Laterizi ecologici ad alte prestazioni termiche - Gruppo Stabila
Laterizi ecologici ad alte prestazioni termiche - Gruppo Stabila
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Blocchi<br />
microalveolati<br />
con farina<br />
di legno<br />
<strong>Laterizi</strong> <strong>ecologici</strong> <strong>ad</strong> <strong>alte</strong> <strong>prestazioni</strong> <strong>termiche</strong>
Solo elementi naturali per un isolamento termico<br />
N Solo argille naturali e farina di legno<br />
I blocchi Alveolater ® Bio <strong>Stabila</strong> sono prodotti esclusivamente con argille naturali e farina<br />
di legno totalmente priva di <strong>ad</strong>ditivi chimici. Durante la cottura la farina di legno brucia<br />
lasciando uniformemente diffuse nella massa un<br />
grande numero di microcavità vuote contenenti<br />
solo aria (<strong>Gruppo</strong> <strong>Stabila</strong> è certificato UNI EN ISO<br />
9001:2000).<br />
N Isolamento termico sano e naturale<br />
La microalveolatura è garanzia di un isolamento<br />
termico sano, naturale e di durata praticamente<br />
illimitata, che permette una notevole diminuzione<br />
dei consumi di energia sia per il riscaldamento<br />
invernale che per il raffrescamento estivo.<br />
N I muri respirano<br />
Prove di laboratorio hanno stabilito che i blocchi<br />
Alveolater ® Bio <strong>Stabila</strong> hanno una traspirabilità<br />
quasi doppia rispetto ai normali laterizi. Le microcavità<br />
vuote garantiscono infatti il rapido smaltimento<br />
del vapore che si produce all’interno delle<br />
abitazioni, inibendo la condensa e garantendo<br />
così un elevato comfort abitativo.<br />
N Una filiera completamente “bio”<br />
L’argilla e la farina di legno impiegate nella produzione<br />
sono assolutamente biocompatibili e il loro<br />
approvvigionamento avviene da cave prossime<br />
agli stabilimenti. Durante tutto il processo di cottura<br />
dei blocchi non vengono immessi nell’atmosfera<br />
gas o vapori inquinanti. Tutta la filiera, dall’estrazione<br />
alla produzione, è assolutamente “bio”.<br />
argilla<br />
acqua<br />
N Sostenibilità e salvaguardia ambientale<br />
L’ambiente che ci circonda deve essere salvaguardato sia per la nostra salute che per<br />
garantire un futuro al pianeta e ai nostri figli. <strong>Gruppo</strong> <strong>Stabila</strong> fornisce il suo contributo con<br />
processi produttivi puliti, che non solo avvengono nel pieno rispetto delle attuali norma
sano e naturale, che dura tutta la vita della casa<br />
tive, ma che sono anche un esempio per il continuo impegno, in<br />
atto già da diversi anni, per la riqualificazione delle aree di estrazione<br />
dell’argilla. Perchè il territorio merita tutto il nostro rispetto<br />
(<strong>Gruppo</strong> <strong>Stabila</strong> è<br />
certificato UNI EN ISO<br />
14001:2004).<br />
farina<br />
di<br />
legno<br />
fuoco<br />
Solo componenti naturali<br />
N Esenti da<br />
r<strong>ad</strong>ioattività<br />
Il D.P.R. 246/93 recepisce la direttiva<br />
89/106/CEE della Comunità Europea e impone<br />
che l’opera debba essere progettata e realizzata<br />
in modo da non compromettere l’igiene e<br />
la salute delle persone e non emettere pericolose<br />
r<strong>ad</strong>iazioni. L’indice di r<strong>ad</strong>ioattività dei laterizi<br />
Alveolater ® Bio <strong>Stabila</strong> è ampiamente sotto i<br />
valori che impone la proposta della norma europea<br />
R<strong>ad</strong>iation Protection 112.<br />
N Prestazioni tecniche<br />
ai vertici del settore<br />
Oltre alle eccellenti capacità di isolamento termico,<br />
i laterizi Alveolater ® Bio <strong>Stabila</strong>, sono dotati<br />
di un’elevata resistenza meccanica, proteggono<br />
dai rumori, hanno una notevole resistenza al<br />
fuoco (d.m. 16/02/2007 e circolare di aggiornamento)<br />
e possiedono una cospicua massa frontale,<br />
requisito questo che assicura alle murature<br />
l’indispensabile inerzia termica con ottimi valori<br />
di sfasamento e attenuazione dell’onda termica.<br />
N Per soddisfare qualsiasi esigenza<br />
I blocchi Alveolater ® Bio <strong>Stabila</strong>, prodotti in spessori che vanno da 8 a 42 cm, sono in<br />
gr<strong>ad</strong>o di soddisfare qualsiasi esigenza costruttiva e di isolamento termico, dalle tramezzature<br />
interne alle pareti doppie sino alle murature portanti di grosso spessore. La superficie<br />
esterna dei blocchi, per via della ridotta dimensione dei microalveoli, è liscia e priva di<br />
cavità e fori superficiali.
