CD04 - Campionamento e ricostruzione - ARSCONTROL@unimore
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CONTROLLI DIGITALI<br />
4- CAMPIONAMENTO E<br />
RICOSTRUZIONE<br />
Lorenzo Sabattini<br />
lorenzo.sabattini@unimore.it<br />
0522 522666<br />
http://www.arscontrol.org<br />
1
Sistemi a dati campionati<br />
• Analogamente a quanto fatto nel corso di Controlli Automatici per i sistemi<br />
continui, sarebbe possibile approfondire ulteriormente l’analisi dei sistemi<br />
discreti usando la Z trasformata<br />
• Nell’ambito dell’automazione, è necessario considerare sistemi “misti”<br />
dove l’algoritmo di controllo è un sistema a tempo discreto che opera su<br />
segnali discreti mentre il plant è un sistema a tempo continuo<br />
e<br />
A/D<br />
Calcolatore<br />
digitale<br />
D/A<br />
Trasduttore<br />
Attuatore<br />
Impianto<br />
2
Sistemi a dati campionati<br />
• Sono necessari campionatori e ricostruttori, dispositivi che<br />
trasformino segnali tempo continuo in segnali a tempo<br />
discreto e viceversa.<br />
• Il ruolo dei campionatori e dei ricostruttori è fondamentale<br />
per capire la risposta di un sistema di controllo digitale<br />
• I sistemi dove compaiono sia segnali a tempo discreto che<br />
segnali a tempo continuo sono detti sistemi a dati<br />
campionati<br />
3
• Viene detto anche convertitore A/D<br />
Campionatore impulsivo<br />
• Converte un segnale tempo continuo in una sequenza di campioni prelevati agli<br />
istanti 0, T, 2T, 3T …, dove T è un parametro del campionatore, detto periodo di<br />
campionamento<br />
A/D<br />
• Nell’ambito dei controlli digitali, si suppone che il campione sia preso esattamente<br />
all’istante di campionamento e che il campionamento sia esattamente sempre<br />
uguale e di periodo T. In pratica questo non è sempre verificato, ma le deviazioni<br />
dal comportamento ideale non introducono effetti significativi al fine del progetto<br />
del controllore.<br />
4
Campionatore impulsivo<br />
• Grazie al treno di impulsi di Dirac è possibile dare una<br />
rappresentazione tempo continua di una sequenza di<br />
campioni!<br />
x(t)<br />
t<br />
δ T(t)<br />
x*(t)<br />
t<br />
7
Ricostruttore di ordine frazionario<br />
• É una variante del ricostruttore di ordine uno. La relazione<br />
ingresso-uscita è:<br />
x ( kT ) x (( k 1)<br />
T )<br />
x ( t ) x ( kT ) K<br />
( t kT<br />
1<br />
T<br />
• La risposta all’impulso è:<br />
• La funzione di trasferimento è:<br />
H<br />
f<br />
( s ) <br />
K<br />
<br />
T<br />
-T<br />
Ts<br />
g f(t)<br />
1<br />
1 <br />
<br />
<br />
<br />
e<br />
s<br />
sT<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
2<br />
)<br />
<br />
K<br />
( 1<br />
<br />
<br />
2<br />
3<br />
0 T 2T 3T<br />
K<br />
)<br />
( 1<br />
<br />
e<br />
s<br />
sT<br />
0 K <br />
)<br />
e<br />
sT<br />
1<br />
14
Ricostruttore ad uscita continua<br />
• Questo ricostruttore viene utilizzato nei casi in cui si desideri avere<br />
un segnale continuo all’uscita del ricostruttore in modo da non<br />
sollecitare eccessivamente l’attuatore. L’uscita é data da:<br />
x c<br />
( t ) x (( k 1)<br />
T ) <br />
x ( kT ) x (( k 1)<br />
T )<br />
( t kT<br />
T<br />
• La risposta all’impulso g c(t) ha il seguente andamento:<br />
-T<br />
g c(t)<br />
1<br />
0 T 2T 3T<br />
x ( kT ) t x (( k 1)<br />
