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Il volto - Dante Alighieri

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<strong>Il</strong> <strong>volto</strong><br />

• Possiede ben oltre 20 muscoli molto contrattili<br />

DUNQUE<br />

• esistono diverse combinazioni di contrattura di questi muscoli,<br />

le quali generano<br />

– diverse direzioni dello sguardo;<br />

– diverse espressioni del <strong>volto</strong>.<br />

Prof. Uberta Ganucci Cancellieri – Psicologia Sociale – Università per Stranieri <strong>Dante</strong> <strong>Alighieri</strong> Reggio di Calabria


Lo sguardo e il contatto visivo (I)<br />

Gli OCCHI<br />

(“specchio dell’anima”, per il senso comune)<br />

• sono ottimi canali di trasmissione di informazioni<br />

dall’interno all’esterno dell’individuo;<br />

• comprendono un’ampia struttura di terminazioni nervose e<br />

sono circondati da muscoli extraoculari che possono<br />

contrarsi migliaia di volte al giorno in altrettanti modi<br />

diversi;<br />

• generano diversi tipi di sguardi con un’immediatezza che li<br />

rende, in certe situazioni, il canale comunicativo<br />

privilegiato.<br />

Prof. Uberta Ganucci Cancellieri – Psicologia Sociale – Università per Stranieri <strong>Dante</strong> <strong>Alighieri</strong> Reggio di Calabria


Lo sguardo e il contatto visivo (II)<br />

lo SGUARDO<br />

• attiva un’ampia regione cerebrale;<br />

• raccoglie e trasferisce molte informazioni importanti per l’avvio,<br />

il mantenimento e la chiusura della relazione stessa;<br />

• assume diverse FUNZIONI nell’interazione:<br />

– Presentazione di sé<br />

• chi guarda spesso l’interlocutore trasmette un’immagine<br />

positiva (competente, degno di fiducia e sincero);<br />

• dal tipo di sguardo che l’interlocutore ci porge si può<br />

inferire il suo giudizio nei nostri confronti, permettendo di<br />

regolare il comportamento per salvaguardare l’immagine<br />

che di sé si vuole trasmettere.<br />

Prof. Uberta Ganucci Cancellieri – Psicologia Sociale – Università per Stranieri <strong>Dante</strong> <strong>Alighieri</strong> Reggio di Calabria


Lo sguardo e il contatto visivo (III)<br />

– Comunicazione di emozioni (in termini di intensità)<br />

• emozioni positive (es. gioia o tenerezza): maggior<br />

frequenza di sguardi;<br />

• emozioni negative (es. disgusto o imbarazzo): evitamento o<br />

spostamento dello sguardo.<br />

– Caratterizzazione delle relazioni<br />

• ricevere lo sguardo ha un valore di ricompensa ed è fonte di<br />

emozione;<br />

• può avere funzione seduttiva (es. dilatazione della pupilla<br />

come segnale non controllabile di attrazione sessuale);<br />

• lo sguardo fisso può portare disagio ed essere percepito<br />

come minaccia/pericolo;<br />

• equilibrio nell’utilizzo degli sguardi per una relazione “sana”.<br />

Prof. Uberta Ganucci Cancellieri – Psicologia Sociale – Università per Stranieri <strong>Dante</strong> <strong>Alighieri</strong> Reggio di Calabria


Lo sguardo e il contatto visivo (IV)<br />

– Comunicazione di atteggiamenti interpersonali<br />

• sguardi più frequenti nelle interazioni cooperative o<br />

d’intimità (riduzione della distanza fisica o psicologica);<br />

• meno frequenti in quelle competitive (evitamento per<br />

aumentare la distanza o sguardi fissi a mo’ di sfida).<br />

– Relazione di potere<br />

• Richiesta di consenso / Bisogno di affiliazione<br />

(donne, bambini lo utilizzano di più)<br />

– Differenze culturali<br />

• i nordeuropei e i giapponesi tendono a evitare di guardare a<br />

lungo;<br />

• mentre nelle culture latine o arabe lo sguardo prolungato è<br />

segno di sincerità e interesse verso l’altro.<br />

Prof. Uberta Ganucci Cancellieri – Psicologia Sociale – Università per Stranieri <strong>Dante</strong> <strong>Alighieri</strong> Reggio di Calabria


