Tovazzi epistolario 7 (ms 62) - Provincia Tridentina
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3269. 1806 Al P. Romano Fiorentini Guardiano di Caldaro 707 . Admodum Rev. ac religiosissime Pater. Libenter accepi ab hac R.ma cancellaria ecclesiastica hasce inclusas literas patentes ad Te transmittendas. Hac enim data occasione rogo Te, P.A.R., ut mihi notum facere velis, an etiam nos, et quando, Meraniam mittere possimus duos ex nostris clericis ordinandos, quorum unus ad subdiaconatum, et Diaconatum; alter vero ad Diaconatum, et presbyteratum promoveri potest. De celsissimi, et R.mi antistitis curiensis benignitate nihil omnino ambigimus; maxime quum alias operam suam sacrosanctam nobis perhumaniter exhibuerit. Quaeso te igitur, P.A.R. ut quo citius poteris, ad mea quaesita respondere non graveris. Vale. Dabam Tridenti in conventu s. Bernardini die 10 febrauarii 1806 708 . A.R.P.T. Devotissimus in Christo servus F. Io. Chrysostomus de Avolano Diffinitor, et pro-secretarius provincialis. Nota. Le dette patenti sono quattro, tutte date oggidì, e stampate nella forma, che ho portato nel mio Codice diplomatico Vol. V, num. 1119, pag. 509. Tutte parimente sono per la rima tonsura, e per li quattro Ordini Minori. Sono dirette F. Arbogasto Schöpf Ordinis Reformatorum s. Francisci. F. Hilario Hilber. F. Thimoteo Strasser. F. Bartholomaeo Felderer. Tridento Extra. Admodum Rev. et religiosissimo Patri Patri Romano Guardiano PP. Franciscanorum Caldarium 3270. 1806 Al P. Provinciale Giuseppe Antonio da Cles. Arco. M.R.Padre Benedicite. Trento XI febbraio 1806. Coll’occasione,che oggidì ho spedito al P. Guardiano di Caldaro quattro patenti dimissoriali per quattro Frati ordinandi,da questa Curia ecclesiastica date, supponendo, che sieno per andare a Marano, l’ho pregato, che facciami sapere senza dilazione, se noi pure possiamo mandar là i nostri due chierici seniori, e quando. Spero, che mi favorirà una pronta risposta. Per questo sono stato nel provincialato a cercare i Brevi apostolici delle dispense rapporto all’età; ma non mi è riuscito di ritrovarli. Laonde prego S.P.M.R. che voglia indicarmi meglio il luogo, in cui gli ha riposti709 . F. Feliciano domenica fu sopraffatto dall’apoplessia. Onde trovasi prostrato, parla poco, e con difficoltà. Oggidì è partito per Metz il P. Giangiuseppe, ed è morta la signora Fraila contessa Marianna di Thunn zoppa. Il P. Arcangelo, ch’è andato a Pergine, mi ha lasciato per V.P.M.R. una corda di castagne. Vorrei, che non patissero stando nel provincialato. Il sig. Chelucci ha scritto (da Monaco) cose consolanti710 . Voglia Iddio Signor nostro, che si verifichino. La prego genuflesso della sua paterna benedizione, e resto 707 Vide To. 3, epist. 959. 708 Spedita gli XI. 709 Li ho trovati. 710 Oggi li 15 febbraio è in Trento ritornato.
Di V.P.M.R. Umil.mo, ubbid.mo servo, e suddito F. Giangrisostomo. 3271. 1806 Al P. Prosdocimo Guardiano di Mezlombardo. Rev. Padre sia lodato Gesù Cristo S.N. Trento 12 febbraio 1806 711 . Lo rendo certo, che da Fra Rocco ho ricevuto la sua; e che dell’inchiuso farò quanto mi prescrive 712 . Mi raccomando in precibus, lo riverisco, e mi professo Suo div.mo, obbl.mo servo F. Gio. Grisostomo. Al Padre Romano Fiorentini Guardiano di Caldaro. Admodum Rev. Patri Guardiano Caldariensi F. Ioannes Chrysostomus de Avolano S.P.D. Ecce tibi, P.A.R. formulare, quod petisti, literarum dimissorialium, quibus hactenus Fratres nostros ad suscipiendos Ordines ecclesiasticos ablegare consuevimus. Frustra ipsas paravi anno superiori, quia responsum meranense datum die octava mensis octorbris, ad nos die tantum quintadecima decembris, tumultuum militarium tempore, pervenit. Ceterum ex quo nudius tertius audivimus, in proximo esse adventum episcopi nostri, eum expectare decrevimus, Fratresque alio non mittere ordinandos. Ut bene, ac diu valeas D.O.M. supplex exoro. Dabam Tridenti in conventu sancti Bernardini die 17 februarii 1806 713 . Nota. Gli ho mandato la patente dimissioriale stampata, e soscritta li 12 settembre 1805 dal P. Provinciale, e da me,per F. Vincenzo Maria, e F. Clemente, diretti al vescovo di Coira, che per altro tiene Ordinazioni anche in Merano, città della sua diocesi. Le ho aggiunto in testa Pro Formula. 3273. 1806 Al P. Tommaso da Tiarno. Arco. Rev. Padre sia lodato Gesù Cristo S.N. Trento 17 febbraio 1806714 . Il sacerdote infermo in un piede talmente, che non può voltarsi al popolo, se non con grandissima difficoltà, per dire il Dominus vobiscum, Orate Fratres, Ite Missa est, Benedicat vos etc. e stenta ugualmente nel genuflettere; da me credesi sospeso a iure, e che quindi non possa celebrare la santa Messa né pure in una cappella privata, finché gli dura tale infermità. Su di ciò potrà vedere il nostro P. Filippo da Castelluccio To. 1, pag. 291, ed il P. Faustino Scarpazza nelle Decisioni de’ Casi lambertiniani To. 12, verbo Messa § 4, caso 12, pag. 78, e pag. 105, ove pronuncia col Ligorio, esser regola generale, che quanto impedisce il ricevimento dell’Ordine; altresì vieta l’esercitare l’Ordine ricevuto. Mi rimetto però a migliore giudicio, e riverendolo resto Suo div.mo servo in Cristo F. Gio. Grisostomo da Volano. 711 Spedita 17 febbraio. 712 L. 14 mandate al Tomasello li 19 febbraio. 713 Spedita li 18. 714 Spedita li 19.
