16.06.2013 Views

n. 23 - aprile / maggio 2012 - PARROCCHIA CORPUS DOMINI

n. 23 - aprile / maggio 2012 - PARROCCHIA CORPUS DOMINI

n. 23 - aprile / maggio 2012 - PARROCCHIA CORPUS DOMINI

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Direttore: Padre Renzo Bertoli - Direttore responsabile: Padre Claudio Truzzi<br />

Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Milano n. 124 del 16/3/2009<br />

Ciclostilato in proprio<br />

<strong>aprile</strong>/<strong>maggio</strong><br />

Maggio mese mariano<br />

Maria sotto la croce del Figlio<br />

Vita in parrocchia<br />

Solidarietà quaresimale <strong>2012</strong>: Cameroun<br />

22 <strong>aprile</strong>: Giornata Ordine Secolare Carmelitano<br />

Testimonianze<br />

Pellegrinaggio a Lourdes<br />

Un giorno un uomo venne a sapere che Dio sarebbe venuto a trovarlo. “Da me?” – pensò – “nella mia casa?”.<br />

Allora si mise a correre affannato per tutte le camere, per le scale, sul tetto e in cantina. Vide che la sua casa<br />

era tutta in disordine: se ne accorse solo ora che sapeva che doveva venire Dio! “Povero me – pensò – non riuscirò<br />

mai a metterla in ordine!”. Allora si affacciò alla finestra e iniziò a chiamare: “Amici, aiutatemi a pulire<br />

la casa, vi prego, qualcuno venga su!”. E intanto cominciò a spazzare con energia per togliere la polvere.<br />

Attraverso il polverone, vide uno che era salito a casa sua per dargli una mano. Si sa, in due il lavoro è più<br />

facile! Buttarono via le cose rotte, strofinarono il pavimento che venne brillante, pulirono i vetri. “Non finiremo<br />

mai!”, diceva. Ma quest’uomo che era venuto dalla strada lo rassicurava: “Ma no, vedrai che ce la faremo,<br />

sarà tutto in ordine pri ma di sera”. E così lavorarono fianco a fianco tutto il giorno. Quando era buio la<br />

casa era splendente! Andarono a sedersi in cucina e apparecchiarono per mangiare qualcosa. E disse l’uomo:<br />

“Adesso può venire Dio; chissà quando arriverà …” “Io sono già qui – rispose l’altro – sono stato con te tutto<br />

il giorno; ora siediti e mangiamo insieme”.<br />

Pasqua è il tempo propizio per lasciarci amare da Dio. Riprendiamo in mano la nostra vita di fede, e attraverso<br />

i Sacramenti, la preghiera, la fedeltà alla nostra vocazione e nel lavoro, insieme con Gesù ripuliamo la<br />

nostra anima! Auguro a tutti di vivere la stessa esperienza del racconto narrato qui sopra: il Signore Risorto ci<br />

invita a vivere con Lui. Non diciamogli di no. Buona e santa Pasqua a tutti.<br />

Vostro in Cristo Fra Renzo<br />

<strong>23</strong>/<strong>2012</strong><br />

in <strong>PARROCCHIA</strong><br />

PERIODICO DELLA <strong>PARROCCHIA</strong> DEL <strong>CORPUS</strong> <strong>DOMINI</strong>


MAGGIO: MESE MARIANO<br />

Maria sotto la croce del Figlio<br />

«In quell’ora, stavano presso la croce di Gesù sua<br />

madre, la sorella di sua madre, Maria di Cleofa e Maria di<br />

Magdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei<br />

il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco<br />

il tuo figlio!” Poi disse al discepolo: “Ecco la tua madre!”.<br />

E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa»<br />

(Gv 19,25-27).<br />

La scena biblica che descrive la presenza della Madre presso<br />

la Croce di Gesù è riportata solamente dal Vangelo di<br />

Gio vanni. Sul Golgota Maria è testimone e partecipe della<br />

sofferenza e dell’oblazione inaudita del Figlio dell’Al tis -<br />

simo che porta drammaticamente a compimento, non senza<br />

preghiere e suppliche con forti grida e lacrime, la sua obbedienza<br />

al Padre attraverso il dono della sua vita per amore<br />

dell’umanità. Rimane, comunque, un fatto singolare: gli al -<br />

tri evangelisti Matteo, Marco e Luca non ci trasmettono la<br />

pre senza della Madre del Signore nell’ora della passione e<br />

morte del Figlio; lo fa solo il quarto Evangelista. Ma qual è<br />

lo scopo di questa attestazione di presenza, quale messaggio<br />

Giovanni vuole comunicare con questa sua inedita inserzione?<br />

Giovanni, scrivendo tra il 90-100 circa d. C., è l’autore<br />

più tardivo del Nuovo Testamento. Come tale egli trasmette<br />

nel suo Vangelo delle riflessioni di fede più profonde e ma -<br />

tu re sulla persona e l’opera di Cristo, ma anche di Maria!<br />

Per il “quarto Evangelista” l’episodio della passione e morte<br />

di Gesù in croce e la presenza di sua Madre rappresenta il<br />

momento fondamentale della Rivelazione cristiana: la<br />

manifestazione dell’Amore sconfinato di Dio per gli uomini,<br />

che è disposto a donarci tutto ciò che possiede, compresa<br />

sua Madre! Nella scena dell’agonia di Gesù sulla croce,<br />

Maria è rappresentata come l’immagine più alta della fede<br />

messa a dura prova, che qui giunge a perfetto compimento<br />

e perfezione grazie al suo abbandono fiducioso alla volontà<br />

del Padre. Infatti, Maria associandosi con animo materno al<br />

sacrificio del Figlio, acconsente amorosamente all’immolazione<br />

della vittima da lei generata, restando in un silenzio<br />

pieno di dolore, ma anche di speranza che le promesse salvifiche<br />

a lei garantite dall’Angelo al momento dell’An -<br />

nunciazione (“Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio del -<br />

