Tovazzi epistolario 7 (ms 62) - Provincia Tridentina

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Solamente ieridì al pranzo pervenne qua la sua de’ 26 dello scorso maggio colle patenti confessionali 26 , e senza perder tempo le ho fatte prorogare in questa mattina ad altro triennio. Domani mattina le spedirò alla posta, perché le giungano alla più lunga nella mattina della prossima domenica (10 giugno) in cui spirano le vecchie. Bramo, che nel ritorno loro sieno più svelte, e per questo al di fuori metto il Preme. Il P. Diffinitore Gaudenzio sta nell’infermeria sino dai tredici dello scaduto senza poter celebrare la santa Messa, non potendo stare in piedi 27 . Il P. Provinciale lunedì s’instraderà per Fieme ecc. Trento 7 giugno 1804. 2862. 1804 Al P. Cirillo da Cles. Cles. R.P.S.L.G.C.S.N. Rispondo subito subito, che io suppongo poter Ella prevalersi dell’autorità conceduta ai nostri confessori nelle tavole annuali, quantunque sia stata approvata dopo la pubblicazione delle medesime: e che il Per Dio Santo, per Cristo Santo, per la Vergine Maria, non sieno bestemmie; ma bensì detti da non tollerarsi punto. Io non assolvo alcuno di quelli, che sono viziosi in questo, e né pure fo loro buona la scusa d’aver ciò detto l’una, o l’altra volta28 ; e quindi almeno sospendo loro l’assoluzione. Difficilmente questi si emendano, e specialmente se sono iracondi, e quasi ogni confessione si accusano, portando anche per iscusa la loro iracondia, scusando un peccato con un altro peccato. Le raccomando adunque di avere del zelo per il loro bene, e per l’onore di Dio Signor nostro ecc. Trento 7 giugno 1804. Dal Terziario intenderà il fine del novizzo ronconico29 . 2863. 1804 Io infrascritto prego umilmente i nobili signori daziali ecc. che vogliano usare della loro bontà con lasciar passare e ripassare con un cavallo libero, e franco l’esibitore del presente 30 , che vassene al nostro convento di Pergine per affari premurosi di questo convento di Trento. Per la quale carità il Signor Iddio, ed il nostro serafico Patriarca san Francesco ecc. Dato nel convento di san Bernardino presso Trento gli 8 giugno dell’anno 1804. L.+S. Provincialis Fra Gio. Grisostomo da Volano Diffinitor, e pro Segretario provinciale de’ Francescani Riformati. Nota. Il sig. Pietro Valcanover di Pergine ci ha pregati d’avvisarlo tosto che fosse giunto qua il di lui figlio Fra Ferdinando. Questi è venuto da Arco in questa mattina. Il padre, e la madre furono qui li 9 giugno. 2864. 1804 Al P. Davide. Salisburgo. Colla gazzetta. Trento 8 giugno 1804. 26 1. della confessione; 2. de’ Casi riservati. 27 Ripigliò la celebrazione ai 14 di giugno. 28 od essendo in collera. 29 F. Domenico. 30 Un figlio del molinaro Battista Tommasi.

Un caso strano, e che sembra senza esempio è succeduto nel sacro convento della Madonna delle Grazie appreso Arco. Giuseppe Antonio Speranza di Roncone, nato gli otto di febbraio del 1780,che studiò in Trento la filosofia coll’abito chiericale, vestì l’abito francescano nel detto convento ai sei di giugno dell’anno scorso 1803, ed in tutto l’anno si diportò talmente, che fu approvato per la professa. Vennero gl’invitati parenti, ed altri; ma nella notte precedente al giorno della professa se ne andò dal suo zio curato, e gli protestò di non voler professare 31 . Quindi nella mattina dei sei, due sole ore avanti l’ora della professa depose l’abito serafico, e la sera fu a cena nel convento di Campo come ex novizzo. Tutti rimasero attonito, e mortificati, specialmente il zio, ed il rettore di Roncone 32 . Finisco in un colla carta. Questa non fu spedita; ma la seguente. Lo Speranza da secolare fece molti debiti senza pagarli, e fu coi francesi. Egli non ha né padre, né madre, né roba. È altro di statura. 2865. 1804 Al P. Davide. Salisburgo colla gazzetta. Trento 8 giugno 1804. Il chiericone ronconico approvato per la professa, nella notte precedente a tale atto manifestò la sua volontà contraria; e quindi nella mattina seguente, due ore avanti quella destinata per la professa depose l’abito religioso, e dopo il pranzo se ne partì, con sommo rammarico de’ suoi parenti, e specialmente del suo zio curato (di Brione) e del rettore di Roncone 33 , venuti per essere presenti alla detta professa. Io non so come abbia potuto tenere celato un anno intero una così fatta risoluzione. Per altro gli auguro un buon viaggio, supponendo nello stesso tempo che andrà soggetto a dolorose vicende, perché il zio, che si svenò per mantenerlo allo studio, non vorrà spender altro in vano. Del Rossiti finora ho buoni riscontri 34 . Il Signor Iddio gli doni la perseveranza. Amen. ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- NB. Anno 1778 nostro P. Provinciali Sacra C. Sancti Officii concessit, ut cum Diffinitorii consensu possit Fratribus nostris facultatem tribuere legendi libros prohibitos. Tunc fuit Provinicalis P. Chrysologus. ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- 2866. 1804 Al P. Massimo Vicario di Borgo. Colla gazzetta. Trento 9 giugno 1804. Il novizzo Giuseppe Speranza di Roncone, nato gli otto febbraio 1780, sue sole ore avanti di terminare l’anno della probazione, presenti i suoi parenti, ed invitati alla professa, depose l’abito serafico, e dopo d’avere pranzato separatamente dai detti parenti, che non lo vollero nella loro compagnia, partì, ed andò a pernottare nel convento di Campo. Tutti rimasero attoniti, e mortificati. Manifestò il suo malcontento soltanto nella notte precedente. Io non ne solo la causa. Che caso strano! Ma buono per noi, che siassene andato, potendosi sospettare, che sia un cervello leggiero, e storto. 31 Donno Stefano Speranza curato di Brione, che ora nel luglio non più è curato. 32 Ora luglio, sta in Condino, vorrebbe essere riaccettato da noi. Fu qui li 14 settembre 1805, all’esame per li minori. 33 Rettore Saverio Papaleoni di Bono. 34 Anche il Rossiti finì malamente.

