cristiani oggi - Assemblee di Dio in Italia
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Poste <strong>Italia</strong>ne Spa - Spe<strong>di</strong>zione <strong>in</strong> Abbonamento Postale - D.L.353/2003 (conv. <strong>in</strong> L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 2, DCB Vicenza<br />
1-15 APRILE 2008 - ANNO XXVII N.7<br />
CRISTIANI OGGI<br />
QUINDICINALE DELLE CHIESE CRISTIANE EVANGELICHE “ASSEMBLEE DI DIO IN ITALIA”<br />
L’OSSERVATORIO EVANGELICO<br />
La cultura<br />
del game over<br />
Quanti si avvic<strong>in</strong>ano alla soglia della mezza<br />
età possono ricordare le pause <strong>di</strong><br />
svago trascorse con gli amichetti, gareggiando<br />
al flipper o al calcio balilla.<br />
Il tempo da spendervi poteva prolungarsi<br />
per l’impegno dei partecipanti, ma restava<br />
<strong>in</strong>evitabilmente legato alle non molte monete<br />
che la comitiva riusciva a racimolare.<br />
Con gli anni Ottanta è scesa la lunga<br />
ombra dei più moderni video game.<br />
I più schietti fattori del sano stare <strong>in</strong>sieme,<br />
<strong>in</strong>sito nei “giochi <strong>di</strong> società”, sono<br />
andati <strong>di</strong>radandosi, mentre si manifestavano<br />
elementi <strong>di</strong> pericolo, tra cui spiccano rov<strong>in</strong>osi<br />
<strong>in</strong>debitamenti dovuti alle fro<strong>di</strong> ed alla<br />
<strong>di</strong>pendenza da videogiochi.<br />
Giungendo ai nostri giorni, congegni<br />
sempre più sofisticati e maneggevoli hanno<br />
fatto pensare ad ambienti sicuri ed asettici,<br />
anzi casal<strong>in</strong>ghi, nei quali i ragazzi potessero<br />
<strong>di</strong>vertirsi, ben appartati da contesti promiscui<br />
e viziosi.<br />
In molti casi, però, queste m<strong>in</strong>ute tastiere<br />
hanno f<strong>in</strong>ito con lo spegnere certi vitali<br />
legami, isolando i figli anche nelle loro stesse<br />
famiglie.<br />
Tuttavia, al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> tante possibili, forse<br />
ormai scontate, considerazioni <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne<br />
familiare e sociale, colpisce il fatto che questa<br />
fusione mentale con un software possa<br />
<strong>in</strong>staurare una mancanza <strong>di</strong> confronto e<br />
contatto umano tale da <strong>in</strong>durre ad un senso<br />
<strong>di</strong>storto della realtà, a confondere la realtà<br />
effettiva con quella <strong>di</strong> immag<strong>in</strong>i virtuali.<br />
Uno dei frequenti concetti che molti <strong>di</strong><br />
tali “giochi” trasmettono è che puoi uccidere<br />
ed essere ucciso quante volte vuoi, perchè<br />
poi, quando appare la fati<strong>di</strong>ca scritta<br />
“game over” (partita conclusa), si può sempre<br />
ricom<strong>in</strong>ciare.<br />
Senza emettere generiche sentenze, è<br />
perlomeno lecito <strong>in</strong>cunearsi nella problematica,<br />
cercando <strong>di</strong> <strong>di</strong>scernere cause ed effetti.<br />
Ci si deve chiedere se sono unicamente<br />
le persone con problemi <strong>di</strong> equilibrio psicologico<br />
a trasportare negativamente il gioco<br />
cont<strong>in</strong>ua a pag<strong>in</strong>a 2<br />
Che volete…?<br />
“Egli [Gesù – N.d.A.] <strong>di</strong>sse loro: «Che volete che io<br />
faccia per voi?» Essi gli <strong>di</strong>ssero: «Conce<strong>di</strong>ci <strong>di</strong><br />
sedere uno alla tua destra e l'altro alla tua s<strong>in</strong>istra<br />
nella tua gloria.» Ma Gesù <strong>di</strong>sse loro: «Voi non<br />
sapete quello che chiedete…»” (Marco 10:36-38)<br />
Che tristezza dover osservare tanta <strong>di</strong>sponibilità<br />
<strong>di</strong> grazia (“Che volete che io faccia per<br />
voi?”), unita a tanta <strong>in</strong>capacità <strong>di</strong> realizzarne la<br />
potenza e l’efficacia (“Voi non sapete quello che<br />
chiedete…”).<br />
Il viaggio <strong>in</strong> Burk<strong>in</strong>a Faso <strong>in</strong>izia martedì 15<br />
gennaio dall’aeroporto <strong>di</strong> Firenze alla volta <strong>di</strong><br />
quello <strong>di</strong> Parigi, dove alle ore 11:00 circa ci siamo<br />
imbarcati per Ouagadougu. Dopo uno scalo<br />
all’aeroporto <strong>di</strong> Niamei, <strong>in</strong> Niger, siamo arrivati a<br />
Ouagadougu alle 20:00, ora locale. Ad accoglierci,<br />
un gruppo <strong>di</strong> fratelli del Burk<strong>in</strong>a Faso, tra<br />
cui il fratello Jean Baptiste Sawadogo, responsabile<br />
<strong>di</strong> ADI-AID, e il fratello Douglas Ouedrago,<br />
segretario <strong>di</strong> ADI-AID, che ci hanno accompagnato<br />
presso la missione nella quale avrem-<br />
Si tratta <strong>di</strong> un esempio lampante della mancanza<br />
del “senso delle cose <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>” che può<br />
esservi anche <strong>in</strong> persone che hanno fatto l’esperienza<br />
nobile <strong>di</strong> lasciare tutto per seguire Gesù.<br />
cont<strong>in</strong>ua a pag<strong>in</strong>a 2<br />
Cronaca <strong>di</strong> un viaggio<br />
Aiuti umanitari <strong>in</strong> un paese africano dove l’80% dei <strong>cristiani</strong><br />
fa parte delle “<strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong> Burk<strong>in</strong>a Faso”<br />
mo all<strong>oggi</strong>ato per il periodo <strong>di</strong> permanenza. La<br />
