fashion girls 7 2010 copyright Saverio Madia.pdf

Fashion
DONNA
Alcune iniziative
promosse dal Comune
di Milano per
noi giovane donne
...a pag. 24
Lara Laino, 22 anni,
studia moda allo IED
foto di Saverio Madia
GIRLS
Lara
N.7 - 2010
MAKE-UP
Tutti i passaggi dettagliati
per un makeup
completo e professionale
...a pag. 12
INTERVISTA
Tenacia e grinta
sono ingredienti
base per realizzarci
in ogni campo. Se
si vuole raggiungere
un obiettivo si deve
lottare
...a pag. 14

SOMMARIO
INTERVISTE
Fruit Passion • 4
MAKE-UP
Istruzioni per l’uso : pulizia del viso e applicazione
fondotinta. • 12
INTERVISTA
Non solo mod...ella • 14
DONNA
Milano in rosa • 24
CREDITS • 25
INTERVISTA A LARA LAINO a pagina 4
FOTO DI SAVERIO MADIA
Per proporsi in qualità di modella scrivere a
info@saveriomadia.it
allegando c.v. con recapito telefonico di contatto
e solo 2 foto 1 primo piano e 1 figura intera.
2 • Fashion girls n.7, 2010 Fashion girls n.7, 2010 • 3

INTERVISTA
Fruit
passion
INTERVISTA A LARA LAINO
FOTO DI SAVERIO MADIA
Ti vuoi presentare ai lettori di Fashion Girls?
Ciao sono Lara Laino, ho 22 anni e sono una ragazza frenetica e pazzerella.
Cosa fai nella vita?
Studio moda all’università IED, sono una ballerina, fotomodella, faccio ricostruzioni unghie,
insegno ballo, partecipo a video musicali… può bastare ?
Quali sono i tuoi interessi o hobby?
Amo ballare, ballo da quando avevo 8 anni e insegno da quando ne avevo 17. Mi piace
collezionare scarpe e borse e osservare i cambiamenti della moda.
Come hai cominciato a fare la fotomodella e perché?
Tutto è iniziato grazie a mio padre e mia madre. Mi hanno fatto fare un book
fotografico e si sono mobilizzati per portarmi nelle varie agenzie per presentarmi.
Trovata l’agenzia ho iniziato con i casting e sono partita con il lavoro.
E’ bellissimo posare davanti all’obiettivo della macchina fotografica.
4 • Fashion girls n.7, 2010 Fashion girls n.7, 2010 • 5

Come ti sei trovata a posare per
Saverio?
Benissimo. E’ un vero professionista e
soprattutto una persona davvero simpatica
ed estroversa. Per me queste
caratteristiche sono fondamentali e
permettono di creare feeling e di lavorare
senza disagio.
Ti ha insegnato qualcosa
di utile?
Posare per lui è come
partecipare ad una
lezione di scuola di
portamento. Ti dà
un sacco di consigli
utili, dal vestito
al modo di posare con
il corpo.
Qual è la foto che preferisci e
perchè?
Non ce n’è una in particolare.
Adoro lo shooting con i cambi in
pelle. Questo perché sono rimasta
stupita dall’ottimo risultato finale,
ovvero, vedere un vestiario aggressivo
con sfondo di parchi, fiori e sentieri.
Cosa vorresti fare nella vita?
Stilista o continuare come ballerina.
Cosa deve fare un uomo per conquistarti?
Deve sapermi ascoltare. Io ho una
vita molto movimentata, faccio un
sacco di cose con passione. Avere accanto
un uomo che condivide, discute
e si incuriosisce delle mie scelte e
delle mie attività è tutto. Deve mostrarsi
imprevedibile ed estroverso
come me...odio la monotonia.
Qual è l’aggettivo che ti descrive
meglio?
Determinata.
Come descriveresti il tuo carattere?
Sono una persona solare, adoro ridere,
scherzare e divertirmi. Aiuto sempre
tutti, sono davvero disponibile ad
aiutare e ad ascoltare chi ha bisogno.
Spesso infatti do ma non ricevo, e la
cosa mi è indifferente perché non do
per ricevere. Sono molto riservata, non
parlo mai di me o lo faccio raramente.
Sono estroversa ma diffidente, testarda
e davvero frenetica.
Qual è il tuo più grande pregio e
quale il tuo più grande difetto?
6 • Fashion girls n.7, 2010 Fashion girls n.7, 2010 • 7
Il mio difetto è che voglio fare
sempre troppe cose insieme
e mi prendo troppi impegni
, anche se poi riesco sempre
a far tutto nonostante la
stanchezza. Il mio pregio è
essere sempre disponibile.
mio più grande pregio è il
carisma e il difetto è quello
di essere troppo testarda.
Essere belle secondo
te è sufficiente per
decidere di fare la
modella?
No, devi avere anche
qualità caratteriali.
Essere determinata
e a volte anche
sfrontata.
Qual è
la parte
che ti
p i a -
ce di
p i ù

