POSTA E RISPOSTA - Giuffre

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17.06.2013 Views

L’idea d’installare un cancello per poter lasciare il portone aperto in modo da smaltire le esalazioni di gas è sicuramente apprezzabile. Nel frattempo, però, visto che col gas non si scherza, il lettore può invitare l’amministratore a dare esecuzione alla delibera che ha introdotto il cancello, a ripristinare l’illuminazione delle scale, e soprattutto a sollecitare un nuovo, urgente intervento dell’azienda erogatrice. AMMINISTRATORE E COMPENSO EXTRA L'amministratore in occasione di spese della seguente natura: "Gestione Frontalini" e "Impianto a Fibra ottica ed antenna satellitare" si è autoliquidato extracompensi per "Spese amministrative" inserendo i primi direttamente nel rendiconto finale spese; i secondi nello stato di riparto pro-quota che ha inviato ai condòmini. In entrambi i casi senza promuovere alcuna discussione assembleare. E' lecita tale condotta? E. P. Se, per seguire l'esecuzione di lavori straordinari lunghi o complessi, è richiesto un particolare impegno dell'amministratore, il compenso va regolato a parte, a meno che fra amministratore e condominio non sia intervenuto un accordo per il quale il compenso, stabilito per esempio nel verbale di nomina dell’amministratore, doveva intendersi omnicomprensivo (Cass. 24/3/2009, n. 7057). L’amministratore che dovesse autoliquidarsi un compenso extra sarebbe tenuto a restituirlo qualora l’assemblea non dovesse ratificarlo. CONDUTTORE E RIPARAZIONE DEL MURO

Scrivo per esporle un contenzioso riguardo la proprietà di un giardino in piena terra e il muro perimetrale di un'abitazione confinante.Sono l'affittuario di un appartamente al piano rialzato, avente un piccolo giardino (Mq. 80 ca). Ho deciso di abbellire tale giardino con l'impianto di verde ornamentale, piante, e prato inglese. Confinante con il giardino vi è un muro perimetrale di una abitazione adiacente di due piani. Il muro in questione è molto rovinato, tanto da mettere a nudo i tufi di cui è composto, e le giunture che in alcuni punti presentano fessure larghe fino a dieci centimetri e profondi anche venti. Tali lesioni sono presenti da un'altezza dal livello del terreno di 60 cm. ca a 120 cm. ca. Per cui l'intonaco alla base del muro è in discrete condizioni ed abbastanza asciutto. Il muro in questione oltre a rilasciare continuamente intonaco sbrecciolato che cade sul terreno, e quindi mi costringe a pulire continuamente la base del muro, danneggerà certamente piante e prato inglese che andrò ad impiantare. Mi sono rivolto al proprietario del muro, il quale ha addotto le seguenti motivazioni per negare il ripristino delle buone condizioni del muro stesso: 1) Il muro non era il su e quindi non toccavano a lui le riparazioni. Alla mia proposta di istallare quindi delle piante che ne nascondono lo stato indecoroso, mi dice che: 2) Il muro era il suo ma che la responsabilità era del mio proprietario di appartamento, e che non dovevo mettere alcuna pianta perchè avrebbe ulteriormente danneggiato la sua proprietà. 3) Siccome sono semplicemente affittuario, non dovevo intromettermi in quelli che erano affari solo dei due proprietari. Ho ribadito che i danni ero io a subirli e quindi certo che mi interessa la cosa. Parlando con il proprietario del mio appartamento, non si è mostrato disponibile ad alcuna azione anche legale che stabilisse la cosa, dicendo che siccome non danneggiava alcuna sua proprietà in quanto sottostante al muro c'era solo terreno, l'unico danneggiato dall'altrui proprietà era io, e quindi toccava a me adire eventualmente le via legali per costringere il confinante a riparare il muro che tra l'altro all'altezza del terrazzo è evidentemente ammalorato tanto da rendere reale il pericolo di caduta di pezzi di intonaco piuttosto grassi e pericolosi. Posso fare qualcosa che mi permetta di costringere il proprietario del muro confinante ad apportare le necessarie riparazioni, in modo da e portare a termine il mio progetto, tra l'altro a mie spese per abbellire il giardino? A. S.

L’idea d’installare un cancello per poter lasciare il portone aperto in modo da smaltire le<br />

esalazioni di gas è sicuramente apprezzabile. Nel frattempo, però, visto che col gas non si<br />

scherza, il lettore può invitare l’amministratore a dare esecuzione alla delibera che ha<br />

introdotto il cancello, a ripristinare l’illuminazione delle scale, e soprattutto a sollecitare un<br />

nuovo, urgente intervento dell’azienda erogatrice.<br />

AMMINISTRATORE E COMPENSO EXTRA<br />

L'amministratore in occasione di spese della seguente natura: "Gestione Frontalini" e<br />

"Impianto a Fibra ottica ed antenna satellitare" si è autoliquidato extracompensi per "Spese<br />

amministrative" inserendo i primi direttamente nel rendiconto finale spese; i secondi nello<br />

stato di riparto pro-quota che ha inviato ai condòmini. In entrambi i casi senza promuovere<br />

alcuna discussione assembleare. E' lecita tale condotta?<br />

E. P.<br />

Se, per seguire l'esecuzione di lavori straordinari lunghi o complessi, è richiesto un particolare<br />

impegno dell'amministratore, il compenso va regolato a parte, a meno che fra amministratore<br />

e condominio non sia intervenuto un accordo per il quale il compenso, stabilito per esempio<br />

nel verbale di nomina dell’amministratore, doveva intendersi omnicomprensivo (Cass.<br />

24/3/2009, n. 7057). L’amministratore che dovesse autoliquidarsi un compenso extra sarebbe<br />

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