Bollettino n°4-2010 - unita' pastorale sant'ercolano
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L’ostensione della Sacra Sindone<br />
è un evento che cattura ogni<br />
volta milioni di pellegrini di<br />
tutto il mondo, mobilita migliaia<br />
di volontari laici di tutte le età<br />
e presuppone un apparato organizzativo<br />
dagli ingranaggi a dir<br />
poco sorprendenti.<br />
Dall’annuncio rivoltoci dal<br />
nostro Parroco Don Carlo Moro,<br />
l’adesione della comunità di<br />
Fasano insieme agli amici-fratelli<br />
di Maderno e Toscolano, è stata<br />
tempestiva ed in pochissimi giorni<br />
il numero massimo di partecipanti<br />
è stato raggiunto.<br />
E così mercoledì 5 maggio siamo<br />
partiti, di buon mattino, alla<br />
volta di Torino, per la prima<br />
ostensione del nuovo millenio,<br />
uniti tutti quanti dal desiderio<br />
profondo di “esserci”, chi per la<br />
prima, chi per la seconda o la<br />
terza volta.<br />
…Il percorso obbligato e coperto<br />
ci conduce ordinatamente ed<br />
in silenzio, ciascuno si dispone a<br />
vivere il momento culminante, di<br />
sosta davanti al Telo di Lino, carico<br />
di emozione personale e felice<br />
di questa condivisione comunitaria.<br />
Nonostante la gente numerosa,<br />
la coda è scorrevole e non si<br />
può non rilevare quanto fascino<br />
susciti ancora oggi la Sindone nei<br />
credenti.<br />
Il mio stupore risale a tanti anni<br />
fa, nel 1978 quando, da bambina,<br />
partecipai ad una conferenza<br />
storico-informativa presso il<br />
nostro oratorio, con la proiezione<br />
di un filmato e alla presenza<br />
di un relatore molto preparato<br />
che ci presentava tutti gli aspetti<br />
scientifici e il punto di vista<br />
della Chiesa riguardo il Sacro<br />
Sudario. Era la prima volta che<br />
ne sentivo parlare, ricordo nitidamente<br />
quanto mi appassionò<br />
l’argomento e, pur con l’ingenuità<br />
dell’età, tante nozioni e<br />
tanti passaggi storici sono rimasti<br />
impressi nella mia memoria<br />
fino adesso.<br />
Anche in questi giorni le opportunità<br />
di approfondimento non<br />
sono mancate e le immagini al<br />
digitale, evoluzione della fotografia<br />
tradizionale, ci hanno dato<br />
modo di vedere immagini così<br />
realistiche da sembrare l’originale,<br />
grazie ad incontri organizzati<br />
dalle parrocchie, a speciali trasmessi<br />
alla televisione e grazie ai<br />
mass media.<br />
..Ora entriamo noi, ciascuno prega<br />
silenziosamente cercando quasi un’<br />
intimità e un rapimento interiore..<br />
Quanti pensieri!<br />
Penso alla moltitudine di persone<br />
che sicuramente stava innanzi a<br />
Gesù durante la Sua Crocifissione,<br />
al loro incitamento, agli insulti, ai<br />
carnefici che gli infliggevano l’insopportabile<br />
e mi chiedo: Quante<br />
volte col mio peccato sono stata<br />
anche io tua carnefice? Quanto<br />
delle mie colpe hai preso su di te?<br />
Mi affiorano alcune immagini del<br />
film di Mel Gibson “La passione<br />
di Cristo” e sul lenzuolo ne vedo<br />
i segni impressi, visibili. E’ l’impronta<br />
della bestialità efferata di<br />
cui è capace l’uomo. Rivedo quel<br />
PARROCCHiA Di FASAnO 27<br />
LA SINDONE: IL FASCINO<br />
OLTRE IL MISTERO<br />
patire spiegato nel Vangelo, ma<br />
da allora, mi dico, sono cambiati<br />
i sentimenti: la folla incessante<br />
che giunge da ogni parte è qui<br />
per contemplarlo orante e vuole<br />
entrare nel Suo Mistero, il Mistero<br />
dell’Amore traboccante per tutta<br />
l’umanità. Un Amore così grande<br />
da prevedere l’accoglienza della<br />
morte sulla croce e l’accettazione<br />
della volontà del Padre, senza<br />
sconti.<br />
L’immagine dell’Uomo del dolore<br />
- mi chiede - ci chiede l’adesione<br />
alla Croce, di non sfuggirla, con la<br />
certezza che l’Amore e il dono di<br />
sé hanno valore redentivo e sono il<br />
perno della vita cristiana.<br />
Mi dice che, così come la Sua<br />
Passione si è conclusa con la Sua<br />
Morte e Risurrezione, così il dolore<br />
è destinato a finire, mentre il dono<br />
della Vita Eterna, accanto a Lui, è<br />
definitivo. Il Dono per eccellenza.<br />
Da madre, la mia mente vola a<br />
Maria e immagino il suo strazio<br />
lacerante; lei, che da umile serva<br />
è stata prescelta ed eletta Madre<br />
del Bambino Gesù, è modello di<br />
tutti i credenti, testimone insieme<br />
a poche altre donne e agli Apostoli<br />
dell’evento della Risurrezione. Essa