del tuo corpo?
I denti e labbra, quindi il mio sorriso.
Secondo te esiste l’amore eterno?
Esiste ma è davvero raro.
Si parla spesso di sensualità
tu come la rappresenteresti?
Ballando. Ci riesco molto bene.
Qualcuno dice che l’anima è
molto importante, la
tua come è?
Unica.
Cosa non pot
r e b b e
mai mancare nel tuo guardaroba?
Assolutamente le scarpe col
tacco.
Come definisci il tuo
stile?
Appariscente e colorato.
Vuoi racc
o n t a r c i
una tua
e s p e r i e n -
za lavorativa
positiva ed
una negativa?
Il mio primo video musicale
è stata un’esperienza
positiva. Ho davvero
vissuto in prima
persona i retroscena,
le prove, le riprese
ecc. Mi sono sempre
posta delle domande
su come
venissero girati
e prodotti e
grazie a quel
giorno ho
avuto le mie
r i s p o s t e .
U n ’e s p e -
rienza negativa
è
stata con
un res
p o n s a -
bile di
c a st i ng.
Non ha
p e r s o
t e m p o
a fare
p r o -
8 • Fashion girls n.7, 2010 Fashion girls n.7, 2010 • 9

pos
t e
i n d e c e n t i .
Quali sono i tuoi progetti
futuri?
Realizzarmi come donna
e sentirmi sempre soddisfatta
di me stessa.
Che consiglio ti
senti di dare a chi vuole
intraprendere questa
carriera in modo
professionale?
Solo di essere se
stessi. Credere in
quello che si fa e di volerlo
davvero. Di vivere
quest’esperienza con
serenità senza fermarsi
al primo ostacolo e
senza abbattersi al primo
“no” ai casting o ai
concorsi. Prima o poi
arriva l’opportunità.
Ritieni utile avere
una rivista come
Per contatti di
lavoro rivolgersi a :
info@saveriomadia.it
10 • Fashion girls n.7, 2010 Fashion girls n.7, 2010 • 11
Fashion Girls da leggere?
Certo è una rivista davvero interessante.
Vuoi mandare un saluto ai
lettori di Fashion Girls?
Un saluto a tutti i lettori
ed un ringraziamento particolare
a Saverio. Lara
▪ sm

