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uon compleanno<br />
presenta:<br />
la notte degli oscar
marzio dance<br />
webmaster dei<br />
siti di i <strong>love</strong> <strong>disco</strong><br />
la <strong>disco</strong> music<br />
“RoBa da<br />
PRoFEssioNisTi”<br />
<strong>La</strong> <strong>disco</strong> aveva musicisti<br />
di primo ordine, produttori,<br />
<strong>disco</strong>grafici, niente era improvvisato.<br />
Qualcuno ebbe l’abilità<br />
di creare e dirigere il fenomeno,<br />
qualcuno ‘solo’ di sfruttarlo. ci<br />
sono certo stati anche gli improvvisatori<br />
che hanno fatto il colpo di<br />
fortuna da classifica ma… la <strong>disco</strong><br />
era roba da professionisti, non da<br />
avventurieri e da dilettanti allo<br />
sbaraglio.<br />
Chi è il popolo di I LOVE DISCO.<br />
amatori, fissati, dee Jay profes-<br />
sionisti, improvvisati, ex deejay,<br />
ballerini e pseudo-ballerini che<br />
vogliono approfondire e rendere<br />
giustizia alla <strong>disco</strong> music. un<br />
fenomeno che in pochi anni si è<br />
trasformato da “movimento” locale<br />
(1971-1976) a industria mondiale<br />
del divertimento (1977- 1979),<br />
sbaragliando altri impegni politici<br />
o svaghi tipici degli anni ‘80. oltre<br />
ad ascoltare e condividere nozioni<br />
e curiosità della <strong>disco</strong> music,<br />
ci proponiamo di far diventare<br />
questo sito un punto di riferimento<br />
e di confronto per tutti coloro che<br />
la <strong>disco</strong> music<br />
E’ daVVERo<br />
scomPaRsa?<br />
iL 1979 fu L’anno della morte<br />
della <strong>disco</strong>… ma è poi così<br />
vero? dopo 30 anni, il termine<br />
“<strong>disco</strong>” è ancora sulla bocca di<br />
molti, al centro della scena, continuando<br />
ad influenzare la musica,<br />
la moda, i costumi, le tendenze. e’<br />
tuttora un fenomeno commerciale<br />
vogliono conoscere meglio il fenomeno<br />
che ha portato grandi cambiamenti<br />
al costume ed ai comportamenti<br />
della nostra società, un<br />
fenomeno culturale che non è mai<br />
stato, ingiustamente, riconosciuto<br />
come tale. senza la presunzione<br />
di trovare certezze, vorremmo<br />
provare a rispondere col vostro<br />
aiuto ad alcune domande eluse, e<br />
a colmare un vuoto clamoroso. <strong>La</strong><br />
critica, saldamente ancorata agli<br />
assiomi impegnato=buono, dis<br />
impegnato=cattivo, nell’ossequio<br />
dei quali aveva vissuto per almeno<br />
un ventennio (ma nel giro di pochi<br />
anni sarebbe tutto cambiato),<br />
non poteva accettare di buon<br />
grado una musica che aveva come<br />
obbiettivi dichiarati: * far divertire<br />
gli ascoltatori; * far arricchire<br />
artisti e <strong>disco</strong>grafici. L’impegno<br />
“disinteressato” dei cantautori<br />
spazzato via da canzonette<br />
nelle quali bastava fare il verso a<br />
Paperino (<strong>disco</strong> duck) per vendere<br />
milioni di dischi, magari suonate<br />
da irridenti gruppi come i “cast<br />
mondiale, nonché patrimonio<br />
culturale trasversale che coinvolge<br />
più generazioni. ancora oggi, la<br />
<strong>disco</strong> appartiene a tutti: è una musica<br />
“spontanea”, sentita propria<br />
da giovani e adulti, bianchi e neri,<br />
esperti e amatori, dj ed ex-dj, è<br />
“la” musica popolare per eccellenza,<br />
capace di rappresentare qualsiasi<br />
cosa per chiunque, emblema<br />
dell’integrazionismo e portatrice<br />
del pluralismo. Gli anni di esplosione<br />
della <strong>disco</strong> non erano solo<br />
sesso, edonismo e droghe, c’erano<br />
soprattutto i diritti civili, i diritti<br />
dei gay, la libertà, le concessioni<br />
politiche, il senso comunitario. e’<br />
innegabile che molti contempora-<br />
of idiots”, alla critica non poteva<br />
passare liscio, e infatti non passò.<br />
Le etichette stavano indirizzando<br />
i propri grandi investimenti sul<br />
nuovo mercato che la <strong>disco</strong> music<br />
offriva. il 20 gennaio 1977 il nuovo<br />
Presidente degli stati uniti, Jimmy<br />
carter, volle la <strong>disco</strong> music al<br />
ballo inaugurale del suo mandato.<br />
non fu un caso che molti gruppi<br />
rock del decennio si sciolsero,<br />
tentarono la strada solistica e/o<br />
vissero un momento di declino<br />
producendo dischi invenduti (deep<br />
Purple e emerson, <strong>La</strong>ke e Palmer<br />
per citarne due). non fu un caso<br />
che, dopo il1977, con il successo<br />
dei Bee Gees (storico gruppo pop<br />
di bianchi), anche cantanti rock<br />
come elton John, david Bowie, i<br />
Queens, i Kiss e Paul mc cartney<br />
fecero hits di successo decisamente<br />
ballabili. il business colossale<br />
convinse insomma anche i critici<br />
più severi, e la <strong>disco</strong> music fu<br />
socialmente accettata. a fine anni<br />
’70, con la diffusione a livello<br />
mondiale della <strong>disco</strong>, iniziarono<br />
nei sentono nostalgia della <strong>disco</strong>,<br />
e che la “sindrome da rievocazione<br />
degli anni ’70” è ampiamente<br />
diffusa; è comprensibile che il<br />
ricordo di un’era così coinvolgente<br />
e “ricca” di contenuti (al contrario<br />
di ciò che sostengono i detrattori<br />
della <strong>disco</strong>) sia ancora vivo nella<br />
mente di molte persone, consapevoli<br />
che quella combinazione<br />
di indipendenza, divertimento,<br />
passione, comunanza è irripetibile.<br />
simbolico il fatto che, oramai,<br />
nella società moderna, la parola<br />
“<strong>disco</strong>” non è più un termine impronunciabile<br />
in occasioni formali.<br />
negli anni ’80 la <strong>disco</strong> diventa<br />
