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Da El Alamein al Laconia - Qattara

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<strong>Da</strong> <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong> <strong>al</strong> <strong>Laconia</strong><br />

a cura di Gian Paolo Bertelli<br />

A mio padre uno dei ragazzi di Passo H<strong>al</strong>faya


Il nostro impegno in Africa venne giustificato d<strong>al</strong> fascismo, con la necessita’ di offrire la<br />

“quarta sponda “<strong>al</strong>l’It<strong>al</strong>ia fascista tesa a soddisfare i sacrosanti bisogni di una popolazione<br />

fin<strong>al</strong>mente in crescita demografica.<br />

Di seguito i grafici che secondo il governo provavano le nostre giuste rivendicazioni.


E per continuare nel 1942 vennero pubblicate <strong>al</strong>tre tabelle che dovevano convincere anche i piu’<br />

riottosi a condividere le necessarie scelte del regime.


Le illusioni dureranno poco, ed in tre anni di guerra l’It<strong>al</strong>ia abbandono’ la quarta sponda


La seconda guerra mondi<strong>al</strong>e non era ancora terminata e gia’ cambiavano le <strong>al</strong>leanze e si delineava un<br />

nuovo ordine mondi<strong>al</strong>e, nazioni che si erano unite per lottare in difesa della democrazia contro il<br />

nazifascismo cercavano di <strong>al</strong>largare la propria zona di influenza venendo a patti con gli ex nemici.<br />

In nome della re<strong>al</strong>politik, crimin<strong>al</strong>i nazisti riuscirono a fuggire a volte con il beneplacito degli<br />

angloamericani, spesso con documenti rilasciati da solerti prelati vaticani.<br />

Uffici<strong>al</strong>i delle ss si trasferirono in medio oriente per addestrare gli eserciti arabi che erano intenzionati<br />

a bloccare sul nascere l’indipendenza dello stato di Israele, <strong>al</strong>tri fuggirono grazie appunto ad una rete di<br />

complicita’ in Sud America o sotto f<strong>al</strong>so nome negli Stati Uniti.<br />

Funzionari di polizia e dirigenti pubblici sia in It<strong>al</strong>ia che in Germania dopo una prima epurazione di<br />

facciata vennero reintegrati nelle mansioni origin<strong>al</strong>i, i processi ai crimin<strong>al</strong>i nazifascisti finirono nella<br />

maggior parte dei casi con assoluzioni o condanne a pochi anni per<strong>al</strong>tro nemmeno scontate.<br />

L’amnistia di Togliatti dette l’ultimo definitivo colpo di spugna, gli omicidi che tanto avevano scosso<br />

l’opinione pubblica di Amendola, Matteotti, Don Minzoni, dei fratelli Rosselli restarono impuniti; i<br />

mandanti e gli esecutori si riciclarono nel nuovo stato democratico raggiungendo a volte impieghi di<br />

responsabilita’ nelle aziende come la Fiat o in posti pubblici.<br />

Gli stessi resoconti delle stragi perpetrate d<strong>al</strong>le forze tedesche occupanti e dai repubblichini rimasero<br />

chiusi per anni negli armadi della vergogna e solo da poco sono state resi pubblici grazie <strong>al</strong>la tenacia di<br />

ricercatori e storici come Mimmo Franzinelli .<br />

Attraversiamo un periodo in cui si cerca di riscrivere la storia recente mistificando la re<strong>al</strong>ta’, perdendo<br />

di vista chi era il carnefice e chi la vittima, chi ha compiuto l’azione delittuosa e chi non ha accettato<br />

passivamente il sopruso e la privazione di ogni elementare diritto.<br />

Ben pochi hanno resistito <strong>al</strong>la tentazione di cav<strong>al</strong>care l’ondata di destra che ha colpito il paese<br />

sfornando saggi su saggi che non fanno che ripetere quanto scrissero senza troppo successo i nost<strong>al</strong>gici<br />

negli anni cinquanta e sessanta, tornano le stragi del primo dopoguerra commesse da elementi che nulla<br />

avevano a che vedere con la Resistenza, crimin<strong>al</strong>i comuni, ex fascisti ed avventurieri che<br />

imbracciarono le armi e si diedero a vendette person<strong>al</strong>i ed a rapine.<br />

E’ innegabile che ci furono anche episodi delittuosi commessi da elementi della Resistenza, che in t<strong>al</strong><br />

modo vollero farsi giustizia di torti e soprusi subiti, visto come sono andate le cose nel dopoguerra con<br />

l’impunita’ concessa agli autori di stragi di civili innocenti; forse la vera giustizia non era quella che<br />

usciva d<strong>al</strong>le aule dei tribun<strong>al</strong>i.<br />

Nella continua negazione della verita’ o piu’ propriamente nell’occultamento ed insabbiamento della<br />

stessa si collocano <strong>al</strong>cuni episodi che hanno per protagonisti i nostri militari impegnati nel secondo<br />

conflitto, come gia’ del resto accadde dopo il primo conflitto mondi<strong>al</strong>e quando prendendo a pretesto<br />

l’impresa di Fiume vennero censurati i giorn<strong>al</strong>i come l’Avanti che per primo comicio’ a parlare delle<br />

fucilazioni di massa e delle violenze e vessazioni che i nostri militari impegnati <strong>al</strong> fronte subirono a<br />

causa degli ordini dissennati di Cadorna. Alla fine del seconda guerra mondi<strong>al</strong>e i politici nostrani<br />

permisero, in ossequio <strong>al</strong>le direttive statunitensi , di denunciare solamente le vessazioni commesse dai<br />

sovietici ai danni dei nostri prigionieri di guerra: famosa fu la pagina pubblicata da un giorn<strong>al</strong>e di<br />

destra per le elezioni del 1948 in cui uno scheletro in divisa dell’Armir pregava la mamma di pensare<br />

a lui e di votare DC, <strong>al</strong>lora non si parlava dei crimin<strong>al</strong> camp inglesi ed americani dove i non<br />

collaborazionisti venivano rinchiusi in condizioni disumane, non si parlava nemmeno delle vittime<br />

civili dei bombardamenti indiscriminati <strong>al</strong>leati che avevano raso <strong>al</strong> suolo interi quartieri privi per<strong>al</strong>tro<br />

di obbiettivi di interesse militare: Ferrara con oltre 1400 vittime civili ne e’ una prova lampante.<br />

Ma la nostra classe politica di <strong>al</strong>lora si spinse ben oltre arrivando anche ad oscurare le stragi compiute<br />

dai tedeschi, prima <strong>al</strong>leati, poi nemici , poi ancora <strong>al</strong>leati.<br />

Di questo intreccio perverso di re<strong>al</strong> politik, di convenienza politica e di mera sudditanza, ho fatto<br />

l’oggetto di questa mia ricerca.<br />

1


Durante la guerra di Spagna su opposti fronti, si affrontarono truppe it<strong>al</strong>iane: i volontari <strong>al</strong> fianco di<br />

Franco ed i fuoriusciti antifascisti, che erano schierati con la neonata repubblica spagnola.<br />

Le truppe it<strong>al</strong>iane erano in gran parte formate da volontari che con il miraggio dello stipendio garantito<br />

d<strong>al</strong> regime, pensavano di risolvere il problema della difficile sopravvivenza in patria dove spesso<br />

mancava il lavoro.<br />

Nel campo avverso militavano le piu’ diverse formazioni politiche: dagli anarchici, ai repubblicani,<br />

dai soci<strong>al</strong>isti , ai comunisti ed infine <strong>al</strong>le formazioni di Giustizia e Liberta’ di Rosselli.<br />

Dopo la disfatta subita d<strong>al</strong>le truppe fasciste a Guad<strong>al</strong>ajara, fu proprio Rosselli interrogando i<br />

prigionieri a rendersi conto che l’esercito avversario era formato in gran parte da poveri diavoli che si<br />

preoccupavano di guadagnarsi da vivere e di spedire quanto piu’ possibile del soldo a casa per aiutare<br />

la famiglia.<br />

A differenza di Rosselli, Mussolini diede ordini perentori <strong>al</strong> genero G<strong>al</strong>eazzo Ciano, responsabile della<br />

spedizione Spagnola, di passare per le armi i repubblicani it<strong>al</strong>iani catturati, pronunciando la famosa<br />

massima riportata d<strong>al</strong>lo stesso Ciano nei suoi diari “i morti non raccontano la storia” .<br />

Anche in questo il Duce sbagliava; i morti raccontano la storia, basta saperli ascoltare.<br />

Nel sacrario di <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong> c’e’ un silenzio assordante, come abbagliante e’ il marmo di migliaia di<br />

lapidi in cui e’ incisa la parola Ignoto.<br />

Assordante e’ il silenzio in fondo <strong>al</strong> mare dei 1348 prigionieri di guerra periti nel naufragio del<br />

piroscafo <strong>Laconia</strong> in mezzo <strong>al</strong>l’Atlantico, per chi va a visitare il campo di Mauthausen in Austria,<br />

parlano le bocche aperte dei forni crematori e l’elenco potrebbe continuare <strong>al</strong>l’infinito.<br />

Con questa ricerca vorrei ricordare il 65° anniversario dell’affondamento del <strong>Laconia</strong> avvenuto il 19<br />

Settembre 1942. <strong>Da</strong>lla documentazione raccolta si evince quanto la vita umana v<strong>al</strong>ga poco anche per<br />

nazioni che si ergono come giudici e garanti della democrazia nel mondo.<br />

Alla fine del secondo conflitto mondi<strong>al</strong>e un solo paese <strong>al</strong> mondo aveva ottenuto profitti enormi d<strong>al</strong>la<br />

guerra: gli Stati Uniti, di contro Urss, It<strong>al</strong>ia, Germania, Giappone faticosamente si rimboccavano le<br />

maniche per ricostruire quanto distrutto d<strong>al</strong>la guerra .<br />

Se scorriamo i nomi impressi sul muro del Vietnam a Washington o quelli del cimitero inglese ad <strong>El</strong><br />

<strong>Alamein</strong> possiamo vedere che in guerra negli Stati Uniti andarono di preferenza le classi meno abbienti<br />

ed in primis gli emigrati ispanici e gli afro americani, Bush e Clinton il Vietnam non l’hanno fatto, il<br />

primo era nella guardia nazion<strong>al</strong>e e l’<strong>al</strong>tro fuggito’ in Canada. Gli inglesi invece attingevano a man<br />

bassa nelle truppe delle colonie, i gurka indiani ed i maori andavano in prima linea, l’importante che<br />

terminata la carneficina potessero sfilare le cornamuse degli inglesi doc.<br />

In It<strong>al</strong>ia i gerarchi ed i figli della borghesia stettero lontani d<strong>al</strong> fronte, eccezion fatta per le solite teste<br />

c<strong>al</strong>de, fra questi It<strong>al</strong>o B<strong>al</strong>bo ucciso d<strong>al</strong> fuoco doppiamente amico di un addetto <strong>al</strong>la contraerea di<br />

origine ferrarese imbarcato sulla nave San Giorgio che non a caso e’ il patrono di Ferrara.<br />

Qu<strong>al</strong>che rampollo della nobilta’ si fece onore <strong>al</strong> fronte ma proprio per questo rappresenta l’eccezione:<br />

Paolo Caccia Dominioni che gia’ si era distinto nella grande guerra, anche per i giudizi sferzanti su<br />

Cadorna, combatte’ v<strong>al</strong>orosamente ad <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong>: passo’ anni in Egitto e Libia a raccogliere i resti dei<br />

nostri caduti componendoli poi nel Sacrario da lui progettato e costruito intorno a Quota 33, ultima<br />

sacca di resistenza it<strong>al</strong>iana in Egitto.<br />

Per tornare <strong>al</strong> tema della sorte dei prigionieri it<strong>al</strong>iani, sempre nello stesso giorn<strong>al</strong>e Pace e Liberta’ del<br />

monarchico Edgardo Sogno, tanto anticomunista da combattere a fianco delle truppe franchiste pur non<br />

aderendo <strong>al</strong> Fascismo si parla a distanza di dieci anni d<strong>al</strong>la fine della guerra dei prigionieri it<strong>al</strong>iani<br />

ancora presenti in Russia, si parla di 4000 prigionieri morti di tifo nel campo 7083-2 nel Kazakistan,<br />

ma si evita accuratamente di menzionare il numero dei prigionieri it<strong>al</strong>iani morti nei campi <strong>al</strong>leati in<br />

Austr<strong>al</strong>ia, Stati Uniti, Sud Africa, India e natur<strong>al</strong>mente si evita di urtare l’ormai <strong>al</strong>leato tedesco<br />

chiedendogli conto delle stragi perpetrate in It<strong>al</strong>ia a danno della popolazione civile e dei nostri militari<br />

2


non cobelligeranti dopo l’ otto Settembre. Era questo il prezzo che i nostri governanti dovevano pagare<br />

agli Stati Uniti in cambio degli aiuti di cui il nostro paese aveva bisogno per ripartire dopo la sconfitta<br />

patita.<br />

Copertina del periodico Pace e Liberta’ di Edgardo Sogno<br />

3


Prima di parlare dell’affondamento del <strong>Laconia</strong> mi sembra utile richiamare <strong>al</strong>la memoria l’andamento<br />

delle operazioni belliche in Africa <strong>al</strong>l’inizio del conflitto.<br />

Il 10 Giugno 1940 l’It<strong>al</strong>ia dichiarava guerra <strong>al</strong>la Francia ed <strong>al</strong>l’Inghilterra,<br />

quindici giorni dopo il 25 di Giugno la guerra contro i francesi in Africa era gia’ finita, B<strong>al</strong>bo fu<br />

fermato mentre stava entrando in Tunisia per rifornirsi di quanto gli serviva per prepararsi <strong>al</strong>la ben piu’<br />

dura battaglia con gli inglesi che gia’ premevano <strong>al</strong> confine egiziano.<br />

Il gener<strong>al</strong>e Graziani forte di 70 carri medi, 340 carri leggeri e 3787 autocarri il 9 Settembre su ordine<br />

di Mussolini decise di marciare verso Sidi <strong>El</strong>- Barrani in territorio egiziano. Gli inglesi nel frattempo si<br />

erano ritirati, come da tempo previsto, nel campo trincerato di Marsha Matruh 120 km ad oriente<br />

rispetto a Sidi el Barrani.<br />

<strong>Da</strong>l 13 <strong>al</strong> 18 Settembre gli it<strong>al</strong>iani persero 120 uomini ed ebbero 410 feriti, per un terzo libici, gli<br />

inglesi persero una cinquantina di uomini, numerosi gli automezzi it<strong>al</strong>iani in avaria piu’ per la<br />

difficolta’ del terreno che per l’offesa nemica.<br />

Mentre il gener<strong>al</strong>e Graziani tentennava a riprendere l’offensiva non cedendo <strong>al</strong>le pressioni<br />

di Mussolini che chiedeva di marciare su Marsa Matruh entro il 15 di Ottobre, gli inglesi si stavano<br />

riorganizzando ed il 6 di Dicembre lanciarono l’operazione Compass contro le linee it<strong>al</strong>iane.<br />

I nuovi carri armati Matilda muniti di corazze imperforabili d<strong>al</strong>le armi anticarro it<strong>al</strong>iane fecero la<br />

differenza, dopo tre ore di combattimenti il raggruppamento M<strong>al</strong>etti non esisteva piu’, il comandante<br />

era morto sul campo, gli it<strong>al</strong>iani ebbero 800 caduti, 1300 feriti e 2000 prigionieri, gli inglesi persero in<br />

tutto 8 uffici<strong>al</strong>i e 48 uomini tra morti, feriti e dispersi.<br />

Il teatro dell’operazione “Compass”<br />

4


Dopo aver riconquistato di slancio Sidi el Barrani gli inglesi si fermarono permettendo a Graziani di<br />

spostare con una marcia forzata di 60 km percorsi in 36 ore sotto gli attacchi aerei inglesi la divisione<br />

Cirene a passo H<strong>al</strong>faya ed ad organizzare una resistenza con il resto delle truppe sulla direttrice di<br />

Sollum.Travolte le difese it<strong>al</strong>iane dopo la battaglia di Bardia e la presa di Tobruk gli inglesi si diressero<br />

verso Derna, il 31 di Gennaio entrarono in una citta’ vuota abbandonata dagli it<strong>al</strong>iani in fuga, le nostre<br />

truppe ormai <strong>al</strong>lo stremo inc<strong>al</strong>zate dagli austr<strong>al</strong>iani si ritirarono fino a Bengasi, poi ad <strong>El</strong> Agheila, la<br />

Cirenaica era perduta, in due mesi gli inglesi erano avanzati di 800 km, perdendo fra morti , feriti,<br />

prigionieri e dispersi circa 2000 uomini, catturando 130.000 prigionieri, 23 gener<strong>al</strong>i, 1290 pezzi di<br />

artiglieria , il tutto senza mai utilizzare sul campo piu’ di due divisioni per volta.<br />

L’11 Febbraio 1941 il gener<strong>al</strong>e Graziani tornava in It<strong>al</strong>ia, finiva cosi’ la guerra it<strong>al</strong>iana in Africa, il 12<br />

giunse a Tripoli Rommel: iniziava la guerra it<strong>al</strong>o-tedesca. Il 21 di Marzo 1941 venne annientato dagli<br />

inglesi il presidio it<strong>al</strong>iano a Giarabub, ultima resistenza it<strong>al</strong>iana nella prima fase della guerra.<br />

L’arrivo del D.A.K (Africa Korps) fu funestato da l’affondamento del convoglio Tarigo, d<strong>al</strong> nome del<br />

cacciatorpediniere capo scorta, il convoglio si componeva di quattro navi tedesche ed una nave it<strong>al</strong>iana<br />

il Sabaudia, scortate da tre cacciatorpedinieri il Tarigo, il Lampo ed il B<strong>al</strong>eno.<br />

Il convoglio trasportava truppe, armi e munizioni in Tripolitania, la rotta passava <strong>al</strong> largo della Sicilia<br />

vicino <strong>al</strong>le coste tunisine , a causa del mare agitato il convoglio si trovo’ nelle ore notturne nei pressi<br />

delle secche di Kerkenah , avvistato d<strong>al</strong>la ricognizione britannica venne intercettato da quattro<br />

cacciatorpediniere inglesi partiti da M<strong>al</strong>ta, le stesse manovrarono a lungo indisturbate per portarsi in<br />

posizione di attacco protette d<strong>al</strong>l’oscurita’ e guidate d<strong>al</strong> radar, il fuoco inizio’ <strong>al</strong>le 2.20 di notte, il<br />

Lampo ed il B<strong>al</strong>eno furono colpiti gravemente e finirono nelle secche, i mercantili affondarono ed il<br />

Sabaudia s<strong>al</strong>to’ in aria: il Tarigo riusci’ a contrattaccare colando a picco il caccia Mohawk prima di<br />

affondare anch’esso.<br />

Le unita’ britanniche si <strong>al</strong>lontanarono velocemente senza prestare aiuto ai naufraghi delle navi dell’<br />

Asse ed a quelli del caccia inglese.<br />

Il Lampo, sul qu<strong>al</strong>e era imbarcato e mori’ combattendo un congiunto ventenne dello scrivente il<br />

cannoniere Bertelli Mario, fini’ nelle secche e non affondo’, dopo <strong>al</strong>cuni mesi la nave osped<strong>al</strong>e<br />

Epomeo recupero’ i poveri resti mummificati d<strong>al</strong> vento del deserto che vennero affidati <strong>al</strong> mare.<br />

Il cacciatorpediniere venne disincagliato, riparato e fu di nuovo affondato nel corso del conflitto.<br />

Cannoniere Bertelli Mario di Umberto anni 22 di Ferrara<br />

5


Un testimone oculare imbarcato sulla Epomeo descrive cosi’ il recupero dei resti dei caduti:<br />

"Il vento del deserto aveva cosparso il Lampo di sabbia, i piovaschi l'avevano battuto lavando la<br />

patina rossigna; il mare polverizzato dai frangenti ... aveva imbevuto di s<strong>al</strong>mastro quei corpi di<br />

marinai aggrappati ai cannoni ed <strong>al</strong>le mitragliatrici; il sole li aveva prosciugati; l'acre s<strong>al</strong>sedine<br />

della Piccola Sirte ... e l'<strong>al</strong>ito del mare avevano preservato quelle membra giovani come in un sonno<br />

letargico .... Quei corpi di marinai sembravano ancora vivi quando, <strong>al</strong>le prime luci dell'<strong>al</strong>ba,<br />

l'Epomeo venne ad ancorarsi più vicino e gli sguardi si fissarono su quella nave affascinante. I<br />

cannoni erano puntati ancora verso il largo, com'erano rimasti dopo l'ultima s<strong>al</strong>va; nella torretta di<br />

poppa sei cannonieri stavano ancora uniti in un gruppo serrato; sull'<strong>al</strong>to della plancia un biondo<br />

ricciuto, d<strong>al</strong> viso intatto, stringeva la canna della sua mitragliatrice; un sergente e tre siluristi erano<br />

accanto ai tubi di lancio. Sparsi dovunque i resti di corpi straziati e mutilati Una squadra<br />

d'infermieri e marinai e un uffici<strong>al</strong>e medico trasbordarono sul Lampo. Ispezionarono il ponte di<br />

coperta, le plance ed i loc<strong>al</strong>i interni; s<strong>al</strong>utarono commossi quelle s<strong>al</strong>me rimaste ai loro posti, tra le<br />

lamiere squarciate e i rottami dispersi, e iniziarono l'opera pietosa, cercando di radunare quel che<br />

rimaneva dei corpi dilaniati e confusi d<strong>al</strong>la violenza del combattimento. Poi le s<strong>al</strong>me vennero<br />

rimosse ed <strong>al</strong>lineate in coperta per il riconoscimento; qu<strong>al</strong>cuna fece resistenza come se volesse stare<br />

ancora la suo posto; <strong>al</strong>cuni corpi aderivano sulle lamiere come se vi fossero s<strong>al</strong>dati e confusi in una<br />

comunione ostinata; furono quasi staccati per forza d<strong>al</strong> ferro della nave.<br />

Tutta la giornata passò prima che l'ultimo fosse <strong>al</strong>lineato sotto il cielo a fianco degli <strong>al</strong>tri. Al<br />

tramonto i sacchi furono chiusi; ognuno ebbe un peso perché affondasse rapidamente e così<br />

vennero portati <strong>al</strong> largo per la immersione con gli onori militari e con un breve rito religioso.<br />

Allora il Lampo rimase solo e deserto sulla secca di Kerkenah. Oramai non era più che un relitto di<br />

nave. Il suo equipaggio errava nel cimitero azzurro dove tanti <strong>al</strong>tri marinai riposavano già, lontani<br />

d<strong>al</strong>le frenetiche competizioni, nella quiete profonda dove la vita si rinnova in creature<br />

meravigliose.... La pace è con loro e con tutti gli <strong>al</strong>tri, <strong>al</strong>leati ed avversari, di ogni stirpe e d'ogni<br />

lingua, d'ogni fede e d'ogni bandiera".<br />

.<br />

CT Lampo 1940<br />

6


La guerra in mare come vedremo in seguito quando parleremo piu’ diffusamente dell’affaire <strong>Laconia</strong>,<br />

veniva combattuta senza esclusione di colpi da parte dei contendenti.<br />

Imbarcato sul CT Luca Tarigo un giovane ferrarese di 23 anni, Giancarlo Antolini, grazie <strong>al</strong><br />

ritrovamento fortunoso del suo diario, da parte di Marco Pareschi, appassionato di storia loc<strong>al</strong>e, siamo<br />

in grado di ricostruire gli ultimi mesi di vita di questo marinaio.<br />

Nato a Cona il 18 Settembre 1917 Antolini si arruolo’ giovanissimo nella Regia Marina, forse per<br />

sottrarsi ad una situazione di miseria che in quegli anni affliggeva buona parte della popolazione<br />

ferrarese, il padre era anziano e par<strong>al</strong>izzato e non poteva sostenere la famiglia per cui t<strong>al</strong>e compito fu<br />

assolto dai figli.<br />

Allo scoppio della guerra inizio’ a tenere una sorta di diario in cui appuntava le esperienze giorn<strong>al</strong>iere<br />

di vita militare e raccoglieva i bollettini di guerra diramati d<strong>al</strong> ministero a volte commentandoli, a volte<br />

corredandoli di ritagli di giorn<strong>al</strong>e e fotografie che ritraevano navi o personaggi politici in auge.<br />

T<strong>al</strong>e diario si interrompe il 13 Marzo 1941 quando Antolini torna nella casa di via Romiti per una<br />

licenza premio di quindici giorni; la sua nave e’ ormeggiata a Napoli, il giorno 13 appunto scrive una<br />

specie di testamento spiritu<strong>al</strong>e.Queste le sue ultime parole vergate in bella c<strong>al</strong>ligrafia : “ Io parto,<br />

vado non so dove, vado sulla mia nave, sul mio Tarigo, e sono certo che non manchera’ di<br />

continuare la sua opera, io vado per compiere il mio dovere e lottero’ per una imminente vittoria,<br />

cosi’ il popolo it<strong>al</strong>iano avra’ la felicita’ e la giustizia che merita. Io non so quando ritornero’ e se<br />

ritornero’ in ogni modo conservate gelosamente questi registri, la mia nave in legno e le belle<br />

foto del CT Tarigo. Sottocapo ts Antolini Giancarlo”<br />

Appena un mese dopo il convoglio Tarigo finira’ in un’imboscata tesa d<strong>al</strong>le navi inglesi nei pressi delle<br />

secche di Kernak, il Tarigo sara’ l’unica nave del convoglio che riuscira’ a rispondere <strong>al</strong> fuoco nemico<br />

affondando anche una nave avversaria.<br />

Antolini non sara’ fra i pochi superstiti che scamperanno <strong>al</strong>la strage.<br />

Alcune fotografie del CT Luca Tarigo tratte dai vecchi registri utilizzati da Antolini per scrivere il<br />

diario.<br />

7


In queste brevi note si ha un’idea di come si svolse l’azione che pose fine <strong>al</strong>l’esistenza di tanti giovani<br />

it<strong>al</strong>iani.<br />

<strong>Da</strong>l fascicolo person<strong>al</strong>e di Antolini Giancarlo, conservato nell’Archivio di Stato di Ferrara, si apprende<br />

che <strong>al</strong>la famiglia del Caduto venne concessa una somma di denaro di lire cinquecento che servirono,<br />

come scritto nella nota informativa della questura , per pagare la pigione arretrata. Alla famiglia era<br />

stato sospeso il sussidio di lire 300 mensili in attesa di disposizioni da parte del ministero.<br />

La guerra aveva portato fin dai primi anni lutti e miseria nelle famiglie meno abbienti e lo stato fascista<br />

non riusciva certo con elargizioni una tantum o miseri sussidi a consolare chi aveva perso un marito od<br />

un figlio.<br />

8


L’ultima pagina del diario di Giancarlo Antolini di anni 23 ; morira’ il mese dopo <strong>al</strong> largo delle coste<br />

africane.<br />

9


Alcuni ritagli di giorn<strong>al</strong>i che Antolini raccoglieva<br />

ed incollava sui registri. Leggendo il diario ci si fa<br />

un’idea di quanto incisiva fosse la propaganda<br />

nell’It<strong>al</strong>ia fascista di quegli anni.<br />

Non un dubbio, non un tentennamento, la vittoria<br />

fin<strong>al</strong>e sembrava a molti ventenni di <strong>al</strong>lora, certa ed<br />

immancabile.<br />

La morte non era vista con paura, ma era il natur<strong>al</strong>e<br />

coronamento dell’ide<strong>al</strong>e fascista dell’eroismo del<br />

soldato it<strong>al</strong>iano erede delle virtu’ guerresche del<br />

legionario romano.<br />

10


S<strong>al</strong>vatore Todaro fu un comandante it<strong>al</strong>iano che pur facendo fino in fondo il proprio dovere, non si<br />

lascio’ coinvolgere nella retorica del tempo ed anzi si distinse per l’umanita’ dimostrata nei confronti<br />

del nemico, per questo fu soprannominato il don Chisciotte del mare .<br />

Per capire meglio lo spirito di questo combattente v<strong>al</strong> la pena leggere l’articolo di Augusto<br />

Benemeglio che riporto integr<strong>al</strong>mente.<br />

S<strong>al</strong>vatore Todaro<br />

Il Don Chisciotte del mare<br />

“<strong>Da</strong> mesi e mesi non faccio che pensare ai miei marinai che sono onorevolmente in fondo <strong>al</strong> mare.<br />

Penso che il mio posto è con loro”.<br />

Così scrisse S<strong>al</strong>vatore Todaro il 12 dicembre 1942, un giorno prima di morire, in una lettera ad un suo<br />

amico s<strong>al</strong>entino, che aveva vissuto con lui le incredibili vicende a bordo del sommergibile<br />

“Cappellini”. Todaro aveva solo trentaquattro anni e tutta una carriera davanti a se, aveva una moglie<br />

giovane e due figlie piccolissime (la secondogenita vedrà la luce, a Livorno, dove tuttora vive, proprio<br />

in quel giorno dedicato a Santo Spiridione, un pecoraio di Cipro rozzo e incolto che grazie <strong>al</strong>la fede e <strong>al</strong><br />

coraggio diventò vescovo di Trmithonte ) e non aveva nessun motivo per desiderare la morte.<br />

Todaro si trovava nel porto di La G<strong>al</strong>ite, in Tunisia, a bordo del piropeschereccio Cef<strong>al</strong>o, un nome<br />

emblematico, mitico, che rievoca la leggenda del bellissimo cacciatore che uccide per errore la propria<br />

moglie e poi, pazzo di dolore, si getta in mare. Forse, chissà, anche lui riteneva di aver fatto un errore<br />

fat<strong>al</strong>e nella sua ultima sanguinosa battaglia in Atlantico, una lunga e impari lotta condotta in superficie<br />

tra il suo sommergibile Cappellini e l’Emaueus, una grossa nave mercantile inglese trasformata in una<br />

11


sorta di incrociatore ausiliario, carica di truppe destinate in Africa, assai ben armata, con diversi<br />

cannoni a lunga gittata. Che cominciano a bersagliare il Cappellini su di un mare in tempesta le cui<br />

onde sono come frustate per il sommergibile it<strong>al</strong>iano, lo spazzano da prora a poppa, lo sb<strong>al</strong>lottano come<br />

un sughero, asteria o osso di seppia. Ma <strong>al</strong>la fine Todaro, nonostante tutto, prev<strong>al</strong>e e riesce ad affondare<br />

quel finto mercantile inglese carico di oltre tremila soldati. Che naufragano. Molti di essi moriranno,<br />

inghiottiti d<strong>al</strong>le onde gelide. E insieme a loro moriranno molti marinai dell’equipaggio.<br />

Stavolta Todaro non li può aiutare, non può fare nulla per loro. Non ha a disposizione neppure una<br />

lancia di s<strong>al</strong>vataggio e inoltre stanno sopraggiungendo gli aerei e le navi inglesi . Deve far presto a<br />

squagliarsela e non è per nulla facile. Il sommergibile è assai m<strong>al</strong>andato, ci sono avarie un po’ da tutte<br />

le parti e naviga in superficie. E’ un’impresa sfuggire <strong>al</strong> tiro incrociato degli inglesi, che lo hanno<br />

ormai avvistato. Todaro opera una immersione di fortuna e cerca scampo sul fondo marino. Dopo varie<br />

peripezie riesce a s<strong>al</strong>varsi e a far ritorno a Bordeaux, dov’è la base dei sommergibili it<strong>al</strong>iani. Ma quella<br />

battaglia denominata di “Freetown” segna il limite, il crin<strong>al</strong>e dell’ascesa di S<strong>al</strong>vatore Todaro, il Don<br />

Chisciotte del mare . Quella vicenda lo aveva mutato profondamente. Qu<strong>al</strong>cosa si era spento in lui,<br />

qu<strong>al</strong>cosa di sacr<strong>al</strong>e si era rotto dentro di lui.<br />

Sacerdote del mare<br />

Chi lo ha conosciuto bene lo ricorda come un asceta, un mistico, un sacerdote che appartiene ad una<br />

religione che ha per tempio il mare e per <strong>al</strong>tare il sommergibile . Altri dicono che era come un antico<br />

spartano: sobrio, schivo, introverso, solitario, con un portamento fiero e un’andatura rigida, quasi<br />

<strong>al</strong>tera. In re<strong>al</strong>tà quell’andatura era dovuta <strong>al</strong> fatto che Todaro portava il busto, a causa di una frattura<br />

<strong>al</strong>la colonna vertebr<strong>al</strong>e, riportata quando volava sugli idrovolanti come osservatore aereo. Oggi<br />

diremmo che Todaro era un inv<strong>al</strong>ido a tutti gli effetti e forse avrebbe il diritto <strong>al</strong>la pensione di<br />

inv<strong>al</strong>idità, ma lui non voleva sentirlo dire neppure per scherzo. Non accettava neppure che si<br />

accennasse <strong>al</strong>la sua menomazione, per<strong>al</strong>tro a conoscenza di tutti i medici che lo avevano sottoposto a<br />

visita sanitaria, per timore di essere relegato <strong>al</strong> servizio sedentario. Del resto la cultura del sacrificio gli<br />

era connaturata e l’Accademia Nav<strong>al</strong>e di Livorno la sviluppò oltre ogni limite. Era – come scrisse un<br />

giorn<strong>al</strong>ista dell’epoca - “un soldato nel più puro senso della parola, un soldato nel più segreto fondo del<br />

suo spirito e lo dimostrò subito dopo quell’incidente applicandosi come un matto, giorno e notte, <strong>al</strong>lo<br />

studio dei sommergibili e dei mezzi d’ass<strong>al</strong>to per diventare, in capo a pochi anni, uno dei più grandi<br />

esperti e speci<strong>al</strong>isti del settore”.<br />

La vicenda del “Kab<strong>al</strong>o”<br />

Allo scoppio della guerra ottiene il comando del sommergibile Cappellini, destinato in Atlantico.<br />

Todaro è tra i primi ad attraversare lo stretto di Gibilterra e a raggiungere Bordeaux, dove è la base del<br />

Comando dei sommergibili it<strong>al</strong>iani, Betasom. Qui gli basta qu<strong>al</strong>che mese per diventare famoso in tutta<br />

Europa. Per la cronaca è il pomeriggio del 15 ottobre 1940, quando avvista, con il periscopio, un grosso<br />

piroscafo belga, <strong>al</strong> servizio degli inglesi, il Kab<strong>al</strong>o. Lo affonda con il cannone, poi rimorchia i ventisei<br />

naufraghi e, incredibilmente, navigando in emersione ed esponendosi a tutti i rischi possibili, li<br />

trasporta in mare per ben quattro giorni e quattro notti. Alla fine di varie peripezie e dopo che per<br />

l’ennesima volta si è spezzato il cavo di rimorchio, Todaro decide di prendere a bordo i naufraghi. E’<br />

un’<strong>al</strong>tra “follia”, ma lui prosegue nell’estremo tentativo di s<strong>al</strong>vare quegli uomini e dopo aver percorso<br />

oltre 750 miglia riesce fin<strong>al</strong>mente a farli approdare, in sicurezza, sulla costa delle Azzorre . Si s<strong>al</strong>vano<br />

tutti. E’ un miracolo. Si parla di lui su tutti i giorn<strong>al</strong>i d’Europa: E’ ormai il “Gentiluomo del mare”, o il<br />

“Don Chisciotte del Mare”.<br />

12


“Neppure il buon samaritano della parabola evangelica avrebbe fatto una cosa del genere”, sbotta<br />

l’ammiraglio tedesco Donitz, che pure lo ammira. “Signori, - dice rivolgendosi ai colleghi it<strong>al</strong>iani – io<br />

vi prego di voler ricordare ai vostri uffici<strong>al</strong>i che questa è una guerra e non una crociata missionaria. Il<br />

Signor Todaro è un bravo comandante, ma non può fare il Don Chisciotte del mare”.<br />

L’onorificenza del “Tu”<br />

Nella vicenda del Kab<strong>al</strong>o vi erano stati molti aspetti contrastanti e anche inconvenienti di natura<br />

diplomatica, e <strong>al</strong>la fine per Todaro anziché elogi ci furono richiami <strong>al</strong>l’ordine e moniti da parte dei<br />

superiori. Ma il Don Chisciotte del mare non ne tenne affatto conto e un mese dopo ripeté pari pari<br />

l’operazione Kab<strong>al</strong>o, affondando e poi s<strong>al</strong>vando i naufraghi del piroscafo inglese Shakespeare,<br />

confermando la sua fama di piantagrane e di “origin<strong>al</strong>e”, anche per il modo che aveva di combattere,<br />

(in emersione e con il cannone) assolutamente fuori dagli schemi. Non era sfuggito neppure il suo<br />

strano comportamento con gli inferiori, molti dei qu<strong>al</strong>i gli davano addirittura del “Tu”. Erano tutti<br />

quelli che aveva decorato sul campo con la frase ritu<strong>al</strong>e: “<strong>Da</strong> oggi tu mi darai del Tu”.<br />

Questa onorificenza del Tu v<strong>al</strong>eva più di una medaglia d’oro per i suoi fedeli marò, che lo adoravano<br />

come un semidio, t<strong>al</strong>e era il suo carisma. <strong>Da</strong> tutta la sua persona promanava un grande senso di<br />

sicurezza, ardore e spregiudicatezza, quasi un senso di invulnerabilità. Era un vero capo che dava<br />

costantemente l’esempio per ardimento e smisurato spirito di sacrificio, era lui il primo ad esporsi ai<br />

pericoli, a soccorrere e incoraggiare i suoi uomini, ai qu<strong>al</strong>i riusciva a trasmettere autorevolezza e<br />

fiducia e un <strong>al</strong>tissimo senso di protezione. Perciò non desta <strong>al</strong>cuna meraviglia che i suoi uomini<br />

facessero carte f<strong>al</strong>se per imbarcare con lui, che sembrava conoscere in anticipo l’esito delle battaglie e<br />

dava ordini con un tono pacato di voce, ordini che erano vaticini e profezie. E <strong>al</strong> riguardo c’è tutto un<br />

fiorire di aneddoti.<br />

Mago Bakù<br />

Todaro era anche un uomo di profonda e origin<strong>al</strong>e cultura: conosceva testi antichi e rari di letteratura,<br />

astronomia, matematica, e soprattutto aveva una vera e propria passione per la psican<strong>al</strong>isi, fino <strong>al</strong> punto<br />

di sperimentare su di sé (una sorta di cavia volontaria, come lo era stato lo stato il padre della<br />

13


psican<strong>al</strong>isi) le teorie freudiane . Ma <strong>al</strong>la fine gli predilesse Jung, <strong>al</strong>lora poco conosciuto in It<strong>al</strong>ia,<br />

soffermandosi a lungo sulla teoria dell’inconscio collettivo.<br />

A Bordeaux, fra una missione di guerra e l’<strong>al</strong>tra, passava lunghe giornate chiuso nel suo camerino a<br />

leggere, studiare, sperimentare. Si narra, a proposito di aneddoti, che una volta, per gioco, riuscì ad<br />

ipnotizzare una signora con estrema facilità. E così la sua fama di corsaro gentiluomo si colorò di <strong>al</strong>tri<br />

aspetti, assunse toni accesi e istrioneschi. In effetti c’era, in quel suo pizzetto di barba nerissima, un che<br />

di mefistofelico ed anche nel suo sguardo obliquo, magnetico, indagatore, c’era un che di stregonesco.<br />

