PACCHETTO TREU: Lavoro alle Cooperative<br />
in Capitanata per tre anni. La Commissione regionale della Puglia ha approvato<br />
27 progetti presentati dai vari Comuni. Sarà possib<strong>il</strong>e costituire delle società miste<br />
che potranno gestire direttamente gli appalti <strong>dei</strong> lavori per conto delle amministrazioni<br />
comunali, formate da lavoratori e disoccupati, nel numero di 336, <strong>il</strong> cui<br />
tipo di lavoro è sim<strong>il</strong>e ai socialmente ut<strong>il</strong>i, e si basano sull’assistenza domic<strong>il</strong>iare agli<br />
anziani e ai disab<strong>il</strong>i, al recupero degli spazi urbani e alla manutenzione del verde,<br />
alla cura dell’abitato. In sostanza con i progetti di pubblica ut<strong>il</strong>ità i Comuni, dove<br />
potranno essere effettuati i lavori in questione, saranno surrogati dalle cooperative<br />
che si costituiranno. Per <strong>il</strong> periodo di un anno, <strong>il</strong> progetto sarà assistito dalle<br />
amministrazioni civiche, successivamente dovranno essere le cooperative a continuare<br />
per proprio conto. Nella mappa <strong>dei</strong> Comuni della provincia di Foggia a<br />
Panni viene attribuito un numero di 14 lavoratori per servizi alla persona.<br />
3) ASSISTENZA DOMICILIARE, PRIMI PASSI.<br />
Questa volta la provincia di Foggia ha fatto la parte del leone, e non capita<br />
spesso, infatti ottiene circa 7 m<strong>il</strong>iardi e mezzo <strong>dei</strong> trenta disponib<strong>il</strong>i per la Puglia.<br />
L’Assistenza Domic<strong>il</strong>iare Integrata (ADI) è una delle chiavi di volta delle nuove<br />
strategie per far fronte al progressivo invecchiamento della popolazione : niente<br />
ospedalizzazioni ma servizi di rete per permettere all’anziano di essere curato<br />
senza lasciare la propria abitazione. Nel quadro di riparto <strong>dei</strong> fondi della<br />
Provincia di Foggia sono stati stanziati £. 1.506.000.000 alla A.S.L. Foggia/3,<br />
comprendente i Comuni Associati di Monteleone di Puglia, Accadia, Anzano di<br />
Puglia, Bovino, Panni, Deliceto, S. Agata di Puglia, con una équipe di 10 persone.<br />
Almeno nella fase progettuale e di avvio si cominciano a vedere, finalmente, i<br />
primi passi finalizzati a porre rimedio ai problemi della vecchiaia, che tutti noi<br />
conosciamo, che nei paesi piccoli, come Panni, sono ancora più accentuati, nell’editoriale<br />
in prima pagina ho affermato, infatti, che gli anziani sono affidati alla<br />
Misericordia Divina, auguriamoci che con queste nuove disposizioni si possano trovare<br />
efficaci rimedi.
<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e <strong>1998</strong><br />
l'angolo della posta<br />
Siamo lieti di pubblicare queste lettere che ci hanno inviato <strong>dei</strong> nostri compaesani. Invitiamo tutti a fare altrettanto.<br />
______________________________________________________<br />
Caro Pietro, è da tempo che intendevo<br />
scriverti, però poi all’ultimo momento<br />
ho sempre trovato <strong>il</strong> movente giusto per<br />
rimandare a domani. Oggi, invece, avvalendomi<br />
dello spirito natalizio, mi faccio<br />
leggere per farti conoscere <strong>il</strong> mio<br />
parere circa la pubblicazione del <strong>giornale</strong><br />
“ILCASTELLO”.<br />
Elogio l’iniziativa perché essa riporta la<br />
mente e lo spirito <strong>dei</strong> <strong>pannesi</strong> sparsi nel<br />
mondo al loro paese d’origine. L’emigrante,<br />
quale io sono, ha bisogno di uno<br />
spunto che lo riporti indietro nel tempo,<br />
ai tempi che furono, alle sue origini. Egli<br />
ha bisogno di commuoversi, di rivivere<br />
nell’ombra <strong>dei</strong> ricordi <strong>il</strong> suo passato pannese,<br />
di rinnovarsi i progetti del ritorno,<br />
anche se temporaneo, a casa. Ha bisogno<br />
di ripassarsi davanti agli occhi le<br />
care sembianze scolpite nel profondo<br />
della sua memoria e del suo cuore.<br />
Questa periodica novità, che pare desti<br />
tali stati d’animo, merita di essere assecondata<br />
e finanziata per assicurarne una<br />
lunga esistenza piena di sensazioni benefattrici,<br />
ed esorto quelli che mi leggeranno<br />
ad essere generosi contribuendo<br />
moralmente e finanziariamente per incoraggiare<br />
i suoi animatori a prodigarsi<br />
sempre di più per la riuscita dell’avventura<br />
giornalistica la quale terrà vivi in noi<br />
emigrati i ricordi e le tradizioni del nostro<br />
paese. Pietro, continua ad organizzare,<br />
a scrivere ed a pubblicare. Continua a<br />
farci sognare. I <strong>pannesi</strong> penseranno alla<br />
copertura delle spese. Signor De Michele,<br />
ho scritto al singolare però gli elogi<br />
sono anche per tutti i collaboratori del<br />
<strong>giornale</strong>. Ho anche scritto con la pretesa<br />
che mi sai, però in caso contrario a<br />
Panni ero conosciuto maggiormente<br />
come Michele <strong>il</strong> pugliese.<br />
Ti lascio con i migliori auguri e con la<br />
speranza di leggerti.<br />
Michele Lapolla (Boston, USA) - Dicembre’97<br />
––––––––––<br />
Caro Michele, certamente io ti ho presente<br />
vividamente e chiaramente nella<br />
mia memoria, per chi non ti avesse<br />
individuato aggiungo: un ragazzo magro,<br />
capello biondo liscio, non molto<br />
alto, bellino e soprattutto giocatore di<br />
calcio dal sinistro vellutato, che ha portato<br />
alto <strong>il</strong> prestigio di Panni calcistica<br />
di quegli anni, ma ti ricordo anche per<br />
la tua serietà e compostezza, doti che<br />
ti ho sempre ammirato anche in giovane<br />
età. Vicissitudini di ogni genere che<br />
la vita ci pone davanti, di famiglia, di<br />
salute ed altro, accanitisi sulla mia<br />
modesta e debole persona, in questi<br />