T<br />
• La funzione di trasferimento del ricostruttore ad uscita continua<br />
corrisponde a:<br />
H<br />
c<br />
( s ) <br />
1<br />
T<br />
)<br />
g c<br />
1 e<br />
<br />
<br />
s<br />
( t ) <br />
r ( t ) 2 r ( t T )<br />
<br />
<br />
r ( t 2T<br />
)<br />
T T<br />
T<br />
sT<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
2<br />
)<br />
15
Panoramica dei Ricostruttori di Segnale<br />
Per la sua semplicità realizzativa e il limitato ritardo introdotto, il<br />
ricostruttore di ordine zero è quello di gran lunga più usato nelle<br />
applicazioni pratiche.<br />
16
<strong>Campionamento</strong> e <strong>ricostruzione</strong><br />
≠<br />
T=1 ZOH<br />
17
Spettro del segnale campionato<br />
• Dalla sequenza di campioni non siamo riusciti a riottenere il segnale<br />
tempo continuo originale tramite il ricostruttore.<br />
• Se aumentiamo il periodo di campionamento, la situazione peggiora<br />
ulteriormente.<br />
T=1 T=2 T=3 T=6.28<br />
• Questa perdita di informazioni è dovuta al campionamento? Oppure non<br />
abbiamo scelto un ricostruttore sufficientemente sofisticato?<br />
• Quale periodo di campionamento bisogna usare per riuscire a ricostruire<br />
il segnale originale dai campioni? Quale ricostruttore bisogna usare per<br />
effettuare la <strong>ricostruzione</strong>?<br />
18
Spettro del segnale campionato<br />
Trasformando secondo Laplace il segnale campionato si ottiene:<br />
<br />
<br />
n <br />
X * ( s ) L [ x * ( t )] <br />
1<br />
T<br />
L [ x ( t ) e<br />
jn s t<br />
]<br />
at<br />
Ricordiamo il teorema della traslazione in s: L [ f ( t ) e ] F ( s a )<br />
Si ottiene quindi:<br />
<br />
<br />
n <br />
1<br />
X * ( s ) X ( s jn ) s<br />
T<br />
Lo spettro del segnale campionato è quindi dato da:<br />
<br />
<br />
n <br />
1<br />
X * ( j<br />
) X ( j<br />
jn ) s<br />
T<br />
A meno della costante moltiplicativa 1/T, lo spettro del segnale<br />
campionato si ottiene dalla somma degli infiniti termini X(jω−jnω s),<br />
ciascuno dei quali è ottenuto da X(jω) mediante traslazione di jnω s<br />
nel campo complesso.<br />
22
Se s> 2 c<br />
Spettro del segnale campionato<br />
In base a quanto visto, lo spettro del segnale campionato è il seguente:<br />
<br />
<br />
n <br />
1<br />
X * ( j<br />
) X ( j<br />
jn ) s<br />
T<br />
|X*(j)|<br />
3 <br />
s<br />
s<br />
s <br />
2<br />
2<br />
<br />
2<br />
s <br />
0<br />
c<br />
1<br />
T<br />
s<br />
2<br />
s<br />
3 s<br />
2<br />
2<br />
s<br />
24
Se s< 2 c<br />
Spettro del segnale campionato<br />
|X*(j)|<br />
2<br />
0<br />
s<br />
s<br />
s<br />
s 2<br />
• La componente primaria è parzialmente sovrapposta alle<br />
componenti complementari contigue.<br />
• Quindi, mediante filtraggio NON è più possibile ricavare il segnale<br />
originario a partire dal segnale campionato.<br />
1<br />
T<br />
26
Teorema di Shannon<br />
• Il teorema di Shannon dà un’indicazione su quale valore scegliere per la<br />
frequenza di campionamento al fine di riuscire a ricostruire il segnale tempo<br />
continuo a partire dai campioni<br />
• Se la condizione del teorema viene rispettata, non è possibile che il segnale<br />
tempo continuo abbia un comportamento dinamico tra due punti<br />
(intersample dynamics) che non sarebbe possibile ricostruire utilizzando<br />
solamente i campioni<br />