missione si trova al centro della città <strong>di</strong> Ouagadougo,<br />
presso la sede centrale delle <strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Dio</strong> del Burk<strong>in</strong>a Faso, una vera oasi <strong>in</strong> mezzo<br />
alla povertà che caratterizza tutta la nazione.<br />
cont<strong>in</strong>ua a pag<strong>in</strong>a 2<br />
IN QUESTO NUMERO<br />
Osservatorio Evangelico<br />
La cultura del game over .......................... pag.1,2<br />
Che volete...? ............................................. pag.1,2<br />
Cronaca <strong>di</strong> un viaggio ...................... pag.1,2,3,4,5<br />
Un lavoro da portare a term<strong>in</strong>e ................ pag.6,7<br />
La testimonianza<br />
La scelta migliore <strong>di</strong> tutta la mia vita .......... pag.8
L’OSSERVATORIO EVANGELICO<br />
La cultura<br />
del game over<br />
prosegue dalla prima pag<strong>in</strong>a<br />
nella realtà, oppure se, per un processo<br />
<strong>in</strong>verso, non siano tali congegni a<br />
“fare il gioco del <strong>di</strong>avolo”, <strong>in</strong>fettando<br />
la luci<strong>di</strong>tà emotiva <strong>di</strong> bamb<strong>in</strong>i e ragazzi,<br />
per trasc<strong>in</strong>arli a compiere azioni<br />
fuori da ogni logica, senza alcuna<br />
ragionevole motivazione.<br />
Fatti <strong>di</strong> tristissima cronaca, come i<br />
sassi dai cavalcavia, le automobili lanciate<br />
a folli velocità, gli atti <strong>di</strong>struttivi e<br />
perf<strong>in</strong>o le stragi nelle scuole, non saranno<br />
soprattutto generate dalla “cultura<br />
del game over”?<br />
Paradossalmente, spesso è proprio<br />
l’<strong>in</strong>appagata sete <strong>di</strong> vivere che porta a<br />
bruciare la propria vita commettendo<br />
errori irrime<strong>di</strong>abili, lesivi verso se<br />
stessi ed il prossimo.<br />
Ad una società umana che smarrisce<br />
il senso della realtà, la parola <strong>di</strong><br />
<strong>Dio</strong> presenta la salvifica certezza spirituale<br />
che chiunque può realizzare,<br />
quella dell’amore <strong>di</strong> Cristo Gesù, dell’opera<br />
della grazia che vivifica, risveglia<br />
e ricolma.<br />
Bisogna necessariamente ponderare<br />
che abbiamo tutti una sola vita e<br />
decidere come spenderla, <strong>in</strong>vestirla <strong>in</strong><br />
vista dell’eternità, poiché “…è stabilito<br />
che gli uom<strong>in</strong>i muoiano una volta<br />
sola, dopo <strong>di</strong> che viene il giu<strong>di</strong>zio”<br />
(Ebrei 9:27).<br />
Certamente, nel “buon combattimento”<br />
della fede si potranno anche<br />
perdere delle battaglie, senza però<br />
perdere la giusta fede nel Salvatore,<br />
avendo “questa fiducia: che colui che<br />
ha com<strong>in</strong>ciato <strong>in</strong> voi un’opera buona,<br />
la condurrà a compimento f<strong>in</strong>o al<br />
giorno <strong>di</strong> Cristo Gesù” (Filippesi 1:6).<br />
Tuttavia, nella gloria celeste non<br />
ricom<strong>in</strong>cerà una vita con <strong>Dio</strong> che è<br />
stata perduta sulla Terra, trovando piacere<br />
nel peccato e nella ribellione al<br />
Signore.<br />
Quanti aprono il cuore alla sovrana<br />
realtà soprannaturale dell’Evangelo,<br />
che annuncia il Regno <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>, potranno<br />
condurre se stessi ed i propri figli<br />
<strong>in</strong> quella profonda luci<strong>di</strong>tà razionale e<br />
spirituale che li mette al sicuro dagli<br />
<strong>in</strong>ganni e dalle sofisticazioni <strong>di</strong> un<br />
mondo ottenebrato da Satana.<br />
Ancora <strong>oggi</strong>, dunque, il Signore<br />
Gesù <strong>di</strong>ce: “Il ladro non viene se non<br />
per rubare, ammazzare e <strong>di</strong>struggere;<br />
io son venuto perché abbiano la vita e<br />
l’abbiano <strong>in</strong> abbondanza” (Giovanni<br />
10:10).<br />
Alessandro Cravana<br />
PAGINA 2 CRISTIANI OGGI 1-15 APRILE 2008<br />
prosegue<br />
dalla prima pag<strong>in</strong>a<br />
Che<br />
volete…?<br />
I figli <strong>di</strong> Zebedeo non sono dei<br />
peccatori <strong>in</strong>calliti e nemmeno dei<br />
religiosi arroganti, sono <strong>di</strong>scepoli<br />
<strong>di</strong> Gesù, che per seguirlo non hanno<br />
esitato a lasciare padre ed<br />
azienda… ma che, davanti alla<br />
<strong>di</strong>sponibilità del Signore, chiedono<br />
“potere e prestigio”, <strong>di</strong>mostrando<br />
<strong>di</strong> avere fra<strong>in</strong>teso sia la Persona,<br />
sia il messaggio del loro Maestro.<br />
Si tratta, <strong>in</strong>oltre, <strong>di</strong> un limpido<br />
esempio <strong>di</strong> come noi esseri umani<br />
(sì, anche noi, <strong>di</strong>scepoli <strong>di</strong> Gesù)<br />
non siamo quasi mai <strong>in</strong> grado <strong>di</strong><br />
capire ciò che ci serve, sempre presi<br />
ad <strong>in</strong>seguire ciò che vorremmo.<br />
Come bamb<strong>in</strong>i capricciosi, battiamo<br />
i pie<strong>di</strong> per avere le caramelle<br />
mentre la mamma ha riempito la<br />
credenza con ogni ben <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> per<br />
la nostra crescita sana ed equilibrata.<br />
Non così fece il cieco Bartimeo,<br />
che alla domanda <strong>di</strong> Gesù – “Che<br />
cosa vuoi che ti faccia?” – rispose:<br />
“…Rabbunì, che io ricuperi la<br />
vista” (Marco 10:51).<br />