ultimi tempi, mi stavano soffocando fino<br />
al punto da non sentire più l’energia<br />
sufficiente a proseguire nel cammino<br />
intrapreso con <strong>il</strong> <strong>giornale</strong> e quindi a rinunciare.<br />
Grazie Michele, la tua lettera<br />
per me è stata come <strong>il</strong> toccasana,<br />
l’energia vitale che mi ha ricaricato e<br />
ridato la forza di andare avanti. Se <strong>il</strong><br />
<strong>giornale</strong> andrà avanti questo lo si dovrà<br />
anche a te, pertanto ti ringrazio di<br />
cuore per <strong>il</strong> contributo morale ed economico.<br />
Pensa che una lettera, la tua, è riuscita<br />
a rivitalizzare le mie energie, immagina<br />
più di una lettera, quali effetti<br />
potrebbero avere su di me? Un vulcano<br />
in eruzione!<br />
Lo scopo primario del <strong>giornale</strong> è<br />
quello di riaprire un dialogo fra i <strong>pannesi</strong><br />
sparsi nel mondo per <strong>il</strong> suo tramite,<br />
poca vita avrà se servirà solo per<br />
raccontarci fatti e misfatti <strong>pannesi</strong>.<br />
Di nuovo grazie e ti abbraccio affettuosamente.<br />
––––––––––––––––––––––––––––––<br />
Carissimi compaesani tutti, voglio ringraziarvi<br />
sentitamente di farmi recapitare<br />
questo bel <strong>giornale</strong>tto, che ci riempie<br />
di gioia e di tanti cari ricordi: dove si nasce<br />
non si scorda mai. Son 36 anni che<br />
sono emigrata ma <strong>il</strong> mio cuore e quello<br />
di mio marito è rimasto a Panni. Ci verremo<br />
presto con la speranza di restarci per<br />
sempre. Amiamo <strong>il</strong> nostro paese e la nostra<br />
gente, nulla potrà cambiarci. Mio<br />
padre Alfonso Colannino “Capurale” morì<br />
all’estero di crepacuore, era molto triste<br />
ed infelice. Beato chi non emigra e non<br />
lascia <strong>il</strong> paese natio, sempre parte del<br />
nostro cuore e della nostra vita. Non<br />
passa un giorno che non lo nominiamo.<br />
<strong>Il</strong> mese di agosto per noi essere lontani<br />
ci da tanta tristezza. Si sogna Panni tantissimo<br />
da non potere immaginare. Speriamo<br />
che facciate qualcosa di buono<br />
per i giovani, per i forestieri, per tutti noi<br />
che veniamo da tanto lontano. Non fare<br />
muovere i giovani da Panni, avere la famiglia<br />
lontana è troppo doloroso, io l’ho<br />
constatato avendo avuto mio fratello<br />
lontano da me, si è formata una grossa<br />
ferita nel cuore sia a me che ai miei genitori.<br />
Cerchiamo di essere uniti, <strong>il</strong> problema<br />
di noi italiani è che non c’è unità,<br />
dobbiamo aiutarci l’uno con l’altro e cercare<br />
d’essere più buoni e uniti, solo così<br />
si potrà avere un popolo migliore e ci<br />
sarà pace nel mondo.<br />
Un augurio e un saluto affettuoso a tutti<br />
i <strong>pannesi</strong>.<br />
Teresa Colannino e Carlo Gesualdi<br />
(U.S.A.)<br />
––––––––––<br />
Cara Teresa e Carlo, condivido pienamente<br />
i vostri pensieri, prova è la<br />
nascita del <strong>giornale</strong>, per mezzo del<br />
10<br />
quale oggi possiamo quantomeno<br />
scambiarci le nostre ansie e i nostri<br />
pensieri, uniti da un denominatore comune:<br />
l’amore che ci lega al paesello<br />
natio. Allo stesso tempo, visto che sei<br />
emigrata 36 anni fa, è bene che tu sappia<br />
che molto è cambiato in paese,<br />
da 4000 abitanti quando c’eri anche tu,<br />
oggi ne sono rimasti un migliaio, è una<br />
pena vedere più della metà delle case<br />
chiuse, disabitate, abbandonate. Questo<br />
però non deve sconfortarci, se,<br />
come giustamente tu affermi, saremo<br />
più buoni e uniti, almeno tra noi compaesani<br />
aggiungo io, le cose in futuro<br />
certamente non potranno che migliorare,<br />
quindi ben venga <strong>il</strong> tuo ritorno a<br />
Panni con tuo marito Carlo, è di gente<br />
come voi che ha bisogno <strong>il</strong> nostro paesello.<br />
Gli indirizzi che hai inviato sono<br />
purtroppo poco chiari e decifrab<strong>il</strong>i, ti<br />
prego di inviarmeli scritti in modo chiaro,<br />
altrimenti si rischia che i giornali non<br />
arrivino a destinazione.<br />
Saluti a te e a tutti i compaesani emigrati<br />
come te: a presto ritorno a Panni.<br />
––––––––––––––––––––––––––––––<br />
Paziente Direttore, sono Donato De Michele,<br />
autore di due libri di poesie intitolati:<br />
Maamm e lu paeesi sui e Lu paeesi<br />
mii, scritti in vernacolo pannese. Ho<br />
letto l’articolo sul <strong>Castello</strong> del nostro redattore<br />
Renato De Michele e mi sono<br />
sentito “pizzicare”, perché <strong>il</strong> mio modo<br />
di scrivere risente di un linguaggio, che<br />
a tutti i costi, cerca di dare lettura al dialetto<br />
come se fosse lingua parlata italiana,<br />
trascurando alcune notizie lessicali,<br />
che un dialetto potrebbe richiedere.<br />
Nella prima fase della lavorazione ho cercato<br />
anch’io di avvicinarmi ad una forma<br />
meno prolissa e l’estroso musicistaportalettere<br />
Michele Bianco (Canciarri)<br />
può confermarlo, in quanto è in possesso<br />
di alcune mie poesie iniziali, inserite<br />
nel primo testo. A lavoro ultimato mi sono<br />
accorto che non davo <strong>il</strong> meglio di me<br />
stesso e ho seguito lo studio dell’assonanza<br />
e spiego <strong>il</strong> perché: Panni è un<br />
paese ubicato tra la Campania e la<br />
Puglia e, come vuole la tradizione, <strong>il</strong> dialetto<br />
sa di campano ma le incidenze pugliesi<br />
non mancano. Quindi, secondo <strong>il</strong><br />
mio punto di vista, non c’è accento che<br />
tenga e, solo facendo uso delle doppie<br />
vocali e consonanti, si riesce a dare un<br />
suono più rispondente al linguaggio.<br />
Comportandomi diversamente avrei limitato<br />
<strong>il</strong> mio contributo alla causa del<br />
