POSTA E RISPOSTA - Giuffre

POSTA E RISPOSTA - Giuffre POSTA E RISPOSTA - Giuffre

17.06.2013 Views

vi è anche un largo spazio condominiale con un giardino (costa molto tenerlo in ordine). Il box è nel cortile, quindi, anche in questo caso bisogna che questo proprietario partecipi a queste spese? Il dubbio è dovuto al fatto che possiede solo il box e non l'appartamento. M. Il proprietario del box deve contribuire alle spese dei servizi comuni ai quali ha accesso (quello che rileva è l’uso potenziale, non l’uso effettivo) in proporzione ai millesimi che insistono su questa unità immobiliare. CONTATORE ACQUA Ho costruito una casa in campagna e terminati i lavori ho chiesto al Comune l'allacciamento dell'acqua. Dopo aver pagato le relative spese, il comune mi ha posizionato il contatore ad una distanza dalla mia casa di circa 100 metri. Dal suddetto contatore parte un tubo non interrato ma cementato sull'asfalto lungo circa 100 metri che porta l'acqua alla mia abitazione. Questa situazione è per me molto dannosa in quanto quando il tubo che esce dal contatore si rompe l'acqua fuoriesce ed essendo cementato ed abbastanza lungo, prima che io me ne possa accorgere passa del tempo e tutta l'acqua che esce viene conteggiata dal contatore e poi a me addebitata. Io vorrei sapere se esiste una legge che preveda il posizionamento del contatore dell'acqua vicino il cancello dell'abitazione in modo tale che l'acqua che si perde per un'eventuale rottura non mi venga addebitata. E. Il contatore dell’acqua viene installato dal gestore del servizio, su indicazione dell’utente, all’esterno della proprietà (di regola sul confine) per consentire la lettura dei consumi ad opera degli addetti. Il lettore non chiarisce se la strada che separa il contatore dalla casa è o meno di sua proprietà: nel primo caso l’installazione è corretta, mentre nel secondo è inspiegabile, come è inspiegabile che il lettore non abbia manifestato le sue perplessità al momento della posa in opera. INFILTRAZIONI DAL TETTO Da circa tre mesi ho acquistato casa, in una giornata piovosa mi sono accorto che dal tetto si evidenziano infiltrazioni d’acqua. Tengo a precisare che la casa in questione è un appartamento mansardato. Chi deve pagare ora per la riparazione del tetto visto che il danno del tetto a dire del perito da me chiamato era già esistente?

L. La spesa richiesta dalla riparazione del tetto e dal risarcimento del danno fa carico al condominio, compreso il lettore, nella duplice veste di danneggiato e danneggiante. UNA SITUAZIONE TORMENTATA Abbiamo un grosso problema con il nostro condominio: ci siamo accorti che le tabelle millesimali sono sbagliate, vi sono delle irregolarità nella gestione: a novembre saranno due anni che non si fa assemblea, vi è un contratto di locazione non registrato. Inoltre abbiamo fatto nel 2006 dei lavori per sistemare la facciata e sostituire le colonne di scarico in eternit ma la nostra parte di colonna non è stata sostituita quindi abbiamo chiesto il ricalcolo visto che non avevano fatto la nostra parte di colonna, ci è stato risposto con decreto ingiuntivo per la somma dovuta. Non sappiamo a chi dobbiamo rivolgerci per denunciare questi ed altre irregolarità come i proprietari dell'ultimo piano dicono di essere proprietari esclusivi del terrazzo ma quando abbiamo chiesto di visionare le prove, copie degli atti, ci è stato negato adducendo la legge sulla privacy, inoltre non si è capito se l'amministratore è in possesso di questi atti. Abbiamo scoperto nel 2009 che oltre a non trovarsi più le tabelle millesimali originarie manca anche il regolamento di condominio. Insomma secondo un'anarchia totale. Cosa possiamo fare e a quale autorità dobbiamo rivolgerci per ottenere un po' di regolarità? M. Se le tabelle millesimali sono errate se ne può chiedere la revisione ai sensi dell’art. 69, n.1), disp. att. e trans. c.c. Almeno due condomini, in rappresentanza di un sesto del valore dell’edificio, possono chiedere all’amministratore la convocazione di un’assemblea straordinaria; decorsi inutilmente dieci giorni possono provvedere direttamente alla convocazione. In quella sede l’assemblea potrà invitare l’amministratore a regolarizzare il contratto di locazione oppure revocargli l’incarico. Se il condomino ritiene errato l’importo indicato nel decreto ingiuntivo può proporre opposizione entro quaranta giorni dalla notifica. Il regolamento è obbligatorio se i condomini sono più di dieci. L’accertamento della proprietà del lastrico solare può essere verificata attraverso una visura presso l’Agenzia del Territorio, i cui registri sono pubblici. INQUILINO E DANNI Sono proprietario di un immobile ad uso artigiano situato a pian terreno che a causa di piogge di eccezionale entità ha subito un allagamento. In tutta la storia dell'immobile non si è mai verificato tale evento ed inoltre il conduttore non ho mai inoltrato alcuna richiesta per