l’Altissimo”… “Il Signore Dio gli darà il trono di Davi -<br />

de”… “il suo Regno non avrà mai fine”), si avverino e giungano<br />

a buon fine! Sotto la croce Maria è così l’icona della<br />

fe de che crede e spera contro ogni speranza e che nonostante<br />

tutto si fida di Dio, anche se in quel momento sembra a -<br />

verla dimenticata e abbandonata come suo Figlio Gesù mo -<br />

rente in croce! Maria sta in silenzio (l’evangelo giovanneo,<br />

infatti, non riporta nessuna sua parola); vede e ascolta il gri -<br />

do rivolto al muto Cielo dall’Innocente, non si scompone,<br />

non inveisce, non si lascia stravolgere e sfigurare dall’umano<br />

dolore, ma, oramai adulta nella fede, prega e medita perché<br />

possa stavolta comprendere la dolorosa libertà di amare<br />

del suo Dio. Sotto la croce Maria è oramai capace di cogliere<br />

nel suo valore trascendente e salvifico quanto sono inedi-<br />

2<br />

ti e inauditi i sentieri scelti da Dio per l’avveramento del mi -<br />

ste ro del Figlio! Davanti al Crocifisso, pur sperimentando u -<br />

na particolare fatica del cuore, unita a una sorte di notte del -<br />

la fede, Maria non chiede che il Figlio venga risparmiato,<br />

ma si abbandona fidente in Dio, venendo anche per questo<br />

co stituita da Gesù “madre di tutti gli uomini”, e “icona di<br />

spe ranza per tutti i popoli”. Sul Golgota la relazione tra la<br />

Madre e il Figlio si spalanca a una nuova e più vasta realtà<br />

e missione e ciò per volontà del Crocifisso: “Donna, ecco<br />

tuo figlio”. La maternità fisica di Maria è come abolita dalla<br />

morte di Gesù ed è sostituita con una maternità d’altro genere,<br />

quella nei riguardi dei discepoli, inclusi e rappresentati<br />

nel la persona del Discepolo amato presente sotto la croce.<br />

Lo schema di rivelazione (avendo visto... disse... ecco) di<br />

Gio vanni 19,25-27 proclama questa nuova maternità di Ma -<br />

ria: ella è la Madre di tutti coloro che accolgono il comandamento<br />

nuovo di Gesù di accettarla e amarla nella propria<br />

vita. Da quell’Ora tragica, ma per noi salvifica, Maria diviene<br />

così un dono di Cristo e una presenza dolce e costante<br />

nella vita personale dei fedeli di tutte le generazioni.<br />

In questo stesso episodio si intravede, infine, un grande ed<br />

attuale insegnamento in ordine alla solidarietà e alla compassione<br />

per l’uomo e la donna prostrati nella sofferenza o<br />

nel bisogno: da questo “scandaloso“ e inedito Dio cristiano<br />

che conosce, subisce, seppur volontariamente, la sofferenza<br />

e la morte ci viene un’enorme proposta di liberazione e di<br />

maturazione personale con la sua richiesta di prenderci cura<br />

di sua madre. Gesù, infatti, ci dice: «non fermarti al dolore<br />

della croce, vai avanti nella vita ed occupati di chi ti sta ac -<br />

canto! Abbi cura dell’altro come una madre del figlio e co -<br />

me un figlio della madre! Crea solidarietà, vinci il male con<br />

il bene. Offri aiuto, sostegno, comprensione, compassione,<br />

ascolto». Così facendo, Gesù morente sembra quasi suggerire<br />

la strada per vincere la tragicità del momento. È così,<br />

dall’alto della croce, che Gesù ci offre la speranza e la pace<br />

pasquale!<br />

fr. Federico Maria Mazza


VITA IN <strong>PARROCCHIA</strong><br />

Solidarietà quaresimale <strong>2012</strong>: Cameroun<br />

In questa Quaresima la nostra Parrocchia si è impegnata ad<br />

aiutare i detenuti delle Carceri Centrali di Yaounde in<br />

Cameroun, dove alcuni Padri Carmelitani prestano il loro<br />

servizio sia spirituale che materiale. Durante tutta la<br />

Quaresima i parrocchiani si son dati da fare, dai più piccoli<br />

ai più grandi, per aderire a questa iniziativa. Inoltre una<br />

giornata specifica a favore del carcere, e la domenica 10 e<br />

11 marzo Padre Enrico Aiolfi e Padre Giuseppe Agosteo,<br />

vissuti alcuni anni in Cameroun, hanno illustrato la situazione<br />

delle carceri e il bene da loro compiuto verso i carcerati,<br />

durante tutte le Messe.<br />

Le adesioni e la sensibilità delle offerte hanno dimostrato la<br />

solidarietà dei parrocchiani, infatti la somma raccolta è stata<br />

di € 8.550.<br />

Vi ringraziamo di cuore e imploriamo per voi in questa<br />

Pasqua ormai vicina, l’augurio che il Signore Risorto vi<br />

benedica e vi protegga, faccia risplendere su di voi il suo<br />

volto e dia pace e tranquillità alle vostre famiglie.<br />

Descrizione dei vari reparti delle Carceri Centrali<br />

di Yaounde<br />

Le Carceri Centrali della capitale del Cameroun erano state<br />

costruite da una ditta italiana nel lontano 1975. Il complesso<br />

a forma quadrata è costituito da vari fabbricati, che delimitano<br />

13 reparti, ognuno dei quali ha varie camerate,<br />

disposte su due piani, con letti a castello per 14 persone, ma<br />

con 40-50 inquilini a disputarsene il posto per un breve<br />

sonno ogni notte a turni stabiliti; un ampio cortile con servizi<br />

igienici e docce sono a disposizione delle centinaia e<br />

centinaia di detenuti dei tre reparti più numerosi.<br />

Un quarto reparto dei più abitati è quello dei ‘minori’, circa<br />

260, in continuo aumento nei vari periodi dell’anno per le<br />

continue retate in città. Nel reparto si svolge un normale<br />

anno scolastico per le classi elementari e medie, con docenti<br />

presi fra gli stessi detenuti adulti. Inoltre vi si svolge l’insegnamento<br />

e l’esercizio di varie professioni, come la sartoria,<br />

l’artigianato e l’informatica, gestiti da un frate benedettino<br />

svizzero, fratel Gerold, ormai da tanti decenni presente<br />

in Cameroun con altre iniziative professionali, come la falegnameria.<br />

C’è poi il reparto dei malati cronici (TBC, malaria e AIDS)<br />

con oltre 100 degenti, seguiti da due suore spagnole; naturalmente<br />

questi malati appartengono alle categorie più<br />

povere della popolazione carceraria. A questo reparto è<br />

equiparato un altro con circa 50-60 malati mentali e sciancati,<br />

anch’essi incarcerati per i più banali motivi di furto nei<br />

mercati rionali o nelle case.<br />

Il reparto più ben tenuto è quello delle donne, anche se<br />

sovrappopolato; esse hanno tutto il tempo a disposizione per<br />

“farsi belle”; appartengono a tutte le categorie sociali e sono<br />

in carcere per i più svariati motivi, dall’assassinio al furto,<br />

per reati amministrativi o di proprietà contese nella parentela.<br />

Il loro reparto è costantemente chiuso da portoni di ferro<br />

e guardato a vista, e le loro rare uscite sono regolate da severe<br />

disposizioni di sorveglianza.<br />

3<br />

Un ottavo reparto è quello dei “condannati a morte” per evidenti<br />