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Di V.P.M.R.<br />
Umil.mo, ubbid.mo servo, e suddito<br />
F. Giangrisostomo.<br />
3271. 1806<br />
Al P. Prosdocimo Guardiano di Mezlombardo.<br />
Rev. Padre sia lodato Gesù Cristo S.N.<br />
Trento 12 febbraio 1806 711 .<br />
Lo rendo certo, che da Fra Rocco ho ricevuto la sua; e che dell’inchiuso farò quanto<br />
mi prescrive 712 . Mi raccomando in precibus, lo riverisco, e mi professo<br />
Suo div.mo, obbl.mo servo<br />
F. Gio. Grisostomo.<br />
Al Padre Romano Fiorentini Guardiano di Caldaro.<br />
Admodum Rev. Patri Guardiano Caldariensi<br />
F. Ioannes Chrysostomus de Avolano S.P.D.<br />
Ecce tibi, P.A.R. formulare, quod petisti, literarum dimissorialium, quibus hactenus<br />
Fratres nostros ad suscipiendos Ordines ecclesiasticos ablegare consuevimus. Frustra<br />
ipsas paravi anno superiori, quia responsum meranense datum die octava mensis<br />
octorbris, ad nos die tantum quintadecima decembris, tumultuum militarium tempore,<br />
pervenit. Ceterum ex quo nudius tertius audivimus, in proximo esse adventum episcopi<br />
nostri, eum expectare decrevimus, Fratresque alio non mittere ordinandos. Ut bene, ac<br />
diu valeas D.O.M. supplex exoro. Dabam Tridenti in conventu sancti Bernardini die 17<br />
februarii 1806 713 .<br />
Nota. Gli ho mandato la patente dimissioriale stampata, e soscritta li 12 settembre<br />
1805 dal P. <strong>Provincia</strong>le, e da me,per F. Vincenzo Maria, e F. Clemente, diretti al<br />
vescovo di Coira, che per altro tiene Ordinazioni anche in Merano, città della sua<br />
diocesi. Le ho aggiunto in testa Pro Formula.<br />
3273. 1806<br />
Al P. Tommaso da Tiarno. Arco.<br />
Rev. Padre sia lodato Gesù Cristo S.N.<br />
Trento 17 febbraio 1806714 .<br />
Il sacerdote infermo in un piede talmente, che non può voltarsi al popolo, se non<br />
con grandissima difficoltà, per dire il Dominus vobiscum, Orate Fratres, Ite Missa est,<br />
Benedicat vos etc. e stenta ugualmente nel genuflettere; da me credesi sospeso a iure, e<br />
che quindi non possa celebrare la santa Messa né pure in una cappella privata, finché gli<br />
dura tale infermità. Su di ciò potrà vedere il nostro P. Filippo da Castelluccio To. 1, pag.<br />
291, ed il P. Faustino Scarpazza nelle Decisioni de’ Casi lambertiniani To. 12, verbo<br />
Messa § 4, caso 12, pag. 78, e pag. 105, ove pronuncia col Ligorio, esser regola<br />
generale, che quanto impedisce il ricevimento dell’Ordine; altresì vieta l’esercitare<br />
l’Ordine ricevuto. Mi rimetto però a migliore giudicio, e riverendolo resto<br />
Suo div.mo servo in Cristo<br />
F. Gio. Grisostomo da Volano.<br />
711<br />
Spedita 17 febbraio.<br />
712<br />
L. 14 mandate al Tomasello li 19 febbraio.<br />
713<br />
Spedita li 18.<br />
714<br />
Spedita li 19.