MAKE-UP
Make-up
istruzioni per
l’uso : pulizia del
viso e applicazione
fondotinta.
Ciao Ragazze, durante questa collaborazione
con Fashion Girls ho
intenzione di condividere con voi, ripercorrendo
step dopo step, ciò che
ho imparato durante il mio corso
per diventare truccatrice, di mese in
mese, tratterò un argomento diverso.
Il mio obiettivo è quello di indicare
tutti i passaggi dettagliati per un
make-up completo e professionale.
Il mio primo consiglio è quello di detergere
quotidianamente il viso con
un detergente adatto al proprio
tipo di pelle, ad esempio un astringente
purificante per pelli grasse, o
un normale detergente o sapone delicato
per pelli normali.
Due volte alla settimana, se si
vuole completare la pulizia del viso,
si può fare uno scrub con microgranuli
per pulire in profondità i pori; è
un trattamento un po’ invasivo, perciò
prima dello scrub consiglio 5-10
minuti di perfumi con acqua calda,
in modo da agire sui pori già dilatati.
(Scegliete un momento libero per
fare la pulizia del viso, evitate di
12 • Fashion girls n.7, 2010
uscire subito dopo di casa).
Di scrub sul mercato se ne trovano tanti, ma
una soluzione economica ed efficace è quella
di creare uno scrub fai-da-te 100% naturale,
utilizzando una miscela di farina di
grano turco (quella gialla) e del miele; massaggiate
per 5 minuti sul vostro viso evitando
la zona perioculare, al termine dell’applicazione,
la vostra pelle risulterà veramente
morbidissima…provare per credere!
Una cosa importante dopo perfumi e scrub,
è quella di applicare un tonico che restringe
i pori e attenua i rossori (va benissimo ad
esempio l’acqua di rose), infine stendete una
buona crema idratante su tutto il viso.
Per la base, dopo la crema utilizzate un
correttore color avorio con sottotoni gialli
per coprire le occhiaie violacee, un correttore
aranciato per le occhiaie tendenti al blu o
un correttore con sottotono verde per attenuare
i rossori di macchie e brufoletti.
Ricordate che i correttori per risultare veramente
coprenti vanno picchiettati e non tirati,
usate l’anulare per esercitare minor pressione
su una zona così delicata oppure un
pennellino da correttore a setole morbide.
Per illuminare lo sguardo, applicate un po’
del correttore più chiaro che avete sotto l’arcata
sopraccigliare in modo da creare il cosiddetto
“punto luce”.
Dopo il correttore applicate il fondotinta
con una spugnetta in lattice, per una migliore
stesura dei fondotinta fluidi potete inumidire
la spugnetta, questa tecnica è valida
anche per i fondotinta compatti; picchiettate
il fondotinta con la spugnetta e poi sfumate
verso il collo, senza dimenticare orecchie e
punta del naso. Per far sì che l’ombretto che
applicherete successivamente aderisca e si
sfumi meglio, utilizzate una “base per ombretto”
o primer e a questo punto stendete
un velo di cipria (sceglietela trasparente se
volete un effetto completamente naturale).
Per ottenere un risultato professionale e per
tamponare gli eccessi di cipria potete successivamente
applicare un fissante spray
liquido tipo “FIX+” di MAC, a base di glicerina,
vitamine e acqua (17.00 €). Se invece
volete provare a creare un fissante fatto in
casa potete miscelare in una boccetta vuota
con vaporizzatore, 1 parte di glicerina (la
trovate tranquillamente in farmacia intorno
ai 5 €) e 3 parti di acqua termale o acqua di
rose. Agitate bene prima dell’uso e utilizzate
il vostro fissante fatto in casa entro le due
settimane successive.
Bene ragazze, questo è tutto per questo numero,
se desiderate continuare a leggere i
miei consigli, non perdetevi il prossimo numero
di Fashion Girls!
Grazie per aver letto quest’articolo, un saluto
a tutte e a presto!
▪ rm
Fashion girls n.7, 2010 • 13
MaKE-UP

INTERVISTA
Non
solo
mod...ella
INTERVISTA AD ESTHER CHIMINELLI
FOTO DI SAVERIO MADIA
Ciao Esther, vuoi presentarti a tutti i lettori e
le lettrici di Fashion Girls?
Ciao a tutti i lettori e a Fashion Girls. Sono Chiminelli
Esther e abito in Valle Camonica (Bs). Sono una
contraddizione vivente: molto seria per certi versi ma
eterna burlona e spericolata. Alla soglia dei 27 anni
ancora mi definisco ragazza, il ruolo di adulta mi nausea
e intanto sono sposata dal 2007. Adoro vivere a
contatto con la natura, ma anche tuffarmi nello shopping
sfrenato. Sono semplice, ma curata nel vestire.
Sono tagliente, schietta, caparbia e non conosco la parola
“impossibile”. Mi piace il rischio, andare a cavallo,
buttarmi col parapendio, sentirmi un uomo al volante..adoro
i vestiti, i tacchi vertiginosi e sedurre con lo
sguardo. L’arancione detta legge nel mio arredamento.
Sono solare, litigo senza freni ma non porto rancore.
Vado matta per le coccole, mi commuovo davanti a un
film e un abbraccio per me vale più di mille parole dolci.
Sappiamo che non svolgi solo il lavoro di modella,
vuoi raccontare cos’altro fai nella vita?
Fare la modella è un parolone, per ora resta un passatempo
che coltivo con dedizione, ma restando coi piedi
per terra, consapevole che la concorrenza è agguerrita
e che non si può mangiare di sola bellezza a lungo. La
mia attività primaria è la gestione dell’agenzia di moda
e spettacolo di cui sono titolare (www.kimifashion.it)
14 • Fashion girls n.7, 2010 Fashion girls n.7, 2010 • 15

