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Paolo Canali<br />

Guida tecnico-pratica<br />

agli hard disk<br />

Come districarsi nella giungla dei prodotti per <strong>Amiga</strong><br />

Acquistare l'hard disk<br />

I programmi e i dati assomigliano un po' ai gas: tendono ad<br />

occupare tutto lo spazio disponibile. Quando ci si stanca di<br />

fare i disc-jockey con pile di dischetti contenenti program-<br />

mi "strettamente indispensabili", è il momento di pensare<br />

all'acquisto di un disco rigido.<br />

Fino a pochi anni fa le scelte erano limitate e così pure i<br />

dubbi al momento dell'acquisto. Oggi in qualsiasi negozio<br />

specializzato possiamo trovare una notevole varietà di<br />

dischi rigidi per i computer della famiglia <strong>Amiga</strong>, ciascuno<br />

dei quali ha caratteristiche che dipendono, in primo luogo,<br />

dalla tecnologia con cui è realizzato. Purtroppo a prodotti<br />

validi sono spesso mescolati oggetti che di pregiato hanno<br />

solo l'aspetto, o addirittura semplici adattamenti di prodotti<br />

per IBM-compatibili, che hanno caratteristiche assai diver-<br />

se da quelle necessarie per un funzionamento ottimale nei<br />

computer <strong>Amiga</strong>. A prima vista potrebbe sembrare che tutti<br />

i dischi rigidi siano sostanzialmente simili: si compongono<br />

sempre di una scheda elettronica, il "controller", e di una<br />

parte elettromeccanica, l"'hard disk" propriamente detto,<br />

collegate da uno o più cavi piatti multifilari. Talvolta l'hard<br />

disk e il controllervengono venduti insieme in un comples-<br />

so preassemblato e pronto all'uso: è il caso di quasi tutti i<br />

prodotti per <strong>Amiga</strong> 500 e delle hard-card per Arniga 2000.<br />

E' una buona soluzione per chi desidera un prodotto<br />

completo senza cattive sorprese, ma ciò non significa<br />

affatto che quel controller funziona al meglio solo con<br />

quell'hard disk: spesso gli accoppiamenti vengono effet-<br />

tuati dal produttore sulla base di motivi puramente di<br />

comodo.<br />

Mentre l'hard disk è un componente standard adatto ad<br />

ogni computer, il controller dipende dalla macchina su cui<br />

va montato. Tuttavia le funzioni svolte da queste due parti<br />

possono essere molto diverse a seconda della soluzione<br />

tecnica adottata, e ciò si traduce immediatamente in termini<br />

di prestazioni che, come avrò modo di ripetere e di motiva-<br />

re (spero) convincentemente, non sono assolutamente<br />

riassunte nei numerini detti "transfer rate" che vengono<br />

quasi sempre stampati in grande evidenza su pubblicità e<br />

depliant. Questo indice è, infatti, sufficientemente indicati<br />

vo solo quando si confrontano sistemi realizzati con lo<br />

stesso tipo di interfaccia verso la RAM, il che è precisamente<br />

quello che accade negli IBM e compatibili, ma non è<br />

assolutamente il caso dei computer Arniga che invece<br />

danno molta più libertà al progettista. Quindi non scegliete<br />

un hard disk solo perché ha un transfer rate più veloce dei<br />

concorrenti: esso è solo uno dei parametri, e in genere<br />

quando si migliora un parametro se ne peggiorano altri.<br />

I controller: interrupt, polling e DMA<br />

Sono tre i modi che si possono usare per trasferire i dati tra<br />

il controller e la RAM del computer: è bene cercare di capire,<br />

almeno sommariamente, come funzionano. Solo così si<br />

può avere un'idea precisa dei limiti e dei pregi dei vari<br />

controller, e anche capire, dalle caratteristiche dichiarate<br />

dal costruttore, qual è il metodo usato da un particolare<br />

modello. La soluzione più comune (è anche quella usata<br />

sugli IBM-compatibili e su tutti i computer Apple) è il<br />

metodo "in interrupt". Quando occorre leggere dal disco<br />

rigido, per ogni byte ricevuto dall'hard disk, il controller<br />

invia al microprocessore un segnale di interrupt a priorità<br />

molto alta, che forza il blocco di ogni operazione in corso.<br />

Allora il microprocessore legge "al volo" e ricopia nella<br />

RAM il byte proveniente dal disco che il controller gli<br />

fornisce solo per un breve istante, e così via. In scrittura<br />

awiene una operazione del tutto simile. Una degenerazio-<br />

ne di questo metodo è quello "in polling". Esso è simile al<br />

precedente, solo che il microprocessore, dopo avere trasfe-<br />

rito il primo byte, non ritorna (sia pure per un tempo molto<br />

breve, che dipende dalla velocità dell'hard disk) ad esegui-<br />

re i programmi aspettando il successivo interrupt ma aspet-<br />

ta che il controller gli fornisca gli altri dati, senza servire<br />

nulla nel frattempo, neppure gli interrupt generati dalle<br />

altre periferiche e dispositivi, fino alla fine del trasferimen-<br />

to. Il transfer rate ottenuto è eccezionale, ma è assolutamen-<br />

te impossibile utilizzare un modem o dispositivo seriale ad<br />

alta velocità e addirittura, se si usa un hard disk molto lento<br />

o un CD-ROM, persino il puntatore del mouse durante gli<br />

accessi al disco si muove a scatti. Questi due metodi<br />

garantiscono un'alta velocità di accesso ai dati, poiché tutto<br />

il sistema durante il trasferimento non si dedica ad altro.

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