Era quello il periodo in cui Todaro s’era appassionato <strong>al</strong>le teorie di Lombroso e continuava a leggere,<br />

disordinatamente, un po’ di tutto, d<strong>al</strong>la filosofia <strong>al</strong>la parapsicologia, ai libri sulle pratiche magiche. E<br />

così a bordo cominciarono a chiamarlo Mago Bakù. Si dice, in effetti, che avesse una sorta di<br />

preveggenza. C’è chi giura di averlo sentito fare delle previsioni che si sono avverate fin nei minimi<br />

particolari. Una volta lasciò a terra un marinaio perché prevedeva che ci sarebbero stati pericoli solo<br />

per lui. E infatti in mare non successe nulla, però il marinaio in questione fu colto da un violento<br />

attacco di appendicite, con pericolo di peritonite, e si s<strong>al</strong>vò solo perché poté essere prontamente<br />

ricoverato in osped<strong>al</strong>e e trasportato in s<strong>al</strong>a operatoria.<br />

La morte di Stiepovich<br />

Un’<strong>al</strong>tra volta mandò in licenza il suo mitragliere più fido, che non voleva saperne di lasciare i suoi<br />

compagni. “E’ un ordine!”, gli disse con perentorietà il comandante Todaro . Poi confidò ad un amico<br />

che il giovane marinaio aveva il destino segnato. “ Che si goda qu<strong>al</strong>che giorno in famiglia prima di<br />

quel giorno”. Un mese dopo il marinaio rimase ucciso, mentre si trovava <strong>al</strong>la sua mitragliera da uno<br />

scoppio di granata che frantumò la torretta del sommergibile. Fu inf<strong>al</strong>libile fino a quel giorno.<br />

Ma <strong>al</strong>la vigilia di Nat<strong>al</strong>e del 1941, mentre si accingeva a compiere l’ennesima missione, qu<strong>al</strong>cosa lo<br />

turbò. Non riusciva ad avere quella sua solita serenità, quel distacco necessario per concentrarsi.<br />

Confidò ad un compagno di corso e amico, il comandante Fecia di Cossato, che improvvisamente s’era<br />

fatta nebbia dentro di lui. Era incapace di vedere con la mente. “Questa volta non so proprio che cosa ci<br />

capiterà”, disse <strong>al</strong>l’amico sorridendo. Poi si fece serio e disse: “C’è qu<strong>al</strong>cosa in me che non riesco a<br />

decifrare ed è la prima volta che mi capita. Se non dovessi tornare, ti prego, consegna questa a mia<br />

moglie”.<br />

Si sfilò d<strong>al</strong>l’anulare la fede nuzi<strong>al</strong>e e la diede <strong>al</strong>l’amico.<br />

“E’ l’unica cosa di v<strong>al</strong>ore che ho e desidero che torni a chi me l’ha donata”.<br />

Usciti in mare si scontrarono con l’incrociatore inglese Eumaues. Todaro non morì in quella che<br />

sarebbe stata la drammatica battaglia di Freetown, ma morirono molti suoi marinai e il tenente <strong>Da</strong>nilo<br />

Stiepovich, che aveva sostituito <strong>al</strong> pezzo un mitragliere gravemente ferito.<br />

Colpito in pieno da una granata, con una gamba maciullata e molte <strong>al</strong>tre gravi ferite, ormai morente,<br />

Stiepovich giaceva riverso sulla mitragliera. Todaro gli si avvicinò, se lo prese tra le braccia e gli<br />

chiese, con tutta la dolcezza possibile: “Che cosa posso fare per te, <strong>Da</strong>nilo?”<br />

“Non mi mandare in infermeria… Non servirebbe a nulla… Lasciami qui… Voglio vedere affondare<br />

quella là”, - rispose Stiepovich indicando con la mano la nave che continuava a cannoneggiare il<br />

sommergibile.<br />

“Te lo prometto”, disse Todaro. E pochi minuti dopo l’ incrociatore inglese colava a picco colpito in<br />

pieno da un siluro. Stiepovich faceva in tempo a vederlo inabissarsi, poi spirava. Todaro gli si<br />

avvicinava e gli chiudeva gli occhi per sempre.<br />

Il m<strong>al</strong>e è la guerra<br />

E subito dopo inizia la lunga odissea del Cappellini in costante e disperata fuga, avvistato, inseguito,<br />

braccato, colpito, riporta gravi danni che sembrano irreparabili. Invece riesce a eludere il nemico<br />

acquattandosi sul fondo dell’Oceano per due giorni e due notti, <strong>al</strong> buio. Due giorni e due notti a<br />

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seppellire i morti, a tamponare le mille avarie, ad inn<strong>al</strong>zare preghiere <strong>al</strong> cielo, sotto milioni e milioni di<br />

tonnellate d’acqua marina. Infine il rientro di fortuna a Luz, un porto della Gran Canaria e, qu<strong>al</strong>che<br />

giorno dopo, beffando ben cinque navi inglesi che lo attendevano <strong>al</strong> varco, fuori d<strong>al</strong> porto, riesce a<br />

raggiungere Bordeaux. Il Cappellini è davvero m<strong>al</strong>ridotto, rimarrà fuori uso per diversi mesi. E’ il<br />

momento buono per sbarazzarsi di Todaro che era diventato un problema per tutti, per Supermarina (il<br />

comando gener<strong>al</strong>e della Marina) e per gli <strong>al</strong>leati tedeschi, che pure ammirandolo molto (gli avevano<br />

conferito due croci di ferro) lo ritenevano troppo umanitario.<br />

In re<strong>al</strong>tà chiese lui di essere sbarcato perché sentiva di aver f<strong>al</strong>lito la sua missione.<br />

“Ma perché dici che hai f<strong>al</strong>lito?,” gli ribatteva il fraterno amico Comandante Leoni. “Hai fatto<br />

l’impossibile, sei riuscito, nonostante le difficoltà estreme, a s<strong>al</strong>vare molti marinai e a riportare il<br />

Cappellini in porto. Quello che hai fatto è miracoloso e tu dici che hai f<strong>al</strong>lito. Perché?”<br />

Non rispose. Forse era convinto di essere venuto meno nei confronti dei suoi marinai morti, molti dei<br />

qu<strong>al</strong>i aveva decorato sul campo con la frase ritu<strong>al</strong>e: “<strong>Da</strong> oggi tu mi darai del tu”. O forse le ragioni<br />

erano <strong>al</strong>tre. Ma non ne voleva parlare. “Tu hai l’animo nitido e pulito come crist<strong>al</strong>lo, - proseguiva<br />

Leoni - hai il massimo senso dell’onore, la tua coscienza ti detta sempre le mosse che devi compiere...”<br />

“Nulla, nulla puoi rimproverarti, capisci? Di che cosa ti accusi, Totò?” - concluse accorato. In re<strong>al</strong>tà,<br />

Todaro non sapeva dire perché si sentiva colpevole.<br />

“Penso che il mio posto è con i miei marinai, sul fondo del mare, accanto a loro. Sì, questo penso.”<br />

Disse. E si tacque. Leoni scosse la testa e se ne andò.<br />

Forse intuì che stava cambiando lo spirito della guerra, le regole erano diverse.<br />

O forse capì, vedendo tanti naufraghi, migliaia di naufraghi, che chiedevano disperatamente aiuto,<br />

vedendo il sangue di Stiepovioch e dei suoi marinai caduti, che il m<strong>al</strong>e non era il nemico, ma la guerra<br />

stessa. “Sì, il m<strong>al</strong>e è la guerra”, pensò e il pensiero s<strong>al</strong>ì fino <strong>al</strong> cielo. In tutto l’universo gli sembrava<br />

che fosse disegnata, che campeggiasse, a caratteri infiniti, l’immensa scritta “ IL MALE E’ LA<br />

GUERRA”. Ed ecco <strong>al</strong>lora la verità consequenzi<strong>al</strong>e. Tutta la sua lunga preparazione <strong>al</strong>la vita era stata<br />

un errore! Io ho passato tutto la mia vita a prepararmi per la guerra. Ma la guerra è un m<strong>al</strong>e, un m<strong>al</strong>e,<br />

capisci! Sono un f<strong>al</strong>lito! Un f<strong>al</strong>lito!<br />

Così pensò quell’uomo che sembrava ormai privo di spirito, quell’uomo che aveva affondato molti<br />

piroscafi, molti incrociatori, che aveva lottato <strong>al</strong>la pari con navi molto più armate e potenti di lui e<br />

anche contro gli aerei, sempre rischiando in prima persona . Quel comandante che spesso si metteva <strong>al</strong><br />

cannone, che aveva la canna così arroventata da cuocerci due uova, e ci si metteva a mani nude, mani<br />

bruciate, sanguinanti.<br />

Quel guerriero del mare che aveva sempre combattuto con grande coraggio e spirito da cav<strong>al</strong>iere<br />

antico, con le<strong>al</strong>tà, generosità, magnanimità, senza mai veramente odiare il nemico. Ma ora forse<br />

avvertiva per la prima volta il peso del sentimento dell’odio. Ora capiva che non si può fare la guerra<br />

per cav<strong>al</strong>leria, perché fare la guerra significa dover uccidere e quindi odiare. E quel sentimento ignobile<br />

stava prev<strong>al</strong>endo su di lui e gli sarebbe rimasto per sempre appiccicato nell’anima .Questo non lo<br />

sopportava. Gli era intollerabile.<br />

Il Comandante Todaro è morto<br />

Chiese e ottenne di essere impiegato nelle operazioni più rischiose. Prima con i Mas in Crimea, poi <strong>al</strong><br />

comando del piropeschereccio Cef<strong>al</strong>o, in Tunisia, che appoggiava i motoscafi d’ass<strong>al</strong>to nelle imprese<br />

più difficili e rischiose. E aspettò la morte che inevitabilmente sarebbe arrivata.<br />

Intanto viene a conoscenza degli orrendi misfatti perpetrati ai danni dei naufraghi it<strong>al</strong>iani del <strong>Laconia</strong>, a<br />

cui avevano mozzato le mani per impedir loro di s<strong>al</strong>ire a bordo dell’imbarcazione di s<strong>al</strong>vataggio . Alla<br />

fine i naufraghi it<strong>al</strong>iani morti saranno ben 1350 su complessivi 1800. Tutti crudelmente abbandonati <strong>al</strong><br />

15


proprio destino! E lui aveva rischiato cento mille volte la vita per s<strong>al</strong>vare i ventisei naufraghi belgi del<br />

Kab<strong>al</strong>o! …<br />

“Ma sì, ho sbagliato tutto, ora lo so, ne sono certo”, pensa, mentre sta effettuando l’ennesima missione<br />

notturna nel porto di Bona. Ma il tempo è pessimo e l'azione non si può effettuare. Ritorna nel porto di<br />

La G<strong>al</strong>ite e si mette a dormire. E' il mattino del 13 dicembre 1942 e un aereo inglese, uno “Spitfire”<br />

scendendo a volo radente e spezzonando, mitraglia il Cef<strong>al</strong>o. La contraerea riesce a mettere in fuga<br />

l’aereo e subito dopo <strong>al</strong>cuni marinai it<strong>al</strong>iani si precipitano a bordo del peschereccio, cercano Todaro.<br />

Lo chiamano, ma non risponde. Vanno nella sua cuccetta e lo trovano con gli occhi chiusi, sembra che<br />

dorma.<br />

In tutto quel fracasso non s’è neppure mosso. Ma guardandolo meglio si nota una piccola scheggia che<br />

gli ha trapassato la tempia .Gli erano già a fianco le sirene del mare per trasportare la sua anima tra gli<br />

abissi insondabili.<br />

“Il Comandante Todaro è morto”, grida un marinaio piangendo.<br />

E tutti sono increduli e addolorati. Piangono in silenzio. Guardano il cadavere e non credono ai loro<br />

occhi. Sembra loro impossibile che Todaro sia morto. Per chiunque lo avesse conosciuto l’idea che un<br />

t<strong>al</strong> uomo potesse morire sembrava irre<strong>al</strong>e. Aveva incarnato come pochi il mito dell’eroe buono. Ma in<br />

re<strong>al</strong>tà il guerriero del mare, il cav<strong>al</strong>iere azzurro, il Don Chisciotte del mare era morto molto tempo<br />

prima.<br />

“Morirò quando il mio spirito sarà lontano da me”, aveva detto più volte.<br />

E il suo spirito si era cominciato ad <strong>al</strong>lontanare da lui quel giorno della battaglia di “Freetown”, quel<br />

giorno in cui aveva preso coscienza del m<strong>al</strong>e della guerra, quel giorno in cui aveva cominciato a odiare<br />

il mestiere che faceva.<br />

Il mitico eroe S<strong>al</strong>vatore Todaro era morto in quel giorno.<br />

Quello che giaceva ora lì, nella cuccetta del Cef<strong>al</strong>o, non era il comandante Todaro, ma solo il suo<br />

simulacro.<br />

16<br />

Augusto Benemeglio<br />

In campo avversario le figure come quella di Todaro si trovano probabilmente in prev<strong>al</strong>enza sugli<br />

schermi cinematografici interpretati d<strong>al</strong> John Wayne di turno.<br />

Ma riprendiamo il capitolo aperto sulla guerra in Africa. Con l’arrivo di Rommel le strategie cambiano,<br />

i tedeschi non portano solo carri armati e mezzi <strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tezza di quelli inglesi e truppe fresche ma anche e<br />

soprattutto il genio del feldmaresci<strong>al</strong>lo che gia’ nella Grande Guerra aveva dato ampio sfoggio delle<br />

sue capacita’ strategiche incuneandosi nelle linee it<strong>al</strong>iane a Caporetto.<br />

Il comando delle operazioni rimane teoricamente in mani it<strong>al</strong>iane, ma la re<strong>al</strong>ta’ dei fatti e’<br />

profondamente diversa.<br />

Questa fase del conflitto vede protagonista il 2° Reggimento Artiglieria Celere “Emanuele Filiberto<br />

Testa di Ferro”. Il reggimento di stanza a Ferrara si porta a Napoli ai primi di Gennaio 1941;<br />

imbarcato arriva a Tripoli il 14 dello stesso mese, per volere di Rommel nell’Aprile del 1941 nel corso<br />

del’offensiva dell’Asse verso Tobruk, il reggimento viene posto direttamente agli ordini del comando<br />

tedesco.<br />

Dopo un trasferimento di centinaia di chilometri disturbato d<strong>al</strong> Ghibli, la tempesta di vento del deserto,<br />

il reggimento ferrarese riceve il battesimo del fuoco il giorno di Pasqua del 1941; <strong>al</strong>la fine della<br />

giornata le perdite saranno di 9 morti e 29 feriti.<br />

A supporto della divisione Ariete nella giornata del 24 Maggio <strong>al</strong> termine della fase piu’ acuta dei<br />

combattimenti il 2° Articelere contera’ ancora molti morti e feriti.


<strong>Da</strong>l 25 Maggio <strong>al</strong> 17 Giugno 1941 il Reggimento partecipa <strong>al</strong>la operazione “Scorpione” riconquistando<br />

il passo H<strong>al</strong>faya attestandosi poi nella Ridotta Capuzzo.<br />

Il 15 Giugno si scatena la controffensiva britannica, vengono schierati i carri armati Matilda e si tenta<br />

di liberare d<strong>al</strong>l’assedio Tobruk; per tre giorni le batterie it<strong>al</strong>iane resistono a passo H<strong>al</strong>faya impedendo<br />

agli inglesi di raggiungere la citta’ assediata, lo stesso Rommel citera’ il maggiore Pardi che insieme <strong>al</strong><br />

battaglione Bach tedesco hanno difeso la posizione stroncando il 15 Giugno ben tre attacchi consecutivi<br />

di soverchianti forze nemiche.<br />

Nei tre giorni il reparto ha avuto 12 morti, 42 feriti e 15 dispersi.<br />

Il periodo da Luglio a Novembre 1941 e’ caratterizzato da attivita’ di ricognizione e di risposta ai<br />

tentativi di avvicinamento ai capos<strong>al</strong>di it<strong>al</strong>iani e tedeschi da parte degli inglesi.<br />

Il 18 Novembre 1941 , anticipando le intenzioni it<strong>al</strong>o- tedesche i britannici scatenano una imponente<br />

controffensiva, preannunciata da un violentissimo bombardamento del capos<strong>al</strong>do H<strong>al</strong>faya, fino <strong>al</strong> 22 di<br />

Novembre gli artiglieri del 2° Articelere debbono sostenere la forza d’urto nemica ed i continui attacchi<br />

che arrivano anche da Sollum riconquistata dagli inglesi.<br />

Le singole batterie , accerchiate ed isolate fra di loro , debbono difendersi autonomamente dagli<br />

attacchi sferrati da forze nemiche meglio equipaggiate e piu’ numerose.<br />

Rommel nel frattempo , grazie a questa resistenza , riesce a ritirare le truppe ed a riorganizzarle .<br />

In Dicembre l’accerchiamento inglese dei capis<strong>al</strong>di di H<strong>al</strong>faya , Cirener e Bardia si chiude, le nostre<br />

truppe per la maggior parte frazionate in piccoli capis<strong>al</strong>di sosterranno l’urto di forze cinque volte<br />

superiori, senza cedere neppure quando, esauriti viveri ed acqua continueranno a combattere<br />

utilizzando i pochi mezzi che l’aviazione riusciva a volte a paracadutare sulle postazioni.<br />

Bardia cade il 2 di Gennaio 1942 e con essa il comando del 2 Artiglieria Celere , dopo l’esaurimento di<br />

munizioni e viveri , la situazione dei capis<strong>al</strong>di nel settore Sollum – H<strong>al</strong>faya diventa insostenibile, d<strong>al</strong> 4<br />

<strong>al</strong> 16 di Gennaio 1942 la situazione sanitaria precipita, per vincere la sete gli assediati bevono la<br />

propria urina lasciata raffreddare e tenuta d’occhio per evitare che <strong>al</strong>tri se ne impossessino: parecchi<br />

militari impazziscono per la sete e le privazioni, i feriti senza cure muoiono fra atroci sofferenze. Il 17<br />

arriva l’ordine di capitolazione, dopo aver reso inutilizzabili i pezzi , aver reso gli onori militari ai<br />

caduti sepolti presso la cappella costruita dagli artiglieri, dopo 59 giorni di assedio e di bombardamenti<br />

terrestri, aerei e nav<strong>al</strong>i, il 2° Reggimento Artiglieria Celere cede la posizione, non vinto d<strong>al</strong>la forza<br />

dell’avversario ma d<strong>al</strong>la fame, d<strong>al</strong>la sete e d<strong>al</strong>le continue privazioni.<br />

Lo Stendardo del 2° Articelere rimarra’ in terra d’Africa sepolto nel v<strong>al</strong>lone dell’Uadi Garfan, insieme<br />

ai Caduti.<br />

Una ricerca effettuata dai reduci negli anni 60 si e’ rivelata infruttuosa, forse la bandiera e’stata preda<br />

di bande beduine che hanno saccheggiato la zona della battaglia ed i cimiteri di guerra: 18 artiglieri<br />

caduti sono sepolti nel sacrario di <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong>.<br />

Fra i ferraresi che resistettero fino <strong>al</strong>l’ultimo a passo H<strong>al</strong>faya c’era anche il padre dello scrivente, il<br />

sergente maggiore Bertelli Celso che finì in un campo di prigionia in Sud Africa da cui torno’ nel 1946.<br />

A lui debbo una serie di fotografie che lo ritraggono nel teatro dei combattimenti, fra queste c’e’ anche<br />

la cappelletta costruita dai militari it<strong>al</strong>iani per onorare i caduti del 2° Articelere.<br />

La croce e la campana sono state re<strong>al</strong>izzate utilizzando i bossoli dei proiettili di artiglieria, i cannoni<br />

vennero <strong>al</strong>la fine puntati con “<strong>al</strong>zo zero” in funzione anticarro, nella fotografia che ritrae il rifugio e’<br />

visibile la Madonna delle Grazie conservata nel duomo di Ferrara.<br />

17


Postazione anticarro e vedetta . Passo H<strong>al</strong>faya<br />

18


Sopra l’interno del rifugio a Passo H<strong>al</strong>faya, sotto chiesetta costruita dagli artiglieri<br />

del 2° Articelere “Emanuele Filiberto Testa di Ferro”.<br />

19


Ridotta Capuzzo<br />

Passo H<strong>al</strong>faya Gennaio 1942 foto ripresa da ricognitore britannico; da notare i crateri delle<br />

esplosioni causate dagli incessanti bombardamenti provenienti da cielo, terra e mare.<br />

20


La resistenza ed il sacrificio delle nostre truppe , permise a Rommel come dicevamo di riorganizzare le<br />

truppe in ritirata per la controffensiva.<br />

Il 21 di Gennaio, appena 4 giorni dopo la resa di passo H<strong>al</strong>faya, Rommel contrattacca, cade prima Aim<br />

el Gaz<strong>al</strong>a , Tobruk viene presa il 21 di Giugno ed il 30 dello stesso mese le truppe corazzate arrivano in<br />

vista di <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong> in Egitto.<br />

Qui termina il nostro resoconto in quanto durante la prima battaglia di <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong> vengono<br />

fatti prigionieri i 1800 it<strong>al</strong>iani del <strong>Laconia</strong>.<br />

La seconda battaglia si svolse fra il 30 Agosto ed il 5 di Settembre del 1942, le forze dell’Asse lanciate<br />

verso Suez ebbero la strada sbarrata dai campi minati e d<strong>al</strong>le posizioni inglesi ben difese.<br />

Ad <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong> i combattimenti continuarono fino <strong>al</strong> 23 Ottobre 1942 quando Montgomery passando<br />

<strong>al</strong>l’offensiva scateno’ la terza battaglia di <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong>, dopo dieci giorni di aspri combattimenti<br />

riportera’ la vittoria decisiva il 6 Novembre 1942.<br />

I tedeschi imposessandosi anche degli automezzi it<strong>al</strong>iani, batteranno in ritirata lasciando questi ultimi <strong>al</strong><br />

loro destino.<br />

Nel Gennaio del 1943 i superstiti raggiunsero la Tunisia, la guerra nel deserto era terminata,<br />

rimangono ad <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong> i tre sacrari nei qu<strong>al</strong>i sono raccolti e custoditi i resti di pochissimi caduti, la<br />

maggior parte di essi giace ancora nel deserto.<br />

Nel sacrario it<strong>al</strong>iano sono custoditi i resti di 4634 Caduti, di questi 2187 sono ignoti.<br />

Nel 1960 e’ stato consacrato sotto il porticato del sacrario un sacello che raccoglie le spoglie di cento<br />

operai it<strong>al</strong>iani periti durante la costruzione delle dighe di Assuan, Ed fina ed Esna.<br />

La raccolta dei resti e la costruzione del sacrario venne portata a termine fra il 1949 ed il 1960 da<br />

Onorcaduti sotto la guida del Colonnello Paolo Caccia Dominioni a cui e’ dedicato un busto <strong>al</strong>l’interno<br />

del Sacrario.<br />

Il 23 Gennaio 1943 cadeva Tripoli e la Tunisia cinque mesi dopo.<br />

Nel Dicembre 1942 il bisettiman<strong>al</strong>e “Le Forze Armate” , sottotitolo “la pace piu’ sicura sara’<br />

<strong>al</strong>l’ombra delle nostre spade”, esce con un numero speci<strong>al</strong>e per celebrare i Caduti<br />

del mese di Dicembre 1941, i dati sono i seguenti:<br />

Esercito e M.V.S.N<br />

AFRICA SETTENTRIONALE CADUTI 618 ; FERITI 529 ; DISPERSI 620.<br />

FRONTE RUSSO CADUTI 237 ; FERITI 643 ;DISPERSI 54<br />

FRONTE GRECO-ALBANESE CADUTI 388 ; FERITI 407<br />

MARINA<br />

AERONAUTICA<br />

CADUTI 133 ; FERITI 55 ; DISPERSI 1151<br />

CADUTI 79 ; FERITI 48 ; DISPERSI 33<br />

<strong>Da</strong> notare che i dispersi in Marina sono da considerarsi deceduti in quanto il recupero dei cadaveri in<br />

fondo <strong>al</strong> mare non veniva di solito effettuato e mancava quindi la prova del decesso .<br />

21


I morti ferraresi citati furono:<br />

Esercito:Africa Settentrion<strong>al</strong>e<br />

Ten. Coco Francesco di Poggio R. , Serg. Bagolini Nino di Ferrara, Cap- Magg. Finessi Edole da<br />

Massafiscaglia, Cap. Magg . Rizatti Leonardo da Migliarino, Andreasi Adelino da Pontelagoscuro,<br />

Feltrami Ivo da Codigoro, Cast<strong>al</strong>di Umberto da Quacchio, Chiodane Roberto da Bondeno, Fagiolo<br />

Alpinolo da Ferrara, Formaggi Alberto da Massafiscaglia, Minarelli Antonio da S.Agostino, Tamoni<br />

Angelo da Copparo, Trazzi Mario da Bondeno<br />

FRONTE RUSSO<br />

Boschetti Nello da Codigoro, Zarantonello Ernesto da Argenta, Sonetti Ilvano da Copparo,<br />

Benazzi Guido da Codigoro, Brunelli Ezio da Focomorto, Cazzanti Luigi da Codigoro,<br />

Cassani Ottavio da Argenta, Ciavardini Giuseppe da S. Agostino, Fogli Giuseppe da<br />

Lagosanto, Gaiba Vinicio da Argenta, Gessi Solimano da Portomaggiore, Gorli Guido da<br />

Massafiscaglia, Marchetti Delario da Migliaro, Moretti Angelino da Argenta,<br />

Mari Secondo da Massafiscaglia, Pampolini Clinio da Portomaggiore, Pesce Aligi da Bondeno,<br />

Venturosi RTomeo da Masi Torello, Veronesi Leonino da Porotto.<br />

Zanni Ulderico da Comacchio .<br />

FRONTE GRECO-ALBANESE<br />

Cap. Magg. Bonora Giovanni da Formignana, Molinari W<strong>al</strong>ter da Bondeno .<br />

REGIA MARINA<br />

Farinelli Ugolino da Mesola ,<br />

REGIA AERONAUTICA<br />

Maggiore Pilota Toschi Cesare da Portomaggiore, M.llo Martelli Gaspare da Migliarino.<br />

22


Per farsi un’idea delle forze in campo nelle due battaglie di <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong> basta scorrere i dati<br />

sotto riportati :<br />

Prima battaglia di <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong> 1 Luglio - 31 Luglio 1942<br />

Germania e It<strong>al</strong>ia Gran Bretagna e Commonwe<strong>al</strong>th<br />

Erwin Rommel Claude Auchinleck<br />

96.000 uomini (56000 it<strong>al</strong>iani) 150.000 uomini<br />

585 carri armati 1.114 carri armati<br />

meno di 500 aeroplani piu’ di 1.500 aeroplani<br />

Seconda battaglia di <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong> 23 Ottobre - 31 Novembre 1942<br />

Germania e It<strong>al</strong>ia Gran Bretagna e Commonwe<strong>al</strong>th<br />

Erwin Rommel Bernard Montgomery<br />

96.000 uomini 250.000 uomini<br />

meno di 500 carri armati piu’ di 1000 carri armati<br />

Perdite<br />

12.000 fra morti e feriti 23.500 fra morti , feriti e dispersi<br />

25.000 prigionieri<br />

450 carri armati 500 carri armati<br />

23


I due <strong>Laconia</strong><br />

Molte volte il nome di una nave ci porta <strong>al</strong>la mente la tragedia legata <strong>al</strong> suo affondamento; basti<br />

pensare <strong>al</strong> Titanic od <strong>al</strong>l’ Andrea Doria , veri colossi del mare finiti in fondo <strong>al</strong>l’oceano.<br />

Nel caso del <strong>Laconia</strong> l’armatore Canard di Liverpool , non si sa per qu<strong>al</strong>e ragione , forse cultore della<br />

civilta’ spartana che nella regione greca della <strong>Laconia</strong> era nata, decise di commissionare nel 1910 ai<br />

cantieri nav<strong>al</strong>i Swan Hunter & Wigham Richardson la costruzione di un piroscafo a vapore da<br />

impiegare nel collegamento fra Stati Uniti ed Inghilterra a cui impose quel nome.<br />

La nave varata nel Dicembre 1911, poteva trasportare 2610 passeggeri , era dotata dei migliori confort<br />

dell’epoca , la prima crociera fu effettuata nel Gennaio del 1912.<br />

Le crociere durarono veramente poco perche’ <strong>al</strong>lo scoppio della Grande Guerra il piroscafo venne<br />

militarizzato con base a Simonstown nel Sud Atlantico.Dopo essere stato impiegato in Africa Orient<strong>al</strong>e<br />

e nell’Oceano Indiano fu riconsegnato <strong>al</strong>la compagnia Cunard che riattatolo ad uso civile lo reimpiego’<br />

nel Settembre del 1916.<br />

Il 25 Febbraio 1917 <strong>al</strong>le 22:30 la nave venne affondata 11 chilometri ad ovest nord-ovest di Fastnet<br />

<strong>al</strong> largo delle coste irlandesi , s<strong>al</strong>pata da New York otto giorni prima con 75 passeggeri a bordo (34<br />

in prima classe e 41 in seconda ) , e con un equipaggio di 217 uomini sotto il comando del capitano<br />

Irvine. Il primo siluro colpi’ la nave sulla sinistra appena sotto la s<strong>al</strong>a macchine ma non la affondò.<br />

Venti minuti più tardi un secondo siluro esplose nella s<strong>al</strong>a macchine, di nuovo sulla sinistra, e la<br />

struttura questa volta cedette. Dodici persone perirono nel naufragio,sei dell’equipaggio e sei<br />

passeggeri , tra questi tre cittadini americani, madre e figlia Maria E. Hoy e Miss <strong>El</strong>izabeth Hoy. La<br />

nave trasportava prodotti <strong>al</strong>imentari, cotone, e materi<strong>al</strong>e bellico, il sottomarino tedesco U50 lancio’ i 2<br />

siluri che colpirono la nave.<br />

Un giorn<strong>al</strong>ista americano Floyd Gibbons che era a bordo del <strong>Laconia</strong> descrivera’ in un memorabile<br />

articolo che verra’ pubblicato da tutti i quotidiani americani l’affondamento della nave, dopo poche<br />

settimane gli Stati Uniti abbandoneranno l’isolazionismo e parteciperanno direttamente <strong>al</strong> primo<br />

conflitto mondi<strong>al</strong>e. Il primo piroscafo <strong>Laconia</strong> era affondato.<br />

24


Primo piroscafo <strong>Laconia</strong> 1912 – 1917<br />

Stazza lorda: 18,099 tonnellate<br />

Lunghezza: 183m (600 piedi)<br />

Larghezza: 22m (72 piedi)<br />

Numero di can<strong>al</strong>izzazioni: 2<br />

Numero di <strong>al</strong>beri: 2<br />

Costruzione: Acciaio<br />

Propulsione: Twin vite<br />

Motori: Otto cilindri a quadrupla espansione motori da W<strong>al</strong>lsend Slipway Co Ltd<br />

Servizio di velocità: 17 nodi (31 Km / h)<br />

Costruttore: Swann, Hunter & Wigham Richardson, W<strong>al</strong>lsend on Tyne<br />

Passeggero <strong>al</strong>loggio: 300, 1 ° classe; 350 2 ° Class; 2,200 3 ° Class<br />

25


Secondo piroscafo <strong>Laconia</strong> 1921 -1942<br />

Dopo la sfortunata avventura del primo <strong>Laconia</strong> l’armatore decise di commissionare la costruzione di<br />

un secondo piroscafo a cui impose lo stesso nome, un po’ come si faceva a meta’ ottocento nelle<br />

campagne ferraresi quando veniva a mancare un figlio, caparbiamente si continuava ad imporre lo<br />

stesso nome <strong>al</strong> futuro nascituro <strong>al</strong> fine di perpetuare il nome del nonno o del padre, t<strong>al</strong>e tradizione era<br />

definita il morto che “chiama” il vivo.<br />

Comunque digressioni a parte, il nuovo <strong>Laconia</strong> effettua la prima crociera nel Gennaio del 1923, il<br />

viaggio ha una durata di 130 giorni la nave circumnaviga il globo e tocca 22 porti.<br />

Nel Settembre del 1934 mentre incrocia nel tratto di mare fra Boston e New York entra in collisione<br />

con la Pan Roy<strong>al</strong> un mercantile statunitense: gravemente danneggiata viene rimorchiata fino <strong>al</strong> porto di<br />

New York dove rimane per le necessarie riparazioni fino <strong>al</strong> 1935 anno in cui riprende le crociere.<br />

Nel Settembre 1939, evidentemente Settembre non e’ il mese fortunato per questa nave, viene requisita<br />

e viene trasformata in nave da guerra a tutti gli effetti, dotata di armi e batterie antiaeree e’ destinata <strong>al</strong><br />

trasporto di munizioni, truppe e scorta ai convogli, partecipa attivamente <strong>al</strong>le vicende belliche fino <strong>al</strong><br />

Settembre 1942 quando viene colpita da un sommergibile tedesco. V<strong>al</strong>e la pena ricordare che per<br />

convenzione internazion<strong>al</strong>e le navi osped<strong>al</strong>e od adibite a trasporto prigionieri, debbono darne<br />

comunicazione <strong>al</strong>le organizzazioni della Croce Rossa, era prassi durante il conflitto utilizzare navi<br />

osped<strong>al</strong>e anche per rifornire di combustibile le truppe eludendo i controlli. Famosa e’ la confidenza<br />

fatta da Mussolini a Ciano <strong>al</strong> riguardo, il duce si vantava di aver rifornito le nostre truppe in Africa<br />

utilizzando le navi osped<strong>al</strong>e it<strong>al</strong>iane.<br />

L’RMS <strong>Laconia</strong> pur navigando da 20 anni sui mari con le sue 19600 tonnellate era considerata una<br />

nave robusta ed affidabile, le cabine passeggeri erano state in parte smantellate ed erano state aggiunte<br />

camere di g<strong>al</strong>leggiamento per poter aumentare la capacita’ di carico, a differenza della precedente era<br />

dotata di un solo camino, la propulsione a vapore <strong>al</strong>imentata da carbone di pessima qu<strong>al</strong>ita’, produsse<br />

un notevole fumo che permise <strong>al</strong>la vedetta del sommergibile tedesco di avvistare la nave in navigazione<br />

nell’oceano e di preparare l’agguato. Il piroscafo procedeva a luci spente e con i vetri oscurati per non<br />

essere avvistata dagli Uboat che stazionavano nella zona con l’obbiettivo di colpire i rifornimenti verso<br />

l’Inghilterra, anche per questo motivo la nave armata venne considerata legittimamente obbiettivo<br />

bellico da parte del comandante tedesco.<br />

Era prassi comune da parte degli U Boat tedeschi dopo un siluramento di rimanere nella zona antistante<br />

il naufragio per tentare di catturare il comandante della imbarcazione nemica, in quanto Doenitz era<br />

convinto che per preparare un buon comandante servissero <strong>al</strong>meno dieci anni mentre per costruire una<br />

nuova imbarcazione ne bastasse uno, per questo motivo come vedremo piu’ avanti il comandante del<br />

sottomarino tedesco si accorse di aver silurato una nave che non trasportava truppe ma prigionieri di<br />

guerra it<strong>al</strong>iani e civili.<br />

26


Caratteristiche tecniche del secondo <strong>Laconia</strong><br />

27<br />

Lordo di 19,860 tonnellate di stazza -<br />

• Lunghezza - 183 metri (600 piedi)<br />

• Larghezza - 22,5 metri (74 piedi)<br />

• Numero di can<strong>al</strong>izzazioni - 1<br />

• Numero di <strong>al</strong>beri - 2<br />

• - Costruzione Acciaio<br />

• Propulsione - Twin - vite<br />

• Motori - turbine a vapore, diretto<br />

da W<strong>al</strong>lsend Slipway Co Ltd<br />

• Servizio di velocità - 16 nodi<br />

• Costruttore - Swan, Hunter &<br />

Wigham Richardson Ltd,<br />

W<strong>al</strong>lsend on Tyne<br />

• <strong>Da</strong>ta del varo - 9 aprile 1921<br />

• Passeggeri - 1 ° classe 350,<br />

• 2 ° classe 350, 1.500 classe 3


Il giorno di Nat<strong>al</strong>e del 1937 , questo era il menu’ servito ai passeggeri a bordo del <strong>Laconia</strong>:<br />

Una cartolina pubblicitaria distribuita a bordo del <strong>Laconia</strong><br />

28


Meno di cinque anni dopo, nel mese di navigazione che precedette l’affondamento, ai prigionieri<br />

it<strong>al</strong>iani debilitati da un mese di viaggio rinchiusi o meglio stipati nella stiva della nave venivano serviti<br />

improbabili zuppe di verdura ed immangiabili intrugli mentre, ai piani superiori del piroscafo i<br />

passeggeri civili inglesi si godevano la crociera.<br />

Il comandante inglese della nave Rudolf Sharph gia’ sopravissuto ad un <strong>al</strong>tro naufragio causato sempre<br />

dai siluri di un sottomarino tedesco avvenuto pochi mesi prima richiamo’ il person<strong>al</strong>e militare inglese<br />

ed i carcerieri polacchi <strong>al</strong> rispetto dovuto ai prigionieri di guerra, imponendo ai civili e specie <strong>al</strong>le<br />

donne imbarcate un contegno piu’ consono <strong>al</strong>lo stato di guerra ed <strong>al</strong> rispetto delle sofferenze e<br />

privazioni che subivano i prigionieri it<strong>al</strong>iani.<br />

Per milleottocentoquarantuno soldati it<strong>al</strong>iani reduci d<strong>al</strong>le battaglie d'Egitto, di Marmarica e di<br />

Cirenaica, la guerra era davvero finita, era arrivato l'ordine di evacuazione del campo di<br />

concentramento inglese n. 310 di Suez.<br />

Caricati prima su zatteroni a Port Tewfik, vennero poi imbarcati sul grande piroscafo inglese il<br />

<strong>Laconia</strong>, una nave di quasi 20.000 tonnellate, dotata di dispositivi anti rollio, lunga 183 metri e larga<br />

20.<br />

Quel Mercoledi’ 29 Luglio 1942 iniziarono le operazioni di imbarco, il <strong>Laconia</strong> aveva due piani di<br />

stive , il piu’ profondo sotto la linea di g<strong>al</strong>leggiamento, nelle stive erano stati inst<strong>al</strong>lati quattro gabbioni<br />

di 15 per 15 metri di lato, in 225 metri quadrati dovettero convivere 460 prigionieri, per un viaggio che<br />

duro’ piu’ di un mese.<br />

Nella stiva piu’ profonda non c’erano oblo’ e l’aria era irrespirabile, per evitare di fare dei favoritismi<br />

si oscurarono anche quelli della stiva superiore, a parte le comprensibili esigenze belliche, il luogo di<br />

detenzione era piu’ simile ad un girone dell’inferno che ad un loc<strong>al</strong>e atto ad ospitare esseri umani.<br />

Con a disposizione meno di mezzo metro quadrato a testa per sopravvivere, scoppiarono fat<strong>al</strong>mente i<br />

contrasti e le liti fra prigionieri che cercavano di conquistare un posto vicino <strong>al</strong>la bocchette dell’aria,<br />

del resto unico conforto e sollievo <strong>al</strong> c<strong>al</strong>do tremendo causato d<strong>al</strong> sole africano che rendeva lo scafo<br />

incandescente. La promisquita, il buio, le sevizie subite fecero crollare in molti prigionieri i freni<br />

inibitori, il reciproco rispetto e le risse che natur<strong>al</strong>mente e fat<strong>al</strong>mente nacquero vennero sedate<br />

brut<strong>al</strong>mente dai soldati polacchi di guardia ai prigionieri.<br />

Doppiato il Capo di Buona Speranza ed entrati in Atlantico venne concesso ai prigionieri di uscire a<br />

per un’ora <strong>al</strong> giorno <strong>al</strong>l’aperto, gli stessi furono sottoposti a docce gelate che minarono ulteriormente il<br />

loro fisico gia’ provata d<strong>al</strong>la dura detenzione.<br />

Le 103 guardie polacche della ottava divisione formata a Teheran da ex prigionieri di guerra catturati<br />

dai russi durante la campagna polacca, erano comandate d<strong>al</strong> tenente colonnello B<strong>al</strong>dwin, si distinsero<br />

durante il servizio per le continue vessazioni a cui sottoposero i nostri connazion<strong>al</strong>i.<br />

