Tovazzi epistolario 7 (ms 62) - Provincia Tridentina

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di portinaio. In Cavalese il P. Lattanzio li 21 dello scorso fu comunicato per Viatico, e dicesi vicino al termine de’ suoi giorni 523 . Un giovine diocesano di Brescia con lettera s’ha insinuato per esser nostro Frate chierico; ma gli abbiamo risposto, che finora non ci è riuscito d’ottenere la licenza regia di vestire neppure di nostri paesani ecc. 3162. 1805 Al P. Guardiano di Borgo, colla gazzetta. Trento 6 agosto 1805, di mattina. Iersera ho consegnato, e raccomandato al tramessiero Isidoro Bartolommedi l’accennatogli diploma daziale. Mi scrivono da Cavalese, che il P. Lattanzio già viaticato, vassi notabilmente avvicinando al termine de’ suoi giorni. Qui sono ritirati nell’infermeria il P. Gaudenzio,e F. Masseo 524 . Un giovane della diocesi di Brescia con una sua lettera s’è insinuato per esser nostro Frate chierico: ma gli abbiamo risposto, che finora non ci è riuscito d’impetrare la licenza regia di vestire né pure de’ nostri paesani. Onde ecc. 3163. 1805 Al P. Cirillo da Cles. Arco. R.P.S.L.G.C.S.N. Trento 6 agosto 1805525 . Ho fatta fedelmente la commessami ambasciata presso questo Padre Guardiano; ma senza ottenere l’intento, avendomi risposto, che non può arbitrare, e che il legatario, quantunque capace, vuole tutto tutto, per un certo suo giusto motivo. Dunque la P.V. porti pazienza, rivolga le sue mire altrove, e confidi, che il Signor Iddio umilmente pregato l’aiuterà, Questo P. Diffinitore Gaudenzio è ritornato all’infermeria. Mi scrivono da Cavalese, che il P. Lattanzio sta molto male. Aspettiamo la risposta all’ultimo memoriale per poter vestire sette novizzi chierici. Un giovano bresciano con sua lettera s’è insinuato per essere ammesso tra di noi come chierico: ma gli abbiamo risposto, che finora non abbiamo potuto impetrare la licenza regia di vestire neppure de’ nostri paesani. Onde ecc. Il P. Provinciale oggidì sarà partito da Mezlombardo per Fieme. Preghi Dio e la Madre Santissima per me, e per questo povero convento, e proccuri di conservarsi. Amen. 3164. 1805 Al P. Provinciale Giuseppe Antonio. Cavalese. M. Rev. Padre Benedicite. Trento 6 agosto 1805 526 . Nel giorno secondo del corrente ho ricevuto da Borgo i libri per il P. Stanislao Küebach, ed oggidì gli ho mandati a questo signore spedizionere imp. regio della carrozza di posta, che li ricevette con molto buona grazia, pregato a nome della M.R.P.V. da Fra Vincenzo sartore, che gl’impaccò maestrevolmente. Pesano libbre viennesi 18. Ho pure spedito il viglietto al sig. Rossi per il costo de’ predetti libri. Parimente ho spedito a Borgo il diploma daziale, ed a Insprugg li miei Direttori 522 F. Masseo è guarito presto. 523 Il P. Lattanzio è morto li 20 gennaio 1806. 524 F. Masseo è guarito presto. 525 Spedita li 7. 526 Spedita li 7.

manoscritti. Ho risposto al sig. arciprete di Vigolo, ed anche allo scrittore di quella lettera malconcia. Egli si chiama Francesco Faglia, figlio di Giuseppe, da Chiare, detto anche Chiari, luogo insigne della diocesi di Brescia. Son sicuro del Faglia, e del Chiare, perché ho nelle mani la vita di D. Pietro Faglia Prevosto di Chiari sua patria, morto nel 1768; il Sole di Brescia del 1773, in cui sta Chiare Angelo Conte Faglia Vic. foraneo e prevosto: ed il Diario Bresciano del 1793 nel quale parimente si legge Chiare, ed anche Chiari, ed il Conte Angelo Faglia trovasi prevosto di Pontevico. Sembra, che il candidato non sia di tale schiatta, benché possa esserne. Per accettarlo sarebbero d’uopo altre non poche cognizioni, ed informazioni. È fresca la memoria del Rossiti furlano. Io mi contenterò se verrà la licenza di vestire li nostri paesani. Qualche risposta dovrebbe venire presto: e credo, che per ottenerla presto, e gradevole potrebbe interessarsi il sig. Riccabona. Il P. Diffinitore Gaudenzio col suo male sta nell’infermeria senza Messa. F. Timoteo non ha più febbre, di cui n’ebbe qui un termine solo. La prego della sua paterna benedizione ecc. Mando in quest’ordinario al P. Vicario le chieste antifone nuove colle note. Serva questo per il caso, che si smarrissero ecc. 3165. 1805. Al P. Stanislao Küebach. Ala d’Insprugg. Admodum Reverendo Patri Stanislao Küebachio F. Ioannes Chrysostomus de Avolano S.P.D 527 . Huc tandem venerunt etiam alii libri, quos expetisti, nempe Bibliotheca Prompta nostri P. Lucii Ferraris edit. Ven. 1782, in folio, et Decreta authentica Spiridionis Talù edit etiam Ven. 1785 in 4° 528 . Eorum pretium est libarrum septuaginta octo, et solidorum octo. Illos bene compactos heri tradidi magno huius regiae postae currui ad te sollicite transvehendo: et spero, quod iter prosperum habituri sint. Quod autem cum salute ad propria redieris suppono, et ut ea diutissime potiarus exopto. Tridenti in conventu sancti Bernardini, heu! adhuc vacillante, die septima mensis augusti A.D. 1805. 3166. 1805 Al sig. Giuseppe Antonio Riccabona. Cavaelse. Ill.mo sig. sig. e padrone colendissimo. Obbligatissimo mi professo a V.S.Ill.ma, perché siasi degnata di compatire il mio primo,benché rozzo pro-memoria; e quindi ardisco di servirla eziandio con questo secondo, rispondendo alle due fattemi ricerche. E riverendola mi do l’onore di protestarmi. Trento, s. Bernardino 8 agosto 1805 529 . Di V.S.Ill.ma Umil.mo, div.mo, ossequ.mo servidore F. Gio. Grisostomo di Volano. Extra. All’Ill.mo sig. sig. e padrone colendissimo Il sig. Giuseppe Antonio Riccabona di Reichenfels etc. Egna-Cavalese Nota. Gli mando in un mezzo foglio un succintissimo catalogo delle opere stampate dal P. Bonelli, ed il titolo, col quale andò nel 1756 al Capitolo Generale di Murcia. Le dette opere sono 27. 527 Spedita li 9. 528 Il Talù solo fu pagato troni otto. 529 Spedita li 9.