e che mi occupa molto tempo, organizzando
vari eventi e il lavoro delle ragazze/modelle
che ne fanno parte.
Il Direttore e Fotografo di Fashion
Girls, Saverio, ti ha incontrato sul set
di un servizio fotografico, com’è andata
quella giornata di shooting?
Ricordo, giornata uggiosa, come molte di
questo 2010.
Sveglia alle 6:00, preparativi e due ore e
mezza di strada, arrivo a Milano alle 10:30
per uno shooting. Niente pranzo, sforammo
l’orario dei lavori e così, con il volto ancora
dipinto d’oro, corsi verso lo shooting con
Saverio, dalla parte opposta. Nonostante la
fretta (dopo mi attendeva un casting) e la
tensione per la stanchezza, Saverio mi mise
subito a mio agio. Spero di lavorare ancora
con lui, così da ottenere risultati migliori,
poiché è bravo e competente, ma le circostanze
non sono state molto favorevoli!
Quali pensi siano i vantaggi e quali gli
svantaggi nel fare la fotomodella?
Ogni lavoro ha pro e contro e credo vadano
valutati dentro sé stessi, sono cose soggettive.
Per quanto mi riguarda, penso dia
sicurezza e insegni a stare con le persone,
avere grazia ed essere più femminili. Ma si
può rischiare di rovesciare la scala dei valori
nella vita e di pensare troppo all’apparire,
trascurando l’essere. Poi ci sono tanti aspetti
positivi e negativi che cogliamo giorno per
giorno dalle nostre piccole esperienze e che
sono personali.
Quando hai cominciato e perché?
Sono sgattaiolata furtivamente in questo
ambiente, contro il volere della famiglia,
a quasi 18 anni. Non avevo mai fatto nulla
prima. Ho poi partecipato a concorsi e intrapreso
vari lavori, tramite contatti personali
e mai sotto agenzie. Anelo, oggi come allora,
a fare ciò che mi piace. Da 5 anni ho smesso
certi lavori che non rientrano più nel mio
stile di vita, ma posare e sfilare restano per
me fonte di autostima e adrenalina e con
le quali rivesto la mia vita di una patina di
leggerezza, frivolezza e divertimento che mi
permettono di compensare ai momenti bui
della vita.
Molte altre ragazze intervistate, ci
hanno detto che per svolgere questo
mestiere ci vuole tenacia e grinta, ma
soprattutto la forza di continuare a
credere nei propri sogni senza mollare
alla prima delusione. Questi principi
si fanno ancora più forti quando
si vuole raggiungere un obiettivo nonostante
qualche problema fisico. Esther,
perché la tua esperienza potrebbe
insegnare a tante ragazze a non
abbattersi davanti agli ostacoli?
La vita ci presenta sempre ostacoli da affrontare,
battaglie da combattere: salute, lavoro,
affetti. Fare la modella non è meno o
16 • Fashion girls n.7, 2010 Fashion girls n.7, 2010 • 17
più difficile che fare un altro lavoro, se lo si
vuol fare bene e con correttezza. Logico che
si debba anche valutare le proprie potenzialità
e capacità, non sempre siamo designati
a fare una cosa nonostante la desideriamo:
volevo fare il pilota d’aereo ma con coerenza
e oggettività non ho nemmeno sprecato del
tempo in una cosa a cui non potevo nemmeno
avvicinarmi!
Tenacia e grinta sono ingredienti base per realizzarci
in ogni campo. Se si vuole raggiungere
un obiettivo si deve lottare, a maggior
ragione se si hanno forti limitazioni, qualsiasi
esse siano. Nel mio caso sono affetta da
Fibrosi Cistica del pancreas con compromissione
severa dell’apparato respiratorio, soggetto
candidato a trapianto bi polmonare dal
2001. Lotto dalla nascita e per me certe battaglie
sono delle sfide divertenti che non mi
pesano, certi problemi li vivo diversamente
da altre persone e quindi tendo a non crucciarmi
molto se qualcosa non va.
Io vedo molte giovani ragazze o donne abbattersi
per problemi che ai loro occhi appaiono

