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Dott. Alessandro Ghirardini - Quaderni del Ministero della Salute

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“Odontoiatria di comunità: criteri di appropriatezza clinica, tecnologica e strutturale”<br />

Roma, 29 marzo 2011<br />

Auditorium “Biagio d’Alba”, <strong>Ministero</strong> <strong>del</strong>la <strong>Salute</strong> - Roma<br />

Un problema di attualità: l’osteonecrosi da bifosfonati<br />

<strong>Dott</strong>. <strong>Alessandro</strong> <strong>Ghirardini</strong><br />

<strong>Ministero</strong> <strong>del</strong>la <strong>Salute</strong><br />

Direzione Generale <strong>del</strong>la Programmazione Sanitaria, dei Livelli di Assistenza e dei principi etici di<br />

sistema<br />

a.ghirardini@sanita.it


Azioni per la Qualità e la Sicurezza <strong>del</strong>le cure: il Governo Clinico<br />

Integrato definisce i determinanti per il miglioramento <strong>del</strong>la qualità<br />

Use of clinical gui<strong>del</strong>ines<br />

Clinical Leadership<br />

Team working<br />

Clinical Audit<br />

Risk Management<br />

Evidence based practice<br />

Continuing Professional Development<br />

Appraisal<br />

Performance Management<br />

Research and Development<br />

Patient and staff involvement<br />

Service improvement<br />

Complaints Management<br />

Reflective Practice


Azioni prioritarie per la sicurezza <strong>del</strong>le cure<br />

1. Funzione di gestione <strong>del</strong> rischio come attività di<br />

governo clinico<br />

2. Monitoraggio eventi avversi e rapporto periodico<br />

3. Comunicazione e Trasparenza dei dati<br />

4. Raccomandazioni e linee guida<br />

5. Formazione<br />

Gruppi di lavoro ad hoc


Elaborazione e diffusione di Raccomandazioni<br />

Finalità<br />

Assicurare la circolazione tempestiva di informazioni relative alla<br />

sicurezza dei pazienti e alla gestione <strong>del</strong> rischio clinico<br />

Aumentare la consapevolezza che alcune procedure diagnostiche<br />

e terapeutiche possono anche causare danni gravissimi ai<br />

pazienti<br />

Offrire una strategia per implementare una risposta a livello<br />

aziendale ed effettuare un successivo monitoraggio e valutazione<br />

<strong>del</strong>l’efficacia <strong>del</strong>l’azione intrapresa


Raccomandazione elaborate consultazione<br />

aperta<br />

Corretto uso <strong>del</strong>le soluzioni concentrate di KCl ed altre sol.<br />

concentrate contenenti K<br />

regioni/aziende/<br />

operatori<br />

<br />

Corretta identificazione <strong>del</strong> paziente, sito chirurgico e procedura <br />

Strumento o altro materiale ritenuto <br />

Suicidio o tentato suicidio di paziente in ospedale <br />

Morte materna correlata al travaglio e/o parto <br />

Reazione trasfusionale incompatibilità da AB0 <br />

Errori in terapia farmacologica <br />

Manutenzione dei dispositivi medici <br />

Violenza su operatore <br />

Osteonecrosi e terapia con bifosfonati <br />

Sistema di trasporto intra-extra ospedaliero <br />

Caduta di paziente <br />

Morte di neonato sano <br />

Attribuzione codice triage <br />

Violenza su paziente


http://www.salute.gov.it/qualita/qualita.jsp


Attività svolte<br />

Guida per la sicurezza negli studi odontoiatrici<br />

Raccomandazione per la prevenzione <strong>del</strong>l’osteonecrosi<br />

<strong>del</strong>la mascella/mandibola da bifosfonati


RACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE DELL’OSTEONECROSI<br />

DELLA MASCELLA/MANDIBOLA DA BIFOSFONATI- Il contesto<br />

I bifosfonati<br />

Presentano un’alta affinità per le ossa, di cui hanno la capacità<br />

di modulare il turnover e ridurre il rimo<strong>del</strong>lamento in corso di<br />

riassorbimento, ma tendono a depositarsi nel tessuto osseo,<br />

dove possono determinare alterazioni persistenti anche dopo<br />

l’interruzione <strong>del</strong>la terapia<br />

Il loro meccanismo d’azione si basa sulla capacità di inibire il<br />

riassorbimento osseo mediato dagli osteoclasti.<br />

Vengono utilizzati come terapia di riferimento per diverse<br />

patologie metaboliche ed oncologiche coinvolgenti l’apparato<br />

scheletrico, dalle metastasi ossee all’ipercalcemia neoplastica,<br />

dal morbo di Paget all’osteogenesi imperfetta ed anche alle<br />

varie forme di osteoporosi (post - menopausale, maschile e da<br />

corticosteroidi)


RACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE DELL’OSTEONECROSI<br />

DELLA MASCELLA/MANDIBOLA DA BIFOSFONATI- Il contesto<br />

Il trattamento <strong>del</strong>le metastasi ossee richiede dosi molto elevate di farmaco<br />

somministrazione endovenosa ravvicinata nel tempo<br />

elevate concentrazioni scheletriche in breve tempo<br />

La dose cumulativa <strong>del</strong> farmaco sembra essere l’elemento più attendibile per<br />

stimare il rischio di effetti indesiderati anche particolarmente gravi,<br />

come l’osteonecrosi <strong>del</strong>la mascella/mandibola, associato all’uso dei bifosfonati<br />

L’osteonecrosi <strong>del</strong>la mandibola è una complicanza non frequente, ma severa, che<br />

necessita di una integrazione multidisciplinare tra diversi specialisti (dentisti,<br />

oncologi, chirurghi maxillo-facciali)


RACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE DELL’OSTEONECROSI<br />

DELLA MASCELLA/MANDIBOLA DA BIFOSFONATI- Il contesto<br />

I bifosfonati Negli ultimi anni sono stati riportati in letteratura più di 1000 casi di<br />

ONM associata prevalentemente al trattamento con aminobifosfonati<br />

in pazienti oncologici.<br />

Anche nel nostro Paese si sono moltiplicate le segnalazioni spontanee<br />

di osteonecrosi da bifosfonati<br />

L’AIFA ha emanato una determinazione di modifica degli stampati<br />

<strong>del</strong>le specialità suddette (Gazzetta Ufficiale n. 267 <strong>del</strong> 16 novembre<br />

2006), dalla quale sono esclusi l’acido zoledronico, pamidronico e<br />

ibandronico in quanto per essi la modifica <strong>del</strong> riassunto <strong>del</strong>le<br />

caratteristiche <strong>del</strong> prodotto è stata effettuata direttamente dall’EMA.


RACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE DELL’OSTEONECROSI<br />

DELLA MASCELLA/MANDIBOLA DA BIFOSFONATI (2009)<br />

Obiettivo<br />

Fornire indicazioni in ambito oncologico per la<br />

corretta gestione dei pazienti che devono iniziare<br />

o hanno già iniziato il trattamento con<br />

bifosfonati, specialmente quelli sottoposti a<br />

terapia per via endovenosa e che devono<br />

sottoporsi a manovre chirurgiche<br />

odontoiatriche<br />

pazienti oncologici<br />

che necessitano di terapia con bifosfonati<br />

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1077_allegato.pdf


è rivolta a<br />

si applica a<br />

riguarda<br />

La Raccomandazione<br />

tutti gli odontoiatri sanitari coinvolti nel processo di<br />

cura dei pazienti in particolare a medici di medicina<br />

generale e specialisti, infermieri, farmacisti,<br />

igienisti dentali.<br />

tutte le strutture sanitarie pubbliche e private in cui<br />

vengono assistiti pazienti che hanno assunto, stanno<br />

assumendo o dovranno assumere bifosfonati.<br />

tutti i pazienti oncologici che hanno assunto, stanno<br />

assumendo o dovranno assumere bifosfonati e che hanno<br />

bisogno di ricevere cure odontoiatriche.<br />

13


La Raccomandazione: azioni<br />

Le Aziende sanitarie devono elaborare una procedura/protocollo<br />

per la prevenzione <strong>del</strong>l’osteonecrosi <strong>del</strong>la mascella/mandibola in<br />

ambito oncologico<br />

Modalità intervento<br />

Pazienti<br />

che non hanno ancora iniziato il trattamento con bifosfonati<br />

Pazienti<br />

che hanno già iniziato la terapia con bifosfonati, ma asintomatici<br />

Pazienti<br />

sintomatici in corso di trattamento con bifosfonati<br />

14


1- Pazienti che non hanno ancora iniziato<br />

il trattamento con bifosfonati<br />

Il medico specialista indirizza tutti gli assistiti che devono<br />

iniziare la terapia con bifosfonati ad una visita odontoiatrica<br />

L’odontoiatra prende in carico il paziente ed, in accordo con il<br />

medico specialista, identifica il trattamento terapeutico<br />

L’odontoiatra informa e sensibilizza il paziente nei confronti<br />

<strong>del</strong>la problematica: segnalazione precoce di qualsiasi segno<br />

clinico o sintomo (dolore, gonfiore); il professionista provvede,<br />

inoltre, ad un programma di follow up clinico e radiografico<br />

periodico.<br />

15


2- Pazienti che hanno già iniziato la terapia con bifosfonati,<br />

ma non presentano sintomi<br />

Il medico specialista o il medico di medicina generale indirizza<br />

il paziente dall’odontoiatra, che effettuerà una attenta<br />

valutazione clinica evidenziando e trattando i problemi di<br />

salute orale e diagnosticando tempestivamente lo sviluppo di<br />

eventuali lesioni ossee o mucose e nel caso di interventi<br />

chirurgici orali indispensabili per il trattamento <strong>del</strong>l'infezione e<br />