gravità di reato, ma che non vengono condotti ad esecuzione,<br />

in attesa della loro morte naturale o di una riduzione<br />

della pena in caso di buona condotta o di pagamento di<br />

salate cauzioni. Questo reparto è sempre stato oggetto di<br />

una speciale cura religiosa, anche in base ad una<br />

Associazione fra i condannati a morte di tutte le carceri del<br />

Cameroun, dedicata al martire francescano polacco, san<br />

Massimiliano Kolbe. Al presente nelle carceri di Yaounde<br />

sono soltanto 24, perché molti, grazie all’opera della Chiesa<br />

Camerunese (Giustizia e Pace), sono stati trasferiti ad altri<br />

reparti con pene a termine o addirittura liberati per i motivi<br />

sopra elencati.<br />

Altri quattro reparti, ciascuno con una cinquantina di detenuti,<br />

sono riservati a persone ricche che possono pagarsi un<br />

alloggio meno affollato nelle singole camerate. Il tredicesimo<br />

reparto è quello della Infermeria con annessa sacrestia<br />

per il culto cattolico, il solo che si è sempre preoccupato<br />

della salute dei carcerati. Di questo reparto si parlerà a parte.<br />

Un nutrito gruppo di guardie carcerarie di circa 500 effettivi<br />

per i servizi di sorveglianza e amministrativi, sono suddivisi<br />

in due turni, più quello notturno, oltre a quello dell’accompagnamento<br />

dei detenuti alle sessioni del tribunale o<br />

per visite mediche ed analisi.<br />

Nei reparti più numerosi delle carceri sono presenti vari<br />

mercatini di generi alimentari ed igienici, di proprietà dei<br />

guardiani stessi, ma gestiti da detenuti di fiducia.<br />

Vi è pure una modesta biblioteca, frutto di donazioni diverse,<br />

specialmente del Centro Culturale Francese; anch’essa<br />

viene curata da alcuni detenuti competenti, che alternano<br />

l’afflusso dei lettori, i quali si accomodano su panche e<br />

tavolini per completare il loro turno di lettura.


VITA IN <strong>PARROCCHIA</strong><br />

Solidarietà quaresimale <strong>2012</strong><br />

Descrizione del funzionamento dell’Infermeria delle Car -<br />

ceri di Yaounde (Cameroun). Progetti per una ristrutturazione<br />

L’infermeria con ambulatorio delle Carceri Centrali di<br />

Yaounde si trova nel reparto n° 13 delle stesse e comprende<br />

anche alcuni ambienti per il culto cattolico, in quanto è soltanto<br />

la Chiesa Cattolica che si è assunta la totalità delle<br />

cure degli ammalati, affiancata da un infermiere statale.<br />

Il reparto, gravemente danneggiato da una violenta sommossa<br />

di un gruppo di detenuti, richiedeva un intervento<br />

della Chiesa, che non poteva essere assunto dal clero locale,<br />

attualmente incaricato della cappellania carceraria.<br />

Quindi ci siamo mossi noi, ex cappellani carmelitani, sostenuti<br />

da una organizzazione sorta nella nostra parrocchia di<br />

Legnano, come sviluppo del famoso Caffè Missionario,<br />

fondato dal P. Enrico Aiolfi, ex zelatore delle nostre missioni,<br />

che aveva potuto visitare un paio di volte. Nel reparto<br />

infermieristico era stato danneggiato gravemente anche un<br />

moderno gabinetto dentistico, donato dal Dott. Adriano<br />

Ballabio (Seregno) e sostenuto dai suoi figli che ne hanno<br />

continuato l’opera.<br />

Quindi lo scopo principale della visita in Cameroun dei<br />

padri Gabriele Mattavelli e Giuseppe Agosteo era appunto<br />

quello di stendere una lista delle riparazioni e dei miglioramenti<br />

necessari per il completo funzionamento del reparto<br />

infermieristico; in ciò il P. Gabriele in particolare è stato<br />

coadiuvato dall’infermiere statale delle carceri e dalle due<br />

suore spagnole che curano direttamente gli ammalati. A<br />

queste è stata lasciata una generosa offerta raccolta dal P.<br />

Enrico per le cure immediate, in attesa dello sviluppo del<br />

progetto che sarà assunto da una costituenda Onlus dal<br />

nome “Amici dei carcerati”.<br />

4<br />

Ad affiancare l’opera delle due suore infermiere vi è pure la<br />

presenza giornaliera di una laica della nostra parrocchia di<br />

Nkoabang, infermiera in pensione, con l’incarico di scoprire<br />

i veri malati da presentare alle infermiere; si chiama<br />

Madeleine Prisca e fa parte della Fraternità Secolare<br />

Carmelitana della città di Yaounde.<br />

Gli ammalati che giornalmente passano nell’ ambulatorio<br />

delle carceri sono generalmente affetti da polmoniti, diarree,<br />

malaria, AIDS e specialmente denutrizione per l’assenza<br />

di proteine e vitamine, data la scarsa qualità del rancio<br />

che lo Stato passa, consistente in una dose unica di granoturco<br />

cotto nell’acqua. I casi più gravi, provenienti anche<br />

dall’altro reparto dei ‘malati cronici’ e da emergenze, possono<br />

usufruire di una mezza dozzina di posti letto. Per questa<br />

categoria di malati è prevista una nutrizione particolare<br />

a cura delle suore infermiere.<br />

Oltre alle cure nell’ambulatorio interno al carcere, sono possibili<br />

esami specialistici negli ospedali della città, naturalmente<br />

a pagamento a carico sempre dei cattolici per i molti<br />

poveri.<br />

I casi di decessi in carcere, anni fa molto frequenti, sono<br />

ancora numerosi fra la popolazione carceraria più povera e<br />

cronica, per la mancanza di mezzi sanitari interni e l’impossibilità<br />

di ricoveri in ospedale, cosa possibile ai detenuti che<br />

hanno famiglie e mezzi in città, dato che le cure ospedaliere<br />

sono esclusivamente a pagamento.<br />

A prima vista, le condizioni delle carceri della capitale sono<br />

abbastanza migliorate in rapporto alla situazione degli anni<br />

’80 e ’90, ma nelle carceri delle altre numerose città camerunesi<br />

sono ancora molto tragiche, con decessi quasi quotidiani,<br />

ma subito rimpiazzati da nuovi arresti e arrivi dalle<br />

carceri della capitale.<br />

A PROPOSITO DELLA SOLIDARIETA' QUARESIMALE CAMEROUN AFRICA<br />

RIFLESSIONI DEI BAMBINI DELLA CLASSE QUINTA DI CATECHISMO<br />

Noi certe volte non ci accorgiamo in che paese viviamo e di che cosa abbiamo, perché se ci paragoniamo ai<br />

bambini dell' Africa che per giorni digiunano, ci rendiamo conto che siamo bambini fortunati nei loro confronti.<br />

Noi facciamo tre pasti al giorno, invece loro uno, anzi certe volte non fanno neanche un pasto, loro si accontentano<br />

di un pezzo di pane e un bicchiere d' acqua. Vivono in condizioni pessime, in case umide e sporche,<br />

mentre noi abbiamo case pulite, grandi e spaziose. Invece di aiutarli stiamo a casa a guardare la TV, a mangiare,<br />

bere, dormire, mentre loro per avere queste cose lavorano. I bambini dell’Africa si trovano in condizioni<br />

poverissime, alcuni abitano per strada. Vivono in un paese arido e per questo soffrono di siccità e di carestie.<br />