dance, e nei ’90 house music. oggi<br />
anche le prime crociate contro di<br />
essa. <strong>La</strong> <strong>disco</strong> era troppo lontana<br />
da tutto ciò che la critica aveva<br />
osannato fino a quel momento. <strong>La</strong><br />
sua mancanza di impegno sociale,<br />
la sua studiata artificiosità che si<br />
contrapponeva alla spontaneità<br />
del blues e del rock, la mancanza<br />
assoluta di presupposti culturali,<br />
la rendevano troppo diversa.<br />
Peter Shapiro: “come tutte le<br />
sottoculture e i movimenti artistici,<br />
la <strong>disco</strong> aveva gettato da sola i<br />
semi della propria distruzione. <strong>La</strong><br />
<strong>disco</strong> conteneva in sé il germe<br />
della generazione seguente, che<br />
germogliò proprio dal suo interno.<br />
mentre negli stati uniti la <strong>disco</strong><br />
veniva ricoperta di pece e piume,<br />
presa e fatta a pezzi, in europa<br />
non morì mai davvero. non fu mai<br />
trascinata nel fango, il suo nome<br />
non fu mai nemmeno pronunciato<br />
invano. e’ anche innegabile che la<br />
<strong>disco</strong> ebbe uno sviluppo fiorente<br />
nelle mani dei produttori europei<br />
negli anni ’80, e in massimo grado<br />
in italia”.<br />
con il termine “dance music” si<br />
include tutta la musica, basta sia<br />
ballabile, comunemente identificata<br />
come “commerciale”. ma nelle<br />
charts, nelle vendite dei dischi, si<br />
ritrova spesso quella ricetta semplice<br />
della <strong>disco</strong> che privilegia la<br />
voce, l’armonia, il ritornello facile.<br />
anche il grande Bob sinclar, prima<br />
di arrivare al successo internazionale,<br />
ha dovuto cambiare diverse<br />
identità. Quando ha ripescato la<br />
<strong>disco</strong> music, è volato in cima alle<br />
classifiche. insomma la house si<br />
balla, ma la <strong>disco</strong> si vende ancora.<br />
Per questo ci sentiamo di affermare<br />
che “GOOD MUSIC NEVER<br />
DIES”.
Paolo marcheschi<br />
i loVE<br />
<strong>disco</strong><br />
la notte degli<br />
oscar 1979<br />
uN aNNo<br />
di i loVE<br />
Quando:<br />
stasera sabato 28 novembre 2009<br />
dalle ore 22.00 in poi<br />
(presto perchè non c’è bisogno<br />
di fare l’alba per divertirsi)<br />
Dove:<br />
cinema manzoni - firenze<br />
Chi viene e chi<br />
non può venire:<br />
festa Privata, viene chi ha l’invito<br />
e non entra chi non ce l’ha. non<br />
esistono liste.<br />
Perchè l’evento:<br />
i Love <strong>disco</strong> festeggia il primo anno<br />
di attività e di successi celebrando<br />
la notte degli oscar ‘79 in modo<br />
simbolico. come al solito miriamo<br />
ad esaltare la potenzialità della più<br />
bella musica di tutti i tempi mixata<br />
<strong>disco</strong> un<br />
iL GruPPo i Love <strong>disco</strong> è nato goliardicamente<br />
su facebook un anno fa; fin<br />
da subito ha riunito molti dei dee Jay<br />
nati artisticamente a firenze e diventati<br />
oggi ben altro (carlo conti, marco Baldini,<br />
Gianfranco monti ecc.). dopo i 2 grandi<br />
eventi dello space e del Pontile di marina<br />
di Pietrasanta, ha triplicato spontaneamente<br />
i suoi membri ed è diventato un marchio<br />
che rappresenta un movimento reale che ha<br />
fatto del mood della <strong>disco</strong> (divertimento,<br />
spensieratezza, non prendersi troppo sul<br />
serio…) un vero e proprio stile di vita. i<br />
principi fondanti di i Love <strong>disco</strong>: il divertimento<br />
sano senza degenerazioni (Ballo<br />
e non sballo), la voglia di condividere bella musica che ognuno sente<br />
familiare (o propria) in contesti straordinari e di forte impatto comunicativo.<br />
il successo di i Love <strong>disco</strong> è la dimostrazione di come gruppi<br />
virtuali sulla rete possano diventare strumenti di aggregazione reali<br />
anche fra padri e figli, e di diffusione di messaggi positivi. siamo riusciti<br />
a trasformare un gruppo virtuale in un ‘movimento reale’ di persone che<br />
amano la musica <strong>disco</strong>, non perché necessariamente ricorda loro tempi<br />
passati, ma soprattutto perché quella musica è ancora bella e non ci si<br />
stanca mai di ascoltarla e ballarla. da facebook al sito agli approfondimenti<br />
per farlo diventare un portale di riferimento della <strong>disco</strong> music.<br />
Poi gli eventi, richiestissimi e pieni di vip e telecamere che rendono il<br />
nostro divertimento un vero e proprio successo. <strong>La</strong> mirror ball, l’icona del<br />
marchio del gruppo, riflette una pista da ballo in un luogo insolito e da<br />
valorizzare (un pontile, un ex cinema e poi chissà… un museo?) ma anche<br />
l’energia, la freschezza, la dinamicità, la condivisione di generazioni<br />
e persone con storie diverse che per una volta lasciano a casa i problemi<br />
per tuffarsi senza vergogna nel divertimento più spontaneo. Per ballare<br />
la <strong>disco</strong> music non c’è bisogno di pasticche; per divertirsi basta e avanza<br />
la bella musica. e se a 30 anni dalla sua scomparsa milioni di persone<br />
ancora oggi la sentono ognuno a modo suo come fosse propria, credo<br />
sia giusto renderle merito.<br />
da alex nelson e dai video di enrico<br />
tagliaferri e marzio dance. un<br />
evento che rimarrà nel tempo.<br />
Look:<br />
smoking, abito scuro o giacca elegante<br />
per Lui, gonna, pantalone o<br />
abito lungo a diva per Lei, ‘colorati’<br />
da accessori seventies: occhiali,<br />
parrucche, gilet, sciarpe, scarpe,<br />
collane. Per essere in tema baffi e<br />
basette per lui e un trucco stravagante<br />
per lei.<br />
Special Thanks:<br />
agli amici del gruppo faceBook i<br />