Lo sguardo e il contatto visivo (V)<br />

• Funzioni nella conversazione:<br />

regola l’alternanza dei turni, segnala l’intenzione di prendere<br />

la parola, comunica la fine del turno ecc.<br />

INIZIO TURNO: tendenza a distogliere lo sguardo<br />

dall’ascoltatore (per segnalare di non voler cedere il turno)<br />

DURANTE: lo sguardo si sposta lontano (segnalando uno<br />

sforzo cognitivo) o verso l’ascoltatore (per assicurarsi<br />

della comprensione)<br />

FINE: tendenza a rivolgere lo sguardo verso l’interlocutore<br />

(per cedere il turno)<br />

Prof. Uberta Ganucci Cancellieri – Psicologia Sociale – Università per Stranieri <strong>Dante</strong> <strong>Alighieri</strong> Reggio di Calabria


Lo sguardo e il contatto visivo (VI)<br />

• Funzioni nella CV:<br />

Fornisce informazioni sull’argomento del<br />

discorso, o sulle parti più rilevanti di questo.<br />

Facilita la comprensione delle reazioni<br />

dell’ascoltatore (accordo/disaccordo,<br />

ricezione, attenzione, comprensione, ecc.).<br />

Prof. Uberta Ganucci Cancellieri – Psicologia Sociale – Università per Stranieri <strong>Dante</strong> <strong>Alighieri</strong> Reggio di Calabria


Le espressioni del <strong>volto</strong> (I)<br />

• Volto: canale privilegiato di manifestazione delle emozioni; area<br />

del corpo più importante sul piano espressivo e comunicativo.<br />

• La funzione espressiva e comunicativa del <strong>volto</strong> va di pari<br />

passo con lo sviluppo filogenetico:<br />

– gli animali più in basso nella scala evolutiva, si esprimono<br />

attraverso la postura (es. uccelli alzano la cresta o le piume);<br />

– i primati sono dotati di un repertorio elaborato di espressioni<br />

facciali, dovuta alla vita sociale e dunque al bisogno di<br />

comunicare per la sopravvivenza individuale e del gruppo.<br />

Prof. Uberta Ganucci Cancellieri – Psicologia Sociale – Università per Stranieri <strong>Dante</strong> <strong>Alighieri</strong> Reggio di Calabria


Ekman (1982):<br />

Le espressioni del <strong>volto</strong> (II)<br />

– le emozioni dell’uomo si manifestano con la mimica<br />

facciale<br />

– esistono movimenti facciali tipici per ciascuna delle<br />

emozioni fondamentali (ne sono state individuate<br />

almeno sei):<br />

felicità, sorpresa, paura, tristezza, collera, disgusto<br />

(cfr. figura)<br />

Prof. Uberta Ganucci Cancellieri – Psicologia Sociale – Università per Stranieri <strong>Dante</strong> <strong>Alighieri</strong> Reggio di Calabria


Principali espressioni del <strong>volto</strong> umano:<br />

1) felicità; 2) sorpresa; 3) paura; 4) tristezza; 5) collera; 6) disgusto<br />

(adattata da Ekman, 1982).<br />

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Le espressioni del <strong>volto</strong> (III)<br />

• Ekman e Friesen (1971): studi su popolazioni del Borneo e<br />

della Nuova Guinea per capire se le espressioni facciali delle<br />

emozioni sono innate oppure apprese:<br />

– I soggetti di queste culture “primitive”, posti di fronte a<br />

fotografie di individui caucasici esprimenti emozioni con il<br />

<strong>volto</strong>, hanno riconosciuto le espressioni come<br />

manifestazioni di emozioni già da loro conosciute ed<br />

esperite;<br />

– I soggetti caucasici, posti di fronte a filmati di espressioni<br />

facciali di soggetti “indigeni”, riconoscono le emozioni<br />

corrispondenti.<br />

• Ciò dimostrerebbe l’universalità di alcune espressioni.<br />

Una di queste è il SORRISO<br />

Prof. Uberta Ganucci Cancellieri – Psicologia Sociale – Università per Stranieri <strong>Dante</strong> <strong>Alighieri</strong> Reggio di Calabria


