Tovazzi epistolario 7 (ms 62) - Provincia Tridentina
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Avrà veduto, che ne’ due tomi del Klipfel.che gli ho spedito li 26 del corrente, manca un foglio. Avendolo ricevuto nel giorno 28 di sera, glielo spedisco qui rinchiuso affinché abbia l’opera intera. Potrà essere inserito dove questo libraio (Steinbrecher) ha posto delle carte bianche. Noi ancora siamo tutti rannicchiati nell’infermeria, e li soldati sono nel convento, benché s. Chiara sia stata evacuata dalle monache nel giorno 26. Abbiamo inteso da quel carradore, cui abbiamo consegnato gli abiti nel giorno 26, che sono venuti costà parecchi botticelli di danaro per lo ristabilimento di s. Rocco, ma dubitiamo della verità, non sapendola altronde 249 . Favoriscami di dire al sig. don Pietro Beltrami, che gli risponderò quando potrò, avendo già fatto uso della sua rapporto a s. Clemente: Lo riverisco, e resto. Suo div.mo servo F. Grisostomo. 2985. 1804 Al P. Geremia da Borgo Guardiano. Pergine. R.P.P.C.L.I.C. Trento, dall’infermeria 1 novembre 1804 250 . Accerto la P.V.R., che oggidì ho mandato 251 a questo C.R. Capitaniato Circolare la sua lettera (delle tabelle) tal quale fu da Lei scritta. Giacché poi mi dimanda se sia, o no ben fatta la direzione esterna della medesima, le dico, che io scrivendo al lodato Capitaniato ho scritto: All’Inclito Ces. Reg. Giudizio Provinciale, ed unitovi Capitaniato Circolare ai Confini d’Italia. Trento 252 . Così ho scritto, e suppongo, che così vada scritto, perché toltone l’epiteto Inclito, così soscrive il segretario de’ dispacci del mentovato Giudizio. Domani se il tempo lo permetterà, partirà per Mezzo il P. Provinciale 253 . Domani parimente, o posdomani partiranno di qui per s. Chiara li soldati. Così hanno detto; ma finché non sono partiti tutti, dubito de’ loro detti, perché aveano detto di partire anche ieri 254 . Preghi Dio Signor nostro per noi, e si conservi. Suo div.mo servo F. Grisostomo. 2986. 1804 Al sig. don Gio. Pietro Beltrami. Roveredo. M. Illustre e m. Rev. sig. e padrone colendissimo. Dal Padre lettore Illuminato avrà inteso, che ho ricevuto la sua gratissima: che ho fatto uso della medesima rapporto a s. Clemente; e che riservavami di far parte del mio dovere con risponderle quando avessi potuto. Neppure in questa notte avanzata posso risponderle come dovrei. Onde ristringomi a ringraziarla dell’aggradimento, che ci mostra, della nostra breve servitù: bela compassione delle nostre dolorose vicende: e delle sacre notizie, che mi fa tenere. Ho inserita qual di s. Clemente nella seconda stampetta; ma secca secca senza punto accennare l’autorità, temendo ecc. La inserirò nel Direttorio del 1806, se il Signor Iddio mi donerà di poterlo fare. Non ho fatto uso de’ Casi, perché li miei stavano già nella stamperia. Siamo ancora tutti rannicchiati in 249 La voce fu falissima. 250 Spedita li 2. 251 Per Iacobum Fontanarium nostrum. 252 L’Inclito I.R. Ufficio Circolare di Roveredo. Così quello di Trento li 25 maggio 1803. 253 È partito. 254 Non sono partiti.
questa infermeria, e nella libreria, per aver dovuto cedere in fretta anche il convento de’ PP. Carmelitani Scalzi delle Laste alle monache di santa Chiara, le quali hanno dovuto cedere il loro monastero ai soldati, che forse domani andranno ad occuparlo. Il P. Pietro Alcantarese sta in Metz Lombardo. Il P. Arcangelo è andato a Caldonazzo per predicarvi posdomani domenica ad onore di Maria Santissima delle Grazie, chiamato da quel R.S. curato suo fratello. Ella è riverita da F. Vincenzio Maria; ed io ringraziandola nuovamente le chiedo scusa della mia tardanza, e brevità, e con una divota riverenza mi professo. Trento, nell’infermeria di s. Bernardino 2 nov. 1804. Di V.S. m. ill. e m. Rev. P.S. Favorisca di far sapere al P. lettore Illuminato, che gli manderò l’età, ed il tempo della morte del Conte Vigilio di Thunn, quando potrò ricuperare i miei registri. Div.mo, obbl.mo servo in Cristo F. Gio. Grisostomo da Volano. Extra. Al Molto Illustre e Molto Rev. sig. e padrone colendissimo Il signor don Gio. Beltrami ecc. Roveredo. 2987. 1804 Al P. Lorenzo da Cavareno Vicario e maestro. Arco. Rev. padre sia lodato Gesù Cristo S.N. Trento 7 nov. 1804, di mattina. Sono stato alla stamperia monauniana, ed ho ritrovato in essa le vite de’ Santi scritte dal P. Carlo Massini 255 , e ristampate in Trento dal Monauni, con una dedica del medesimo al fu nostro degnissimo vescovo e principe Cristoforo Sizzo. Sono divise in tredici tometti, come nell’edizione romana, li quali legati in rustico saranno dati a noi per Lire venti 256 . Nella scorsa domenica 4 novembre, il P. Ignazio, dopo il pranzo preso con noi, andò col P. Gaudenzio al fuoco, e venne sopraffatto da un nuovo colpo apopletico. Iermattina fu comunicato per Viatico. È però ancora in se stesso, vede, intende, e parla dritto. La partenza di questi soldati viene procrastinata non si sa fino a quando 257 . Ieri hanno messo il fuoco al fornello del refettorio. Sono rispettivamente pochi. Ci fu detto, che s. Lorenzo, e s. Chiara sono evacuati, e non sappiamo dove sieno andati li soldati. Il Signor Iddio ci aiuti, e doni la santa pazienza. Lo preghi per noi anch’esso, e si conservi. P.S. La licenza richiesta di vestire novizzi non è ancora venuta. Suo obbl.mo servo F. Crisostomo. 2988. 1804 Al P. Gasparo segretario. Mezlombardo. R.P.S.L.G.C. Trento 7 nov. 1804, alle 10 di mattina. Per la condotta del sale nostro, e delle monache ho parlato con questo doganiere ierlaltro, e mi ha promesso di farcelo condurre. Ho pure scritto al P. Stanislao di Ala, 255 Detto Massimi nella stampa trentina. 256 Vedi sotto num. 3008. 257 Partirono nella sera de’ 7 gl’infermi.
