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L'alpeggio nelle Alpi lombarde tra passato e presente - Ruralpini

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sistema. In <strong>passato</strong> l’alpeggio, pur in presenza di una componente imprenditoriale e commerciale,<br />

assumeva un significato fondamentale nel quadro dell’economia di sussistenza delle comuntià alpine.<br />

Oggi l’esercizio dell’alpeggio è largamente legato alla componente professionale allevatoriale. Le<br />

aziende accessorie, dove gli addetti <strong>tra</strong>ggono da attività ex<strong>tra</strong>-agricole o dalle pensioni il loro reddito<br />

principale, sono direttamente coinvolte nella gestione di piccole alpi senza produzione commerciale di<br />

latticini o, più spesso, continuano ad utilizzare le baite degli alpeggi a villaggio più ai fini del<br />

mantenimento di residenze estive che di esercizio di attività economiche. Per le piccole aziende (a<br />

tempo pieno o accessorie) che non sono in grado di assumersi il carico di alpi pascolive, ma<br />

continuano a esercitare una qualche forma produttiva, il sistema dell’alpeggio continua a rivestire un<br />

grandissimo significato socioeconomico. Grazie all’affidamento del bestiame ai caricatori d’alpe i<br />

piccoli allevatori possono dedicarsi, durante l’estate, alle operazioni di fienagione. Grazie a questa<br />

autoproduzione foraggera (e al risparmio di foraggio realizzato grazie alla pratica del pascolo) è<br />

garantito un equilibrio economico, per quanto precario, di queste microaziende. Tenendo conto che<br />

sono queste aziende che contribuiscono in modo sostanziale al mantenimento del territorio (non solo<br />

grazie allo sfalcio dei prati, ma anche alle piccole opere di manutenzione e al taglio del bosco) non si<br />

fatica a comprendere quale sia l’importanza socioterritoriale del mantenimento del sistema<br />

dell’alpeggio.<br />

Tale mantenimento difficilmente potrà essere garantito in un quadro in cui la polifunzionalità non si<br />

affermi quale orientamento consapevole e coerentemente perseguito. In un contesto in cui gli attori<br />

coinvolti sono rappresentati dagli allevatori professionali e dalle amminis<strong>tra</strong>zioni pubbliche vi è il<br />

rischio dell’innesco di un corto circuito: da una parte gli allevatori, sulla base di considerazioni<br />

produttivistiche, sono sempre meno incentivati ad affrontare i costi dell’alpeggio, dall’al<strong>tra</strong> le<br />

amminis<strong>tra</strong>zioni sono scarsamente motivate a sostenere investimenti che possono contribuire a ridurre<br />

tali costi e amigliorare la qualità della vita e del lavoro in alpe, ma che, in una logica monofunzionale,<br />

appaiono finalizzati ad una categoria professionale che rappresenta una componente estremamente<br />

minoritaria della comunità. Una politica indirizzata ad una valorizzazione multifunzionale può<br />

risolvere questo dilemma in quanto suscettibile di allargare la sfere sociali dell’utenza dell’alpeggio<br />

(piccoli allevatori non professionali, residenti, turisti). Le comunità locali, at<strong>tra</strong>verso la<br />

moltiplicazione di eventi celebrativi della vita rurale 425 e di attività socializzanti incen<strong>tra</strong>te sulle alpi<br />

pascolive stanno dimos<strong>tra</strong>ndo di volersi riappropriare simbolicamente e concretamente dell’alpeggio,<br />

mentre i turisti manifestano una vivace domanda di beni e servizi agricoli e turistici legati a questo<br />

sistema 426 . Per i decisori pubblici si <strong>tra</strong>tta di assecondare queste dinamiche sociali già in atto mediante<br />

un’azione di indirizzo e di incentivazione coordinata e consapevole che, ci auguriamo, possa <strong>tra</strong>rre<br />

motivo di sprone dall’evidenza, qui presentata, delle grandi valenze storiche, sociali e culturali che il<br />

sistema d’alpeggio ha rappresentato e rappresenta nella realtà lombarda.<br />

Bibliografia<br />

Abbreviazioni utilizzate<br />

ALP SGANZINI S. (1975) La voce “Alp” e i suoi derivati nei dialetti della Svizzera<br />

italiana<br />

ALomb BOSSHARD H. (1938) Saggio di un glossario dell’antico lombardo: compilato<br />

su statuti e altre carte medievali della Lombardia e della Svizzera Italiana.<br />

AIS JABERG K. E JUD J. (1935) Spracht-und Sachatlas Italiens und der<br />

Südschweitz<br />

ASM Archivio di Stato di Milano<br />

DEG ANTONIOLI G. BRACCHI R. (1995) Dizionario etimologico grosino.<br />

IPSASoI SOCIETÀ AGRARIA DI LOMBARDIA Atti della commissione d’inchiesta sui<br />

pascoli alpini, Vol I, Fasc. I (1902).<br />

IPASoII ibidem, Vol I, Fasc. II (1903).<br />

IPASoIII ibidem, Vol I, Fasc. III, (1904).<br />

425 Per l’importanza di questo aspetto sotto un profilo antropologico cfr. P. Heady. Il popolo duro. Rivalità, empatia e<br />

struttura sociale in una valle alpina, Udine, Forum Editrice Universitaria Udinese, 2001, pp.191-195.<br />

426 M. Corti, op. cit., 2004.

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