Sì, egli non chiese l’elemos<strong>in</strong>a,<br />
come era abituato a fare, né<br />
domandò un vitalizio e nemmeno<br />
<strong>di</strong> andare con Gesù a chiedere l’elemos<strong>in</strong>a<br />
a Gerusalemme, una<br />
“piazza” decisamente migliore.<br />
Bartimeo chiese ciò che Cristo<br />
soltanto poteva dargli ed Egli glielo<br />
<strong>di</strong>ede, <strong>di</strong>cendogli: “…Va’, la tua<br />
fede ti ha salvato…” (Marco<br />
10:52).<br />
Lo Spirito Santo ci mette <strong>in</strong><br />
guar<strong>di</strong>a aff<strong>in</strong>ché facciamo attenzione<br />
a cosa chie<strong>di</strong>amo e a come<br />
chie<strong>di</strong>amo: “Voi bramate e non<br />
avete… non avete, perché non<br />
domandate; domandate e non<br />
ricevete, perché domandate male<br />
per spendere nei vostri piaceri. O<br />
gente adultera, non sapete che<br />
l’amicizia del mondo è <strong>in</strong>imicizia<br />
verso <strong>Dio</strong>? Chi dunque vuol essere<br />
amico del mondo si rende nemico<br />
<strong>di</strong> <strong>Dio</strong>” (Giacomo 4:2-4).<br />
Si potrebbe sottotitolare:<br />
“Dimmi che vuoi e ti <strong>di</strong>rò chi sei”.<br />
E noi <strong>oggi</strong>, “che cosa” cre<strong>di</strong>amo<br />
che il Signore possa fare <strong>in</strong> nostro<br />
favore?<br />
Ora, Egli <strong>di</strong>ce: “Che volete che<br />
io faccia per voi?”.<br />
Che cosa risponderemo?<br />
Ci lasceremo prendere dai desideri<br />
capricciosi o Gli chiederemo <strong>di</strong><br />
illum<strong>in</strong>are la nostra vita con la Sua<br />
grazia?<br />
Chie<strong>di</strong>, con fede e… ti sia fatto<br />
come hai creduto.<br />
Aniello A. S. Esposito<br />
cont<strong>in</strong>ua dalla prima pag<strong>in</strong>a<br />
Sapevamo che sarebbe stata dura,<br />
che avremmo dovuto girare <strong>in</strong> lungo<br />
e <strong>in</strong> largo per il Burk<strong>in</strong>a e raggiungere<br />
<strong>in</strong> pochi giorni <strong>di</strong>stanze enormi,<br />
rese ancor più pesanti dalla scarsissima<br />
viabilità del luogo, ma il desiderio<br />
<strong>di</strong> visitare i bamb<strong>in</strong>i che stiamo<br />
sostenendo e gioire con loro della<br />
provvidenza <strong>di</strong>v<strong>in</strong>a era tale da<br />
farci <strong>di</strong>menticare ogni eventuale fatica.<br />
Mercoledì 16 gennaio 2008<br />
(1° giorno)<br />
Il primo giorno si apre con la visita<br />
agli uffici ADI-AID <strong>di</strong> Ouagadougou,<br />
capitale del Burk<strong>in</strong>a Faso. Da<br />
qui si gestisce il progetto <strong>di</strong> sostegno<br />
a <strong>di</strong>stanza nella zona centrale dell’Africa.<br />
I fratelli Douglas Ouedraogo<br />
e Mark Ilboudo (pastore collaboratore)<br />
ci hanno illustrato il lavoro svol-<br />
to e fatto visitare sia gli uffici ADI-<br />
AID che quelli delle <strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Dio</strong> del Burk<strong>in</strong>a Faso. Presso i nostri<br />
uffici si trova il magazz<strong>in</strong>o dove<br />
vengono stoccati il riso ed i materiali<br />
<strong>di</strong>dattici che vengono poi <strong>di</strong>stribuiti<br />
ai centri scolastici ed alle famiglie attraverso<br />
un camion appositamente<br />
acquistato per questo servizio grazie<br />
alle “offerte libere” dei credenti <strong>in</strong><br />
<strong>Italia</strong>. Dopo un breve tragitto <strong>in</strong><br />
macch<strong>in</strong>a siamo arrivati al primo<br />
centro da visitare: EBEN EZER.<br />
Questo istituto è stato <strong>in</strong>teramente<br />
Cronaca <strong>di</strong><br />
ristrutturato ed <strong>in</strong>gran<strong>di</strong>to con un<br />
nuovo pa<strong>di</strong>glione grazie all’<strong>in</strong>tervento<br />
<strong>di</strong> ADI-AID. I bamb<strong>in</strong>i sostenuti<br />
da ADI-AID ricevono due <strong>di</strong>vise<br />
scolastiche ogni anno, anche se non<br />
tutti le <strong>in</strong>dossano. Spesso preferiscono<br />
andare anche a pie<strong>di</strong> nu<strong>di</strong> perché<br />
sono stati abituati così negli anni.<br />
F<strong>in</strong> da subito abbiamo <strong>in</strong>iziato a<br />
controllare con il nostro software i<br />
bamb<strong>in</strong>i, chiamandoli per nome,<br />
parlando un po’ con loro, <strong>in</strong> francese,<br />
la l<strong>in</strong>gua ufficiale della nazione.<br />
Purtroppo, molti non la parlano perché<br />
viene <strong>in</strong>segnata a scuola, e<br />
qu<strong>in</strong><strong>di</strong> rimangono legati al <strong>di</strong>aletto<br />
<strong>in</strong><strong>di</strong>geno, <strong>in</strong>vece i bamb<strong>in</strong>i da noi<br />
sostenuti hanno l’opportunità <strong>di</strong> farlo.<br />
Sempre nelle periferie <strong>di</strong> Ouagadougou<br />
visitiamo il centro scolastico<br />
“75 anniversaire”, così chiamato<br />
perché <strong>in</strong> questo luogo è stato celebrato<br />
il 75° anniversario della costituzione<br />
delle <strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong><br />
Burk<strong>in</strong>a Faso. Dopo la nostra visita<br />
per le classi, osserviamo i bamb<strong>in</strong>i<br />
che ricevono il pasto giornaliero,<br />
che, per gli usi del posto, consiste<br />
solitamente <strong>in</strong> un piatto unico <strong>di</strong> riso<br />
e carne. I centri scolastici da noi sostenuti,<br />
rispetto ad altre realtà, sono<br />