A completare il carico di passeggeri vennero imbarcati 900 fra uffici<strong>al</strong>i e soldati inglesi reduci d<strong>al</strong>la<br />

campagna contro Rommel, funzionari inglesi con le famiglie che rientravano in patria d<strong>al</strong> medio<br />

oriente, duecento prostitute di varie nazion<strong>al</strong>ita’ imbarcate a forza in quanto sospettate di essere spie.<br />

Dopo aver fatto sc<strong>al</strong>o ad Aden, il <strong>Laconia</strong> sbarco’ a Mombasa le 200 prostitute, oltre ad <strong>al</strong>cuni<br />

prigionieri feriti o amm<strong>al</strong>ati, ci furono due sc<strong>al</strong>i tecnici a Durban e Capetown per imbarcare <strong>al</strong>tro<br />

person<strong>al</strong>e militare ed infine il piroscafo arrivo’ in Atlantico, a bordo si trovavano 463 tra uffici<strong>al</strong>i e<br />

uomini dell’equipaggio, 286 militari inglesi delle varie armi, 80 donne e bambini oltre ai 1800 it<strong>al</strong>iani<br />

ed ai 103 carcerieri polacchi, in tutto 2732 persone .<br />

29


In Atlantico il <strong>Laconia</strong> navigava utilizzando tutte le precauzioni possibili, il Capitano Sharp vecchio<br />

lupo di mare era gia’ stato oggetto di attenzione da parte dei sottomarini tedeschi che nel 1940 avevano<br />

colato a picco la sua nave il Lancastria nel Golfo della Manica .<br />

Le dotazioni di bordo in caso di naufragio erano composte da 32 lance e 40 zattere,del tutto<br />

insufficienti per 2732 passeggeri.<br />

Le giornate trascorrevano tranquille, sui ponti i bambini giocavano, le donne si abbronzavano e<br />

civettavano con i giovani uffici<strong>al</strong>i imbarcati in Sud Africa, d<strong>al</strong>le stive provenivano i lamenti dei<br />

prigionieri stremati d<strong>al</strong> c<strong>al</strong>do, d<strong>al</strong>le m<strong>al</strong>attie, d<strong>al</strong>la scarsezza del cibo e d<strong>al</strong>la durezza dei guardiani.<br />

L’11 di Settembre un messaggio dell’Ammiragliato ruppe il silenzio radio, venne ordinato <strong>al</strong>la nave di<br />

modificare la rotta e di portarsi verso il centro dell’ Atlantico, ormai era troppo tardi.<br />

Il capitano di corvetta di 32 anni Werner Hartenstein comandante dell’ U 156, era <strong>al</strong>l’inseguimento<br />

della preda, identificata proprio d<strong>al</strong>la scia di fumo nero che lasciavano dietro di se i fumaioli del<br />

<strong>Laconia</strong> , scia causata d<strong>al</strong>la cattiva combustione del carbone di scarsa qu<strong>al</strong>ita’ che era stato fornito <strong>al</strong>la<br />

nave e che tanto aveva preoccupato il Capitano Sharp <strong>al</strong>la partenza.<br />

L’U 156 varato a Brema nel 1941 era una formidabile arma di offesa, estremamente veloce poteva<br />

arrivare a 18 nodi in superfice ed a 7 in immersione, era lungo 76 metri ed aveva un equipaggio di 50<br />

uomini. Equipaggiato con 6 lanciasiluri , completava l’armamento una scorta di 16 siluri ed in coperta<br />

un cannone da 105 e due mitragliere.<br />

L’ U156 aveva gia’ affondato 96500 tonnellate di naviglio nemico e con questo nuovo bersaglio il<br />

comandante Hartenstein contava di superare il bottino degli <strong>al</strong>tri due sottomarini tedeschi in agguato<br />

nella zona l’U507 e l’U506. Dopo un inseguimento durato 10 ore la sera del 12 Settembre 1942 il<br />

comandante Hartenstein diede il comando “los” per far lanciare i siluri, erano le 22:00.<br />

Il <strong>Laconia</strong> fu squassato da due tremende esplosioni, si scateno’ il finimondo, dai tubi spezzati<br />

fuoriuscivano nuvole di vapore bollente, la nave immediatamente sbando’ sulla dritta, disordinatamente<br />

i passeggeri si precipitarono verso le sci<strong>al</strong>uppe e le imbarcazioni scampate <strong>al</strong>l’esplosione. Nella stiva<br />

squassata d<strong>al</strong>la deflagrazione centinaia di prigionieri it<strong>al</strong>iani avevano trovato la morte, per gli <strong>al</strong>tri era<br />

solo questione di tempo; i soldati polacchi spararono verso quegli it<strong>al</strong>iani che cercavano di forzare le<br />

porte delle gabbie per sfuggire ad una morte atroce, dopo 45 minuti il <strong>Laconia</strong> si stava gia’ inclinando<br />

di prua, <strong>al</strong>cune zattere sovraccaricate o danneggiate d<strong>al</strong>le esplosioni si erano inabissate, nel frattempo il<br />

telegrafista di bordo aveva gia’ lanciato l’s.o.s che in questo caso per convenzione era un s.s.s che<br />

significava che la nave era stata affondata da un sottomarino.<br />

Nel caos invano ostacolati dai polacchi, un consistente numero di prigionieri riusci’ a s<strong>al</strong>ire sul ponte<br />

ed a cercare la s<strong>al</strong>vezza buttandosi in mare aggrappati a tutto cio’ che potesse g<strong>al</strong>leggiare.<br />

Il comandante del <strong>Laconia</strong> decise di affondare con la nave per non occupare uno dei posti sulle poche<br />

lance di s<strong>al</strong>vataggio rimaste integre, la posizione del relitto fu segn<strong>al</strong>ata nel messaggio radio trasmesso<br />

prima dell’affondamento, a lungo si penso’ che la potenza impiegata d<strong>al</strong>la radio di bordo non fosse<br />

sufficiente a raggiungere le basi inglesi, ma come vedremo in seguito a poca distanza c’era l’isola di<br />

Ascension dove era stata inst<strong>al</strong>lata una base statunitense ben attrezzata.<br />

La lancia numero 13 sulla qu<strong>al</strong>e riuscirono a s<strong>al</strong>ire polacchi ed it<strong>al</strong>iani, fin<strong>al</strong>mente accomunati d<strong>al</strong>la<br />

cattiva sorte ando’ <strong>al</strong>la deriva e venne recuperata dopo cinque giorni d<strong>al</strong>l’incrociatore francese Gloire.<br />

A molti nostri connazion<strong>al</strong>i ando’ molto peggio: respinti spietatamente dagli inglesi che per primi<br />

riuscirono a s<strong>al</strong>ire sulle sci<strong>al</strong>uppe, annegarono non sapendo nuotare, <strong>al</strong>tri piu’ intraprendenti o piu’<br />

disperati cercarono di aggrapparsi ai bordi delle sci<strong>al</strong>uppe e si videro amputare le mani d<strong>al</strong>le accette dei<br />

soldati inglesi scomparendo fra le onde emettendo grida disumane.<br />

30


Alle 23.25 mentre si stava c<strong>al</strong>ando ancora l’ultima sci<strong>al</strong>uppa, le c<strong>al</strong>daie del <strong>Laconia</strong> esplosero ,il<br />

piroscafo si inabisso’ di prua, sulla nave rimasero oltre a centinaia di prigionieri morti od intrappolati<br />

nelle gabbie anche il comandante Sharp ed il secondo capitano Steel.<br />

A rendere piu’ tragico, se possibile il bilancio del naufragio furono un branco di squ<strong>al</strong>i che<br />

sopraggiunsero attirati d<strong>al</strong> sangue delle vittime e nugoli di barracuda che azzannarono gli arti inferiori e<br />

le natiche dei naufraghi..<br />

Impediti a s<strong>al</strong>ire a bordo delle barche o delle zattere, centinaia di it<strong>al</strong>iani vennero divorati ancora vivi<br />

dagli squ<strong>al</strong>i, che una volta sazi sembravano trastullarsi con i cadaveri che g<strong>al</strong>leggiavano.<br />

Mentre a bordo del sommergibile tedesco si brindava <strong>al</strong> buon esito della missione “Eisbàr” orso bianco<br />

il capitano di corvetta Hartenstein ignorava che il primo siluro lanciato aveva colpito la stiva numero<br />

quattro dove erano rinchiusi in un’unica gabbia di 225 metri quadrati 450 soldati it<strong>al</strong>iani che rimasero<br />

quasi tutti uccisi, e lo stesso aveva fatto il secondo che aveva centrato la stiva numero due anche se<br />

causando meno vittime.<br />

Del <strong>Laconia</strong> il comandante tedesco non sapeva nulla, ne sapeva il nome in quanto era stato captato il<br />

messaggio di soccorso lanciato d<strong>al</strong>la nave prima di affondare, come da ordini ricevuti il sottomarino<br />

emerse e punto’ verso il luogo del naufragio per tentare la cattura del comandante Sharp, Hartenstein<br />

s<strong>al</strong>ito in torretta udi’ subito invocazioni di aiuto , pur non parlando it<strong>al</strong>iano capi’ che qu<strong>al</strong>cosa di grave<br />

era accaduto, fece ripescare <strong>al</strong>cuni naufraghi e da questi con molta fatica riusci’ a re<strong>al</strong>izzare che sulla<br />

nave erano trasportati piu’ di mille prigionieri it<strong>al</strong>iani.<br />

Comincio’ qui quello che sara’ in seguito denominato “ l’affaire <strong>Laconia</strong>” .<br />

Il Comandante del <strong>Laconia</strong> R. Sharp Il Comandante del U156 Hartenstein<br />

31


Prigionieri it<strong>al</strong>iani versoi campi di concentramento.<br />

32


Il luogo dell’ affondamento 04° 34’ latitudine Sud , 11° 25’ longitudine Ovest<br />

L’Affaire <strong>Laconia</strong><br />

Gli inglesi come si apprese in seguito captarono il messaggio del <strong>Laconia</strong>, ma pensando ad<br />

un’imboscata preferirono ignorarlo, nel frattempo mentre si cercava di aiutare i naufraghi non facendo<br />

differenze fra <strong>al</strong>leati e nemici d<strong>al</strong> sottomarino parti’ un messaggio diretto <strong>al</strong> comando sommergibili,<br />

“affondato inglese <strong>Laconia</strong>. Purtroppo con 1500 prigionieri it<strong>al</strong>iani. Sino a ora 90 s<strong>al</strong>vati.chiedo ordini<br />

Hartenstein” . Il vice ammiraglio Doenitz fu svegliato a Parigi, la decisione da prendere non era affatto<br />

semplice, d<strong>al</strong> punto di vista militare la scelta era semplice bisognava buttare a mare i naufraghi in<br />

quanto lo scafo non era adatto a trasportarli, ma Doenitz era prima di tutto un marinaio e decise di<br />

inviare a dar manforte <strong>al</strong>l’ U156 <strong>al</strong>tre tre unita’ l’U506, l’ U507 e l’U459. Il comandante dell’ U507<br />

Harro Schacht quando gli arrivo’ l’ordine di Doenitz era a 750 miglia d<strong>al</strong> luogo del naufragio, per<br />

raggiungerlo <strong>al</strong>la velocita’ di 15 nodi <strong>al</strong>l’ora ci avrebbe impiegato due giorni. Il comandante dell’ U506<br />

era Wùrdemann che era partito verso il luogo della tragedia di sua iniziativa, prima ancora di ricevere<br />

ordini d<strong>al</strong>l’ammiragliato, il terzo l’U459 era soprannominato vacca da latte, per le enormi dimensioni<br />

ed anche perche’ serviva per rifornire di carburante e munizioni i sommergibili direttamente in mare:<br />

quest’ultimo mezzo era comandato da Wilamowitz-Mòllendorf, un veterano della prima guerra<br />

mondi<strong>al</strong>e.<br />

Entrambi i comandanti dell’U506 e dell’U459 periranno con il loro equipaggio nel Gennaio del 1943 il<br />

primo e nel Luglio dello stesso anno il secondo a causa delle bombe di profondita’ sganciate da aerei<br />

<strong>al</strong>leati. La mattina del 13 di Settembre l’U156 si aggirava sul luogo del naufragio ripescando e<br />

prestando soccorso ai naufraghi senza distinzione di nazion<strong>al</strong>ita’ in attesa che arrivassero i soccorsi, fra<br />

gi inglesi quasi nessuno desiderava essere s<strong>al</strong>vato dai tedeschi, a causa delle correnti le imbarcazioni ed<br />

i relitti a cui si erano aggrappati i superstiti si <strong>al</strong>lontanavano sempre piu’ d<strong>al</strong> luogo del disastro.<br />

Con 123 it<strong>al</strong>iani e 21 inglesi a bordo scampati <strong>al</strong> naufragio, che di fatto impedivano le operazioni<br />

belliche , Hartenstein provo’ a formulare una richiesta veramente inconsueta in tempo di guerra: chiese<br />

di dichiarare la neutr<strong>al</strong>izzazione diplomatica del luogo del naufragio. La proposta fu respinta da<br />

Doenitz dopo che si fu consultato con lo stato maggiore, nel contempo lo stesso avverti’ il comando dei<br />

sottomarini it<strong>al</strong>iani a Bordeaux e chiese l’intervento degli incrociatori della repubblica di Vichy per<br />

collaborare <strong>al</strong>le operazioni di soccorso, il sommergibile Cappellini <strong>al</strong> comando del tenente di vascello<br />

Marco Revedin, nato a Bologna nel 1911 rampollo dei marchesi Revedin di San Martino di Ferrara,<br />

parti’ immediatamente per soccorrere i nostri connazion<strong>al</strong>i. Hartenstein aveva gia’ trasmesso sulla<br />

lunghezza d’onda usata dagli inglesi dei 25 e 60 metri un messaggio in cui dava la sua posizione e<br />

prometteva di non attaccare le navi nemiche che si fossero impegnate nel soccorso dei naufraghi; il<br />

messaggio era firmato “un sottomarino tedesco”.<br />

<strong>Da</strong> Berlino intanto l’ammiraglio Fricke, a nome di Hitler disapprovava la troppa umanita’ dimostrata<br />

d<strong>al</strong> comandante tedesco ed ordinava di non assumere <strong>al</strong>cun rischio ai comandanti delle unita’ tedesche<br />

impegnate .<br />

Doenitz lo interpreto’ a modo suo, ordino’ di continuare il soccorso e di interromperlo solamente se<br />

vi fosse pericolo re<strong>al</strong>e per gli scafi tedeschi operanti.<br />

Il 14 di Settembre tre navi francesi la Gloire, la Dumont-d’Urville e la Annamite insieme <strong>al</strong> Cappellini<br />

navigarono a tutta forza verso quel tratto di mare presidiato d<strong>al</strong>l’Uboat 156 che nel frattempo aveva<br />

raccolto parecchie donne e bambini inglesi stremati dopo tre giorni in mare, in tutto i sommergibilisti<br />

tedeschi avevano assistito 400 persone distribuendole poi sulle sci<strong>al</strong>uppe ancora in buono stato,<br />

rifocillandole e fornendo loro generi di conforto.<br />

33


Il 15 di Settembre <strong>al</strong>le 11:30 arrivo l’U506 che imbarco’ la meta’ dei 263 naufraghi; in quel momento<br />

presenti sullo scafo di Hartestein, chiedendo che fossero tutti it<strong>al</strong>iani, verso le 15 arrivo’ anche l’U507<br />

che collaboro’ <strong>al</strong> recupero di <strong>al</strong>tre imbarcazioni <strong>al</strong>la deriva, si cerco’ sempre di tenere separati gli<br />

it<strong>al</strong>iani dai polacchi per evitare vendette e ritorsioni.<br />

Il 16 di Settembre per Hartenstein ed i suoi marinai che non dormivano ormai da quattro giorni<br />

fu una giornata decisiva. Revededin ed il Capellini avevano incontato <strong>al</strong>cune sci<strong>al</strong>uppe con inglesi a<br />

bordo <strong>al</strong>la deriva e le avevano rifornite di viveri ed acqua dirigendosi poi a tutta forza verso le <strong>al</strong>tre<br />

unita’ impegnate nelle operazioni di soccorso.<br />

Alle 11:25 apparve <strong>al</strong>l’orrizzonte un aereo <strong>al</strong>leato , un Liberator americano.<br />

Fu subito esposta una grande bandiera con la croce rossa sul sommergibile tedesco, per<strong>al</strong>tro<br />

impossibilitato ad immergersi per il gran numero di prigionieri che erano ospitati in coperta, nel<br />

contempo un uffici<strong>al</strong>e della RAF prigioniero trasmise d<strong>al</strong>la radio del sommergibile sulla frequenza<br />

dell’aereo un messaggio che raccomandava di non attaccare in quanto a bordo si trovavano naufraghi<br />

del <strong>Laconia</strong> fra cui numerose donne e bambini.<br />

<strong>Da</strong> parte del Liberator non ci fu risposta, si <strong>al</strong>lontano’ per ritornare poco dopo per sganciare il suo<br />

carico di bombe, fu un momento di panico gener<strong>al</strong>e, il sottomarino cerco’ di evitare le bombe facendo<br />

manovra a tutta forza, le sci<strong>al</strong>uppe a traino sb<strong>al</strong>zarono in mare parte del loro carico umano, una bomba<br />

centro’ una lancia uccidendone gli occupanti, per ben due volte il Liberator sgancio’ il suo carico di<br />

bombe, mentre il sottomarino si immergeva venne ripetutamente colpito subendo gravi danni, la radio<br />

venne riparata dopo otto ore, le f<strong>al</strong>le vennero rattoppate, ma i periscopi ed <strong>al</strong>tre attrezzature risultarono<br />

inservibili. Hartenstein fu costretto ad evacuare i naufraghi ed a sospendere le operazioni di soccorso,<br />

informando Doenitz appena la radio fu riparata di quanto accaduto.<br />

La notizia dell’attacco proditorio subito mentre si stava compiendo una operazione umanitaria di<br />

s<strong>al</strong>vataggio arrivo’ anche <strong>al</strong>le <strong>al</strong>tre unita’ tedesche ed it<strong>al</strong>iane impegnate a rastrellare in un’ampio tratto<br />

di mare i naufraghi. Doenitz ordino’ per s<strong>al</strong>vaguardare i mezzi e gli equipaggi tedeschi di abbandonare<br />

le operazioni, i superstiti it<strong>al</strong>iani vennero imbarcati a bordo dei sommergibili per essere affidati <strong>al</strong>le<br />

navi francesi, mentre il resto dei naufraghi furono imbarcati sulle sci<strong>al</strong>uppe di s<strong>al</strong>vataggio con viveri ed<br />

acqua sufficienti.<br />

In quello stesso giorno , fatto tesoro dell’esperienza, Doenitz vergo’ di suo pugno un ordine che a<br />

Norimberga gli costera’ caro, con questa serie di disposizioni da lui battezzate “Triton Null” ordinava<br />

in futuro di non prestare <strong>al</strong>cun soccorso ai naufraghi di navi colpite dai sommergibili tedeschi.<br />

Per tutta la giornata del 17 Settembre le navi francesi guidate via radio dai sommergibili tedeschi<br />

continuarono ad imbarcare naufraghi <strong>al</strong>la deriva, il 18 notte grazie <strong>al</strong> fortunoso avvistamento di un<br />

fuoco acceso con l’ultimo fiammifero a disposizione da un naufrago a bordo di una sci<strong>al</strong>uppa si riusci’<br />

strappare ad una fine certa <strong>al</strong>tre vite.<br />

Il Gloire <strong>al</strong>la fine riusci’ a s<strong>al</strong>vare 373 it<strong>al</strong>iani, 597 inglesi , fra cui 48 donne e bambini, 70 polacchi ed<br />

un greco, in tot<strong>al</strong>e 1041 anime.<br />

L’Annamite ne soccorse 300, il Cappellini ne trasse in s<strong>al</strong>vo 110 che poi trasbordo’ su di una unita’<br />

francese .I Tedeschi provvidero a liberare 385 prigionieri francesi detenuti in Germania che avevano<br />

rapporti di parentela od amicizia con gli equipaggi delle navi francesi: questo era il prezzo della<br />

collaborazione prestata da parte della Francia..<br />

A seguito del bombardamento americano due sci<strong>al</strong>uppe che erano <strong>al</strong> traino dell’ U156 si trovarono <strong>al</strong>la<br />

deriva, dopo indicibili sofferenze 16 dei 64 naufraghi fra cui donne e bambini arrivarono il 9 di Ottobre<br />

dopo quasi un mese di navigazione sulle coste della Liberia; una donna non sopravvisse agli stenti e<br />

mori’ pochi giorni dopo.<br />

Il 21 di Ottobre quasi quaranta giorni dopo l’affondamento fu trovato in mare il secondo canotto del<br />

<strong>Laconia</strong>: dei 51 occupanti ne erano rimasti in vita quattro, ormai sfiniti ed <strong>al</strong>lo stremo delle forze.<br />

34


I dati dell’ecatombe, a distanza di tanti anni sono ancora controversi, anche se non si discostano molto<br />

dai seguenti: dei 2732 imbarcati a bordo del <strong>Laconia</strong> ne sopravvissero 1111 , dei 1800 it<strong>al</strong>iani<br />

prigionieri 450.<br />

Le forze <strong>al</strong>leate non riuscirono certamente a fronte <strong>al</strong>ta da questo episodio, fu negato in un primo tempo<br />

come gia’ detto che il messaggio del <strong>Laconia</strong> fosse stato captato.<br />

Per anni , di fronte <strong>al</strong>l’indignazione gener<strong>al</strong>e, il governo degli Stati Uniti nego’ l’operazione bellica del<br />

Liberator nonostante le testimonianze dei superstiti inglesi; solo trenta anni dopo venne detta<br />

fin<strong>al</strong>mente la verita’ su questo episodio di pirateria, nessuno pago’ per questo crimine, constatato<br />

quanto sta succedendo in materia di impunita’ ed indulgenza verso le forze armate americane in questi<br />

tempi nulla e’ cambiato dopo 65 anni.<br />

Il comandante Hartenstein peri’ a 35 anni nell’Oceano Atlantico con il suo equipaggio l’otto Marzo<br />

1943 colpito d<strong>al</strong>le bombe di profondita’ sganciate da un aereo Catilina <strong>al</strong>leato.<br />

Di seguito <strong>al</strong>cune testimonianze raccolte dopo il disastro sul trattamento subito dai prigionieri it<strong>al</strong>iani.<br />

<strong>Da</strong>l giorn<strong>al</strong>e di bordo del comandante Hartenstein: "00 h 7722 - SO. 3. 4. Visibilità media. Mare<br />

c<strong>al</strong>mo. Cielo molto nuvoloso. Secondo le informazioni degli it<strong>al</strong>iani, gli inglesi, dopo esser stati<br />

silurati, hanno chiuso le stive dove si trovavano i prigionieri. Hanno respinto con armi coloro che<br />

tentavano di raggiungere le lance di s<strong>al</strong>vataggio...".<br />

Lo storico americano Clay Blair jr., che descrisse l’avvenimento nel suo libro „Hitler’s U-Boot War“,<br />

dice esplicitamente che il <strong>Laconia</strong> aveva a bordo sufficienti sci<strong>al</strong>uppe di s<strong>al</strong>vataggio per tutte le 2700<br />

persone imbarcate, prigionieri compresi. Ciò nonostante, le guardie polacche ricevettero l’ordine dagli<br />

uffici<strong>al</strong>i di sbarrare i cancelli delle stive, quindi, mentre militari ed ospiti si imbarcavano, la guardia si<br />

schierò con i fucili puntati davanti <strong>al</strong>le cancellate chiuse. La scena fu descritta da <strong>al</strong>cuni sopravvissuti,<br />

le cui testimonianze sono raccolte nel libro di Antonio Trizzino, ”Sopra di noi l’oceano”:<br />

“Appena ebbero compreso che erano stati condannati <strong>al</strong>l’annegamento, i prigionieri si lanciarono<br />

contro i cancelli, mentre le guardie li respingevano a colpi di baionette o sparando a bruciapelo. A<br />

coloro che riuscirono ad arrivare <strong>al</strong>le sci<strong>al</strong>uppe e ad aggrapparvisi venivano tagliate le mani.”<br />

Altre testimonianze sull’ attacco del Liberator:<br />

I quattro sommergibili si trovavano carichi di prigionieri, sia <strong>al</strong>l’interno che sul ponte di coperta; in più<br />

trainavano molte sci<strong>al</strong>uppe di s<strong>al</strong>vataggio. Erano quindi nella impossibilità di immergersi. In quelle<br />

condizioni, il 16 settembre, <strong>al</strong>le ore 11,25, fu avvistato un bombardiere americano del modello B-24<br />

Liberator. A bordo c’erano il tenente pilota James D. Harden, il tenente Edgar W. Keller, l’uffici<strong>al</strong>e di<br />

rotta Jerome Perimar. Costoro osservarono i sommergibili con visibili a coperta, come da convenzione<br />

internazion<strong>al</strong>e, i teli bianchi con la croce rossa, indicanti prigionieri a bordo. Di più: Hartenstein chiese<br />

ad uno degli uffici<strong>al</strong>i inglesi che si trovavano sul suo U-Boot di trasmettere - in inglese - <strong>al</strong>l’aereo il<br />

seguente messaggio: „Qui uffici<strong>al</strong>e Raf a bordo del sommergibile tedesco. Ci sono i naufraghi del<br />

<strong>Laconia</strong>, soldati, civili, donne e bambini“. Il Liberator non rispose e si <strong>al</strong>lontanò. Il tenente pilota<br />

Harden telegrafò però <strong>al</strong> punto di appoggio che si trovava sull’isola di Asuncion, da dove il<br />

comandante in capo, il colonnello Robert C. Richardson III, impartì l’ordine chiaro „Sink sub“. Quindi<br />

il Liberator tornò <strong>al</strong>le 12, 32 per bombardare i sommergibili. Hartestein a quel punto fece tagliare le<br />

cime con le sci<strong>al</strong>uppe e si immerse.<br />

35


Naufraghi a bordo del U 156 il 13 Settembre 1942<br />

Naufraghi vengono assistiti d<strong>al</strong> U507<br />

36<br />

Naufraghi sul ponte del U 507


Donne e bambini superstiti del naufragio imbarcate sulla Gloire<br />

Una delle pagine degli atti del processo a Doenitz<br />

celebrato a Norimberga dove si ricostruisce il<br />

naufragio del <strong>Laconia</strong>.<br />

37


Anche Ferrara dette il suo contributo di sangue quel 12 Settembre 1942 <strong>al</strong> largo di Ascension Island in<br />

pieno Atlantico. L’estrapolazione dei dati relativi ai Caduti ferraresi, e’stata ottenuta comparando<br />

l’elenco fornitomi d<strong>al</strong> Ministero della Difesa con la pubblicazione di Luciano Maragna “Per non<br />

dimenticare” stampata nel 2005. I nominativi ottenuti sono stati ulteriormente controllati chiedendo una<br />

verifica <strong>al</strong>le anagrafi dei comuni interessati, purtroppo non tutti hanno risposto non ritenendo molto<br />

probabilmente meritevole di attenzione questa ricerca, a t<strong>al</strong> proposito vorrei menzionare gli uffici<br />

anagrafici di Migliarino, Formignana , Copparo,Portomaggiore, Argenta e Ferrara che hanno<br />

prontamente esaudito le mie richieste, nessuna risposta mi e’ arrivata dai comuni di Bondeno, Cento,<br />

Comacchio, Goro , Lagosanto.<br />

1) Agnella James di Giovanni di anni 22: nato a Migliarino il 7\10\1919, ha combattuto in Africa nel<br />

27 Reggimento Fanteria “Pavia”. Disperso in prigionia il 12\09\1942.<br />

2) Anteghini Bruno fu Augusto di anni 22: nato a Migliarino il 21\10\1919, ha combattuto in Africa<br />

nel 7 Reggimento Bersaglieri, catturato in combattimento <strong>al</strong> km 121 a Sud Ovest di Alessandria il<br />

10\07\1942. Disperso in prigionia il 12\09\1942.<br />

3) Bardella Renato di Rino fu Giuseppe di anni 30: nato a Francolino il 29\07\1912 agricoltore, ha<br />

combattuto in Africa nel 27 Reggimento Fanteria “Pavia”. Disperso in prigionia il 12\09\1942. Il<br />

fratello Bardella Cesare classe 1919 e’ deceduto in combattimento a Porto Bardia (Cirenaica) il<br />

27\12\1940.<br />

4) Bettini Loris Flavio di Eugenio di anni 22: nato a Formignana il 14\02\1920, ha combattuto in<br />

Africa nel 9 Reggimento Bersaglieri, catturato il 15\07\1942 a Rusveiat (<strong>El</strong> <strong>Alamein</strong>). Disperso in<br />

prigionia il 12\09\1942.<br />

5) Bolognesi Bruno di Gaetano di anni 22: nato a S. Maria Codifiume il 1\12\1919, ha combattuto in<br />

Africa nel 9 Reggimento Bersaglieri, catturato a Rusveiat (<strong>El</strong> <strong>Alamein</strong>). Disperso in prigionia il<br />

12\09\1942.<br />

6) Bonora Willier di Lobbia di Paolo di anni 22: nato a Baura il 7\04\1920, residente a Francolino<br />

ha combattuto in Africa nel 27 Reggimento Fanteria, catturato dagli inglesi e’ rinchiuso nel campo di<br />

prigionia N. 306 Chief p.o.w. con il numero di matricola 150103. Disperso in prigionia il 12\09\1942.<br />

7)Carli Luigi di Gaetano di anni 21: nato a Comacchio il 09\05\1921 ,<br />

ha combattuto in Africa nel 85 Reggimento Fanteria Sabrata - Jefren (Libia). Catturato il 28\08\1942.<br />

Disperso in prigionia il 12\09\1942.<br />

8) Carli Roberto di Pasqu<strong>al</strong>e di anni 27: nato a Ponte Mandino (Codigoro) il 7\12\1914 ha<br />

combattuto in Africa nel 9 Bersaglieri, catturato a Rusveiat (<strong>El</strong> <strong>Alamein</strong>) il 15\07\1942. Disperso in<br />

prigionia il 12\09\1942.<br />

38


9) Cenacchi Carlo di Federico di anni 30: nato a San Bartolomeo in Bosco il 19\04\1912, ha<br />

combattuto in Africa nel 85 Reggimento Fanteria Sabrata - Jefren (Libia), catturato il giorno<br />

11\07\1942 <strong>al</strong> km 127 della ferrovia <strong>El</strong> <strong>Da</strong>b’a’ –<strong>El</strong> <strong>Alamein</strong>, internato nel campo 306 matricola<br />

341737. Disperso in prigionia il 12\09\1942.<br />

10) Chersoni Rin<strong>al</strong>do di Ciriaco di anni 25: nato a Codifiume (Argenta) ha combattuto in Africa nel<br />

7 Bersaglieri , catturato a 121 km Sud Ovest di Alessandria il giorno 11\07\1942. Disperso in prigionia<br />

il 12\09\1942.<br />

11) Dolfi Armando fu Perfetto di anni 25: nato a San Giorgio (Ferrara) il giorno 21\06\1917 ha<br />

combattuto in Africa nel 66 Fanteria, catturato ad <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong> il giorno 11\07\1942.<br />

Disperso in prigionia il 12\09\1942.<br />

12) Maini Ardito fu Ulderico: di anni 26: nato a Vigarano Mainarda il giorno 29\11\1915, ha<br />

combattuto in Africa nel 9 Rgt . Bersaglieri. Prigioniero n. 150348 nel campo n. 306 Egypt m.e.p.<br />

Disperso in prigionia il 12\09\1942.<br />

13) Mandrioli Ottorino di Gennaro di anni 28: nato a Villanova di Denore il giorno 08\05\1914,<br />

ha combattuto in Africa nel 85 Fanteria, disperso il giorno 11\07\1942 <strong>al</strong> km 127 della ferrovia<br />

<strong>El</strong> <strong>Da</strong>b’a’ – <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong>. Disperso in prigionia il 12\09\1942.<br />

14) Marabesi Viterbo di Giovanni di anni 30: nato a Casaglia (Pontelagoscuro) il giorno 28\09\1911,<br />

ha combattuto in Africa nel 61 Fanteria. Disperso in prigionia il 12\09\1942<br />

15) Marinelli Secondo di Ferdinando di anni 22: nato a Lagosanto il giorno 18\06\1920, ha<br />

combattuto in Africa nel 9 Rgt Bersaglieri, ferito a Rusveiat (<strong>El</strong> <strong>Alamein</strong>) il giorno 8\12\194 , disperso<br />

sempre a Rusveiat il giorno 15\07\1942. Disperso in prigionia il 12\09\1942-<br />

16) Marzola Giorgio di Filippo di anni 27: nato a Migliarino il giorno 05\06\1915, ha combattuto in<br />

Africa nel 9 Rgt. Bersaglieri, disperso il 15\07\1942 ad <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong>. Prigioniero n. 150248 POW camp<br />

306 Egypt. Disperso in prigionia il 12\09\1942<br />

17) Melloni Luigi di Pietro di anni 27: nato a Renazzo il giorno 04\01\1915, ha combattuto in Africa<br />

nel 9 Rgt . Bersaglieri .Prigioniero n. 150172 POW Camp 306 Egypt.<br />

Disperso in prigionia il 12\09\1942.<br />

18) Pacini o Paccini Giuseppe di anni 23: nato a Berra il giorno 08\10\1918, ha combattuto in Africa<br />

nel 66 Fanteria, prigioniero il 10\03\1942. Disperso in prigionia il 12\09\1942-<br />

19) Pavani Settimio di Gaetano di anni 22: nato a Consandolo (Argenta) il giorno 04\09\1920,<br />

ha combattuto in Africa nel 27 Fanteria. Disperso in prigionia il 12\09\1942<br />

20) Ravagnani Bruno di Sirode di anni 22: nato a Stellata (Bondeno) il giorno 13\12\1919,<br />

ha combattuto in Africa nel 7 Bersaglieri, catturato dagli inglesi <strong>al</strong> km 21 SO di Alessandria.<br />

Disperso in prigionia il 12\09\1942.<br />

39


21) Rossi Umberto di Armando di anni 31: nato a Porotto il giorno 13\09\1911, ha combattuto in<br />

Africa nel 27 Fanteria, catturato <strong>al</strong> km 127 della linea ferroviaria <strong>El</strong> <strong>Da</strong>b’A’ –<strong>El</strong> <strong>Alamein</strong>.<br />

Disperso in prigionia il 12\09\1942<br />

22) Sc<strong>al</strong>ambra Guido di Lorenzo di anni 30: nato a Francolino il giorno17\05\1912, residente a<br />

Francolino in via Lavezzola 43 di professione montanino, sposato con Rossi Lucia ha una figlia di 5<br />

anni Liduina, ha combattuto in Africa nel 27 Fanteria, catturato dagli inglesi, n.150520 it<strong>al</strong>ian p.o.w.<br />

camp 306 Egypt. Disperso in prigionia il 12\09\1942.<br />

23)Targa Fernando di Giovanni di anni 30: nato a Vigarano M. il 18\02\1912<br />

residente a Francolino in via Pioppelle 24. Sposato con Bruschi Clotilde , ha combattuto in Africa<br />

nel 27 Fanteria “Pavia”, catturato a Tobruk, internato nel campo 306 in Egitto n. 150796. Disperso in<br />

prigionia il 12\09\1942.<br />

24) Felloni Selvino di anni 29 : nato a Filo d'Argenta il 20\08\1913, effettivo del XXVII settore<br />

copertura G.A.F (Guardie <strong>al</strong>la frontiera) Draga Fiume catturato in Africa Settentrion<strong>al</strong>e.<br />

Disperso in prigionia il 12\09\1942.<br />

.<br />

Nella piantina di provenienza inglese la dislocazione delle nostre truppe ed i luoghi dove<br />

vennero fatti prigionieri i 24 militari ferraresi periti sul <strong>Laconia</strong>.<br />

40


Vista da satellite della zona degli scontri: da notare <strong>El</strong> <strong>Da</strong>b’a’ dove ha combattuto l’85° Fanteria ed <strong>El</strong><br />

Ruweisat dove combatte’ il 9° Bersaglieri.<br />

Una ulteriore ricerca e verifica sui trenta nominativi ferraresi della tragedia del <strong>Laconia</strong>, e’stata<br />

effettuata presso l’ Archivio di Stato di Ferrara dove ho potuto visionare, grazie <strong>al</strong>la cortesia degli<br />

operatori, le trenta buste che raccolgono i fascicoli person<strong>al</strong>i di buona parte dei caduti, feriti, prigionieri<br />

e dispersi ferraresi. Non posso essere certo di avere a disposizione l’elenco completo dei Caduti<br />

ferraresi del <strong>Laconia</strong> ma penso che i dati in mio possesso non si discostino d<strong>al</strong>la re<strong>al</strong>ta’.<br />

Alle famiglie dei dispersi se bisognose, fu erogata d<strong>al</strong>lo stato un’una tantum di 1000 lire: il contributo<br />

giorn<strong>al</strong>iero per le mogli che avevano il marito <strong>al</strong> fronte era di circa 11 lire, di certo non c’era da<br />

sci<strong>al</strong>acquare.<br />

41


Copia della lettera inviata <strong>al</strong>la prefettura di Ferrara d<strong>al</strong> consolato it<strong>al</strong>iano di Losanna, il 23 di Febbraio<br />

1943, a distanza di cinque mesi d<strong>al</strong> naufragio del <strong>Laconia</strong> le famiglie dei Caduti non erano ancora state<br />

avvertite.<br />

Di seguito i reggimenti dei Caduti ferraresi del <strong>Laconia</strong> e la loro dislocazione <strong>al</strong>l’atto dell’entrata in<br />

guerra dell’It<strong>al</strong>ia.<br />

85 Reggimento Fanteria Sabrata - Jefren (Libia).<br />

66 Reggimento Fanteria Trieste - Piacenza.<br />

61 Reggimento Fanteria Trento - Trento.<br />

27 Reggimento Fanteria Pavia - Libia.<br />

9 Reggimento Bersaglieri – Cremona<br />

7 Reggimento Bersaglieri - Bolzano.<br />

42


La guerra e’ finita !<br />

Nell’ immagine qui sopra riprodotta e d<strong>al</strong> commento che la accompagna ci si puo’ fare un’idea del tipo<br />

di considerazione che avessero di noi it<strong>al</strong>iani gli <strong>al</strong>leati. La didasc<strong>al</strong>ia recita: “ felici di essere fuori di li,<br />

dopo <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong> i prigionieri marciano a migliaia, non sono necessarie le guardie per evitare che<br />

scappino”.<br />

La fotografia fu pubblicata sul libro Eight Army di Robert Neillands, l’autore omise di ricordare il<br />

v<strong>al</strong>ore dei nostri reparti in Africa che seppero tenere testa a forze meglio equipaggiate, regolarmente<br />

rifornite e particolare non trascurabile ad un esercito che contava piu’ del doppio degli effettivi rispetto<br />

<strong>al</strong> nostro nella battaglia decisiva di <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong>.<br />

Non diversa era nell’ Aprile del 1942 la politica di Roosvelt verso quegli americani che erano emigrati<br />

negli Stati Uniti: vennero schedati implacabilmente, non tenendo conto del fatto che molti di essi<br />

avessero gia’ combattuto nella Grande Guerra nell’esercito degli States. Nella pagina sucessiva sono<br />

riprodotte le schede compilate d<strong>al</strong>l’uffici<strong>al</strong>e dell’anagrafe americana: gli immigrati ferraresi<br />

provenivano per la maggior parte d<strong>al</strong>la zona di Cento e di Renazzo, l’immigrazione era iniziata nella<br />

seconda meta’ dell’ottocento, poco dopo l’unita’ d’It<strong>al</strong>ia.<br />