• Il teorema di Shannon garantisce che non si perdano informazioni a causa<br />
del campionamento. In altre parole, i campioni e il segnale tempo continuo<br />
hanno lo stesso contenuto informativo.<br />
• Il fenomeno per cui alcune componenti secondarie si sovrappongono alla<br />
componente primaria si chiama aliasing. Questo fenomeno comporta la<br />
generazione di nuove componenti spettrali alla stessa frequenza della<br />
componente primaria e impediscono di ricostruire il segnale originale<br />
28
Aliasing<br />
• In realtà, un segnale reale ha componenti spettrali su tutte le<br />
pulsazioni. Il segnale considerato nella dimostrazione del<br />
teorema di Shannon è ideale.<br />
• Tuttavia, tutti i segnali possiedono una pulsazione al di sopra<br />
della quale il contributo frequenziale cala fino a diventare<br />
irrilevante. Tale pulsazione può essere considerata come c e per<br />
i segnali passa basso è la pulsazione di taglio.<br />
• Tuttavia per minimizzare l’effetto di aliasing che può essere<br />
introdotto dalle componenti ad alta frequenza di un segnale, è<br />
consigliabile scegliere pulsazioni di campionamento maggiori di<br />
quelle strettamente richieste dal teorema di Shannon. Nei casi<br />
pratici, è consigliabile scegliere s 810 c<br />
29
Esempio<br />
Si consideri il problema di campionare la risposta impulsiva g(t) di un<br />
sistema tempo continuo descritto dalla funzione di trasferimento<br />
G ( s ) <br />
s<br />
2<br />
25<br />
6 s <br />
Lo spettro della risposta impulsiva è dato da G(j)<br />
25<br />
p 3 4<br />
1 , 2<br />
n<br />
<br />
5<br />
Lo spettro è diverso da<br />
0 per ogni pulsazione<br />
j<br />
30
2<br />
<br />
s<br />
2<br />
s<br />
10 <br />
<br />
5<br />
n<br />
n<br />
T<br />
T<br />
<br />
<br />
<br />
50<br />
<br />
25<br />
Esempio<br />
Avvicinando la pulsazione di campionamento ω s a ω n le componenti<br />
spettrali complementari tendono ad avvicinarsi e a sovrapporsi sempre più. In questo<br />
caso, mediante filtraggio, non è più possibile ricostruire il segnale x(t) a partire da<br />
x ∗ (t).<br />
31
Filtraggio Ideale<br />
Se sono soddisfatte le condizioni del teorema di Shannon, è possibile<br />
ricavare lo spettro del segnale originale da quello del segnale<br />
campionato<br />
|X*(j)|<br />
3 <br />
s<br />
s<br />
s <br />
2<br />
2<br />
<br />
2<br />
s <br />
0<br />
X ( j<br />
) G ( j<br />
) X ( j<br />
)<br />
I<br />
*<br />
G<br />
I<br />
(<br />
c<br />
s<br />
2<br />
j<br />
)<br />
<br />
<br />
T<br />
<br />
0<br />
s<br />
<br />
3 s<br />
2<br />
2<br />
s<br />
s<br />
<br />
2<br />
altrove<br />
<br />
32<br />
2<br />
s
Filtraggio Ideale<br />
• Siccome non è possibile realizzare fisicamente il filtro ideale, e<br />
siccome i segnali di controllo reali hanno sempre contenuti<br />
armonici ad elevata frequenza dovuti a rumori di varia natura,<br />
ne consegue che, indipendentemente dal periodo di<br />
campionamento scelto, non è mai possibile ricostruire<br />
esattamente un segnale a tempo continuo a partire dal<br />
corrispondente segnale campionato.<br />
• Nel campo dei controlli, i ricostruttori che vengono utilizzati in<br />
pratica sono i ricostruttori di ordine zero, di ordine uno, ecc.<br />
– Essi hanno una risposta frequenziale che è solo una grossolana<br />
“approssimazione” di quella del filtro ideale.<br />
