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Bollettino n°4-2010 - unita' pastorale sant'ercolano

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22<br />

Unità PAStORALE<br />

TOUR DELLA GERMANIA<br />

Ratisbona – Lipsia – Berlino – Dresda<br />

e Norimberga. Queste le città da<br />

noi visitate partendo da Toscolano<br />

il giorno 7 giugno alle ore 4,20 del<br />

mattino.<br />

Si era in 43, dai 10 anni in su…., capitanati<br />

da don Leonardo, coadiuvato<br />

da Teresa e da un ottimo autista, il<br />

mitico Giulio, scrupoloso, attento e<br />

pronto per farci visitare, quando era<br />

possibile, alcune città alla sera, come<br />

ad esempio Berlino e Dresda.<br />

E’ stato il primo viaggio <strong>pastorale</strong> con<br />

rappresentanti di Gaino, Toscolano,<br />

Montemaderno, Maderno, Salò e<br />

Brescia e devo dire che, a parer mio, è<br />

stato un successo.<br />

Ora se vi aspettate che vi indichi storia,<br />

palazzi, statue ecc…beh, vi sbagliate<br />

perché non ne sono capace;<br />

posso provare ad esprimere quello che<br />

ho pensato vedendo queste città e le<br />

sensazioni derivatene.<br />

Il primo luogo che abbiamo visitato<br />

è stato Ratisbona, bellissima città<br />

medievale e ho pensato che per noi<br />

Italiani era perfetta: un bel fiume, il<br />

Regen, che si incontra con il Danubio<br />

(per niente blu), con il ponte di pietra<br />

(prima era di legno) lungo circa 310<br />

metri, che è il simbolo, con il duomo<br />

di S. Pietro, della città. Ratisbona<br />

è bella e accogliente (facente parte<br />

dal 2006 del patrimonio culturale<br />

dell’UNESCO), ove si può passeggiare<br />

tra vicoli e antiche piazze, ove tutto<br />

ti sembra di riconoscere, forse per il<br />

fiume che mi ricordava (anche se in<br />

grande) l’Arno e il Tevere e vedendo<br />

le torri patrizie, ho ricordato San Gimignano<br />

con le sue “case-torri”. Insomma,<br />

m’è parso d’essere a casa, ove<br />

le brutture della guerra non erano mai<br />

esistite.<br />

Tutto ciò non l’ho provato per Lipsia,<br />

città della Sassonia, famosa grazie anche<br />

a J.S. Bach, che vi lavorò e dimorò<br />

fino alla morte avvenuta nel 1750;<br />

è famosa anche perché qui avvenne la<br />

“battaglia delle Nazioni” (1813) contro<br />

Napoleone. Era tutto bello, perfetto<br />

ma non ha suscitato in me alcuna<br />

emozione: era come visitare qualsiasi<br />

città moderna tedesca. Siamo poi<br />

giunti a Berlino! Ho avuto subito la<br />

sensazione degli ampi spazi: giardini,<br />

piazze, parchi, laghi e…ruspe, gente<br />

in continuo movimento, al lavoro e<br />

tutto ciò mi ha stupito. Io mi aspettavo<br />

una città che stentava a risolle-<br />

varsi, anche se sono passati 20 anni<br />

dalla caduta del muro ma…mi sono<br />

trovata davanti una città nuova che<br />

cerca di dimenticare la differenza del<br />

Governo dell’Est da quello dell’Ovest,<br />

dove cerca di conciliare il passato col<br />

presente, pensando al futuro. Statue e<br />

palazzi rimossi, riposizionati là dove<br />

erano prima della guerra, una reggia<br />

che aspetta con pazienza i fondi necessari<br />

per essere riportata al suo antico<br />

splendore e così via.<br />

E Dresda! E Norimberga! Ho visto le<br />

foto del periodo della guerra e, come<br />

per Berlino, sono spettrali, un incubo<br />

per quelli che hanno vissuto quei<br />

giorni e penso che queste città siano<br />

rinate per la volontà e del popolo e<br />

dei relativi Governi che, per politica,<br />

si sono dati da fare. Ho visto che,<br />

dopo la caduta del muro, l’orgoglio<br />

tedesco è rinato, come per la mitica<br />

Fenice, proprio dalle sue ceneri.<br />

Scusandomi per la mia pochezza nel<br />

farvi capire quanto sia importante<br />

l’unione di un popolo per poter ritornare<br />

a camminare a fronte alta, passo<br />

ad altro, ringraziando don Leonardo<br />

per aver capito che, pur essendo<br />

un viaggio a carattere <strong>pastorale</strong>, ha<br />

lasciato spazio alle risa, alle barzellette<br />

(tutte caste), ai canti, alla<br />

preghiera e, cosa che mi ha fatto<br />

molto piacere, a momenti di catechesi<br />

e spiegazioni sul nostro<br />

vivere quotidiano.<br />

Un grazie alla “Camelia Viaggi”<br />

per aver organizzato questo viaggio<br />

e devo dire che i soggiorni<br />

sono stati tutti confortevoli.<br />

Un pensiero va a tutti i miei compagni<br />

di viaggio, che ho sentito<br />

uniti, che non hanno mai lasciato<br />

qualcuno solo, così che l’affiatamento<br />

è divenuto sempre più<br />

forte.<br />

E poi un plauso alla nostra Teresa,<br />

l’anima della gita, senza la<br />

quale noi, poveri mortali, saremmo<br />

persi. Grazie e…alla prossima<br />

gita!!<br />

Giuliana

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