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Elaborazione Numerica dei Segnali

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194 Processi Stocastici e loro Caratteristiche Spettrali<br />

funzione di autocorrelazione sono applicate alla progettazione di algoritmi per la stima di<br />

ritardo temporale.<br />

Il terzo paragrafo introduce la nozione di sistema ergodico; viene in particolare segnalato<br />

come una stima della media e della funzione di autocorrelazione possa essere ottenuta<br />

mediante la media e l’autocorrelazione temporale.<br />

L’ultimo paragrafo presenta alcuni elementi di analisi in frequenza di processi stocastici<br />

stazionari. Si introduce lo spettro di potenza di un segnale casuale, che descrive il<br />

contributo delle varie frequenze alla potenza media complessiva; si mostra infine come esso<br />

risulti la trasformata di Fourier della funzione di autocorrelazione del segnale casuale.<br />

9.1 Processi Stocastici<br />

Se proviamo a pronunciare varie volte una parola, per esempio “arpa”, si può osservare<br />

che i segnali ottenuti per veicolare la parola sono in generale diversi; ogni possibile segnale<br />

ottenuto dalla ripetizione di questo esperimento verrà chiamato realizzazione della parola.<br />

Non possiamo dunque modellare il segnale corrispondente ad “arpa” attraverso un segnale<br />

deterministico, in quanto diverse realizzazioni della parola portano a diversi segnali:<br />

possiamo solo in linea di principio elencare tutte le possibili realizzazioni, che indiceremo<br />

con una variabile r. Denoteremo con f(r, t) il segnale deterministico corrispondente alla<br />

realizzazione r.<br />

Una modellazione più precisa può essere ottenuta associando ulteriormente all’insieme<br />

delle realizzazioni una misura di probabilità. Questa può essere introdotta come segue:<br />

• Se l’insieme delle realizzazioni {r1, . . . , rm} è finito, si associa ad ogni realizzazione<br />

ri la sua probabilità p(ri):<br />

p(ri) = Pr {ri} .<br />

Vale che 0 ≤ p(ri) ≤ 1 e m<br />

i=1 p(ri) = 1.<br />

• Se l’insieme delle realizzazioni è infinito, si può considerare la probabilità dP (x, t)<br />

che un segnale preso a caso abbia al tempo t un valore compreso tra x e x + dx:<br />

Vale che +∞<br />

−∞ dP (x, t) = 1.<br />

dP (x, t) = Pr {r : x ≤ f(r, t) ≤ x + dx} .<br />

Questo porta alla nozione di processo stocastico.<br />

Definizione 9.1 Un processo stocastico X(r, t) è una famiglia di variabili aleatorie indicizzate<br />

con un parametro t (tempo). Se t ∈ R il processo è detto a tempo continuo,<br />

se t ∈ Z è detto a tempo discreto; r individua una particolare realizzazione del processo<br />

stocastico.<br />

Per questioni di semplicità notazionale, spesso denoteremo il processo stocastico direttamente<br />

con X(t), sottintendendo la variabile che individua la particolare realizzazione.

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