<strong>love</strong> <strong>disco</strong> e quelli del sito(www.<br />
i<strong>love</strong><strong>disco</strong>.net) che con il loro entusiasmo<br />
e grande partecipazione<br />
hanno reso possibile anche questo<br />
nuovo evento.<br />
I VALORI DI I LOVE DISCO in breve<br />
- Dal virtuale al reale<br />
ormai i social network sono canali<br />
importanti di notizie ed eventi.<br />
fatti di cronaca anche negativi,<br />
lo dimostrano. L’occasione che<br />
creiamo è l’esempio come gruppi<br />
virtuali sulla rete possono diventare<br />
strumenti di aggregazione<br />
reali, e di diffusione di messaggi<br />
positivi: il piacere condiviso dello<br />
stare insieme fra più generazioni,<br />
della bella musica e del divertimento<br />
sano.<br />
- Ballo ma non sballo<br />
<strong>La</strong> <strong>disco</strong> music è portatrice di<br />
messaggi positivi, allegria, condivisione,<br />
freschezza, dinamicità.<br />
non c’è bisogno di pasticche per<br />
ballarla divertendosi.<br />
Paolo<br />
71<br />
tiPo strano. non<br />
ha amici, ma condivide<br />
la sua passione per la<br />
<strong>disco</strong> con quasi 4000 iscritti al<br />
gruppo che serve con dedizione<br />
maniacale. ogni mattina, da un<br />
anno, sceglie accuratamente<br />
ed invia un video musicale<br />
in ognuna delle caselle mail.<br />
Gode infinitamente nel ricevere<br />
i ringraziamenti di tutti coloro<br />
che gra<strong>disco</strong>no essere svegliati<br />
con la musica di Paolo 71. e’ il<br />
dj a domicilio del gruppo ed il<br />
vero collante del gruppo di facebook.<br />
Per coloro che aprono<br />
la mail raramente è invece un<br />
vero e proprio intasatore. era<br />
Paolo70 prima di essere bannato,<br />
ora è Paolo 71 e prima<br />
di scomparire dai seventies ha<br />
ancora 8 identità da utilizzare.<br />
siete avvertiti!<br />
- Valorizzazione di location<br />
insolite<br />
il gruppo predilige veicolare la<br />
promozione di messaggi positivi<br />
anche per i luoghi da valorizzare.<br />
Per questo sceglie location insolite<br />
e non propriamente <strong>disco</strong>teche.<br />
- Intergenerazionalità<br />
ci sarà un motivo perché sulle<br />
note di i will survive padri e figli si<br />
trovano d’accordo nel condividere<br />
la pista da ballo.<br />
- Interclassista<br />
ci sarà un motivo perché sulle<br />
note di i will survive manager e<br />
commesse, bianchi, neri, etero<br />
e gay si trovano d’accordo nel<br />
condividere la pista da ballo.
Love <strong>disco</strong> è un progetto che<br />
vuole approfondire, valorizzare<br />
e diffondere la conoscenza della<br />
<strong>disco</strong>music oltre il semplice ascolto.<br />
un genere musicale che ha caratterizzato<br />
un periodo storico che va<br />
dagli anni ’70 fino all’inizio degli<br />
anni ’90 e che ha determinato sia<br />
un nuovo modo di divertirsi, sia<br />
nuove professioni, tendenze, mode<br />
ed abitudini della vita notturna. ne<br />
parliamo con massimo Pieri, uno<br />
degli organizzatori di i <strong>love</strong> <strong>disco</strong>.<br />
si ringrazia:<br />
roberto vezzosi<br />
elisabetta failla<br />
stefania vivoli<br />
alessandra Baglioni<br />
daniele sollima<br />
Luigi <strong>La</strong> serpe<br />
andrea rucci<br />
Italiana Servizi<br />
Lorenzo Galli<br />
fratelli rosati Pasticceria<br />
Hotel il salviatino<br />
Hilton Garden inn<br />
massimo Pieri<br />
Crede che si sottovaluti l’importanza<br />
della <strong>disco</strong>music?<br />
come altre tipologie di musica, è<br />
definita “leggera” sminuendo così il<br />
suo valore. solo la musica classica è<br />
riconosciuta “colta”. <strong>La</strong> <strong>disco</strong>music,<br />
come altre forme musicali, trae origine<br />
da una grande varietà di musica<br />
era suonata da orchestre, band e<br />
musicisti ed è riuscita a elevarsi a<br />
linguaggio universale. dal punto di<br />
vista giuridico la musica <strong>disco</strong> non è<br />
riconosciuta come la musica classica,<br />
ma viene regolata esclusivamente<br />
dalle leggi di mercato.<br />
GiGio Petrucci,ex pierre<br />
degli anni ’90, é uno degli<br />
organizzatori degli eventi<br />
firmati i <strong>love</strong> <strong>disco</strong>. con lui scopriremo<br />
gli elementi distintivi<br />
di questo gruppo e delle sue<br />
iniziative.<br />
Perché i vostri eventi hanno<br />
così successo?<br />
Quando pensiamo ad una serata<br />
ci mettiamo dalla parte degli<br />
invitati e delle loro aspettative.<br />
Questo ci permette andare<br />
veramente incontro ai gusti<br />
della gente.<br />
Ma I <strong>love</strong> <strong>disco</strong> non è l’unico<br />
gruppo a proporre serata a<br />
<strong>disco</strong> music:<br />
la musica PoPolaRE<br />
PER EccEllENZa<br />
<strong>La</strong> musica <strong>disco</strong> è un fenomeno<br />
culturale?<br />
<strong>La</strong> musica cosiddetta di intrattenimento,<br />
come la <strong>disco</strong>music, ha<br />
prodotto opere di altissimo livello<br />
artistico che sono ancora oggi attuali.<br />
Basti pensare a quante canzoni di<br />
allora vengono utilizzate in pubblicità<br />
e nelle colonne sonore dei film. sicuramente<br />
i testi insignificanti hanno<br />
lasciato spazio al messaggio che<br />
arriva con le melodie e con il ritmo. e’<br />
sicuramente nata come un fenomeno<br />
‘controculturale’, disimpegnato, ma<br />
a 30 anni di distanza è il momento<br />
di capire come mai quella musica si<br />
ascolta ancora.<br />
Gigio Petrucci<br />
tema 70-80.<br />
noi non vogliamo fare revival<br />
patetici ma proporre musica in<br />
modo fresco e moderno. e questo<br />
