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inibitori degli enzimi digestivi possono causare gravi danni all’apparato gastroenterico. Nei pazienti fortemente sovrappeso od obesi in cui sono falliti i trattamenti convenzionali non chirurgici e che hanno patologie associate che possono determinare rischio per la vita, la chirurgia bariatrica può essere considerata l’unica alternativa valida per ottenere un peso salutare e per evitare i devastanti effetti psicologici e fisici dell’obesità (22). 14
CHIRURGIA BARIATRICA STORIA DELLA CHIRURGIA BARIATRICA La prima procedura chirurgica per il trattamento dell’obesità è stato il bypass digiunocolico, seguito a breve dal bypass digiunoileale. Questo approccio è stato introdotto nel 1954 e consisteva nell’anastomizzare 35 cm di digiuno a 10 cm di ileo (anastomosi termino-terminale o termino- laterale) in modo da escludere la maggior parte del piccolo intestino. Questo approccio permetteva una grossa perdita di peso, ma era gravata da un alto rischio di complicanze a breve e lungo termine come l’insufficienza epatica e renale, cirrosi epatica, nefropatia da ossalati, malattia da immuno complessi e deficit nutrizionali. Per questi motivi il bypass digiuno-ileale non è stato più eseguito (23). La terapia chirurgica dell’obesità si fa strada in Italia verso la metà degli anni ’70 con lo sviluppo del bypass gastrico. Inizialmente era persino difficile accettare, da parte di tutta la comunità medica, il concetto stesso che l’obesità si potesse curare chirurgicamente. La soluzione chirurgica, però, nasce e via via si afferma perché è l’unica in grado di comportare un notevole calo ponderale e, soprattutto, di mantenerlo, per un lunghissimo periodo di tempo se non per tutta la vita. Ciò comporta anche un netto miglioramento o addirittura la scomparsa delle co- morbilità, una maggiore aspettativa di vita ed una migliore qualità della stessa. Tutto questo, a sua volta, dimezza, di fatto, gli esorbitanti costi 15
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inibitori degli enzimi <strong>di</strong>gestivi possono causare gravi danni all’apparato<br />
gastroenterico.<br />
Nei pazienti fortemente sovrappeso od obesi in cui sono falliti i<br />
trattamenti convenzionali non chirurgici e che hanno patologie associate<br />
che possono determinare rischio per la vita, la chirurgia bariatrica può<br />
essere considerata l’unica alternativa valida per ottenere un peso salutare<br />
e per evitare i devastanti effetti psicologici e fisici dell’obesità (22).<br />
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