invalicabili e non vedono altro che quello, impedendosi
di alzare lo sguardo sull’orizzonte e di realizzarsi.
Tendono in definitiva a demolirsi e a non volersi bene.
Vedo gente che avrebbe tutto, eppure lo sprecano e lo
rovinano; altri che non credono nelle proprie potenzialità
e altri ancora che non coltivano sogni.
Se io che sono affetta da una malattia genetica cronica
evolutiva, per la quale non esiste guarigione e i cui
pronostici di vita sono già andati oltre molte aspettative,
posso avere fatto così tante cose, realizzato tanti
sogni, aperto una mia agenzia, fatto esperienze indimenticabili…ho
sconfitto la morte guardandola in faccia
più volte e ogni volta mi son rialzata e mi sono reinventata…se
ho potuto fare e farò tutto questo e molto
altro…perché non possono farlo anche altri?!!?
Vorrei che la mia esperienza facesse capire che tutti
abbiamo una propria croce da portare, che nessuno è
esente dal dolore prima o dopo e che abbattersi non
porta da nessuna parte! La prima migliore terapia per
vincere è dentro di noi, nella nostra testa! Se io voglio
realizzare i miei sogni, faccio di tutto affinché ciò accada
e a volte ci riesco..allora ognuno può rialzarsi e
riprendere in mano la propria vita! Fatevi aiutare se
occorre, un supporto o una guida spesso sono significativi..ma
non arrendetevi, perché rassegnarsi in partenza
non vi aiuterà a vincere, mai!!
In ambito lavorativo, ti è mai capitato di dover
lottare contro il pregiudizio di qualcuno
secondo il quale sarebbe stato più “comodo”
non farti lavorare?
La mia salute è sempre stata un forte deterrente: terapie
quotidiane che mi portano a dovermi alzare due
ore prima, oltre al fatto che mi creano notevole disagio
nel caso di trasferte o di dover condividere la stanza
con altri; esigenza di mangiare spesso e dovermi assentare
una volta al mese per dei controlli ospedalieri
e talvolta assentarmi per lunghi ricoveri. Non posso
svolgere lavori fisici pesanti o con orari irregolari (sebbene
in passato me ne sono fregata della mia malattia
e ho fatto lavori che poi mi hanno fatta star male). Nonostante
tutti i limiti, ho avuto molte esperienze lavorative,
anche al di fuori di questo ambito. Quella per la
quale ancora oggi provo risentimento risale a circa 3
anni fa: lavoravo come addetta vendite e progettazione
di arredo bagno. Assunta come dipendente diversa
18 • Fashion girls n.7, 2010 Fashion girls n.7, 2010 • 19
mente abile con L.104 , da subito sono sorti dissapori
con la collega, poi sono nati altri disagi. Il datore con
la mia assunzione riceveva sgravi fiscali per il tipo di
contratto stipulato, ma in compenso svolgevo il mio
lavoro come una qualsiasi persona sana: non sono menomata
mentalmente o fisicamente dal di fuori, pertanto
lavoravo come e di più degli altri. Ma nel giro di
poco hanno abusato del loro ruolo, sfruttandomi, negandomi
dei permessi e facendomi fare lavori non pertinenti
né al mio contratto né alle mie condizioni di salute.
Mi sono aggravata a tal punto da dover ricorrere
a lunghi ricoveri in ospedale, antibiotici per endovena
a forti dosaggi, cortisonici e terapie pesanti. Ci misi
diversi mesi a riprendermi. Nel frattempo venni prima
spostata di sede e poi licenziata senza giusta causa e
senza preavviso (cose vietata dalle leggi vigenti a tutela
dei disabili). I miei oggetti personali nel mio ufficio
vennero fatti sparire, compreso la copia dei cartellini
con i quali potevano risalire a cose scorrette da loro
fatte. Avevano infranto la legge in più punti, mi rivolsi
ai sindacati, avevo diritto a un ingente risarcimento.
Ma spesso chi ha potere e denaro ne esce ugualmente
pulito. Mi proposero una misera somma per tapparmi
la bocca, la rifiutai per orgoglio.
Per il resto, il mio aspetto non lascia trapelare le mie
condizioni di salute gravi, pertanto posso fare lavori
piacevoli e decidere se informare della situazione altre
persone o meno.
Qual è il tuo sogno nel cassetto per il futuro?
Ho mille sogni, ma tutti sparsi per la camera, non rinchiusi
in un cassetto! La persona che smette di sognare
si spegne dentro…e la mia vita è un percorso costellato
di desideri, sogni, speranze…