Gli immigrati ferraresi vivevano in prev<strong>al</strong>enza fra New York e Boston sulla costa atlantica ed<br />

esercitavano professioni legate <strong>al</strong>l’industria meccanica ed <strong>al</strong>la carpenteria, i nomi delle citta’ di<br />

provenienza venivano spesso storpiati ed accadeva anche che si indicasse il quartiere di origine, si<br />

trovera’ cosi’ un ferrarese che <strong>al</strong>l’ingresso negli States dichiarera’ di provenire da San Giorgio ed un<br />

<strong>al</strong>tro che dichiarera’ di essere nato a Penz<strong>al</strong>e (Cento).<br />

43


Schedatura da parte del governo U.S.A. di Bertelli Petronio di Ferrara e B<strong>al</strong>boni James di Cento.<br />

44


La cosa che piu’ sorprende della mor<strong>al</strong>e <strong>al</strong>leata e’ che quando ad essere colpiti sono i civili<br />

inglesi od americani, si grida <strong>al</strong>la barbarie e si invocano le convenzioni internazion<strong>al</strong>i, quando si tratta<br />

di bombardare citta’ it<strong>al</strong>iane, tedesche o giapponesi si parla, quando se ne parla, di ineluttabili e<br />

dolorose scelte strategiche imposte dagli eventi e che t<strong>al</strong>i atti sono necessari per proteggere l’avanzata<br />

e l’incolumita’ dei militari <strong>al</strong>leati. T<strong>al</strong>e ragionamento viene ancora largamente seguito d<strong>al</strong>le autorita’<br />

americane come nel caso dei bombardamenti preventivi, che precedettero l’invasione dell’Iraq, che<br />

causarono appunto innumerevoli vittime fra la popolazione civile.<br />

Ma per non cadere nel facile antiamericanismo odierno, vorrei tornare <strong>al</strong>la seconda guerra mondi<strong>al</strong>e ed<br />

<strong>al</strong>le numerose vittime innocenti causate dai bombardamenti <strong>al</strong>leati .<br />

Per rimanere in ambito loc<strong>al</strong>e Ferrara disponeva nel 1943 di pubblici rifugi che potevano ospitare 5386<br />

persone, i morti a causa dei bombardamenti ammontano secondo fonti dell’Anagrafe di Ferrara a 1071 ,<br />

la cifra e’ sicuramente imprecisa per difetto in quanto spesso non tiene conto degli sfollati ferraresi<br />

morti fuori Ferrara. E’ il caso ad esempio di Bertelli Enrica di 24 anni e della figlioletta Maria di<br />

appena 4 anni morte nel crollo di un p<strong>al</strong>azzo ad Alberlungo di Rovereto nell’ Agosto 1944 centrato da<br />

una bomba sganciata da un bombardiere <strong>al</strong>leato.<br />

Il giorn<strong>al</strong>e dell’epoca diede la notizia in un trafiletto d<strong>al</strong> titolo significativo “ancora bombe”,<br />

Bertelli Enrica aveva perso <strong>al</strong>l’inizio della guerra il fratello Mario, marinaio ventenne perito<br />

in combattimento a bordo dell’incrociatore Lampo.<br />

Bertelli Erica ed Ambrosone Maria Corriere Padano<br />

45


Quanto fin qui detto penso dimostri come un grande paese democratico come gli Stati Uniti d’America,<br />

preso giustamente ad esempio come democrazia compiuta, abbia anche esso un ben strano senso della<br />

giustizia, passando sopra <strong>al</strong> genocidio degli indiani ed <strong>al</strong>le stragi compiute per esportare la democrazia<br />

in varie nazioni del mondo. Vorrei tornare ora a quello che fu il post <strong>Laconia</strong>.<br />

Sconfitto fin<strong>al</strong>mente il nazifascismo le potenze vincitrici istituirono il tribun<strong>al</strong>e di Norimberga, da una<br />

parte furono giustamente puniti i responsabili dell’olocausto, d<strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tra si volle processare chi aveva<br />

combattuto per un’ide<strong>al</strong>e sbagliato o chi come Doenitz aveva solamente fatto il proprio dovere di<br />

militare e di marinaio, mettendo anche a repentaglio la propria incolumita’ scontrandosi duramente con<br />

Hitler sul comportamento da tenere nei confronti dei naufraghi del <strong>Laconia</strong>..<br />

Il suo ordine “Triton Null” che di fatto gli costo’ una condanna a Norimberga, fu giustificato d<strong>al</strong><br />

proditorio ed ingiustificato attacco di un Liberator U.S.A che non esito’ a sganciare <strong>al</strong>cune bombe sul<br />

sottomarino di Hartestein mentre era impegnato a soccorrere i naufraghi, uomini, donne e bambini<br />

perfettamente visibili <strong>al</strong>l’equipaggio <strong>al</strong>leato del Liberator.<br />

A nulla servi’ il promemoria inviato ai giudici d<strong>al</strong>l’ammiraglio statunitense Nimitz che di fatto<br />

assolveva Doenitz in quanto le stesse disposizioni dell’ammiraglio tedesco, erano state impartite <strong>al</strong>le<br />

forze <strong>al</strong>leate operanti sui sommergibili.<br />

La giustizia militare dei vincitori fece passare per le armi gener<strong>al</strong>i ed uffici<strong>al</strong>i it<strong>al</strong>iani e tedeschi<br />

che avevano ordinato di aprire il fuoco sui militari <strong>al</strong>leati che tentavano di evadere dai campi di<br />

prigionia, dimenticando in che modo si comportavano negli stessi frangenti gli uffici<strong>al</strong>i <strong>al</strong>leati.<br />

Amanti delle statistiche gli statunitensi, pubblicarono una inchiesta sul tasso di mort<strong>al</strong>ita’ dei<br />

prigionieri nei rispettivi campi avversari; t<strong>al</strong>i dati risultavano viziati in quanto prigionieri delle forze<br />

dell’asse uccisi come nel caso del <strong>Laconia</strong> d<strong>al</strong>le bombe americane o d<strong>al</strong>le guardie polacche ed inglesi<br />

furono di fatto conteggiati come vittime dei tedeschi.<br />

A Norimberga, sempre tenendo fermo il giudizio sacrosanto di condanna del nazismo e dei suoi<br />

crimini, si introdusse un nuovo ordinamento di “selettività giudiziaria”, che sancì il principio che “il<br />

comportamento delle potenze vincitrici non poteva essere equiparato con gli stessi standard leg<strong>al</strong>i<br />

applicati ai loro nemici”. In un libro “La gioia violata” di Federica Saini Fasanotti si parla di <strong>al</strong>tri<br />

crimini commessi d<strong>al</strong>le forze <strong>al</strong>leate e mai puniti:<br />

“Vi furono numerose violazioni del diritto umanitario nei confronti dell’It<strong>al</strong>ia, con attacchi contro<br />

centri abitati e mezzi della Croce Rossa. Gli inglesi ( ..i portatori della libertà secondo certa vulgata<br />

corrente..) si distinsero, come già fatto sulla Germania con la tecnica dell’ “ Area bombing”, che<br />

mirava <strong>al</strong>la distruzione delle abitazioni,più che a colpire gli obiettivi militari. In Albania ed in Africa<br />

Settentrion<strong>al</strong>e gli uomini della Raf si accanirono in speci<strong>al</strong> modo ,contro osped<strong>al</strong>i ed edifici con il<br />

simbolo della Croce Rossa, mentre la Regia Aeronautica e la Marina adottarono sempre una condotta<br />

di guerra improntata ad un comportamento cav<strong>al</strong>leresco ed umanitario. Numerosi furono i prigionieri<br />

it<strong>al</strong>iani eliminati direttamente sul campo di battaglia nel deserto libico–egiziano. I reparti di fanteria<br />

del Commonwe<strong>al</strong>th britannico, soprattutto quelli provenienti d<strong>al</strong>l’Oceania, furono autori di massacri di<br />

prigionieri appena catturati e mutilizioni di cadaveri. Durante la campagna di Tunisia, nella battaglia di<br />

Takrouna,i “reparti maori” del gener<strong>al</strong>e Freyberg uccisero a baionettate tutti i prigionieri it<strong>al</strong>o-tedeschi<br />

e gettarono vivi da un dirupo anche due soldati it<strong>al</strong>iani. “<br />

ed ancora:<br />

Una pagina dimenticata è quella degli internati it<strong>al</strong>iani in Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti, <strong>al</strong>lo<br />

scoppio delle ostilità. Con l’inizio della guerra le autorità britanniche arrestarono subito 4000 it<strong>al</strong>iani, e<br />

non vi furono distinzioni tra fascisti ed antifascisti…. La sorte dei nostri civili evacuati d<strong>al</strong>l’Africa<br />

Orient<strong>al</strong>e It<strong>al</strong>iana, fu ancor peggiore dei militari. Gli uomini in buono stato furono trasferiti in Kenya,<br />

Rhodesia, Uganda, Sud Africa e Tanganika, mentri le donne, i bambini i vecchi , vennero raccolti in<br />

46


campi inospit<strong>al</strong>i in AOI, nei pressi di Mandera, Berbera, Dire <strong>Da</strong>ua, Harar, veri “ inferni per vivi”….<br />

Qui i bambini it<strong>al</strong>iani morivano di morbillo e di <strong>al</strong>tre m<strong>al</strong>attie, in tutto le vittime civili nei<br />

campi di concentramento <strong>al</strong>leati furono stimate in circa duemila.<br />

Francesi e Greci si distinsero per la sistematica violazione delle leggi umanitarie. Il rapporto del nostro<br />

Ministero della Guerra, definì brut<strong>al</strong>e il comportamento verso i nostri soldati catturati, sia che fossero<br />

feriti o meno. Sorte peggiore toccò a coloro che <strong>al</strong>la conclusione della campagna africana, furono<br />

consegnati dagli <strong>al</strong>leati ai francesi di De Gaulle. <strong>Da</strong> notare che la cosiddetta “Francia Libera” non era<br />

riconosciuta da nessuna potenza belligerante, come “governo legittimo” (… De Grulle riuscì <strong>al</strong>la fine<br />

della guerra nel capolavoro di far sedere la Francia, sonoramente battuta d<strong>al</strong>la Germania nel maggio del<br />

1940, a fianco delle potenze vincitrici.., senza che i francesi avessero re<strong>al</strong>mente contribuito <strong>al</strong>l’esito<br />

fin<strong>al</strong>e della guerra in Europa NdA), nemmeno dagli Alleati. Quindi i francesi non avrebbero potuto<br />

trattenere <strong>al</strong>cun prigioniero di guerra. Nonostante ciò, le condizioni imposte ai nostri militari, furono<br />

tra le più disumane ed indegne di una nazione civile. Sul fronte jugoslavo la guerra aveva oramai<br />

assunto una connotazione di ferocia estrema da ambo le parti, ma, come ricorda l’autrice, le forze<br />

armate it<strong>al</strong>iane furono nella maggior parte dei casi costrette a reagire a causa del comportamento<br />

“barbaro” dei partigiani slavi. “Nel luglio del 1941, nella zona di Podgorica ( Montenegro), soldati<br />

della divisione Messina furono massacrati. Quando la zona venne riconquistata, si trovano 70 cadaveri<br />

dei nostri tagliati a pezzi e incastrati nei can<strong>al</strong>i di scolo della strada.<br />

Sui cadaveri si erano avventati dei mai<strong>al</strong>i”.<br />

Successivamente, dopo l’armistizio, le violenze si spostarono anche sui civili dell’Istria e della<br />

<strong>Da</strong>lmazia.<strong>Da</strong> parte it<strong>al</strong>iana non vi fu mai <strong>al</strong>cun intento di “pulizia etnica” e di “sb<strong>al</strong>canizzione “ dei<br />

territori ex jugoslavi. La Legge di guerra it<strong>al</strong>iana ed il codice pen<strong>al</strong>e militare erano <strong>al</strong>lora pienamente<br />

corrispondenti <strong>al</strong>le norme internazion<strong>al</strong>i ed <strong>al</strong>le<br />

consuetudini che regolavano la condotta della guerra secondo il diritto internazion<strong>al</strong>e.<br />

Gli Usa, dopo la loro entrata in guerra nel 1941, si <strong>al</strong>linearono subito <strong>al</strong> comportamento dei britannici,<br />

radendo <strong>al</strong> suolo interi abitati nelle nostre città, mentre i piloti dell’Us Air Force mitragliavano<br />

sistematicamente tutto quello che si muoveva sulle strade. In Sicilia con l’eccidio <strong>al</strong>l’aeroporto di<br />

Biscari ( Ragusa), dove furono trucidati 73 prigionieri dell’Asse, si aprì la tragica lista di massacri e<br />

violenze sul suolo it<strong>al</strong>iano. Lo stesso Patton, arringò i soldati della 45° divisione di fanteria: “ Ci<br />

scontreremo con il nemico..Gli porteremo la guerra in casa..Non avremo pietà..Quel bastardo deve<br />

morire..Dovete avere l’istinto assassino.. Conserveremo la fama di assassini e gli assassini sono<br />

immort<strong>al</strong>i”.In Sicilia furono gli inglesi a dedicarsi con zelo <strong>al</strong>l’internamento dei civili ritenuti<br />

“pericolosi fascisti”. Nei campi di concentramento di Siracusa, Fossa Creta vicino Catania, Messina,<br />

Pisturina e Priolo, migliaia di persone, civili, ma anche militari, rimasero per quasi un anno <strong>al</strong>l’aria,<br />

senza baracche, senza <strong>al</strong>cuna assistenza medica, buttati sulla nuda terra, preda della m<strong>al</strong>aria. Ancora<br />

nella primavera del 1994 vi erano detenuti ben 7000 prigionieri, trattati<br />

come anim<strong>al</strong>i da pascolo.<br />

Le truppe coloni<strong>al</strong>i francesi si macchiarono di violenze di ogni sorta su donne, uomini e bambini, in<br />

questo istigate volentieri dagli uffici<strong>al</strong>i francesi, (…. Dopo la pessima figura fatta nel 1940, questi<br />

ultimi volevano forse riscattare in questo modo l’ “onore della Francia )<br />

Rimasero tristemente famose le 24 ore di vacatio legis concesse <strong>al</strong>le bande marocchine dagli <strong>al</strong>leati.<br />

Dopo l’otto settembre si registrò una recrudescenza dei crimini contro i nostri soldati. Il disprezzo,t<strong>al</strong>e<br />

da rasentare spesso il razzismo, da parte degli <strong>al</strong>leati, crebbe <strong>al</strong>lora ancor di più , proprio a causa del<br />

repentino voltafaccia della monarchia e di Badoglio. Le forze armate “cobelligeranti” furono m<strong>al</strong> viste<br />

soprattutto dai britannici ed utilizzate prev<strong>al</strong>entemente come bassa manov<strong>al</strong>anza nei porti e nei lavori di<br />

fatica. Questo d’<strong>al</strong>tronde è il prezzo che si paga quando s’inizia una guerra da una parte, cercando poi<br />

di finirla in campo avverso.<br />

47


Altre inchieste sulle stragi commesse dai tedeschi ai danni dei militari e dei civili it<strong>al</strong>iani, furono<br />

insabbiate per anni dai nostri governanti in ossequio <strong>al</strong>l’<strong>al</strong>leanza atlantica ed <strong>al</strong> timore di irritare i<br />

governi <strong>al</strong>leati di Germania ed Inghilterra . Fu cosi’ che Reader e Kappler, poterono sfuggire <strong>al</strong>la<br />

giustizia dopo aver scontato una parte minima della pena in un carcere per<strong>al</strong>tro dotato di ogni<br />

comodita’.<br />

Nel 1988 i deputati Capecchi, P<strong>al</strong>mieri, Ferrandi e Picchetti chiesero ripetutamente <strong>al</strong> governo se<br />

rispondesse a verita’ la notizia della strage di prigionieri it<strong>al</strong>iani compiuta dai nazisti a Leopoli e se<br />

fosse stata controllata una notizia di fonte polacca riguardante la soppressione di 10.000 prigionieri<br />

it<strong>al</strong>iani sepolti vivi dai nazisti a Deblin, 100 km da Varsavia; di questi episodi se ne potrebbero citare<br />

parecchi <strong>al</strong>tri ma per tutti v<strong>al</strong>e la stessa regola, la storia viene scritta dai vincitori, a loro e’ lasciato il<br />

compito di perpetuare la memoria del secondo conflitto mondi<strong>al</strong>e, Holywood ha fatto il resto.<br />

Solo oggi timidamente , esce qu<strong>al</strong>che libro controcorrente, il pericolo sta nel dividere la giusta e<br />

sacrosanta condanna del nazifascismo, causa prima della seconda guerra mondi<strong>al</strong>e, d<strong>al</strong>la verita’ storica<br />

che non deve giustificare crimini contro l’umanita’ in quanto commessi d<strong>al</strong>le potenze vincitrici.<br />

48


Nel 1995 si torna a parlare di Leopoli:<br />

Giuseppe Rasolo<br />

Utile è il confronto con gli storici sovietici, che sono i primi a parlare dei numerosi decessi di it<strong>al</strong>iani<br />

nei campi di prigionia tedeschi, nello stesso periodo scoppia anche il caso Leopoli. Secondo il libro del<br />

polacco Jacek Wilzcur ("Le tombe dell'Armir"), migliaia di soldati it<strong>al</strong>iani furono trucidati dai tedeschi<br />

nel corso della ritirata. T<strong>al</strong>i affermazioni , unitamente a un rinnovato interesse dell’opinione pubblica,<br />

indussero il Ministero della Difesa ad aprire un'inchiesta ed a nominare una commissione d'indagine.<br />

Dopo affrettate ricerche furono giudicate come improbabili le rivelazioni dell'autore polacco, anche<br />

sulla base del fatto che parecchi dei nomi citati o non esistevano oppure appartenevano a persone<br />

ancora in vita in It<strong>al</strong>ia.<br />

Ulteriori rivelazioni confermarono invece l'ecatombe di militari it<strong>al</strong>iani e sulla base di quelle<br />

dichiarazioni il governo it<strong>al</strong>iano il 23 aprile 1991, firmò un accordo con il governo della Unione<br />

Sovietica per il recupero delle s<strong>al</strong>me e per ulteriori ricerche da compiersi in territorio sovietico<br />

I primi dati portarono <strong>al</strong>l'identificazione di ottomila dispersi e consenti’ agli storici it<strong>al</strong>iani di<br />

concludere che , nel lager di Tambow si ebbe il più <strong>al</strong>to numero di decessi di it<strong>al</strong>iani a causa di una<br />

epidemia di tifo petecchi<strong>al</strong>e.<br />

Il Commissariato gener<strong>al</strong>e di Onorcaduti ha svolto in questi ultimi due anni un paziente lavoro di<br />

ricerca per l'identificazione dei resti di 64.400 soldati it<strong>al</strong>iani, schedati dai russi. Un lavoro che<br />

consentirà di avere notizie precise su ogni singolo soldato it<strong>al</strong>iano caduto in Russia.<br />

Ad oltre cinquant'anni da quei luttuosi avvenimenti, esiste quindi la concreta possibilità di conoscere<br />

nel dettaglio tutta la verità sulla tragica campagna di Russia e dare forse fin<strong>al</strong>mente degna sepoltura ai<br />

74.800 caduti it<strong>al</strong>iani.<br />

49


La guerra era appena finita, i reduci tornavano, la guerra fredda era <strong>al</strong>le porte, arrivavano gli aiuti<br />

americani con il piano Marsh<strong>al</strong>l, De Gasperi era andato negli U.S.A. ed era tornato con i soldi e le<br />

promesse di aiuto, in cambio aveva lasciato la promessa di rimanere da questa parte della cortina di<br />

ferro e di contrastare con ogni mezzo i comunisti it<strong>al</strong>iani.I partigiani che avevano combattuto i<br />

nazifascisti , deponevano le armi e lasciavano i gangli di controllo della vita pubblica, polizia e<br />

governo. Ritornavano <strong>al</strong> loro posto gli ex epurati fascisti; l’ordine era quello di tacere sui fatti e misfatti<br />

commessi dagli ex <strong>al</strong>leati tedeschi e dai nuovi <strong>al</strong>leati della NATO. Il <strong>Laconia</strong> con le <strong>al</strong>tri stragi di<br />

it<strong>al</strong>iani fu dimenticata, nei primi anni 50 Antonio Trizzino ex uffici<strong>al</strong>e dell’aeronautica, ex<br />

collaboratore del “Giorn<strong>al</strong>e della Razza, rivista razzista a cui aveva collaborato anche Giorgio<br />

Almirante, scrisse un primo libro “Gener<strong>al</strong>i e poltrone” a cui fecero seguito “Sopra di noi l’oceano “ e<br />

“Settembre nero”; testi editi da Longanesi che riscossero un discreto successo di pubblico specie fra chi<br />

quegli episodi li aveva vissuti in prima persona ed era stanco di vedere le mistificazioni e le f<strong>al</strong>sita’ dei<br />

film americani sull’argomento.Denunciato per vilipendio delle forze armate per aver raccontato le<br />

m<strong>al</strong>efatte e l’impreparazione di <strong>al</strong>cuni <strong>al</strong>ti papaveri della marina, Trizzino venne prima condannato e<br />

poi assolto con formula piena.<br />

Negli anni 60, la Domenica del Corriere torno’ sull’argomento pubblicando <strong>al</strong>cune pagine<br />

sull’affondamento del <strong>Laconia</strong> ed illustrandone le fasi piu’ tragiche con i disegni che hanno reso<br />

famoso prima Beltrame e poi W<strong>al</strong>ter Molino. L’ opinione pubblica, negli anni del boom economico<br />

non era molto attenta a questi episodi; la guerra sembrava molto lontana anche se erano passati<br />

nemmeno tre lustri d<strong>al</strong>la conclusione della stessa, le priorita’ <strong>al</strong>lora erano la vespa e la televisione che,<br />

da qu<strong>al</strong>che anno, era entrata nelle case degli it<strong>al</strong>iani anche se per poche ore <strong>al</strong> giorno e con un solo<br />

can<strong>al</strong>e che cominciava le trasmissioni verso le 17:30 con la “tv dei ragazzi” .<br />

All’estero gli inglesi, consci di avere la coscienza sporca riguardo <strong>al</strong> trattamento dei nostri prigionieri<br />

se costretti a parlare del periodo storico non li menzionavano nemmeno, preferendo esecrare il<br />

comportamento tedesco che non rispettava i piroscafi civili, dimenticando il comportamento dei<br />

sommergibili inglesi impegnati nelle stesse operazioni in Mediterraneo.<br />

All’estero anche la Germania non amava parlare di quanto successo, dopo la condanna a 10 anni di<br />

carcere a Spandau di Doenitz e la fucilazione del comandante di un sottomarino tedesco, del suo<br />

secondo e del medico di bordo, per aver sparato sui naufraghi di un cargo greco, schiacciati anche<br />

d<strong>al</strong>le colpe dell’olocausto non presero mai posizione in proposito.<br />

Il libro piu’ completo sull’argomento fu scritto da Leonce Peillard , “Affaire <strong>Laconia</strong>”, il testo origin<strong>al</strong>e<br />

in francese inizia con la visita dell’autore nella casa di Doenitz ad Amburgo e termina con la discussa<br />

condanna a 10 anni di reclusione nel carciere di Spandau dell’ammiraglio tedesco; la condanna ebbe<br />

piu’ il sapore di una vendetta da parte degli <strong>al</strong>leati che di un’atto di giustizia, Doenitz aveva sviluppato<br />

un’arma micidi<strong>al</strong>e, gli U Boat che aveva causato inc<strong>al</strong>colabili danni <strong>al</strong>le forze <strong>al</strong>leate in tutti i mari del<br />

mondo.<br />

Il libro di Peillard fu tradotto in tedesco e pubblicato a Monaco nel 1965, in It<strong>al</strong>ia, a parte i libri di<br />

Trizzino, e’ uscito nel 2002 “prigionieri dell’oceano” di Donatello Bellomo, una versione romanzata<br />

della storia con annessa love story platonica fra un membro dell’equipaggio del Capellini ed una<br />

giovane superstite inglese.<br />

Poi piu’ niente, la triste fine di quasi 1400 it<strong>al</strong>iani sembra , a distanza di anni non interessare nessuno,<br />

la BBC ha recentemente messo in onda un programma che rievoca l’affondamento; dei nostri<br />

connazion<strong>al</strong>i non se ne parla, come sostiene Peillard “la coscienza sporca degli inglesi, non puo’ essere<br />

lavata in pubblico.”.<br />

Il Comandante del Capellini, Todaro, prima di affondare il Kab<strong>al</strong>o piroscafo belga <strong>al</strong> servizio degli<br />

inglesi, avverti’ i marinai dello stesso della sua presenza sparando <strong>al</strong>cuni colpi di avvertimento, atteso<br />

che le sci<strong>al</strong>uppe fossero c<strong>al</strong>ate e che tutti i passeggeri e l’equipaggio fossero in s<strong>al</strong>vo, solo <strong>al</strong>lora<br />

50


affondo’ la nave che procedeva a luci spente in Atlantico, l’episodio dette il pretesto <strong>al</strong>la dichiarazione<br />

di guerra da parte del governo in esilio belga nei confronti dell’It<strong>al</strong>ia, solo a guerra finita si riconobbe<br />

la leggitimita’ del comportamento di Todaro in quanto il Kab<strong>al</strong>o trasportava, per conto degli inglesi ,<br />

materi<strong>al</strong>e bellico in Inghilterra.<br />

Come gia’ detto il Cappellini traino’ prima ed imbarco’ poi i naufraghi sbarcandoli in un porto sicuro<br />

dopo giorni di navigazione, rischiando la perdita dello scafo e dell’equipaggio in quanto costretto a<br />

navigare in emersione , facile preda degli aerei nemici.<br />

Gli inglesi il 16\08\1942 silurarono in Mediterraneo, nei pressi dell’isola Sapienza davanti a Navarino,<br />

una nave it<strong>al</strong>iana la Nino Bixio che trasportava prigionieri inglesi provenienti d<strong>al</strong> fronte africano; questi<br />

ultimi in maggioranza indiani, cercarono anche di ribellarsi <strong>al</strong>le guardie it<strong>al</strong>iane che comunque<br />

riuscirono a ristabilire l’ordine senza ricorrere <strong>al</strong>l’uso delle armi; gli unici prigionieri deceduti furono<br />

quelli coinvolti nell’esplosione dei siluri, 200 su 2000. Ben diversa fu la sorte dei nostri connazion<strong>al</strong>i<br />

del <strong>Laconia</strong> che, in quei giorni partivano da Suez diretti verso l’Inghilterra.<br />

Il 2\07\1940 <strong>al</strong>le 6:15 il transatlantico Arandora Star, che stava trasportando verso gli USA 1600<br />

prigionieri it<strong>al</strong>iani e tedeschi, molto probabilmente anche civili che si trovavano in Inghilterra <strong>al</strong>lo<br />

scoppio delle ostilita’ , venne silurato ad un centinaio di chilometri di distanza d<strong>al</strong>l’Irlanda<br />

settentrion<strong>al</strong>e da un sommergibile tedesco, le cinture e le lance di s<strong>al</strong>vataggio furono come di consueto<br />

ad appannaggio di guardie ed equipaggio, i soldati di guardia aprirono il fuoco sulla massa di<br />

prigionieri che si riversavano in coperta tentando di s<strong>al</strong>varsi. Alcuni inglesi rimasero travolti ed <strong>al</strong>la<br />

fine, nella lotta per la vita con le armi recuperate, anche i prigionieri combatterono fra di loro per<br />

guadagnare la s<strong>al</strong>vezza;<strong>al</strong> termine dei combattimenti 968 prigionieri su 1600 periranno, 20 guardie su<br />

140 e 51 uomini di equipaggio su 150, il capitano della nave E.W.Moulton scomparve in mare dopo<br />

aver ceduto il suo s<strong>al</strong>vagente ad un it<strong>al</strong>iano che non sapeva nuotare, la classica eccezione.che conferma<br />

la regola.<br />

Uno dei pochi superstiti del <strong>Laconia</strong>, il capor<strong>al</strong>e Dino Monti , cosi’ narra gli ultimi momenti della nave:<br />

“Non ci hanno voluto far uscire d<strong>al</strong>le gabbie nemmeno quando il piroscafo cominciava a sbandare.<br />

Quegli infami polacchi sparavano dentro le stive, infilzavano con le baionette i nostri compagni che si<br />

avvicinavano <strong>al</strong>le grate. Quelli che erano piu’ vicini, appena i morti e i feriti stramazzavano a terra ne<br />

prendevano subito il posto.La grata si torceva ,si piegava sotto la pressione.E intanto ridevano come i<br />

pazzi.Urlavano, gridavano e bestemmiavano.Io mi sono addossato <strong>al</strong>la parete cercando di non vedere e<br />

non sentire.Molti tentavano di uccidersi battendo la testa contro le pareti. Alla fine i nostri sforzi<br />

centuplicati d<strong>al</strong> terrore, d<strong>al</strong>l’esasperazione , d<strong>al</strong>la follia collettiva ebbero ragione della<br />

grata.C<strong>al</strong>pestando i caduti ci lanciammo verso le sc<strong>al</strong>e.Nel buio completo urtavamo contro portelli<br />

chiusi, porte bloccate o cosi’ deformate d<strong>al</strong>l’esplosione che era impossibile aprirle. Qu<strong>al</strong>che sc<strong>al</strong>a<br />

cedette per il sovraccarico.Alcuni erano cosi’ affamati che invece di pensare a s<strong>al</strong>varsi si aggiravano<br />

per la nave in cerca di cibo.<br />

Fui letter<strong>al</strong>mente trasportato da quella massa sempre piu’ folle.Ci precipitammo verso le sci<strong>al</strong>uppe, ma<br />

fummo respinti a colpi di c<strong>al</strong>cio di fucile.Allora mi tolsi le scarpe e mi tuffai”.<br />

Alla domanda di come mai g<strong>al</strong>leggiassero tanti corpi senza mani la risposta sempre tratta d<strong>al</strong> dossier di<br />

Antonino Trizzino, e’ la seguente:” Quando i superstiti si aggrappavano <strong>al</strong>le sci<strong>al</strong>uppe quei m<strong>al</strong>edetti<br />

gli recidevano i polsi perche’ non potessero piu’ arrampicarsi. Urlavano come bestie sgozzate mentre<br />

scivolavano in acqua senza piu’ le mani.”<br />

Un gran numero di cadaveri si addenso’ intorno <strong>al</strong> Capellini che attendeva la nave francese di soccorso<br />

proveniente da <strong>Da</strong>kar.<br />

Al processo di Norimberga , l’affondamento del <strong>Laconia</strong> sara’ poi condensato in cifre:<br />

Morti: 1350 it<strong>al</strong>iani su 1800 e 11 inglesi su 811.<br />

51


Questi due libri, insieme a Gener<strong>al</strong>i e Poltrone scritti d<strong>al</strong>l’ex uffici<strong>al</strong>e dell’aeronautica Antonino<br />

Trizzino, rappresentano le uniche voci di denuncia nel primo dopoguerra delle atrocita’ commesse<br />

anche dagli <strong>al</strong>leati nei confronti dei prigionieri di guerra.<br />

Figura controversa del panorama it<strong>al</strong>iano dei primi anni cinquanta, il Trizzino gia’ collaboratore di<br />

riviste razziste qu<strong>al</strong>i la ben nota “La difesa della razza” di Telesio Interlandi, si scontro’ con le <strong>al</strong>te<br />

gerarchie militari, dopo <strong>al</strong>terne vicende che lo videro condannare e poi assolvere d<strong>al</strong>l’accusa di<br />

vilipendio delle forze armate, ebbe il merito di <strong>al</strong>zare il velo che copriva <strong>al</strong>cuni episodi sconcertanti<br />

della seconda guerra mondi<strong>al</strong>e.<br />

A lui fu anche attribuito un saggio sull’Ovra scritto con lo pseudonimo di Sicanus in cui si trattavano<br />

argomenti scottanti che riguardavano l’attivita’ della polizia segreta fascista.<br />

52


Nel numero del periodico “La difesa della Razza” di cui qui sotto e’ riprodotta l’intestazione,<br />

si trovano articoli a sfondo antiebraico e razzista di Giorgio Almirante e Antonino Trizzino,<br />

il primo scegliera’ la carriera politica nelle file del Movimento Soci<strong>al</strong>e, l’<strong>al</strong>tro si dara’ <strong>al</strong>la<br />

carriera letteraria.<br />

Curzio M<strong>al</strong>aparte in un articolo intitolato“Navi di ferro e<br />

teste di legno” difendera’ a spada tratta Trizzino.<br />

Il titolo trae spunto d<strong>al</strong>l’epigrafe che si puo’ leggere sul<br />

monumento <strong>al</strong>l’ammiraglio austriaco Tegetoff il vincitore di<br />

Lissa, l’epigrafe dice:<br />

“A Lissa navi di legno e teste di ferro vinsero navi di ferro<br />

e teste di legno”, l’<strong>al</strong>lusione <strong>al</strong>l’ammiraglio Persano,<br />

processato ad Ancona nel 1866 e’ fin troppo evidente.<br />

M<strong>al</strong>aparte termina con una amara considerazione: “ Il fatto<br />

di avere una testa di legno non e’ un disonore: in certi casi<br />

puo’ essere un vantaggio.<br />

Quando le navi di ferro vanno a fondo le teste di legno<br />

rimangono a g<strong>al</strong>la.<br />

Purtroppo non c’e’ nessun tribun<strong>al</strong>e <strong>al</strong> mondo che possa far<br />

rimanere a g<strong>al</strong>la le navi di ferro, e mandare a fondo le teste<br />

di legno.”<br />

53


L’asso di Bastoni<br />

Nel primo dopoguerra <strong>al</strong>cuni giorn<strong>al</strong>isti provenienti d<strong>al</strong>le file repubblichine come Trizzino di cui<br />

abbiamo gia’ parlato e Pietro Caporilli, insinuarono o per meglio dire accusarono apertamente su libri e<br />

giorn<strong>al</strong>i parte dei vertici della Regia Marina di aver fornito, nel corso del conflitto, informazioni<br />

relative <strong>al</strong>le rotte dei nostri convogli e dei nostri sottomarini agli <strong>al</strong>leati.<br />

La notizia sembro’ a molti ex combattenti plausibile in quanto il piu’ delle volte le nostre unita’ nav<strong>al</strong>i<br />

si trovarono ad attenderle <strong>al</strong> varco sommergibili ed unita’ <strong>al</strong>leate.<br />

I pochi convogli che si s<strong>al</strong>varono, sempre a detta di Trizzino e Caporilli, furono quelli i cui comandanti<br />

seguirono rotte diverse da quelle fornite da Supermarina.<br />

Di sicuro non servi’ a chiarire la situazione la medaglia conferita dagli <strong>al</strong>leati ad un <strong>al</strong>to uffici<strong>al</strong>e<br />

it<strong>al</strong>iano della marina per meriti non meglio specificati, acquisiti durante il conflitto.<br />

I famigliari dei caduti , disertarono le cerimonie commemorative a cui presenziavano <strong>al</strong>cuni uffici<strong>al</strong>i<br />

“chiaccherati” e l’assoluzione da parte del Tribun<strong>al</strong>e dei giorn<strong>al</strong>isti, nella causa intentata per<br />

villipendio e diffamazione delle forze armate d<strong>al</strong>le autorita’ militari , non fugo’ certamente i dubbi dei<br />

famigliari delle migliaia di marinai it<strong>al</strong>iani che avevano perso la vita nel fiore della gioventu’ forse a<br />

causa del tradimento di <strong>al</strong>ti uffici<strong>al</strong>i.<br />

Il giorn<strong>al</strong>e “Asso di Bastoni “ promosse una dura campagna di stampa e fu piu’ volte sequestrato.<br />

Caporilli venne poi <strong>al</strong>lontanato d<strong>al</strong>la direzione del giorn<strong>al</strong>e quando si mise contro la nomenclatura del<br />

Movimento Soci<strong>al</strong>e, che in quegli anni cercava di ricostruirsi una verginita’ politica.<br />

La testata del giorn<strong>al</strong>e con l’indicazione del direttore politico , Pietro Camporilli.<br />

54


Alcune pagine dedicate nei primi anni 50 <strong>al</strong>le accuse di<br />

intelligenza con il nemico e tradimento rivolte ad <strong>al</strong>ti<br />

uffici<strong>al</strong>i della marina.<br />

55


56<br />

Lettere e trafiletti tratte<br />

da “l’Asso di bastoni”<br />

La campagna denigratoria diede<br />

sicuramente i suoi frutti, Camporilli<br />

nel libro a sinistra, narro’ la fine<br />

misteriosa di <strong>al</strong>cune unita’ nav<strong>al</strong>i e<br />

sottomarine it<strong>al</strong>iane , su <strong>al</strong>cune di<br />

esse il giorn<strong>al</strong>ista fu imbarcato<br />

come corrispondente di guerra.<br />

Lo sdegno fu unanime ed a nulla<br />

v<strong>al</strong>se la difesa non troppo convinta<br />

ad onor del vero delle autorita’ .


