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POSTA E RISPOSTA - Giuffre

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Il condomino proprietario di un terraneo con accesso esterno partecipa alle spese di<br />

rifacimento di una rampa pericolante della scala del fabbricato che ospita il terraneo? Anche a<br />

quelle di adeguamento architettonico funzionale? La sent. Corte app. civ Milano n. 1983/1987<br />

dice che androne e scale sono oggetto di proprietà comune ai sensi dell'art. 1117 c.c. quindi<br />

anche dei proprietari dei terranei, in quanto elementi necessari per la configurabilità stessa di<br />

un fabbricato diviso in piani. Gli stessi soggetti invece dovrebbero essere esclusi dalle spese<br />

derivanti dall'uso continuo, quindi dalle spese ordinarie.<br />

P. C.<br />

Il proprietario del vano terraneo con accesso esterno è tenuto a contribuire alla spesa richiesta<br />

dalla ricostruzione delle scale, trattandosi di una parte essenziale della proprietà comune. Lo<br />

stesso dicasi della spesa occorrente all’adeguamento funzionale dell’edificio, in quanto<br />

finalizzata alla conservazione dello stesso. E’ invece esonerato dal contribuire alle spese di<br />

pulizia e illuminazione delle scale alle quali non abbia accesso, in quanto finalizzate non alla<br />

conservazione di questa parte comune dell'edificio, ma a permettere ai condomini un più<br />

confortevole uso o godimento di essa e delle parti di esclusiva proprietà.<br />

SUPERCONDOMINIO E DELIBERA<br />

Risiedo in un quartiere composto da circa 13 palazzine. Lì insiste una vasta area abbandonata<br />

e ricca di sterpaglie che si allaga ad ogni acquazzone causando l'assorbimento di umidità nel<br />

palazzo. Quest'area riguarderà circa tre o quattro palazzine del quartiere. Non esiste un<br />

supercondominio giuridicamente costituito, e i proprietari di casa saranno in totale circa 200. Il<br />

mio palazzo è tra quei quattro che sono interessati dall'area in questione. La nostra Assemblea<br />

vorrebbe deliberare per far fare dei lavori di bonifica nell'area suddetta e risolvere il problema,<br />

ma un nostro condomino si oppone dicendo che la nostra assemblea da sola non potrebbe<br />

deliberare. E' da anni che polemizziamo con lui. E' vero quello che dice o possiamo deliberare<br />

ugualmente?

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