Tovazzi epistolario 7 (ms 62) - Provincia Tridentina

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Suo div.mo servo in Cristo F. Gio. Grisostomo. 3250.1805 Al P. Sisinnio da Sanzeno Guardiano. Arco. Rev. Padre sia lodato Gesù Cristo Signor Nostro. Trento, s. Bernardino 20 dicembre 1805 679 . Rimando il quaderno dronese colla mia qualunque siasi copia 680 , la quale mi ha costato molto, perché ho dovuto lavorare molti giorni dì, e notte, essendo lungo il quaderno, e scritto da una cattiva mano, con istraordinarie breviature. Mi ha pure annoiato assai colle sua formole forensi, e con tante parole superflue ecc. Ho eziandio dovuto scriver molto, perché due volte, affinché la seconda copia fosse netta, e senza cancellature, non potendosi di lancio legger ogni parola. Ho fatto quanto ho potuto, ed avrò piacere, se altri collazionando la mia copia saranno più felici di me nel rilevare le parole oscure. Io ho qualche dubbio sul Flaveo della pag. 20 e sulle citazioni legali pag. 12 e 28, ma quand’anche avessi fallato, non patirebbe la causa. Essendo per partire il latore 681 finisco senz’altro, e lo riverisco, dicendomi Suo obbl.mo servo in Cristo F. Gio. Grisostomo da Volano. Nota. La detta copia è un libretto in 4° di pp. 35 intitolato De iure pasculandi in monte Angloni etc. La prima copia sta nel mio To. 4 Cod. diplom. al fine pag. 649 et seqq. Il freddo intenso, e la scarsezza del tempo non mi hanno permesso di andare nella libreria per confrontare le accennate citazioni. Ho scritto Pasculandi perché così ha il quaderno, sebbene non abbia tal verbo Pasculor il Calepino. 3251. 1805 Al Padre Sisinnio Maria di Sanzeno Guardiano. Arco. Rev. Padre sia lodato Gesù Cristo Signor Nostro. Trento s. Bernardino 21 dicembre 1805 682 . Spero,che oggidì la P.V.R. riceverà dal servo del suo convento quel rotolo, che gli ho consegnato, e raccomandato iermattina, contenente lo speditomi quaderno dei droati 683 , colla mia copia, e con un mio viglietto. Ora poi per rispondere al suo quesito rapporto alla ricompensa delle mie povere fatiche, fatte per li detti droati, ed altri, ed ho ricevuto ciò, che ha loro piaciuto, il che non fu mai molto 684 . Le aggiungo,che io non posso parlare con monsignore Vicario, perché attesi li miei incomodi non esco più dal convento, e che se anche uscissi, non giudicherei bene il parlargli di Tenno 685 . Quindi l’esorto di pazientare colla speranza, che le cose si cangieranno presto. Frat’Abbondanzio la ringrazia della sua carità melliflua, e Fra Salvadore mi assicura, che ieridì le ha spedito un sacchetto de’ grani richiesti 686 . Godo, sentendo che si contenta 679 Spedita li 20. 680 In foglio. 681 Cioè il servo del nostro convento di Arco. 682 Spedita li 21. 683 *Gli abitanti di Dro. 684 I droati hanno rimesso a lui la tassa: cioè li magnati della comunità di Dro, e Ceniga. Volevano dare 12 troni. Ed egli ha rimesso la cosa al sig. dottor Angeli dronese. 685 Cioè contra il Vicario parrocchiale don Pietro Antonio dell’O di Pranzo, che non ricompensa le fatiche straordinarie de’ Frati. 686 Grani da far corone, detti lachrimae Christi.

de’ suoi quattro novizzi; e bramando, che altrettanto possa dirmi eziandio in seguito, le sospiro felici le feste imminenti, con un simile capodanno, mi raccomando in precibus, la riverisco, e mi professo Di V.P.R. cui aggiungo, che il Padre Provinciale qui ha raccomandato alle nostre orazioni monsignor Prelato di s. Michele (Gregorio d’Arno) infermo in Magredo. Div.mo, obbl.mo servo in Cristo F. Gio. Grisostomo. 3252. 1805 Al P. Stanislao Küebach. Ala d’Insprugg. Admodum Rev. Patri Diffinitori Stanislao Küebachio F. Ioannes Chrysostomus de Avolano S.P.D. Inclusum heic ad te mitto P.A.R. quittantiam sororum; et quidem in folio, ut monuisti: teque certum reddo, quod praeter illas duas, et triginta Missas celebrandas pro eleemosyna florenorum 14, carentanorum 48, quas mense augusto ad me misisti, alias abs te non receperim. Rogo autem Iesum Christum Dominum nostrum clementissimum, ut per sanctam Nativitatem suam, cuius perendie 687 solemnitatem celebrabimus, ab omnibus malis praesentibus, et futuris te quoque liberet, ac tandem pace bona, perfecta, stabilique gaudere faciat. Tridenti in conventu sancti Bernardini die 23 decembris A.D. 1805 688 . Tridento Extra. Admodum Rev. colendissimo, ac religiosissimo Patri Patri Stanislao Küebachio Franciscano Lectori theologo, concionatori, ac Diffinitori provinciali Insprugg Hall Ad PP. Franciscanos 3253. 1805 Alla M. Maria Giacinta Tabarella. Alle Laste. Gesù, e Maria Signori Nostri clementissimi ci benedicano. S. Bernardino 28 dic. 1805 689 . Nuovamente mi congratulo colla R.V. che il Signor Iddio le doni non solamente di vivere ancora; ma di esser anche attiva, malgrado l’avanzata sua età. Godo pure, che costì sieno tuttavia in vita tutte, ad onta della mutazione del luogo, e clima, e de’ non piccioli, né rari disturbi, spaventi, e timori sofferti. Io fo parte del mio dovere, ricordandomi spesso di loro, e raccomandandole al Signor Iddio. Il P. confessore potrà testificare, che sono sollecito quando ritorna qua, di ricercare di loro. Mi fa compassione singolarmente la M. Gioseffa Aloisia: ma confido, che colla sua pazienza veramente religiosa, farà una copiosa raccolta di meriti per il paradiso, giacché il Signor Iddio le concede l’uso del suo interno, col quale può parlare al medesimo Dio. La ringrazio poi del prezioso regalo, che per mezzo della R.V. mi ha mandato, e per qualche contraccambio l’assicuro, che domani (domenica) applicherò per la medesima la mia Messa. Io non esco più di convento, atteso il mio male di gola, che non mi permette di cantare, e mi rende incomodo anche il parlare specialmente la mattina. Temo, che 687 *Posdomani. 688 Spedita li 24 dic. Respondit die 9 ianuarii. Accepi die 12 ianuarii. 689 Spedita subito.