che fa la differenza e le persone se<br />
ne accorgono. chi viene ai nostri<br />
eventi ha veramente voglia di<br />
ballare e di divertirsi, lasciando da<br />
parte il resto.<br />
Come scegliete i temi degli<br />
eventi?<br />
cerchiamo sempre di trovare<br />
qualcosa che sia divertente ma non<br />
difficile da trovare perché chi lavora<br />
tutto il giorno ha poco tempo<br />
per cercare qualcosa. così è stato<br />
per l’accessorio colorato sull’abito<br />
bianco oppure per il paio di occhia-<br />
E’ giusto definirla popolare?<br />
si perché fa parte della “Pop music”<br />
come il rock, l’heavy metal o il funky<br />
e questo è un suo valore aggiunto.<br />
Pensiamo ai Beatles, straordinariamente<br />
popolari ma non c’è dubbio<br />
che abbiano rivoluzionato il modo<br />
di fare musica ma anche mode e<br />
tendenze.<br />
Quanto la <strong>disco</strong>music ha cambiato<br />
il modo di divertirsi?<br />
<strong>La</strong> musica <strong>disco</strong> è un grande fenomeno<br />
di aggregazione di massa in<br />
cui sia i giovani di allora, che quelli<br />
di oggi si riconoscono. Questo ha<br />
permesso nel tempo di eliminare<br />
i loVE <strong>disco</strong><br />
FacToR<br />
li. tutti oggetti facilmente reperibili<br />
ma che rafforzano la voglia di far<br />
parte del gruppo siamo riconoscibili,<br />
come una tribù!<br />
Più difficile l’abito anni ’70<br />
richiesto lo scorso febbraio.<br />
e’ stato dato l’assalto ai negozi<br />
di abbigliamento vintage e vista<br />
la partecipazione da tante parti<br />
d’italia, siamo contenti che ci siano<br />
ricadute economiche nei luoghi che<br />
credono in noi.<br />
Quanto è importante far parte<br />
del gruppo?<br />
direi che è fondamentale. Lo<br />
dimostrano le mail quotidiane che<br />
arrivano al gruppo, la caccia al<br />
biglietto, la voglia di partecipare<br />
e anche di mostrare una competenza<br />
musicale che a volte è solo<br />
apparente. L’importante è esserci e<br />
sentirsi partecipe.<br />
qualsiasi differenza generazionale,<br />
culturale e sociale. negli anni ’70,<br />
per esempio, era impensabile che<br />
genitori e figli andassero a ballare<br />
insieme mentre oggi è non solo<br />
possibile, ma naturale. Quando mi<br />
è possibile lo faccio con mia figlia<br />
virginia.<br />
I <strong>love</strong> <strong>disco</strong> insegna a divertirsi<br />
in modo sano.<br />
e’ difficile vivere la propria vita,<br />
sempre più frenetica e impegnata,<br />
dopo aver folleggiato fino alle sei di<br />
mattina. ci si può divertire senza per<br />
forza aspettare l’alba o sballando a<br />
tutti i costi. crediamo nel principio<br />
“ballo, ma non sballo”.<br />
Il progetto I <strong>love</strong> <strong>disco</strong> non si<br />
ferma qui.<br />
noi non siamo solo organizzatori<br />
di eventi. Questo è solo il primo<br />
passo perché realizzare un progetto<br />
molto più ampio. abbiamo già<br />
creato il sito internet www.i<strong>love</strong><strong>disco</strong>.net<br />
che con la sua community<br />
si candida ad essere il portale di<br />
riferimento di tutta la <strong>disco</strong> music.<br />
fra pochi giorni partirà il programma<br />
in radio e poi perché no, la televisione<br />
per far conoscere questo<br />
straordinario genere musicale e il<br />
suo mondo.<br />
Allora I <strong>love</strong> <strong>disco</strong> ha proprio<br />
un x factor? a giudicare dalle<br />
richieste di dj, ballerini, cantanti<br />
e ora anche di importanti aziende<br />
che vogliono accompagnarci nel<br />
percorso di crescita, direi proprio<br />
sì.
la FoNdaZioNE<br />
PER l’iNFaNZia<br />
RoNald mcdoNald<br />
iTalia<br />
nata neL 1999, la fondazione<br />
per l’infanzia ronald<br />
mcdonald italia è un’associazione<br />
non a scopo di lucro, che<br />
ha l’obiettivo di aiutare i bambini<br />
malati e in condizione di disagio ad<br />
avere un futuro migliore. Questo<br />
impegno viene realizzato attraverso<br />
una serie di iniziative umanitarie<br />
e scientifiche che coinvolgono i<br />
bambini e le loro famiglie.<br />
Presenti in 52 paesi, le fondazioni<br />
per l’infanzia ronald mcdonald<br />
hanno assicurato fino ad oggi<br />
finanziamenti per 460 milioni di<br />
dollari in favore di bambini di tutto<br />
il mondo. i fondi raccolti servono<br />
per la realizzazione di case e strutture<br />
ronald mcdonald che danno<br />
alloggio temporaneo a famiglie<br />
con bambini gravemente malati<br />
e lungodegenti presso i principali<br />
centri pediatrici.<br />
in italia la fondazione per l’infanzia<br />
ronald mcdonald è ormai una<br />
realtà consolidata con all’attivo<br />
quattro centri di accoglienza per<br />
i bambini malati e le loro famiglie:<br />
tre Case Ronald a Roma/<br />
Palidoro, Brescia, S. Giovanni<br />
Rotondo ed una Family Room<br />
all’interno dell’Ospedale S.<br />
Orsola-Malpighi di Bologna. in<br />
queste strutture vengono ospitate<br />
Progetti e Partners<br />
oltre 3.000 persone ogni anno,<br />
ma molti sono ancora gli ospedali<br />
che chiedono di aprire nuove case<br />
ronald/family room a sostegno<br />
delle famiglie.<br />
anche un semplice gesto di<br />
accoglienza può diventare un atto<br />
di condivisione e di amore, può<br />
servire a far nascere un sorriso e<br />
riaccendere la speranza: questa<br />
è la filosofia della fondazione per<br />
l’infanzia ronald mcdonald italia,<br />
che si propone di continuare nella<br />
sua opera, aprendo e gestendo<br />
nuovi centri di accoglienza in italia,<br />
per rispondere al bisogno di tante<br />
famiglie di poter stare unite ai loro<br />
bambini malati.<br />
si Può effettuare una<br />