dialetto pannese. <strong>Il</strong> dialetto è lingua del<br />
popolo e noi dobbiamo rimanere fedeli<br />
all’espressione genuina e non scantonare<br />
per altre strade (dialetto di corte). I miei<br />
continua nella pagina a fianco
11 cume jé stu cunt? rubrica a cura di Renato De Michele<br />
<strong>Castello</strong> <strong>Il</strong> apr<strong>il</strong>e <strong>1998</strong><br />
Questa rubrica [cume jé stu cunt? = com'è questo fatto?] vuole ospitare tutti quei quesiti strani che <strong>il</strong> cittadino di Panni, <strong>il</strong><br />
turista(?), l’emigrante che viene a trascorrere <strong>il</strong> periodo estivo, si pone sui servizi (o disservizi) offerti dal paese. Tutti i lettori<br />
sono invitati a mandare i propri quesiti e suggerimenti alla redazione, o direttamente a:<br />
Renato De Michele, via Salv. Rosa 113, 80136 Napoli. Tel. 081/ 544 01 05 - 0338/ 804 04 26 - Fax 081/ 254 63 67.<br />
Scriveteci...<br />
1) ...e venne l'estate. Nessuna notizia rispetto al problema idrico<br />
che da anni attanaglia Panni. Chi potrebbe rompere <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio in merito?<br />
Un volantino? Un manifesto informativo?<br />
E' chiedere troppo desiderare un po' di considerazione per chi ci<br />
vive e per chi ci viene solo d'estate?<br />
2) E i telefoni? Sappiamo per certo che la responsab<strong>il</strong>ità dell'esiguo<br />
numero di apparecchi telefonici è della Telecom che non considera<br />
Panni un luogo di traffico telefonico interessante. Ma, almeno, si potrebbe<br />
far garantire la normale manutenzione degli apparecchi esistenti<br />
e <strong>il</strong> miglioramento della copertura cellulare della zona?<br />
3) Lungo la via <strong>Castello</strong> a Levante (vorja, bora) c'è una casa diroccata,<br />
nota col nome di "lu furno re Bellino" dove l'antico proprietario<br />
si dice si sia impiccato. E' un luogo tetro, abbandonato dagli uomini e<br />
dal tempo. Forse per un rifiuto verso <strong>il</strong> gesto, più che verso la sventurata<br />
persona che vi abitava. Vogliamo metterci una pietra su, nel vero<br />
senso del termine? Sì, perché <strong>il</strong> luogo, nel frattempo, è divenuto un<br />
vero ricettacolo di immondizie varie e per niente protetto dall'accesso<br />
di chiunque vi passi da vicino, bambini compresi. Se qualcuno<br />
dovesse farsi male... di chi sarebbe la responsab<strong>il</strong>ità?<br />
4) Nella stessa zona del <strong>Castello</strong> a Levante, proprio da parte opposta<br />
al forno di Bellino, fu costruito in tempi non remoti, dopo buoni<br />
lavori di spianamento della zona, un gazebo in pietra o cemento attor-<br />
* * * * *<br />
continua dalla pagina precedente Seguo con molto piacere ed interesse <strong>il</strong><br />
testi, poi, sono stati visionati dall’ONAS e<br />
dall’esame degli elaborati, l’Ordine ha ritenuto<br />
opportuno inserirmi fra gli autori e<br />
scrittori italiani.<br />
Per doverosa informazione e partecipazione<br />
Donato De Michele (Torino).<br />
––––––––––<br />
Caro Donato, ti ringrazio per queste<br />
tue delucidazioni sul tema dialettale,<br />
meglio di me certamente è in grado<br />
di apprezzare quanto da te affermato<br />
e prendere atto <strong>il</strong> redattore Renato De<br />
Michele. Ho omesso un piccolo brano<br />
della tua lettera, riguardante l’aspetto<br />
squisitamente tecnico del tema, perché<br />
ho ritenuto di diffic<strong>il</strong>e accesso ai<br />
non intenditori, me per primo. <strong>Il</strong> nostro<br />
<strong>giornale</strong> dedica una pagina, quando<br />
lo spazio lo consente, alla poesia e<br />
narrativa e ti posso assicurare che mai<br />
avrei immaginato quanti nostri compaesani<br />
si dedicano a questa arte sublime<br />
ed anche in modo veramente encomiab<strong>il</strong>e,<br />
per cui ci sforziamo, volta<br />
per volta, di accontentare un po’ tutti<br />
pubblicando qualche loro lavoro. A<br />
nome mio personale e di tutta l’associazione<br />
ricevi i nostri più affettuosi complimenti<br />
per la tua iscrizione all’Ordine<br />
Nazionale Autori e Scrittori, di cui conservo<br />
la fotocopia da te inviatami e<br />
posta agli atti di questa Associazione.<br />
Congratulazioni ed auguri.<br />
––––––––––––––––––––––––––––––<br />
Vs <strong>giornale</strong>, ritenendo la vostra meritevole<br />
iniziativa una degli ultimi tentativi per salvare<br />
dall’oblio questo “nostro” paese.<br />
Anche se non sono nato a Panni ed in<br />
questo paese ho trascorso poco tempo<br />
della mia vita, le mie radici sono lì; quella<br />
quella<br />
è è la la mia mia terra.<br />
terra.<br />
Sono quindi fra quelli che, al di fuori di<br />
qualsiasi disputa politica, auspicano che<br />
Panni possa uscire da questo lento, ma<br />
inesorab<strong>il</strong>e, processo di consunzione.<br />
I fattori economici generativi di questa<br />
progressiva diminuzione abitativa del paese,<br />
sono di diffic<strong>il</strong>e superamento, specie<br />
in questo momento di generale crisi<br />
del Mezzogiorno d’Italia. Questi sono però<br />
i problemi che debbono interessare le<br />
persone di buona volontà. Panni non è<br />
solo un vecchio album di ricordi da sfogliarsi<br />
annualmente, ma una quotidiana<br />
realtà da programmare e far vivere.<br />
Quale che sia la vocazione futura di Panni<br />
– turistica, agricola, industriale – <strong>il</strong> paese<br />
ha oggi bisogno più che mai di uomini e<br />
di idee per superare questo diffic<strong>il</strong>e momento.<br />
Con questo auspicio, Vi ringrazio per l’ospitalità<br />
e Vi saluto cordialmente.<br />
Bari lì 12.2.98 Avv. Michele Rainone<br />
––––––––––<br />
Pur non essendo nato a Panni affermi<br />
“quella quella è è è la la mia mia mia terra”. terra<br />
