Dispensa Patrologia 5/1

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17.06.2013 Views

occidentali invece mettono l’accento piuttosto sul contributo alla salvezza che mette l’uomo stesso a livello morale nella vita quaggiù. A questa caratteristica si collega strettamente, presso gli occidentali, quella di un più grande senso della realtà materiale e del mondo attuale. Gli alessandrini, anelando al mondo spirituale, hanno un’alto ideale di contemplazione; gli occidentali invece sembrano essere più radicati nel mondo terreno dove conta l’azione della vita pratica. TERTULLIANO (CA. 155-220) Vita Il primo autore ecclesiastico di lingua latina che conosciamo era un retore, dalla personalità esuberante e vigorosa e dal temperamento intransigente (cfr. testo). La sua opera costituisce un punto decisivo per il progresso dottrinale successivo in lingua latina. Nato tra il 150 e il 160 da padre pagano funzionario romano trascorse la giovinezza nel libertinaggio. Di formazione giuridica, avvocato famoso, giurista a Roma (citato da certe collezioni di sentenze di giuristi). Conosce la filosofia e padroneggia il greco. Verso il 193 ca. si convertì al cristianesimo forse colpito dall’esempio dei martiri. Dal 207 simpatizza per il montanismo; vi aderisce nel 213. Dopo il 220 non si hanno notizie. 1. Ca. 197-206: Tertulliano l’apologeta. Questo primo periodo è quello cattolico. Tertulliano utillizza i talenti letterari per difendere la fede. Scrive il suo capolavoro L’Apologia del cristianesimo. 2. Ca. 207-212: Terulliano il rigorista. Tertulliano comincia a mostrare interesse per il montanismo, movimento eretico in cui un cartaginese poteva trovare un più alto livello di fervore. Le caratteristiche di questo movimento erano soprattutto l’ascetismo rigoroso e la rinascita di uno spiritualismo carismatico che esisteva anche nelle comunità delle origini. Per Tertulliano comincia ora il processo di allontanamento che conduce alla rottura con la gerarchia ecclesiale. 3. Dal 213-220 Tertulliano montanista. In quest’anno l’autore africano si unisce ai montanisti. Però più tardi anche qui farà una rottura, iniziando una sua la propria sètta (217?) dei tertullianisti che Agostino ancora conosce. Muore poco dopo il 220, ma non si sa esattamente quando. I suoi seguaci si sono più tardi riconciliati con la grande Chiesa, e per questo motivo Tertulliano non è definitivamente entrato nella storia come un vero e proprio eretico. Pensiero Non ha costruito nessun sistema, a causa di mancanza di equilibrio di spirito, tuttavia fonda la teologia latina. Conosce profondamente la filosofia, diritto, letteratura greca e latina, retorica asiatica. Temperamento violento e ardente, irruento, polemico. Porta tutto il suo bagaglio umano e culturale nel suo cristianesimo (vicino a Taziano per stile). E’ il primo creatore del linguaggio teologico latino (eccetto i verbali del martirio e la Bibbia). Creazione del linguaggio cristiano latino, con influsso giuridico. Conia vocaboli che diventano termini dogmatici per la teologia cristiana “fondatore del latino ecclesiastico”: Trinitas, natura, persona. La sua conversione al montanismo fu piuttosto un fatto morale-entusiastico e non incide sulla sua teologia. Contesto: stessi problemi di Ireneo per il contesto storico. Combatte gli gnostici. Come gli apologisti combatte i pagani e i giudei. Ma presenta nuovi problemi: monarchianismo (monoteismo esagerato). Conosce il canone. Il pensiero di Tertulliano viene caratterizzato da concretezza, da praticità, e dall’esplicito riconoscimento del valore della creazione materiale, pervasa dallo Spirito, e della carne umana animata. Tertulliano ha coltivato un alto ideale di castità, non tanto per disprezzo del corpo, ma proprio perché il corpo è tempio dello Spirito e va interamente santificato per poter partecipare pienamente all’opera della salvezza tramite il Verbo fattosi carne. Il processo salvifico prende le 58

mosse dalla realtà di questa vita terrestre, per ricondurci allo stato paradisiaco. “La carne è cardine della salvezza” (caro salutis cardo). Apologeta: i cristiani vengono accusati di delitti di ogni genere, senza aver possibilità di difendersi. Tertulliano da’ una “prova giuridica” – del tutto secondo le norme classiche dell’arte retorica – dell’innocenza dei cristiani. Sistematicamente rifiuta le accuse popolari di omicidio di bambini, di cannibalismo e di incesto, e poi l’accusa principale che i cristiani disprezzino la religione dello stato e il culto imperiale. Anche se i cristiani non sacrificano agli dèi in favore dell’imperatore, essi pregano per lui e conducono una vita di virtù, cosicchè sono da considerare cittadini leali. Alla fine dell’opera Tertulliano tratta anche del rapporto tra i cristiani e la filosofia pagana. Il cristianesimo non è semplicemente una “nuova filosofia” (cioè una mera speculazione umana); è la verità rivelata da Dio che non si può distruggere con l’oppressione. La persecuzione fa anzi crescere il numero dei cristiani: “semen est sanguis christianorum” (L, 13). Cultura e fede Benché apparentemente e a parole sia piuttosto sfavorevole ad un approccio reciproco, tuttavia di fatto Tertulliano usa tutto il suo bagaglio culturale; ha un pensiero stoico; chiama Seneca “spesso nostro”. Teologia e diritto La forma mentis giuridica ha influito molto sul suo modo di formulare la teologia: la relazione tra uomo e Dio. Compiere il bene come satisfactio, Dio come giudice, il vangelo come legge, il peccato come reatus; merito, debito, colpevolezza, compensazione, precetto, consiglio, salvezza come salutarsi disciplina…. Hamartia=reatus; Sacramentum=giuramento, contratto commerciale; per mysterion ha una sottolineatura di impegno personale. Trinità e Cristologia Prima del tempo dei grandi concili Tertulliano ha riflettuto anche sul mistero trinitario e su quello cristologico. Per quanto riguarda il rapporto tra il Padre e il Figlio, Tertulliano, come tutti i Padri ante-niceni, tende al subordinazianismo, cioè una concezione che mette il Figlio in una posizione un po’ inferiore rispetto al Padre. Però un’accusa di “arianesimo” (cioè la negazione che il Figlio è consustanziale al Padre) sarebbe un anacronismo: prima delle controversie che hanno condotto ai Concili di Nicea (325) e di Costantinopoli (381) la teologia cristiana non era ancora in grado di precisare con un linguaggio più adatto il mistero dei rapporti fra le divine Persone dentro la Trinità. Applica trinitas alle persone divine. Per quanto riguarda il mistero cristologico, il rapporto nello stesso Cristo fra la divinità e l’umanità, possiamo notare che Tertulliano in certo senso ha già anticipato la formula del Concilio di Calcedonia (451): Cristo è una persona con due sostanze. (Il Concilio più tardi utillizza il termine natura invece di sostanza.) 59