Noi quando ci alziamo al mattino andiamo a far colazione, ci rilassiamo mentre i bambini dell'’Africa<br />

sono già svegli da due ore e stanno tornando a casa con due secchi d’acqua sulle spalle. Per il loro compleanno<br />

non hanno certo regali come i nostri, ma qualche vestito e calze stracci, noi rimaniamo stupiti nel sapere<br />

questo, loro invece lo ricevono come un regalo prezioso.<br />

Noi dovremo imparare ad accontentarci più spesso di ciò che abbiamo e pensare di più a questi bambini più<br />

sfortunati per dar loro la possibilità di vivere meglio e più dignitosamente. Apriamo il nostro cuore e facciamo<br />

posto alla generosità.<br />

Lucia e Margherita


VITA IN <strong>PARROCCHIA</strong><br />

22 <strong>aprile</strong>: Giornata Ordine Secolare Carmelitano<br />

ICarmelitani Secolari, con i Frati e le Monache, costituiscono l’Ordine di Nostra Signora del Monte Carmelo e di S. Te -<br />

resa di Gesù. Essi condividono con la Famiglia carmelitana lo stesso Carisma e la stessa Regola, in riferimento al proprio<br />

stato di vita. Il Carmelitano Secolare, infatti, è chiamato a vivere da contemplativo nel mondo, dentro la storia, con<br />

as sunzione di impegni e responsabilità, anche di tipo sociale e politico.<br />

La Comunità è formata da persone che, per vocazione, cercano Dio, pregano e servono nella carità, ad imitazione della<br />

Chiesa primitiva animata “da un cuor solo ed un’anima sola”; i fratelli e le sorelle si incontrano per:<br />

- la preghiera comunitaria;<br />

- l’ascolto della Parola di Dio;<br />

- il vicendevole arricchimento nella relazione fraterna, mediante la lettura dei Documenti del Magistero della Chiesa e<br />

gli scritti dei propri Santi.<br />

Il Carmelitano Secolare cerca di scoprire la presenza di Cristo e del Suo Spirito mediante la preghiera liturgica, la prati -<br />

ca quotidiana dell’orazione mentale e lo studio dei santi del Carmelo. In particolare, egli attinge all’insegnamento spirituale<br />

di santa Teresa di Gesù, san Giovanni della Croce, santa Teresa di Gesù Bambino e santa Teresa Benedetta della<br />

Cro ce per nutrire il proprio vivere ed agire, nella fraternità, nella famiglia e nella società, e per portare nel mondo la<br />

testimonianza dell’esperienza carmelitana.,<br />

I laici nel Carmelo di Milano (OCDS)<br />

I Carmelitani Secolari, con i Frati e le Monache costituiscono l’Ordine di Nostra Signora del Monte Carmelo e di S. Teresa<br />

di Gesù. Essi condividono con la Famiglia carmelitana lo stesso Carisma e la stessa Regola, secondo il proprio stato di vita.<br />

I fratelli e le sorelle secolari della Comunità di Milano si incontrano presso la Parrocchia del Corpus Domini per condividere<br />

la preghiera liturgica, la santa Messa e la formazione alla scuola dei Santi Dottori carmelitani, santa Teresa di Gesù, san<br />

Giovanni della Croce e santa Teresa di Gesù Bambino. Durante queste giornate, vengono condivisi anche aspetti organizzativi<br />

e piccoli momenti di fraternità, come il pranzo.<br />

Ogni carmelitano secolare cerca di scoprire la presenza di Dio e del Suo Spirito mediante una personale ed intima amicizia con<br />

Cristo. Tale rapporto si identifica con la pratica quotidiana dell’Orazione mentale, secondo l’insegnamento della santa Madre<br />

Teresa di Gesù. Questa intensa vita interiore trova espressione nella qualità dello stile di vita comunitaria e nelle opere di apostolato,<br />

intese come servizio a tutta la Chiesa.<br />

La Comunità secolare è formata da persone che, per vocazione, cercano Dio, pregano e servono nella carità, ad imitazione della<br />

Chiesa primitiva animata “da un cuor solo ed un’anima sola”; i confratelli dell’Ordine, al di là delle giornate previste da programma,<br />

si rendono disponibili a ulteriori occasioni di incontro orientate all’ascolto, all’aiuto reciproco ed alla gioia della condivisione<br />

di vita, nella spontaneità e nella semplicità.<br />

Secondo lo spirito del Carmelo, come indicato anche nella Regola e nelle Costituzioni, l’Ordine Secolare promuove iniziative<br />

comuni a tutta la Famiglia carmelitana in modo da facilitare la conoscenza, la relazione fraterna e la convergenza su comuni<br />

obiettivi di apostolato di tutti i suoi membri.<br />

Il contributo di ciascun fratello e sorella, nella diversità del proprio stato di vita, è considerato un’importante opportunità di<br />

arricchimento reciproco e motivo di una più efficace e fedele obbedienza alla volontà di Dio, che lo ha chiamato a servirlo nella<br />

specificità di questo carisma.<br />

5


CALENDARIO<br />

Aprile - Maggio <strong>2012</strong><br />

Aprile<br />

Domenica<br />

Lunedì<br />

1<br />

2<br />

Giovedì Santo 5<br />

Venerdì Santo 6<br />

Sabato Santo<br />

Domenica<br />

Lunedì<br />

Maggio<br />

Sabato e<br />

Domenica<br />

Sabato<br />

Venerdì<br />

Sabato<br />

Domenica<br />

Lunedì<br />

Mercoledì<br />

Giugno<br />

Sabato<br />

Domenica<br />

7<br />

8<br />

9<br />

12<br />

13<br />

19<br />

25<br />

26<br />

27<br />

28<br />

30<br />

2<br />

3<br />

Festa delle Palme nella Passione del Signore<br />

10,00 Chiostro del convento: benedizione degli ulivi, processione<br />

10,30 S. Messa solenne (altre Messe ore 9,30-11,45-18,00)<br />

Giornata Mondiale della Gioventù<br />

Chiusura della colletta per la Campagna di solidarietà quaresimale.<br />

Inizio Settimana Autentica (fino a sabato 7 <strong>aprile</strong>)<br />

Catechismo sospeso fino a domenica 15 <strong>aprile</strong> per le feste pasquali<br />

8,00 Canto delle Lodi con i Frati Carmelitani (il mattino non ci sono altre funzioni)<br />

18,00 S. Messa concelebrata in Coena Domini<br />

21,00 Adorazione Eucaristica - meditazione (ingresso da via Canova 4)<br />

8,00 Canto delle Lodi con i Frati Carmelitani<br />

15,00 Via Crucis<br />

21,00 Celebrazione della Passione del Signore, Adorazione della Croce<br />

8,00 Canto delle Lodi con i Frati Carmelitani (il mattino non ci sono altre funzioni)<br />

Tempo opportuno per le Confessioni<br />

21,00 Veglia Pasquale, Annuncio della Risurrezione, Messa prefestiva concelebrata<br />