terra Sono rallegrato<br />
e rattristato insieme.<br />
Rallegrato perché pur non essendovi<br />
niato da panchine. Un luogo niente male, che però <strong>il</strong> tempo ha ingiuriato<br />
e ridotto ai minimi termini. Un ripristino (lavori socialmente ut<strong>il</strong>i?)<br />
sarebbe auspicab<strong>il</strong>e. Potrebbe essere dato in comodato a qualche<br />
iniziativa turistica di cui <strong>il</strong> <strong>Castello</strong> ha molto bisogno d'estate. Non vi<br />
pare?<br />
5) Facciamo i dovuti scongiuri! Ma <strong>il</strong> terremoto di Assisi ci obbliga<br />
moralmente ad alcune considerazioni di carattere preventivo:<br />
a) dopo <strong>il</strong> terremoto, l'Alto Commissariato di Governo lamentò l'assenza<br />
<strong>dei</strong> piani operativi di sgombro del territorio da parte <strong>dei</strong> comuni<br />
e <strong>dei</strong> sindaci; in particolare, la non individuazione <strong>dei</strong> territori<br />
dove far sorgere le tendopoli con relativi servizi;<br />
b) non furono sempre rispettati lì i criteri antisismici nella costruzione<br />
degli edifici nuovi;<br />
c) non vi fu una sufficiente informazione preventiva verso i cittadini<br />
rispetto al che fare in caso un terremoto da parte <strong>dei</strong> comuni locali.<br />
E a Panni, zona sismica per eccellenza, a che punto stiamo? Non<br />
sarebbe opportuna una corretta informazione preventiva, delle verifiche<br />
agli edifici, almeno a quelli abitati, l'individuazione <strong>dei</strong> territori per<br />
una gestione tempestiva dell'emergenza?<br />
Gli insegnanti e la scuola potrebbero fornire un valido appoggio in<br />
tal senso, con una adeguata campagna preventiva che potrebbe coinvolgere<br />
positivamente ragazzi e popolazione, <strong>il</strong> tutto con poca spesa.<br />
La prevenzione non è mai troppa e la vita è troppo importante.<br />
Non perdiamo l'occasione per fornire <strong>il</strong> buon esempio!<br />
nato dimostri affetto e devozione al paesello<br />
come pochi. Rattristato perché<br />
molti vi sono nati ma, evidentemente,<br />
lo hanno dimenticato. Giusta la tua affermazione<br />
che la nostra iniziativa rap-<br />
presenta “uno degli ultimi tentativi per<br />
salvare dall’oblio questo nostro nostro paese”.<br />
<strong>Il</strong> mio cruccio maggiore è <strong>il</strong> timore di<br />
essere “colui che grida nel deserto” o di<br />
Don Chisciotte che cozza contro “i mulini<br />
al vento“. La tua lettera e <strong>il</strong> tuo “contributo”<br />
al <strong>giornale</strong> mi confortano e mi<br />
danno la carica necessaria ad andare<br />
avanti, caparbiamente, senza timori,<br />
perché tutto ciò che scaturisce dall’amore<br />
per <strong>il</strong> proprio paese natio, non<br />
può che sortire effetti benefici per lo stesso<br />
e con <strong>il</strong> tuo e l’aiuto di coloro che<br />
amano veramente Panni, possiamo dare<br />
forza al progetto di rinascita del paese<br />
e tradurlo in realtà. Grazie e ti abbraccio.<br />
Invia anche tu un contributo a:<br />
A.C.A.P.<br />
Associazione Culturale<br />
Amici di Panni<br />
p.zza Mons. Luisi, 1/B - 71100 Foggia<br />
C/c postale n. 602714
<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e <strong>1998</strong><br />
Panni da salvare...<br />
Portali di Corso Margherita<br />
Portali di Corso Umberto I<br />
12
13 Paisa' Paisa' lu lu lu sapiv' sapiv' ca'...<br />
ca'...<br />
<strong>Castello</strong> <strong>Il</strong><br />
PAISA’ LU SAPIV’ CA’…<br />
Questa rubrica la riserviamo a tutti quei compaesani che<br />
vorranno dare notizie di sé, della propria famiglia<br />
o di cose che hanno piacere di comunicare agli altri.<br />
<strong>Apr</strong>iamo la rubrica con <strong>il</strong> compaesano Colombo De Luca, residente<br />
a Roma già da vari anni che ha <strong>il</strong> piacere di informare<br />
che: suo figlio Massimo, nato a Roma <strong>il</strong> 01/07/1966 ha conseguito<br />
la Laurea in Ingegneria Informatica, presso l’Università<br />
degli Studi di Roma “La Sapienza”, in data 15/12/1997, con<br />
votazione 101/110.<br />
Specializzazione: Automatica e Sistemi di Automazione Industriale.<br />
Orientamento: Robotica Industriale e Automazione <strong>dei</strong> processi.<br />
Tesi di laurea: Modellistica Dinamica del Traffico Stradale.<br />
Iscritto all’Albo Nazionale degli Agenti Assicuratori.<br />
Membro della Società CAM Assicurazioni di De Luca Colombo<br />
& C. S.A.S., titolare dell’Agenzia di Assicurazioni Nuova Tirrena,<br />
in qualità di collaboratore per le attività agenziali, a partire<br />
dal maggio 1993.<br />
In data 01/07/1995 ha ottenuto dalla Compagnia di Assicurazioni<br />
Nuova Tirrena <strong>il</strong> mandato di Agente Assicuratore della<br />
Agenzia Roma F34, fino al dicembre 1996.<br />
_______________________________________________<br />
Non possiamo che complimentarci con <strong>il</strong> nostro Colombo e<br />
augurare a Massimo una fulgida carriera densa di successi e soddisfazioni.<br />
<strong>Il</strong> buon seme pannese non delude….mai!<br />
NUOVE NUOVE NUOVE VOCAZIONI VOCAZIONI VOCAZIONI NELLA NELLA COMUNITA’<br />
COMUNITA’<br />
COMUNITA’<br />
RELIGIOSA RELIGIOSA PANNESE<br />
PANNESE<br />
di Angelo Mauriello<br />
La Comunità “Maria Stella della evangelizzazione”, diretta dal<br />
Parroco, Padre Antonio Saraceno, cresce, si amplia e da quattro<br />
giovani, all’inizio, ora ne conta dieci, tra novizi e postulanti. In<br />
meno di un anno, la Comunità <strong>dei</strong> futuri religiosi è più che raddoppiata.<br />
L’approvazione della Comunità fu concessa <strong>il</strong> 25 gennaio<br />
’97 dall’Arcivescovo di Foggia-Bovino, Mons. Giuseppe Casale.<br />
Essa non è ancora una congregazione religiosa vera e propria<br />
