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Elaborazione Numerica dei Segnali

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12 <strong>Segnali</strong> e Sistemi<br />

Esempio 1.3.8<br />

Il controllo digitale di un dispositivo analogico richiede, dato un sistema analogico da<br />

controllare (controllato), di determinare un opportuno sistema digitale (controllore)<br />

tale che l’interazione tra i due sistemi permetta di ottenere una relazione ingressouscita<br />

desiderata. Nella Figura 1.15 viene rappresentato un semplice mdello per il<br />

controllo digitale di un dispositivo analogico; una tipica applicazione è quella del<br />

controllo motore. L’algoritmo di controllo riceve in ingresso un segnale digitale di<br />

errore; il segnale d’uscita viene trasformato in analogico e processato dal sistema<br />

controllato. L’uscita del sistema controllato, convertita in digitale, viene posta in<br />

feedback concorrendo alla formazione del segnale di errore.<br />

Ingresso<br />

analogico<br />

ADC<br />

1.3.2 Sistemi Lineari<br />

+<br />

−<br />

segnale di<br />

errore<br />

Algoritmo di<br />

controllo<br />

ADC<br />

DAC<br />

Dispositivo<br />

controllato<br />

Figura 1.15 Modello di controllo digitale di dispositivi analogici.<br />

Uscita<br />

analogica<br />

Sia F lo spazio formato dai segnali f : A → B, dove B ⊆ R m . Se B è un sottospazio lineare<br />

di R m , cioè tale che la somma di due elementi di B appartenga a B e la moltiplicazione<br />

di un elemento di B per uno scalare appartenga a B, allora la classe F può essere vista<br />

come uno spazio lineare con le operazioni:<br />

(f + g)(t) = f(t) + g(t),<br />

(af)(t) = af(t).<br />

Un segnale può essere quindi visto come un elemento (o vettore) di uno spazio lineare.<br />

Due segnali f(t) e g(t) possono essere combinati linearmente con coefficienti a e b,<br />

dando luogo al segnale af(t) + bg(t). La nozione di combinazione lineare può essere estesa<br />

a un numero finito di segnali e, attraverso opportune nozioni di limite, anche ad infiniti

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