foriere <strong>di</strong> grande <strong>di</strong>gnità. Nel pomeriggio<br />
dello stesso giorno siamo arrivati<br />
al centro <strong>di</strong> SAABA’. In tutte le<br />
scuole che abbiamo visitato, abbiamo<br />
costatato che le classi sono sempre<br />
molto numerose, arrivano a sfiorare<br />
anche gli ottanta alunni. Qui, a<br />
Saaba’, quartiere della capitale, si<br />
trova anche uno dei tanti pozzi realizzati<br />
con i fon<strong>di</strong> delle <strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Dio</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> <strong>in</strong>viati nell’ultimo ventennio.<br />
Giovedì 17 gennaio 2008<br />
(2° giorno)<br />
Il programma della giornata prevede<br />
la visita del centro <strong>di</strong><br />
LOUMBILA’, a circa 18 Km dalla<br />
capitale. Ad attenderci, <strong>di</strong>verse cent<strong>in</strong>aia<br />
<strong>di</strong> credenti, che attorniando le<br />
autorità del luogo, prenderanno parte<br />
alla de<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> una nuova<br />
scuola e<strong>di</strong>ficata grazie agli aiuti <strong>di</strong><br />
ADI-AID. Questa scuola è frequentata<br />
da più <strong>di</strong> 300 bamb<strong>in</strong>i. Ci ha rallegrato<br />
vedere tutti quei bamb<strong>in</strong>i<br />
<strong>in</strong>dossare delle magliette bianche<br />
sulle quali erano stampati sia il<br />
nome del centro scolastico che il<br />
logo <strong>di</strong> ADI-AID. Abbiamo anche<br />
gioito del fatto che i bamb<strong>in</strong>i sapessero<br />
che noi, i fratelli venuti dall’<strong>Italia</strong>,<br />
eravamo i rappresentanti <strong>di</strong> tutte
un viaggio<br />
quelle famiglie che li sostengono da<br />
lontano. Di fronte alle autorità, tra le<br />
quali il prefetto ed il s<strong>in</strong>daco della città<br />
<strong>di</strong> Loumbila’, il fratello Douglas Ouedrago<br />
ha porto i saluti ed i r<strong>in</strong>graziamenti<br />
ai fratelli responsabili <strong>di</strong> ADI-<br />
AID, per il fattivo aiuto che sta arrivando<br />
dall’<strong>Italia</strong> a questa zona dell’Africa.<br />
I fratelli Gaetano Montante e<br />
Giuseppe Tilenni, <strong>in</strong>vitati ad <strong>in</strong>tervenire<br />
alla cerimonia, hanno portato i<br />
saluti del Consiglio Generale delle<br />
Chiese ADI, dei pastori e dei credenti<br />
italiani. Negli <strong>in</strong>terventi si è voluto<br />
sottol<strong>in</strong>eare che questa nostra attività,<br />
sebbene abbia una applicazione sociale<br />
e umanitaria, nasce da un forte<br />
impulso <strong>di</strong> natura spirituale. Il nostro<br />
desiderio è <strong>in</strong>fatti che oltre al sostegno,<br />
a questi piccoli arrivi un altro tipo<br />
<strong>di</strong> aiuto, ben più importante, che viene<br />
“dall’alto”. La nostra speranza è che il<br />
Signore chiami a salvezza tutti questi<br />
piccoli e che tra <strong>di</strong> loro vi siano anche<br />
un domani, se il Signore Gesù non torna<br />
prima, dei pre<strong>di</strong>catori dell’Evangelo.<br />
I bamb<strong>in</strong>i sono stati co<strong>in</strong>volti <strong>in</strong> prima<br />
persona, prendendo parte alla de<strong>di</strong>cazione<br />
con l’esecuzione <strong>di</strong> cantici<br />
<strong>cristiani</strong> ed esprimendosi nei tipici mo<strong>di</strong><br />
africani. Ha parlato ai presenti anche<br />
il segretario delle <strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong><br />
<strong>in</strong> Burk<strong>in</strong>a Faso, il fratello Jean Baptiste<br />
Sawadogo, che ha r<strong>in</strong>graziato il<br />
Signore per questa bella collaborazione<br />
con l’opera italiana, ormai consolidata<br />
negli anni. Inf<strong>in</strong>e, ci è stato chiesto <strong>di</strong><br />
procedere con il taglio del nastro. È<br />
PAGINA 3 CRISTIANI OGGI 1-15 APRILE 2008<br />
stata una grande festa! Secondo gli usi<br />
del luogo ci è stato fatto dono <strong>di</strong> una<br />
porzione del nastro che abbiamo tagliato,<br />
come ricordo della bella e benedetta<br />
giornata, nella quale un nuovo<br />
albero ha arricchito il suolo burk<strong>in</strong>abè.<br />
Ma il momento sicuramente più toccante<br />
è stato quello nel quale abbiamo<br />
visto scoprire l’<strong>in</strong>segna della nuova<br />
struttura, nella quale era presente anche<br />
il nostro logo. Per concludere la<br />
matt<strong>in</strong>ata ci è stato offerto un pranzo<br />
<strong>in</strong> loco dai fratelli responsabili, ma la<br />
nostra curiosità ci ha sp<strong>in</strong>to anche<br />
fuori, per vedere mangiare i tantissimi<br />
bamb<strong>in</strong>i ospiti del centro. E come se<br />
non bastassero quelli già ricevuti, ci è<br />
stato offerto dai residenti della zona<br />
un regalo d’eccellenza: una bella capra,<br />
fonte <strong>di</strong> sostentamento per <strong>in</strong>tere<br />
famiglie. Questo dono, certamente lus<strong>in</strong>ghiero,<br />
è stata l’ennesima <strong>di</strong>mostrazione<br />
della stima <strong>di</strong> cui gode la nostra<br />
attività tra i burk<strong>in</strong>abè. Ripren<strong>di</strong>amo<br />
nel pomeriggio il nostro viaggio<br />
e lungo il tragitto <strong>di</strong> ritorno alla missione<br />
abbiamo visitato gli stu<strong>di</strong> televisivi<br />
e ra<strong>di</strong>ofonici delle emittenti cristiane<br />
gestite dai responsabili della nostra<br />
