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POSTA E RISPOSTA - Giuffre

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immobiliare dall’impianto termico comune, senza necessità di autorizzazione o approvazione<br />

degli altri condomini, fermo restando il suo obbligo di contribuire al pagamento delle spese per<br />

la conservazione dell’impianto. Egli è inoltre tenuto a partecipare anche alle spese di gestione<br />

dell’impianto, se e nei limiti in cui il distacco non si risolva in una diminuzione degli oneri del<br />

servizio di cui continuano a godere gli altri condomini.<br />

AMMINISTRATORE E DELEGA DELLE FUNZIONI<br />

Alcuni giorni fa, partecipando a una assemblea condominiale, mi sono trovato di fronte il figlio<br />

della nostra amministratrice che presiedeva l'assemblea. All'inizio questo signore<br />

accompagnava solo la madre alle riunioni perchè - a suo dire - a tarda sera era più sicuro per<br />

l'incolumità della madre. Prima che l'assemblea potesse avere seguito ho posto la domanda e<br />

chiesto di mettere a verbale che nessun condomino ha mai ricevuto in carta semplice o<br />

raccomandata nessuna proposta di subentro del figlio al posto della madre. Il presunto<br />

amministratore si è rifiutato di verbalizzare la mia richiesta. A quel punto visto la tensione<br />

creatasi ho abbandonato l'assemblea. E' lecito e legale tutto questo? Cosa posso fare?<br />

V. F.<br />

L’amministratore, in quanto mandatario dei condomini e quindi soggetto di un rapporto<br />

giuridico (il mandato) basato sulla fiducia ma non necessariamente sull’intuitus personae<br />

(intendendosi per questo il particolare, intenso affidamento riposto nell’incaricato), può<br />

delegare le proprie funzioni a un terzo, in difetto di controindicazioni contenute nell’atto di<br />

nomina (Cass. 22/7/1999, n. 7888). L’amministratore avrebbe dovuto, per correttezza,<br />

informare i condomini della circostanza, mentre il presidente dell’assemblea aveva il dovere di<br />

verbalizzare (o di far verbalizzare se era stato nominato designato un segretario) le<br />

dichiarazioni del condomino; infatti il rifiuto, da parte del presidente o del segretario, di<br />

ricevere un intervento, verbale o scritto, di un condomino dissenziente, comporta l’annullabilità<br />

della relativa delibera (Cass. 11/5/1984, n. 2893), per cui rifiutare la verbalizzazione equivale<br />

a rifiutare l’intervento, dal momento che il verbale deve registrare fedelmente quanto accaduto<br />

nel corso dell’assemblea.<br />

PROCURA E AMMINISTRATORE<br />

Mio fratello, proprietario di un appartamento sito a 1100 Km dalla sua residenza abituale, ha<br />

dato a me la delega, vidimata da pubblico ufficiale del tribunale locale, ad amministrare la sua<br />

proprietà; cosa che faccio sin dal 2002. Ora, sorti dei contrasti nel condominio,<br />

l'amministratore si rifiuta di accettarmi come delegato di mio fratello, e pretende di escludermi<br />

inviando tutta la corrispondenza a lui e non a me. A parte ogni questione di principio, è

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