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La spesa richiesta dalla riparazione del tetto e dal risarcimento del danno fa carico al<br />

condominio, compreso il lettore, nella duplice veste di danneggiato e danneggiante.<br />

UNA SITUAZIONE TORMENTATA<br />

Abbiamo un grosso problema con il nostro condominio: ci siamo accorti che le tabelle<br />

millesimali sono sbagliate, vi sono delle irregolarità nella gestione: a novembre saranno due<br />

anni che non si fa assemblea, vi è un contratto di locazione non registrato. Inoltre abbiamo<br />

fatto nel 2006 dei lavori per sistemare la facciata e sostituire le colonne di scarico in eternit ma<br />

la nostra parte di colonna non è stata sostituita quindi abbiamo chiesto il ricalcolo visto che<br />

non avevano fatto la nostra parte di colonna, ci è stato risposto con decreto ingiuntivo per la<br />

somma dovuta. Non sappiamo a chi dobbiamo rivolgerci per denunciare questi ed altre<br />

irregolarità come i proprietari dell'ultimo piano dicono di essere proprietari esclusivi del<br />

terrazzo ma quando abbiamo chiesto di visionare le prove, copie degli atti, ci è stato negato<br />

adducendo la legge sulla privacy, inoltre non si è capito se l'amministratore è in possesso di<br />

questi atti. Abbiamo scoperto nel 2009 che oltre a non trovarsi più le tabelle millesimali<br />

originarie manca anche il regolamento di condominio. Insomma secondo un'anarchia totale.<br />

Cosa possiamo fare e a quale autorità dobbiamo rivolgerci per ottenere un po' di regolarità?<br />

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Se le tabelle millesimali sono errate se ne può chiedere la revisione ai sensi dell’art. 69, n.1),<br />

disp. att. e trans. c.c. Almeno due condomini, in rappresentanza di un sesto del valore<br />

dell’edificio, possono chiedere all’amministratore la convocazione di un’assemblea<br />

straordinaria; decorsi inutilmente dieci giorni possono provvedere direttamente alla<br />

convocazione. In quella sede l’assemblea potrà invitare l’amministratore a regolarizzare il<br />

contratto di locazione oppure revocargli l’incarico. Se il condomino ritiene errato l’importo<br />

indicato nel decreto ingiuntivo può proporre opposizione entro quaranta giorni dalla notifica. Il<br />

regolamento è obbligatorio se i condomini sono più di dieci. L’accertamento della proprietà del<br />

lastrico solare può essere verificata attraverso una visura presso l’Agenzia del Territorio, i cui<br />

registri sono pubblici.<br />

INQUILINO E DANNI<br />

Sono proprietario di un immobile ad uso artigiano situato a pian terreno che a causa di piogge<br />

di eccezionale entità ha subito un allagamento. In tutta la storia dell'immobile non si è mai<br />

verificato tale evento ed inoltre il conduttore non ho mai inoltrato alcuna richiesta per

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