opera consorella. Nonostante la scarsità<br />
<strong>di</strong> risorse economiche, abbiamo<br />
notato una profonda de<strong>di</strong>zione dei fratelli<br />
a questo lavoro, che attraverso<br />
l’etere sta portando molto frutto anche<br />
nelle zone più desertiche del mondo.<br />
Sia la TV che la ra<strong>di</strong>o trasmettono 24<br />
ore su 24 programmi <strong>cristiani</strong> con i<br />
quali vengono evangelizzate tante,<br />
tante famiglie.<br />
Venerdì 18 gennaio 2008<br />
(3° giorno)<br />
Dopo aver atteso che i fratelli caricassero<br />
il camion <strong>di</strong> ADI-AID per portare<br />
le provviste ai centri che avremmo<br />
dovuto visitare <strong>in</strong> seguito, partiamo<br />
alla volta dei centri scolastici. Dopo<br />
un cent<strong>in</strong>aio <strong>di</strong> chilometri <strong>di</strong> strada<br />
sterrata siamo arrivati al centro <strong>di</strong><br />
BOULSA’ dove, come sempre, c’erano<br />
ad aspettarci tanti bamb<strong>in</strong>i <strong>in</strong> festa.<br />
Anche qui, dopo aver verificato con il<br />
nostro software e controllato lo stato<br />
<strong>di</strong> salute dei piccoli, abbiamo provveduto<br />
a <strong>di</strong>stribuire delle barrette <strong>di</strong> cioccolato.<br />
Grazie alla generosa offerta<br />
delle chiese <strong>di</strong> Firenze, Prato e Raffadali<br />
abbiamo potuto offrire barrette <strong>di</strong><br />
cioccolato a ben 3500 bamb<strong>in</strong>i nel<br />
corso <strong>di</strong> tutte le nostre visite; <strong>in</strong> più<br />
abbiamo fatto dono <strong>di</strong> una fotocopiatrice<br />
all’ufficio ADI-AID, nonché una<br />
generosa offerta all’opera del Burk<strong>in</strong>a.<br />
Ogni volta un gran successo! In ogni<br />
centro visitato, <strong>in</strong>fatti, tra grida <strong>di</strong><br />
gioia e <strong>di</strong> stupore, siamo stati attorniati<br />
dagli alunni: <strong>in</strong> Africa il cioccolato,<br />
come qualsiasi altro prodotto proveniente<br />
dal “vecchio cont<strong>in</strong>ente”, è<br />
considerato un “bene <strong>di</strong> lusso”.<br />
Altri 84 Km <strong>di</strong> terra rossa, percorsi<br />
<strong>in</strong> jeep, per arrivare a KAYA’ come da<br />
programma. A dest<strong>in</strong>azione abbiamo<br />
notato la grande cuc<strong>in</strong>a all’aperto uti-<br />
lizzata dal personale per preparare la<br />
refezione agli studenti. Dopo la visita<br />
alle classi, una bella foto <strong>di</strong> gruppo,<br />
<strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> pallonc<strong>in</strong>i e la partenza<br />
per un’altra dest<strong>in</strong>azione: una<br />
scuola biblica, nei pressi <strong>di</strong> COUN-<br />
GOUSSI, dove gli studenti vivono<br />
assieme alle loro famiglie <strong>in</strong> capanne<br />
<strong>di</strong> fango e paglia. A costruire i mattoni<br />
con la terra rossa sono gli stessi studenti,<br />
<strong>in</strong> una sorta <strong>di</strong> formazione pratica,<br />
lavorativa, da affiancare a quella<br />
spirituale e del m<strong>in</strong>isterio. Una volta a<br />
dest<strong>in</strong>azione, <strong>in</strong>izia anche nel centro<br />
<strong>di</strong> Coungoussi il nostro giro per le classi.<br />
Non tutte le strutture nelle quali<br />
siamo stati godono <strong>di</strong> una buona<br />
manutenzione. I fratelli responsabili ci<br />
hanno detto che questa è una <strong>di</strong> quelle<br />
che necessita i maggiori <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong><br />
ristrutturazione. Tanto lavoro è stato<br />
fatto <strong>in</strong> alcuni centri, molto ancora ne<br />
rimane da fare <strong>in</strong> altri, e tutto questo<br />
grazie alle “offerte libere” provenienti<br />
dai sostenitori italiani (che vengono<br />
utilizzate proprio per questo f<strong>in</strong>e). E<br />
poi, largo al gioco. Un bell’impegno<br />
per noi, quello <strong>di</strong> tenere a bada tutti<br />
questi bamb<strong>in</strong>i con pallonc<strong>in</strong>i ed “attività<br />
acrobatiche”.<br />
Sabato 19 gennaio 2008<br />
(4° giorno)<br />
Il quarto giorno si apre per noi con<br />
la de<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> un nuovo pa<strong>di</strong>glione<br />
nel centro scolastico <strong>di</strong> TINTILOU’, ad<br />
una quarant<strong>in</strong>a <strong>di</strong> Km dal nostro all<strong>oggi</strong>o.<br />
Anche qui abbiamo attraversato<br />
un corridoio <strong>di</strong> bamb<strong>in</strong>i che <strong>in</strong>dossavano<br />
le magliette ADI-AID, e subito<br />
dopo si è dato <strong>in</strong>izio alla de<strong>di</strong>cazione.<br />
Ad esprimere per primo la propria gratitu<strong>di</strong>ne<br />
è stato un rappresentante dei<br />
genitori dei piccoli che stu<strong>di</strong>ano <strong>in</strong><br />
questo istituto, che è anche il vecchio<br />
pastore della comunità locale, il quale<br />
ha sottol<strong>in</strong>eato che senza la generosità<br />
dei sostenitori italiani i loro figli sarebbero<br />
rimasti senza cibo, senza istruzione<br />
e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> senza futuro. Anche per<br />
questa occasione le classi si sono premurate<br />
<strong>di</strong> organizzarsi al meglio nell’eseguire<br />
dei canti <strong>di</strong> benvenuto <strong>in</strong><br />
l<strong>in</strong>gua francese ed <strong>in</strong> moore. Ci ha colpito<br />