donazione per aiutare la<br />
fondazione per l’infanzia<br />
ronald mcdonald italia<br />
attraverso: le urne presso tutti i<br />
ristoranti mcdonald’s, bonifico<br />
bancario o pagamento online<br />
con carta di credito.<br />
Per maggiori informazioni:<br />
www.fondazioneronald.it
dirotta su cuba<br />
Liorni<br />
magri e Guarnieri<br />
colombari<br />
i loVE <strong>disco</strong><br />
FRiENds<br />
costanzo<br />
antognoni<br />
Perchéuna musica ‘frivola e superficiale’ è diventata<br />
uno dei più imponenti fenomeni commerciali mondiali<br />
e patrimonio condiviso da diverse generazioni?<br />
Perché in una società che brucia le novità in una settimana,<br />
quella musica da oltre 30 anni è ancora oggi un<br />
rito collettivo di massa in ogni <strong>disco</strong>teca del pianeta?<br />
Perchéancora oggi, la musica anche di tendenza, la<br />
moda, i costumi attingono a piene mani agli anni ’70?<br />
in usa, dove è nato anche il fenomeno<br />
della <strong>disco</strong>-teca, la <strong>disco</strong><br />
music ha favorito l’affermazione<br />
di importanti diritti civili (gay, neri,<br />
ispanici…); nel resto del mondo è<br />
stata associata al disimpegno e,<br />
peggio ancora, alla droga, all’alcool<br />
e al sesso fine a se stesso. ma la<br />
realtà è che la <strong>disco</strong> è stata uno dei<br />
più grandi fenomeni di integrazione<br />
di massa. Giovani e meno giovani,<br />
neri e bianchi, professionisti ed<br />
operai, gente di sinistra e di destra,<br />
tutti riconoscono la <strong>disco</strong> music<br />
come propria. <strong>La</strong> <strong>disco</strong> music è la<br />
musica popolare per eccellenza: è<br />
patrimonio di tutti e appartiene a<br />
tutti. senza presunzione e con un<br />
pizzico di follia, noi crediamo che<br />
accanto alla musica Pop in generale,<br />
ed anche alla <strong>disco</strong> music, sia<br />
arrivato il momento di mettere la<br />
parola‘culture’.<br />
FABIO CANINO<br />
Gli anni ’70? sono stati anni difficili<br />
per il nostro paese, la cronaca parla<br />
da sola. ma sono stati anche anni<br />
di grande apertura sociale. nascono<br />
le prime radio e tv private e<br />
ricordo ancora l’emozione della mia<br />
prima dedica per radio chiesi ‘the<br />
best <strong>disco</strong> in town.’<br />
ricordo la voglia di uscire dagli<br />
schemi, di rompere la routine<br />
quotidiana e il desiderio di divertirsi.<br />
<strong>La</strong> <strong>disco</strong> music, che è in definitiva<br />
la colonna sonora della mia<br />
vita, insieme a tutti i suoi miti ha<br />
avuto il merito di accelerare se non<br />
accompagnare tutti i grandi cambiamenti<br />
sociali in atto. Le barriere<br />
sociali l’ha abbattute la musica<br />
non l’uomo. nel mio piccolo, penso<br />
comunque di aver contribuito anche<br />
io in questo: cronache marziane ha<br />
avuto il merito di riportare la <strong>disco</strong><br />
’70-’80, dopo anni, in tv.<br />
<strong>La</strong> moda negli anni ’70? era votata<br />
al gusto dell’esagerazione e regnava<br />
sovrano l’accessorio colorato e<br />
particolare, sempre e comunque.<br />
non a caso oggi si va a ricercare<br />
l’accessorio vintage.<br />
MAURIZIO COSTANZO<br />
<strong>La</strong> musica anni 70 è certamente<br />
la più resistente nella memoria<br />
di chiunque, del più giovane e del<br />
meno giovane. il perché non lo so<br />
ma è pur certo che ci sono musiche<br />
e parole che attraversano le generazioni<br />
e occupano la memoria delle<br />
figlie, delle mamme e delle nonne.<br />
il problema è che essendo passato<br />
il tempo e non rendendotene conto<br />
in quel momento, ti ritrovi a battere<br />
il tempo e a canticchiare.<br />
DIROTTA SU CUBA<br />
fermarsi all’apparenza di una<br />
luce stroboscopica sarebbe come<br />
definire frivolo e superficiale<br />
quell’istinto che ci fa saltare di<br />
gioia o battere i piedi di rabbia;<br />
sarebbe come definire futile<br />
canino, presenterà<br />
la premiazione de “<strong>La</strong> notte<br />
degli oscar di i <strong>love</strong> <strong>disco</strong>”<br />
ed inconsistente Keith Hearing<br />
perchè disegnava dei pupazzetti<br />
nella metro di new York o Walt<br />
disney perchè il protagonista delle<br />
sue storie era soltanto un topo,<br />
sarebbe come degradare i Beatles<br />
a semplice evento mediatico o non<br />
considerare italo calvino un grande<br />
scrittore solo perchè usava un<br />
linguaggio semplice per argomenti<br />
semplici. da musicista quale sono<br />
da venticinque anni, non trovo la<br />
<strong>disco</strong> music meno colta o meno<br />
intelligente di altri generi che si<br />
fregiano di questi attributi, anzi,<br />
essendo un genere ben definito<br />
in una gabbia ritmica piuttosto<br />
rigida richiede grande inventiva e<br />
conoscenza musicale da parte di<br />
chi la produce per sfuggire alla ripetitività<br />
o alla banalità. L’enorme<br />
varietà dei suoni usati, che passa<br />
dall’orchestra d’archi di Barry<br />
White per i fiati stellari degli earth<br />
Wind and fire, fino ad arrivare ai<br />
synth futuristici di moroder che<br />
usò per donna summer, ha fatto si<br />
che i più grandi musicisti dei nostri<br />
tempi abbiano avuto la tentazione<br />
di misurars con essa. e infatti è<br />
questo il bello della <strong>disco</strong> music:<br />
è per tutti! a seconda di ciò che<br />
stai cercando, lo puoi trovare. Puoi<br />
ballare come tony manero o come<br />
l’orso Balù, non importa avere la<br />
voce di Gloria Gaynor per sgolarsi<br />
gridando:”i will survive”!!! stefano<br />
de donato musicista compositore<br />
e fondatore dei dirotta su<br />
cuba.