– Essi hanno tuttavia il pregio di essere causali e facilmente realizzabili.<br />
36
x(t)<br />
Corrispondenza tra il piano s e il piano z<br />
t<br />
X<br />
δ T(t)<br />
Il segnale campionato:<br />
• può essere interpretato come un treno di impulsi di Dirac modulati. È<br />
quindi possibile rappresentare il segnale campionato tramite la sua<br />
trasformata di Laplace:<br />
* ( s )<br />
<br />
<br />
<br />
k 0<br />
x ( kT ) e<br />
• può essere interpretato come una sequenza. È quindi possibile<br />
rappresentare il segnale campionato tramite la sua Z trasformata<br />
X ( z ) <br />
<br />
<br />
k 0<br />
x ( kT ) z<br />
k<br />
kTs<br />
x*(t)<br />
t<br />
37
Corrispondenza tra il piano s e il piano z<br />
La X(z) e la X*(s) sono due rappresentazioni nel piano complesso del segnale<br />
campionato:<br />
• Qual è la relazione tra X(z) e X*(s)?<br />
• Qual è la relazione tra il piano s e il piano z?<br />
X<br />
* ( s ) X ( z )<br />
Le variabili complesse s e z sono legate fra di loro dalla relazione:<br />
Posto s=s+j si ha che:<br />
z <br />
z<br />
<br />
e<br />
e<br />
sT<br />
z e<br />
sT<br />
2 k <br />
jT ( )<br />
( s j<br />
) T s T j<br />
T s T<br />
T<br />
<br />
e<br />
e<br />
<br />
e<br />
e<br />
38
Corrispondenza tra il piano s e il piano z<br />
Siccome<br />
z<br />
<br />
e<br />
2 k <br />
jT ( )<br />
( s j<br />
) T s T j<br />
T s T<br />
T<br />
<br />
e<br />
e<br />
• Punti del piano s la cui pulsazione differisce di un multiplo<br />
intero della pulsazione di campionamento 2/T vengono<br />
trasformati nello stesso punto del piano z.<br />
• Quindi la relazione non è biunivoca<br />
<br />
e<br />
e<br />
39
Corrispondenza tra il piano s e il piano z<br />
Se è possibile rappresentare la sequenza di segnali campionati tramite la<br />
trasformata di Laplace, perché si utilizza la trasformata Z?<br />
• La trasformata di Laplace di segnali campionati ha<br />
un’espressione trascendente (e quindi poco maneggevole)<br />
mentre la trasformata Z ha un’espressione razionale fratta per<br />
la maggior parte dei segnali campionati di interesse<br />
• Grazie al legame tra la trasformata Z e la trasformata di Laplace,<br />
è possibile mappare sul piano z alcuni luoghi caratteristici del<br />
piano s<br />
• Tali luoghi caratteristici potranno poi essere utilizzati per il<br />
progetto di controllori discreti direttamente sul piano z, in<br />
maniera del tutto analoga a quanto si fa per il progetto di<br />
controllori analogici sul piano s<br />
40
Corrispondenza tra il piano s e il piano z<br />
42
Corrispondenza tra il piano s e il piano z<br />
43
Luoghi a decadimento esponenziale costante<br />
s s j<br />
z<br />
| <br />
e<br />
( s j<br />
) T<br />
• Nel piano s sono rette verticali:<br />
• se la parte reale è negativa si ha attenuazione<br />
• se la parte reale è positiva si ha amplificazione<br />
• Nel piano z sono circonferenze centrate nell’origine<br />
• di raggio minore di 1 nel caso di attenuazione<br />
• di raggio maggiore di 1 nel caso di amplificazione 44<br />
|<br />
<br />
e<br />
s T
Luoghi dei punti a smorzamento costante<br />
Nel piano s, il luogo dei punti a cui corrisponde un coefficiente di<br />
smorzamento costante = 1 è una retta uscente dall’origine s=0, che<br />
forma con il semiasse immaginario positivo un angolo β pari a arcsin 1<br />