particolarmente la semplicità e la<br />
spontaneità dei bamb<strong>in</strong>i, che ci hanno<br />
regalato dei momenti <strong>di</strong> profondo<br />
co<strong>in</strong>volgimento nella cultura e nei<br />
costumi locali. Tra gli <strong>in</strong>terventi, tradotti<br />
per noi dai fratelli che ci hanno<br />
guidato <strong>in</strong> tutto il viaggio, abbiamo<br />
potuto ascoltare anche quello <strong>di</strong> un<br />
ispettore scolastico, <strong>in</strong>viato dallo Stato.<br />
Gli istituti delle <strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong><br />
Burk<strong>in</strong>a Faso, <strong>in</strong>fatti, sono riconosciuti<br />
e parificati a quelli statali, e godono<br />
della stima delle autorità competenti<br />
per la serietà e la vali<strong>di</strong>tà dei programmi<br />
e del personale. Ad<strong>di</strong>rittura, alcuni<br />
m<strong>in</strong>istri del governo del Burk<strong>in</strong>a Faso,<br />
da piccoli, hanno stu<strong>di</strong>ato nelle nostre<br />
scuole. Tra i burk<strong>in</strong>abè una delle cause<br />
dello scarso livello <strong>di</strong> alfabetizzazione<br />
è l’elevato costo dell’istruzione. Infatti, cont<strong>in</strong>ua nella pag<strong>in</strong>a seguente
PAGINA 4 CRISTIANI OGGI 1-15 APRILE 2008<br />
Cronaca <strong>di</strong> un viaggio<br />
cont<strong>in</strong>ua dalla pag<strong>in</strong>a precedente<br />
le scuole statali non sono<br />
gratuite e non esiste il concetto<br />
<strong>di</strong> “scuola dell’obbligo”,<br />
qu<strong>in</strong><strong>di</strong> risulta del tutto<br />
normale che milioni <strong>di</strong> bamb<strong>in</strong>i<br />
non conoscano neanche<br />
l’alfabeto. A conclusione, i<br />
r<strong>in</strong>graziamenti del fratello<br />
G.B. Sawadogo e delle autorità<br />
locali, ai quali ha fatto<br />
seguito la consegna <strong>di</strong> doni<br />
da parte dei responsabili del<br />
centro. Ancora… taglio del<br />
nastro ed <strong>in</strong>gresso nella<br />
nuova sede. Tornati al nostro<br />
all<strong>oggi</strong>o, nel pomeriggio<br />
abbiamo avuto un <strong>in</strong>contro<br />
con il fratello Simon Bargò,<br />
uno dei missionari del Burk<strong>in</strong>a<br />
Faso nel NIGER. Il fratello<br />
è responsabile del comparto<br />
istruzione delle missioni<br />
burk<strong>in</strong>abè ed assieme a<br />
noi ha voluto allacciare i primi<br />
contatti per stu<strong>di</strong>are<br />
un’eventuale collaborazione<br />
<strong>di</strong>retta con la nostra opera,<br />
al f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> far giungere anche<br />
<strong>in</strong> questa nazione il progetto<br />
ADI-AID.<br />
Domenica 20 gennaio<br />
2008 (5° giorno)<br />
Il qu<strong>in</strong>to giorno <strong>di</strong> attività<br />
si apre nel migliore dei mo<strong>di</strong>,<br />
ovvero con il culto al<br />
Signore che, assieme a tanti<br />
altri fratelli e sorelle, offriremo<br />
<strong>in</strong> una delle più<br />
gran<strong>di</strong> chiese <strong>di</strong> Ouagadougou,<br />
dove è pastore il<br />
fratello G.B. Sawadogo,<br />
segretario dell’opera <strong>in</strong><br />
Burk<strong>in</strong>a Faso, con il quale<br />
collabora il fratello Douglas<br />
Ouedrago. Appena arrivati non abbiamo potuto<br />
fare a meno <strong>di</strong> notare le <strong>di</strong>mensioni del<br />
locale, ancora grezzo ed <strong>in</strong> via <strong>di</strong> completamento,<br />
frutto delle offerte provenienti da<br />
oltreoceano. Questa struttura è <strong>in</strong> costruzione<br />
da oltre 10 anni e per i burk<strong>in</strong>abè è un<br />
vero e proprio miracolo, poiché mai avrebbero<br />
potuto sperare <strong>di</strong> realizzare con le proprie<br />
forze un lavoro del genere. In questa<br />
comunità, ogni domenica matt<strong>in</strong>a si celebrano<br />
due culti, il primo <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua francese,<br />
molto simile a quelli tenuti nelle chiese<br />
d’<strong>Italia</strong>, ed il secondo <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua moore,<br />
caratterizzato da maggiore spontaneità,<br />
pregno della vivacità del carattere africano.<br />
Evidenti ai nostri occhi la compostezza e<br />
l’atteggiamento <strong>di</strong>gnitoso dei credenti, che<br />
qui, come <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>, erano <strong>di</strong>sposti or<strong>di</strong>natamente<br />
su due file: i fratelli da un lato e le<br />
sorelle dall’altro. Ci ha fatto piacere constatare<br />
come il popolo del Signore sia uno, <strong>in</strong> ogni<br />
regione del mondo, anche se <strong>di</strong>verso nel<br />
colore della pelle e nelle abitu<strong>di</strong>ni. Ci siamo<br />
sentiti profondamente uniti ai fratelli burk<strong>in</strong>abè<br />
nella preghiera, nella pre<strong>di</strong>cazione della<br />
Parola ed <strong>in</strong> ogni altro momento del culto; <strong>in</strong><br />
particolare nell’ascoltare cantici che conoscevamo,<br />
che abbiamo potuto cantare assieme,<br />
ognuno nella propria l<strong>in</strong>gua.<br />
I fratelli ci hanno chiesto <strong>di</strong> dare una parola<br />
<strong>di</strong> saluto e <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre con loro delle<br />
me<strong>di</strong>tazioni della Parola <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>. Ad <strong>in</strong>terpretare<br />