occa<br />
mancini e fratini<br />
MARCO LIORNI<br />
Gli anni ‘70 per me hanno rappresentato<br />
la scoperta del mondo. del<br />
mondo ‘vero’, intendo, del mondo<br />
‘adulto’. <strong>La</strong> febbre del sabato sera<br />
mi ricordo bene che fu un po’ uno<br />
shock: era brutale in certe scene a<br />
quei tempi. il sesso in macchina per<br />
esempio, e poi il mondo della notte<br />
e delle <strong>disco</strong>teche, che aveva un<br />
fascino pazzesco. ci ha raccontato<br />
un mondo, ci ha fatto crescere e ci<br />
ha fatto sognare.<br />
GIANFRANCO MONTI<br />
Gli anni ’70: senza ombra di<br />
dubbio un periodo assolutamente<br />
irripetibile. io poi, essendo stato<br />
un miracolato, l’ho davvero vissuto<br />
dalla parte giusta. insieme a carlo<br />
conti, marco Baldini, “il Giga”,<br />
Jody, vincent, Graziano miai, Walter<br />
santillo ed altri, senza neanche<br />
rendercene conto, abbiamo vissuto<br />
quegli anni da protagonisti. nel<br />
1975 ho iniziato a fare la radio, e<br />
dopo pochi mesi mi sono ritrovato<br />
a mettere i dischi nelle <strong>disco</strong>teche<br />
più conosciute di firenze. avevo<br />
appena compiuto 17 anni...ero<br />
sicuro di essere entrato dentro un<br />
sogno.<br />
un aneddoto: era l’estate 1977, io<br />
trasmettevo a radio sperimentale<br />
6 subito dopo un vero mito di quegl’anni,<br />
“il Giga”, una manna dal<br />
cielo. un pomeriggio mi chiamano<br />
per offrirmi di andare a mettere i<br />
dischi in una specie di giardinone<br />
a sesto fiorentino. mi offrirono 50<br />
mila lire a sera per 2 volte la settimana.<br />
era troppo bello per essere<br />
vero. mentre mi stavo preparando,<br />
venne da me il proprietario dicendo:<br />
“ti raddoppio i soldi. ti offro<br />
100 mila lire a sera”. non riuscendo<br />
a capire, rimasi muto come un<br />
pesce. alle 21:30 aprirono le porte<br />
ed entrarono più di 2.000 ragazzi.<br />
Quella sera la mia vita cambiò.<br />
indimenticabile vuol dire impossibile<br />
da dimenticare.<br />
Quella musica, quei colori,<br />
quegl’abiti per noi volevano dire<br />
divertimento, spensieratezza. Per<br />
noi voleva dire rifugiarsi su un’isola,<br />
dove la voglia di stare insieme<br />
e di divertirci, ci dava ossigeno e<br />
voglia di vivere.<br />
come dice <strong>La</strong>wrence, la <strong>disco</strong><br />
è uno dei più grandi “fenomeni<br />
di integrazione di massa”. ecco<br />
perché... “i Love <strong>disco</strong>”!<br />
SIMONE COLOMBARI (attore)<br />
noooo… Questa bisogna ballarla<br />
per forza…<br />
e’ la frase che regolarmente<br />
sento quelle poche volte che mi<br />
capita di andare in una <strong>disco</strong>teca<br />
nel momento in cui parte, “i will<br />
survive” santa esmeralda o il<br />
vecchio Patrick Hernandez. improvvisamente<br />
la pista si riempie di<br />
persone scatenate dai quindici ai<br />
sessant’anni, non c’è più differenza<br />
di età. Questo ci fa capire che<br />
il fenomeno <strong>disco</strong> music, non è<br />
stato solo un fatto generazionale<br />
anni settanta, ma è diventato un<br />
conti e Querci monti<br />
marcheschi, chiabotto (Presenterà la serata) e Pieri<br />
vero e proprio classico, destinato<br />
a durare nel tempo proprio per<br />
quella modernità che solo i grandi<br />
classici riescono ad avere.<br />
NICCOLò QUERCI<br />
(Vice Presidente R.T.I - Mediaset)<br />
“<strong>La</strong> <strong>disco</strong> music? ammetto di essere<br />
un estimatore riservato. mi è<br />
sempre piaciuta, ma in quegli anni<br />
d’oro la <strong>disco</strong>teca non mi ha mai<br />
del tutto catturato. mi trovavo decisamente<br />
meglio con un motorino<br />
veloce (avevo un mitico ‘Lui 75’<br />
arancione!) o fra lepri e fagiani,<br />
che in pista all’elefante. ma la<br />
musica, quella musica la ascoltavo<br />
eccome, magari in buona compagnia<br />
nella tranquillità di casa di<br />
amici e amiche. ancora oggi nelle<br />
occasioni che devono decollare un<br />
cd con la <strong>disco</strong> music non manca<br />
mai. e’ sinonimo di allegria e<br />
divertimento e quindi lunga vita ad<br />
i Love <strong>disco</strong>!”<br />
GIANCARLO ANTOGNONI<br />
“ Gli anni 70 e ’80 sono stati anni<br />
meravigliosi si viveva bene meno<br />
stress più voglia di divertirsi meno<br />
traffico. nel calcio poi la <strong>disco</strong> music<br />
ebbe un impatto normale nel<br />
senso che almeno io l’ho vissuta<br />
tranquillamente. il mio gruppo<br />
preferito i Bee Gees. <strong>La</strong> <strong>disco</strong>teca<br />
in cui andavo il full up dove arrivavo<br />
con la mia BmW 1600 bianca<br />
che per me era davvero il top…e<br />
se non sbaglio il full uP ancora<br />
oggi mi risulta abbia un suo fasci-<br />
no. e sulla moda anni 70…? mi è<br />
sempre piaciuto vestire bene ricordo<br />
i pantaloni a zampa d’elefante<br />
i ray ban e le camicie con colori<br />
vivaci.. che tra l’altro stanno ritornando<br />
di moda adesso…segno<br />
che è stato un periodo importante<br />
e averlo vissuto da protagonista è<br />
una bella soddisfazione.<br />
SANDRO MENCUCCI<br />
(amministratore delegato della<br />
fiorentina)<br />
“ frequentava le <strong>disco</strong>teche negli<br />
anni 70’? certo che le frequentavo..ero<br />
spesso al Banana moon<br />
in Borgo degli albizi..sempre<br />
vestito in nero anzi immancabile<br />
il giubbotto di pelle nero stile<br />
fonzie e si ballava la musica dei<br />
Police dei clash insomma musica<br />
di nicchia come la definisco io.<br />
Quegli anni sono stati un periodo<br />
bellissimo, unico, le amicizie fatte<br />
allora le ho mantenute fino a oggi.<br />
Pensate che allora che facevo il<br />
servizio d’ordine allo stadio per i<br />
concerti..e mai avrei pensato di<br />
arrivare un giorno a gestirlo per la<br />
fiorentina. ricordo che una sera<br />
c’era un concerto di claudio Baglioni<br />
e una ragazza mi pregava in<br />
lacrime per avere un autografo del<br />
cantante romano.. cercai disperatamente<br />
di arrivare a farmi fare<br />
quell’autografo ma Baglioni era<br />
sempre super impegnato e allora<br />
per non deludere quella ragazza<br />
decisi di farlo io”.<br />
Baldini<br />
militello<br />
CRISTIANO MILITELLO<br />
negli anni 70 c’era un’energia difficilmente<br />
riscontrabile altrove. <strong>La</strong><br />
