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Manuale d'uso CDFWin - Solai - STS Software Tecnico Scientifico

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In corrispondenza degli appoggi il programma esegue il calcolo delle spuntature del diagramma<br />

dei momenti, secondo l’ipotesi che la reazione dell’appoggio non è concentrata ma uniformemente<br />

distribuita per lo spessore dell’appoggio stesso. Il programma non effettua alcuna spuntatura nel caso<br />

che la trave di appoggio abbia la stessa altezza del solaio (trave a spessore).<br />

Ai fini del calcolo viene considerata collaborante con il travetto da ogni lato un tratto<br />

di soletta comunque non superiore al massimo tra L/10 e 5 × S, dove L è la luce della campata<br />

in questione e S è lo spessore della caldana. Oltretutto la caldana non può avere uno spessore<br />

inferiore a 4 cm.<br />

Nell’effettuare la verifica degli sbalzi, soltanto nel caso in cui l’input sia stato effettuato da<br />

CDSWin e la struttura ricada in zona sismica, il programma <strong>CDFWin</strong> incrementa i carichi di<br />

progetto, al fine di ottemperare alle richieste della normativa per le zone sismiche. Tale incremento<br />

viene effettuato nel seguente modo: il programma propone due canali di carico, uno riservato al carico<br />

accidentale ed uno relativo a quello permanente. I carichi permanenti non verranno incrementati,<br />

mentre quelli accidentali lo saranno e ad essi sarà aggiunto il solo incremento sismico dei carichi<br />

permanenti.<br />

Questo incremento, automaticamente, è determinato da CDSWin in base allo spettro sismico<br />

verticale adottato per il calcolo della struttura di cui i solai fanno parte.<br />

Nel caso di input interamente svolto con <strong>CDFWin</strong>, invece, l’eventuale incremento sismico da<br />

adottare per gli sbalzi dovrà essere esplicitamente inserito dall’utente.<br />

Il programma inoltre mostra dei messaggi nel caso che venga superata resistenza a taglio o che non<br />

sia rispettata un’altezza minima del solaio pari a 12 cm, oppure di 1/25 della luce della campata.<br />

L’armatura di ripartizione è posta dal programma pari a un quinto di quella longitudinale, ma tale<br />

valore può essere modificato dall’utente, non essendovi in normativa alcun riferimento. Inoltre, per<br />

quanto riguarda l’armatura longitudinale, in zona tesa è rispettato un minimo di 0,07 × H cmq/m,<br />

essendo H lo spessore del solaio, mentre all’incastro l’armatura inferiore deve comunque essere tale<br />

da potere assorbire uno sforzo di trazione pari al taglio massimo.<br />

104 • 10BCapitolo 11 – Criteri di calcolo <strong>Manuale</strong> <strong>d'uso</strong> <strong>CDFWin</strong> - <strong>Solai</strong>

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