Blocchi in laterizio <strong>ad</strong> <strong>alte</strong> <strong>prestazioni</strong><br />
Il valore fondamentale dell’inerzia termica<br />
N Climi freddi e clima mediterraneo<br />
Nel clima freddo dei Paesi del centro-nord<br />
Europa, il contenimento delle dispersioni<br />
<strong>termiche</strong> viene realizzato tramite la sistematica<br />
applicazione di elevati spessori di<br />
materiale isolante. Con queste tecniche,<br />
ormai divenute un diffuso v<strong>ad</strong>emecum di<br />
progettazione, si mira all’efficienza energetica<br />
dell’edificio esclusivamente attraverso<br />
la ricerca di valori di trasmittanza particolarmente<br />
performanti. Tutto questo,<br />
se può essere accettato per i climi<br />
freddi e rigidi, si rivela assolutamente<br />
inappropriato per il<br />
nostro clima mediterraneo.<br />
N Regime<br />
dinamico e regime<br />
stazionario<br />
Considerare la trasmittanza<br />
termica<br />
come unico fattore<br />
discriminante vuol<br />
dire “immergere” l’involucro<br />
edilizio in un regime<br />
stazionario, un errore che ci allontana<br />
dalla realtà, soprattutto se la nostra analisi<br />
viene effettuata nell’arco di una giornata e<br />
meglio (o peggio) ancora nell’intero anno<br />
solare (dove si riscontrano elevate escursioni<br />
<strong>termiche</strong>). Solo attraverso un calcolo<br />
in regime dinamico periodico è possibile<br />
simulare il comportamento reale di un<br />
edificio, in relazione alle fluttuazioni della<br />
temperatura esterna.<br />
N Calcolo dinamico<br />
Nel calcolo dinamico, in particolare, si fa<br />
riferimento alle seguenti proprietà <strong>termiche</strong>:<br />
l’inerzia termica, la capacità termica, lo sfasamento,<br />
l’attenuazione (o fattore di decremento)<br />
e la diffusività termica. Il termine<br />
inerzia termica è generalmente utilizzato<br />
per descrivere la capacità di un materiale<br />
o di una struttura edilizia di immagazzinare<br />
energia termica e<br />
ritardarne la<br />
trasmissione.<br />
Q Temperatura e sterna<br />
Q Temperatura interna parete leggera<br />
Q Temperatura interna parete pesante<br />
Andamento<br />
delle temperature sulle<br />
pareti nell’arco della giornata.<br />
N Capacità e diffusività termica<br />
Ogni elemento di massa non trascurabile<br />
possiede una capacità termica, che<br />
si caratterizza attraverso l’attitudine<br />
<strong>ad</strong> accumulare calore per poi cederlo<br />
all’ambiente circostante, e una diffusività<br />
termica rappresentata dalla velocità<br />
dell’onda termica che si propaga all’interno<br />
della massa.