ma nella sua peculiarità, può essere considerata una fonte di<br />
nuove vocazioni, alla cui carenza vocazionale, Panni, piccolo<br />
centro del Subappennino Dauno, stà rispondendo in misura considerevole,<br />
la cui presenza attiva giova molto alla vita spirituale<br />
della parrocchia. Quanto al sostentamento materiale, Padre Antonio<br />
afferma: ”Viviamo abbandonati alla Provvidenza ed <strong>il</strong> Signore,<br />
in verità, non ci ha fatto mancare mai niente e tutto quello<br />
che ci supera vien devoluto per le Missioni. La nostra Comunità<br />
ha come obbiettivo l’annuncio del Vangelo attraverso la santificazione<br />
e la contemplazione <strong>dei</strong> suoi componenti”. C’è da dire,<br />
con piacere, che <strong>il</strong> giorno 7 dicembre’97, altri quattro giovani<br />
hanno aumentato <strong>il</strong> numero <strong>dei</strong> componenti la Comunità in Panni.<br />
Infatti Mons. Casale, nella Chiesa Matrice di Panni ha presieduto<br />
la cerimonia della “Vestizione” <strong>dei</strong> seguenti giovani: Nicola<br />
Cotoia di Paolo, Antonio Montecalvo di Costanzao, Ottavio Guttier<br />
e Riccardo Garzia, messicani. Questi quattro giovani nella<br />
Comunità hanno preso, rispettivamente, questi nomi: Giacomo<br />
Maria, Maria Giovanni, Andrea Maria e l’ultimo Samuel Maria.<br />
<strong>Il</strong> nome della Madonna, così com’è dimostrato, per i futuri religiosi,<br />
è d’obbligo. Alla cerimonia erano presenti i rispettivi parenti<br />
e molti fedeli.<br />
Auguriamo ai giovani della Comunità di pervenire alla vetta<br />
della Santità e, da veri sacerdoti, diventare apostoli di Cristo, per<br />
<strong>il</strong> bene delle singole anime e per l’intera società.<br />
AUGURI A PADRE ANTONIO<br />
di PDM<br />
<strong>Il</strong> 18.3.98 Padre Antonio Saraceno, Parroco di Panni, ha compiuto<br />
25 anni di Sacerdozio. A nome mio personale, dell'ACAP tutta<br />
e di tutti i <strong>pannesi</strong> nel mondo gli rivolgo i più affettuosi auguri e<br />
ringraziamenti per aver scelto Panni per <strong>il</strong> suo apostolato.<br />
TRE GRAVI LUTTI A PANNI<br />
apr<strong>il</strong>e <strong>1998</strong><br />
–––––––––––––<br />
CUSTANZ'<br />
CUSTANZ' CUSTANZ' LU LU LU LU LU ZUCAR' ZUCAR' ZUCAR' ZUCAR' ZUCAR'<br />
Oggi 9 marzo ’98 alle ore 9,30 si è spento Custanz lu zucar'.<br />
Serenamente... dolcemente... senza dare fastidio, così come ha<br />
vissuto... senza disturbare gli altri... in punta di piedi. <strong>Il</strong> padre di<br />
mia moglie... mio suocero, l'ultimo <strong>dei</strong> sei Gesualdi di Vito, <strong>il</strong><br />
messo comunale.<br />
Se la grandezza di un uomo si misura per le sue doti di bontà,<br />
generosità, altruismo, rispetto del prossimo, l’osservanza <strong>dei</strong> propri<br />
doveri, l’amore per la propria famiglia, l’onestà, la serietà...<br />
allora posso testimoniare, e con me tutti coloro che l’hanno conosciuto,<br />
che Costanzo è stato... un piccolo grande uomo... un<br />
uomo importante.<br />
A te, Costanzo... a te va la mia eterna gratitudine, insieme a<br />
quella di tutta la famiglia e la gente pannese.<br />
GERARD' LU MAEST D' LA BAND'<br />
<strong>Il</strong> 14 marzo '98 <strong>il</strong> M° Gerardo Rainone ha lasciato questo mondo<br />
ed ha raggiunto quello celeste.<br />
E' diffic<strong>il</strong>e parlare di lui, perché per quanto se ne dica sarà<br />
sempre poco. Certamente un personaggio simbolo per <strong>il</strong> paese,<br />
maestro della Banda Musicale dal 1957, musicista di grande<br />
valore, insegnante di musica... quella vera, uomo impossib<strong>il</strong>e da<br />
non ammirare per le sue doti di cordialità e cortesia, fine dicitore<br />
di barzellette e grande organizzatore di catalane all'uso di<br />
quelle di un tempo addietro, con antipasto, primo, secondo e<br />
frutta di "maccarun' a caurar' chien'" e basta.<br />
Nella mia memoria rimarrà come «lu Z't'm'lon'» di Panni, un<br />
simbolo indimenticab<strong>il</strong>e ed incancellab<strong>il</strong>e, uno di quegli uomini<br />
che hanno scritto la Storia di Panni, che riempirebbero una biblioteca<br />
intera... un esempio per coloro i quali oggi intendono<br />
continuare la sua opera musicale e per tutti.<br />
SEVERIN' L'AUTIST'<br />
Anche lui, Saverio Savella, è morto <strong>il</strong> 14 marzo... Severin' l'autist'.<br />
Chi non lo ha conosciuto? Per anni ci ha portati su e giù per la<br />
sconessa strada dallo Scalo ferroviario di Montaguto a Panni. A quei<br />
tempi era una vera e propria avventura, specialmente con neve e<br />
ghiaccio d'inverno, lui era la nostra guida, imperturbab<strong>il</strong>e e sicuro con<br />
lo sterzo in mano. Pochi uomini ho conosciuto per serietà, educazione<br />
e compostezza... Severino di queste doti ha fatto <strong>il</strong> suo st<strong>il</strong>e di vita.<br />
Apprezzato e rispettato Sindaco di Panni, pur non essendo nativo<br />
pannese, in anni diffic<strong>il</strong>i, quando quel poco che si aveva lo si doveva<br />
ottenere a prezzo di grandi sacrifici ed impegno personale che lui ha<br />
sempre profuso abbondantemente.<br />
...addio Custanz' lu zucar' ...addio Gerard' lu maest' ...addio Severin'<br />
l'autist', siete stati importanti per Panni, a voi va la gratitudine <strong>dei</strong> <strong>pannesi</strong><br />
... ovunque nel mondo.<br />
PDM<br />
Sul muro della Casa <strong>dei</strong> Bambini di Madre Teresa, a Calcutta,<br />
un ignoto autore ha scritto:<br />
- Se fai <strong>il</strong> bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici<br />
NON IMPORTA, FA’ IL BENE<br />
- Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici<br />
NON IMPORTA, REALIZZALI<br />
- <strong>Il</strong> bene che fai, domani verrà dimenticato<br />
NON IMPORTA, FA’ IL BENE<br />