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Avrà veduto, che ne’ due tomi del Klipfel.che gli ho spedito li 26 del corrente,<br />
manca un foglio. Avendolo ricevuto nel giorno 28 di sera, glielo spedisco qui rinchiuso<br />
affinché abbia l’opera intera. Potrà essere inserito dove questo libraio (Steinbrecher) ha<br />
posto delle carte bianche. Noi ancora siamo tutti rannicchiati nell’infermeria, e li soldati<br />
sono nel convento, benché s. Chiara sia stata evacuata dalle monache nel giorno 26.<br />
Abbiamo inteso da quel carradore, cui abbiamo consegnato gli abiti nel giorno 26, che<br />
sono venuti costà parecchi botticelli di danaro per lo ristabilimento di s. Rocco, ma<br />
dubitiamo della verità, non sapendola altronde 249 . Favoriscami di dire al sig. don Pietro<br />
Beltrami, che gli risponderò quando potrò, avendo già fatto uso della sua rapporto a s.<br />
Clemente: Lo riverisco, e resto.<br />
Suo div.mo servo<br />
F. Grisostomo.<br />
2985. 1804<br />
Al P. Geremia da Borgo Guardiano. Pergine.<br />
R.P.P.C.L.I.C.<br />
Trento, dall’infermeria 1 novembre 1804 250 .<br />
Accerto la P.V.R., che oggidì ho mandato 251 a questo C.R. Capitaniato Circolare la<br />
sua lettera (delle tabelle) tal quale fu da Lei scritta. Giacché poi mi dimanda se sia, o no<br />
ben fatta la direzione esterna della medesima, le dico, che io scrivendo al lodato<br />
Capitaniato ho scritto: All’Inclito Ces. Reg. Giudizio <strong>Provincia</strong>le, ed unitovi Capitaniato<br />
Circolare ai Confini d’Italia. Trento 252 . Così ho scritto, e suppongo, che così vada<br />
scritto, perché toltone l’epiteto Inclito, così soscrive il segretario de’ dispacci del<br />
mentovato Giudizio. Domani se il tempo lo permetterà, partirà per Mezzo il P.<br />
<strong>Provincia</strong>le 253 . Domani parimente, o posdomani partiranno di qui per s. Chiara li soldati.<br />
Così hanno detto; ma finché non sono partiti tutti, dubito de’ loro detti, perché aveano<br />
detto di partire anche ieri 254 . Preghi Dio Signor nostro per noi, e si conservi.<br />
Suo div.mo servo<br />
F. Grisostomo.<br />
2986. 1804<br />
Al sig. don Gio. Pietro Beltrami. Roveredo.<br />
M. Illustre e m. Rev. sig. e padrone colendissimo.<br />
Dal Padre lettore Illuminato avrà inteso, che ho ricevuto la sua gratissima: che ho<br />
fatto uso della medesima rapporto a s. Clemente; e che riservavami di far parte del mio<br />
dovere con risponderle quando avessi potuto. Neppure in questa notte avanzata posso<br />
risponderle come dovrei. Onde ristringomi a ringraziarla dell’aggradimento, che ci<br />
mostra, della nostra breve servitù: bela compassione delle nostre dolorose vicende: e<br />
delle sacre notizie, che mi fa tenere. Ho inserita qual di s. Clemente nella seconda<br />
stampetta; ma secca secca senza punto accennare l’autorità, temendo ecc. La inserirò<br />
nel Direttorio del 1806, se il Signor Iddio mi donerà di poterlo fare. Non ho fatto uso<br />
de’ Casi, perché li miei stavano già nella stamperia. Siamo ancora tutti rannicchiati in<br />
249 La voce fu falissima.<br />
250 Spedita li 2.<br />
251 Per Iacobum Fontanarium nostrum.<br />
252 L’Inclito I.R. Ufficio Circolare di Roveredo. Così quello di Trento li 25 maggio 1803.<br />
253 È partito.<br />
254 Non sono partiti.