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fashion girls 7 2010 copyright Saverio Madia.pdf

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invalicabili e non vedono altro che quello, impedendosi<br />

di alzare lo sguardo sull’orizzonte e di realizzarsi.<br />

Tendono in definitiva a demolirsi e a non volersi bene.<br />

Vedo gente che avrebbe tutto, eppure lo sprecano e lo<br />

rovinano; altri che non credono nelle proprie potenzialità<br />

e altri ancora che non coltivano sogni.<br />

Se io che sono affetta da una malattia genetica cronica<br />

evolutiva, per la quale non esiste guarigione e i cui<br />

pronostici di vita sono già andati oltre molte aspettative,<br />

posso avere fatto così tante cose, realizzato tanti<br />

sogni, aperto una mia agenzia, fatto esperienze indimenticabili…ho<br />

sconfitto la morte guardandola in faccia<br />

più volte e ogni volta mi son rialzata e mi sono reinventata…se<br />

ho potuto fare e farò tutto questo e molto<br />

altro…perché non possono farlo anche altri?!!?<br />

Vorrei che la mia esperienza facesse capire che tutti<br />

abbiamo una propria croce da portare, che nessuno è<br />

esente dal dolore prima o dopo e che abbattersi non<br />

porta da nessuna parte! La prima migliore terapia per<br />

vincere è dentro di noi, nella nostra testa! Se io voglio<br />

realizzare i miei sogni, faccio di tutto affinché ciò accada<br />

e a volte ci riesco..allora ognuno può rialzarsi e<br />

riprendere in mano la propria vita! Fatevi aiutare se<br />

occorre, un supporto o una guida spesso sono significativi..ma<br />

non arrendetevi, perché rassegnarsi in partenza<br />

non vi aiuterà a vincere, mai!!<br />

In ambito lavorativo, ti è mai capitato di dover<br />

lottare contro il pregiudizio di qualcuno<br />

secondo il quale sarebbe stato più “comodo”<br />

non farti lavorare?<br />

La mia salute è sempre stata un forte deterrente: terapie<br />

quotidiane che mi portano a dovermi alzare due<br />

ore prima, oltre al fatto che mi creano notevole disagio<br />

nel caso di trasferte o di dover condividere la stanza<br />

con altri; esigenza di mangiare spesso e dovermi assentare<br />

una volta al mese per dei controlli ospedalieri<br />

e talvolta assentarmi per lunghi ricoveri. Non posso<br />

svolgere lavori fisici pesanti o con orari irregolari (sebbene<br />

in passato me ne sono fregata della mia malattia<br />

e ho fatto lavori che poi mi hanno fatta star male). Nonostante<br />

tutti i limiti, ho avuto molte esperienze lavorative,<br />

anche al di fuori di questo ambito. Quella per la<br />

quale ancora oggi provo risentimento risale a circa 3<br />

anni fa: lavoravo come addetta vendite e progettazione<br />

di arredo bagno. Assunta come dipendente diversa<br />

18 • Fashion <strong>girls</strong> n.7, <strong>2010</strong> Fashion <strong>girls</strong> n.7, <strong>2010</strong> • 19<br />

mente abile con L.104 , da subito sono sorti dissapori<br />

con la collega, poi sono nati altri disagi. Il datore con<br />

la mia assunzione riceveva sgravi fiscali per il tipo di<br />

contratto stipulato, ma in compenso svolgevo il mio<br />

lavoro come una qualsiasi persona sana: non sono menomata<br />

mentalmente o fisicamente dal di fuori, pertanto<br />

lavoravo come e di più degli altri. Ma nel giro di<br />

poco hanno abusato del loro ruolo, sfruttandomi, negandomi<br />

dei permessi e facendomi fare lavori non pertinenti<br />

né al mio contratto né alle mie condizioni di salute.<br />

Mi sono aggravata a tal punto da dover ricorrere<br />

a lunghi ricoveri in ospedale, antibiotici per endovena<br />

a forti dosaggi, cortisonici e terapie pesanti. Ci misi<br />

diversi mesi a riprendermi. Nel frattempo venni prima<br />

spostata di sede e poi licenziata senza giusta causa e<br />

senza preavviso (cose vietata dalle leggi vigenti a tutela<br />

dei disabili). I miei oggetti personali nel mio ufficio<br />

vennero fatti sparire, compreso la copia dei cartellini<br />

con i quali potevano risalire a cose scorrette da loro<br />

fatte. Avevano infranto la legge in più punti, mi rivolsi<br />

ai sindacati, avevo diritto a un ingente risarcimento.<br />

Ma spesso chi ha potere e denaro ne esce ugualmente<br />

pulito. Mi proposero una misera somma per tapparmi<br />

la bocca, la rifiutai per orgoglio.<br />

Per il resto, il mio aspetto non lascia trapelare le mie<br />

condizioni di salute gravi, pertanto posso fare lavori<br />

piacevoli e decidere se informare della situazione altre<br />

persone o meno.<br />

Qual è il tuo sogno nel cassetto per il futuro?<br />

Ho mille sogni, ma tutti sparsi per la camera, non rinchiusi<br />

in un cassetto! La persona che smette di sognare<br />

si spegne dentro…e la mia vita è un percorso costellato<br />

di desideri, sogni, speranze…

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