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POSTA E RISPOSTA - Giuffre

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cucina e acqua calda non a norma per cui chiusura totale da parete dei VV.FF. e ordinanze con<br />

multa. Opere abusive all'interno del cortile, e per finire il giorno di pasqua in camera da letto è<br />

crollato il controsoffitto; abbiamo segni di assestamento e dal tetto piove acqua. Nel 2008<br />

abbiamo chiesto tramite legale la risoluzione del contratto, ma come lei può ben sapere sono<br />

cause piuttosto lunghe. Adesso io le chiedo, a questo punto possiamo rifiutarci di pagare il<br />

mutuo visto che oltre alla relazione rilasciataci dall'Asl dopo un sopralluogo con l'inidoneità<br />

dello stabile e tra l'altro in comune non esiste abitabilità ma al catasto il venditore ha<br />

dichiarato nuova costruzione ma senza Dia, e volevo anche alla banca, visto che abbiamo<br />

pagato la perizia? Mi chiedo, è giusto pagare una rata su una casa che non vale niente?<br />

A.<br />

Chi ha erogato il mutuo è estraneo alla controversia riguardante i vizi occulti dell’immobile,<br />

questione che dev’essere pertanto risolta fra acquirente e venditore. Il mutuante, anzi, dalla<br />

presenza dei suddetti vizi ha tutto da perdere, dal momento che, se essi si sono evidenziati<br />

dopo la stima dell’immobile, ne riducono il valore indicato nell’elaborato peritale, e quindi il<br />

ricavato qualora si dovesse procedere alla vendita forzata in caso di mancato pagamento delle<br />

rate di mutuo.<br />

COSTRUZIONE TETTO E RIDUZIONE IN PRISTINO<br />

Abitiamo al secondo ed ultimo piano di una palazzina. Nel 2002 a causa delle abbondanti<br />

infiltrazioni di acqua nelle camere del nostro appartamento, abbiamo deciso di costruire il tetto<br />

(non c'era, c'era solo un solaio con dell'isolante) andando a coprire anche una piccola terrazza<br />

interna che causava ulteriori problemi anche al piano di sotto (dei nostri vicini). Nel 2002 i<br />

rapporti con i vicini erano buoni quindi ci fu un’autorizzazione solo orale e non scritta da parte<br />

loro che ci consentiva la costruzione del tetto (esistono anche testimoni che possono affermare<br />

quanto detto). All'inizio del 2011 è arrivata una lettera degli avvocati dei vicini nella quale<br />

richiedono il ripristino dello stato dei luoghi di allora e un risarcimento danni in quanto non<br />

sono mai stati avvertiti dei lavori effettuati. Il tetto è stato costruito secondo le norme e le<br />

autorizzazioni edilizie necessarie. La mia famiglia non ha mai chiesto soldi per i lavori effettuati<br />

ed inoltre, i soliti ponteggi utilizzati per la costruzione sono stati utilizzati anche dai vicini per il<br />

rifacimento della facciata (sempre pagati da noi). Le chiedo cortesemente se è possibile a<br />

distanza di così tanti anni poter richiedere il ripristino dello stato di allora e il risarcimento<br />

danni.<br />

E. F.

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