<strong>termiche</strong> microalveolati con farina di leg<br />
N Sfasamento e attenuazione<br />
La configurazione ottimale di un involucro<br />
si ottiene soddisfacendo il massimo sfasamento,<br />
che è la capacità di ritardare nel<br />
tempo gli effetti termici (ore), e il minimo<br />
valore di attenuazione, che è pari al rapporto<br />
dell’ampiezza dell’onda esterna e<br />
dell’onda interna (<strong>ad</strong>imensionale). L’incidenza<br />
della massa, sinonimo di inerzia termica,<br />
sulla prestazione dell’involucro<br />
edilizio dipende principalmente<br />
da alcuni fattori, quali la localizzazione<br />
dell’edificio (zona<br />
climatica e orientamento), la<br />
forma, la destinazione d’uso<br />
e la stratificazione della<br />
sezione muraria (in particolare,<br />
la posizione dello strato<br />
massivo all’interno del muro).<br />
I comprovati vantaggi di una<br />
chiusura verticale massiva<br />
sono dovuti alla<br />
capacità<br />
della parete di<br />
regolare i processi di<br />
trasmissione di calore, con rallentamento<br />
dello scambio termico attraverso la sezione<br />
muraria e l’accumulo di energia interna<br />
che riesce a generare uno sfasamento dei<br />
picchi di fabbisogno energetico.<br />
Scheda di valutazione termoigrometrica<br />
interno<br />
1,5<br />
38<br />
41,5<br />
esterno<br />
2<br />
*<br />
Parete in blocchi<br />
Alveolater ® Bio <strong>Stabila</strong> 38 (1)<br />
• spessore complessivo cm 41,5<br />
Trasmittanza U (2) 0,33 W/m 2 K<br />
Peso parete 415 kg/m 2<br />
Potere fonoisolante 54 dB<br />
Resistenza al fuoco R.E.I. 240<br />
(1) Posti in opera con malta termica e intonaco isolante.<br />
(2) Valore determinato sulla base della norma Uni En 1745:2005.<br />
Alla verifica di Glaser la parete non forma condensa.
no. Per ridurre i consumi sino al 30%*<br />
Soddisfa i<br />
valori per l’anno<br />
2010<br />
Solo componenti naturali<br />
dei decreti<br />
192/2005<br />
311/2006<br />
argilla<br />
acqua<br />
farina<br />
di<br />
legno<br />
aria<br />
fuoco<br />
N Effetti positivi<br />
dell’inerzia termica<br />
sull’ambiente abitato<br />
1<br />
La struttura dotata di elevata<br />
inerzia, rispetto a una<br />
struttura leggera, ha un tempo di<br />
risposta più basso nel moderare,<br />
all’interno dell’ambiente abitato, le<br />
fluttuazioni di temperatura dovute<br />
alle variazioni cicliche della temperatura<br />
esterna.<br />
2<br />
Lo spostamento temporale<br />
dei picchi di domanda dell’impianto<br />
di riscaldamento/climatizzazione<br />
in ore in cui l’uso degli<br />
ambienti è limitato se non nullo,<br />
per effetto dell’accumulo di energia<br />
nella massa dell’edificio.<br />
3<br />
La riduzione dei consumi<br />
di energia, che per un edificio<br />
<strong>ad</strong> alta inerzia termica sono<br />
inferiori del 30%* rispetto a quelli<br />
di un edificio “leggero”. Inoltre le<br />
fluttuazioni di temperatura all’interno<br />
dell’edificio sono ridotte,<br />
soprattutto in condizioni climatiche<br />
caratterizzate da elevate<br />
escursioni <strong>termiche</strong> giornaliere e<br />
stagionali, con evidenti vantaggi<br />
di comfort e abitabilità.<br />
* Ricerca Analisi delle <strong>prestazioni</strong> <strong>termiche</strong> dell’involucro in laterizio valutate in regime dinamico nel sistema edificio in un contesto climatico mediterraneo<br />
patrocinata dal Consorzio Alveolater ® e dal Dipartimento di architettura e pianificazione territoriale dell’Università di Bologna. La ricerca ha confrontato le<br />
<strong>prestazioni</strong> energetiche e le condizioni di benessere abitativo di un edificio in muratura “pesante” realizzato secondo criteri bioclimatici e di uno “leggero”.<br />
L’analisi dei fabbisogni energetici per riscaldamento è stata condotta mediante simulazione in regime dinamico (Energy plus) e con l’ausilio di tre strumenti<br />
informatici operanti in regime stazionario (Casaclima, Edilclima, EcoDomus). Progetto edificio Studio Ricerca & Progetto, Mingozzi, Galassi e Associati in Bologna.