prima <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua francese e successivamente<br />
<strong>in</strong> quella moore è stato il fratello Douglas,<br />
il quale conosce l’italiano perché ha frequentato<br />
il nostro Istituto Biblico. Il Signore<br />
ci ha e<strong>di</strong>ficato <strong>in</strong>sieme, la Sua Parola è giunta<br />
ai cuori, portando consolazione ed <strong>in</strong>coraggiamento<br />
per il servizio cristiano.<br />
Dopo una breve pausa pranzo ed un po’<br />
<strong>di</strong> riposo, siamo ripartiti alla volta della<br />
Scuola Biblica “Bethel” a KUDUGU’, fondata<br />
molti anni ad<strong>di</strong>etro dal presidente delle <strong>Assemblee</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong> Burk<strong>in</strong>a Faso, il fratello Pawantore<br />
Ouedraogo. Decisamente <strong>di</strong>versi da<br />
quelli occidentali, gli istituti <strong>di</strong> istruzione biblica<br />
<strong>in</strong> questo Stato sono dei veri e propri<br />
villaggi, dove docenti e studenti vivono<br />
<strong>in</strong>sieme con le loro famiglie per tutta la durata<br />
dell’anno accademico. Questa struttura,<br />
molto spartana ma <strong>di</strong>gnitosa, è una vera e<br />
propria oasi <strong>di</strong> pace, dove abbiamo avvertito<br />
una serenità fuori dal comune. Ci ha particolarmente<br />
allietato la presenza <strong>di</strong> un pozzo; <strong>in</strong><br />
una terra così arsa dal sole niente è prezioso<br />
come l’acqua: essa, <strong>in</strong>fatti, consente ai nostri<br />
fratelli ed alle nostre sorelle <strong>di</strong> coltivare un<br />
bell’orto <strong>in</strong> un piccolo appezzamento <strong>di</strong> terreno<br />
attiguo alla scuola. Da queste parti anche<br />
l’agricoltura è materia <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o presso gli<br />
istituti biblici!<br />
Lasciata la Scuola Biblica, ci siamo <strong>di</strong>retti<br />
verso il centro città, dove abbiamo visitato<br />
quella che <strong>in</strong> assoluto è la chiesa cristiana<br />
evangelica più grande del Burk<strong>in</strong>a Faso, sia<br />
per <strong>di</strong>mensioni che per numero <strong>di</strong> fedeli: circa<br />
4000! Se da un lato la presenza <strong>di</strong> un<br />
popolo <strong>di</strong> credenti così cospicuo ci ha stupito,<br />
dall’altro ci ha dato conferma, qualora ce ne<br />
fosse stato bisogno, che il nostro <strong>Dio</strong> è lo<br />
stesso e che <strong>in</strong> ogni luogo chiunque apre il<br />
cuore a Lui riceve salvezza!<br />
Lunedì 21 gennaio 2008<br />
(6° giorno)<br />
Il matt<strong>in</strong>o ci accoglie con una leggera<br />
brezza, ma sappiamo che non ci accompagnerà<br />
per tutto il giorno: anche quest’<strong>oggi</strong> ci<br />
attendono tanti bamb<strong>in</strong>i da visitare sotto il<br />
cocente sole africano. Le nostre attività <strong>in</strong>iziano<br />
con la visita all’Istituto per Sordo-Muti:<br />
questa scuola, una delle poche nel suo genere<br />
<strong>in</strong> tutta la nazione, è stata appositamente<br />
ideata per aiutare quanti soffrono <strong>di</strong> questo<br />
grave han<strong>di</strong>cap; qui sono accolti <strong>oggi</strong> circa<br />
80 studenti. Nel nostro consueto giro abbiamo<br />
notato come <strong>in</strong> questa scuola il numero<br />
<strong>di</strong> alunni per classe è molto più esiguo, ciò è<br />
dettato dalla necessità, imposta dalla loro<br />
<strong>di</strong>sabilità, <strong>di</strong> seguire con maggiore attenzione<br />
e cura i ragazzi. Anche qui abbiamo ricevuto<br />
numerosi gesti <strong>di</strong> stima ed affetto, sia da parte<br />
del corpo docenti che dagli studenti; questi<br />
ultimi, <strong>in</strong> particolare, nel l<strong>in</strong>guaggio dei segni<br />
ci hanno partecipato la loro gioia per il contributo<br />
<strong>in</strong>viato con generosità dai credenti<br />
italiani. Il <strong>di</strong>rettore del centro ci ha portato a<br />
visitare uno stu<strong>di</strong>o dove, oltre ai vari giochi<br />
per <strong>in</strong>trattenere i bamb<strong>in</strong>i, era presente un<br />
apparecchio au<strong>di</strong>ometrico decisamente datato,<br />
ma importantissimo per seguire l’evolversi<br />
dell’han<strong>di</strong>cap nei ragazzi. Con nostra<br />
grande meraviglia abbiamo appreso che <strong>in</strong><br />
tutto il Burk<strong>in</strong>a Faso non c’è un solo strumento<br />
del genere se non presso l’Ospedale<br />
Centrale <strong>di</strong> Ouagadougou! L’<strong>in</strong>contro con<br />
questi studenti è stato molto commovente;<br />
abbiamo potuto toccare con mano la triste<br />
con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> bamb<strong>in</strong>i, realizzando<br />
che, se col nostro aiuto tanto è stato già<br />
fatto, molto rimane ancora da compiere.<br />
Prima <strong>di</strong> ripartire abbiamo voluto esprimere<br />
al <strong>di</strong>rettore del centro la nostra sod<strong>di</strong>sfazione<br />
per il bel lavoro che viene svolto. In una<br />
realtà <strong>in</strong> cui ognuno lotta allo stremo delle<br />
forze per conservare la propria vita, è stato<br />
bello constatare che il popolo <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> si affatica<br />
per venire <strong>in</strong>contro ai più <strong>di</strong>seredati, senza<br />
<strong>di</strong>st<strong>in</strong>zione <strong>di</strong> religione, cultura o estrazione<br />