z<br />
s <br />
tan j<br />
<br />
1<br />
1 <br />
j<br />
<br />
e<br />
sT<br />
<br />
e<br />
( tan j<br />
) T tan j<br />
<br />
e<br />
e<br />
1<br />
T<br />
<br />
0<br />
46
Luoghi dei punti a smorzamento costante<br />
47
Posizione dei poli in z e risposte campionate<br />
49
U(s) Y(s)<br />
G(s)<br />
Sistemi a dati campionati<br />
Se si ha a che fare con sistemi completamente tempo continuo, o completamente<br />
tempo discreto, è possibile analizzare i segnali presenti antitrasformando le<br />
corrispondenti funzioni di trasferimento<br />
Y ( s ) G ( s ) U ( s )<br />
T(z) W(z)<br />
H(z)<br />
W ( z ) H ( z ) T ( z )<br />
50
U(s) Y(s)<br />
G(s)<br />
Sistemi a dati campionati<br />
U<br />
( s )<br />
???<br />
A/D<br />
W<br />
( z )<br />
H(z)<br />
W(z)<br />
• Tipicamente, in un sistema di controllo digitale si hanno sia<br />
elaborazioni tempo continue che elaborazioni discrete<br />
• Per analizzarne il comportamento, quindi è necessario riuscire<br />
a calcolare la trasformata di un segnale di uscita per sistemi<br />
che contengono sia elaborazioni discrete che continue<br />
51
Sistema continuo con ingressi impulsivi<br />
u(t) u*(t) y(t)<br />
G(s)<br />
y*(t)<br />
NB: Se il campionamento<br />
soddisfa Shannon le<br />
caratteristiche di y*(t)<br />
sono le stesse di y(t)<br />
• Il sistema descritto dalla G(s) è un sistema lineare (principio di sovrapposizione degli<br />
effetti) continuo<br />
• Al suo ingresso è presente una sequenza di impulsi<br />
• Quindi, la risposta y(t) è data dalla somma delle risposte ai singoli impulsi. In altri termini<br />
si ha che<br />
y ( t )<br />
<br />
g<br />
<br />
g<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
g<br />
<br />
<br />
( t ) u ( 0 )<br />
( t ) u ( 0 )<br />
( t ) u ( 0 )<br />
<br />
<br />
g ( t T ) u ( T )<br />
g ( t T ) u ( T ) <br />
g ( t<br />
<br />
kT ) u ( kT )<br />
0<br />
T<br />
<br />
kT<br />
<br />
<br />
t<br />
t<br />
<br />
<br />
<br />
t<br />
T<br />
2T<br />
<br />
( k<br />
<br />
1)<br />
T<br />
52
Sistema continuo con ingressi impulsivi<br />
• Se un sistema è continuo è modellato da una funzione di<br />
trasferimento G(s), la funzione di trasferimento discreta G(z)<br />
che lega una sequenza derivante da un campionamento<br />
impulsivo a una sequenza di uscita campionata<br />
impulsivamente è data dalla Z-trasformata della sequenza<br />
ottenuta dal campionamento della risposta impulsiva<br />
g(t) = L −1 (G(s)) del sistema.<br />
• Con la notazione Z[G(s)] indicheremo la Z-trasformata<br />
associata alla funzione di trasferimento G(s).<br />
54
Esempio<br />
Si consideri il sistema descritto dalla funzione<br />
G ( s ) <br />
1<br />
s 1<br />
Si vuole analizzare la sequenza che si ottiene campionando la risposta<br />
del sistema nei seguenti casi:<br />
u(t) y(t)<br />
G(s)<br />
dove u(t)=e -t<br />
(a) (b)<br />
u(t) u*(t)<br />
y(t)<br />
G(s)<br />
(c)<br />
u(t) u*(t)<br />
y(t)<br />
H0(s) G(s)<br />
55
Y a<br />
( s )<br />
<br />
Esempio – caso a<br />
G ( s ) U ( s )<br />
antitrasformando si ottiene:<br />
y<br />
a<br />
<br />
s<br />
1<br />
<br />
( t ) <br />
1<br />
te<br />
s<br />
t<br />
1<br />
<br />
1<br />
<br />
1<br />
2<br />
s 1<br />
campionando la risposta con periodo T si ottiene:<br />
y<br />
a<br />
( kT )<br />
<br />
kTe<br />
kT<br />
