Elaborazione Numerica dei Segnali
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128 Architetture DSP<br />
I bit della parte operazione limitano il numero di istruzioni possibili; la parte operando<br />
può essere definita usando differenti modi di indirizzamento, ognuno <strong>dei</strong> quali consuma<br />
diversi bit nella parola che codifica l’istruzione. A causa <strong>dei</strong> limiti alla lunghezza di tale<br />
parola, non tutti i modi risultano disponibili nei processori specializzati per l’elaborazione<br />
<strong>dei</strong> segnali; vediamone alcuni.<br />
Indirizzamento diretto. In questo caso l’operando specifica direttamente l’indirizzo<br />
della locazione di memoria cui applicare l’operazione. Questo modo richiede generalmente<br />
un elevato numero di bit nella parte operando dell’istruzione, spesso in<br />
conflitto col vincolo sulla lunghezza della parola. In questo caso, si utilizza una<br />
memoria detta registro di pagina, in cui vengono memorizzati i bit più significativi<br />
dell’indirizzo: la parte operando conterrà di conseguenza solo i bit meno significativi<br />
dell’indirizzo. L’indirizzamento diretto è quindi ottenuto combinando l’operando col<br />
registro di pagina.<br />
Indirizzamento indiretto. In questo caso l’operando specifica quale registro-indirizzi<br />
dell’unità centrale punta alla locazione di memoria cui applicare l’operazione. La<br />
parte operando dell’indirizzamento indiretto usa generalmente un limitato numero<br />
di bit.<br />
Indirizzamento indiciato. In questo caso l’operando specifica un valore di riferimento<br />
v e un registro-indice dell’unità centrale. L’indirizzo della locazione di memoria<br />
cui applicare l’operazione si ottiene sommando v al contenuto del registro-indice.<br />
La parte operando dell’indirizzamento indiciato usa generalmente un ragionevole<br />
numero di bit.<br />
Indirizzamento circolare. Algoritmi per l’elaborazione <strong>dei</strong> segnali fanno spesso uso di<br />
buffer first-in first-out (code FIFO). Per semplificare l’uso di tali strutture dati,<br />
molti DSP contengono un registro-puntatore che supporta il modo di indirizzamento<br />
modulo: il contenuto di tale registro è un intero modulo m, cioè resto della divisione<br />
di tale intero con m, in modo tale che il registro punti sempre a uno di m indirizzi<br />
consecutivi.<br />
Altri modi di indirizzamento. Nell’elaborazione <strong>dei</strong> segnali ci sono algoritmi di base<br />
che vengono richiamati frequentemente: può essere allora utile prevedere modi di indirizzamento<br />
orientati all’esecuzione efficiente di tali algoritmi. Senza entrare nel merito,<br />
segnaliamo ad esempio l’indirizzamento bit-reversed utile ad una implementazione<br />
efficiente della FFT.<br />
6.4 Livello di Integrazione delle Componenti di un DSP<br />
La richiesta di eseguire ogni istruzione in un singolo ciclo di clock comporta la necessità di<br />
realizzare su un singolo chip di silicio il processore, l’area di memoria per i dati, l’area di<br />
memoria per i programmi e i rispettivi bus. Nei DSP vengono così integrate su un singolo<br />
chip molte delle componenti di un tradizionale computer. Questo pone severe limitazioni