di portinaio. In Cavalese il P. Lattanzio li 21 dello scorso fu comunicato per Viatico, e<br />

dicesi vicino al termine de’ suoi giorni 523 . Un giovine diocesano di Brescia con lettera<br />

s’ha insinuato per esser nostro Frate chierico; ma gli abbiamo risposto, che finora non ci<br />

è riuscito d’ottenere la licenza regia di vestire neppure di nostri paesani ecc.<br />

31<strong>62</strong>. 1805<br />

Al P. Guardiano di Borgo, colla gazzetta.<br />

Trento 6 agosto 1805, di mattina.<br />

Iersera ho consegnato, e raccomandato al tramessiero Isidoro Bartolommedi<br />

l’accennatogli diploma daziale. Mi scrivono da Cavalese, che il P. Lattanzio già<br />

viaticato, vassi notabilmente avvicinando al termine de’ suoi giorni. Qui sono ritirati<br />

nell’infermeria il P. Gaudenzio,e F. Masseo 524 . Un giovane della diocesi di Brescia con<br />

una sua lettera s’è insinuato per esser nostro Frate chierico: ma gli abbiamo risposto,<br />

che finora non ci è riuscito d’impetrare la licenza regia di vestire né pure de’ nostri<br />

paesani. Onde ecc.<br />

3163. 1805<br />

Al P. Cirillo da Cles. Arco.<br />

R.P.S.L.G.C.S.N.<br />

Trento 6 agosto 1805525 .<br />

Ho fatta fedelmente la commessami ambasciata presso questo Padre Guardiano; ma<br />

senza ottenere l’intento, avendomi risposto, che non può arbitrare, e che il legatario,<br />

quantunque capace, vuole tutto tutto, per un certo suo giusto motivo. Dunque la P.V.<br />

porti pazienza, rivolga le sue mire altrove, e confidi, che il Signor Iddio umilmente<br />

pregato l’aiuterà, Questo P. Diffinitore Gaudenzio è ritornato all’infermeria. Mi<br />

scrivono da Cavalese, che il P. Lattanzio sta molto male. Aspettiamo la risposta<br />

all’ultimo memoriale per poter vestire sette novizzi chierici. Un giovano bresciano con<br />

sua lettera s’è insinuato per essere ammesso tra di noi come chierico: ma gli abbiamo<br />

risposto, che finora non abbiamo potuto impetrare la licenza regia di vestire neppure de’<br />

nostri paesani. Onde ecc. Il P. <strong>Provincia</strong>le oggidì sarà partito da Mezlombardo per<br />

Fieme. Preghi Dio e la Madre Santissima per me, e per questo povero convento, e<br />

proccuri di conservarsi. Amen.<br />

3164. 1805<br />

Al P. <strong>Provincia</strong>le Giuseppe Antonio. Cavalese.<br />

M. Rev. Padre Benedicite.<br />

Trento 6 agosto 1805 526 .<br />

Nel giorno secondo del corrente ho ricevuto da Borgo i libri per il P. Stanislao<br />

Küebach, ed oggidì gli ho mandati a questo signore spedizionere imp. regio della<br />

carrozza di posta, che li ricevette con molto buona grazia, pregato a nome della<br />

M.R.P.V. da Fra Vincenzo sartore, che gl’impaccò maestrevolmente. Pesano libbre<br />

viennesi 18. Ho pure spedito il viglietto al sig. Rossi per il costo de’ predetti libri.<br />

Parimente ho spedito a Borgo il diploma daziale, ed a Insprugg li miei Direttori<br />

522 F. Masseo è guarito presto.<br />

523 Il P. Lattanzio è morto li 20 gennaio 1806.<br />

524 F. Masseo è guarito presto.<br />

525 Spedita li 7.<br />

526 Spedita li 7.

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