Norme per il risparmio energetico<br />
Nazionale<br />
Decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115<br />
“Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa<br />
all’efficienza degli usi finali dell’energia e i servizi<br />
energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE”<br />
Art. 11<br />
Negli edifici di nuova costruzione gli incrementi dello<br />
spessore delle murature oltre i 30 cm, finalizzati al<br />
contenimento dei consumi energetici, non sono da<br />
considerarsi nei computi per la determinazione dei<br />
volumi, delle superfici e nei rapporti di copertura<br />
1. Nel caso di edifici di nuova costruzione, lo spessore delle<br />
murature esterne, delle tamponature o dei muri portanti,<br />
superiori ai 30 cm, il maggior spessore dei solai e tutti i maggiori<br />
volumi e superfici necessari <strong>ad</strong> ottenere una riduzione<br />
minima del 10% dell’indice di prestazione energetica previsto<br />
dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e successive<br />
modificazioni, certificata con le modalità di cui al medesimo<br />
decreto legislativo, non sono considerati nei computi per la<br />
determinazioni dei volumi, delle superfici e nei rapporti di<br />
copertura, con riferimento alla sola parte eccedente i 30 cm<br />
e fino <strong>ad</strong> un massimo di ulteriori 25 cm per gli elementi verticali<br />
e di copertura e di 15 cm per quelli orizzontali intermedi.<br />
Nel rispetto dei predetti limiti è permesso derogare, nell’ambito<br />
delle pertinenti procedure di rilascio dei titoli abitativi<br />
di cui al titolo II del decreto del Presidente della Repubblica<br />
6 giugno 2001, n. 380, a quanto previsto dalle normative<br />
nazionali, regionali o dai regolamenti edilizi comunali, in<br />
merito alle distanze minime tra edifici, alle distanze minime di<br />
protezione del nastro str<strong>ad</strong>ale, nonché alle <strong>alte</strong>zze massime<br />
degli edifici.<br />
Per interventi di riqualificazione energetica, che<br />
comportano maggiori spessori delle murature<br />
esterne e degli elementi di copertura, è prevista la<br />
deroga alle normative nazionali e locali riguardo<br />
le distanze minime tra edifici e dalle str<strong>ad</strong>e<br />
2. Nel caso di interventi di riqualificazione energetica di edifici<br />
esistenti che comportino maggiori spessori delle murature<br />
esterne e degli elementi di copertura necessari <strong>ad</strong> ottenere<br />
una riduzione minima del 10% dei limiti di trasmittanza<br />
previsti dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, e<br />
successive modificazioni, certificata con le modalità di cui<br />
al medesimo decreto legislativo, è permesso derogare, nell’ambito<br />
delle pertinenti procedure di rilascio dei titoli abitativi<br />
di cui al titolo II del decreto del Presidente della Repubblica<br />
6 giugno 2001, n. 380, a quanto previsto dalle normative<br />
nazionali, regionali o dai regolamenti edilizi comunali, in<br />
merito alle distanze minime tra edifici e alle distanze minime<br />
di protezione del nastro str<strong>ad</strong>ale, nella misura massima di<br />
20 cm per il maggiore spessore delle pareti verticali esterne,<br />
nonché alle <strong>alte</strong>zze massime degli edifici, nella misura<br />
massima di 25 cm, per il maggior spessore degli elementi<br />
di copertura. La deroga può essere esercitata nella misura<br />
