22 Unità PAStORALE TOUR DELLA GERMANIA Ratisbona – Lipsia – Berlino – Dresda e Norimberga. Queste le città da noi visitate partendo da Toscolano il giorno 7 giugno alle ore 4,20 del mattino. Si era in 43, dai 10 anni in su…., capitanati da don Leonardo, coadiuvato da Teresa e da un ottimo autista, il mitico Giulio, scrupoloso, attento e pronto per farci visitare, quando era possibile, alcune città alla sera, come ad esempio Berlino e Dresda. E’ stato il primo viaggio <strong>pastorale</strong> con rappresentanti di Gaino, Toscolano, Montemaderno, Maderno, Salò e Brescia e devo dire che, a parer mio, è stato un successo. Ora se vi aspettate che vi indichi storia, palazzi, statue ecc…beh, vi sbagliate perché non ne sono capace; posso provare ad esprimere quello che ho pensato vedendo queste città e le sensazioni derivatene. Il primo luogo che abbiamo visitato è stato Ratisbona, bellissima città medievale e ho pensato che per noi Italiani era perfetta: un bel fiume, il Regen, che si incontra con il Danubio (per niente blu), con il ponte di pietra (prima era di legno) lungo circa 310 metri, che è il simbolo, con il duomo di S. Pietro, della città. Ratisbona è bella e accogliente (facente parte dal 2006 del patrimonio culturale dell’UNESCO), ove si può passeggiare tra vicoli e antiche piazze, ove tutto ti sembra di riconoscere, forse per il fiume che mi ricordava (anche se in grande) l’Arno e il Tevere e vedendo le torri patrizie, ho ricordato San Gimignano con le sue “case-torri”. Insomma, m’è parso d’essere a casa, ove le brutture della guerra non erano mai esistite. Tutto ciò non l’ho provato per Lipsia, città della Sassonia, famosa grazie anche a J.S. Bach, che vi lavorò e dimorò fino alla morte avvenuta nel 1750; è famosa anche perché qui avvenne la “battaglia delle Nazioni” (1813) contro Napoleone. Era tutto bello, perfetto ma non ha suscitato in me alcuna emozione: era come visitare qualsiasi città moderna tedesca. Siamo poi giunti a Berlino! Ho avuto subito la sensazione degli ampi spazi: giardini, piazze, parchi, laghi e…ruspe, gente in continuo movimento, al lavoro e tutto ciò mi ha stupito. Io mi aspettavo una città che stentava a risolle- varsi, anche se sono passati 20 anni dalla caduta del muro ma…mi sono trovata davanti una città nuova che cerca di dimenticare la differenza del Governo dell’Est da quello dell’Ovest, dove cerca di conciliare il passato col presente, pensando al futuro. Statue e palazzi rimossi, riposizionati là dove erano prima della guerra, una reggia che aspetta con pazienza i fondi necessari per essere riportata al suo antico splendore e così via. E Dresda! E Norimberga! Ho visto le foto del periodo della guerra e, come per Berlino, sono spettrali, un incubo per quelli che hanno vissuto quei giorni e penso che queste città siano rinate per la volontà e del popolo e dei relativi Governi che, per politica, si sono dati da fare. Ho visto che, dopo la caduta del muro, l’orgoglio tedesco è rinato, come per la mitica Fenice, proprio dalle sue ceneri. Scusandomi per la mia pochezza nel farvi capire quanto sia importante l’unione di un popolo per poter ritornare a camminare a fronte alta, passo ad altro, ringraziando don Leonardo per aver capito che, pur essendo un viaggio a carattere <strong>pastorale</strong>, ha lasciato spazio alle risa, alle barzellette (tutte caste), ai canti, alla preghiera e, cosa che mi ha fatto molto piacere, a momenti di catechesi e spiegazioni sul nostro vivere quotidiano. Un grazie alla “Camelia Viaggi” per aver organizzato questo viaggio e devo dire che i soggiorni sono stati tutti confortevoli. Un pensiero va a tutti i miei compagni di viaggio, che ho sentito uniti, che non hanno mai lasciato qualcuno solo, così che l’affiatamento è divenuto sempre più forte. E poi un plauso alla nostra Teresa, l’anima della gita, senza la quale noi, poveri mortali, saremmo persi. Grazie e…alla prossima gita!! Giuliana
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