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POSTA E RISPOSTA - Giuffre

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stata presentata alcuna richiesta. Volevo avere anche da Lei una conferma su quanto<br />

comunicatomi. Inoltre, un altro aspetto spiacevole riguarda le porte finestre che si affacciano<br />

direttamente sul cortile della mia proprietà. Le tende bianche, da lui utilizzate, non<br />

impediscono che si vedano le persone e spesso e volentieri non sono neanche chiuse. Il<br />

risultato è che loro vedono quello che noi facciamo all'interno della proprietà e di rimando<br />

anche noi. Ho chiesto, quando ancora comunicavamo, di provvedere in qualsiasi modo affinchè<br />

la privacy fosse tutelata al 100%, ma questa richiesta non ha sortito alcun effetto. Volevo<br />

avere da Lei una conferma sul fatto di "obbligare" il proprietario a rispettare la mia privacy.<br />

Premetto che per entrambi i casi ho contattato anche la polizia municipale e sono in attesa di<br />

un incontro con loro.<br />

P. B.<br />

Se l’esistenza della servitù non risulta dai registri dell’Agenzia del territorio, e il contatore<br />

esiste da meno di venti anni, il proprietario del capannone può pretenderne la rimozione a cura<br />

e spese dell’utente, a nulla rilevando la circostanza che finora abbia acconsentito per mera<br />

cortesia alla sua presenza nella struttura. Quanto alla privacy, se lo stato dei luoghi lo<br />

consente i vicini possono accordarsi per il collocamento di una siepe o di altro riparo, altrimenti<br />

non si può costringere il vicino ad oscurare i vetri del capannone.<br />

ESERCIZIO DELLA SERVITU’<br />

Sono proprietaria di una casa con annesso pezzo di terra, con unico ingresso da stradina<br />

privata su cui ho diritto di passaggio. La servitù di passaggio è scritta nell'atto di proprietà e<br />

non esistono altri documenti regolanti questa materia tra me ed i miei vicini. Un po' di anni fa il<br />

mio vicino, proprietario della strada, costruì un cancello (che si trova a circa 80m di distanza<br />

dal mio ingresso) per chiudere il transito a veicoli estranei nella sua proprietà, che di notte<br />

veniva serrato con un catenaccio. Io fui dotata di chiave. All'interno del cancello fu creato un<br />

cancelletto pedonale munito di serratura elettrica comandabile a distanza, quindi i pedoni<br />

potevano passare dal pedonale mentre le macchine passavano dal carraio che era sempre<br />

accostato senza serratura, quindi solo da aprire. Qualche anno fa il proprietario della strada<br />

decise di serrare il cancello notte e giorno con questo catenaccio non apribile a distanza<br />

costringendo me con la mia famiglia ad effettuare particolari attività per la apertura e chiusura.<br />

Chiedo: è rispettata la servitù? Se sì, è obbligato il proprietario a costruire un cancello<br />

automatico? Se no, è obbligato a rimuovere il cancello?<br />

E. R.

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