massima da entrambi gli edifici confinanti.<br />
Regione Veneto<br />
Decreto n. 4 del 9 marzo 2007, Circolare n. 2398 del 31 luglio 2007<br />
Art. 2<br />
Interventi di edilizia sostenibile<br />
Ai fini della presente legge s’intende per interventi di edilizia sostenibile, comunemente<br />
indicata anche come bioedilizia, edilizia naturale … omissis … gli interventi<br />
di edilizia pubblica o privata che siano caratterizzati dai seguenti requisiti:<br />
a) favoriscano il risparmio energetico<br />
… omissis…;<br />
b) garantiscano il benessere, la salute e l’igiene dei fruitori;<br />
c) si avvalgano di materiali da costruzione, di componenti per l’edilizia, … omissis…,<br />
selezionati tra quelli che non determinano lo sviluppo di gas tossici, emissione<br />
di particelle, r<strong>ad</strong>iazioni o gas pericolosi, inquinamento dell’acqua o del suolo;<br />
d) privilegino l’impiego di materiali e manufatti di cui sia possibile il riutilizzo anche al<br />
termine del ciclo di vita dell’edificio e la cui produzione comporti un basso consumo<br />
energetico;<br />
e) Omissis…<br />
Regione Emilia Romagna<br />
Legge n. 26 del 23 dicembre 2004 “Disciplina della programmazione<br />
energetica territoriale ed altre disposizioni in materia di energia”<br />
Art. 1<br />
La Regione Emilia-Romagna, in armonia con gli indirizzi della politica energetica<br />
nazionale e dell’Unione europea, disciplina con la presente legge gli atti di programmazione<br />
e gli interventi operativi della Regione e degli enti locali in materia di energia…omissis…<br />
al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile del sistema energetico<br />
regionale garantendo che vi sia una corrispondenza tra energia prodotta, il suo uso<br />
razionale e la capacità di carico del territorio e dell’ambiente”.<br />
Delibera n. 156 del 4 marzo 2008 “Atto di indirizzo e coordinamento sui<br />
requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione<br />
energetica degli edifici”<br />
Art. 1. - Ambito di intervento<br />
Al fine di favorire il risparmio energetico… omissis… contribuendo a conseguire<br />
la limitazione delle emissioni inquinanti e clim<strong>alte</strong>ranti… omissis… il presente atto<br />
disciplina in particolare:<br />
- l’applicazione di requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici… omissis…<br />
Regione Lombardia<br />
Legge n. 39 del 21 dicembre 2004 “Norme per il risparmio energetico<br />
negli edifici e per la riduzione delle emissioni inquinanti e<br />
clim<strong>alte</strong>ranti”<br />
Art. 1 - Ambito di applicazione<br />
1- La presente legge detta le disposizioni per attuare, nel settore civile, l’uso<br />
razionale dell’energia, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e ridurre contestualmente<br />
l’emissione in atmosfera di gas inquinanti e clim<strong>alte</strong>ranti.<br />
Delibera n. 8/5018 del 26 giugno 2007<br />
La delibera stabilisce le norme della certificazione energetica degli edifici in attuazione<br />
del D.lgs. 192/05.
<strong>Gruppo</strong> <strong>Stabila</strong> Spa<br />
Via Capiterlina 141 - 36033 Isola Vicentina (VI)<br />
Unità produttive<br />
Isola Vicentina (VI) - Modena - Ronco all’Adige (VR)<br />
Dosson di Casier (TV) Fornace di Dosson Spa<br />
Divisione Commerciale/Area Tecnica<br />
Laterpoint Srl: Via Capiterlina 141 - 36033 Isola Vicentina (VI)<br />
tel. 0444599011 - fax 0444599040 - info@gruppostabila.it<br />
www.gruppostabila.it