Linea continua = ingresso<br />
Linea tratteggiata = uscita<br />
56
Esempio – caso b<br />
• La risposta del sistema descritto da G(s) al segnale impulsivo<br />
x*(t) può essere espressa mediante l’integrale di convoluzione<br />
y<br />
( t ) g ( t ) u * ( ) d <br />
• dove u*(t) ha la seguente espressione<br />
b<br />
<br />
<br />
k 0<br />
t<br />
0<br />
• La risposta y b(t) è somma delle risposte ai singoli impulsi<br />
(proprietà di linearità)<br />
y b<br />
( t )<br />
<br />
<br />
u * ( t ) u ( t ) ( t kT ) u ( kT ) ( t<br />
<br />
g<br />
<br />
g<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
g<br />
<br />
<br />
( t ) u ( 0 )<br />
( t ) u ( 0 )<br />
( t ) u ( 0 )<br />
<br />
<br />
g ( t T ) u ( T )<br />
g ( t T ) u ( T ) <br />
g ( t<br />
k 0<br />
<br />
kT ) u ( kT )<br />
0<br />
T<br />
<br />
kT<br />
<br />
<br />
t<br />
t<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
t<br />
T<br />
<br />
kT<br />
2T<br />
( k<br />
<br />
)<br />
1)<br />
T<br />
57
Esempio – caso b<br />
• Essendo g(t) = e −t (antitrasformata di G(s)) si ha<br />
y<br />
( t )<br />
<br />
e<br />
<br />
<br />
e<br />
<br />
<br />
<br />
e<br />
<br />
<br />
t<br />
t<br />
t<br />
<br />
<br />
e<br />
e<br />
( t T )<br />
( t T )<br />
e<br />
e<br />
T<br />
T<br />
<br />
<br />
• Negli istanti di campionamento t=kT si ha che:<br />
y<br />
b<br />
b<br />
( kT<br />
)<br />
( k 1)<br />
e<br />
2 e<br />
t<br />
<br />
kT<br />
e<br />
( t kT )<br />
e<br />
kT<br />
Linea continua = ingresso<br />
Linea tratteggiata = uscita<br />
Pallini = campioni della risposta negli istanti kT 58<br />
<br />
( k<br />
<br />
1)<br />
e<br />
t<br />
0<br />
T<br />
<br />
kT<br />
<br />
<br />
t<br />
t<br />
<br />
<br />
<br />
t<br />
T<br />
2T<br />
<br />
( k<br />
<br />
1)<br />
T
Y<br />
c<br />
( z )<br />
<br />
M<br />
( z ) U<br />
( z )<br />
<br />
Esempio – caso c<br />
1<br />
[<br />
Antitrasformando si ottiene:<br />
y<br />
c<br />
( kT<br />
)<br />
1<br />
<br />
e<br />
e<br />
T<br />
T<br />
Z<br />
ke<br />
<br />
kT<br />
e<br />
s<br />
sT<br />
1<br />
] Z [<br />
1<br />
] <br />
s 1 s 1<br />
Linea continua = ingresso<br />
Linea tratteggiata = uscita<br />
1<br />
<br />
e<br />
e<br />
T<br />
T<br />
( 1<br />
<br />
e<br />
T<br />
e<br />
z<br />
T<br />
1<br />
z<br />
1<br />
59<br />
)<br />
2
Esempio<br />
• La presenza del campionatore e del ricostruttore altera<br />
significativamente la risposta del sistema!<br />
• Questi effetti dovranno essere presi nella dovuta considerazione<br />
quando si dovrà implementare un algoritmo di controllo su un<br />
microprocessore digitale.<br />
60
Composizione di schemi a blocchi<br />
• Si considerino i due seguenti schemi a blocchi<br />
(a)<br />
u(t) u*(t)<br />
y(t) y*(t)<br />
G(s)<br />
(b)<br />
u(t) y(t)<br />
G(s)<br />
L’ingresso è un<br />
segnale campionato<br />
L’ingresso è un<br />
segnale tempo continuo<br />
61
Composizione di schemi a blocchi: Schema (a)<br />
u(t) u*(t) y(t) y*(t)<br />
G(s)<br />
Y ( s ) G ( s ) U * ( s )<br />
campionamento<br />
G ( s ) U * ( s ) * G * ( s ) U * ( )<br />
Y * ( s ) <br />
<br />
s<br />
Z-trasformata<br />
Y ( z ) G ( z ) U ( z )<br />
62
Composizione di schemi a blocchi: Schema (b)<br />
u(t) y(t)<br />
G(s)<br />
Y ( s ) G ( s ) U ( s )<br />
G ( s ) U ( ) *<br />