<strong>Il</strong> sorriso (I)<br />

• Espressione facciale indicante emozioni e stati affettivi<br />

positivi: felicità, tenerezza, piacere, disponibilità.<br />

• Ha assunto significato sociale, in quanto integrato nel<br />

comportamento quotidiano d’interazione, è legato alla<br />

presenza di un interlocutore/ricevente.<br />

• Differenze di genere: tendenza delle donne a sorridere<br />

di più, per bisogno di affiliazione, contatto visivo,<br />

maggiore “sensibilità” (rispetto agli uomini) verso<br />

l’interlocutore.<br />

Prof. Uberta Ganucci Cancellieri – Psicologia Sociale – Università per Stranieri <strong>Dante</strong> <strong>Alighieri</strong> Reggio di Calabria


<strong>Il</strong> sorriso (II)<br />

Stimoli del sorriso, 4 fasi evolutive:<br />

1.SORRISO RIFLESSO (primi mesi di vita): assenza di stimoli<br />

visivi identificabili: cambiamento di luminosità, oggetti animati<br />

o inanimati provocano sorriso.<br />

2.SORRISO SOCIALE (tra il III e VII mese): volti umani come<br />

stimolo (lineamenti, occhi, bocca, diverse espressioni).<br />

3.SORRISO SOCIALE SELETTIVO (dopo VII mese): reazione<br />

esclusiva ad alcuni individui selezionati.<br />

4.REATTIVITÀ SOCIALE DIFFERENZIALE: continua per tutta la<br />

vita (si sorride a persone note ma non a estranei).<br />

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Tipologie di sorriso<br />

Distinzione del sorriso dell’adulto<br />

Ekman e Friesen (1982):<br />

• SPONTANEO: coinvolge l’intero <strong>volto</strong> con sollevamento degli<br />

angoli della bocca, mostrando dei denti, contrazione dei<br />

muscoli orbicolari.<br />

• SIMULATO: coinvolge solo i muscoli zigomatici.<br />

• “MISERABILE”: (forzato, infelice, riguardante l’accettazione<br />

di un fatto necessario spiacevole) coinvolge solo la zona<br />

inferiore del <strong>volto</strong>.<br />

Prof. Uberta Ganucci Cancellieri – Psicologia Sociale – Università per Stranieri <strong>Dante</strong> <strong>Alighieri</strong> Reggio di Calabria


<strong>Il</strong> sorriso (III)<br />

Funzioni del sorriso nell’interazione sociale:<br />

efficace nell’annullare la minaccia competitiva (pacificatore e<br />

rassicurante);<br />

promotore e facilitatore di relazione e del suo mantenimento<br />

(saluto, invito all’avvicinamento);<br />

segnalatore di atteggiamenti, ruoli e poteri sociali (chi è meno<br />

dominante sorride di più alla persona che ha di fronte);<br />

fornisce una connotazione positiva alle espressioni verbale;<br />

serve da backchannel, segnale di conferma tramite cui gli<br />

interagenti coordinano la conversazione e i significati.<br />

Prof. Uberta Ganucci Cancellieri – Psicologia Sociale – Università per Stranieri <strong>Dante</strong> <strong>Alighieri</strong> Reggio di Calabria


Le espressioni del <strong>volto</strong> (IV)<br />

il VOLTO partecipa attivamente anche agli scambi<br />

interpersonali in combinazione con il linguaggio (fornisce un<br />

commento costante alle espressioni verbali):<br />

– chi parla accompagna le parole con espressioni che<br />

sottolineano, enfatizzano, modulano i significati;<br />

– chi ascolta esprime le sue reazioni con piccoli e rapidi<br />

movimenti delle labbra e delle sopracciglia (accordo,<br />

attenzione, accettazione, ecc.);<br />

– regolazione, alternanza dei turni, sincronizzazione tra<br />

interlocutori (spesso in coordinazione con lo sguardo e i<br />

segnali vocali).<br />

Prof. Uberta Ganucci Cancellieri – Psicologia Sociale – Università per Stranieri <strong>Dante</strong> <strong>Alighieri</strong> Reggio di Calabria

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