Un caso strano, e che sembra senza esempio è succeduto nel sacro convento della<br />

Madonna delle Grazie appreso Arco. Giuseppe Antonio Speranza di Roncone, nato gli<br />

otto di febbraio del 1780,che studiò in Trento la filosofia coll’abito chiericale, vestì<br />

l’abito francescano nel detto convento ai sei di giugno dell’anno scorso 1803, ed in tutto<br />

l’anno si diportò talmente, che fu approvato per la professa. Vennero gl’invitati parenti,<br />

ed altri; ma nella notte precedente al giorno della professa se ne andò dal suo zio curato,<br />

e gli protestò di non voler professare 31 . Quindi nella mattina dei sei, due sole ore avanti<br />

l’ora della professa depose l’abito serafico, e la sera fu a cena nel convento di Campo<br />

come ex novizzo. Tutti rimasero attonito, e mortificati, specialmente il zio, ed il rettore<br />

di Roncone 32 . Finisco in un colla carta.<br />

Questa non fu spedita; ma la seguente. Lo Speranza da secolare fece molti debiti<br />

senza pagarli, e fu coi francesi. Egli non ha né padre, né madre, né roba. È altro di<br />

statura.<br />

2865. 1804<br />

Al P. Davide. Salisburgo colla gazzetta.<br />

Trento 8 giugno 1804.<br />

Il chiericone ronconico approvato per la professa, nella notte precedente a tale atto<br />

manifestò la sua volontà contraria; e quindi nella mattina seguente, due ore avanti quella<br />

destinata per la professa depose l’abito religioso, e dopo il pranzo se ne partì, con<br />

sommo rammarico de’ suoi parenti, e specialmente del suo zio curato (di Brione) e del<br />

rettore di Roncone 33 , venuti per essere presenti alla detta professa. Io non so come abbia<br />

potuto tenere celato un anno intero una così fatta risoluzione. Per altro gli auguro un<br />

buon viaggio, supponendo nello stesso tempo che andrà soggetto a dolorose vicende,<br />

perché il zio, che si svenò per mantenerlo allo studio, non vorrà spender altro in vano.<br />

Del Rossiti finora ho buoni riscontri 34 . Il Signor Iddio gli doni la perseveranza. Amen.<br />

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NB. Anno 1778 nostro P. <strong>Provincia</strong>li Sacra C. Sancti Officii concessit, ut cum<br />

Diffinitorii consensu possit Fratribus nostris facultatem tribuere legendi libros<br />

prohibitos. Tunc fuit Provinicalis P. Chrysologus.<br />

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2866. 1804<br />

Al P. Massimo Vicario di Borgo. Colla gazzetta.<br />

Trento 9 giugno 1804.<br />

Il novizzo Giuseppe Speranza di Roncone, nato gli otto febbraio 1780, sue sole ore<br />

avanti di terminare l’anno della probazione, presenti i suoi parenti, ed invitati alla<br />

professa, depose l’abito serafico, e dopo d’avere pranzato separatamente dai detti<br />

parenti, che non lo vollero nella loro compagnia, partì, ed andò a pernottare nel<br />

convento di Campo. Tutti rimasero attoniti, e mortificati. Manifestò il suo malcontento<br />

soltanto nella notte precedente. Io non ne solo la causa. Che caso strano! Ma buono per<br />

noi, che siassene andato, potendosi sospettare, che sia un cervello leggiero, e storto.<br />

31<br />

Donno Stefano Speranza curato di Brione, che ora nel luglio non più è curato.<br />

32<br />

Ora luglio, sta in Condino, vorrebbe essere riaccettato da noi. Fu qui li 14 settembre 1805,<br />

all’esame per li minori.<br />

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Rettore Saverio Papaleoni di Bono.<br />

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Anche il Rossiti finì malamente.

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