occidentali invece mettono l’accento piuttosto sul contributo alla salvezza che mette<br />

l’uomo stesso a livello morale nella vita quaggiù. A questa caratteristica si collega<br />

strettamente, presso gli occidentali, quella di un più grande senso della realtà materiale e<br />

del mondo attuale. Gli alessandrini, anelando al mondo spirituale, hanno un’alto ideale di<br />

contemplazione; gli occidentali invece sembrano essere più radicati nel mondo terreno<br />

dove conta l’azione della vita pratica.<br />

TERTULLIANO (CA. 155-220)<br />

Vita<br />

Il primo autore ecclesiastico di lingua latina che conosciamo era un retore, dalla<br />

personalità esuberante e vigorosa e dal temperamento intransigente (cfr. testo). La sua opera<br />

costituisce un punto decisivo per il progresso dottrinale successivo in lingua latina.<br />

Nato tra il 150 e il 160 da padre pagano funzionario romano trascorse la giovinezza nel<br />

libertinaggio. Di formazione giuridica, avvocato famoso, giurista a Roma (citato da certe<br />

collezioni di sentenze di giuristi). Conosce la filosofia e padroneggia il greco.<br />

Verso il 193 ca. si convertì al cristianesimo forse colpito dall’esempio dei martiri. Dal 207<br />

simpatizza per il montanismo; vi aderisce nel 213. Dopo il 220 non si hanno notizie.<br />

1. Ca. 197-206: Tertulliano l’apologeta. Questo primo periodo è quello cattolico.<br />

Tertulliano utillizza i talenti letterari per difendere la fede. Scrive il suo capolavoro L’Apologia<br />

del cristianesimo.<br />

2. Ca. 207-212: Terulliano il rigorista. Tertulliano comincia a mostrare interesse per il<br />

montanismo, movimento eretico in cui un cartaginese poteva trovare un più alto livello di fervore.<br />

Le caratteristiche di questo movimento erano soprattutto l’ascetismo rigoroso e la rinascita di uno<br />

spiritualismo carismatico che esisteva anche nelle comunità delle origini. Per Tertulliano<br />

comincia ora il processo di allontanamento che conduce alla rottura con la gerarchia ecclesiale.<br />

3. Dal 213-220 Tertulliano montanista. In quest’anno l’autore africano si unisce ai<br />

montanisti. Però più tardi anche qui farà una rottura, iniziando una sua la propria sètta (217?) dei<br />

tertullianisti che Agostino ancora conosce. Muore poco dopo il 220, ma non si sa esattamente<br />

quando. I suoi seguaci si sono più tardi riconciliati con la grande Chiesa, e per questo motivo<br />

Tertulliano non è definitivamente entrato nella storia come un vero e proprio eretico.<br />

Pensiero<br />

Non ha costruito nessun sistema, a causa di mancanza di equilibrio di spirito, tuttavia fonda la<br />

teologia latina. Conosce profondamente la filosofia, diritto, letteratura greca e latina, retorica<br />

asiatica.<br />

Temperamento violento e ardente, irruento, polemico. Porta tutto il suo bagaglio umano e<br />

culturale nel suo cristianesimo (vicino a Taziano per stile). E’ il primo creatore del linguaggio<br />

teologico latino (eccetto i verbali del martirio e la Bibbia). Creazione del linguaggio cristiano<br />

latino, con influsso giuridico. Conia vocaboli che diventano termini dogmatici per la teologia<br />

cristiana “fondatore del latino ecclesiastico”: Trinitas, natura, persona.<br />

La sua conversione al montanismo fu piuttosto un fatto morale-entusiastico e non incide sulla sua<br />

teologia.<br />

Contesto: stessi problemi di Ireneo per il contesto storico. Combatte gli gnostici. Come gli<br />

apologisti combatte i pagani e i giudei. Ma presenta nuovi problemi: monarchianismo<br />

(monoteismo esagerato). Conosce il canone.<br />

Il pensiero di Tertulliano viene caratterizzato da concretezza, da praticità, e dall’esplicito<br />

riconoscimento del valore della creazione materiale, pervasa dallo Spirito, e della carne umana<br />

animata. Tertulliano ha coltivato un alto ideale di castità, non tanto per disprezzo del corpo, ma<br />

proprio perché il corpo è tempio dello Spirito e va interamente santificato per poter partecipare<br />

pienamente all’opera della salvezza tramite il Verbo fattosi carne. Il processo salvifico prende le<br />

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