17.06.2013 Views

POSTA E RISPOSTA - Giuffre

POSTA E RISPOSTA - Giuffre

POSTA E RISPOSTA - Giuffre

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Se la vicina disattende l’invito a chiudere il cancello non resta che rivolgersi al Giudice di pace<br />

adducendo ragioni di sicurezza. Una soluzione potrebbe essere quella di convincere la vicina ad<br />

automatizzare il sistema di chiusura. Se si prova il nesso di causalità fra il comportamento<br />

della vicina e il danno se ne può chiedere il risarcimento ai sensi dell’art. 2043 c.c.<br />

MESSA IN SICUREZZA CORNICIONE<br />

Chi paga la messa in sicurezza del cornicione di una delle sei scale di cui è composto il nostro<br />

condominio (abbiamo l'ingiunzione del Comune di Napoli), considerando anche che per vari<br />

abusi i nostri millesimi sono da rifare?<br />

L. L.V.<br />

Se il cornicione interessato alla messa in sicurezza fa parte di un tetto unico, alla spesa devono<br />

contribuire i condomini di tutte e sei le scale. Se invece ciascuna scala è coperta da un tetto a<br />

sé stante, alla spesa devono contribuire i soli condomini della scala interessata alla riparazione.<br />

SERVITU’<br />

Dal 1991 io, la mia mamma e i miei due fratelli, ospitiamo in un nostro locale una caldaia che,<br />

al momento, serve un solo nostro appartamento ed un altro di proprietà di nostri parenti.<br />

Questi ultimi non sono proprietari del locale in cui si trova la caldaia. Nel 1991 avevamo<br />

firmato un accordo in base al quale accettavamo di ospitare questa caldaia sino a che i parenti<br />

non si fossero resi autonomi, confidando in buona fede in una soluzione, se non a breve<br />

almeno a media scadenza. Da allora sono passati quasi venti anni e, un po' perchè dobbiamo<br />

fare dei lavori, un po' perchè temiamo una qualche forma di usucapione, abbiamo quest'anno<br />

chiesto loro di staccarsi dall'impianto e rendersi autonomi. Ci hanno risposto che non abbiamo<br />

nessun diritto a chiedere loro quanto sopra e che se procediamo possiamo incorrere in sanzioni<br />

civili e penali. E' vero? Se si, come potersi "liberare"? In che termini sta esattamente la<br />

questione secondo lei?<br />

via mail<br />

Il proprietario del locale è tenuto a rispettare l’accordo fino a quando la controparte non decida<br />

di staccarsi dall’impianto comune. Un’eventuale azione di forza verrebbe presumibilmente<br />

contrastata da un’azione di reintegrazione in sede civile (art. 1168 c.c.), cui potrebbe<br />

accompagnarsi una querela per danneggiamento in sede penale (art. 635 c.p.).<br />

SOSTITUZIONE TOMBINO

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!