S. Cresima di Isabel Avelar Ramirez e Carolina Paz Ochsenius Recabarren<br />

Domenica di Risurrezione S. Messe ore 9,30-10,30-11,45-18,00<br />

Lunedì dell’Angelo (non è di precetto) S. Messe ore 9,00-18,00<br />

Giornate della carità. Mercatino di fiori, generi vari e tante cose belle<br />

a favore della Mensa dei poveri<br />

Giornata di ritiro dei Cresimandi in preparazione al sacramento della Cresima<br />

a Legnano presso i Padri Carmelitani<br />

17,00 Prove per i comunicandi<br />

14,00 Ritrovo per ritiro al monastero di Lodi in preparazione al sacramento<br />

dell’Eucaristia<br />

10,30 Prima Comunione. Celebrazione eucaristica<br />

Inizio VII Convegno mondiale delle Famiglie <strong>2012</strong> (fino a domenica 3 giugno)<br />

17,00 In Basilica prove per il sacramento della Cresima e a seguire S. Confessioni<br />

In mattinata Incontro dei Cresimandi di tutta la Diocesi con il Papa Benedetto XVI e<br />

il Card. Scola a S. Siro<br />

15,30 Celebrazione del sacramento della Cresima<br />

Cappella di Via Filelfo, 11<br />

Lunedì 2, Martedì 3, Mercoledì 4 <strong>aprile</strong>: Meditazioni sul triduo pasquale - ore 18,00 Messa<br />

Domenica 8 <strong>aprile</strong>: Domenica di Pasqua S. Messe ore 10,00-18,00<br />

Lunedì 9 <strong>aprile</strong>: Lunedì dell’Angelo S. Messa ore 18,00<br />

Giovedì, Venerdì e Sabato Santo: la Cappella rimarrà chiusa.<br />

Si raccomanda di partecipare alle funzioni nella Basilica parrocchiale.<br />

Chiusura dell’anno catechistico<br />

Classe V: lunedì 7 <strong>maggio</strong> rosario lunedì 14 <strong>maggio</strong> S. Messa<br />

Classe III: martedì 8 <strong>maggio</strong> rosario martedì 15 <strong>maggio</strong> S. Messa e cena<br />

Classe I media: mercoledì 9 <strong>maggio</strong> rosario mercoledì 16 <strong>maggio</strong> S. Messa e cena<br />

Classe IV: giovedì 10 <strong>maggio</strong> rosario giovedì 17 <strong>maggio</strong> S. Messa e cena<br />

6


CALENDARIO<br />

Aprile - Maggio <strong>2012</strong><br />

Orari Sante Messe<br />

Parrocchia Basilica<br />

feriali 7.30 - 9 - 18<br />

prefestiva 18<br />

festive 9.30 - 10.30 - 11.45 - 18<br />

Cappella del Crocefissso (via Filelfo)<br />

feriale 18<br />

prefestiva 18<br />

festive 10 - 18<br />

Sant’Ambrogio ad Nemus (via Peschiera)<br />

feriali 7 - 17.30<br />

prefestiva 17.30<br />

festive 9.30 - 11 - 17.30<br />

Un sacerdote è sempre disponibile per le confessioni, negli orari<br />

in cui è aperta la Basilica, dalle 7 alle 12 e dalle 16 alle 19.<br />

Calendario liturgico<br />

APRILE<br />

1 Le Palme - Settimana Santa<br />

2 Settimana autentica<br />

3 Settimana autentica<br />

4 Settimana autentica<br />

5 Settimana autentica<br />

6 Venerdì della Passione del Signore<br />

7 Settimana autentica<br />

8 Pasqua di Risurrezione<br />

9 Lunedì dell’VIII di Pasqua dell’Angelo<br />

10 Martedì dell’VIII di Pasqua<br />

11 Mercoledì dell’VIII di Pasqua<br />

12 Giovedì dell’VIII di Pasqua<br />

13 Venerdì dell’VIII di Pasqua<br />

14 Sabato dell’VIII di Pasqua<br />

15 II Domenica di Pasqua<br />

21 S. Anselmo<br />

22 III Domenica di Pasqua<br />

Tutti i mesi in parrocchia<br />

Ogni lunedì ore 20,00 in Oratorio incontri con gli adolescenti<br />

Ogni I lunedì ore 15,00 via Canova 4 incontro del Gruppo missionario<br />

Ogni mercoledì ore 14.30 - 16.30 in Oratorio Centro di ascolto<br />

Ogni mercoledì ore 21,00 in Oratorio prove Coro gregoriano<br />

Ogni giovedì ore 21,00 - 22,00 in basilica esposizione e adorazione del Santissimo Sacramento<br />

Ogni giovedì ore 21,00 in Oratorio Catechesi giovani dai 18 anni in poi<br />

Ogni domenica dalle ore 15,00 Oratorio<br />

Ogni II domenica del mese si celebrano i Battesimi<br />

77<br />

Benvenuti in parrocchia!<br />

Camilla Maria di Marco Brera e Vera Ventura<br />

Carlo Maria di Matteo Maria Ciuti e Giulia Crivelli Visconti<br />

Si sono sposati<br />

Luis Armando Federico e Camilla Lazzari<br />

Ci hanno lasciato<br />

Carlo Alberto Morici di anni 93<br />

Giovanna Castagnino di anni 93<br />

Salvatore Pernice di anni 95<br />

Maria Arosio di anni 91<br />

Giovanni Albertoni di anni 96<br />

Emilio Fantin di anni 86<br />

Maria Amalia Cervini di anni 98<br />

25 S. Marco<br />

28 S. Gianna Beretta Molla<br />

29 IV Domenica di Pasqua<br />

MAGGIO<br />

1 S. Giuseppe lavoratore<br />

2 S. Atanasio<br />

3 SS. Filippo e Giacomo<br />

6 V Domenica di Pasqua<br />

13 VI Domenica di Pasqua<br />

14 S. Mattia Ap.<br />

17 Ascensione del Signore<br />

20 Domenica dopo l’Ascensione del Signore<br />

22 S. Rita da Cascia<br />

26 S. Filippo Neri<br />

27 Pentecoste<br />

31 Visitazione B.V. Maria<br />

Presso le Suore di N.S. di Sion (via Machiavelli 24):<br />

Per conoscere Israele<br />

Giovedì 12 <strong>aprile</strong> <strong>2012</strong>, ore 18.15: AMOS LUZZATTO “La vita: un punto di vista ebraico”<br />

Giovedì 3 <strong>maggio</strong> <strong>2012</strong>, ore 18.15: GIOACHINO PISTONE “Ebrei e protestanti italiani tra ‘800 e ‘900”.<br />

Giovedì 24 <strong>maggio</strong> <strong>2012</strong>, ore 18.15: ELENA LEA BARTOLINI “La lettura ebraica del Cantico dei Cantici”.


