16.06.2013 Views

Elezioni: astensionismo e voglia di cambiamento ... - Auser Liguria

Elezioni: astensionismo e voglia di cambiamento ... - Auser Liguria

Elezioni: astensionismo e voglia di cambiamento ... - Auser Liguria

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Solidarietà tra generazioni<br />

Attività dei volontari dell’<strong>Auser</strong> nella Scuola<br />

UNA STRADA PARTICOLARE<br />

VIA SAN LORENZO<br />

Progetto per far conoscere il quartiere<br />

<strong>di</strong> Villapiana ai ragazzi delle elementari<br />

GIORGIO CASTELLI 1933: collaudo del ponte sulla ferrovia in via San Lorenzo<br />

Come spesso accade in primavera<br />

dopo un lunedì <strong>di</strong> pioggia, martedì<br />

22 maggio è una bella giornata <strong>di</strong><br />

sole. L’appuntamento è alle ore 9 in<br />

via Schiantapetto, <strong>di</strong> fronte alla<br />

Scuola della Rusca. L’accordo con<br />

le maestre Marisa e Alessandra è <strong>di</strong><br />

far percorrere agli alunni della<br />

classe quarta via S. Lorenzo<br />

raccontando le sue origini e i<br />

cambiamenti subiti nei secoli scorsi.<br />

Usciti da scuola si scende lungo via<br />

Padova e si percorrono i giar<strong>di</strong>ni <strong>di</strong><br />

via Trincee fino al ponte sul<br />

Letimbro dove il rio S. Lorenzo si<br />

immette nel torrente. C’è un po’<br />

d’acqua dovuta alla pioggia del<br />

giorno precedente ma è certo che<br />

anticamente questo ruscello doveva<br />

essere ben alimentato dal bacino <strong>di</strong><br />

impluvio che va dall’attuale via P.<br />

Garibal<strong>di</strong> a via Firenze passando<br />

per la valletta dello Zerbino, tanto<br />

che nei primi anni ’50 ha allagato<br />

<strong>di</strong>verse volte il cortile e le officine<br />

dell’Itis G. Ferraris con grande gioia<br />

<strong>di</strong> noi, allora alunni, per la festa<br />

non programmata. Via S. Lorenzo<br />

rimane un percorso particolare, sia<br />

per la sua lunghezza sia perché<br />

nata nel tortuoso percorso <strong>di</strong> questo<br />

ruscello oggi del tutto coperto, ma<br />

anche per l’avvicendarsi dei suoi<br />

aspetti e nomi che la in<strong>di</strong>cano come<br />

“Valletta”, poi via, e infine, creusa e<br />

colle. Abbiamo iniziato il percorso<br />

da via Trincee risalendo il primo<br />

tratto della valletta fino al “palazzo<br />

delle pipe” sorto a seguito della<br />

demolizione della fabbrica che dalla<br />

metà del 1800 produceva pipe in<br />

terracotta. Questo tratto attraversa<br />

via Piave nel punto dove, fino al<br />

1915, esisteva il ponte dello Sbarro<br />

che scavalcava il ruscello lungo la<br />

via <strong>di</strong> Torino, proseguimento<br />

dell’antica via del mercato vecchio.<br />

Non si hanno notizie della originale<br />

costruzione in pietra del ponte, ma<br />

si sa per certo della sua<br />

sostituzione con uno in legno nel<br />

1809 con uno successivo in ferro<br />

nel 1893. Proseguendo, la via si<br />

allarga, ma rimane tortuosa,<br />

scavalca la ferrovia per Genova<br />

con un ponte allargato nel 1933, e<br />

prosegue sino a piazza Brennero<br />

<strong>di</strong>ventando creusa e salendo con<br />

gra<strong>di</strong>ni fino alla antica chiesetta <strong>di</strong><br />

San Lorenzo, Biagio e Donato. I<br />

tempi scolastici non ci permettono<br />

<strong>di</strong> visitare l’interno della chiesa la<br />

cui costruzione è antecedente il<br />

1178 anno della sua prima notizia<br />

certa. Con i bambini, ora un po’<br />

affaticati e meno partecipi, saliamo<br />

ancora sorpassando l’autostrada e<br />

ritroviamo, con una breve scalinata,<br />

8<br />

la creusa che continua. Queste<br />

antiche strade racchiuse tra muri<br />

con porte <strong>di</strong> accesso alle proprietà,<br />

cantate dal poeta Fabrizio De<br />

Andrè, sono caratteristiche del<br />

nostro imme<strong>di</strong>ato entroterra e le<br />

troviamo felicemente, ancora<br />

numerose, appena fuori città. Con<br />

la nostra quarta A della Rusca<br />

siamo rientrati a scuola scendendo<br />

per le stra<strong>di</strong>ne e i sottopassi della<br />

Rusca ma la via San Lorenzo<br />

prosegue ancora come via al Colle<br />

fino a congiungersi, nei pressi<br />

appunto del colle Crocetta, con la<br />

antica “saonensis” oggi via Ranco<br />

che, se unita in <strong>di</strong>scesa a via Loreto<br />

Vecchia offre un anello ricco <strong>di</strong><br />

storia e <strong>di</strong> panorami inaspettati.<br />

(segue da pagina 7) Basta con gli Schettino...<br />

la battaglia per la legalità è fondamentale e prioritaria, quali orientamenti<br />

assumeranno questi settori, che erano la forza della destra? Detto ancora<br />

più esplicitamente: ci attendono altre esperienze nefaste o finalmente il<br />

centrosinistra riuscirà a riprendere il bandolo della matassa visto che gli<br />

elettori, come con un’ultima fiammella <strong>di</strong> speranza, gliene lasciano la<br />

possibilità? Ma il tempo è poco, siamo in un passaggio tumultuoso e<br />

complesso, <strong>di</strong> sistema. Domani non sarà più come oggi. C’è bisogno <strong>di</strong><br />

razionalità, buonsenso, competenza: questa situazione invece favorisce<br />

purtroppo chi strilla <strong>di</strong> più, chi le spara grosse, chi fa leva sulla pancia<br />

della gente, sull’emotività, sulle scorciatoie. In un paese normale, se una<br />

maggioranza ampia come quella che i nostri concitta<strong>di</strong>ni hanno purtroppo<br />

avuto la bontà <strong>di</strong> regalarci nel 2008 fallisce ovunque e si frantuma, si va<br />

alle nuove elezioni. In Italia ciò significherebbe oggi un’evidente<br />

vantaggio per il centrosinistra con (probabile, ma non è detto) sua vittoria.<br />

Curiosamente, da noi nessuno pone esplicitamente questo problema. E<br />

così, necessità vuole che si vada avanti fino al 2013 con il governo Monti.<br />

Bene. Ma da qui ad allora cosa sarà del quadro politico? Del sistema dei<br />

partiti? Dell’Europa e dell’euro? Troppe variabili, troppo <strong>di</strong>fficile per<br />

qualche pensionato a passeggio.<br />

Ma, come al solito, anche gli economisti e gli esperti ci spiegano le cose<br />

dopo che queste sono avvenute; ecco perché le tante domande<br />

importanti e concatenate che ci siamo posti e alle quali non riusciamo a<br />

dare una risposta concreta generano inevitabilmente paura per il domani;<br />

con la sensazione sgradevole <strong>di</strong> essere anche privi <strong>di</strong> strumenti per<br />

<strong>di</strong>fenderci, passeggeri, come <strong>di</strong>rebbe il poeta, “<strong>di</strong> nave senza nocchiero in<br />

gran tempesta”.<br />

* Già sindaco <strong>di</strong> Savona

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!