de’ suoi quattro novizzi; e bramando, che altrettanto possa dirmi eziandio in seguito, le<br />

sospiro felici le feste imminenti, con un simile capodanno, mi raccomando in precibus,<br />

la riverisco, e mi professo<br />

Di V.P.R. cui aggiungo, che il Padre <strong>Provincia</strong>le qui ha raccomandato alle nostre<br />

orazioni monsignor Prelato di s. Michele (Gregorio d’Arno) infermo in Magredo.<br />

Div.mo, obbl.mo servo in Cristo<br />

F. Gio. Grisostomo.<br />

3252. 1805<br />

Al P. Stanislao Küebach. Ala d’Insprugg.<br />

Admodum Rev. Patri Diffinitori Stanislao Küebachio<br />

F. Ioannes Chrysostomus de Avolano S.P.D.<br />

Inclusum heic ad te mitto P.A.R. quittantiam sororum; et quidem in folio, ut<br />

monuisti: teque certum reddo, quod praeter illas duas, et triginta Missas celebrandas pro<br />

eleemosyna florenorum 14, carentanorum 48, quas mense augusto ad me misisti, alias<br />

abs te non receperim. Rogo autem Iesum Christum Dominum nostrum clementissimum,<br />

ut per sanctam Nativitatem suam, cuius perendie 687 solemnitatem celebrabimus, ab<br />

omnibus malis praesentibus, et futuris te quoque liberet, ac tandem pace bona, perfecta,<br />

stabilique gaudere faciat. Tridenti in conventu sancti Bernardini die 23 decembris A.D.<br />

1805 688 .<br />

Tridento<br />

Extra. Admodum Rev. colendissimo, ac religiosissimo Patri<br />

Patri Stanislao Küebachio Franciscano<br />

Lectori theologo, concionatori, ac Diffinitori provinciali<br />

Insprugg<br />

Hall<br />

Ad PP. Franciscanos<br />

3253. 1805<br />

Alla M. Maria Giacinta Tabarella. Alle Laste.<br />

Gesù, e Maria Signori Nostri clementissimi ci benedicano.<br />

S. Bernardino 28 dic. 1805 689 .<br />

Nuovamente mi congratulo colla R.V. che il Signor Iddio le doni non solamente di<br />

vivere ancora; ma di esser anche attiva, malgrado l’avanzata sua età. Godo pure, che<br />

costì sieno tuttavia in vita tutte, ad onta della mutazione del luogo, e clima, e de’ non<br />

piccioli, né rari disturbi, spaventi, e timori sofferti. Io fo parte del mio dovere,<br />

ricordandomi spesso di loro, e raccomandandole al Signor Iddio. Il P. confessore potrà<br />

testificare, che sono sollecito quando ritorna qua, di ricercare di loro. Mi fa compassione<br />

singolarmente la M. Gioseffa Aloisia: ma confido, che colla sua pazienza veramente<br />

religiosa, farà una copiosa raccolta di meriti per il paradiso, giacché il Signor Iddio le<br />

concede l’uso del suo interno, col quale può parlare al medesimo Dio. La ringrazio poi<br />

del prezioso regalo, che per mezzo della R.V. mi ha mandato, e per qualche<br />

contraccambio l’assicuro, che domani (domenica) applicherò per la medesima la mia<br />

Messa. Io non esco più di convento, atteso il mio male di gola, che non mi permette di<br />

cantare, e mi rende incomodo anche il parlare specialmente la mattina. Temo, che<br />

687 *Posdomani.<br />

688 Spedita li 24 dic. Respondit die 9 ianuarii. Accepi die 12 ianuarii.<br />

689 Spedita subito.

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