Nel Novembre del 1950 , il governo egiziano cedette <strong>al</strong> governo it<strong>al</strong>iano la concessione di un terreno<br />

che circonda Quota 33 per la durata di 99 anni; su t<strong>al</strong>e terreno grazie a Paolo Caccia Dominioni ed<br />

Onorcaduti sorgera’ il nucleo del Sacrario It<strong>al</strong>iano di <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong>. La Domenica del Corriere dedicò una<br />

copertina <strong>al</strong>l’avvenimento.In questi giorni il governo egiziano ha donato in maniera perpetua t<strong>al</strong>e<br />

terreno <strong>al</strong>l’It<strong>al</strong>ia.<br />

57


Pagina dedicata d<strong>al</strong>la Domenica del Corriere ad Aurelio Zamboni di Ferrara.<br />

58


I ferraresi e la guerra.<br />

L’episodio descritto nella tavola di Beltrame si riferisce <strong>al</strong>la Medaglia d’Oro <strong>al</strong> v<strong>al</strong>or militare<br />

Bersagliere Aurelio Zamboni di Giuseppe nato a Berra, in forza <strong>al</strong> 9° Bersaglieri; sotto riprodotto<br />

l’articolo del Corriere Padano che annuncia il conferimento dell’<strong>al</strong>ta decorazione <strong>al</strong>la memoria del<br />

Caduto.<br />

59


Bersagliere Aurelio Zamboni di Cologna<br />

La figura del Bersagliere Aurelio Zamboni e’ emblematica per<br />

come la retorica di regime, tendesse a mitizzare il sacrificio del<br />

singolo ed a nascondere le migliaia di morti anonime di quanti,<br />

pur facendo fino <strong>al</strong>la fine il proprio dovere, non es<strong>al</strong>assero<br />

l’ultimo respiro inneggiando <strong>al</strong> duce ed <strong>al</strong>la patria.<br />

La stessa Domenica del Corriere dedico’ a Zamboni una copertina<br />

promuovendolo a sergente, senza citarne il nome.<br />

In quel 1942 che segnava la sconfitta dell’Asse ad <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong>,<br />

si consumavano in Russia ed in Africa, in Mediterraneo ed in<br />

Atlantico, autentiche carneficine di militari it<strong>al</strong>iani; il regime<br />

continuava ad ignorarle, le uniche notizie che riportavano i<br />

giorn<strong>al</strong>i erano solamente gli episodi singoli di eroismo da parte<br />

dei nostri militari .<br />

Il duce ricompensava le famiglie dei militari deceduti con una<br />

elargizione in denaro: si andava d<strong>al</strong>le mille <strong>al</strong>le duemila lire per<br />

i Caduti anonimi fino <strong>al</strong>le venticinquemila per quei militari che<br />

erano morti in maniera eroica o si erano distinti particolarmente<br />

nel corso dell’azione che li aveva visti perire.<br />

Ad Aurelio Zamboni, Ferrara dedichera’ una via, seguendo<br />

l’esempio di Cologna che gli aveva dato i nat<strong>al</strong>i.<br />

Copia del telegramma che annuncia <strong>al</strong>la famiglia la morte di Zamboni Aurelio di anni 21<br />

60


Di seguito <strong>al</strong>cuni documenti che testimoniano l’interesse del regime di sfruttare a fini propagandistici la<br />

tragica morte del bersagliere Zamboni.<br />

61


Anche un uffici<strong>al</strong>e che per<strong>al</strong>tro non comandava il 28 Battaglione del 9 Bersaglieri in Africa invio’ un<br />

contributo con preghiera di pubblicazione <strong>al</strong> segretario politico del fascio di Cologna.<br />

62


Nessuno potra’ mai dire se le cose andarono esattamente cosi; di sicuro quel ragazzo partito appena<br />

ventenne da Cologna per essere catapultato a migliaia di chilometri di distanza, a combattere una<br />

guerra che con il senno di poi sarebbe stata definita ingiusta, ha avuto <strong>al</strong>meno l’effimero onore di<br />

essere tramandato ai posteri con l’aureola dell’eroe.<br />

Migliaia e migliaia di <strong>al</strong>tri non ebbero la stessa “fortuna” in quanto non sempre si ha un Mario De<br />

Micco vicino, attento cronista di quei tragici avvenimenti.<br />

Di seguito , copia del messaggio inviato <strong>al</strong> Ministero della guerra d<strong>al</strong> padre di Zamboni<br />

“ Mi sento profondamente commosso per la superba motivazione dedicata <strong>al</strong> mio Aurelio.<br />

Ringrazio voi per tutto ciò che avete fatto e vorrete fare per onorare la memoria del mio<br />

caro.........sono fieramente orgoglioso che sia caduto da eroe:avrei avuto il cuore straziato se l’avessi<br />

saputo un vile.Viva il Re.r”goglioso che egli sia caduto da eroe: avrei invece il cuore straziato se<br />

l'avessi saputo un vile. Viva il re<br />

e fatto e vorrete fare per onorare la memoria del mio caro.........sono fieramente orgoglioso che egli<br />

InIn quegli anni anche la vita di un figlio poteva essere donata <strong>al</strong>la patria, dopo appena tre anni d<strong>al</strong>la<br />

morte di Zamboni, tutto sarebbe stato rimesso in discussione, ed i v<strong>al</strong>ori per cui aveva dato la vita<br />

sarebbero stati dimenticati in fretta. Con la caduta del fascismo tutti gli atti di eroismo dei nostri<br />

militari furono dimenticati, solo dopo sessant’anni un presidente della repubblica avrebbe onorato i<br />

caduti di <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong>.ia caduto da eroe: avrei invece il cuore straziato se l'avessi saputo un vile. Viva il<br />

re<br />

66


L’estensore della rievocazione della morte di Zamboni fu il Maggiore Mario De Micco, anche se risulta<br />

che il comandante del battaglione di cui era effettivo Zamboni era il Maggiore Luigi Togna, forse meno<br />

portato <strong>al</strong>la scrittura.<br />

Il De Micco, in seguito promosso tenente colonnello, fu sicuramente un v<strong>al</strong>oroso combattente, ma<br />

dopo la campagna d’Africa magari per la sua propensione a colorire episodi tragici che coinvolgevano i<br />

nostri militari, fini’ la sua carriera in un Ufficio Propaganda della repubblica soci<strong>al</strong>e.<br />

La data della morte fa pensare che il decesso non sia avvenuto per cause natur<strong>al</strong>i.<br />

Ten. Colonnello De Micco Mario nato il 25\08\1897 in Chianciano, morto il 28\04\1945 Vercelli.<br />

Bersagliere nella Grande Guerra fu promosso tenente nel 1918, volontario nella campagna di Etiopia<br />

nel 1935, combatte’ nella Divisione Corazzata “Trieste” in Nord Africa d<strong>al</strong> 1941 <strong>al</strong> 1943 passo’ <strong>al</strong><br />

comando di truppe libiche <strong>al</strong>la fine della campagna d’Africa.<br />

Rimpatriato fu aggregato prima <strong>al</strong>la Divisione “Piave” a Roma fino <strong>al</strong>l’ otto Settembre, aderi’ <strong>al</strong>la<br />

repubblica di S<strong>al</strong>o’ .<br />

A Vercelli diresse l’Ufficio Propaganda della CCGU (Centro Costituzione Grandi Unita’) fino <strong>al</strong><br />

Marzo 1944, promosso in seguito Capo dell’Ufficio di Stato Maggiore del CCGU fino <strong>al</strong>l’Aprile 1945.<br />

Decorazioni:<br />

Medaglia d’argento e Medaglia di bronzo (1915-1918 ); Commenda dell' Ordine Coloni<strong>al</strong>e (1939);<br />

Croce di ferro tedesca 2nd Class (14 Febbraio 1943); Ordine Coloni<strong>al</strong>e Stella d' It<strong>al</strong>ia (10 Maggio<br />

1943).<br />

Lo sfortunato Zamboni era nato a Berra Ferrarese nel 1919, da famiglia contadina (Bracciante) venne<br />

arruolato nel 1940 e assegnato <strong>al</strong> 28° Btg del 9° Reggimento bersaglieri. Fu sulle <strong>al</strong>pi francesi per il<br />

breve periodo del conflitto poi d<strong>al</strong> settembre 1941 in Africa Settentrion<strong>al</strong>e con il grado di capor<strong>al</strong>e<br />

inquadrato nella divisione motorizzara Trieste.<br />

Motivazione della medaglia:<br />

Tiratore di mitragliatrice, durante un attacco nemico e sotto violento fuoco di artiglieria, benchè<br />

gravemente ferito <strong>al</strong> capo da una p<strong>al</strong>lottola, non abbandonava l’arma e rifiutando ogni cura continuava<br />

imperterrito a sparare. Ferito una seconda volta da una granata che gli squarciava una gamba e<br />

l’addome, con ammirabile stoicismo si faceva amputare, sul posto e con mezzi di fortuna, un braccio<br />

quasi stroncato. Visti i compagni contrass<strong>al</strong>tare l’avversario con lancio di bombe a mano, in un<br />

supremo sforzo raccoglieva l’arto amputato e lo scagliava contro il nemico gridando: “Non ho più<br />

bombe, ma eccovi la mia carne e che vi possa arrecare danno”. Spirava poco dopo per dissanguamento.<br />

Esempio di fulgido eroismo. Sidi el Breghis, Quota 211, 12/15 dicembre 1941”.<br />

67


Mentre il <strong>Laconia</strong> stava affondando, i quotidiani it<strong>al</strong>iani ignoravano la notizia; in quei giorni il Corriere<br />

Padano usciva con la prima pagina dedicata <strong>al</strong>le imprese del sommergibile “Barbarigo”.<br />

Questa unita’ <strong>al</strong> comando di Grossi, fu <strong>al</strong> centro di aspre polemiche in quanto sembra che l’equipaggio<br />

ed il comandante fossero vittime di un’<strong>al</strong>lucinazione collettiva in quanto si convinsero di aver<br />

affondato una nave americana, mentre invece la stessa passo’ indenne fra i siluri, il bollettino di guerra<br />

redatto sembra anche con la supervisione del duce fu poi smentito dagli <strong>al</strong>leati.<br />

Sul Barbarigo perse la vita Egidio Ricci di Tresig<strong>al</strong>lo di 21 anni, il 16 Giugno 1943 in Atlantico.La fine<br />

del sommergibile e’ ancora avvolta nel mistero in quanto non si riusci’ ad appurare se avesse urtato<br />

una mina o fosse caduto vittima di un attacco aereo <strong>al</strong>leato , o semplicemente se fosse affondato a<br />

causa di una avaria .Il Corriere Padano , pochi mesi prima della morte, aveva dedicato un’articolo <strong>al</strong><br />

Ricci.<br />

68


Nell’Autunno del 1942 tutti i giorn<strong>al</strong>i del regime erano intenti ad es<strong>al</strong>tarele nostre vittorie in Russia ed<br />

Africa con dovizia di particolari la propaganda denunciava gli attacchi <strong>al</strong>leati <strong>al</strong>le navi osped<strong>al</strong>e e le<br />

sevizie subite dai i nostri prigionieri. La nave osped<strong>al</strong>e Arno fu attaccata mentre procedeva con le<br />

insegne della Croce Rossa ed a luci accese in Mediterraneo. Non si puo’ negare di contro che lo stesso<br />

Mussolini si vanto’, un giorno con Ciano, di aver fatto trasportare sulle navi osped<strong>al</strong>i munizioni e<br />

rifornimenti per le nostre truppe in Africa, forse l’intelligence <strong>al</strong>leato lo era venuto a sapere…..<br />

69


Per quanto riguarda la sorte dei nostri prigionieri, il Corriere nostrano lasciò la parola<br />

<strong>al</strong>le testimonianze dei lettori; la tragedia del <strong>Laconia</strong> non poteva essere divulgata in<br />

quanto, della stessa erano responsabili sia pure involontari i nostri <strong>al</strong>leati tedeschi.<br />

In Africa , le nostre truppe stavano<br />

abbandonando l’Egitto inc<strong>al</strong>zate<br />

dagli <strong>al</strong>leati, l’attenzione dei giorn<strong>al</strong>i<br />

veniva quindi spostata sul fronte<br />

russo dove le forze dell’Asse sembra-<br />

vano raccogliere successi.<br />

St<strong>al</strong>ingrado e la disfatta dell’Armir ,<br />

di lì a pochi mesi smentira’ la<br />

stampa di regime; il 25 Luglio era<br />

ormai vicino e con l’otto Settembre<br />

l’esercito it<strong>al</strong>iano verra’ lasciato <strong>al</strong> suo<br />

destino da Badoglio e d<strong>al</strong> re che con<br />

poche armi e molti bagagli scapperanno<br />

<strong>al</strong> Sud.<br />

70


Altri titoli del Corriere Padano sul finire del secondo anno di Guerra<br />

71


Dopo un lungo oblio, fin<strong>al</strong>mente la Domenica del Corriere il 26 Maggio 1963 dedicò <strong>al</strong>cune pagine<br />

interne <strong>al</strong>l’Affare <strong>Laconia</strong>”, riprendendo quanto scritto da Trizzino; il giorn<strong>al</strong>ista Luca Barbara<br />

riassunse i fatti in tre pagine interne, i disegni re<strong>al</strong>izzati da Biffignandi, W<strong>al</strong>ter Molino firmera’ la<br />

copertina dedicata <strong>al</strong>la fiera di Torino e l’ultima pagina “il toro d<strong>al</strong> barbiere” un classico delle copertine<br />

della Domenica.<br />

Nello stesso numero verra’ dedicato ampio spazio a Cooper, l’astronauta americano che fin<strong>al</strong>mente<br />

crede in Dio dopo un viaggio nel cosmo e ci sara’ anche una pagina dedicata <strong>al</strong> nascente Lido di Spina.<br />

Eravamo nel 1963, l’anno di Kennedy , del papa buono, di Martin Luther King , di Kruscev etc.<br />

72


Le immagini erano eloquenti ma, l’opinione pubblica era occupata a godersi il boom economico. Dopo<br />

lo scampato pericolo, corso d<strong>al</strong> mondo nell’Ottobre del 1962, a causa della crisi dei missili a Cuba, i<br />

politici it<strong>al</strong>iani non vollero creare problemi agli <strong>al</strong>leati, si era in piena guerra fredda.<br />

Sempre negli anni 60, <strong>al</strong>cune riviste francesi dedicate agli appassionati di storia, spesero ampie pagine<br />

sull’Affaire <strong>Laconia</strong>; le fotografie e gli articoli furono tratti da un libro scritto da Léonce Peillard<br />

73


“l’Affaire du <strong>Laconia</strong>”, un’opera completa di oltre 300 pagine, supportata da documenti origin<strong>al</strong>i; <strong>al</strong>la<br />

fine del libro verra’ pubblicato il resoconto del processo di Norimberga contro Doenitz.<br />

L’autore dedichera’ l’opera ai due marinai Werner Hartenstein e Rudolf Sharp, entrambi direttamente<br />

od indirettamente vittime della tragedia del <strong>Laconia</strong>.<br />

Il testo verra’ stampato anche in Germania, sia pure con <strong>al</strong>cuni tagli nel 1965.<br />

In It<strong>al</strong>ia, Garzanti ne curera’ un’edizione completa che uscira’ nel Marzo 1963.<br />

In Inghilterra, il libro di Peillard uscira’ molto piu’ tardi e non avra’ un grosso successo. Anche in<br />

Polonia uscira’ un libercolo per ricordare la dozzina di carcerieri polacchi periti nel naufragio o negli<br />

scontri con i prigionieri it<strong>al</strong>iani.<br />

74


<strong>Da</strong> quegli avvenimenti sono trascorsi 65 anni, molti dei protagonisti sono deceduti. Questa ricerca si<br />

conclude con la pubblicazione dell’elenco uffici<strong>al</strong>e dei “Dispersi”; t<strong>al</strong>e elenco mi e’ stato fornito<br />

d<strong>al</strong> Ministero della Difesa che desidero ringraziare per la sensibilita’ dimostrata.<br />

Questi Caduti meriterebbero, per le crudeli circostanze della morte, non dovute che in parte <strong>al</strong>la<br />

sfortuna, ma soprattutto per il senso del dovere dimostrato nella prima battaglia di <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong>, di<br />

essere ricordati degnamente nell’anniversario del naufragio del <strong>Laconia</strong>; in questo modo si<br />

onorerebbero anche le decine di migliaia di Caduti it<strong>al</strong>iani i cui corpi giacciono ancora in fondo <strong>al</strong> mare<br />

o dimenticati nelle sabbie del deserto od in qu<strong>al</strong>che fossa comune.<br />

Ci sono <strong>al</strong>cune lapidi nel Sacrario di <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong> che mi sembra v<strong>al</strong>ga la pena riprodurre <strong>al</strong>la<br />

fine di questa ricerca.<br />

75


Nel 1992 , in occasione del 50° anniversario del <strong>Laconia</strong>, <strong>al</strong>cuni paesi ex belligeranti ricordarono<br />

il tragico evento; fra questi non c’era l’It<strong>al</strong>ia.<br />

76


Considerazioni sulla documentazione disponibile sul <strong>Laconia</strong>.<br />

Ho cercato, prima di iniziare questa ricerca, notizie sul naufragio del <strong>Laconia</strong>, prima di tutto in internet<br />

poi sui giorn<strong>al</strong>i dell’epoca , ed infine mi sono procurato gli scritti di Trizzino, Peillard e Bellomo che<br />

hanno trattato in maniera diversa l’argomento.<br />

Di Trizzino e Bellomo ho gia’ parlato, di Peillard sono riuscito a trovare su Ebay le edizioni origin<strong>al</strong>i<br />

it<strong>al</strong>iana , tedesca, francese ed inglese e a parte qu<strong>al</strong>che dettaglio non c’e’ molta differenza fra le stesse:<br />

la vicenda del <strong>Laconia</strong> venne ricostruita basandosi su testimonianze raccolte dai sopravissuti e grazie<br />

<strong>al</strong>la documentazione fornita da tedeschi, inglesi ed it<strong>al</strong>iani.<br />

Gli americani furono reticenti per quel che riguarda il bombardamento aereo portato a termine d<strong>al</strong><br />

Liberator, con le tragiche conseguenze che conosciamo.<br />

Il Peillard, francese di nascita, studio’ in Inghilterra e verso questa nazione sembra provare una sorta di<br />

amore odio piuttosto comune oltr<strong>al</strong>pe, in particolare in <strong>al</strong>cune occasioni lo scrittore sposa in maniera<br />

acritica le tesi dei britannici s<strong>al</strong>vo contraddirsi nel proseguo del racconto, a parte i soliti luoghi comuni<br />

sugli it<strong>al</strong>iani spesso chiamati “latini” ed a parte qu<strong>al</strong>che episodio poco credibile, ad esempio quando i<br />

prigionieri imbarcati, muniti dell’immancabile mandolino, rivolgono apprezzamenti ad una passeggera<br />

inglese durante una sosta, particolare abbastanza improbabile se si pensa che i 1800 prigionieri erano<br />

stati chiusi come anim<strong>al</strong>i nelle stive con gli oblo’ oscurati, mantiene una correttezza storica nell’esporre<br />

la cronologia dei fatti.<br />

Ben piu’ gravi sono <strong>al</strong>cune affermazione fatte da Peillard riguardanti gli attimi immediatamente<br />

successivi <strong>al</strong> naufragio, i britannici negarono che le guardie polacche avessero aperto il fuoco sugli<br />

it<strong>al</strong>iani che cervano di sfuggire <strong>al</strong>la morte chiusi come erano nelle gabbie mentre la nave affondava,<br />

giungendo a sostenere che le guardie fossero prive di munizioni, senza tenere conto di quanto sostenuto<br />

dagli it<strong>al</strong>iani, non si capisce come parecchi di essi presentassero ferite da arma da fuoco quando furono<br />

soccorsi dai tedeschi dell’U156, sempre per rincarare la dose il Peillard racconta come il comandante<br />

Hartestein fosse infastidito d<strong>al</strong> racconto troppo vivace e d<strong>al</strong> gesticolare dei prigionieri it<strong>al</strong>iani, definiti<br />

d<strong>al</strong>lo scrittore troppo esagerati nell’esporre i propri sentimenti sia nella buona che nella cattiva sorte.<br />

Gli it<strong>al</strong>iani, a detta di Peillard non dimostrarono il sangue freddo degli inglesi durante l’affondamento,<br />

lasciandosi andare a manifestazioni di disperazione, bestemmiando, pregando, invocando la mamma o<br />

la sposa; forse t<strong>al</strong>e atteggiamento era dovuto <strong>al</strong> fatto che i carcerieri ebbero l’ordine di non aprire le<br />

gabbie per permettere anche ai prigionieri di s<strong>al</strong>varsi. Il primo siluro ne uccise 400 colpendo in pieno<br />

una gabbia nella stiva, il secondo completo’ l’opera distruggendone una seconda, a questo punto , ad<br />

ondate successive con la forza della disperazione , i nostri connazion<strong>al</strong>i sfidando gli spari ele baionette<br />

degli aguzzini riuscirono con la forza della disperazione, a piegare le sbarre delle gabbie e ad avere<br />

ragione dei militari polacchi, questa e’ la re<strong>al</strong>ta’ dei fatti.<br />

Mentre anche gli inglesi lottavano fra di loro per s<strong>al</strong>ire sulle sci<strong>al</strong>uppe di s<strong>al</strong>vataggio, gli it<strong>al</strong>iani<br />

combattevano per accapparrarsi un s<strong>al</strong>vagente .<br />

Anche per quel che riguarda il vitto, lo scrittore francese non si lascia sfuggire l’occasione di fare<br />

qu<strong>al</strong>che battuta sui prigionieri schizzinosi che, sognando lasagne ed <strong>al</strong>tre leccornoie, non gradivano la<br />

brodaglia ipoc<strong>al</strong>orica dispensata dagli inglesi, giustificando cosi’ il fatto che, a differenza dei ben<br />

pasciuti inglesi, i nostri si presentassero ai soccorritori come vere larve umane, seminudi o con i resti<br />

delle divise coloni<strong>al</strong>i ridotte a brandelli.<br />

I comandanti dei sottomarini annotarono diligentemente quello che videro ed i resoconti sono<br />

illuminanti per chi vuole leggere gli accadimenti senza pregudizi.<br />

Gli it<strong>al</strong>iani piu’ fortunati che riuscirono a trovare posto sulle sci<strong>al</strong>uppe di s<strong>al</strong>vataggio furono trattati<br />

come subumani dai britannici; in un’occasione racconta Peillard, senza per<strong>al</strong>tro commentare<br />

77


l’accaduto, una lancia sovraccarica di naufraghi stava imbarcando troppa acqua, a segni gli it<strong>al</strong>iani<br />

furono invitati a s<strong>al</strong>ire su un g<strong>al</strong>leggiante a traino, stremati i nostri ubbidirono, erano in sette, la mattina<br />

seguente ne era rimasto vivo solo uno; gli <strong>al</strong>tri erano stati inghiottiti d<strong>al</strong>le onde, il superstite mori’ il<br />

giorno seguente.<br />

Quando il Cappellini del comandante Revedin riusci’ a raggiungere gli scampati <strong>al</strong>cuni giorni dopo il<br />

disastro, si trovo’ a navigare in mezzo ad una massa gelatinosa di cadaveri dilaniati dagli squ<strong>al</strong>i.<br />

Il Cappellini come era giusto, dette la precedenza nelle operazioni di soccorso ai nostri connazion<strong>al</strong>i,<br />

raccogliendo nel contempo testimonianze sulle efferatezze commesse dai carcerieri britannici e<br />

polacchi.<br />

Stupisce come Peillard per <strong>al</strong>cuni versi cronista fedele, non abbia stigmatizzato il fatto che mentre nelle<br />

stive si soffriva la fame ed il freddo, nei ponti superiori del <strong>Laconia</strong> si davano feste e ci si godeva la<br />

crociera. V<strong>al</strong>e la pena ricordare <strong>al</strong>cuni commenti di Andrea <strong>Da</strong>vid Quinzi riguardanti la tragedia:<br />

“Questa prima fase della tragedia, la più orribile, non solo non è stata mai<br />

approfondita, ma ancora oggi viene taciuta come dimostra un esempio<br />

emblematico. Il Dipartimento Storico della BBC, gloriosa e meritoria<br />

istituzione cultur<strong>al</strong>e , autrice di documentari televisivi di grande v<strong>al</strong>ore, in<br />

una recentissima produzione dedicata <strong>al</strong>la “Guerra dell’Atlantico”, trasmessa<br />

domenica 21 luglio 2002 <strong>al</strong>le nove di sera, ha ricordato l’affondamento della<br />

<strong>Laconia</strong> senza menzionare o ricordare le migliaia di caduti it<strong>al</strong>iani. Il tutto il<br />

documentario si fa cenno agli it<strong>al</strong>iani in due soli commenti: quando si parla<br />

dei passeggeri, “The liner <strong>Laconia</strong> was homebound from Cape Town with two<br />

thousand seven hundred people onboard. Eighteen hundred of them It<strong>al</strong>ian<br />

prisoners of war.” [La nave <strong>Laconia</strong> si era <strong>al</strong>lontanata da Cape Town con 2700<br />

persone a bordo: 1800 di esse it<strong>al</strong>iani prigionieri di guerra]; e in un breve<br />

passaggio dedicato ai naufraghi: “Hundreds of men, most of them It<strong>al</strong>ian<br />

prisoners, were struggling in the sea. They were desperate for a place in a<br />

lifeboat.” [Centinaia di uomini, in gran parte prigionieri it<strong>al</strong>iani, erano<br />

sparsi nel mare. Essi erano <strong>al</strong>la ricerca disperata di un posto nelle<br />

sci<strong>al</strong>uppe].<br />

L’an<strong>al</strong>isi di queste parole conferma implicitamente che tra le acque vi erano<br />

soprattutto it<strong>al</strong>iani cui, evidentemente, non era stato dato posto sulle<br />

sci<strong>al</strong>uppe occupate dai soli civili e militari inglesi. La parte del<br />

documentario dedicata <strong>al</strong> <strong>Laconia</strong> , ha proposto le testimonianze di due<br />

sopravvissuti inglesi: un marinaio addetto <strong>al</strong>le cucine, Frank Holding; ed una<br />

donna che nella sciagura perse la figlia, Janet W<strong>al</strong>ker. La vicenda viene di<br />

fatto incentrata soprattutto sulla pietosa vicenda della donna che vide per<br />

l’ultima volta la figlioletta tra le mani di un uffici<strong>al</strong>e inglese. Solo nella<br />

testimonianza del marinaio c’è un preciso riferimento <strong>al</strong>la crudeltà verso gli<br />

it<strong>al</strong>iani: “…one fellow in the boat says, ‘If any of them are on - hanging onto<br />

the side,’ he said, ‘C<strong>al</strong>l out and I’ll give you the hatchet, chop their<br />

fingers off” [..uno sulla barca dice, ‘Se qu<strong>al</strong>cuno di loro cerca di<br />

aggrapparsi’ egli disse’ gridate ed io vi darò l’accetta per tagliargli le<br />

dita].<br />

78


Di fatto il documentario della BBC non fa <strong>al</strong>cun riferimento <strong>al</strong>la tragica decisione che condannò gli<br />

it<strong>al</strong>iani, concludendo lo spazio dedicato <strong>al</strong>l’affondamento della <strong>Laconia</strong> con un generico commento che<br />

trasforma la vicenda in una delle tante tragedie del mare: “One thousand, six hundred people were lost<br />

with the <strong>Laconia</strong>.” [1600 persone perirono con la <strong>Laconia</strong>], senza <strong>al</strong>cun riferimento <strong>al</strong> fatto che dei<br />

1600 morti indicati ben 1400 erano it<strong>al</strong>iani !<br />

Ciò non significa che la storiografia anglo-americana ignori come andarono re<strong>al</strong>mente i fatti. Fra le<br />

poche voci non reticenti v<strong>al</strong>e la pena ricordare quella dello storico americano Clay Blair jr. (1925-<br />

1998), sommergibilista durante la guerra ed autore di numerosi saggi di storia. Ecco come Blair ha<br />

ricordato la strage degli it<strong>al</strong>iani:<br />

“The Poles who were assigned to guard the POWs refused to unbolt the doors on the<br />

pens and consequently hundreds of It<strong>al</strong>ians who survived the torpedoes went<br />

down with the ship. Sever<strong>al</strong> hundred or more broke out of one pen and scrambled<br />

topside, but they were refused places in lifeboats at gun and bayonet point.”<br />

[I polacchi cui era assegnata la guardia dei prigionieri di guerra rifiutarono<br />

di aprire i cancelli e di conseguenza centinaia di It<strong>al</strong>iani che erano<br />

sopravvissuti ai siluri colarono a picco con la nave. Diverse centinaia<br />

sfondarono uno dei cancelli e si riversarono sul ponte, ma a loro vennero<br />

negati i posti sulle sci<strong>al</strong>uppe a colpi di fucile e di baionetta].”<br />

79


Per quel che riguarda l’attacco del Liberator da Inform giorn<strong>al</strong>e On Line dell’11\09\2007 riporto<br />

fedelmente :<br />

“I quattro sommergibili si trovavano carichi di prigionieri, sia <strong>al</strong>l’interno che sul ponte di coperta; in<br />

più trainavano molte sci<strong>al</strong>uppe di s<strong>al</strong>vataggio. Erano quindi nella impossibilità di immergersi. In quelle<br />

condizioni, il 16 settembre, <strong>al</strong>le ore 11,25, fu avvistato un bombardiere americano del modello B-24<br />

Liberator. A bordo c’erano il tenente pilota James D. Harden, il tenente Edgar W. Keller, l’uffici<strong>al</strong>e di<br />

rotta Jerome Perimar. Costoro osservarono i sommergibili con visibili a coperta, come da convenzione<br />

internazion<strong>al</strong>e, i teli bianchi con la croce rossa, indicanti prigionieri a bordo. Di più , Hartenstein<br />

chiese ad un uffici<strong>al</strong>e inglese prigioniero, di trasmettere - in inglese - <strong>al</strong>l’aereo il seguente messaggio:<br />

„Qui uffici<strong>al</strong>e Raf a bordo del sommergibile tedesco. Ci sono i naufraghi del <strong>Laconia</strong>, soldati, civili,<br />

donne e bambini“. Il Liberator non rispose e si <strong>al</strong>lontanò. Il tenente pilota Harden telegrafò però <strong>al</strong><br />

punto di appoggio che si trovava sull’isola di Asuncion da dove il comandante in capo, il colonnello<br />

Robert C. Richardson III, impartì l’ordine chiaro „Sink sub“. Quindi il Liberator tornò <strong>al</strong>le 12, 32 per<br />

bombardare i sommergibili. Hartestein a quel punto fece tagliare le cime con le sci<strong>al</strong>uppe e si<br />

immerse.”<br />

Secondo Peillard il pilota del Liberator non conosceva il codice morse non essendo della marina,<br />

affermazione azzardata in quanto , le trasmissioni telegrafiche , erano largamente utilizzate presso<br />

tutte le armi e specie sugli aerei , a causa dei disturbi presenti in fonia ed assenti in telegrafia , dove i<br />

segn<strong>al</strong>i erano piu’ inteleggibili anche in presenza di rumori di fondo elevati .Risulta che il Liberator a<br />

corto di carburante non attese l’autorizzazione d<strong>al</strong>la base di Ascension e decise di tentare<br />

l’affondamento del sommergibile in quanto la preda era troppo appetibile.<br />

Come si puo’ vedere anche oggi le giustificazioni quando a commettere crimini di guerra sono i<br />

vincitori si possono trovare facilmente.<br />

I passeggeri civili donne e bambini del <strong>Laconia</strong> sopravissuti <strong>al</strong> naufragio furono trattati con umanita’<br />

dai tedeschi e dagli it<strong>al</strong>iani, a bordo dei sommergibili gli uffici<strong>al</strong>i cedettero le proprie brande <strong>al</strong>le donne<br />

colmandole di premure , una di esse tenne un diario che poi cedette a Peillard in cui viene annotato<br />

giorno per giorno quanto successe .<br />

80


Il rifiuto, da parte degli inglesi di permettere agli it<strong>al</strong>iani di usufruire delle sci<strong>al</strong>uppe di s<strong>al</strong>vataggio,<br />

ricorda una situazione an<strong>al</strong>oga occorsa durante il naufragio del Titanic, quando ai passeggeri di terza<br />

classe, fra questi parecchi it<strong>al</strong>iani, fu riservato lo stesso trattamento, i naufraghi si videro costretti a<br />

gettarsi nelle acque gelide dell’Atlantico dove perirono in gran numero per le basse temperature che<br />

par<strong>al</strong>izzarono anche chi sapeva nuotare.<br />

Sempre scorrendo il libro di Peillard si puo’ leggere come, il 16 Settembre 1942 verso le 17, il<br />

sommergibile Cappellini comandato da Revedin arrivò nella zona in cui erano segn<strong>al</strong>ate <strong>al</strong>cune<br />

imbarcazioni con a bordo naufraghi it<strong>al</strong>iani. La scena che si presentò ai marinai fu quanto di piu’<br />

macabro si potesse immaginare: quattro imbarcazioni di cui due semisommerse circondate da centinaia<br />

di punti neri, relitti, corpi gonfi come vesciche piene d’aria che g<strong>al</strong>leggiavano, un centinaio di<br />

naufraghi sopravvivevano ancora, e fra questi molti it<strong>al</strong>iani che una volta a bordo raccontarono<br />

fin<strong>al</strong>mente <strong>al</strong> comandante come andarono le cose a bordo del <strong>Laconia</strong>, le angherie subite durante la<br />

prigionia ed <strong>al</strong> momento del naufragio.<br />

Il comandante Revedin annotò quanto ascoltato sul libro di bordo, nonostante la voglia di lasciare <strong>al</strong><br />

loro destino i polacchi e gli inglesi offrì loro l’aiuto necessario, li prese a bordo ma li sistemò <strong>al</strong>la<br />

bene meglio sul ponte, avvertendoli che in caso di attacco si sarebbe immerso senza tanti complimenti .<br />

All’interno del Cappellini furono medicati i pochi sopravissuti it<strong>al</strong>iani, <strong>al</strong>cuni ebbero i polpacci od <strong>al</strong>tre<br />

parti del corpo dilaniate dai pescecani; <strong>al</strong>tri morirono nonostante le cure, i loro corpi rinchiusi in sacchi<br />

furono sepolti in mare come vuole la tradizione.<br />

Alla fine del libro Peillard dedichera’ un capitolo <strong>al</strong>l’ordine “Triton Null” dato da Doenitz a tutte le<br />

unita’ combattenti , di non prestare <strong>al</strong>cun soccorso ai naufraghi, t<strong>al</strong>e ordine fu oggetto <strong>al</strong> processo di<br />

Norimberga di an<strong>al</strong>isi accurate e discussioni su cosa intendesse Doenitz ottenere con questo ordine; ci<br />

fu chi lo volle interpretare come un invito a distruggere navi ed equipaggi, magari mitragliando i<br />

naufraghi ed i sopravvissuti, come fece il comandante Eck che dopo aver affondato una nave da<br />

trasporto <strong>al</strong>leata fece fuoco sui sopravvissuti affinche’ non rivelassero ai soccorritori la presenza di un<br />

sommergibile tedesco in zona.<br />

T<strong>al</strong>e preoccupazione fu confermata d<strong>al</strong>la vulnerabilita’ dei sommergibili tedeschi di fronte<br />

<strong>al</strong>l’aviazione <strong>al</strong>leata , la segn<strong>al</strong>azione da parte dei sopravissuti della presenza di sommergibili in zona,<br />

anche con la trasmissione nelle prime fasi del naufragio del segn<strong>al</strong>e SSS che indica appunto il<br />

siluramento dell’unita’ da parte di un U boat, scatenava una caccia spietata <strong>al</strong>lo stesso da parte degli<br />

aerei <strong>al</strong>leati dotati di dispositivi antisommergibile e di bombe di profondita’.<br />

L’elevato numero di Uboat affondati nell’ultimo periodo della guerra ne e’ la conferma.<br />

Il comandante Eck venne fucilato dagli <strong>al</strong>leati dopo la cattura.<br />

Le navi francesi che parteciparono <strong>al</strong>le operazioni di soccorso si presero fino in fondo il rischio di<br />

essere attaccate d<strong>al</strong>le forze <strong>al</strong>leate in quanto non era previsto d<strong>al</strong>l’armistizio firmato con le forze<br />

dell’Asse una collaborazione con l’occupante; pertanto una nave da guerra francese che fosse stata<br />

avvistata mentre prestava soccorso ad un sommergibile it<strong>al</strong>iano o tedesco, sarebbe stata<br />

immediatamente attaccata .<br />

Una di queste unita’ , la Gloire avvisto’ una lancia a motore perfettamente in ordine, con viveri ed<br />

acqua, munita anche di una radio di bordo che conteneva lo stato maggiore del <strong>Laconia</strong> meno il<br />

comandante affondato con la nave. Questi “eroi “ si erano <strong>al</strong>lontanati per primi d<strong>al</strong>la nave che<br />

affondava ed a bordo di una delle poche imbarcazioni in ordine si erano diretti utilizzando la<br />

strumentazione adeguata verso la costa piu’ vicina: un bell’esempio di coraggio….In tutto 52 inglesi,<br />

fra questi una donna, uno degli occupanti si lamento’ di aver dimenticato a bordo della lancia un<br />

barilotto di Whisky; da quel che ci riporta Peillard sembra che questi “naufraghi” fossero trattati in<br />

81


maniera piuttosto fredda d<strong>al</strong>l’equipaggio e dagli uffici<strong>al</strong>i del Gloire che come uomini di mare, non<br />

approvavano il contegno degli uffici<strong>al</strong>i inglesi che avevano pensato prima di tutto a s<strong>al</strong>vare la propria<br />

pelle ed a non farsi mancare niente, mentre migliaia di uomini donne e bambini erano deceduti in<br />

maniera cosi’ tragica ed avrebbero potuto essere s<strong>al</strong>vati con un po piu’ di coraggio e di umanita’.<br />

Tutti i naufraghi , escluso quelli imbarcati sul Capellini furono sbarcati dai francesi a <strong>Da</strong>kar, gli inglesi<br />

rimasero prigionieri dei tedeschi per pochi mesi, per gli it<strong>al</strong>iani di nuovo catturati dagli <strong>al</strong>leati si riapri’<br />

il doloroso capitolo della prigionia.<br />

Sedici naufraghi inglesi riuscirono a raggiungere fortunosamente le coste della Liberia e vennero<br />

rimpatriati.<br />

Dei 2732 membri dell’equipaggio e passeggeri del <strong>Laconia</strong> se ne s<strong>al</strong>veranno 1111, dei 1800 it<strong>al</strong>iani ne<br />

sopravviveranno 400 circa ; di questi molti moriranno nei giorni successivi <strong>al</strong> naufragio; dei 103<br />

polacchi se ne s<strong>al</strong>veranno 73 .<br />

Interessante e’ il capitolo dedicato <strong>al</strong> processo di Norimberga contro Doenitz :<br />

nonostante l’ordine “Triton Null” rispettasse la convenzione di Ginevra del 1904 che prevedeva l’aiuto<br />

ai naufraghi solo in caso di non pericolo per l’unita’ combattente, e tenendo conto che solo il<br />

Comandante Eck sparo’, per<strong>al</strong>tro non prendendo a giustificazione l’ordine di Doenitz, sui sopravissuti<br />

<strong>al</strong> siluramento , la corte decise di condannare l’ammiraglio Doenitz ritendolo colpevole di “delitti<br />

contro la pace” e di “delitti di guerra”. Lo assolse per “delitti di piano concertato o complotto.”;<br />

il 1 Ottobre 1946 lo condanno’ a 10 anni di carcere.<br />

Uscito d<strong>al</strong> carcere Doenitz si ritiro’ a vita privata, volle solo affidare a Peillard <strong>al</strong>cune pagine di un<br />

memori<strong>al</strong>e in cui sostenne l’infondatezza delle accuse mossegli a Norimberga e difendendo nel<br />

contempo l’ordine dato dopo il caso <strong>Laconia</strong> di non soccorrere piu’ i naufraghi, portando come<br />

giustificazione i due attacchi subiti dai sommergibili tedeschi da parte americana durante<br />

le operazioni di soccorso.<br />

82


Dopo due anni d<strong>al</strong>la pubblicazione di questa ricerca il 12 Settembre 2009 la Nuova Ferrara pubblica un<br />

articolo di Graziano Gruppioni per ricordare questa tragedia.<br />

A distanza di 67 anni discendenti o semplici conoscenti dei protagonisti e delle vittime di una delle tante<br />

tragedie della guerra, hanno contattato la Nuova Ferrara, l’Autore dell’articolo e lo scrivente.<br />

Un ringraziamento particolare va <strong>al</strong> Sig. Agide Vandini di Filo di Argenta che mi ha permesso di inserire a<br />

pieno titolo Selvino Felloni di Filo fra i Caduti ferraresi del <strong>Laconia</strong>, purtroppo il suo fascicolo non e’<br />

rintracciabile nel Fondo Prefettura dell’Archivio di Stato di Ferrara e pur essendo presente il nominativo<br />

nell’elenco dei Caduti del <strong>Laconia</strong> redatto da Onorcaduti non era stato possibile determinare la citta’ di<br />

provenienza di Selvino Felloni <strong>al</strong> momento della prima stesura della ricerca.<br />

Quest’anno visitando Londra mi sono imbattuto in uno dei tanti monumenti che ricordano la vittoria <strong>al</strong>leata<br />

nel secondo conflitto mondi<strong>al</strong>e. Sulle sponde del Tamigi dietro la Torre di Londra una serie di targhe di bronzo<br />

ricordano i marinai periti nel conflitto, fra le navi menzionate c’e’ anche il <strong>Laconia</strong>, nella lapide vengono<br />

elencati i componenti dell’equipaggio ed i passeggeri inglesi che hanno perso la vita a seguito<br />

dell’affondamento ma nemmeno una riga ricorda i prigionieri inermi lasciati morire senza soccorso,<br />

decisamente una mancanza di fair play o semplicemente il desiderio di dimenticare o di non far conoscere<br />

<strong>al</strong>l’opinione pubblica una pagina nera della storia della marina inglese.<br />

L’articolo a firma di Graziano Gruppioni che descrive la Tragedia del <strong>Laconia</strong>


Guardia <strong>al</strong>la Frontiera Felloni Selvino, nato a Filo d’Argenta, deceduto in Atlantico<br />

il 12 Settembre 1942 a bordo del <strong>Laconia</strong>.<br />

Felloni Selvino naque il 20/08/1913 a Filo d’Argenta, effettivo del XXVII settore copertura a Fiume. Per<br />

esigenze belliche le Guardie <strong>al</strong>la Frontiera vennero impiegate anche <strong>al</strong> di fuori degli originari settori di<br />

copertura, da questo corpo infatti nacque nel Febbraio 1942 a Castel Benito in Africa il 350° Fanteria A.S.<br />

Reparti di Guardie <strong>al</strong>la Frontiera seguirono i reparti vittoriosi dell’ Asse nell’avanzata travolgente verso Il<br />

Cairo, l’illusione si infranse ad <strong>El</strong> <strong>Alamein</strong>, presumibilmente come gli <strong>al</strong>tri prigionieri del <strong>Laconia</strong> anche<br />

Felloni venne catturato nell’Estate del 1942, dopo una breve permanenza in un campo di prigionia in Egitto<br />

trovo’ la morte in Atlantico. Grazie <strong>al</strong> Sig. Agide Vandini di Filo d’ Argenta si e’ potuto ricordare uno dei tanti<br />

ferraresi morti in una delle tante guerre che hanno insanguinato l’It<strong>al</strong>ia. Cui prodest si chiedevano i latini, a<br />

questo quesito si potrebbero dare numerose risposte, tutte a scapito di chi in quella guerra ha lasciato la<br />

giovinezza e spesso la vita.