Y * ( s ) s<br />
campionamento<br />
Z-trasformata<br />
Y ( z ) Z [ G ( s ) U ( s )] GU ( z ) G ( z ) U ( z )<br />
dove si è introdotto il simbolo GU(z) ad indicare la Z-trasformata<br />
associata al prodotto G(s)U(s)<br />
63
Composizione di schemi a blocchi<br />
• Nel caso (a) si può definire la funzione di trasferimento<br />
discreta G(z) l’ingresso e l’uscita, in quanto ingresso e uscita<br />
sono sequenze discrete<br />
• Nel caso (b) si può solo definire la zeta trasformata del segnale<br />
di uscita Y (z).<br />
– La quantità GU(z) dipende in modo non separabile<br />
dal segnale continuo di ingresso e dalla dinamica<br />
G(s)<br />
• Tale sostanziale differenza deve essere tenuta attentamente in<br />
conto nell’analisi di schemi misti composti da blocchi a dinamica<br />
continua e discreta.<br />
64
x(t)<br />
x*(t)<br />
G(s)<br />
Blocchi in cascata<br />
u(t) u*(t) y(t) y*(t)<br />
H(s)<br />
All’ingresso dei due sistemi dinamici G(s) e H(s) sono presenti sequenze<br />
discrete. É facile verificare che:<br />
Y * ( s ) G * ( s ) H * ( s ) X * ( s )<br />
o, equivalentemente<br />
Y ( z ) G ( z ) H ( z ) X ( z )<br />
e dunque la funzione di trasferimento discreta della cascata è:<br />
Y<br />
X<br />
( z )<br />
( z )<br />
<br />
G<br />
( z ) H<br />
( z )<br />
65
x(t)<br />
x*(t)<br />
G(s)<br />
Blocchi in cascata<br />
u(t) y(t) y*(t)<br />
H(s)<br />
Tra i due sistemi dinamici G(s) e H(s) non c’è il campionatore, per cui va<br />
considerata la dinamica complessiva G(s)H(s) prima di procedere al calcolo delle<br />
Z-trasformate. Precisamente:<br />
Quindi:<br />
da cui:<br />
Y ( s ) G ( s ) H ( s ) X * ( s )<br />
G ( s ) H ( s ) * X * ( )<br />
Y * ( s ) <br />
s<br />
Y ( z ) GH ( z ) X ( z )<br />
G ( s ) H ( s ) G ( z ) H ( )<br />
GH ( z ) Z<br />
z<br />
66
Esempio<br />
G(s)<br />
u(t) y*(t)<br />
u*(t) y(t)<br />
x(t)<br />
x*(t)<br />
s<br />
e sT<br />
<br />
<br />
1<br />
H 0(s)<br />
)<br />
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)<br />
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)<br />
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z<br />
G<br />
z<br />
H<br />
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X<br />
z<br />
U<br />
z<br />
U<br />
z<br />
Y<br />
z<br />
X<br />
z<br />
Y<br />
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1<br />
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1<br />
)<br />
1<br />
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1<br />
)<br />
(<br />
1<br />
1<br />
1<br />
0<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
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G<br />
s<br />
G<br />
Z<br />
z<br />
X<br />
z<br />
Y<br />
<br />
<br />
67
Esempio<br />
G(s)<br />
u(t) y*(t)<br />
y(t)<br />
x(t)<br />
x*(t)<br />
s<br />
e sT<br />
<br />
<br />
1<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
s<br />
s<br />
G<br />
Z<br />
z<br />
s<br />
G<br />
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G<br />
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H<br />
Z<br />
z<br />
X<br />
z<br />
Y<br />
sT<br />
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)<br />
1<br />
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)]<br />
(<br />
1<br />
[<br />
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)<br />
(<br />
)<br />
(<br />
)<br />
( 1<br />
