Tovazzi epistolario 7 (ms 62) - Provincia Tridentina

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iservati vietando l’ascoltare Confessiones fidelium saecularium utriusque sexus extra ecclesias etc. parmi eccettuare gli ecclesiastici, tra’ quali in favorabilibus vanno compresi eziandio li nostri Terziari commensali. Se non fossero eccettuati gli ecclesiastici sarebbe superfluo quel fidelium saecularium. È vero, che sono saeculares anche i preti; ma in odiosis non si hanno per tali, se non esprimasi la loro dignità sacerdotale. S’aggiugne a questo la pratica, di cui ne vidi esempio anche da ragazzo avanti l’anno 1743. Al secondo quesito rispondo, che li novizzi di Fieme furono vestiti tutti e tre nel giorno nono del corrente anno. Sono F. Gioachino da Vigolo Vattaro, Giacomo Bailoni battezzato li 18 marzo 1779. F. Vittore da Taio, Giovanni Pietro Giuseppe Fuganti, battezzato li 14 novembre 1786. F. Federico da Sfruzz, Filippo Antonio Fedrighi, battezzato li 25 gennaio 1787. Siccome il novizzo Gozzaldi vestito costì in Arco, non ha portato l’obbedienza, in cui ho supplito alla mancanza della fede battesimale, trattenuta dall’eccelso Governo d’Insprugg; così avviso, ch’egli fu battezzato li 12 dicembre 1780, coi nomi di Pietro Francesco Giustino. Prego Iddio Signor nostro, che doni a tutti la perseveranza, ed a V.P. ogni bene desiderabile ecc. 3246. 1805 A Fra NN. Mezlombardo Sia lodato Gesù Cristo Signor nostro clementissimo. Trento 28 novembre 1805 672 . Avendo manifestato al M.R.P. Provinciale quanto mi avete scritto, intesi dal medesimo, che assolutamente convienvi di scrivere a monsignor Vicario, volendo egli tenere un documento mostrabile. Dunque scrivetegli Voi stesso, che dopo i santi esercizi fatti in san Bernardino, prima di ritornare a Mezzo Lombardo siete stato nel Castello per baciargli le sacre mani,chiedergli scusa, ringraziandolo, e manifestargli ‘l vostro pentimento di quanto avete detto, scritto, e fatto indegnamente, a lui già noto: e che non avendolo ritrovato, supplite a ciò in iscritto. Comincierete la lettera in foglio così: Ill.mo, e R.mo sig. sig. e padrone colendissimo. Dentro, ed al fine di essa direte 673 : Di V.S.Ill.ma, e R.ma. Vi scriverete: Umil.mo, osseq.mo, ed obbl.mo servo F.... Fuori poi: All’Ill.mo, e R.mo sig. sig. e padrone colendissimo Monsignor Simone Albano Zambaiti canonico, e Vicario Generale Capitolare di Trento Spero, che nodrirete ancora i sentimenti, che mi avete promesso di conservare, e che vi diporterete conformemente ai medesimi. E salutandovi mi dico Vostro affez.mo in Cristo F. Gio. Grisostomo da Volano. P.S. Al fine della lettera dite, che genuflesso gli baciate le sacre mani. --------------------------------------------------------------------------------------------------------- Fratellanza data li 2 gennaio 1806 alli fratelli Francesco e Domenico Benoni di Cenis, Domenica loro madre, Domenica, e Francesca loro sorelle, ed altra Francesca figlia dl primo fratello. 672 Spedita li 29. 673 Fu qui gli undici gennaio.

3247. 1805 Al Padre Innocenzio de’ Gennari d’Orzano. Borgo. R.P.S.L.G.C.S.N.C. Trento 28 novembre 1805. Oggidì per mezzo del Padre Provinciale 674 , giacché io attesi li miei acciacchi non posso calare in città, ho impetrato da monsignor Vicario, che V.P. possa ascoltare nelle loro case le confessioni sagramentali delle due accennatemi sue penitenti 675 . Ciò le servirà per non essere angustiata da scrupoli, mentre potrebbesi dite, ch’essendo infermiccie non poco, potrebbero pretendere d’esser esenti dalla legge ecc. Per altro io credo, che sarebbe meglio, che l’indulto fosse chiesto dalle penitenti, le quali così potrebbero essere servite anche da altri in caso, che il loro bisogno durasse molto tempo. Ella dunque le serva senza scrupolo, eziandio rapporto al passato; e per carità mi raccomandi al Signor Iddio. Suo div.mo servo in Cristo F. Gio. Grisostomo. 3248. 1805 Al Padre Guardiano di Borgo. Colla gazzetta. Trento 3 dicembre 1805. Ritorno io, perché al P. Diffinitore Gaudenzio è ritornato il suo male. Il P. Provinciale nel dì 29 dello scorso è andato a Metz. La chiesa di s. Maria Maggiore ha ripigliato le sue funzioni, atteso che trovasi ricoperta, ma senza la volta. Qui predicano nel Duomo il P. Vicario Vitantonio: a s. Maria il P. Giangiuseppe: a Povo il P. Custode Pietro Paolo: a Cognola il P. lettore Illuminato: a Romagnano il P. Giangiacomo Vicario di Metz. In Aldeno il P. Leonardo stando in Roveredo. In Gardolo quel curato nuovo, che ha chiesto un nostro per il santo Natale. A s. Michele il P. Provinciale. Ultimamente sono morti la signora consigliera Schrecca (Teresa) d’anni 92, ed il signor Conte Vincenzo Consolati di anni 78. Li nostri infermi sono tutti ambulanti. Deo gratias 676 . 3249. 1805 Al Padre Bonaventura da Caldese. Pergine. Rev. Padre sia lodato Gesù Cristo Signor Nostro. Trento 12 dicembre 1805 677 . Non posso notare la morte di Frat’Abbondio da Lazzise, perché qui non si sa in qual giorno sia succeduta, sapendosi soltanto a voce, ch’è morto costì. Mi preme di schivare la taccia di negligente appresso i posteri, essendovene abbastanza nel Necrologio de’ morti qua dei incertum. Prego dunque la P.V.R. che voglia farmi noto il giorno preciso di tal morte, il che servirà di qualche suffragio anche al povero defunto. Chiedole scusa dell’incomodo, e la riverisco 678 . 674 Questi è partito per Metz li 29. 675 Una di anni 85, che non può andare alla chiesa se non se con somma difficoltà. Una d’anni 24 che non può andare alla chiesa senza due assistenti, e non può stare in piedi al confessionale. 676 Nel dì 6 dicembre venerdì venne all’infermeria F. Claudiano. Partì li 4 febbraio. 677 Spedita li 12. 678 Dalla lettera guardianale ricevuta li 15 dicembre e data li 5 imparo, che morì circa le dodici della notte precedente ai cinque per male di punta, nel giorno quinto di tal male. Il P. Bonaventura mi ha risposto li 14, ch’è morto poco avanti la mezza notte,venerdì li cinque del dicembre. Né pure a Campo è giunta lettera di avviso.