- L’onestà e la sincerità ti rendono vulnerab<strong>il</strong>e<br />
NON IMPORTA, SII FRANCO ED ONESTO<br />
- Se aiuti la gente, se ne risentirà<br />
NON IMPORTA, AIUTALA<br />
- Dai al mondo <strong>il</strong> meglio di te, e ti prenderanno a calci<br />
NON IMPORTA, DA’ IL MEGLIO DI TE
<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e <strong>1998</strong><br />
LA BANCA DEL TEMPO DI FOGGIA<br />
di P.D.M.<br />
La Banca del Tempo è un’associazione i cui soci depositano<br />
la disponib<strong>il</strong>ità a scambiare tra loro prestazioni in un rapporto<br />
di reciprocità e parità, mettendo in contatto tra loro persone<br />
che non si conoscono e che non riuscirebbero, per vari motivi,<br />
a risolvere specifici problemi nel proprio ambiente sociale.<br />
E’ un’associazione “no profit”, non c’è scambio di denaro,<br />
ma solo di servizi, l’unica unità di misura è <strong>il</strong> tempo. Non è<br />
un’associazione di volontariato in quanto vi è uno scambio<br />
reciproco di aiuto, ciascuno dà e riceve, questa è la misura<br />
della relazione. I servizi e le prestazioni che si possono scambiare<br />
sono molteplici, ad esempio nel campo dell’abbigliamento,<br />
dell’arte, creatività e artigianato, casa e faccende domestiche,<br />
ed<strong>il</strong>izia, giardinaggio, informatica, intrattenimento<br />
e vacanze, lavori d’ufficio, lavori manuali in genere, lezioni<br />
scolastiche e non, musica ed intrattenimenti, salute e cura<br />
personale, compagnia, sistemazione e alloggi, trasporti cose e<br />
persone ecc. Tutti coloro che sono interessati possono iscriversi<br />
comp<strong>il</strong>ando e firmando la manifestazione di interesse e consegnarla<br />
presso la sede sociale sita in Corso Giannone n.31 a<br />
Foggia e, nel contempo possono prendere visione del regolamento.<br />
Sia la domanda che <strong>il</strong> regolamento sono agli atti della<br />
nostra associazione, a disposizione di coloro che ne vogliano<br />
prendere visione. Possono aderire sia singoli che associazioni.<br />
I mass media cittadini hanno dato grande risalto a questo<br />
avvenimento, con servizi nei telegiornali locali, dai quali ho<br />
appreso e visto, confesso con soddisfazione ed apprezzamento,<br />
che <strong>il</strong> Presidente della associazione di Foggia è <strong>il</strong> nostro sociocompaesano<br />
Dr. Procaccini Deni, già primario del reparto di<br />
Nefrologia presso l’ospedale di San Severo (FG). <strong>Il</strong> servizio<br />
televisivo infatti riguardava l’inaugurazione della Banca del<br />
Tempo che si è tenuta <strong>il</strong> 20.2.98 a Foggia presso l’Aula Magna<br />
dell’Istituto Scolastico “Notarangelo” e relatore principe è stato<br />
naturalmente <strong>il</strong> nostro stimato Deni, già depositario delle<br />
nostre più alte stime e considerazioni per la sua persona e per<br />
l’impegno professionale, si aggiungono le nostre congratulazioni<br />
ed auguri per la nob<strong>il</strong>e iniziativa intrapresa, volta a migliorare<br />
e a rendere più vivib<strong>il</strong>e la vita quotidiana, con <strong>il</strong> solo<br />
mezzo “dello scambio reciproco “.<br />
Sarà prossimo impegno dell’A.C.A.P., e mio personale, l’adesione<br />
alla Banca del Tempo e chissà che non si possano raggiungere<br />
obbiettivi soddisfacenti a favore della nostra comunità<br />
pannese, che tutti noi ci siamo prefissi. AUGURI.<br />
GAS METANO A PANNI?<br />
di P.D.M.<br />
Sembra di sì. La notizia però ha bisogno di essere confermata<br />
da fonti sicure, io riferisco quanto appreso a volo a Panni e,<br />
sembra, che i consequenziali lavori dovrebbero cominciare tra<br />
la fine dell’anno in corso e l’inizio del prossimo. Occhi ed orecchi<br />
attenti per chi è interessato all’allacciamento del gas.<br />
Altra notizia che ci fa piacere. Quando si parla di cose che<br />
servono a migliorare la vita del nostro paesello a noi non può<br />
altro che rallegrarci.<br />
…E …E IL IL CIMITERO?<br />
CIMITERO?<br />
Posso dare assicurazione di una cosa soltanto: i nostri cari<br />
defunti continuano a riposare dentro <strong>il</strong> Cimitero, e ciò è motivo<br />
di conforto per tutti noi.<br />
Quello che ci sconforta è che tutto tace sulla sua apertura domenicale<br />
e che coloro che non abitano a Panni dovranno continuare<br />
a prendersi le ferie per far visita a cari defunti.<br />
Noi si rimane in attesa… chissà… la speranza è l’ultima a<br />
morire.<br />
da, su, per Panni<br />
LAVORI IN CORSO<br />
14<br />
di P.D.M.<br />
Nel piano programmato del rifacimento di alcune strade interne<br />
del paese, dal mese di ottobre ‘97 alcune strade e vicoli di<br />
Panni sono state letteralmente sventrate, scavate in una certa<br />
profondità e, tolto l’acciottolato, sono rimaste delle buche per un<br />
lungo periodo di tempo, all’incirca per più di due mesi, come <strong>il</strong><br />
vico di Largo Mons. Senerchia, dove abita Matteo (<strong>il</strong> Cirignulano)<br />
e via Bervellino, dove si accede alla ex fermata <strong>dei</strong> pulmans<br />
e alla bottega <strong>dei</strong> Murs<strong>il</strong>l e dove ha l’abitazione <strong>il</strong> sottoscritto.<br />
Immaginate nei mesi invernali con acqua e fango accumulatosi<br />
nel tempo quelle buche cosa sono diventate, nel mese di novembre<br />
la mia abitazione era inaccessib<strong>il</strong>e, isolata, non raggiungib<strong>il</strong>e<br />
a piedi. In seguito anche ad una denuncia presentata dall’ex<br />
parroco di Panni Michele De Michele, che aveva la macchina<br />
bloccata nel garage, i lavori sono proseguiti con la cementazione<br />
del fondo stradale che consente <strong>il</strong> camminamento, ma non<br />
ancora si inizia la messa in opera (non so con cosa) del fondo<br />
