Elezioni: astensionismo e voglia di cambiamento ... - Auser Liguria
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Come eravamo<br />
Estate ’56 a Ulzio da dx. Carmen, Nellida e Franca.<br />
Sullo sfondo il monte Chaberton<br />
(segue da pagina 15)<br />
quei mattoncini <strong>di</strong> marmellata<br />
solida) oppure una pesca da<br />
mangiare con il pane, cosa che<br />
entrerà nelle mie abitu<strong>di</strong>ni (ancora<br />
oggi trovo molto goloso pane e<br />
pesca). Mi si affollano alla mente<br />
momenti <strong>di</strong>versi; la scoperta del<br />
piccolo centro <strong>di</strong> Ulzio, paesino tutto<br />
in pietra, la chiesetta, <strong>di</strong> fronte al<br />
cancello della colonia, dove la<br />
domenica ascoltavamo la santa<br />
Messa con i pochi abitanti della<br />
zona; gli animali al pascolo, che<br />
passavano davanti a noi, la raccolta<br />
della lavanda, che con l’aiuto delle<br />
gran<strong>di</strong>, confezionavamo in mazzetti<br />
per farli <strong>di</strong>ventare piccoli “fiaschetti”<br />
(mi pare venissero chiamati così)<br />
rigirando gli steli in modo da<br />
ricoprire i fiori per proteggerli ed<br />
evitare la <strong>di</strong>spersione dei petali<br />
quando, rinsecchiti, sarebbero stati<br />
usati come profumatori nei cassetti.<br />
Riandare ad un tempo, ormai tanto<br />
lontano, mi ha fatto riflettere su<br />
quanto sia stata importante<br />
l’esperienza, accettata quasi <strong>di</strong><br />
mala<strong>voglia</strong>, e che mi entusiasmò<br />
gradualmente, aiutandomi anche a<br />
superare la mia tendenziale ritrosia,<br />
abituandomi ad apprezzare la vita<br />
in comunità, io, figlia unica,<br />
tormentata dal desiderio <strong>di</strong> avere<br />
un fratello, ma anche capace <strong>di</strong><br />
trascorrere ore con un libro.<br />
Il ritorno a casa,<br />
forse con un filo <strong>di</strong><br />
malinconia, era la<br />
gioia <strong>di</strong> poter<br />
raccontare in casa<br />
tutte le nuove<br />
esperienze, ma<br />
anche la maggiore<br />
consapevolezza <strong>di</strong><br />
ciò che potevano<br />
fare i bimbi delle<br />
numerose colonie<br />
marine esistenti<br />
lungo la nostra<br />
costa, nelle quali, a<br />
Celle, ad Andora,<br />
ricordo bene, mio<br />
padre aveva fatto e<br />
curava gli impianti<br />
elettrici, e dove,<br />
secondo le sue<br />
abitu<strong>di</strong>ni, molto<br />
spesso mi aveva<br />
portato in visita, suscitando in me<br />
gran<strong>di</strong> curiosità su ciò che poteva<br />
rappresentare il soggiorno in Riviera<br />
per bambini che arrivavano da<br />
Milano, da Bergamo, da Torino. E<br />
così potevo immaginare anche la<br />
scansione delle giornate <strong>di</strong> quei<br />
bambini che mi capitava <strong>di</strong> vedere,<br />
non molto lontano dalla mia<br />
spiaggia, fare il bagno tutti insieme<br />
sotto l’attento sguardo del bagnino,<br />
stendersi al sole, fare piccoli giochi<br />
con relative piccole penitenze, né<br />
più né meno <strong>di</strong> ciò che io stessa<br />
avevo vissuto su in montagna, ad<br />
Ulzio.<br />
Pubblicità del ”cremifrutto” anni ‘60<br />
16<br />
Notizie dai Centri<br />
Solidarietà tra generazioni<br />
PULMINO E PIEDIBUS<br />
L’<strong>Auser</strong> <strong>di</strong> Albisola Superiore<br />
accompagna i bambini a scuola<br />
DORA SORGENTE<br />
Da anni i volontari <strong>Auser</strong> <strong>di</strong> Albisola<br />
Superiore accompagnano i bambini<br />
delle elementari sul pulmino dello<br />
scuolabus. Il servizio è stato<br />
garantito, per tutto quest’anno, dai<br />
volontari Ignazio Baragatti e<br />
Giuseppe Pastorino. Il loro impegno<br />
quoti<strong>di</strong>ano è stato per il rientro a<br />
casa degli scolari su un percorso<br />
che, partendo dalla Scuola Primaria<br />
<strong>di</strong> via alla Massa 7, li riaccompagna<br />
alle loro abitazioni nelle frazioni <strong>di</strong><br />
Luceto ed Ellera. La collaborazione<br />
tra Scuola, Comune e <strong>Auser</strong> si è<br />
rivelata proficua tanto che, da<br />
marzo <strong>di</strong> quest’anno, è attivo un<br />
nuovo servizio sempre a favore dei<br />
bambini. L’importanza <strong>di</strong> insegnare<br />
ai piccoli a camminare a pie<strong>di</strong> su<br />
percorsi urbani, il desiderio <strong>di</strong><br />
stimolare in loro l’amore per la città<br />
e il quartiere, l’importanza <strong>di</strong><br />
stimolare lo spirito <strong>di</strong> osservazione<br />
unito alla socializzazione e al senso<br />
civico sono gli elementi portanti del<br />
“progetto Pie<strong>di</strong>bus.” Il pie<strong>di</strong>bus è<br />
già stato attivato, con successo, in<br />
molti comuni, tra cui la vicina<br />
Savona. Per Albisola la<br />
sperimentazione è stata possibile<br />
grazie ai volontari: Antonio<br />
Amendola, Giuseppe Pastorino,<br />
Rosanna Bombo, Loredana<br />
Tammurello, Nicoletta Martini,<br />
Stefania Cuvato, Karina Guelfi e<br />
Dora Sorgente che si sono resi<br />
<strong>di</strong>sponibili ad accompagnare a pie<strong>di</strong><br />
i bambini. La prima “linea”<br />
sperimentale va dal capolinea <strong>di</strong> via<br />
Dei Conra<strong>di</strong> (con una fermata<br />
interme<strong>di</strong>a davanti alla Stazione<br />
Ferroviaria) sino alla Scuola<br />
elementare <strong>di</strong> via alla Massa. I<br />
bambini che hanno aderito al<br />
progetto sono stati circa una decina<br />
ma questo numero è destinato ad<br />
aumentare in autunno quando al<br />
riaprire della scuola, probabilmente,<br />
il progetto prenderà forma in<br />
maniera definitiva magari<br />
aggiungendo qualche altra “linea”<br />
urbana.