TESTIMONIANZE Pellegrinaggio a Lourdes<br />

LOURDES 8/11 febbraio <strong>2012</strong><br />

È stato per me il rinnovarsi di un’emozione profonda:<br />

sentirmi vicino in modo speciale alla Mamma amatissima,<br />

in un luogo particolare, da Lei scelto e benedetto con la Sua<br />

presenza.<br />

È stata una nuova, importante tappa del mio personale percorso<br />

dello spirito – da Fatima, a Medjugorje, a La Salette,<br />

a Lourdes –, lungo il quale mi sono sentita invitata, spronata,<br />

sorretta, amata ed accompagnata dalla Madonna.<br />

Alla Grotta mi sono sentita avvolgere dal profondo e caldissimo<br />

abbraccio di Maria (nonostante il gelo pungente…),<br />

ho recitato il S. Rosario insieme a tanti fratelli con trasporto<br />

profondo, avvertendo la preghiera come dialogo vero.<br />

Du rante l’Adorazione nella Chiesa sotterranea ho ricordato<br />

con emozione la Sua esortazione “Fate quello che vi dirà”,<br />

con la quale ci sospinge nelle braccia di Cristo. Durante la<br />

suggestiva processione della sera, è stato facile ed appagante<br />

dedicarLe preghiere speciali, lodarLa, ringraziarLa, affi -<br />

darLe i miei cari, gli amici, i malati nel corpo e nell’anima,<br />

tutti i fratelli, soprattutto i più lontani ed i più sofferenti.<br />

Certo, Lei mi è vicina ogni giorno, ovunque io mi trovi, ma<br />

essere nel luogo in cui è apparsa ad un’umile ragazzina per<br />

ri cordarci il legame tra Dio e gli uomini, legame grazie al<br />

quale i nostri poveri esseri vengono risanati ed elevati, mi ha<br />

trasmesso una sensazione difficile da descrivere con parole,<br />

ma impossibile da dimenticare, che mi aiuterà nel mio futuro<br />

cammino e per la quale Le sarò sempre grata.<br />

Ancor più ho potuto gioire dei benefici di questa visita alla<br />

Ma dre grazie all’aiuto di Padre Renzo, che ha donato a tutti<br />

noi, ancora una volta, i suggerimenti, le riflessioni, gli spunti<br />

per indirizzare il nostro cuore e la nostra mente e farci ca pire<br />

l’importanza dell’incontro ed il suo profondo significato.<br />

Grazie anche a Suor Maria Luisa, instancabile ed indispensabile<br />

organizzatrice, la cui compagnia, anche se goduta so lo<br />

parzialmente a causa dei suoi numerosissimi impegni, ha ar -<br />

ricchito umanamente e spiritualmente questo pellegrinaggio.<br />

E grazie ai graditissimi compagni di viaggio, ognuno così<br />

diverso dall’altro nella sua individualità, ma tutti così uniti<br />

e concordi nella fede che ci ha fatto incontrare e conoscere.<br />

Spero che questa esperienza comune, così profondamente<br />

vissuta, possa aiutarci ad essere, insieme con tanti altri ami -<br />

ci parrocchiani, una vera comunità cristiana.<br />

Marina<br />

Sono tornata a Lourdes dopo tanti anni e con uno spirito<br />

di verso; la prima volta è stata la mera curiosità a spingermi,<br />

ma adesso è stato il desiderio di incontrare Maria e pregare<br />

da vanti alla Grotta. La Grotta e tutto quanto la circonda mi<br />

hanno assorbito ed annullato, conducendomi a pensieri ed<br />

azioni fluide, senza sovrastrutture e libere dalla quotidianità.<br />

L’atmosfera della Grotta è speciale, soprattutto verso<br />

8<br />

l’imbrunire, quando assume un aspetto intimo e misterioso,<br />

l’aria sembra rarefarsi ed il silenzio è assoluto, ma carico di<br />

speranza. La speranza che non delude perché affonda le sue<br />

radici nell’amore di Dio, paterno e materno, attraverso Ma -<br />

ria; la speranza che prolunga la preghiera nei grandi ceri<br />

che, con commozione, ho acceso alla Vergine per tutti coloro<br />

che, parenti ed amici, si sono affidati alle mie povere preghiere.<br />

Molto commoventi sono stati anche l’Adorazione solenne<br />

nella grande basilica sotterranea, l’incontro con Maria du -<br />

ran te la processione notturna, animata da mille e mille luci<br />

e la preghiera comunitaria del Rosario: ho potuto condividere<br />

con gli amici che hanno partecipato al pellegrinaggio tan -<br />

ti momenti di nutrimento del cuore che Padre Renzo ha ar -<br />

ricchito con le sue magistrali e toccanti catechesi mattutine.<br />

Questo pellegrinaggio, dunque, è stato, ancora una volta co -<br />

me mi è accaduto a Medjugorje, un momento profondo e<br />

spi rituale dell’animo ed ha ribaltato la mia vita “normale”<br />

do ve il tempo per la preghiera è residuale; a Lourdes la preghiera<br />

è divenuta un unico momento che si è sempre più di -<br />

latato fino a riempire il cuore e la mente.<br />

Ringrazio per questa esperienza il mio Parroco, Padre Ren -<br />

zo, Suor Maria Luisa, l’ispiratrice, e tutti i compagni di<br />

cammino.<br />

Daniela


TESTIMONIANZE Pellegrinaggio a Lourdes<br />

Cara suor Maria Luisa, io ti mando comunque un mio<br />

scritto riguardo al pellegrinaggio. È solo un’esperienza personale,<br />

ma potrebbe esservi utile.<br />

“ Quando, prima di Natale, il parroco Padre Renzo ha an -<br />

nunciato al termine della Messa che aveva organizzato un<br />

viaggio a Lourdes per l’anniversario dell’apparizione della<br />

Madonna non ho avuto il minimo dubbio: ci sarei andata<br />

anch’io. Era tanto che desideravo farlo. Mia madre aveva<br />

fatto il pellegrinaggio da giovane e ne era stata profondamente<br />

colpita. Man mano che si avvicinava il giorno della<br />

partenza ho però iniziato ad avere paura. E se a me non fa -<br />

cesse la stessa impressione? E se rimanessi delusa? La pri -<br />

ma mattina a Lourdes, in quel freddo polare, stretta ai compagni<br />

di pellegrinaggio, davanti alla grotta della ‘Signora’<br />

ho avuto la sensazione del ‘dejà vu’ : ma io ti ho già vista,<br />

io ti conosco già, la televisione, le foto, le immaginette...<br />

Poi, dopo la Messa, improvvisamente, ho incominciato a fa -<br />

re tutte quelle cose che chi crede fa: il giro della grotta, i ce -<br />

ri, l’ acqua della sorgente (che ho anche bevuto e mi è sembrata<br />

così leggera), e poi più tardi il rosario, la processione<br />

con i flambeaux, le preghiere e i canti comunitari insieme a<br />

gente conosciuta e a gente sconosciuta. Tutto mi veniva na -<br />

turale e non scontato.<br />

La sera prima della partenza ho deciso di tornare alla grotta<br />

per salutare la Madonna: ero andata a trovarla a casa sua,<br />

do vevo assolutamente salutarla prima di partire. E di fronte<br />

a Lei, in mezzo alla folla, eppure sola con Lei, ho incominciato<br />

a piangere senza potermi trattenere e ho capito che mi<br />

stava parlando, che aveva dissolto i miei dubbi e le mie pau -<br />

re, che voleva aiutarmi a superare il dolore per la recente<br />