febbre del sabato sera? Ha rappresentato<br />
l’infatuazione, peraltro<br />
diventata perpetua, nei confronti<br />
di un certo tipo di musica. Le sonorità<br />
di chic, earth Wind & fire,<br />
sylvester, donna summer e altri<br />
mi conquistarono subito. L’album<br />
della febbre lo ascoltavo nello<br />
studio del babbo – dove avevamo<br />
un piatto Grundig avantissimo che<br />
metteva la puntina sul solco da<br />
solo – e mi ricordo che su un pezzo<br />
che era la rivisitazione della v di<br />
Beethoven io mi divertivo a fare la<br />
moviola umana. un ero mica tanto<br />
normale…<br />
un aneddoto? Beh quando a domenica<br />
in nel 2000 carlo conti disannunciò<br />
gli chic – ospiti quel giorno<br />
in studio – e introdusse in scena<br />
me, vissi un momento di sonoro<br />
frastrnamento. e poi indimenticabile<br />
il primo 45 giri acquistato nella mia<br />
vita. HustLe di van mc coy 1975!<br />
Perché la musica <strong>disco</strong> è immortale?<br />
Perchè non è così superfiacile come<br />
si crede. Pensiamo a musicistiproduttori<br />
che poi sono rimasti nella<br />
storia fino ai nostri giorni: Giorgio<br />
moroder, nile rodgers, Quincy<br />
Jones. Lo stesso michael Jackson<br />
ha iniziato con la dance. off the wall<br />
ne è pieno.<br />
il Professor <strong>La</strong>wrence ha tutte le<br />
ragioni di questo mondo. io la parola<br />
culture l’avrei messa lì davanti già<br />
da un pezzo.
eventi 2009<br />
uN<br />
aNNo di<br />
i loVE<br />
<strong>disco</strong>
i loVE<br />
<strong>disco</strong><br />
Radio<br />
show<br />
come e dove è nata la<br />
<strong>disco</strong>-music? e soprattutto<br />
perché a distanza di 30 anni<br />
riscuote ancora tanto successo<br />
anche da chi non l’ha vissuta<br />
direttamente?<br />
raccontare e spiegare quella che<br />
potremo definire la <strong>disco</strong>-culture,<br />
sarà la “mission” principale di “i<br />
Love <strong>disco</strong> radio show”<br />
un nuovo contenitore non solo<br />
musicale che andrà in onda da<br />
lunedì 7 dicembre su rdf.<br />
il programma cercherà di rispondere<br />
alle domande di cui sopra e<br />
racconterà storie, miti, aneddoti e<br />
personaggi legati al periodo d’oro<br />
della <strong>disco</strong> music (1975-1980) con<br />
riferimenti a livello internazionale,<br />
nazionale e strettamente locale.<br />
oltre al racconto dei conduttori,<br />
ci sarà spazio proprio per<br />
i protagonisti dell’epoca siano<br />
essi dj, produttori, gestori di<br />
locali o semplicemente i fruitori<br />
finali della <strong>disco</strong>: i ballerini delle<br />
tante <strong>disco</strong>teche sparse per la<br />
città, le mitiche “cantine”, che<br />
alla stregua dei loft newyorchesi<br />
rappresentavano l’humus ideale<br />
per far nascere e fiorire la <strong>disco</strong>music.<br />
il programma sarà articolato in<br />
più parti: quella del talk-show<br />
effettivo, in onda il lunedì dalle 22<br />
alle 24, e le schede di presentazione<br />
dei vari eventi della <strong>disco</strong><br />
music, della durata di circa 7/10<br />
minuti, in onda 3 volte al giorno<br />
durante la settimana.<br />
<strong>La</strong> direzione artistica del programma<br />
sarà di enrico tagliaferri, già<br />
componente del nucleo centrale<br />
di i <strong>love</strong> <strong>disco</strong>, che sarà coadiuvato<br />
in conduzione da un altro<br />
mitico dj degli anni 70: marzio<br />
dance, anche lui membro di i<br />
<strong>love</strong> <strong>disco</strong> e responsabile della<br />
sezione Web.<br />
appuntamento allora su rdf<br />
102,7 da lunedì 7 dicembre.<br />
se almeno una volta nella vita,<br />
scatenandovi con stayin alive<br />
avete alzato il dito indice….non<br />
potete mancare!<br />
tagliaferri<br />
RdF mEdia<br />
PaRTNER<br />
di uN gRaNdE<br />
PRogETTo<br />
intervista a Pierluigi Picerno<br />
amministratore delegato rdf 102.7<br />
Quando siamo stati contattati<br />
per diventare media<br />
partner di i Love <strong>disco</strong> non<br />
abbiamo avuto alcun dubbio sulla<br />
risposta.<br />
rdf 102.7 ha vissuto intesamente<br />
gli anni della <strong>disco</strong> music e<br />
ripercorrere senza nostalgia quei<br />
momenti epocali ma sempre attuali<br />
fa parte della nostra cultura<br />
di fare radio.<br />
<strong>La</strong> <strong>disco</strong> music e le radio private<br />
hanno scandito giorno dopo<br />
giorno quel periodo storico. un<br />
percorso iniziato trent’anni fa.<br />
trent’anni di storia della musica<br />
e dell’informazione. È una storia<br />
lunga quella delle radio private a<br />
firenze. anni ribelli. di passioni.<br />
firenze 1975, mixer e fantasia,<br />
così nascono le prime radio libere.<br />
il 28 luglio del 1976 la corte di<br />
cassazione conferma il provvedimento<br />
del pretore: le trasmissioni<br />
in ambito locale sono legittime.<br />
finisce il monopolio rai, le antenne<br />
si moltiplicano, commerciali o<br />
più impegnate. L’informazione diventa<br />
meno istituzionale, fredda,<br />
ingessata. tutta un’altra musica,<br />
si apre una nuova era nella storia<br />
della radio.<br />
firenze, come in tante città culturalmente<br />
molto vive, registra in<br />
quegli anni le mode e le tendenze<br />
più disparate, lanciate e proposte<br />
da emittenti che riscuotono il<br />
consenso del pubblico.<br />
nasce anche rdf, radio diffusione<br />
firenze, all’inizio si è caratterizzata<br />
per il format classico, poi<br />
in seguito alla musica ha alternato<br />
l’informazione e le rubriche.<br />
radio di servizio è diventata oggi<br />
una radio di successo affermato<br />
a livello regionale. tra i primi collaboratori:<br />
carlo conti e Walter<br />
santillo.<br />
non mi resta altro che invitare<br />
tutti i radioascoltatori alla serata<br />
organizzata da i Love <strong>disco</strong><br />
all’ex cinema manzoni, non si<br />
tratterà di una semplice festa,<br />
ma di un evento che ripercorrerà<br />
la genesi della <strong>disco</strong> music e la<br />
sua evoluzione nel corso degli<br />
anni. rdf 102.7, per celebrare<br />
questa iniziativa, prevederà un<br />
grande programma radiofonico<br />
che inizierà nel mese di dicembre<br />
e degli spettacolari eventi live<br />
ai quali rdf 102.7 sarà sempre<br />
presente.