strada, lasciando ancora a cielo aperto i vari tombini e tomboni,<br />
perché ve ne sono alcuni anche grossi. La meraviglia sorge che,<br />
fino ad oggi metà di gennaio, non si ha notizia di qualcuno che<br />
vi sia caduto dentro…….e non è diffic<strong>il</strong>e considerando poi <strong>il</strong><br />
tempo e l’<strong>il</strong>luminazione pubblica oggi esistente a Panni. Non<br />
parliamo del Largo Taverna che, ancora oggi, è un solo grande<br />
fosso, una voragine nera da far spavento. Non perché uno si erge<br />
a far dottrina, ma è mai possib<strong>il</strong>e che questi lavori cominciati<br />
nel mese di ottobre’ 97, dopo quattro mesi non solo non sono<br />
terminati, ma sono lasciati così come sono, con grave pericolo<br />
per le persone che vi transitano, senza considerare le conseguenze<br />
di tutto quel fango ed altro. Allo stesso modo si è proceduto<br />
per <strong>il</strong> rifacimento della strada che dalla Taverna porta la <strong>Castello</strong>,<br />
prima la sfasciarono completamente e dopo una settimana<br />
lasciata così ,vivadio, ripresero i lavori e la ultimarono finalmente.<br />
Qualcuno dirà : mbè che c’è che non va? Ve lo spiego<br />
domandandovi: quale mese dell’anno Panni è popolata maggiormente<br />
e quindi le sue strade sono più trafficate? Fac<strong>il</strong>e mi risponderete:<br />
<strong>il</strong> mese di agosto !<br />
Ebbene si, i lavori di rifacimento della strada sono stati fatti<br />
proprio nella prima decade del mese di agosto’97. Ma come, con<br />
undici mesi all’anno più adatti affinché non si sarebbe creato<br />
disagio al traffico locale si va a scegliere proprio <strong>il</strong> mese di<br />
agosto ? Si … a Panni è così.<br />
IL PONTE<br />
di P.D.M.<br />
In un numero precedente diedi la notizia della probab<strong>il</strong>e costruzione<br />
di un ponte sulla statale Foggia- Napoli, tra lo scalo di<br />
Bovino e Panni… ricordate? Ebbene anche questo progetto è<br />
stato approvato dalla Regione Puglia. Sono stati stanziati<br />
£.150.000.000 per l’inizio <strong>dei</strong> lavori e la sua ubicazione è stata<br />
individuata in località detta Nardella, nelle vicinanze dell’azienda<br />
che taglia e vende legna e la cava di gesso poco dopo, con un<br />
risparmio di oltre 10 Km.. Naturalmente i ben pensanti storcono<br />
<strong>il</strong> naso asserendo che la somma stanziata è inadeguata… certo<br />
rispondiamo noi… ma intanto prendiamo adesso quello che passa<br />
<strong>il</strong> convento e partiamo… poi si vedrà… o no?<br />
Invia anche tu un contributo a: A.C.A.P.<br />
Associazione Culturale Amici di Panni<br />
p.zza Mons. Luisi, 1/B - 71100 Foggia<br />
C/c postale n. 602714
varie<br />
15 <strong>Castello</strong> <strong>Il</strong><br />
SOLIDARIETA’ AL GIORNALE<br />
Con soddisfazione constatiamo sempre di più che la gente pannese<br />
sparsa nel mondo non fa mancare <strong>il</strong> suo contributo economico al <strong>giornale</strong>.<br />
Ovviamente siamo confortati e incoraggiati allo stesso tempo per<br />
la fiducia in noi riposta. A Panni mai un’associazione od altro ha ottenuto<br />
questo successo. Le somme introitate e spese per <strong>il</strong> <strong>giornale</strong> sono<br />
indicate nel b<strong>il</strong>ancio consuntivo al 31.12.97 pubblicato in questo numero,<br />
affinché tutti si rendano conto come viene speso <strong>il</strong> proprio contributo<br />
economico.<br />
GRAZIE A<br />
Consentiteci, in modo particolare al Notaio Dr. Raffaele Catri (Treviglio),<br />
al Dr. Vittorio Card<strong>il</strong>lo (Bolzano) e all’Avv. Michele Rainone (Bari).<br />
DA FOGGIA: De Michele Antonio – Cotoia Antonio – Rucci Francesco –<br />
Bianco Michelino – Tot<strong>il</strong>o Paolo – Paglia Paolina – Ladogana Pasqualina –<br />
De Michele Luigi di Antonio – Norcia Domenico – De Cotiis Fedele – De<br />
Rosa Giuseppe – De Michele Maria fu Emidio – Savella Antonio – Scarpiello<br />
Iolanda – Sauro Francesco – Mansella F<strong>il</strong>omena – Croce Rocco –<br />
Procaccini Vito – Croce Grazia – Rucci Luigi – Tolli Virginia – Ciarciello<br />
Giovanna – Fenga Rocco.<br />
DA PANNI: Saura Salvatore – Bar 4 Cantoni – Procaccini Antonio –<br />
Liscio Gianni – Procaccini Giovanna – Montecalvo Costanzo.<br />
DA BRESCIA: Ladogana Giuseppe – Gesualdi Diego – Gesualdi Del<br />
Vicario Angela.<br />
DA PRATO: Bianco Luciana – Calitri Chiara – Rainone Giuseppe –<br />
Ciruolo Anna – Lepore Angelo – Agostina e Luigina Rainone.<br />
DA LOCALITÀ VARIE: De Michele Vittorio (Lugo) – Rainone Giovanni<br />
(Porcia) – De Girolamo Maria (Serracapriola) – Zanari Mauro (Scarperia)<br />
– Bocchicchio Carmine (Orta Nova) – Catri Alfonso (Cellatica) – Croce<br />
Nicolina, Croce Caterina, Russo Costanza (Voghera) – Petronella Aldo<br />
(Cornaredo) – Rucci Costanzo (Forlì) – Croce Maria (Opera) – De Michele<br />
Donato (Torino) – Comunale Giuseppe (Venegono) – Petronella Nicola<br />
(Bolzano) – Petronella Salvatore (Pescara) – Roberto Francescantonio (Bari)<br />
– De Luca Colombo (Roma) – Cocciardi Domenico (Torino) – De Michele<br />
Luigi e Renato (Napoli) – Petonella Giuseppe (Rozzano).<br />
DALL'ESTERO: Lapolla Michele (USA) – Teresa e Carlo Colannino (USA)<br />
PANNI - POPOLAZIONE, MATRIMONI, NASCITE,<br />
DECESSI DA OTTOBRE ’97 A MARZO '98<br />
Popolazione residente al 31.12.97: N. 1.027<br />
Maschi N. 500 - Femmine N. 527<br />
Emigrati: N. 6: 4 Maschi - 2 Femmine<br />
Immigrati: N. 11: 8 Maschi - 3 Femmine<br />
Matrimoni Nascite<br />
- [nessuno] - [nessuna]<br />
Decessi<br />
Morena Donata 15.10.1997<br />
Longo Giuseppe 29.11.1997<br />
Montecalvo Antonio 18.02.<strong>1998</strong><br />
Roberto Addolorata 18.02.<strong>1998</strong><br />
Melchionda Giovanni 23.02.<strong>1998</strong><br />
Calitri Nicola 28.02.<strong>1998</strong><br />