per dita di mia madre. È stata l’esperienza che cercavo.”<br />

Patrizia<br />

9<br />

Non avevo mai partecipato a un pellegrinaggio e l’invito<br />

che mi è stato proposto l’ho accettato con gioia. Quest’e -<br />

sperienza per me è stata unica e mi ha lasciato il desiderio<br />

di non perdere mai queste occasioni.<br />

La cosa che più mi ha colpito è stata la processione aux<br />

flambeux , vedere questa fiumana di gente che nonostante la<br />

temperatura a meno 15, era lì raccolta a pregare con fede e<br />

devozione la Madonna, la Madre che tutti accoglie e ascolta.<br />

Un grazie di cuore per aver vissuto quest’esperienza al<br />

Parroco Padre Renzo.<br />

Guido Mozzi<br />

La visita al Santuario di Lourdes, la mia prima visita in<br />

questo luogo, mi è rimasta nel cuore, nell’anima per molte<br />

ragioni. Senz’altro per la forte religiosità che si avverte in<br />

quel luogo sacro, che si avverte nelle altre persone attorno a<br />

noi, del miracolo quasi incredibile che lì ha avuto luogo. Os -<br />

sia la manifestazione di Maria a Bernadette, a una povera u -<br />

mi le ragazza, educata in una famiglia povera, ma con un<br />

for tissimo senso del divino, della Chiesa. Così devota da ac -<br />

cettare tutte le condizioni di vita con rassegnazione, ma<br />

sempre con devozione e amore, avendo sempre come riferimento<br />

il Cielo. Lì mi sono sentito riportare ai veri valori cui<br />

siamo chiamati a vivere il quotidiano di Dio, a testimoniarlo<br />

in terra, a sentire che il suo aiuto, la sua intercessione per<br />

ognuno di noi c’è, se noi siamo capaci di rivolgerci alla Ver -<br />

gine e a Cristo con purezza di cuore e ad abbandonarci con<br />

le nostre preghiere a Loro.<br />

Giancarlo Cimoli<br />

Lourdes: questo nome, variamente deformato e storpiato,<br />

l’ho sentito mille volte pronunziare con deferenza o con<br />

scetticismo, con distacco o con commozione. Desideravo<br />

an dare anch’io, ma non fino al punto di lasciare le cure della<br />

mia vita; ed ecco che, in un periodo non felice della mia vita<br />

mi trovo nel luogo in cui il trascendente si è manifestato; e<br />

scopro che ne avevo nostalgia, pur non essendoci mai stata,<br />

e mi è venuto in mente Catullo: O quid est beatius, solutis<br />

cu ris reddere larem ad nostrum... Sì, solutis curis, perché a<br />

Lourdes i problemi che ci parevano gravi diventano più leggeri,<br />

perché la famiglia Soubirous era sfortunatissima, ep -<br />

pu re serena, e la recita del rosario tutti insieme era un mo -<br />

mento di pace e di speranza come per noi raccoglierci nella<br />

grotta di Massabielle, alzare gli occhi, sentirci piccoli con i<br />

no stri pensieri eppure anche noi parte di un misterioso progetto,<br />

di una realtà inafferrabile dalle nostre menti anguste.<br />

C’è qualcuno che conosce i miei sforzi, che sa tutto di me,<br />

che mi ama. Posso continuare il mio cammino tranquilla:<br />

qualsiasi cosa accada, sono al sicuro.<br />

Gabriella Romani


TESTIMONIANZE Pellegrinaggio a Lourdes<br />

Rieccoci nel quotidiano dei nostri impegni, dopo lo straordinario<br />

vissuto presso la Madonna di Lourdes. Per me è<br />

dav vero un segno straordinario perché per un impegno a cui<br />

non potevo mancare a Milano, avrei dovuto rinunciare al<br />

pel legrinaggio, e con molta serenità ho rinunciato. Ma la<br />

Ma donna, la mia grande prottetrice, aveva previsto diversamente.<br />

Le persone dell’agenzia hanno fatto di tutto affinché<br />

potessi raggiungere il gruppo organizzandomi il viaggio nei<br />

minimi particolari e non solo, ma anche seguendomi con<br />

mes saggini e raccomandazioni persino al personale dell’ae -<br />

ro porto. Ed è così che ho raggiunto il gruppo che mi aspettava<br />

con grande entusiasmo. Arrivata all’albergo, oltre ai<br />

miei carissimi parrocchani, non vedevo l’ora di visitare la<br />

grotta per salutare la Vergine Maria. Lì il mio ricordo è stato<br />

quello del mio primo pellegrinaggio a Lourdes con i bambini<br />

disabili di don Luigi Monza nel 1998, che mi ha segnata<br />

con particolare intensità. Alla grotta ho pregato per tutti, a -<br />

vevo tante raccomandazioni e commissioni da affidare a<br />

Ma ria e lei le ascoltava tutte, presente con il suo silenzio,<br />

con la sua pace che trasmette a tanti che lì la invocano. Che<br />

dire delle celebrazioni Eucaristiche nella grande Chiesa sotterranea,<br />

oppure nel grande piazzale antistante la Basilica?<br />

Che emozione quando il SS.mo passa accanto ad ognuno<br />

co me per dirci che è felice di vederci lì in quel sacro luogo.<br />

Ho sentito lì una Chiesa viva, una Chiesa universale, lì non<br />

im portava più la lingua, ognuno capiva la lode, il ringraziamento,<br />

le richieste, quasi una nuova Pentecoste. La processione<br />

aux flambeaux è un’esultanza, la Madonna è davvero<br />

portata in trionfo in mezzo a mille luci e fiori. Che gioia<br />

quando passava accanto e con il suo dolce sguardo sembrava<br />

dirci: è così che desidero essere amata e onorata. L’11<br />

feb braio le abbiamo dimostrato ciò che lei desidera, la so -<br />

lennissima celebrazione in occasione dell’anniversario del -<br />

l’ap parizione c’era un’immensa folla che, al dire dell’Apo -<br />

ca lisse, “nessuno poteva contare”. A mezzogiorno, subito<br />

do po la Messa, durata due ore, tutti di corsa alla grotta con<br />

i Vescovi e i Sacerdoti a recitare l’Angelus Domini. Poi tutto<br />

il giorno preghiera, canti, rosario non sono mancati. Lì davvero<br />

si vive un momento di cielo. Spero di mantenere dentro<br />

di me questo cielo anche quando tante difficoltà si presentano,<br />

ma so che Lourdes si può vivere anche a Milano,<br />

ba sta non dimenticare mai che lei, Maria, è al nostro fianco!!!<br />

Un grazie particolare a Padre Renzo che ci permette di<br />

vi vere questi momenti forti, che ci trasformano dentro.<br />

Suor Maria Luisa<br />

Per me è stata la prima volta nella quale ho potuto parteci -<br />

pare a un viaggio con la Parrocchia, e devo dire che è stata<br />

molto forte la gioia spirituale che ho provato a Lourdes, ma<br />

al trettanto piacevole e proficua la possibilità di conoscere<br />

più da vicino persone appartenenti al “Corpus Domini” e<br />

10<br />

ap prezzare la capacità di Padre Renzo come guida. Infatti sa<br />

alternare momenti forti di raccoglimento e meditazione, con<br />

altri di silenzio e di libertà per ciascuno di vivere l’esperienza<br />

spirituale in proprio. Grazie a questa libertà di scelta, il<br />

fat to che ho vissuto a Lourdes con <strong>maggio</strong>r intensità e commozione<br />