A Londra si ricordano solo i pochi inglesi deceduti sul <strong>Laconia</strong>, nemmeno una riga per ricordare i prigionieri<br />

it<strong>al</strong>iani annegati, divorati dagli squ<strong>al</strong>i, uccisi dai carcerieri polacchi o morti dissanguati dopo essersi visti<br />

mozzare le mani d<strong>al</strong>le accette degli inglesi che impedivano loro di issarsi sulle sci<strong>al</strong>uppe di s<strong>al</strong>vataggio.<br />

Qu<strong>al</strong>ora ci fossero ulteriori aggiornamenti o rettifiche mi riprometto di implementare questo PDF.<br />

Gian Paolo Bertelli<br />

Email g.p.bertelli@<strong>al</strong>ice.it


<strong>El</strong>enco dei Caduti it<strong>al</strong>iani del <strong>Laconia</strong><br />

12 Settembre 1942<br />

83


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato ABBATE FRANCESCO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/11/1919 23<br />

Soldato ACAMPORA GIUSEPPE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/11/1918 24<br />

Soldato ACCIARRI GUERRINO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 15/06/1915 27<br />

C.le Magg. ACHILLI COSTANTINO 65 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 09/10/1918 24<br />

Capor<strong>al</strong>e ACHILLI LUIGI 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 16/05/1919 23<br />

Soldato AGLIARDI GIOVANNI 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 15/01/1916 27<br />

Soldato AGNELLA JAMES 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/10/1919 23<br />

Capor<strong>al</strong>e AGNELLI PIETRO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/10/1919 23<br />

Soldato AGOSTINO GIUSEPPE 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/01/1921 22<br />

Soldato ALFIERI MARINO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 12/05/1919 23<br />

Soldato ALIMENTI CLEMENTE 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 18/08/1917 25<br />

Soldato ALMANGANO OSVALDO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 18/05/1917 25<br />

Soldato ALOIA OSCAR 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/06/1920 22<br />

Soldato ALTOBELLI VINCENZO 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 09/09/1921 21<br />

Soldato AMANDOLA ALESSANDRO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 14/01/1920 23<br />

Soldato AMBROSIO UMBERTO 10 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 11/06/1920 22<br />

Capor<strong>al</strong>e AMODEO GIUSEPPE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/02/1915 28<br />

Soldato AMOROSO SALVATORE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 13/01/1916 27<br />

Soldato ANTEGHINI BRUNO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 21/10/1919 23<br />

Soldato ANTONELLI COSIMO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/03/1922 21<br />

Soldato ANTONIELLI CARLO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 03/09/1920 22<br />

Soldato ANTONINI ANTONIO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/04/1920 22<br />

Soldato ANTONINI EGIDIO COST. 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 13/04/1913 29<br />

Soldato ANTONINO NICOLANGELO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/05/1914 28<br />

Soldato ANTONUCCI EZIO 24 RGPT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 18/08/1921 21<br />

Soldato ANTONUCCI GENNARO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/05/1920 22<br />

Soldato ARCADI AUGUSTO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 30/01/1919 24<br />

Soldato ARDIZZONE CARMELO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 21/03/1920 22<br />

Soldato ARGHIRO NICOLA 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 21/05/1921 21<br />

Soldato ARIERI LUIGI FERDINANDO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 26/08/1918 24<br />

Soldato ARNONE GIUSEPPE 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/06/1912 30<br />

Soldato ARRICHIELLO GIUSEPPE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/01/1920 23<br />

Soldato ASCARI GILBERTO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 05/09/1920 22<br />

Capor<strong>al</strong>e ASSONI GIULIO 2 RGT ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 15/11/1919 23<br />

Soldato ASTI GIOVANNI 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 30/01/1918 25<br />

Soldato AVANZI RENZO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 28/04/1915 27<br />

Soldato BACCI EGIDIO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 15/03/1920 23<br />

Soldato BAGNI REMO 2 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/03/1915 28<br />

Soldato BAIOCCO DINO FORTUNATO 83 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/10/1919 23<br />

Soldato BAIOCCO GIUSEPPE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 18/08/1916 26<br />

Soldato BALAGNA ALBERTO 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 09/11/1919 23<br />

Soldato BALDI GINO 1 RGT. CELERE ART. Morto in Prigionia 15/05/1920 22<br />

Soldato BALDINI ATTILIO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 22/06/1912 30<br />

1


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

C.le Magg. BALESTRINI GUIDO 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 13/09/1916 26<br />

Soldato BALZANO ANTONIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 13/06/1921 21<br />

Sergente BANDINI DANTE 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 21/02/1913 30<br />

Soldato BANDINI SPARTACO 21 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 19/10/1919 23<br />

Capor<strong>al</strong>e BARATTI FRANCESCO 52 GR. ART. Disperso in Prigionia 25/06/1913 29<br />

Soldato BARBAGALLO SALVATORE 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 06/11/1918 24<br />

C.le Magg. BARBAROSSA RENATO 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 27/10/1912 30<br />

Soldato BARBIERI ROSOLO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 23/07/1920 22<br />

Capor<strong>al</strong>e BARBOLINI ARMANDO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/03/1916 27<br />

Soldato BARDELLA RENATO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/07/1912 30<br />

Capor<strong>al</strong>e BARDI ILIO 21 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 19/05/1916 26<br />

Soldato BARDUCCO GINO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 02/06/1914 28<br />

Soldato BARICCHI ISELLO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/04/1921 21<br />

Soldato BARILA‘ GREGORIO 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 07/10/1920 22<br />

Soldato BARTEZZAGHI PASQUALE 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 05/01/1914 29<br />

Soldato BARTOLINI ITALINO 26 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 24/12/1919 23<br />

Soldato BARTOLINI TURIDDU 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/09/1921 21<br />

Soldato BASCHIERI RINO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 09/09/1920 22<br />

Soldato BASSANI GIACINTO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 09/06/1920 22<br />

Soldato BASSO GUERRINO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 01/07/1916 26<br />

Capor<strong>al</strong>e BASTIA GINO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/06/1920 22<br />

Soldato BATTISTI CESARE 134 BTR. ART. Disperso in Prigionia 21/11/1920 22<br />

Capor<strong>al</strong>e BATTISTI GREGORIO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 02/08/1921 21<br />

Sergente BATTISTINI ALDO 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 10/03/1914 29<br />

Soldato BEDOSTI ALDO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 27/12/1912 30<br />

Soldato BELLESE GIOVANNI 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 15/06/1918 24<br />

Soldato BELLINI PAOLO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 04/05/1914 28<br />

Sergente BELLINTANI ARTURO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 16/04/1913 29<br />

Soldato BELLO GIOVANNI 26 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 05/08/1920 22<br />

Soldato BELLONI CARLO 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 21/09/1913 29<br />

Soldato BELLUZZI VINCENZO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 18/03/1915 28<br />

Soldato BELTRAMO FELINTO 26 RGT. ART. DIV. FANT. Morto in Prigionia 29/07/1910 32<br />

Soldato BELTRANI EMILIO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 09/04/1916 26<br />

Soldato BENASSI FORESTO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/01/1920 23<br />

Soldato BENELLI ERMANNO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/12/1920 22<br />

Sergente BENNATI FRANCESCO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 20/05/1921 21<br />

Soldato BERGAMINI GINO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/07/1919 23<br />

Soldato BERGONZI CESARE 3 RGT. ART. ALPINA Disperso in Prigionia 12/09/1920 22<br />

Soldato BERNO FRANCESCO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 29/07/1914 28<br />

Soldato BERTI VITTORIO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 05/08/1915 27<br />

Soldato BERTONA PIETRO 26 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 27/03/1911 31<br />

Soldato BERTUCCIO NATALE 65 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 02/05/1917 25<br />

Sergente BETTI PIETRO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 01/09/1918 24<br />

2


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato BETTINI LORIS 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 14/02/1920 23<br />

Soldato BIANCHI GUGLIELMO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/05/1916 26<br />

Soldato BIANCULLI GIUSEPPE 39 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 05/05/1920 22<br />

Soldato BIASIOLO RINO 26 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 07/04/1914 28<br />

Soldato BIBBIANO GIUSEPPE 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/04/1920 22<br />

Soldato BICORGNA LUIGI 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 23/05/1916 26<br />

Soldato BIGIO ORLANDO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 10/04/1920 22<br />

Soldato BIGNOTTI BRUNO FRANCESCO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 21/06/1921 21<br />

Soldato BISAGNI CARLO 21 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 04/09/1919 23<br />

Soldato BISELLI CELESTE 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 24/05/1921 21<br />

Soldato BISORI ALDO 65 BTG. GENIO Disperso in Prigionia 04/04/1921 21<br />

Capor<strong>al</strong>e BIVI GIOVANNI 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 07/02/1917 26<br />

Soldato BOLDI ALDINO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 30/08/1920 22<br />

Soldato BOLLETTIN PIETRO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 15/04/1917 25<br />

C.le Magg. BOLOGNESI BRUNO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 01/12/1919 23<br />

Soldato BOMBARDA GIOVANNI 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 28/09/1919 23<br />

Soldato<br />

BOMBELLI DOMENICO<br />

FRANCESCO<br />

3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia<br />

07/11/1920 22<br />

Soldato BOMBELLI PIETRO FRANCESCO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/02/1920 23<br />

Soldato BONELLO FRANCESCO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 14/11/1919 23<br />

C.le Magg. BONETTI GIUSEPPE 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 23/11/1919 23<br />

Soldato BONIFAZI PRIMO 52 GR. ART. Disperso in Prigionia 08/08/1921 21<br />

Capor<strong>al</strong>e BONINI ILARIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 01/09/1920 22<br />

Soldato BONORA WILLIERS ALESSANDRO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/04/1920 22<br />

Soldato BONVICINI MARIO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/02/1921 22<br />

C.le Magg. BONVINI FRANCESCO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/04/1917 25<br />

C.le Magg. BORCIANI STEFANO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/12/1915 27<br />

Serg. Magg. BORGHI ARMANDO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 24/01/1914 29<br />

Serg. Magg. BORGONOVO ENRICO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 13/01/1916 27<br />

Soldato BORIONI GINO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 22/03/1911 31<br />

Soldato BORTOLETTI DAVIDE 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 19/04/1920 22<br />

Serg. Magg. BORTOLOZZO RENZO 1 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 23/12/1916 26<br />

C.le Magg. BOSCARIN LUIGI 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 21/09/1920 22<br />

Capor<strong>al</strong>e BOSCHI ADOLFO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 09/05/1920 22<br />

Capor<strong>al</strong>e BOSCHIROLI ANNUNZIO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 22/04/1921 21<br />

Soldato BOSSIO PAOLINO 2 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 21/04/1913 29<br />

Soldato BOTTAMEDI CIRO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 30/04/1921 21<br />

Soldato BOTTAZZI GINO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 13/11/1920 22<br />

Soldato BOZZON REMIGIO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 30/08/1920 22<br />

Soldato BRACCHI GIOVANNI 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 15/06/1919 23<br />

Sergente BRACCINI DARIO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 17/08/1917 25<br />

C.le Magg. BRESCIANI TRENTO 4 RGT. ARMATA ART. Disperso in Prigionia 04/07/1915 27<br />

Soldato BRUNELLI GIOVANNI 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 20/01/1917 26<br />

Soldato BRUNETTI MARIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 06/08/1914 28<br />

3


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato BRUNI PIETRO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 11/08/1920 22<br />

Capor<strong>al</strong>e BRUNO PASQUALE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/06/1920 22<br />

Soldato BRUSCO GABRIELE 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 24/11/1921 21<br />

Sergente BUCCIERI FRANCESCO LIBERO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/01/1920 23<br />

Soldato BUFFAGNI SANTE 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 23/10/1921 21<br />

Sergente BUIA RENZO 1 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 03/01/1916 27<br />

Soldato BULGARELLI LEO 65 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/12/1921 21<br />

Soldato BUOLI IVO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 04/11/1919 23<br />

Soldato BUONCOMPAGNI ALFREDO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 10/01/1918 25<br />

Sergente BUONOPANE ALFONSO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 12/08/1914 28<br />

Soldato BUSARELLO ATTILIO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/09/1921 21<br />

Capor<strong>al</strong>e BUSU EUGENIO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 03/12/1920 22<br />

Soldato BUTTI NATALE 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 25/12/1917 25<br />

C.le Magg. CACACE BRUNO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 21/05/1918 24<br />

Soldato CACIARI PIER LUGI 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 29/04/1919 23<br />

Soldato CAFASSO RUGGERO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 27/02/1921 22<br />

Capor<strong>al</strong>e CAIFA FORTUNATO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 05/07/1920 22<br />

Soldato CAL ALBINO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 14/11/1921 21<br />

C.le Magg. CALANDRIELLO MICHELE 32 BTG. PRES. FTR. Disperso in Prigionia 10/04/1921 21<br />

Soldato CALARESE LUIGI 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 13/11/1920 22<br />

Sergente CALVARESI GIOVANNI 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 23/05/1915 27<br />

Soldato CAMMARERE GIUSEPPE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/06/1912 30<br />

Soldato CAMORANI UGO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 24/01/1920 23<br />

Soldato CAMPAGNOLO GIOVANNI 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 22/11/1921 21<br />

Soldato CAMPESTRIN RINO 62 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 21/08/1921 21<br />

Capor<strong>al</strong>e CAMUSI FRANCESCO 50 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 13/08/1921 21<br />

Soldato CANESCHI GIOVANNI 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 23/06/1920 22<br />

Soldato CANGIOLI UGO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/12/1914 28<br />

Soldato CANIATI GIUSEPPE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/04/1922 20<br />

Soldato CANTINI RENATO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/02/1917 26<br />

Soldato CANTON ANTONIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 05/03/1916 27<br />

Soldato CANTONI ENNIO 62 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/05/1920 22<br />

Soldato CAPELLETTI GIOVANNI 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 15/02/1914 29<br />

Soldato CAPITELLI MARIO 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 03/01/1921 22<br />

Serg. Magg. CAPOGROSSO GIOVANNI 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 12/10/1918 24<br />

Soldato CAPPELLO VENUTO 65 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 21/12/1921 21<br />

Soldato CAPPONI GIORGIO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 23/02/1916 27<br />

Soldato CARAMORI ELVIO 5 RGT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 03/05/1919 23<br />

Soldato CARBONE VINCENZO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 18/09/1913 29<br />

Capor<strong>al</strong>e CARDELLINO LUIGI 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 21/01/1921 22<br />

Soldato CARDILLO CLAUDIO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/06/1920 22<br />

Soldato CARDO FRANCESCO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 03/10/1914 28<br />

Soldato CARDO SALAVATORE 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 15/01/1914 29<br />

4


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato CARETTA MARCELLO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 16/01/1912 31<br />

Soldato CARLI LUIGI 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 09/05/1921 21<br />

Soldato CARLI ROBERTO L. 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 07/12/1914 28<br />

Capor<strong>al</strong>e CARPENTIERI STEFANO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 02/04/1921 21<br />

Soldato CARPIGNANO VITTORIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 17/05/1920 22<br />

Soldato CARRAI VITTORIO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 10/04/1919 23<br />

Soldato CARRARO ALESSANDRO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/09/1917 25<br />

Soldato CARTANESE MARIO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 16/07/1921 21<br />

C.le Magg. CARUGATI ANTONIO 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 30/08/1917 25<br />

C.le Magg. CASAGRANDE SANTINO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 24/03/1921 21<br />

Soldato CASANICA LUIGI 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 22/01/1921 22<br />

Soldato CASAROTTO GIOVANNI 132 RGT.ART.DIV.CORAZZ. Disperso in Prigionia 29/03/1920 22<br />

Soldato CASELLA GIUSEPPE 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/06/1920 22<br />

C.le Magg. CASELLA LIBERANTE 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 01/07/1921 21<br />

Soldato CASELLI GIUSEPPE 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/02/1916 27<br />

Soldato CASILLO GIUSEPPE 24 RGT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 21/10/1921 21<br />

Soldato CASILLO RAFFAELE 12 RGT. ART.DIV.FANT. Disperso in Prigionia 02/08/1912 30<br />

Soldato CASPANI OTTAVIO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 30/04/1920 22<br />

Soldato CASSOLI CARLO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 29/01/1917 26<br />

Soldato CASTAGNA VITO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/02/1916 27<br />

Soldato CASTELLI VINCENZO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/05/1920 22<br />

Soldato CATANESE DEMETRIO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/08/1922 20<br />

Soldato CATTINI GINO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 11/01/1915 28<br />

Sergente CAVAGNERA NATALE 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 15/12/1917 25<br />

Soldato CAVALIERI GIUSEPPE 14 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 24/10/1921 21<br />

C.le Magg. CAVALLUZZO MICHELE 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/10/1912 30<br />

Soldato CAZZULANI ANGELO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 29/05/1917 25<br />

C.le Magg. CECCHIN GUERRINO 1 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 07/12/1915 27<br />

Serg. Magg. CELONI APOLLONIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 30/09/1917 25<br />

Soldato CENACCHI CARLO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/04/1912 30<br />

Capor<strong>al</strong>e CERASOLI UMBERTO Q. G. DIVISIONE Disperso in Prigionia 16/03/1909 34<br />

Soldato CERESA RICCARDO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 31/10/1915 27<br />

Soldato CERISOLI RODOLFO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 22/09/1919 23<br />

Soldato CERON PAOLO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 01/12/1919 23<br />

Soldato CERULLI DONATO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/06/1921 21<br />

Soldato CERVELLA ERNESTO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 19/09/1919 23<br />

Soldato CHERSONI RINALDO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 11/06/1917 25<br />

Soldato CHERUBINI GIUSEPPE 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/11/1920 22<br />

Soldato CHETTA ROSARIO 24 RGPT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 29/04/1921 21<br />

Soldato CHIARI ANTONIO 26 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 13/01/1920 23<br />

Soldato CHIARO ANTONIO 115 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/10/1921 21<br />

Capor<strong>al</strong>e CHIESA MIRO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 22/03/1921 21<br />

Soldato CHIOCCIOLI MARIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 15/08/1913 29<br />

5


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Capor<strong>al</strong>e CHIODINI ANGELO 26 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 15/11/1910 32<br />

Soldato CHIRCO GAETANO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 22/02/1921 22<br />

Soldato CIBIN ANTONIO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 23/06/1919 23<br />

C.le Magg. CIGHETTI SECONDO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 13/09/1915 27<br />

Soldato CIMINI ARMIDO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/05/1919 23<br />

Soldato CIRCELLI MICHELE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 27/01/1921 22<br />

Soldato CIRELLI BATTISTA 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 14/10/1915 27<br />

Soldato CIRIELLO BENIAMINO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 31/05/1922 20<br />

Soldato CIRIELLO VINCENZO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 21/10/1920 22<br />

Soldato CIRIESI BRUNO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/06/1919 23<br />

Soldato CISOTTO ALBANO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/03/1918 24<br />

Soldato CITRO BONAVENTURA 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 18/04/1916 26<br />

Capor<strong>al</strong>e CLAUSI MARIO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 15/08/1921 21<br />

Soldato CLERICI FERDINANDO 65 BTG. GENIO Disperso in Prigionia 22/04/1912 30<br />

Soldato COCOZZA GIUSEPPE 39 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 18/10/1919 23<br />

Soldato CODAZZI GIUSEPPE F. 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 10/01/1921 22<br />

C.le Magg. COGNO UMBERTO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 04/04/1917 25<br />

Soldato COLAIZZI EMIDIO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/10/1920 22<br />

Soldato COLANTONI FELICE 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/12/1916 26<br />

Soldato COLNAGHI SERAFINO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 06/02/1916 27<br />

Soldato COLOCUCCI ARMANDO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 18/12/1914 28<br />

Soldato COLOMBI ADOLFO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 24/07/1920 22<br />

Soldato COMI DOMENICO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 01/01/1916 27<br />

Soldato COMOLLI FILIPPO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 23/07/1915 27<br />

Soldato CONDELLO IMMACOLATO V. 37 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 10/02/1921 22<br />

Soldato CONSOLINI SEVERINO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 01/03/1920 23<br />

Soldato CONTINI GIOVANNI 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 15/02/1918 25<br />

Soldato CONZATTI CARLO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 29/01/1920 23<br />

Capor<strong>al</strong>e COPPOLA PASQUALE 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/01/1917 26<br />

Soldato COPPOLA VINCENZO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/01/1921 22<br />

Soldato CORBO NUNZIO G. 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/03/1912 30<br />

Soldato CORRADO CALOGERO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/11/1919 23<br />

Soldato CORRADO FRANCESCO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 13/09/1918 24<br />

Soldato CORRADO GIUSEPPE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/10/1921 21<br />

Soldato CORZANI MARIO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/02/1920 23<br />

Soldato COSMO ARCANGELO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 06/02/1920 23<br />

Capor<strong>al</strong>e COSTA ENRICO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/11/1914 28<br />

Soldato COSTANTINO SANTO 26 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 26/10/1920 22<br />

Capor<strong>al</strong>e CREA CARMELO 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 15/10/1913 29<br />

Soldato CREMA UMBERTO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/07/1920 22<br />

Capor<strong>al</strong>e CREPALDI AMEDEO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/05/1916 26<br />

Sergente CRICRI‘ FRANCESCO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/02/1910 33<br />

Soldato CRIVELLARO ANGELO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 20/02/1920 23<br />

6


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato CRIVELLOTTO GUERRINO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 12/03/1917 26<br />

Soldato CURATOLO VINCENZO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 16/11/1916 26<br />

Soldato CURELLO SAVERIO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/10/1914 28<br />

Soldato CURINA FEDERICO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 22/08/1920 22<br />

Sergente CURIONI GIUSEPPE 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 07/09/1917 25<br />

Soldato CURTI EUGENIO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 27/07/1912 30<br />

Soldato CURZOLA BAODINO PASQUINO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 21/10/1919 23<br />

Soldato D‘AGUI’ GIUSEPPE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 02/04/1913 29<br />

Soldato D‘ALESSANDRO SALVATORE 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 24/07/1920 22<br />

Soldato D‘ALESSIO VINCENZO 1 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 14/03/1919 24<br />

Capor<strong>al</strong>e D‘ANGELO GIOVANNI 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/10/1920 22<br />

Soldato D‘ASCANIO ANTONIO 113^ CP. MARCONISTI Disperso in Prigionia 13/12/1919 23<br />

Soldato D‘ASCOLA GIUSEPPE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 22/11/1918 24<br />

Soldato D‘ELIA GIUSEPPE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 10/02/1915 28<br />

Soldato D‘INTINO CESARE 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/03/1920 23<br />

Soldato D‘ITRIA ANTONIO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/12/1913 29<br />

Serg. Magg. D‘ONOFRIO LEANDRO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 08/09/1912 30<br />

Soldato DAGNINO ONORATO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 10/08/1919 23<br />

Soldato DAL CIN EUGENIO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 11/01/1920 23<br />

Soldato DALLA CIA ILARIO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 21/04/1921 21<br />

Soldato DALLAGO GIUSEPPE 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 17/11/1920 22<br />

Soldato DANELON REMIGIO 1 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 22/09/1917 25<br />

Soldato DANESE ALBERTO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 11/04/1915 27<br />

Soldato DARDANI VINCENZO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 05/06/1913 29<br />

Soldato DAVOLI LAMBERTO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 20/04/1921 21<br />

Capor<strong>al</strong>e DE BERNARDIS GIUSEPPE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/03/1921 21<br />

Soldato DE BIASIO GIOVANNI 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 09/01/1917 26<br />

Soldato DE GENNARO PASQUALE 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 06/08/1917 25<br />

Soldato DE GRAZIA SALVATORE 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 20/03/1917 25<br />

Soldato DE GREGORIO CARMINE 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/04/1921 21<br />

Soldato DE LELLIS LIBERATO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 15/08/1921 21<br />

Soldato DE LUCA GINO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/05/1922 20<br />

Soldato DE MARTINO GIUSEPPE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/01/1922 21<br />

Soldato DE PALMA LUIGI 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/04/1916 26<br />

Serg. Magg. DE SANTIS GIUSEPPE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/02/1918 25<br />

Soldato DE SIMONE ANTONIO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/01/1915 28<br />

Soldato DE VELLIS SALVATORE 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/08/1920 22<br />

Soldato DE VILOS FABIO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 24/10/1920 22<br />

Cam. Nera DE VINCENTIIS DONATO 135 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 07/06/1912 30<br />

Soldato DEL TORO ALFONSO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 21/03/1918 24<br />

Soldato DELL‘ANDRINO CELESTINO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 31/05/1916 26<br />

Soldato DESE‘ PIETRO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/04/1922 20<br />

C.le Magg. DESTE LEUCO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 11/02/1918 25<br />

7


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato DI BRINO VELCINIO 24 RGT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 11/12/1921 21<br />

Soldato DI CREDICO MARIO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/10/1920 22<br />

Soldato DI FEBO SANTE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 16/03/1915 28<br />

Capor<strong>al</strong>e DI FRUSCIA CARMINE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/09/1916 26<br />

Soldato DI LAVORE CALOGERO 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 13/04/1921 21<br />

Soldato DI LELLA NICOLA 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/03/1920 23<br />

Soldato DI LUCIANO ANTONINO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 16/12/1920 22<br />

Soldato DI MATTEO SALVATORE 201^ SQD. PAN. WEISS Disperso in Prigionia 20/09/1913 29<br />

Soldato DI NATOLO PAOLO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 27/11/1922 20<br />

Soldato DI NUZZO LUIGI 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 09/08/1921 21<br />

Soldato DI ODOARDO SABATINO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/01/1921 22<br />

Soldato DI PAOLA BENETTO 205 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 31/05/1912 30<br />

V. Capo Sq. DI PELINO DOMENICO 140 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 22/08/1907 35<br />

Soldato DI PIETRO LODOVICO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 10/11/1921 21<br />

Soldato DI SANTO TINDARO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/09/1921 21<br />

Soldato DI STASI COSTANTINO 51 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/09/1919 23<br />

Soldato DI STASO PASQUALE 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/03/1921 21<br />

Soldato DI TERESA GIOVANNI 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 12/08/1919 23<br />

Soldato DI TRANI RICCARDO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 10/09/1921 21<br />

Soldato DI TROCCHIO LUIGI 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/01/1920 23<br />

Soldato DI VINCENZO DOMENICO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/12/1921 21<br />

Sergente DOLFI ARMANDO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 21/06/1917 25<br />

Soldato DOMENICONI GUERRINO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/01/1912 31<br />

Soldato DONATI AURELIO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/04/1914 28<br />

Soldato DONDE‘ ENRICO 7 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/12/1915 27<br />

Soldato DONGELLINI RENATO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 06/03/1920 23<br />

Soldato DONINA VALENTINO 52 GR. ART. Disperso in Prigionia 09/02/1915 28<br />

Capor<strong>al</strong>e DONNANGELO ANTONIO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 21/05/1915 27<br />

Soldato DUGULIN MILANO 10 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 25/05/1920 22<br />

Capor<strong>al</strong>e ECCEL LUIGI 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 24/11/1915 27<br />

Soldato ELIA ANGELO 24 RGT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 13/12/1921 21<br />

Soldato ELIGIBILE FRANCESCO 70 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/01/1920 23<br />

Soldato EMILIANI ANTONIO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/10/1910 32<br />

Soldato ERCOLI GIOVANNI 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/09/1921 21<br />

Cam. Nera ERRANTE ANTONIO 174 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 28/06/1903 39<br />

Soldato ERRICO VINCENZO 26 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 20/11/1914 28<br />

Soldato ESAUDITO CARLO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/01/1915 28<br />

Capor<strong>al</strong>e ESPOSITO ANTONIO 318 BTG. MITR. Disperso in Prigionia 30/08/1916 26<br />

Soldato EUFEMI IVO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 02/09/1922 20<br />

Soldato FABBRI ERMINIO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 07/05/1918 24<br />

Sergente FABBRI GIUSEPPE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 22/08/1913 29<br />

Cam. Nera FABIANO FRANCESCO 270 LEGIONE M.V.S.N. Disperso in Prigionia 26/03/1915 27<br />

Sergente FABIANO GIUSEPPE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/08/1913 29<br />

8


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato FABIO SALVATORE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 18/02/1919 24<br />

C.le Magg. FAGIOLI OSVALDO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/06/1920 22<br />

Soldato FAGIOLINI ALBERTO 251 BTR. ART. Disperso in Prigionia 06/06/1918 24<br />

Soldato FAILLA SALVATORE 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 10/03/1920 23<br />

Soldato FALCIATORE ANTONIO 65 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 12/01/1918 25<br />

Cam. Nera FALCO GIUSEPPE 150 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 15/03/1903 40<br />

Soldato FALDUTO NATALE 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 16/07/1914 28<br />

Soldato FARINA PASQUALE 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 02/02/1912 31<br />

Soldato FAROLFI LUIGI 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/03/1913 30<br />

Soldato FASCIONI REMO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 31/01/1921 22<br />

Soldato FAVALE ANTONIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 18/06/1921 21<br />

Soldato FAZIO ANTONIO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/04/1912 30<br />

Soldato FEBBRARO CARMELO 19 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/01/1913 30<br />

Soldato FEDI FORESTO 20 CENTRO AUTO. Disperso in Prigionia 16/10/1916 26<br />

Soldato FELICINI ENRICO 52 GR. ART. Disperso in Prigionia 07/04/1913 29<br />

Soldato FELLONI SELVINO XXVII SETTORE COPERTURA G.A.F. Disperso in Prigionia 20/08/1913 29<br />

Soldato FERLA MICHELANGELO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 01/05/1919 23<br />

Soldato FERRAGUTO GIUSEPPE 19 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/03/1920 22<br />

Soldato FERRARI AGOSTINO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/07/1922 20<br />

Soldato FERRARI CESARE 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 19/05/1920 22<br />

Capor<strong>al</strong>e FERRARI ROBERTO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/11/1920 22<br />

Soldato FERRARI ROMEO 141 RGT.(541) FTR. Disperso in Prigionia 18/07/1914 28<br />

Soldato FERRARINI MARINO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 14/08/1919 23<br />

C.le Magg. FERRARO ENRICO MARIO 31 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/06/1915 27<br />

Soldato FERRARONI GIOVANNI 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/04/1917 25<br />

Soldato FERRETTI FERNANDO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 02/12/1919 23<br />

Soldato FERRETTI GIAN PIERO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/10/1916 26<br />

Soldato FERRETTI GIUSEPPE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/09/1922 20<br />

Soldato FERRI GIOVANNI 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 10/12/1921 21<br />

Soldato FERRINI TELESFORO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 06/03/1914 29<br />

Soldato FIACCHI VINCENZO 204 RGT.ART. DIV. CC.NN. Disperso in Prigionia 19/05/1909 33<br />

Soldato FICHI GIUSEPPE 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/10/1912 30<br />

Soldato FILIGHERA SECONDO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/08/1917 25<br />

Soldato FILIPPI ARMANDO 141 RGT.(541) FTR. Disperso in Prigionia 06/03/1913 30<br />

Soldato FINO GIUSEPPE 157 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/12/1919 23<br />

Soldato FINOCCHIARO MARIO 142 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/07/1909 33<br />

Soldato FIOCCHI GUIDO<br />

BTG.CONTROCARRO E SEMOVENTI<br />

Disperso in Prigionia<br />

ART.<br />

10/05/1913 29<br />

Serg. Magg. FIORANI GERARDO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 18/06/1920 22<br />

Cam. Nera FIORE DANTE 148 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 26/02/1911 32<br />

Soldato FIORETTI GIUSEPPE 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 18/12/1910 32<br />

Soldato FIORI UMBERTO 21 RGT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 10/12/1920 22<br />

Capor<strong>al</strong>e FIORINI LUIGI 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/07/1920 22<br />

C.le Magg. FIUMICELLI ERBESTO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/05/1917 25<br />

9


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato FOCARILE MICHELE 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 16/10/1914 28<br />

Serg. Magg. FODALE GIOVANNI 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 10/01/1917 26<br />

Soldato FODERA‘ MATTEO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 20/11/1918 24<br />

Soldato FOGLIAZZA ERNESTO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 11/02/1912 31<br />

Capor<strong>al</strong>e FONTANA FRANCESCO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 16/07/1918 24<br />

Soldato FONTANA VINCENZO 12 RGT. ART.DIV.FANT. Disperso in Prigionia 26/01/1920 23<br />

C.le Magg. FORCELLO MICHELE 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/05/1921 21<br />

Soldato FORESTI RAFFAELE 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/12/1920 22<br />

Soldato FORGETTA ARMANDO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/01/1921 22<br />

Soldato FORGETTA PASQUALE 12 RGT. ART.DIV.FANT. Disperso in Prigionia 23/08/1915 27<br />

Soldato FORGIA MARIO 26 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 18/09/1920 22<br />

Soldato FORINO NUNZIO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 15/09/1921 21<br />

Soldato FORLANTE ANTONIO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 22/09/1920 22<br />

Soldato FORMIGONI NETTUNO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 12/09/1917 25<br />

Soldato FORTINI SILVERIO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/11/1913 29<br />

Soldato FORTUGNO GIUSEPPE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 22/11/1912 30<br />

Soldato FOTI GIORGIO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/03/1920 23<br />

Soldato FRAGASSI LUIGI 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 02/05/1916 26<br />

Sergente FRANCESCUTTI MARIO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 30/06/1920 22<br />

Soldato FRANCHETTO LUIGI 34 CP. SAN. Disperso in Prigionia 09/10/1922 20<br />

C.le Magg. FRANCHINI MARIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 24/11/1914 28<br />

Soldato FRANCICA DOMENICO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/04/1912 30<br />

Soldato FRANCO FRANCESCO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/03/1914 28<br />

Soldato FRANCONE ANTONIO 24 RGPT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 10/06/1921 21<br />

Soldato FRATI ALFREDO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/10/1920 22<br />

Soldato FRATTIN GIOVANNI 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 03/03/1918 25<br />

Soldato FRATTINI DIONISIO 4^ CP. LANCIAFIAMME GENIO Disperso in Prigionia 27/06/1911 31<br />

Soldato FRESI ANTONIO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/03/1920 22<br />

Soldato FRICCHIONE GIOVANNI 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/10/1916 26<br />

Soldato FRISINA ARCANGELO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 20/02/1914 29<br />

Soldato FRONTERA GIUSEPPE 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 24/09/1921 21<br />

C.le Magg. FRUSCIANTE SEVERINO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 26/04/1914 28<br />

C.le Magg. FUOCO DOMENICO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/01/1911 32<br />

Soldato FUSCO COSTANZO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/11/1921 21<br />

Soldato GABRIELLI ARMANDO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/01/1920 23<br />

Soldato GAETA ANTONIO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 12/06/1919 23<br />

Soldato GAETA FIORENTINO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/02/1922 21<br />

Soldato GAETA GAETANO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 09/11/1922 20<br />

Soldato GAGLIANO MICHELE 64 BTG. DI CPL. FTR. Disperso in Prigionia 10/12/1915 27<br />

Soldato GAGLIARDE LORENZO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/12/1920 22<br />

Soldato GALAFASSI ANTONIO 132 RGT.ART.DIV.CORAZZ. Disperso in Prigionia 13/12/1919 23<br />

Soldato GALANTINO LORENZO 9 CENTRO AUTO. Disperso in Prigionia 16/01/1913 30<br />

Capor<strong>al</strong>e GALELLA GERARDO 116 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/10/1918 24<br />

10


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

C.le Magg. GALETTO GIOVANNI 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 17/07/1922 20<br />

Soldato GALLETTI OTELLO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/11/1919 23<br />

Soldato GALLI ARMANDO 52 GR. ART. Disperso in Prigionia 24/07/1921 21<br />

Soldato GALLI ARTURO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/10/1915 27<br />

Soldato GALLI GENESIO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/04/1920 22<br />

Soldato GALLI RAFFAELLO 7 RGT. GENIO Disperso in Prigionia 03/12/1919 23<br />

Soldato GALLICCHIO FRANCESCO 21 CP. COMM. Disperso in Prigionia 04/05/1920 22<br />

Soldato GALLINA LIBERATO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 17/11/1921 21<br />

Soldato GALLO LORENZO 11 CENTRO AUTO. Disperso in Prigionia 03/09/1915 27<br />

Soldato GALLO MICHELE 10 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 24/03/1918 24<br />

Soldato GAMBA MALVINO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 22/07/1917 25<br />

Cam. Nera GAMBICCHIA BIAGIO 174 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 01/06/1913 29<br />

Soldato GANASSI ZOELLO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/10/1919 23<br />

Soldato GAROFANO GIOCONDINO 24 RGPT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 12/12/1921 21<br />

Soldato GASPARETTO GIOCONDO 202 RGT.ART. DIV. CC.NN. Disperso in Prigionia 08/09/1919 23<br />

Soldato GASPARINI CORRADO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/03/1921 22<br />

Soldato GATTABRIA VITO 69 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/11/1913 29<br />

Soldato GATTELLARO SANTO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 18/06/1916 26<br />

Soldato GATTI GIOVANNI BATTISTA 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 02/08/1921 21<br />

Soldato GATTI GIUSEPPE 1 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 16/12/1912 30<br />

Soldato GAVA UMBERTO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 11/08/1915 27<br />

Soldato GAVIOLI ROBERTO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 07/06/1913 29<br />

Soldato GAZZANIGA PRIMO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 13/03/1920 23<br />

Serg. Magg. GENOVESE LAMOTTA IERASIMO<br />

203 CP. CC.NN. MITRAGLIERI<br />

M.V.S.N.<br />

Disperso in Prigionia<br />

20/02/1913 30<br />

Cam. Nera GENTILE FEDELE 150 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 20/07/1910 32<br />

Soldato GENTILE VINCENZO AUTOGRUPPI AUTO. Disperso in Prigionia 08/12/1920 22<br />

Sergente GERMANI GIUSEPPE 8 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 31/07/1914 28<br />

Capor<strong>al</strong>e GERVASI FAUSTINO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 15/12/1918 24<br />

Soldato GESTI GIUSEPPE 8^ CP. IDRICI GENIO Disperso in Prigionia 03/06/1915 27<br />

Soldato GHEDA ENRICO 52 GR. ART. Disperso in Prigionia 01/10/1919 23<br />

C.le Magg. GHENO CESARE 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 24/09/1914 28<br />

Soldato GHERARDELLI ALFREDO 6 RGT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 10/04/1914 28<br />

Sergente GHEZZI AMBROGIO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 27/03/1918 24<br />

Soldato GHIDINI SANTO V BTG. CARRI CARR. Disperso in Prigionia 08/08/1917 25<br />

Soldato GHINELLI LUIGI 155 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 05/01/1912 31<br />

Capor<strong>al</strong>e GHIZZI VIRGILIO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 06/11/1920 22<br />

Soldato GIACALONE GAETANO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 30/11/1921 21<br />