Vuoi raccontarci una tua esperienza
positiva ed una negativa capitate durante
uno shooting fotografico?
Positiva: allacciato alcune delle amicizie attualmente
molto forti e sincere. Negativa:
discusso con una truccatrice cafona, subìto
le scaramucce di due ragazze gelose e pressioni
per dei favori sessuali post fotografici
da parte di un fotografo.
Ti sentiresti di consigliare ad altre ragazze
di intraprendere la carriera di
modelle?
Certamente! Ma senza false illusioni, solo se
si hanno potenzialità e restando coi piedi per
terra.
A che età ritieni giusto che si possa cominciare
a sfilare o posare per servizi
fotografici?
Ritengo che si debba raggiungere una propria
maturità e consapevolezza di quello che
si va a fare. Non esiste un’età precisa. C’è un
momento per ogni cosa. Se sei alle prime
armi, fatti consigliare da persone “giuste”,
anche se hai 30 anni. E quando si è giovanissime,
fatevi accompagnare dai genitori.
Evitate col fare lavori compromettenti, o vi
bruciate la carriera. Valutate sempre e fatevi
consigliare. Se avete doti fisiche, unitamente
a del talento innato, iniziate prima che potete
a partecipare a qualche sfilata o concorso,
anche se non importanti: aiuteranno a vincere
timidezza, a migliorare il portamento e
a stare con la gente. Introducetevi a piccoli
passi e con cautela, la fretta spesso non porta
molto lontani!
Segui una dieta particolare per mantenerti
in forma?
Sì, una dieta ipercalorica. Avete capito giusto!
Devo assumere almeno 3000 calorie al
giorno, fare pasti frequenti. Sono soggetta a
perdere facilmente peso per via dei miei gravi
problemi respiratori, concetto complesso
da spiegare. Mentre per ciò che non riguarda
prettamente il peso, devo dire che la natura
mi ha donato un fisico tonico: non conosco
cellulite o smagliature, nemmeno quando ho
dovuto stare ferma a letto per mesi.
Tante ragazze ci scrivono che sono
confuse perché non sanno da che parte
cominciare. Qual è il tuo consiglio?
Iscriversi ad un’agenzia oppure contattare
direttamente qualche fotografo
per avere un book?
Per lavorare in questo ambiente, occorre il
classico book o composit che diventi il biglietto
da visita di una modella e col quale si
fa esperienza su campo. Lavorare senza avere
delle fotografie è difficile. Avere delle fotografie
ma non avere chi ti procaccia i lavori
è altrettanto difficile. Da dove cominciare?!
Dipende, a volte conosci prima un’agenzia
altre volte prima un fotografo. Occorrono
entrambi (e anche un pizzico di fortuna!).
Rivolgetevi a chi fa già questo mestiere e che
può darvi delle dritte. Attente alle agenzie
che speculano sui nostri sogni illudendovi
e ai fotografi che mirano solo a vedere una
bella ragazza e che non hanno né tecnica né
professionalità.
Qual è il tuo criterio per giudicare affidabile
un fotografo senza mai averlo
conosciuto di persona? Cerchi opinioni
altrui o ti affidi al tuo sesto senso?
In primis chiedo se ha un sito e valuto i lavori.
In alternativa, sicuramente prendo informazioni
da persone affidabili. Un sito è
un biglietto da visita molto importante, difficilmente
lavoro per coloro che non ne hanno
uno. Vero anche che sito e bravura non
sono per forza due cose dipendenti uno con
l’altro, e quindi ci si può trarre in inganno.
Ma crearsi una vetrina in internet costa ve-
ramente poco (io ne ho
due) e se vogliamo proporci
con un certo target
a coloro che non ci
conoscono, dobbiamo
puntare all’immagine,
a un buon biglietto da
visita! Poi, come sempre,
ci vuole anche un
pizzico di fortuna! Infine
valuto anche il loro
modo di approcciarsi,
se sono professionali o
se palesano un atteggiamento
dubbio.
Nella maggioranza
dei casi, quando
posi per uno
shooting fotografico
ti senti libera di
esprimere te stessa
oppure ti capita
spesso di dover soddisfare
le richieste
del fotografo?
Al mio primo servizio
fotografico il fotografo
disse che “spaccavo”
quando mi lasciava
andare a ruota libera.
Effettivamente rendo
meno quando sono
troppo guidata; ho
molta iniziativa e tendo
a dirigere il gioco,
ovviamente dopo aver
stabilito col fotografo
cosa cerca di ottenere
e qual é il suo progetto.
Poi a volte i migliori
lavori nascono dall’improvvisazionereciproca!
Vuoi dare un sugge-
20 • Fashion girls n.7, 2010 Fashion girls n.7, 2010 • 21