0<br />
69
Esempio<br />
H(s)<br />
u(t) y*(t)<br />
u*(t) y(t)<br />
G(s)<br />
x(t)<br />
x*(t)<br />
a<br />
s<br />
s<br />
G<br />
<br />
<br />
1<br />
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1<br />
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1<br />
1 <br />
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<br />
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z<br />
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Z<br />
a<br />
s<br />
Z<br />
z<br />
H<br />
z<br />
G<br />
z<br />
X<br />
z<br />
Y<br />
bT<br />
aT<br />
70
Esempio<br />
H(s)<br />
y*(t)<br />
y(t)<br />
G(s)<br />
x(t)<br />
x*(t)<br />
a<br />
s<br />
s<br />
G<br />
<br />
<br />
1<br />
)<br />
(<br />
b<br />
s<br />
s<br />
H<br />
<br />
<br />
1<br />
)<br />
(<br />
)<br />
(<br />
1<br />
1<br />
)<br />
(<br />
)<br />
(<br />
)<br />
(<br />
)<br />
(<br />
z<br />
GH<br />
b<br />
s<br />
a<br />
s<br />
Z<br />
s<br />
H<br />
s<br />
G<br />
Z<br />
z<br />
X<br />
z<br />
Y<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
)<br />
1<br />
)(<br />
1<br />
(<br />
)<br />
(<br />
1<br />
)<br />
1<br />
(<br />
1<br />
)<br />
1<br />
(<br />
1<br />
1<br />
1<br />
1<br />
1<br />
1<br />
1<br />
1<br />
1<br />
1<br />
z<br />
e<br />
z<br />
e<br />
z<br />
e<br />
e<br />
a<br />
b<br />
z<br />
e<br />
z<br />
e<br />
a<br />
b<br />
b<br />
s<br />
a<br />
s<br />
a<br />
b<br />
Z<br />
bT<br />
aT<br />
bT<br />
aT<br />
bT<br />
aT<br />
71
si ha che:<br />
da cui:<br />
R(s)<br />
Schema in retroazione<br />
-<br />
C<br />
E(s)<br />
E ( s )<br />
( s )<br />
<br />
<br />
E*(s) C(s)<br />
G(s)<br />
R ( s ) <br />
G<br />
( s ) E<br />
H<br />
*<br />
H(s)<br />
( s ) C<br />
( s )<br />
( s )<br />
E ( s ) R ( s ) H ( s ) G ( s ) E * ( s )<br />
72
Schema in retroazione<br />
Campionando<br />
E*(s) = R*(s)-GH *(s)E*(s)<br />
Si ottiene<br />
C * ( s ) G * ( s ) E * ( s )<br />
C<br />
* ( s )<br />
<br />
G<br />
In termini di Z trasformata si ha:<br />
C<br />
( z )<br />
<br />
G<br />
1<br />
<br />
( z ) R ( z )<br />
GH<br />
( z )<br />
1<br />
* ( s ) R * ( s )<br />
<br />
C<br />
GH<br />
( z )<br />
R ( z )<br />
* ( s )<br />
<br />
1<br />
<br />
G<br />
( z )<br />
GH<br />
( z )<br />
73
Possibili configurazioni di sistemi in retroazione<br />
G(s)<br />
E(s)<br />
H(s)<br />
C(s)<br />
R(s)<br />
-<br />
C(z)<br />
)<br />
(<br />
1<br />
)<br />
(<br />
)<br />
(<br />
)<br />
(<br />
z<br />
GH<br />
z<br />
G<br />
z<br />
R<br />
z<br />
C<br />
<br />
<br />
G(s)<br />
E(s)<br />
H(s)<br />
C(s)<br />
R(s)<br />
-<br />
C(z)<br />
)<br />
(<br />
)<br />
(<br />
1<br />
)<br />
(<br />
)<br />
(<br />
)<br />
(<br />
z<br />
H<br />
z<br />
G<br />
z<br />
G<br />
z<br />
R<br />
z<br />
C<br />
<br />
<br />
74
R(s)<br />
R(s)<br />
Possibili configurazioni di sistemi in retroazione<br />
-<br />
E(s)<br />
-<br />
E(s)<br />
G 1(s)<br />
H(s)<br />
G 1(s)<br />
H(s)<br />
C<br />
G 2(s)<br />
C<br />
( z )<br />
( z )<br />
R ( z )<br />
G 2(s)<br />
<br />
1<br />
<br />
<br />
G<br />
1<br />
2<br />
G<br />
<br />
C(s)<br />
G<br />
G<br />
1<br />
( z ) G<br />
1<br />
C(s)<br />
( z ) G<br />
1<br />
( z ) G<br />
2<br />
( z ) G<br />
1<br />
2<br />
H<br />
2<br />
R ( z )<br />
( z )<br />
H<br />
( z )<br />
C(z)<br />
( z )<br />
C(z)<br />
75