ENic: 45 aNNi<br />
di aTTiViTà<br />
iL ProGetto cuLturaLe i<br />
sembra proprio essere l’anno<br />
delle celebrazioni per l’enic,<br />
la storica agenzia fiorentina di<br />
organizzazione congressi ed<br />
eventi. L’agenzia fondata nel 1964<br />
da maria cristina dalla villa,<br />
compie il 26 novembre, 45 anni<br />
di attività. da <strong>La</strong> pira fino ad oggi,<br />
l’agenzia ha organizzato centinaia<br />
di congressi ed eventi. da circa 15<br />
anni l’agenzia guidata da stefano<br />
Gabbrielli, figlio della fondatrice<br />
tutt’ oggi attiva nell’azienda come<br />
senior partner, oltre ai congressi<br />
ha diversificato la sua attività<br />
nell’organizzazione di grandi eventi<br />
per le più prestigiose aziende al<br />
mondo di moda e non solo.<br />
negli ultimi anni oltre ad essere,<br />
“supporter” della fiorentina, ha<br />
sulla ciTTà<br />
questo noi ci ritroviamo.<br />
iL ProGetto cuLturaLe i <strong>love</strong><br />
<strong>disco</strong> ha creato intorno ad esso<br />
un interesse positivo di quanti<br />
contribuiscono al loro successo.<br />
Leonardo Bassilichi, vice direttore<br />
generale della storica azienda<br />
fiorentina Bassilichi spa, crede in<br />
questo tipo di iniziative tanto da<br />
volerne essere coinvolto.<br />
Perché è importante partecipare<br />
a questo tipi di eventi?<br />
<strong>La</strong> nostra presenza non ha niente<br />
di commerciale. siamo con questi<br />
ragazzi che riescono a fare iniziative<br />
belle e di qualità. apprezziamo<br />
il modo in cui raccontano<br />
la storia della musica degli anni<br />
’70 valorizzando il suo futuro. in<br />
partecipato in qualità di sponsor<br />
a numerose iniziative sportive<br />
e culturali, non ultima la collaborazione<br />
come partner di “i<br />
<strong>love</strong> <strong>disco</strong>”, la creatura di Paolo<br />
marcheschi. Parte integrante del<br />
progetto fin dal primo evento allo<br />
space electronic, passando per la<br />
festa in bianco sul pontile di marina<br />
di Pietrasanta, fino alla notte<br />
degli oscar al cinema manzoni di<br />
stasera.<br />
tre domande all’amministratore di<br />
enic stefano Gabbrielli:<br />
I sue pensieri e le sue emozioni<br />
per questi due compleanni:<br />
il 45° dell’Enic ed il primo<br />
compleanno di “I <strong>love</strong> <strong>disco</strong>”.<br />
ovviamente, due anniversari di-<br />
Bassilichi:<br />
uNo sguaRdo<br />
Come mai?<br />
<strong>La</strong> Bassilichi spa è un’azienda<br />
storica. Questo è un beneficio ma<br />
anche un limite perché è ricordata<br />
per il suo passato, mentre<br />
vorremmo che fosse apprezzata<br />
anche per quello che sta facendo<br />
e per ciò che sta progettando per<br />
il futuro.<br />
Quali sono le manifestazioni a<br />
cui partecipate?<br />
noi apprezziamo molto la qualità<br />
e la freschezza. siamo presenti<br />
nel calcio giovanile, dove ancora<br />
c’è uno spirito sportivo e quella<br />
passione che non si ritrova più<br />
stefano Gabrielli<br />
versi. il 45° dell’enic, è una storia<br />
imprenditoriale e professionale<br />
che ha attraversato quasi mezzo<br />
secolo e che ha davanti a sé un futuro<br />
molto stimolante. i <strong>love</strong> <strong>disco</strong><br />
è un’ avventura molto divertente<br />
che ci piace sostenere.<br />
Come vede il futuro dell’Enic e<br />
di I <strong>love</strong> <strong>disco</strong>?<br />
nella massima serie. così per i<br />
<strong>love</strong> <strong>disco</strong>, dove gli organizzatori<br />
ci mettono il cuore in quello che<br />
fanno e per questo riescono ad<br />
ottenere il massimo.<br />
Crede che eventi come questi<br />
contribuiscano a cambiare<br />
Firenze?<br />
c’è una parte della città che si<br />
sta svegliano e porta avanti idee<br />
innovative. e’ un segnale positivo<br />
che noi apprezziamo, tanto<br />
da supportare le manifestazioni,<br />
come quelle di i <strong>love</strong> <strong>disco</strong>, che<br />
cercano di cambiare la nostra città<br />
ma che sono anche uno stimolo<br />
per gli altri a fare altrettanto.<br />
Per quanto riguarda l’enic, è di<br />
questi giorni l’apertura della<br />
nostra sede di roma. abbiamo,<br />
in programma per i prossimi anni<br />
una serie di progetti importanti da<br />
sviluppare e molti eventi su cui<br />
già stiamo lavorando. Per quanto<br />
riguarda i <strong>love</strong> <strong>disco</strong>, il nostro intento<br />
è far crescere questa iniziativa<br />
per creare eventi sempre più<br />
Leonardo Bassilichi<br />
spettacolari, senza mai scordarsi<br />
l’arma vincente, il divertimento!<br />
Un Oscar per l’Enic ed uno per<br />
I <strong>love</strong> <strong>disco</strong>?<br />
Per l’enic sicuramente a mia<br />
madre ed ai miei collaboratori. Per<br />
i <strong>love</strong> <strong>disco</strong>… a Paolo!
PuBBliciTà