22 • Fashion girls n.7, 2010 Fashion girls n.7, 2010 • 23
rimento alle ragazze
che a breve dovranno
affrontare il loro
primo shooting?
Andate serene, spensierate.
Arrivate puntuali,
senza troppe pretese,
non impuntatevi su come
vorreste trucco e parrucco.
Siate serie come lo
siete per altri lavori..ma
prendete la cosa con un
bel sorriso come se fosse
un gioco che avete la
fortuna di giocare! Non
arrivate altezzose perché
c’è sempre da imparare…
Esther l’intervista è
finita, vuoi salutare
tutti i lettori e le
lettrici
Girls?
di Fashion
Vi pizzico una guancia a
tutti per svegliarvi, dopo
che il sonno vi avrà sorpresi
leggendo le mie risposte!
E…se vi fa piacere,
mi potete trovare al
sito www.esthermodel.
com o contattare su fb:
esther chimi. Ciao!! :-)
▪ sg

DONNA
Milano in rosa
Ciao ragazze, in questo numero vorrei
parlarvi di alcune iniziative promosse
dal Comune di Milano per noi giovane
donne milanesi.
Come ben sappiamo è sempre più difficile
rientrare a casa da sole la sera o
la notte, senza la paura di una possibile
aggressione, ed è per questo che il
Comune ha pensato
a noi! Le iniziative
sono molteplici,
ma non tutte
le ragazze sono a
conoscenza di ciò
che la propria città
offre loro.
Per prima cosa
vorrei parlarvi
dell’unica vera e
propria “arma”
che abbiamo a disposizionelegalmente,
lo spray
al peperoncino.
Questo spray, al
costo di qualche
decina di euro (dai
15 ai 30 circa), potrebbe
rivelarsi
utile a fronte di
un’aggressione. E’ un piccola bomboletta
all’interno della quale è presente
un’alta concentrazione dell’estratto
naturale di peperoncino ed i suoi effetti
durano all’incirca 30 minuti (il
tempo necessario per permetterci di
scappare e avvertire le forze dell’ordine).
Questa sostanza crea una momentanea
irritazione della pelle e delle
mucose, inoltre provoca una forte
tosse, un’abbondante lacrimazione ed
un bruciore intensissimo. Lo spray è
acquistabile in tutte le armerie, oppure
su internet (ma diffidate da siti che
vendono bombolette senza il marchio CE).
Un altro importante passo avanti da parte
del nostro Comune è stato fatto da pochi
mesi, durante i quali in molti luoghi pubblici
quali università, locali, palestre e farmacie
sono stati distribuiti dei “buoni rosa” che
permettono di usufruire di uno sconto sulle
corse notturne dei taxi. Le auto pubbliche
che aderiscono all’iniziativa sono quelle della
cooperativa “8585” e tali buoni sono utilizzabili
da Maggio a Settembre.
Al via il 18 Settembre
un’altra iniziativa
chiamata “Diventa
una cintura rosa!” che
offre alle donne milanesi
dei corsi di autodifesa
gratuiti. Tali
corsi saranno svolti
con la collaborazione
della polizia municipale
e prevedono 12
incontri durante i quali
si cercherà di sviluppare
i nostri meccanismi
psicofisici, che
potrebbero aiutarci ad
individuare e ad evitare
potenziali situazioni
di pericolo. L’iniziativa
è promossa dall’assessore
alla sicurezza
Riccardo De Corato e
dall’assessore alla salute
Carla De Albertis; quest’ultima infatti
dice: “Se il pericolo non può essere evitato,
cerchiamo almeno di gestirlo in modo responsabile”.
Oggi ho voluto informarvi di alcune piccole
cose che possiamo fare per evitare di trovarci
in situazioni sgradevoli e pericolose, ma
speriamo che il Comune di Milano (e molti
altri) continuino a pensare a noi donne e a
tutelare la nostra sicurezza. Per il momento,
cerchiamo anche noi di fare il possibile per
non farci cogliere impreparate!
▪ sg
CREDITS
Direttore responsabile
Saverio Madia ▪ sm
CaporeDattore Centrale
Stefania Gavirati ▪ sg
reDattriCe sezione make-up
Roberta Montalbano ▪ rm
GrafiCa
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INTERVISTA
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