<strong>del</strong> dolore, valuterà il possibile rischio di osteonecrosi.<br />

16


3- Pazienti che hanno già iniziato la terapia con bifosfonati<br />

ma presentano sintomi<br />

Il medico specialista e il medico di medicina generale devono<br />

inviare all’odontoiatra il paziente che presenta segni clinici o<br />

sintomi riconducibili all’insorgenza di ONM.<br />

L’odontoiatra una valutazione dettagliata <strong>del</strong>la situazione<br />

alleviare la sintomatologia dolorosa<br />

La sospensione <strong>del</strong>la terapia dovrebbe essere decisa in<br />

collaborazione tra il medico specialista e l’odontoiatra, valutando<br />

attentamente, per ogni singolo paziente, i rischi e i possibili<br />

vantaggi derivanti da una eventuale sospensione <strong>del</strong>la terapia con<br />

bifosfonati.<br />

17


Implementazione raccomandazione<br />

Le Direzioni aziendali e tutte le Strutture sanitarie<br />

pubbliche e private sono invitate all’implementazione<br />

<strong>del</strong>la Raccomandazione ovvero a predisporre una loro<br />

procedura/protocollo per la prevenzione <strong>del</strong>l’osteonecrosi<br />

<strong>del</strong>la mascella/mandibola in pazienti oncologici che<br />

necessitano di terapia con bifosfonati.<br />

Informazione, formazione e aggiornamento da parte<br />

<strong>del</strong>le Aziende sanitarie, dagli Ordini e Collegi<br />

professionali, dalle Associazioni di categoria e dalle<br />

Società scientifiche riguardo la problematica specifica<br />

18


La presente Raccomandazione è stata elaborata dall’Ufficio III – Qualità <strong>del</strong>le attività e dei servizi -<br />

Direzione Generale <strong>del</strong>la Programmazione Sanitaria, dei livelli di assistenza e dei principi etici di<br />

sistema ( <strong>Alessandro</strong> <strong>Ghirardini</strong>, Roberta Andrioli Stagno, Giandomenico Cannizzaro, Rosetta<br />

Cardone, Guerino Carnevale, Susanna Ciampalini, Antonietta Colonna, Angela De Feo, Daniela Furlan,<br />

Giorgio Leomporra, Carmela Matera, Gaia Mirandola, Giuseppe Murolo, Maria Concetta Patisso,<br />

Claudio Seraschi) con il supporto tecnico <strong>del</strong> “Gruppo di lavoro per la sicurezza dei pazienti”.<br />

La Raccomandazione è stata, quindi, sottoposta ad un processo di consultazione con le seguenti<br />

Associazioni, Società Scientifiche, Federazioni ed Esperti: AIOM, ANMDO, ANDI, FIASO, FIMMG,<br />

FNOMCeO, FOFI, IPASVI, SICMF, SIFO, SIF, Istituto di Ricerche Mario Negri (Milano) e il<br />

Consorzio Mario Negri Sud (Santa Maria Imbaro - Chieti), F. Bellomo (Direttore sanitario ASL 4<br />

Prato), A. Allocca (Direttore sanitario IFO, Roma), S. Michelini (Direttore generale IEO, Milano),<br />

P.Bollero (Policlinico Tor Vergata, Roma), G. Gucciardo (AO S.Camillo-Forlanini, Roma) e A. M.<br />

Parisi (AO S. Camillo-Forlanini, Roma).<br />

Si ringraziano, in particolare, per l’attenta lettura e i suggerimenti forniti E. Gherlone (Istituto<br />

Scientifico Universitario San Raffaele, Milano), D. Santini (Università Campus Biomedico, Roma) e<br />

l’Ufficio di Farmacovigilanza <strong>del</strong>l’Agenzia Italiana <strong>del</strong> Farmaco (AIFA).<br />

La Raccomandazione è stata condivisa con il Coordinamento <strong>del</strong>le Regioni e Province Autonome per la<br />

Sicurezza dei pazienti.<br />

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