Soldato GIACHIN ANTONIO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 12/08/1920 22<br />

Soldato GIACOMETTI DOMENICO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 20/04/1913 29<br />

Soldato GIACOMETTI LORENZO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/03/1913 30<br />

Soldato GIACOPINI GAETANO IV› GR. SQD. BLINDO “ NIZZA “ Disperso in Prigionia 06/11/1917 25<br />

Soldato GIAFFREDA LUIGI 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/12/1921 21<br />

Soldato GIALLO GIUSEPPE 65 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 09/07/1918 24<br />

11


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato GIANNASCHI CARMINE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/09/1922 20<br />

Soldato GIANNETTI LARINO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 24/01/1915 28<br />

Serg. Magg. GIANNO GIACOMO 141 RGT.(541) FTR. Disperso in Prigionia 07/04/1914 28<br />

Soldato GIBERTI CARLO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 19/10/1920 22<br />

Soldato GIOIETTI MARIO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 23/12/1921 21<br />

Soldato GIORDANI LUIGI 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 31/10/1920 22<br />

Soldato GIORDANO PASQUALE 40 RGT. FTR. Morto in Prigionia 10/08/1919 23<br />

Soldato GIORGI GINO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 16/06/1916 26<br />

Capor<strong>al</strong>e GIOVANNINI QUINTO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 09/05/1919 23<br />

Soldato GIOVE LEONARDO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/01/1919 24<br />

C.le Magg. GIUBERTI BRUNO 65 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/03/1916 27<br />

Soldato GIUFFRIDA PANZONE GAETANO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/01/1920 23<br />

Soldato GIULITTI VINCENZO 55 BTG. MITR. Disperso in Prigionia 13/10/1919 23<br />

Sergente GIUNTA VITTORIO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 05/11/1918 24<br />

Cam. Nera GIUSTILIANO GIUSEPPE 134 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 18/07/1903 39<br />

Serg. Magg. GNUDI ANELLO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/02/1910 33<br />

Sergente GOBBI PIETRO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 05/10/1914 28<br />

Soldato GOLINELLI ILDEGERDE 4 GR. ART. Disperso in Prigionia 03/02/1921 22<br />

Soldato GOTTI GIACOMO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/08/1920 22<br />

Soldato GRAMIS LUIGI 155 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 23/02/1916 27<br />

Capor<strong>al</strong>e GRANDI GIUSEPPE 1 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 26/02/1915 28<br />

Capor<strong>al</strong>e GRANDI MIRO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 09/06/1917 25<br />

Soldato GRANERI DOMENICO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/11/1921 21<br />

C.le Magg. GRAZI VITTORIO 32 BTG. CARRI CARR. Disperso in Prigionia 28/06/1917 25<br />

Capor<strong>al</strong>e GRAZZINI OTELLO 203 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 08/06/1920 22<br />

Soldato GRECO ALESSANDRO 12 RGT. ART.DIV.FANT. Disperso in Prigionia 14/07/1913 29<br />

Soldato GRECO ANIELLO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/03/1912 30<br />

Soldato GRECO LEONARDO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 16/10/1921 21<br />

Soldato GRECO ORONZO 24 RGT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 04/04/1921 21<br />

Soldato GRECO RAFFAELE Q. G. DIVISIONE Disperso in Prigionia 24/05/1916 26<br />

Soldato GRIECO CIRIACO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/09/1921 21<br />

Soldato GRIFONI FLORINDO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 13/08/1921 21<br />

Soldato GRILLINI ALFREDO 18 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 15/06/1915 27<br />

Soldato GRILLINI MARIO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 13/12/1912 30<br />

Soldato GRILLO RICCIOTTI BRUNO 21 BTG. COLL. GENIO Disperso in Prigionia 03/12/1916 26<br />

Soldato GRILLO VINCENZO EDGARDO 126 CP. GENIO Disperso in Prigionia 14/03/1920 23<br />

Soldato GRIMALDI MICHELE 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 20/03/1914 29<br />

Soldato GRISOLIA FRANCESCO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/04/1919 23<br />

Soldato GRISPINO FRANCESCO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 02/01/1921 22<br />

Soldato GROSSO LUIGI 26 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 13/07/1911 31<br />

Soldato GUAGNETTI LUIGI 21 RGT. GENIO Disperso in Prigionia 21/08/1916 26<br />

Soldato GUALDAMBRINI ANTONIO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/01/1918 25<br />

Soldato GUALTIERI PRIMO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/05/1920 22<br />

12


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato GUANA GIOVANNI BATTISTA 9 RGT. GENIO Morto in Prigionia 10/05/1916 26<br />

Cam. Nera GUARANO ANTONINO 270 LEGIONE M.V.S.N. Disperso in Prigionia 13/06/1913 29<br />

Soldato GUBIANI GIUSEPPE 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/12/1921 21<br />

Soldato GUERCI FRANCESCO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/11/1922 20<br />

Soldato GUERRA ANGELO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 20/02/1921 22<br />

Capor<strong>al</strong>e GUERRA GIULIO 141 RGT.(541) FTR. Disperso in Prigionia 06/02/1909 34<br />

Soldato GUERRERA PASQUALE 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 18/10/1914 28<br />

Sergente GUERRINI CRISTOFORO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 05/02/1913 30<br />

Soldato GUERRINI GIULIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 13/09/1915 27<br />

Soldato GUERRINI PIETRO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 05/09/1919 23<br />

Soldato GUGNALI ALFREDO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 12/02/1911 32<br />

Soldato GUIDA DOMENICO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/12/1919 23<br />

Soldato GUIDA GIOVANNI 150 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/02/1910 33<br />

Soldato GUIDAZZI QUNTO 3 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 13/10/1916 26<br />

Sergente GUIDETTI PIETRO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 08/08/1914 28<br />

Soldato GUIDONI LORENZO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 02/08/1913 29<br />

Soldato GUIDUCCI GENEROSO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 22/11/1912 30<br />

Soldato GULLI SANTE 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/11/1921 21<br />

Soldato GUZZO ANTONIO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 10/08/1921 21<br />

Soldato IABICHELLA GIUSEPPE 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/10/1917 25<br />

Soldato IACIOFANO ANGELO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/09/1921 21<br />

Soldato IACOBONE VINCENZO 20 RGT. AUTO. Disperso in Prigionia 05/02/1921 22<br />

C.le Magg. IACOPETTA SALVATORE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 27/02/1913 30<br />

Soldato IACOVELLI ROCCO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/06/1921 21<br />

Soldato IAFRATE SANTE 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 03/02/1921 22<br />

Soldato IAMONTE CARMELO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 22/03/1911 31<br />

Soldato IANNACE ATTILIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 02/03/1914 29<br />

Soldato IANNONE LUIGI 39 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/01/1912 31<br />

Soldato IANNUCCI REMO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/11/1921 21<br />

Soldato IANNUNZIO GIOVANNI 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/03/1921 22<br />

C.le Magg. IARETTI LORENZO 26 RGT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 22/02/1910 33<br />

Soldato IEPPI GIUSEPPE 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 31/08/1921 21<br />

Soldato IIRITI LEONE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 21/11/1913 29<br />

C.le Magg. INIC SAVA 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/12/1910 32<br />

Capor<strong>al</strong>e INTERLANDI EMANUELE 142 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 22/10/1915 27<br />

Soldato IONATELLI ANTONIO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/08/1922 20<br />

C.le Magg. IOPPOLO GIUSEPPE 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 09/07/1921 21<br />

C.le Magg. IUDICA DOMENICO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/10/1916 26<br />

Soldato IZZO COSIMO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 20/10/1921 21<br />

Soldato JENKO ANTONIO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/08/1911 31<br />

Soldato KOMAR EUGENIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 20/07/1920 22<br />

C.le Magg. LA MOGLIE GIUSEPPE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 12/06/1918 24<br />

Soldato LA ROCCA AMEDEO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 10/11/1917 25<br />

13


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato LABADINI ERMINIO 65 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/06/1920 22<br />

Soldato LAGANA‘ SALVATORE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/12/1914 28<br />

Soldato LAMELZA GIUSEPPE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 24/05/1920 22<br />

Serg. Magg. LAMOTTA GENOVESE JERASIMO 203 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 20/02/1913 30<br />

Soldato LAMPASONA SEBASTIANO 1 RGT. AUTO. Disperso in Prigionia 29/12/1921 21<br />

Soldato LAMPUGNANI ALBERTO 52 GR. ART. Disperso in Prigionia 15/10/1914 28<br />

Soldato LANDI VITTORIO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 10/11/1919 23<br />

Soldato LANDO ANTONIO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 28/07/1919 23<br />

Soldato LANNUTTI DOMENICO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/09/1920 22<br />

Carabiniere LANZO FRANCESCO 1338^ SEZ. MISTA CC. Disperso in Prigionia 09/04/1920 22<br />

Soldato LANZUISE VINCENZO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/11/1919 23<br />

Soldato LAPIETRA PRIMIANO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/04/1921 21<br />

Soldato LARDI ALFREDO 26 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 01/02/1913 30<br />

Carabiniere LARESE CAPO TITO 707^ SEZ. MISTA CC. Disperso in Prigionia 07/04/1905 37<br />

Capor<strong>al</strong>e LATTANZIO LUIGI 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 10/10/1921 21<br />

Capor<strong>al</strong>e LAVAGNINI ANGELO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 16/08/1920 22<br />

Cam. Nera LAVIERI ANTONIO 156 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 06/10/1908 34<br />

Soldato LECCA LUIGI 26 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 18/03/1918 25<br />

Soldato LEDDA PASQUALE 65 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/11/1918 24<br />

Soldato LENARCIC CARLO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 30/03/1909 33<br />

Soldato LEO GIUSEPPE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/01/1921 22<br />

Soldato LEONE GIUSEPPE 39 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 30/03/1920 22<br />

Soldato LEONE GIUSEPPE 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 12/04/1919 23<br />

Soldato LEONELLI LIVIO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 16/03/1912 31<br />

Soldato LEONTI GAETANO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/10/1916 26<br />

Capor<strong>al</strong>e LEPORE SAVERIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 25/08/1920 22<br />

Soldato LETIZIA LUCIANO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/02/1919 24<br />

Soldato LI VECCHI ANTONINO<br />

31 SETTORE E SOTTOSETTORE<br />

G.A.F.<br />

Disperso in Prigionia<br />

17/01/1916 27<br />

Soldato LIBERATORE ANGELO NICOLA 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/11/1919 23<br />

Soldato LICASTRO GAETANO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/09/1916 26<br />

Soldato LICINI DANTE 141 RGT.(541) FTR. Disperso in Prigionia 23/09/1910 32<br />

Soldato LIGUORI RAFFAELE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 05/10/1921 21<br />

Capor<strong>al</strong>e LINCETTO ORIONE 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 24/03/1917 25<br />

Soldato LINTAS ANTONIO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/01/1920 23<br />

Soldato LIONELLO GOTTARDO 6 CENTRO AUTO. Disperso in Prigionia 04/05/1913 29<br />

Soldato LIONELLO VINCENZO 1 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 13/05/1921 21<br />

Cam. Nera LIPARI VINCENZO 174 LEGIONE M.V.S.N. Disperso in Prigionia 26/06/1908 34<br />

Soldato LIPPARINI AUGUSTO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 20/10/1913 29<br />

Soldato LO MONACO ALFIO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 20/09/1916 26<br />

Soldato LO PREIATO ANTONINO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/02/1913 30<br />

Capor<strong>al</strong>e LOCONSOLO MAURO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/11/1921 21<br />

Cam. Nera LOLLI ALBINO LXXXI BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 10/10/1910 32<br />

Soldato LOLLI SECONDO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 17/04/1911 31<br />

14


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato LOMBARDO FILIPPO 26 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 01/01/1918 25<br />

Cam. Nera LOMOLINO GIOVANNI 150 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 30/11/1911 31<br />

Soldato LOPARDO DONATO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/02/1920 23<br />

Soldato LOPRESTI ROCCO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 27/10/1914 28<br />

Soldato LORENZETTI GIUSEPPE 8 BTG. GENIO Disperso in Prigionia 23/12/1905 37<br />

Soldato LORENZI PIETRO 340 RGT. ART. Disperso in Prigionia 18/04/1913 29<br />

Soldato LORENZINI FULVIO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/05/1912 30<br />

Serg. Magg. LUBATTI GIOVANNI 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 22/05/1912 30<br />

Sergente LUCCHESI ANGELO C.DI ED ENTI VARI ART. Disperso in Prigionia 25/04/1909 33<br />

Soldato LUCIA DOMENICO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/04/1912 30<br />

Soldato LUCIANI VINCENZO 32 CP. GENIO Disperso in Prigionia 22/09/1908 34<br />

Capor<strong>al</strong>e LUCOTTI PARIDE 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 13/01/1920 23<br />

Serg. Magg. LUDOVICO DOMENICO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 10/11/1916 26<br />

Soldato LUGLI IVO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/11/1921 21<br />

Capor<strong>al</strong>e LUISI ORESTE 6 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 02/05/1911 31<br />

Soldato LUORDO GIUSEPPE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/07/1921 21<br />

Soldato LUPERTI SALVATORE 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 13/01/1914 29<br />

Soldato LUPI BATTISTA 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 07/04/1918 24<br />

Soldato LUPI GUERRINO 141 RGT.(541) FTR. Disperso in Prigionia 22/06/1917 25<br />

C.le Magg. LUPPI FRANCESCO 22 RGT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 24/08/1910 32<br />

Soldato MACCARIELLO PIETRO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/07/1911 31<br />

Soldato MACHEDA PASQUALE 22 RGPT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 26/02/1915 28<br />

Soldato MAESTRI PASQUALE 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 16/03/1913 30<br />

Soldato MAFFI CARLO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/03/1914 28<br />

Soldato MAFFIA ALBERICO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/03/1920 22<br />

Soldato MAGGI GIACOMO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 12/08/1920 22<br />

Soldato MAGGIO STEFANO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/02/1916 27<br />

Soldato MAGHINI GIOVANNI 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 12/10/1921 21<br />

Soldato MAGNANI LIVIO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/01/1920 23<br />

Soldato MAGURNO GIUSEPPE 19 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 13/10/1920 22<br />

Soldato MAINI ARDITO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 29/11/1915 27<br />

Capor<strong>al</strong>e MAIOLI WALTER 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 27/05/1914 28<br />

Soldato MAIOLO DOMENICO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 10/07/1914 28<br />

Capor<strong>al</strong>e MAIONE UMBERTO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 03/05/1916 26<br />

Soldato MALACHIN OTTAVIO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 21/05/1918 24<br />

Soldato MALAGO RICCARDO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/01/1917 26<br />

Soldato MALASPINA LEOPOLDO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 05/01/1921 22<br />

Capor<strong>al</strong>e MAMELI LUIGI 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 09/05/1916 26<br />

Soldato MAMMANA MICHELE 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/01/1920 23<br />

Soldato MANACHINO ANTONIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 27/09/1916 26<br />

Soldato MANAI ANTONIO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/03/1920 23<br />

Soldato MANCA ANTONIO 24 RGPT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 11/06/1921 21<br />

Soldato MANCUSO FRANCESCO 1 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 21/01/1920 23<br />

15


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato MANCUSO GIUSEPPE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 18/11/1914 28<br />

Serg. Magg. MANDELLI ALDO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/06/1916 26<br />

Soldato MANDINI LODEO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 19/12/1921 21<br />

Soldato MANDRIOLI OTTORINO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/05/1914 28<br />

Capor<strong>al</strong>e MANESTRINA BERNARDO 141 RGT.(541) FTR. Disperso in Prigionia 20/04/1914 28<br />

Capor<strong>al</strong>e MANFRE‘ GIUSEPPE 204^ AUTOSEZIONE MISTA Disperso in Prigionia 04/11/1906 36<br />

Soldato MANFREDA DOMENICO 207 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 12/08/1914 28<br />

Soldato MANFREDINI DOMENICO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/04/1920 22<br />

Soldato MANGANARO GIOVANNI 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 24/06/1921 21<br />

C.le Magg. MANICONE ANTONIO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 23/03/1920 22<br />

Soldato MANIERO ANTONIO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/01/1920 23<br />

Soldato MANNELLO PIETRO 47^ SQD. PAN. WEISS Disperso in Prigionia 19/02/1917 26<br />

Soldato MANTOVANI DERVILLE 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 18/06/1920 22<br />

Soldato MANZO PASQUALE 142 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 23/08/1914 28<br />

Soldato MARABESI VITERBO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/09/1911 31<br />

Soldato MARANGI ANTONIO 24 RGPT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 13/04/1921 21<br />

Soldato MARANGONI ALDO 24 RGPT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 16/03/1922 21<br />

Sergente MARANI WILLIAM 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 10/04/1920 22<br />

C.le Magg. MARANINI GIUSEPPE 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 08/10/1918 24<br />

Capor<strong>al</strong>e MARAVIGLIA UMBERTO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/08/1919 23<br />

Soldato MARCANTUONO DOMENICO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/05/1920 22<br />

Soldato MARCHESIN FRANCESCO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 27/09/1919 23<br />

C.le Magg. MARCHETTI CALVINO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/09/1919 23<br />

Soldato MARCHETTO FORTUNATO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 28/12/1915 27<br />

Soldato MARCHIANO SALVATORE 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 04/02/1920 23<br />

Soldato MARCHIO GIUSEPPE 24 RGPT. G.A.F. ART. Disperso in Prigionia 17/03/1920 23<br />

Soldato MARCHIO RAFFAELE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/05/1913 29<br />

Soldato MARCON GIACOMO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 13/02/1918 25<br />

Soldato MARCONI PIETRO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 16/05/1919 23<br />

Soldato MARGANI LEONARDO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 16/03/1918 25<br />

Soldato MARGINI GINO 5 RGT. “ LANCIERI DI NOVARA “ Disperso in Prigionia 16/10/1917 25<br />

C.le Magg. MARGUERETTAZ ABELE 26 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 07/07/1910 32<br />

Soldato MARI UGO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 03/02/1919 24<br />

Capor<strong>al</strong>e MARIANI MARIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 26/10/1913 29<br />

Soldato MARIANI PIETRO 52 GR. ART. Disperso in Prigionia 11/02/1921 22<br />

Soldato MARINELLI DOMENICO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 16/05/1914 28<br />

Soldato MARINELLI DUILIO 95 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/12/1910 32<br />

Soldato MARINELLI PASQUALINO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 08/04/1920 22<br />

Soldato MARINELLI SECONDO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 18/06/1920 22<br />

C.le Magg. MARINELLO GIOVANNI 63 BTG. TERR. MOBILE FTR. Disperso in Prigionia 14/09/1917 25<br />

Soldato MARINO FERDINANDO<br />

32 SETTORE E SOTTOSETTORE<br />

G.A.F.<br />

Disperso in Prigionia<br />

09/07/1919 23<br />

Soldato MARINOTTI BRUNO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/01/1921 22<br />

Soldato MARINZOLI GIOVANNI 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 11/05/1915 27<br />

16


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato MARMIROLI ONELIO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/06/1922 20<br />

C.le Magg. MARONESE GIOVANNI 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 01/02/1916 27<br />

Soldato MARONGIU EFISIO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/09/1920 22<br />

Soldato MAROTTA VINCENZO 7 RGT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 15/10/1915 27<br />

Soldato MARRAZZO FORTUNATO 29^ SQD. PAN. WEISS Disperso in Prigionia 10/09/1915 27<br />

Soldato MARRAZZO PASQUALE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/12/1922 20<br />

Soldato MARTINELLI GIUSEPPE 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/12/1920 22<br />

Soldato MARTINELLI PAOLINO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 08/08/1918 24<br />

C.le Magg. MARTINENGO GIOVANNI 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 21/10/1920 22<br />

Soldato MARTINI CARLO 204 BTG. MITR. Disperso in Prigionia 14/10/1919 23<br />

Soldato MARTINI ELIO 16 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/04/1916 26<br />

Serg. Magg. MARTINI GIOVANNI 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 20/10/1914 28<br />

Soldato MARTINO ANTONIO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/08/1915 27<br />

Sergente MARTIRADONNA VITO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/04/1920 22<br />

Capor<strong>al</strong>e MARTORELLI AMERICO 13 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 10/08/1911 31<br />

Soldato MARTUCCI GIOVANNI 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/04/1920 22<br />

Soldato MARZINOTTO ANTIMO 8 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 17/02/1920 23<br />

Sergente MARZO MICHELE C.DI ED ENTI VARI GENIO Disperso in Prigionia 18/09/1920 22<br />

Soldato MARZOCCHI NARCISO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 10/03/1912 31<br />

Soldato MARZOLA GIORGIO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 05/06/1915 27<br />

Soldato MASCARIN ERNESTO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 19/08/1920 22<br />

Soldato MASCARO GIUSEPPE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/09/1920 22<br />

Sergente MASERA MICHELE 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 20/01/1916 27<br />

Soldato MASETTI ETTORE 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 08/08/1918 24<br />

Soldato MASIERI GIORDANO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 16/04/1920 22<br />

Soldato MASOTTI REMO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 26/08/1920 22<br />

Soldato MASSELLI VITRUVIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 04/04/1920 22<br />

Soldato<br />

MASSERDONI GIOVANNI<br />

BATTISTA<br />

4 RGT. ARMATA ART. Disperso in Prigionia<br />

23/06/1913 29<br />

Soldato MASSIMI UMBERTO 203 BTG. MITR. Disperso in Prigionia 25/12/1919 23<br />

Soldato MASTROIANNI LUIGI 47^ SQD. PAN. WEISS Disperso in Prigionia 07/03/1917 26<br />

Soldato MASTROLEO VITO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/01/1918 25<br />

Soldato MASTROPIETRO ANTONIO 52 GR. ART. Disperso in Prigionia 02/01/1921 22<br />

Soldato MASTROSIMONE SALVATORE RGT. BTG. COLONIALI-RGPT. FTR. Disperso in Prigionia 24/04/1912 30<br />

Soldato MATTIA GIAMBATTISTA 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/08/1920 22<br />

Capor<strong>al</strong>e MATTIELLO SETTIMIO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/05/1913 29<br />

C.le Magg. MATTONAI OTTAVIO 21 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 09/04/1915 27<br />

Soldato MAZZANTI BERTO 5 RGT. ARMATA ART. Disperso in Prigionia 13/03/1913 30<br />

Capor<strong>al</strong>e MAZZI GINO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 23/10/1919 23<br />

Sergente MEDAU ANTONIO 66 RGT. FTR. Morto in Prigionia 31/08/1918 24<br />

Soldato MEGHI CIRILLO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 23/11/1919 23<br />

Serg. Magg. MEINARDI GIOVANNI 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 09/02/1914 29<br />

Soldato MELE GAETANO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/01/1926 17<br />

Soldato MELE MICHELE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 21/05/1920 22<br />

17


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato MELILLO DONATO<br />

28 SETTORE E SOTTOSETTORE<br />

G.A.F.<br />

Disperso in Prigionia<br />

17/11/1919 23<br />

Soldato MELILLO FRANCESCO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 02/04/1920 22<br />

Soldato MELILLO SAVINO 14 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/11/1913 29<br />

Soldato MELIS ANTONIO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 20/02/1920 23<br />

C.le Magg. MELLONE VITO 32 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/03/1915 28<br />

Soldato MELLONI BRUNO 2 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 30/11/1914 28<br />

Capor<strong>al</strong>e MELLONI LUIGI 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 04/01/1915 28<br />

Capor<strong>al</strong>e MENABUE DARIO 2 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 20/01/1916 27<br />

Capor<strong>al</strong>e MENCARINI BRUNO 43 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 08/09/1917 25<br />

Soldato MENCARONI LORENZO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 12/06/1920 22<br />

Soldato MENEGHESSO NARCISO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 28/05/1916 26<br />

C.le Magg. MENGOZZI NINO 1 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 15/07/1918 24<br />

Capor<strong>al</strong>e MERCALLI PIETRO 26 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 26/03/1910 32<br />

Capor<strong>al</strong>e MERCURI GIUSEPPE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 22/04/1918 24<br />

Soldato MERCURI MICHELANGELO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/05/1920 22<br />

Soldato MERLO MARIO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 17/04/1919 23<br />

Soldato MEROLA ANIELLO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/10/1920 22<br />

Soldato MEROLA FRANCESCO 8 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 25/11/1921 21<br />

Soldato MESSINA SANTO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/08/1917 25<br />

Soldato MICCIO ANTONINO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 28/04/1914 28<br />

Capor<strong>al</strong>e MICELI MICHELE<br />

32 SETTORE E SOTTOSETTORE<br />

G.A.F.<br />

Disperso in Prigionia<br />

30/05/1916 26<br />

Soldato MICELI PASQUALE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/02/1914 29<br />

Soldato MICHIELON VITTORIO 24 RGPT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 02/12/1922 20<br />

Capor<strong>al</strong>e MIGLIORI MEDARDO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/09/1920 22<br />

Soldato MIGNARDI ANTONIO 52 GR. ART. Disperso in Prigionia 18/06/1921 21<br />

Capor<strong>al</strong>e MILAN SILVIO 5 RGT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 27/10/1913 29<br />

Soldato MILONE SAUL OSPEDALI SAN. Disperso in Prigionia 27/08/1918 24<br />

Serg. Magg. MILUTIN ETTORE 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 05/04/1919 23<br />

Soldato MINARINI ANGELO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/04/1914 28<br />

Soldato MINASI SAVERIO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 24/02/1920 23<br />

Capor<strong>al</strong>e MINERVINO ARMANDO C.DI ED ENTI VARI ART. Disperso in Prigionia 30/07/1920 22<br />

Soldato MINOCCHI ORESTE 204 RGT.ART. DIV. CC.NN. Disperso in Prigionia 24/08/1918 24<br />

Soldato MODENA SANTE 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 01/04/1920 22<br />

Soldato MODICA GIORGIO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 10/07/1918 24<br />

Soldato MOLINARO ANTONIO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 27/01/1920 23<br />

Soldato MOLINARO FELICE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 21/01/1921 22<br />

Soldato MOLINO G.MARIA 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 16/05/1919 23<br />

Soldato MONACELLI DONATO 135 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/09/1919 23<br />

Soldato MONACO ATTILIO 203 BTG. MITR. Disperso in Prigionia 04/08/1920 22<br />

C.le Magg. MONDONI ETTORE 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 16/09/1917 25<br />

C.le Magg. MONDUCCI MARIO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 05/05/1915 27<br />

Soldato MONOMI ANGELO 133 RGT.ART.DIV.CORAZZ. Disperso in Prigionia 27/08/1915 27<br />

Soldato MONTANARI GALLIANO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 06/09/1915 27<br />

18


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato MONTEBUGLIO VINCENZO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/11/1914 28<br />

Soldato MONTEFUSCO SILVERIO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 12/02/1914 29<br />

Soldato MONTEVECCHI UMBERTO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/01/1913 30<br />

Sergente MONTI MARIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 13/03/1916 27<br />

Capor<strong>al</strong>e MONTI OSVALDO 22 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 11/02/1913 30<br />

Soldato MORANDI LUIGI 3 RGT. ART. C.D.A. Disperso in Prigionia 27/12/1915 27<br />

C.le Magg. MORANDO ALDO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/10/1920 22<br />

Soldato MORANO NICOLA 20 RGT. FTR. Morto in Prigionia 03/05/1914 28<br />

Serg. Magg. MORELLI VINCENZO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 25/04/1911 31<br />

Mar. Ord. MORETTI GABRIELE 702^ SEZ. MISTA CC. Disperso in Prigionia 22/09/1903 39<br />

V. Capo Sq. MORICONI OTELLO 170 LEGIONE M.V.S.N. Disperso in Prigionia 18/10/1906 36<br />

Soldato MORIGGI MARIO 27 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 08/10/1920 22<br />

Soldato MORINI MAGLIO GIUSEPPE 39 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 18/07/1920 22<br />

Soldato MORO SILVIO 203 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 12/02/1920 23<br />

Soldato MORONI BALILLA 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 24/01/1921 22<br />

Capor<strong>al</strong>e MORRA SALVATORE 70 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 13/07/1917 25<br />

Soldato MORUZZI RENATO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/01/1916 27<br />

C.le Magg. MOSCA ANTONIO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/01/1915 28<br />

Soldato MOSCATELLI GIUSEPPE 6 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 30/09/1919 23<br />

C.le Magg. MOSCONI LUIGI 21 RGT. GENIO Disperso in Prigionia 12/03/1916 27<br />

Capor<strong>al</strong>e MOSSUTO ANTONIO 21 RGT. GENIO Disperso in Prigionia 01/01/1917 26<br />

Soldato MUCCI REMIGIO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/05/1913 29<br />

Soldato MURATORE GIROLAMO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 27/09/1922 20<br />

Soldato MURESU PIETRO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 15/04/1919 23<br />

Soldato MUSCOLO GIUSEPPE 39 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 24/02/1921 22<br />

Capor<strong>al</strong>e NADALINI BRUNO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 09/08/1921 21<br />

Soldato NAIMO VINCENZO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 20/02/1911 32<br />

Soldato NANETTI AMALFI 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/06/1920 22<br />

Soldato NANI GIOVANNI 1 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 24/04/1918 24<br />

Soldato NANIA GIUSEPPE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 16/08/1913 29<br />

Capor<strong>al</strong>e NANNETTI GIUSEPPE 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 18/10/1912 30<br />

Soldato NANNI GUIDO 57 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 10/03/1910 33<br />

Soldato NANNINI GUIDO 203 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 22/02/1916 27<br />

Soldato NAPOLITANO RAFFAELE 65 OSPEDALE DA CAMPO SAN. Disperso in Prigionia 05/01/1913 30<br />

Soldato NAPPI PIETRO 10 CENTRO AUTO. Disperso in Prigionia 26/12/1913 29<br />

Sergente NARDECCHIA NATALE 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 23/12/1918 24<br />

Soldato NARDELLI DOMENICO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 31/08/1911 31<br />

Capor<strong>al</strong>e NARDINI RINALDO 50 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 16/10/1917 25<br />

Soldato NARDUZZO TULLIO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 27/11/1919 23<br />

Sergente NASSIMBENI ELIO 21 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 12/01/1913 30<br />

C.le Magg. NASTRINO DOMENICO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/09/1911 31<br />

Soldato NATALE GIUSEPPE 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/03/1921 22<br />

Soldato NAVOLIO DONATO 21^ CP. CHIMICA GENIO Disperso in Prigionia 12/07/1920 22<br />

19


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato NAZIONALE UMBERTO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/12/1915 27<br />

Capor<strong>al</strong>e NEGRI ANGIOLINO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 05/08/1915 27<br />

C.le Magg. NEGRI GINO 65 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 20/03/1916 26<br />

Soldato NEGRI MICHELE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 13/09/1919 23<br />

C.le Magg. NEGRI ORESTE 202 RGT.ART. DIV. CC.NN. Disperso in Prigionia 05/04/1920 22<br />

Soldato NEGRO ERNESTO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/02/1921 22<br />

Soldato NEGRO OSCAR 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 25/09/1919 23<br />

Soldato NERI ERMELINDO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 13/01/1920 23<br />

Capor<strong>al</strong>e NERI PRIMO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 10/06/1920 22<br />

Soldato NEVOLO DOMENICO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 01/06/1914 28<br />

Soldato NICCOLINI GUIDO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/05/1920 22<br />

Capor<strong>al</strong>e NICHELE BRUNO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 20/09/1912 30<br />

Carabiniere NICOLIS NICOLA 105^ SEZ. MISTA CC. Disperso in Prigionia 22/04/1921 21<br />

Soldato NICOLOSI SALVATORE 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/01/1917 26<br />

Sergente NICOSIA MARIO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/01/1921 22<br />

Soldato NIGRO GIUSEPPE 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 10/09/1921 21<br />

Soldato NOBILI FERNANDO 53 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 19/02/1918 25<br />

Soldato NOBIS SANTE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/11/1918 24<br />

Soldato NOCETTI CELSO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/10/1919 23<br />

Sergente NOGARA GIOVANNI C.DI ED ENTI VARI GENIO Disperso in Prigionia 01/09/1906 36<br />

Soldato NORBIATO BRUNO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 04/11/1915 27<br />

Soldato NOTA FRANCESCO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/01/1921 22<br />

Soldato NUZZI ORAZIO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 10/10/1918 24<br />

Soldato NUZZO GIUSEPPE 39 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/01/1920 23<br />

Soldato NUZZO RAFFAELE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/02/1921 22<br />

Soldato OLIVA ANGELO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 09/08/1920 22<br />

Sergente OLIVA ANIELLO 30 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 10/10/1920 22<br />

Soldato OLIVA REALINO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 27/01/1920 23<br />

C.le Magg. OLIVIERI AURELIO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 27/09/1910 32<br />

Soldato OMBELLINI LUIGI 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 05/09/1917 25<br />

Soldato ONELLI MARIO 15 AUTOREP. AUTO. Disperso in Prigionia 22/12/1916 26<br />

Soldato ONOFRILLO PASQUALE 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 06/02/1916 27<br />

Soldato ORIBELLI PRIMO 1 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 25/02/1919 24<br />

Soldato ORLANDI FRANCESCO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/10/1914 28<br />

Soldato ORLANDI RENATO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 15/08/1921 21<br />

Capor<strong>al</strong>e ORLANDO UMBERTO 204 RGT.ART. DIV. CC.NN. Disperso in Prigionia 01/08/1910 32<br />

C.le Magg. ORNAGHI MARIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 11/06/1917 25<br />

Soldato ORSINI EDOARDO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/08/1921 21<br />

Soldato ORTICA ANGELO 157 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/07/1917 25<br />

Capor<strong>al</strong>e ORTIS GIACOMO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 28/02/1920 23<br />

Soldato ORTOLANI SETTIMIO 1 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 17/11/1919 23<br />

Serg. Magg. OSCURELLI PALMIRO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 31/03/1912 30<br />

Soldato OSTERBAURER MARIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 30/01/1918 25<br />

20


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato OSTI GIORGIO 62 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 30/07/1918 24<br />

Soldato OVIDI ANTONIO 7 CENTRO AUTO. Disperso in Prigionia 15/12/1912 30<br />

Soldato OZZANO LUIGI 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/03/1922 21<br />

Soldato PACELLI DOMENICO 24 RGPT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 05/02/1921 22<br />

Soldato PACINI EFISIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 10/02/1921 22<br />

Soldato PACINI GIUSEPPE 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/10/1918 24<br />

Soldato PADULI IVONE 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 02/04/1916 26<br />

Soldato PAGLIAZZO GIUSEPPE 142 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 18/02/1914 29<br />

Soldato PAGLIUCA DONATO 16 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/03/1911 32<br />

Soldato PAGLIUCA LUIGI 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 16/08/1920 22<br />

Soldato PALA ELIO 33 RGT. FANT.CARR. CARR. Disperso in Prigionia 03/04/1915 27<br />

Soldato PALAZZESI AMATO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 18/01/1914 29<br />

Soldato PALAZZOLO PAOLO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 02/08/1920 22<br />

Soldato PALAZZOLO SALVATORE 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 04/03/1920 23<br />

Soldato PALDINO GIUSEPPE 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 23/03/1916 26<br />

C.le Magg. PALERMO ANTONIO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/10/1913 29<br />

Soldato PALESTRA PAOLO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 29/10/1915 27<br />

Soldato PALETTA LUIGI 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 24/05/1911 31<br />

C.le Magg. PALLOTTA MASSIMO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 27/06/1918 24<br />

Soldato PALMIGIANI FEDERICO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/11/1920 22<br />

Soldato PANACCIO GIUSEPPE 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 27/03/1914 28<br />

Soldato PANARIELLO CIRO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 04/02/1914 29<br />

Soldato PANCIROLI GINO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 02/10/1992 50<br />

Soldato PANDOLFI VINCER 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 31/07/1920 22<br />

Soldato PANIGATI GIUSEPPE 21 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 15/12/1919 23<br />

Capor<strong>al</strong>e PANTANINO FRANCESCO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/04/1919 23<br />

Soldato PAOLILLO MATTEO 24 RGPT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 10/05/1921 21<br />

Soldato PAOLINI ARMANDO 20 RGT. GENIO Disperso in Prigionia 06/12/1921 21<br />

Cam. Nera PAOLINI GIOVANNI 132 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 18/10/1910 32<br />

V. Capo Sq. PAPAGNI DOMENICO 150 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 01/05/1913 29<br />

Soldato PAPARELLA GIUSEPPE 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/01/1912 31<br />

Soldato PAPERINI GINO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/10/1920 22<br />

C.le Magg. PAPPALARDO VENERO 142 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/11/1912 30<br />

Soldato PAPPATERRA FRANCESCO 16 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/05/1920 22<br />

Soldato PARASCANDOLO MICHELE 96 OSPEDALE DA CAMPO SAN. Disperso in Prigionia 19/04/1912 30<br />

Capor<strong>al</strong>e PARIGI SESTILIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 24/09/1919 23<br />

Soldato PARIMBELLI MARIO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 27/03/1916 26<br />

Soldato PARISELLA FIORINO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 30/08/1921 21<br />

Capor<strong>al</strong>e PARISI GIAMBATTISTA GRUPPI LAVORATORI GENIO Disperso in Prigionia 02/02/1903 40<br />

Soldato PARODI GIACOMO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 04/01/1917 26<br />

Soldato PARRELLA PELLEGRINO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/07/1920 22<br />

C.le Magg. PARRILLO GIUSEPPE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 16/12/1920 22<br />

Serg. Magg. PASANISI TOMMASO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 09/03/1916 27<br />

21


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato PASCALE SABATO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 15/08/1922 20<br />

Soldato PASCARELLA GENNARO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 02/09/1921 21<br />

Capor<strong>al</strong>e PASCIUTO MATTEO 17 SZ. SAN. Disperso in Prigionia 31/01/1916 27<br />

Soldato PASI GIULIO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 15/02/1912 31<br />

Soldato PASINI FELICE 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 31/01/1916 27<br />

Soldato PASQUALE DOMENICO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/03/1920 22<br />

C.le Magg. PASQUALI CORRADO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 31/10/1915 27<br />

Capor<strong>al</strong>e PASQUALI UMBERTO 204 RGT.ART. DIV. CC.NN. Disperso in Prigionia 26/11/1919 23<br />

Soldato PASQUINI UMBERTO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 11/03/1915 28<br />

Sergente PASSANTI EMILIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 01/04/1914 28<br />

Soldato PASSARIELLO VINCENZO 39 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/07/1913 29<br />

Soldato PASSINI BIAGIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 31/01/1919 24<br />

Soldato PASTORINO MARIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 28/07/1918 24<br />

Soldato PATANE‘ GIOVANNI 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 02/02/1919 24<br />

Soldato PATRIA UMBERTO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 10/07/1918 24<br />

Soldato PATTUGLIA MARIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 30/05/1919 23<br />

C.le Magg. PAUZIN VITTORIO 5 GR. ART. Disperso in Prigionia 19/05/1919 23<br />

Sergente PAVAN ANTONIO 455 OSPEDALE DA CAMPO SAN. Disperso in Prigionia 28/03/1917 25<br />

C.le Magg. PAVAN PRIMO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 20/07/1920 22<br />

Soldato PAVANELLO GIUSEPPE 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 16/01/1916 27<br />

Soldato PAVANI SETTIMIO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/09/1920 22<br />

Soldato PAVESE SALVATORE 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 31/03/1914 28<br />

Soldato PAVOLUCCI LUIGI 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 09/12/1914 28<br />

Soldato PAVONE ANTONINO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 23/04/1917 25<br />

Soldato PEDRAZZOLI ARONNE 21 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 05/05/1920 22<br />

Soldato PEDRETTI ATTILIO 21 BTG. COLL. GENIO Disperso in Prigionia 13/12/1916 26<br />

Soldato PEGORARO SERENO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 28/03/1920 22<br />

Soldato PEGORIN ANTONIO 1 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 31/05/1918 24<br />

Soldato PEGORIN OTTORINO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 11/12/1918 24<br />