e che mi rimarrà nella mente come ricordo indelebile,<br />

è stato il bagno nella piscina di Lourdes. Devo ammettere<br />

che col gelo che faceva in quei giorni, pensare di im -<br />

mergersi nell’acqua fredda mi è costato fatica, ma nel mio<br />

cuore avevo deciso che desideravo ardentemente quel ba -<br />

gno, come un nuovo Battesimo di purificazione, nell’età a -<br />

dulta, con la consapevolezza dell’autentico significato del<br />

Sa cramento che ci rende “Figli” di Dio: esso trasforma sia<br />

la mentalità che l’agire del cristiano e comporta il vivere da<br />

“figli” riconoscenti in profonda intimità con il nostro Padre<br />

Creatore. Sono uscita commossa fino alle lacrime da quel<br />

la vacro, ma il dono più grande è stato quello che mi sono<br />

trovata fraternamente abbracciata alla mia carissima amica<br />

Giovanna che mi ha seguito in questa esperienza e, contemporaneamente,<br />

ad altre due care persone del nostro gruppo<br />

che, casualmente, si sono trovate lì nello stesso momento.<br />

Sono certa che tutti noi, strettamente abbracciati in quella<br />

circostanza, abbiamo sentito la potenza e la felicità che dona<br />

l’unione spirituale, che è poi quella via che ci dovrebbe<br />

sempre tenere tutti quanti uniti, concordi, attenti gli uni agli<br />

altri e capaci di comprensione reciproca lungo il cammino<br />

della vita.<br />

Silvia Corti


IN <strong>PARROCCHIA</strong><br />

La Parrocchia ha bisogno<br />

Family Day <strong>2012</strong><br />

Maggio musicale al Corpus Domini<br />

per il 28 <strong>maggio</strong> - 3 giugno potete mettere a disposizione?<br />

– Letti o materassi gonfiabili, divani letto e tutto ciò che serve per poter alloggiare le famiglie<br />

in oratorio ecc. ecc.<br />

– Volontari per l’accoglienza delle famiglie e presenza in oratorio per qualsiasi necessità degli<br />

ospiti<br />

– Contributo economico per le spese necessarie all’ospitalità<br />

Rivolgetevi al Parroco P. Renzo (tel. 02 341419)<br />

a Suor Maria Luisa (tel. 328 3196356)<br />

oppure a:<br />

Margherita Di Credico<br />

Rossana Capelli<br />

Lino Regalia<br />

11<br />

Martedì 8 <strong>maggio</strong> ore 21,00<br />

Bevoice International Gospel Choir<br />

composto dal Bevoice Gospel Choir<br />

+ Sarpincoro Gospel Choir<br />

Martedì 15 <strong>maggio</strong> ore 21,00<br />

Corale Ambrosiana<br />

Martedì 22 <strong>maggio</strong> ore 21,00<br />

Coro Bach di Milano


Pellegrinaggio in Terrasanta e Giordania<br />

dal 21 al 30 agosto <strong>2012</strong><br />

Da Madaba al Monte Nebo, da dove Mosè vide la Terra<br />

Promessa... passando per Petra, Amman... (luoghi pieni di storia<br />

e siti archeologici di infinita bellezza), per arrivare a Ge ru -<br />

salemme, che con Nazareth e Betlemme segnerà un nuovo inizio.<br />

Un itinerario per rivivere la Storia lungo un’ideale via che<br />

gli arabi percorrevano fino al mare carichi di incenso e mirra.<br />

21 agosto: Arrivo ad Haifa;<br />

22 agosto: Akko (san Giovanni d’Acri città crociata); Sefforis<br />

(col suo famoso sito archeologico antico e secondo la tradizione<br />

patria dei genitori della santa Vergine: S. Anna e S. Gioac -<br />

chi no); Nazareth e il monte Tabor (monte della trasfigurazione);<br />

Cana.<br />

<strong>23</strong> agosto: Lago di Galilea: Monte delle Beatitudini - Tabga (vi -<br />

si ta alla chiesa del primato di Pietro e della moltiplicazione dei<br />

pa ni e dei pesci); Cafarnao; traversata del lago per raggiungere<br />

Ba nias (visita alle sorgenti del Giordano e rinnovamento delle<br />

pro messe battesimali);<br />

24 agosto: Giordania con Gerasa e la visita della città di Am -<br />

man;<br />

25 agosto: Petra;<br />

26 agosto: Monte Nebo (da cui Mosè vide la Terra promessa<br />

pri ma di morire), Betania e Gerusalemme;<br />

27 agosto: Gerusalemme (Monte degli Ulivi, Dominus Flevit,<br />

Getzemani, Santo Sepolcro...); Betlemme;<br />

28 agosto: Gerusalemme;<br />

29 agosto: Gerusalemme; Masada - Qmram - Mar Morto;<br />

30 agosto: Tel Aviv e rientro in Italia.<br />

NOTIZIE UTILI<br />

- Si parte da via Canova, 4 (davanti alla portineria del convento)<br />

alle ore 10,30 del mattino, per Malpensa. Ore 14,45 aereo<br />

(compagnia aerea El-Al, sia per l’andata che per il ritorno) per<br />

Tel -Aviv (arrivo previsto per le 19,35);<br />

- Ritorno Tel-Aviv (partenza ore 19,10) - Malpensa (arrivo ore<br />

22,25);<br />

- Ci vuole il passaporto. È importante che il passaporto individuale<br />

sia valido almeno sei mesi rispetto alla data di rientro.<br />

- Il prezzo è di 1.570 euro. La quota comprende: Biglietto aereo<br />

A/R; tutte le tasse aeroportuali; tutti i trasferimenti in pullman<br />

durante il pellegrinaggio; gli alberghi; le tasse di frontiera e i<br />

visti con la Giordania; la guida in Giordania; assistenza sanitaria,<br />

assicurazione bagaglio e annullamento viaggio.<br />

Per informazioni:<br />

P Renzo 02 341419 - 333 6368672<br />

Suor Maria Luisa 328 3196356<br />

Foto cop: PIERO DELLA FRANCESCA, La Risurrezione di Cristo, Sansepolcro, Pinacoteca Comunale<br />

Parrocchia del Corpus Domini<br />

Via Mario Pagano 8 - via Canova 4 - 20145 Milano - Telefono 02 341419<br />

Parroco: Padre Renzo Bertoli - cell. 333 6368672<br />

Viceparroco: Padre Giancarlo Camastra - Tel 02 341419 - Suor Maria Luisa Gasperi cell 328 3196356

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!