Gesualdi Costanzo 09.03.<strong>1998</strong><br />
Rainone Gerardo 14.03.<strong>1998</strong><br />
Savella Saverio 14.03.<strong>1998</strong><br />
Roberto Donato (Casciulell') 15.03.<strong>1998</strong><br />
NUMERI UTILI<br />
Municipio ............................................... 0881/ 965039<br />
Guardia Medica ...................................... 0881/ 965298<br />
Farmacie<br />
Panni (D'Orsi) ................................... 0881/ 965055<br />
Accadia (De Meo) ............................... 0881/ 981023<br />
Bovino (De Blasiis) ............................. 0881/ 961125<br />
Bovino (Prattichizzo) ......................... 0881/ 961020<br />
Stazione FS Montaguto-Panni ................. 0825/ 862031<br />
Hotel-Ristorante Monti Dauni ................. 0881/ 965484<br />
apr<strong>il</strong>e <strong>1998</strong><br />
COLLEGAMENTI da e per Panni<br />
Autobus da Panni-Taverna per Foggia (tempo: 75' circa):<br />
ore 5,35; 6,50; 12,40.<br />
Autobus da Foggia per Panni-Taverna (tempo: 75' circa):<br />
ore 12,30; 14,00; 18,50.<br />
Autobus da Panni-Taverna per Bovino: ore 7,55<br />
Autobus da Ariano Irpino per Foggia e viceversa:<br />
Ariano I. Panni Scalo Foggia Foggia Panni Scalo Ariano I.<br />
5,30 6,00 7,00 7,05 8,05 8,35<br />
7,00 7,30 8,30 10,30 11,30 12,00<br />
12,40 13,10 14,10 14,10 15,10 16,10<br />
14,15 14,45 15,45 16,40 17,40 18,10<br />
17,30 18,00 19,00 19,00 20,00 20,30<br />
COLLEGAMENTI FERROVIARI<br />
TRENI DA FOGGIA - (* = cambio) (G = NA p.za Garibaldi; T = Roma Tiburtina)<br />
Tipo FG Orsara PANNI Savign. Ariano BN NA Roma<br />
Espresso 1.34 - - - 2.23 2.54 5.17 6.30<br />
Espresso - - - - - 6.02 - 9.15<br />
Bus Festivo 4.50 5.28 - 5.38 5.52 6.35 6.35 -<br />
Feriali 5.28 6.08 6.13 6.27 6.42 7.20 - -<br />
Espresso 6.16 - - - 6.58 7.28 8.59 G -<br />
ETR pr.o. 7.51 - - - - 8.47 - 11.00<br />
ETR pr.o. 9.32 - - - - 10.28 - 12.55<br />
Espresso 10.25 - - - 11.20 11.48 13.17 G -<br />
Bus Feriale 11.15 11.58 - 12.08 12.22 13.30 - -<br />
ETR pr.o. 13.22 - - - - 14.20 - 16.55<br />
Locale 14.14 14.54 15.06 15.15 15.28 16.10* 18.10 -<br />
Espresso 15.58 - - - 16.49 17.22 - 20.45<br />
Locale 16.13 16.59 17.05 17.13 17.27 18.04 - -<br />
IC pr.o. 18.57 - - - 19.44 20.13 - 22.55<br />
Espresso 19.48 - - - 20.40 21.11 22.42 G -<br />
Espresso - - - - - 22.01 - 1.46 T<br />
Bus FS 20.10 20.53 - 21.03 21.17 22.15 - -<br />
TRENI VERSO FOGGIA - (G = NA p.za Garibaldi; T = Roma Tiburtina)<br />
Tipo Roma NA BN Ariano Savign. PANNI Orsara FG<br />
Locale - - 5.35 6.12 6.25 6.32 6.42 7.22<br />
Bus Festivo - - 6.45 7.22 7.36 - 7.46 8.35<br />
Bus Feriale - - 8.20 9.10 9.24 - 9.34 10.25<br />
Espresso 4.56 T - 8.44 - - - - -<br />
IC pr.o. 7.15 - 10.14 10.46 - - - 11.27<br />
Espresso - 9.14 G 10.46 11.21 - - - 12.04<br />
Espresso 9.15 - 12.24 12.54 - - - 13.48<br />
Locale - - 14.02 14.46 14.59 15.05 15.11 15.51<br />
Locale - 13.36 15.17 - - - - -<br />
ETR pr.o. 13.05 - 15.27 - - - - 16.25<br />
Espresso - 14.35 G 16.01 16.32 - - - 17.23<br />
Bus FS - - 17.30 18.20 18.34 - 18.54 19.36<br />
ETR pr.o. 16.05 - 18.27 - - - - 19.25<br />
Espresso 16.15 - 19.18 - - - - -<br />
Espresso - 18.14 G 19.30 20.09 - - - 20.54<br />
Locale - - 19.53 20.41 20.54 21.00 21.04 21.42<br />
ETR pr.o. 19.05 - 21.17 - - - - 22.14<br />
Espresso 23.50 - 3.25 3.56 - - - 4.41<br />
––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––<br />
In auto: da Foggia: SS 90 "delle Puglie" direzione Napoli al km 44;<br />
da Roma(A1+ A16)-Napoli-Benevento-Avellino: A16 direz. Bari,<br />
uscita Grottaminarda (km 81,500), e SS 90 "delle Puglie" direz.<br />
Foggia (km 44).<br />
PANNI - SCADENZE CALENDARIALI<br />
Festa Patronale:<br />
- 26-27 agosto, S. Costanzo martire e Madonna del Bosco<br />
Feste, ricorrenze:<br />
- 24 giugno: S. Giovanni<br />
- 6 luglio: Madonna del Bosco dal Convento al paese<br />
- 15 agosto: Madonna dell’Assunta<br />
- 28 agosto: Madonna del Bosco verso <strong>il</strong> Convento<br />
Fiere e sagre - Manifestazioni:<br />
- 24 giugno: Fiera di merci varie<br />
- 6 luglio: Fiera di merci varie<br />
- agosto: Sagra delle “recchietedde”<br />
- 26 agosto: Fiera del bestiame e di merci varie.<br />
Mercato settimanale:<br />
- lunedì
<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e <strong>1998</strong><br />
BAR - PIZZERIA<br />
“AI 4 CANTONI”<br />
di Elio RUCCI<br />
Corso Margherita n. 33 - PANNI (FG)<br />
Federico Federico - - <strong>il</strong> <strong>il</strong> Pasticciere<br />
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Via Nazionale, 10/A<br />
MONTAGUTO Scalo (AV)<br />
Tel. 0825 – 862212<br />
Progettazione e Costruzioni Elettromeccaniche<br />
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U. S. A.<br />
Michele Lapolla<br />
Tel. 1 (617) 561 - 6080<br />
varie<br />
I l C a s t e l l o - REDAZIONE DEL GIORNALE<br />
Direttore: Pietro De Michele. Direttore Responsab<strong>il</strong>e: Michele Campanaro. Coordinamento di Redazione: Renato De Michele.<br />
Comitato di Redazione: Michelino Bianco, Francesco Rucci.<br />
Collaboratori: Angelo Maria Mauriello (corrispondente da Panni), Antonio Rainone, Franco Rucci.<br />
Composizione, grafica, impaginazione: Alba Carnevale, Renato De Michele.<br />
Stampa: cooperativa sociale L’Aqu<strong>il</strong>one Services, Napoli - Laboratorio tipolitografico di via Janfolla, Napoli - apr<strong>il</strong>e <strong>1998</strong><br />
16<br />
S A U R A<br />
P R O S C I U T T I<br />
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cooperative sociali<br />
riab<strong>il</strong>itazione psicosociale - produzione e servizi<br />
sedi operative: via S. Francesco, 3/B 80145 NAPOLI - Tel. 081/ 254.63.64-5-6 Fax 081/ 254.63.67<br />
via Janfolla, 462 80145 NAPOLI - Tel. 081/ 254.57.66 - 740.46.22 (telefax)