3247. 1805<br />

Al Padre Innocenzio de’ Gennari d’Orzano. Borgo.<br />

R.P.S.L.G.C.S.N.C.<br />

Trento 28 novembre 1805.<br />

Oggidì per mezzo del Padre <strong>Provincia</strong>le 674 , giacché io attesi li miei acciacchi non<br />

posso calare in città, ho impetrato da monsignor Vicario, che V.P. possa ascoltare nelle<br />

loro case le confessioni sagramentali delle due accennatemi sue penitenti 675 . Ciò le<br />

servirà per non essere angustiata da scrupoli, mentre potrebbesi dite, ch’essendo<br />

infermiccie non poco, potrebbero pretendere d’esser esenti dalla legge ecc. Per altro io<br />

credo, che sarebbe meglio, che l’indulto fosse chiesto dalle penitenti, le quali così<br />

potrebbero essere servite anche da altri in caso, che il loro bisogno durasse molto<br />

tempo. Ella dunque le serva senza scrupolo, eziandio rapporto al passato; e per carità mi<br />

raccomandi al Signor Iddio.<br />

Suo div.mo servo in Cristo<br />

F. Gio. Grisostomo.<br />

3248. 1805<br />

Al Padre Guardiano di Borgo. Colla gazzetta.<br />

Trento 3 dicembre 1805.<br />

Ritorno io, perché al P. Diffinitore Gaudenzio è ritornato il suo male. Il P.<br />

<strong>Provincia</strong>le nel dì 29 dello scorso è andato a Metz. La chiesa di s. Maria Maggiore ha<br />

ripigliato le sue funzioni, atteso che trovasi ricoperta, ma senza la volta. Qui predicano<br />

nel Duomo il P. Vicario Vitantonio: a s. Maria il P. Giangiuseppe: a Povo il P. Custode<br />

Pietro Paolo: a Cognola il P. lettore Illuminato: a Romagnano il P. Giangiacomo Vicario<br />

di Metz. In Aldeno il P. Leonardo stando in Roveredo. In Gardolo quel curato nuovo,<br />

che ha chiesto un nostro per il santo Natale. A s. Michele il P. <strong>Provincia</strong>le. Ultimamente<br />

sono morti la signora consigliera Schrecca (Teresa) d’anni 92, ed il signor Conte<br />

Vincenzo Consolati di anni 78. Li nostri infermi sono tutti ambulanti. Deo gratias 676 .<br />

3249. 1805<br />

Al Padre Bonaventura da Caldese. Pergine.<br />

Rev. Padre sia lodato Gesù Cristo Signor Nostro.<br />

Trento 12 dicembre 1805 677 .<br />

Non posso notare la morte di Frat’Abbondio da Lazzise, perché qui non si sa in<br />

qual giorno sia succeduta, sapendosi soltanto a voce, ch’è morto costì. Mi preme di<br />

schivare la taccia di negligente appresso i posteri, essendovene abbastanza nel<br />

Necrologio de’ morti qua dei incertum. Prego dunque la P.V.R. che voglia farmi noto il<br />

giorno preciso di tal morte, il che servirà di qualche suffragio anche al povero defunto.<br />

Chiedole scusa dell’incomodo, e la riverisco 678 .<br />

674<br />

Questi è partito per Metz li 29.<br />

675<br />

Una di anni 85, che non può andare alla chiesa se non se con somma difficoltà. Una d’anni 24<br />

che non può andare alla chiesa senza due assistenti, e non può stare in piedi al confessionale.<br />

676<br />

Nel dì 6 dicembre venerdì venne all’infermeria F. Claudiano. Partì li 4 febbraio.<br />

677<br />

Spedita li 12.<br />

678<br />

Dalla lettera guardianale ricevuta li 15 dicembre e data li 5 imparo, che morì circa le dodici della<br />

notte precedente ai cinque per male di punta, nel giorno quinto di tal male. Il P. Bonaventura mi ha<br />

risposto li 14, ch’è morto poco avanti la mezza notte,venerdì li cinque del dicembre. Né pure a Campo è<br />

giunta lettera di avviso.

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