Soldato PELLEGRINO COSIMO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 16/12/1914 28<br />

Soldato PELLERITO GIOVANNI 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 17/01/1920 23<br />

Soldato PELOSI SERGIO 80 AUTOREP. AUTO. Disperso in Prigionia 27/03/1920 22<br />

Soldato PENTA PASQUALE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/10/1921 21<br />

Soldato PERI FRANCESCO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/07/1918 24<br />

Soldato PERON GIACCHINO 1 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 15/01/1919 24<br />

Soldato PERRECA LUIGI 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 11/08/1917 25<br />

Soldato PERRI ANGELO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/08/1915 27<br />

Capor<strong>al</strong>e PERRI GIUSEPPE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 06/01/1916 27<br />

Sergente PERRONE VINCENZO 21 RGT. GENIO Disperso in Prigionia 01/12/1920 22<br />

Soldato PERRONI GIULIO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 02/01/1912 31<br />

Soldato PERROTTA VINCENZO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 15/12/1920 22<br />

Soldato PESARESI ADAMO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/06/1914 28<br />

Soldato PESCI GIUSEPPE 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 31/01/1920 23<br />

22


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato PETRILLI FRANCESCO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/02/1921 22<br />

Soldato PETRUOLO FRANCESCO 12 RGT. ART.DIV.FANT. Disperso in Prigionia 15/08/1918 24<br />

Soldato PETTA EMILIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 10/09/1916 26<br />

Capor<strong>al</strong>e PETTINARI LUIGI 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 04/01/1918 25<br />

Soldato PETTINELLA ALFREDO 12 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/01/1920 23<br />

Capor<strong>al</strong>e PEVIANI LUIGI 21 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 15/05/1916 26<br />

Soldato PEZZETTI FRANCESCO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/12/1918 24<br />

Soldato PIANTADOSI PIETRO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/06/1922 20<br />

Capor<strong>al</strong>e PICCHIOTTI RENATO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 30/10/1914 28<br />

Soldato PICCICUTO SALVATORE 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/02/1919 24<br />

Soldato PICCININI RENZO GRUPPI LAVORATORI GENIO Disperso in Prigionia 09/08/1913 29<br />

Soldato PICCIRILLO DAVIDE 21 RGT. GENIO Disperso in Prigionia 13/05/1920 22<br />

Soldato PICCIRILLO GENEROSO 34 SZ. SAN. Disperso in Prigionia 24/11/1920 22<br />

Soldato PICCO ERNESTO 21 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 04/12/1918 24<br />

Soldato PICCOLI ALDO III GR. ART. CA Disperso in Prigionia 25/07/1916 26<br />

Soldato PICCOLILLO ARMANDO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/02/1920 23<br />

Soldato PICOLLO MARIO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/09/1921 21<br />

Soldato PIEGARI VINCENZO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 24/07/1920 22<br />

Soldato PIEMONTE GIUSEPPE 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 24/10/1917 25<br />

Soldato PIERI GUERRADO 65 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 02/10/1916 26<br />

Soldato PIERMARINI GIUSEPPE 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/03/1919 24<br />

Soldato PIETRANTONIO DOMENICO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 31/03/1916 26<br />

Soldato PIETROBONO SISTO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 15/12/1912 30<br />

Soldato PIETROVITO GIUSEPPE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 20/09/1921 21<br />

Capor<strong>al</strong>e PIFFERI LUIGI 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 10/08/1919 23<br />

C.le Magg. PIFFERI PIETRO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 26/11/1916 26<br />

Soldato PIGNATARO GIUSEPPE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/03/1915 27<br />

Capor<strong>al</strong>e PIGNATTI ALBINO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/05/1920 22<br />

C.le Magg. PINNA ALDO 6 GR. ART. Disperso in Prigionia 12/05/1915 27<br />

Soldato PINNA FEDERICO 6 GR. ART. Disperso in Prigionia 21/02/1921 22<br />

Sergente PINTO PIETRO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 22/09/1917 25<br />

Capor<strong>al</strong>e PINTUS FRANCESCO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 25/10/1919 23<br />

Soldato PIOVAN GUGLIELMO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 28/11/1920 22<br />

C.le Magg. PIOVANELLI BATTISTA 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 20/08/1912 30<br />

Soldato PIPITONE VINCENZO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/05/1918 24<br />

Soldato PIPOLA PASQUALE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/01/1921 22<br />

Soldato PIRAINO ANTONIO 21 RGT. GENIO Disperso in Prigionia 17/04/1914 28<br />

Soldato PIRANI ARDUINO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 10/04/1917 25<br />

Sergente PIRAZZINI FERDINANDO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/07/1915 27<br />

Soldato PIRONI ALFREDO 141 RGT.(541) FTR. Disperso in Prigionia 29/05/1910 32<br />

Soldato PISCIONERI GIOVANNI BATTISTA 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 31/03/1920 22<br />

Serg. Magg. PISTONE GIUSEPPE 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 30/06/1917 25<br />

Soldato PISTONE MARIO 26 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 03/07/1920 22<br />

23


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato PISTONI NUNZIO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 23/10/1912 30<br />

Soldato PIZZAGALLI GIUSEPPE 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 19/08/1918 24<br />

Soldato PIZZINI GIUSEPPE 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 05/12/1920 22<br />

Soldato PIZZIOLI DORANDO BRUNO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 15/12/1916 26<br />

Soldato PIZZIRANI ERIO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 04/09/1921 21<br />

Capor<strong>al</strong>e PIZZOLI GINO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 07/11/1913 29<br />

Sergente PLEBANI GIUSEPPE 204 BTG. GENIO Disperso in Prigionia 05/08/1916 26<br />

C.le Magg. PLUTINO SEBASTIANO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/09/1917 25<br />

Soldato POLI ANGELO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 24/10/1921 21<br />

Capor<strong>al</strong>e POLI GIACOMO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 12/05/1919 23<br />

Soldato POLITO VALENTINO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 06/12/1920 22<br />

Soldato POLIZZOTTO FRANCESCO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 19/08/1916 26<br />

C.le Magg. POLLES ARMANDO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 07/03/1918 25<br />

Soldato POLONIO ANGELO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 19/08/1920 22<br />

Soldato POMPEI CORRADO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/08/1920 22<br />

Soldato PONTE DOMENICO 22 RGPT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 13/03/1910 33<br />

Soldato PONTI AUGUSTO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 12/08/1917 25<br />

Soldato PONTILLO RAFFAELE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/11/1921 21<br />

Soldato PONTRELLI ANTONIO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 16/10/1918 24<br />

Soldato PORRU LUIGI 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 05/01/1920 23<br />

Soldato POTA GIOVANNI 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/01/1921 22<br />

Soldato POZZETTO VIRGILIO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/05/1915 27<br />

C.le Magg. PRATICO ANTONIO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/11/1913 29<br />

C.le Magg. PREARO RODOLFO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/05/1915 27<br />

Soldato PREMI OTELLO 8 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 16/04/1911 31<br />

Soldato PREVITERA SEBASTIANO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 03/04/1918 24<br />

Soldato PRIETTI NINO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/12/1914 28<br />

Soldato PRIMI ORFEO 203 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 27/08/1920 22<br />

C.le Magg. PRIORIELLO PASQUALE CARMINE 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 09/12/1914 28<br />

Soldato PRODI RENATO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 20/07/1914 28<br />

Sergente PROIA ALDO 204 SZ. SAN. Disperso in Prigionia 21/01/1918 25<br />

Soldato PROIETTI ARDUINO 52 GR. ART. Disperso in Prigionia 06/05/1915 27<br />

Soldato PROTA SAVERIO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 15/10/1922 20<br />

Capor<strong>al</strong>e PROTANI RENATO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 24/07/1917 25<br />

Capor<strong>al</strong>e PROTOPAPA GIORGIO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/02/1916 27<br />

Soldato PROVVEDI UBALDO 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 10/01/1915 28<br />

Serg. Magg. PRUSSI RENATO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/06/1917 25<br />

Soldato PUCCETTI ETTORE 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 16/03/1921 22<br />

C.le Magg. PUCCI ILDO 33 RGT. FANT.CARR. CARR. Disperso in Prigionia 14/08/1915 27<br />

C.le Magg. PUGGIONI FILIBERTO 43 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 17/06/1918 24<br />

Soldato PUGLIESE GIROLAMO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/02/1914 29<br />

Soldato PULEIO PASQUALE 22 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 15/04/1922 20<br />

Soldato PUNGITORE GIUSEPPE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/10/1915 27<br />

24


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Capor<strong>al</strong>e PURICELLI AMBROGIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 23/03/1916 26<br />

Soldato PUTANO BISTI ALFIERO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 24/01/1918 25<br />

C.le Magg. PUZZO VINCENZO 207 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/01/1920 23<br />

Capor<strong>al</strong>e QUAINI PIETRO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 15/03/1919 24<br />

Capor<strong>al</strong>e QUARANTA BATTISTA 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 21/08/1919 23<br />

Soldato QUARNETI GIUSEPPE 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/10/1912 30<br />

Soldato QUATTROMANI GIUSEPPE 60 BTG. GENIO Disperso in Prigionia 08/07/1920 22<br />

Soldato QUINTE FRANCESCO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 01/03/1918 25<br />

Soldato QUINZANINI GIUSEPPE 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 16/03/1920 23<br />

Soldato RABAZZI ROBUSTO 4 GR. ART. Disperso in Prigionia 24/04/1920 22<br />

Soldato RABITTI ALFREDO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/03/1920 23<br />

Soldato RABUANO GIOVANNI 12 RGT. ART.DIV.FANT. Disperso in Prigionia 11/03/1917 26<br />

Capor<strong>al</strong>e RACHIELE RAFFAELE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/02/1912 31<br />

Soldato RACITI ANTONINO 10 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 28/06/1920 22<br />

C.le Magg. RADICCHI GUALTIERO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 24/05/1914 28<br />

Soldato RAGAZZINI DECIO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 24/02/1912 31<br />

Capor<strong>al</strong>e RAGAZZINI GUALTIERO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 27/05/1915 27<br />

Soldato RAGGI PAOLO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 15/06/1918 24<br />

Soldato RAIMONDI GIACOMO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 19/04/1920 22<br />

Soldato RAIMONDI ONOFRIO 9 RGT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 28/01/1913 30<br />

Soldato RAIMONDO ANTONIO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 24/08/1918 24<br />

Soldato RAMBELLI GIUSEPPE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 05/12/1919 23<br />

Soldato RAMPIN GINO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 10/09/1916 26<br />

Cam. Nera RANALDI AUGUSTO 114 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 09/01/1906 37<br />

Soldato RANALLETTA ARTURO 76 AUTOREP. AUTO. Disperso in Prigionia 28/09/1921 21<br />

Soldato RASPAVOLO TOMMASO 3 BTG. TERR. MOBILE FTR. Disperso in Prigionia 24/04/1914 28<br />

Capor<strong>al</strong>e RATTO SALVATORE 90 SZ. SAN. Disperso in Prigionia 26/09/1916 26<br />

Soldato RAVAGNANI BRUNO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 13/12/1919 23<br />

Capor<strong>al</strong>e RAZZOLI CLEMENTINO 2 RGT ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 15/06/1918 24<br />

Soldato RE PIETRO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 20/02/1919 24<br />

Soldato REBESCHI SERGIO 3 NUCLEO CHIRURGICO SAN. Disperso in Prigionia 02/02/1917 26<br />

Soldato RECCHIUTI LUIGI 8 SZ. SAN. Disperso in Prigionia 09/04/1917 25<br />

Soldato REDA ROBERTO 3 BTG. TERR. MOBILE FTR. Disperso in Prigionia 07/06/1916 26<br />

Soldato REGGIANI ARNALDO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 29/05/1913 29<br />

Soldato REGGIMENTI ALBERINO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 28/09/1918 24<br />

Soldato REMIGI CARLO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 18/05/1913 29<br />

Cam. Nera RENDA SAVERIO 174 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 04/09/1902 40<br />

Soldato REPETTI CARLO 65 OSPEDALE DA CAMPO SAN. Disperso in Prigionia 10/09/1912 30<br />

Soldato RESCIGNO GIUSEPPE 42 RGT. GENIO Disperso in Prigionia 03/10/1912 30<br />

C.le Magg. RESTANTE FILIPPO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 20/01/1921 22<br />

Soldato RESTI ANGIOLO 1 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 19/10/1912 30<br />

Soldato RIBONI ETTORE 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 19/01/1914 29<br />

Soldato RICCHIERI UMBERTO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 04/04/1914 28<br />

25


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato RICCHIUTO MARTINO 27 SZ. SAN. Disperso in Prigionia 02/05/1915 27<br />

Soldato RICCI ENRICO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 05/03/1912 31<br />

Cam. Nera RICCI FRANCESCO 118 LEGIONE M.V.S.N. Disperso in Prigionia 04/10/1910 32<br />

Soldato RICCIARDI PIETRO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 24/09/1918 24<br />

Soldato RICCIO ALFONSO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 22/09/1922 20<br />

Soldato RICCO GIUSEPPE 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 18/10/1921 21<br />

Sergente RICHIUSA EMILIO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/11/1916 26<br />

Soldato RIFICI CARMELO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/03/1921 21<br />

Soldato RIGHI LUIGI 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/01/1914 29<br />

Soldato RISELLI MARCELLINO XI BTG. CARRI CARR. Disperso in Prigionia 20/03/1921 21<br />

Soldato RIVA BATTISTA 132 RGT. FANT.CARR. CARR. Disperso in Prigionia 19/09/1919 23<br />

Soldato RIVA FRANCESCO 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 18/05/1920 22<br />

Soldato RIVA SALVATORE 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 20/05/1920 22<br />

Soldato RIVELLI ARCANGELO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 07/04/1920 22<br />

Soldato RIZZO ANTONIO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 27/02/1919 24<br />

Soldato RIZZO GIUSEPPE 24 RGPT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 06/05/1921 21<br />

Soldato RIZZO LORENZO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 10/12/1921 21<br />

Soldato ROBERTI ARISTIDE<br />

BTG.CONTROCARRO E SEMOVENTI<br />

Disperso in Prigionia<br />

ART.<br />

30/11/1914 28<br />

Soldato ROCCO ISIDORO 12 RGT. ART.DIV.FANT. Disperso in Prigionia 22/08/1914 28<br />

C.le Magg. ROLFINI RENATO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 27/01/1920 23<br />

Soldato ROMAGNOLO ROSARIO 36 CP. COMM. Disperso in Prigionia 01/04/1916 26<br />

Sergente ROMANI VINCENZO 6 RGT. ARMATA ART. Disperso in Prigionia 27/01/1911 32<br />

Soldato ROMANO GIOVAMBATTISTA 205 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 07/12/1919 23<br />

C.le Magg. ROMBI PASQUALINO 21 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 01/04/1918 24<br />

Soldato ROMEO CLEMENTE 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 22/12/1913 29<br />

Soldato ROMERSI OTTAVIO 2 RGT ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 23/09/1918 24<br />

Soldato RONCUCCI NELLO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 13/05/1919 23<br />

Sergente RONDELLO GIOVANNI 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 18/10/1916 26<br />

C.le Magg. RONDINI BALDASSARE 63 BTG. GENIO Disperso in Prigionia 25/02/1910 33<br />

Soldato RONTINI ALBERTO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 01/08/1914 28<br />

Soldato ROSANELLI LINO 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 31/12/1919 23<br />

Soldato ROSINI UMBERTO 15 RGT.(515) FTR. Disperso in Prigionia 16/10/1916 26<br />

Soldato ROSSI ADRIANO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 31/01/1921 22<br />

Soldato ROSSI FRANCESCO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 30/08/1918 24<br />

Soldato ROSSI GIOCONDO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 10/08/1920 22<br />

Soldato ROSSI GUIDO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 07/07/1917 25<br />

Soldato ROSSI LUIGI 21 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 06/09/1920 22<br />

Soldato ROSSI UMBERTO 85 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 13/09/1911 31<br />

Soldato ROVIELLO RAFFAELE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/01/1921 22<br />

Sergente RUBANO VINCENZO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 15/05/1913 29<br />

Soldato RUBERTO PIETRO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 29/05/1921 21<br />

Soldato RUGGERI ANTONIO 31 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/07/1916 26<br />

Soldato RUGGERI MARIO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 05/12/1920 22<br />

26


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Cam. Nera RUGGIERI CARLO 129 LEGIONE M.V.S.N. Disperso in Prigionia 31/08/1910 32<br />

Soldato RUGGIERI DOMENICANT. 4 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/08/1920 22<br />

Soldato RUGGIERI LELIO 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 05/06/1918 24<br />

C.le Magg. RUGGIERO NICOLA 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/03/1911 32<br />

Soldato RUGGIERO VINCENZO 960 OSPEDALE DA CAMPO SAN. Disperso in Prigionia 30/08/1917 25<br />

Capo Sq. RUSSI DOMENICO 233 LEGIONE M.V.S.N. Disperso in Prigionia 12/10/1906 36<br />

Soldato RUSSO ANGIOLINO 65 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/02/1918 25<br />

Soldato RUSSO BIAGIO 201 BTG. GENIO Disperso in Prigionia 12/05/1919 23<br />

Soldato RUSSO FRANCESCO 479 OSPEDALE DA CAMPO SAN. Disperso in Prigionia 16/01/1912 31<br />

Capor<strong>al</strong>e RUSSO GERARDO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 16/02/1914 29<br />

Capor<strong>al</strong>e RUSSO LUIGI 66 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/03/1917 26<br />

Soldato RUSSO MARIO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/12/1921 21<br />

Soldato RUSSO ORAZIO 26 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 30/11/1915 27<br />

Soldato RUSSO SALVATORE 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 14/03/1914 29<br />

C.le Magg. RUSSOLO PIETRO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 14/09/1916 26<br />

Soldato SACCENTE MARCO 20 RGT. GENIO Disperso in Prigionia 12/10/1916 26<br />

Soldato SACCHETTI GINO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 12/06/1920 22<br />

Soldato SACCO GIOVANNI 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 08/10/1921 21<br />

Soldato SACCOMAN ORFEO 17 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 31/03/1916 26<br />

Soldato SAGGIOMO MARIO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 18/12/1919 23<br />

C.le Magg. SALERNO DOMENICO 142 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 20/09/1912 30<br />

Soldato SALETTI LUIGI 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 30/05/1920 22<br />

Capor<strong>al</strong>e SALFO PASQUALE 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 20/10/1921 21<br />

Soldato SALIERNO ANGELO 27^ SQD. PAN. WEISS Disperso in Prigionia 22/11/1914 28<br />

Soldato SALUTINI ANTONIO 142 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 12/06/1919 23<br />

Soldato SALVADORI GIOVANNI 203 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 09/09/1916 26<br />

V. Capo Sq. SALVAGGIO FRANCESCO 174 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 14/09/1906 36<br />

Soldato SALVATORE GUERRINO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 15/11/1916 26<br />

Soldato SALVATORE LIBERO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 02/07/1921 21<br />

Soldato SALZERI DOMENICO 4 RGT. FANT.CARR. CARR. Disperso in Prigionia 04/06/1920 22<br />

Cam. Nera SAMMARITANO DIEGO 174 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 08/11/1910 32<br />

Capor<strong>al</strong>e SAMPAOLO GUIDO 203 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 28/03/1920 22<br />

Soldato SANNA VINCENZO IV BTG. ARTIERI Disperso in Prigionia 09/10/1904 38<br />

Soldato SANSONE ANGELO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 10/10/1918 24<br />

Soldato SANTARELLA SILVIO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 27/04/1922 20<br />

Soldato SANTILLI DOMENICO 42 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 27/05/1920 22<br />

Sergente SANTONASTASO FRANCESCO 205 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 01/10/1920 22<br />

Soldato SANTONASTASO MICHELE 39 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 02/10/1918 24<br />

Soldato SAPIGNI GIOVANNI 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 19/03/1916 27<br />

Soldato SARCINA ANGELO ANTONIO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 22/06/1921 21<br />

Cam. Nera SARCINA GIUSEPPE 233 LEGIONE M.V.S.N. Disperso in Prigionia 28/01/1911 32<br />

Soldato SAUSA SALVATORE<br />

31 SETTORE E SOTTOSETTORE<br />

G.A.F.<br />

Disperso in Prigionia<br />

06/04/1916 26<br />

Cam. Nera SAUSTO VINCENZO 156 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 11/07/1913 29<br />

27


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato SAVINELLI GIUSEPPE 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 12/12/1912 30<br />

C.le Magg. SBORDONI ANGELO 1 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 06/08/1918 24<br />

C.le Magg. SCAGLIOTTI GIUSEPPE 4 RGT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 17/09/1914 28<br />

Soldato SCALAMBRA GUIDO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/05/1912 30<br />

Capor<strong>al</strong>e SCALISE DOMENICO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 12/04/1914 28<br />

Soldato SCALISE GIOVANNI 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/06/1917 25<br />

Sergente SCARAMUZZINO GIUSEPPE 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 09/03/1918 25<br />

Soldato SCARDELLATO VITTORIO 115 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 05/08/1916 26<br />

Soldato SCAVONE ANTONIO 116 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 30/03/1916 26<br />

V. Capo Sq. SCHIAVO DOMENICO 174 LEGIONE M.V.S.N. Disperso in Prigionia 06/10/1911 31<br />

Soldato SCHIAVONE LUIGI 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/04/1919 23<br />

Cam. Nera SCILIMATI MICHELE 150 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 13/08/1902 40<br />

Soldato SCIROCCO LUIGI 7 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 14/10/1918 24<br />

Soldato SCOTESE ARMANDO 10 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 16/04/1915 27<br />

Soldato SCOTTI GIOVANNI BATTISTA 52 GR. ART. Disperso in Prigionia 11/03/1919 24<br />

Soldato SCOTTO DI TELLA VINCENZO 8 RGT. GENIO Disperso in Prigionia 04/05/1913 29<br />

Soldato SCUTELLA ANTONINO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 15/03/1913 30<br />

Capor<strong>al</strong>e SEREGNI SECONDO 203 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 29/03/1918 24<br />

Soldato SERRA ANTONIO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 12/04/1920 22<br />

Soldato SERRATORE DOMENICO 40 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/10/1922 20<br />

Soldato SERVIDIO GUIDO 3 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 01/01/1920 23<br />

Soldato SESSA AMEDEO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 07/09/1918 24<br />

Soldato SESSO CIRO 10 RGT. GENIO Disperso in Prigionia 25/07/1920 22<br />

Soldato SETTEMBRE SABATO AUTOGRUPPI AUTO. Disperso in Prigionia 13/08/1920 22<br />

Soldato SETTIMIO GUERRINO 805 SZ. SAN. Disperso in Prigionia 03/07/1913 29<br />

Capor<strong>al</strong>e SEVEGNANI CARLO 62 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/09/1921 21<br />

Capor<strong>al</strong>e SEVERINI ANGIOLINO 204 BTG. GENIO Disperso in Prigionia 21/10/1918 24<br />

Soldato SGAMBA FEDERICO 16 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/06/1920 22<br />

C.le Magg. SGANGA FILIPPO RGT. BTG. COLONIALI-RGPT. FTR. Disperso in Prigionia 08/01/1916 27<br />

Soldato SGRILLI GINO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 28/04/1915 27<br />

Soldato SICILIANO FILIPPO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 09/05/1913 29<br />

C.le Magg. SIGNORATO NATALE 204 RGT.ART. DIV. CC.NN. Disperso in Prigionia 19/03/1909 34<br />

C.le Magg. SILVESTRI PIETRO 21 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 23/12/1919 23<br />

Soldato SILVESTRI SAVINO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 12/01/1920 23<br />

Soldato SILVESTRI TRENTO RGT. BTG. COLONIALI-RGPT. FTR. Disperso in Prigionia 11/09/1916 26<br />

C.le Magg. SILVESTRO ANDREA 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 05/06/1919 23<br />

Sergente SIRONI MOSE 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 03/05/1918 24<br />

Capor<strong>al</strong>e SISTO CIRO AUTOGRUPPI AUTO. Disperso in Prigionia 12/02/1916 27<br />

Soldato SORBO ANTIMO 39 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 26/08/1920 22<br />

Soldato SORGATO ALDO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/08/1921 21<br />

Soldato SORICHILLO VINCENZO 31 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/09/1921 21<br />

Soldato SORRENTINO GAETANO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 23/04/1921 21<br />

Soldato SORRENTINO ROCCO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 09/04/1916 26<br />

28


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato SPAGGIARI LAERTE 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 23/01/1921 22<br />

Soldato SPANO VITO 201 RGT. ART. MOTORIZZATO Disperso in Prigionia 10/01/1920 23<br />

Soldato SPATARO SALVATORE 17 CP. GENIO Disperso in Prigionia 12/05/1909 33<br />

Soldato SPATUZZI GIOVANNI 14 RGT. G.A.F. ART. Disperso in Prigionia 06/11/1921 21<br />

Soldato SPECCHIA LUIGI LXIII BTG. MITR. Disperso in Prigionia 01/02/1913 30<br />

Soldato SPECIALE MICHELE 62 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/12/1919 23<br />

Soldato SPINOSA ENRICO 145 AUTOREP. AUTO. Disperso in Prigionia 29/01/1920 23<br />

V. Capo Sq. SPROVIERO MICHELE 150 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 21/06/1903 39<br />

V. Capo Sq. STABILE FRANCESCO 174 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 29/06/1909 33<br />

Soldato STAFFA PIETRO 3 RGT. CELERE ART. Disperso in Prigionia 13/09/1915 27<br />

Soldato STANNARDI GUERRINO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/03/1920 22<br />

Soldato STANZANI CARLO 86 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 12/08/1919 23<br />

Sergente STELLA MARCO 12 RGT. ART.DIV.FANT. Disperso in Prigionia 06/03/1921 22<br />

Cam. Nera STRINGANO RICCARDO 250 LEGIONE M.V.S.N. Disperso in Prigionia 26/04/1905 37<br />

Serg. Magg. SUCCI ATTILIO 27^ SQD. PAN. WEISS Disperso in Prigionia 14/09/1913 29<br />

Soldato SUGAMELE FRANCESCO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/01/1919 24<br />

Soldato SURACE GIUSEPPE XXVI BTG. MITR. C.D’A. Disperso in Prigionia 05/06/1912 30<br />

Soldato TAMMARO UMBERTO 4 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 31/01/1920 23<br />

Soldato TARGA FERNANDO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 18/02/1912 31<br />

Soldato TASCHINI URBANO 26 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 26/08/1918 24<br />

Soldato TASSI ELISEO 203 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 22/09/1919 23<br />

Soldato TAURISANO ANTONIO 11^ SEZ. SUSS. Disperso in Prigionia 21/11/1918 24<br />

Soldato TAVERNITI ANGELO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 27/11/1912 30<br />

Soldato TESAURO GIUSEPPE 39 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 16/01/1920 23<br />

Soldato TESTA GENNARO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 31/10/1920 22<br />

Soldato TIBALDI LUIGI 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 31/05/1921 21<br />

Cam. Nera TOMASELLI ANDREA CL BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 26/12/1912 30<br />

C.le Magg. TONEGUZZO MARIO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 09/09/1916 26<br />

Soldato TONNI ADOLFO 62 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 30/03/1911 31<br />

Soldato TORCHIA GIUSEPPE 19 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 16/01/1914 29<br />

Capor<strong>al</strong>e TOSATO ANGELO 9 RGT. ALP. Disperso in Prigionia 28/03/1918 24<br />

Soldato TOSETTO GINO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/01/1920 23<br />

Soldato TOSI ORESTE 26 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 22/09/1911 31<br />

Soldato TRADII GINO 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 23/03/1911 31<br />

Soldato TRAPASSO ROSARIO 20 RGT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 16/11/1920 22<br />

Soldato TRENCHI ARNALDO 22 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 17/09/1913 29<br />

Soldato TRIDENTI SALVATORE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 13/05/1920 22<br />

Soldato TRINCHESE SALVATORE 20 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 13/06/1920 22<br />

Soldato TROBBIANI NAZZARENO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 19/02/1915 28<br />

Soldato TROVATO FRANCESCO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/01/1915 28<br />

Soldato TUCCIA FAUSTO TARQUINIO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 27/10/1922 20<br />

Soldato TUL GIUSEPPE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 22/08/1911 31<br />

Soldato URSIDA VINCENZO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 20/02/1916 27<br />

29


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato USAI FRANCESCO 65 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/03/1917 26<br />

Capor<strong>al</strong>e VAIA UGO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 11/12/1921 21<br />

Soldato VAILATI AMEDEO 202 RGT.ART. DIV. CC.NN. Disperso in Prigionia 22/06/1920 22<br />

Soldato VALENTE CIRO 50 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/07/1920 22<br />

Cam. Nera VALENTI GIUSEPPE 270 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 11/07/1913 29<br />

Soldato VALENTINI RAUL 13 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 28/10/1920 22<br />

Soldato VALENTINO VIRGINIO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 25/07/1922 20<br />

Soldato VANGI CATALDO 201 BTG. FTR. Disperso in Prigionia 07/02/1920 23<br />

Cam. Nera VANINI GIORGIO XI BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 31/08/1924 18<br />

Capor<strong>al</strong>e VANNINI BRUNO 8 RGT. GENIO Disperso in Prigionia 22/09/1918 24<br />

Soldato VARIO GAETANO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 21/04/1921 21<br />

Serg. Magg. VAROTTO MARCELLO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 18/09/1916 26<br />

Soldato VARRUCCIU GIOVANNI 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 23/02/1921 22<br />

Capor<strong>al</strong>e VATORE PASQUALE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 02/10/1919 23<br />

Soldato VECCHIATTINI GIUSEPPE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/03/1911 32<br />

Capor<strong>al</strong>e VECCHIONI DANTE 12 RGT. ART.DIV.FANT. Disperso in Prigionia 24/11/1920 22<br />

Cam. Nera VELELLA VINCENZO 140 BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 05/02/1911 32<br />

C.le Magg. VELLONE BRUNO 19 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 22/07/1914 28<br />

Soldato VELTRI PASQUALE 10 CENTRO AUTO. Disperso in Prigionia 14/02/1917 26<br />

Soldato VENDRAMIN OTTORINO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 29/08/1918 24<br />

Soldato VENTRICE PASQUALE 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 09/03/1917 26<br />

Soldato VENTURI DOMENICO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 02/11/1913 29<br />

Soldato VENTUROSI ANGELO<br />

13 SETTORE E SOTTOSETTORE<br />

G.A.F.<br />

Disperso in Prigionia<br />

16/05/1912 30<br />

V. Capo Sq. VERNOCCHI TERZO LXXXI BTG. M.V.S.N. Disperso in Prigionia 18/01/1914 29<br />

C.le Magg. VERSACE GREGORIO AUTOGRUPPI AUTO. Disperso in Prigionia 01/01/1916 27<br />

Soldato VESCIO SALVATORE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/06/1922 20<br />

Soldato VESPA GIUSEPPE 27 BTG. DI CPL. FTR. Disperso in Prigionia 02/07/1913 29<br />

Soldato VETRI SANTO 99^ SEZ. SUSS. Disperso in Prigionia 29/09/1917 25<br />

Capor<strong>al</strong>e VIDOLETTI BENVENUTO 1 RGT. FANT.CARR. CARR. Disperso in Prigionia 09/10/1916 26<br />

Soldato VIGNOLA VINCENZO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 20/06/1921 21<br />

Soldato VIGNONI ANDREA 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 13/12/1921 21<br />

Soldato VILLANOVA GIOVANNI 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/03/1919 24<br />

Soldato VITOLO FELICE 115 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/09/1916 26<br />

Cam. Nera VITTA GIUSEPPE 270 LEGIONE M.V.S.N. Disperso in Prigionia 10/05/1920 22<br />

C.le Magg. VITTOR ELIO 9 RGT. BERS. Disperso in Prigionia 16/03/1917 26<br />

Soldato VOCATURO ALBERTO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 17/08/1917 25<br />

Soldato VOLPE GIORGIO 39 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 05/09/1921 21<br />

Soldato VOLPI CARLO 26 RGT. C.D.A. ART. Disperso in Prigionia 21/11/1918 24<br />

Soldato ZAMA GIUSEPPE 28 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 04/02/1920 23<br />

Soldato ZANARDINI ANTONIO 61 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 14/07/1921 21<br />

Capor<strong>al</strong>e ZANI MARIO 141 RGT.(541) FTR. Disperso in Prigionia 05/10/1920 22<br />

Soldato ZANOLA PIETRO 21 RGT. GENIO Disperso in Prigionia 23/02/1916 27<br />

Soldato ZARA VINCENZO 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 03/10/1919 23<br />

30


Grado Cognome Nome Unita’ Stato Nascita Eta’<br />

Soldato ZARAMELLA VITTORIO 132 RGT. FANT.CARR. CARR. Disperso in Prigionia 24/10/1919 23<br />

Soldato ZARRELLI PASQUALE 26 RGT. ART. DIV. FANT. Disperso in Prigionia 22/05/1920 22<br />

Soldato ZIMBALARDI ROCCO 20 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 24/12/1918 24<br />

Soldato ZINNO NICOLA 65 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 21/01/1919 24<br />

Soldato ZITO GIUSEPPE 27 RGT. FTR. Disperso in Prigionia 02/06/1921 21<br />

Soldato ZOSO GUERRINO C.DI ED ENTI VARI AUTO. Disperso in Prigionia 02/05/1919 23<br />

31


Bibliografia<br />

LA DIFESA DI GIARABUB S. CASTAGNA LONGANESI 1967<br />

LE OPERAZIONI IN AFRICA SETTENTRIONALE M.MONTANARI UFF. STORICO ESERCITO 2000<br />

IL CT E IL SUO EQUIPAGGIO A.INCISA DELLA ROCCHETTA VICENTINI 1988<br />

LA MIA SECONDA EDUCAZIONE INGLESE A. DENTI DI PIRAJNO LONGANESI 1971<br />

BATTERIE SEMOVENTI ALZO ZERO D. BERETTA MURSIA<br />

DAL FRONTE DELL’AFRICA SETTENTRIONALE G. MANCINELLI RIZZOLI 1970<br />

SULL’ARIA DELLA GLORIA NUMERO UNICO G.NISINI P. PORSIA 1952<br />

HISTORIA MAGAZINE 1968<br />

MIROIR DE L’HISTOIRE 1960<br />

EL ALAMEIN C.BARBIERI DELTA 2007<br />

L’OMBRA DI GIUDA P. CAPORILLI ARDITA 1952<br />

ALAMEIN 1933-1962 PAOLO C- DOMINIONI LONGANESI 1966<br />

GLUTHOLLE AM HALFAYA PASS H.J. KORTEN<br />

SETTEMBRE NERO A. TRIZZINO LONGANESI 1969<br />

NAVI E POLTRONE A. TRIZZINO LONGANESI 1963<br />

LE TOMBE DELL’ARMIR J. WILCZUR MONDADORI 1987<br />

AFFARE LACONIA LEONCE PEILLARD TATSACHENBERICHT 1965<br />

L’AFFAIRE DU LACONIA LEONCE PEILLARD LAFFONT PARIS 1963<br />

LA NOSTRA GUERRA 1940-1945 ARRIGO PETRACCO<br />

1940-1945 SI E’ FERMATO IL TEMPO G. RIGOLIN PANDA 2000<br />

LE BARE DI FUOCO R. CRISP LONGANESI 1970<br />

EIGHT ARMY R. NEILLANDS OVERLOOK PRESS 2004<br />

IL CASO DEL LACONIA LEONCE PEILLARD GARZANTI 1963<br />

GLI UFFICIALI DI S. M. CADUTI IN GUERRA STATO MAGG. ESERCITO 1954<br />

DICIASSETTE COLPI A. DUMINI LONGANESI 1967<br />

SOPRA DI NOI L’OCEANO A. TRIZZINO LONGANESI 1967<br />

GLI AMICI DEI NEMICI A.TRIZZINO LONGANESI 1959<br />

PRIGIONIERI DELL’OCEANO D. BELLOMO SPERLING & KUPFER 2002<br />

GLI EROI DELL’OASI GIARABUB M. SARDI RIZZOLI 1942<br />

PAGINE SULLA GUERRA ALLA RADIO SANSONI 1941<br />

IL VOLTO RELIGIOSO DELLA GUERRA M. FRANZINELLI EDIT. FAENZA 2003<br />

I MILITARI DECEDUTI , DISPERSI,FERITI,<br />

PRIGIONIERI DI FERRARA E PROV. L. MARAGNA 2005<br />

IL REGGIMENTO ARTIGLIERIA CELERE G. MARCIANI TIPOGRAFIA REGI. 1955<br />

IL REGGIMENTO DI ARTIGLIERIA CELERE 2 L.FRANCHI 1979<br />

IL REGGIMENTO ARTIGLIERIA A CAVALLO<br />

E IL 2 CELERE M. IACOPI RIVISTA MILITARE 1986<br />

HO DIFESO LA PATRIA R. GRAZIANI GARZANTI 1948<br />

DIIARIO GALEAZZO CIANO Vol. 1,2 G. CIANO RIZZOLI EDITORE 1946<br />

LA GUERRA IN AFRICA VICO MANTEGAZZA LE MONNIER 1896<br />

IL GRUPPO BUSCAGLIA M. AICHNER, G. EVANGELISTI LONGANESI 1972<br />

LA CAMPAGNA DI RUSSIA M. CARLONI LONGANESI 1970<br />

LA MARINA TRAVERSO I SECOLI A. FRIGNANI BIBL. PER MILITARI 1908<br />

UOMINI E SOLDATI G.C. ABBA ZANICHELLI 1892<br />

CAPO MATAPAM DUE FLOTTE SORPRESE RONALD SETH GARZANTI 1962<br />

L’ALTARE DA CAMPO IN AFRICA ORIENTALE FRA GINEPRO S.E.I 1937<br />

NOSTALGIE DELLA GUERRA ORTENSIO CHIARI JAN JUGLAR EDITORE 1963<br />

PER NON DIMENTICARE LUCIANO MARAGNA 2005<br />

FERRARA SOTTO LE BOMBE GIORGIO GANDINI COMUNE FERRARA 1999<br />

PER IL DUCE E PER IL RE GIOVANNI BLADIER LONGANESI 1972<br />

MUSSOLINI BOYS ALPHEO PAGIN INTEREGIST 1976<br />

VADEMECUM AFRICANO I.F.A.I. 1943<br />

SOLDATI SENZ’ARMI LEONIDA FELLETTI D. DE LUIGI EDITORE 2004<br />

ALBO EROICO DELLA PROVINCIA DI FERRARA 1911-1945<br />

IL CORRIERE PADANO ANNATE 1940-1943<br />

DOMENICA DEL CORRIERE<br />

ILLUSTRAZIONE ITALIANA<br />

SIGNAL<br />

IL MATTINO<br />

ARCHIVIO DI STATO DI FERRARA Fondo Prefettura , gabinetto del prefetto, categoria 30, indole politica B. 219-243<br />

ALBO EROICO DELLA PROVINCIA DI FERRARA 1980<br />

ARCHIVIO STORICO COMUNALE DI FERRARA MILITARI E GUERRE XX<br />

Desidero ringraziare il Ministero della Difesa che tramite Onorcaduti e l’ Ufficio Storico Militare<br />

per avermi hanno fornito l’elenco dei Caduti it<strong>al</strong>iani del <strong>Laconia</strong>, la dott.sa Folchi ed il Dott. Guarnieri<br />

dell’Archivio di Stato di Ferrara per l’assistenza prestatami .<br />

Desidero ringraziare inoltre l’ufficio anagrafe dei comuni di Copparo, Portomaggiore , Argenta, Formignana,<br />

Migliarino ed il Sig. Lodi dell’Anagrafe di Ferrara per aver verificato l’esattezza dei dati in mio possesso.<br />

La copertina e’ una re<strong>al</strong>izzazione grafica di Massimo Contento.<br />

Le bozze sono state controllate da Marinella Marzola , Giuliano Spisni


Finito di stampare Maggio 2008

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