sociale. In tutti i nostri istituti, <strong>in</strong>fatti, l’<strong>in</strong>segnamento<br />
viene garantito non solo ai <strong>cristiani</strong><br />
ma anche agli animisti ed ai musulmani;<br />
questa rappresenta una buona occasione<br />
perché tutti possano venire a conoscenza del<br />
messaggio dell’Evangelo, l’unico a dare vera<br />
emancipazione!<br />
Eccoci ora alla volta del centro scolastico<br />
<strong>di</strong> MANGA’, a circa 60 miglia (più o meno<br />
100 Km) a sud <strong>di</strong> Ouagadougou. Il lungo<br />
tragitto che abbiamo percorso ci ha riservato<br />
la visione <strong>di</strong> realtà decisamente contrastanti<br />
tra loro: dopo aver attraversato tantissime
Burk<strong>in</strong>a Faso<br />
Il Burk<strong>in</strong>a Faso è una repubblica semipresidenziale<br />
dell’Africa occidentale, che ha<br />
per capitale Ouagadougou. Ex colonia francese,<br />
conf<strong>in</strong>a a nord e a ovest con il Mali, a<br />
est con il Niger, a sud con il Ben<strong>in</strong>, il Togo,<br />
il Ghana e la Costa d’Avorio. La zona meri<strong>di</strong>onale<br />
del paese è costituita da foreste e aree poco coltivate, la zona<br />
centrale è prevalentemente savana, mentre la parte settentrionale è semi-desertica<br />
ed è il cosiddetto Sahel, l’anticamera del deserto vero e proprio.<br />
Questo è uno degli Stati più poveri del mondo, gravemente colpito<br />
dalla siccità, che porta il territorio ad una rapida desertificazione. L’agricoltura<br />
resta comunque il pr<strong>in</strong>cipale settore economico del paese, essa<br />
viene praticata pr<strong>in</strong>cipalmente nelle aree meri<strong>di</strong>onali e occidentali. La<br />
popolazione conta più <strong>di</strong> 13.500.000 persone. La religione predom<strong>in</strong>ante<br />
è quella animista (60 %), seguita da quella Musulmana (30%) e dalla<br />
cristiana (10%). È sicuramente <strong>in</strong>teressante il fatto che il cristianesimo è<br />
composto per l’80% <strong>di</strong> credenti delle “<strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong> Burk<strong>in</strong>a Faso”.<br />
È proprio il caso <strong>di</strong> esclamare: Bark Wennam!, che <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua moore<br />
(la tribù più consistente della nazione) significa “gloria a <strong>Dio</strong>”!<br />
vie polverose e roventi, consuete <strong>in</strong> tutto il territorio<br />
nazionale, abbiamo costeggiato il quartiere più<br />
ricco e all’avanguar<strong>di</strong>a della capitale, noto col<br />
nome <strong>di</strong> UAGA’ 2000, una vera e propria città nella<br />
città! La <strong>di</strong>fferenza con quanto visto nei giorni<br />
precedenti salta subito all’occhio, anche dell’osservatore<br />
più <strong>di</strong>stratto; le precarie con<strong>di</strong>zioni generali<br />
stridono fortemente con il lusso ed il benessere,<br />
concentrati <strong>in</strong> poche dec<strong>in</strong>e <strong>di</strong> kmq e riservati ad<br />
una ristretta cerchia <strong>di</strong> magnati, consapevolmente<br />
<strong>in</strong><strong>di</strong>fferenti della triste realtà che circonda il loro<br />
mondo ovattato. Anche <strong>in</strong> questo centro abbiamo<br />
verificato la presenza dei bamb<strong>in</strong>i sostenuti dal<br />
nostro progetto, abbiamo constatato il loro stato <strong>di</strong><br />
salute ed i progressi scolastici e tutto è stato oltre<br />
ogni più rosea previsione!<br />
Martedì 22 gennaio 2008<br />
(7° giorno)<br />
Dopo la colazione ci siamo <strong>di</strong>retti verso l’ennesimo<br />
supermarket, svuotando anche questo <strong>di</strong> tutte<br />
le sue barrette <strong>di</strong> cioccolato, per partire alla volta<br />
<strong>di</strong> altri istituti da visitare. Quest’<strong>oggi</strong> è la volta <strong>di</strong><br />
WEMTENGA’, con i suoi 400 bamb<strong>in</strong>i, e <strong>di</strong> WEND-<br />
TOIN, nei sobborghi della capitale. Un pa<strong>di</strong>glione<br />
del centro <strong>di</strong> Wendto<strong>in</strong> è stato costruito nell’estate<br />
2007; i fratelli vi hanno apposto un’<strong>in</strong>segna col<br />
logo <strong>di</strong> ADI-AID. Agli <strong>in</strong>segnanti, che nei nostri<br />
istituti sono tutti credenti, spetta sicuramente un<br />
compito molto arduo: tenere testa a classi così affollate<br />
e vivaci non è certo un gioco da ragazzi, ma<br />
il Signore compie anche questo miracolo!<br />
Mercoledì 23 gennaio 2008<br />
(8° giorno)<br />
Le attività <strong>di</strong> mercoledì 23 gennaio <strong>in</strong>iziano<br />
molto, molto presto: alle 5 del matt<strong>in</strong>o eravamo già<br />
<strong>in</strong> viaggio, per recarci nel centro scolastico più lontano,<br />
BAMA’, ad oltre 400 km da OUAGADOU-<br />
GOU. Abbiamo attraversato molte miglia <strong>di</strong> savana,<br />
compresi dei tratti molto pericolosi, a causa dei<br />
cont<strong>in</strong>ui agguati che i crim<strong>in</strong>ali del posto tendono<br />
ai passanti per depredarli <strong>di</strong> ogni cosa. Nonostante<br />
la giustificata apprensione, abbiamo ritenuto doveroso<br />
affrontare anche questo passo, perché da tanto<br />
tempo il <strong>di</strong>rettore del centro attendeva <strong>di</strong> <strong>in</strong>contrarci,<br />
<strong>in</strong>sieme ai bamb<strong>in</strong>i. Anche qui siamo stati<br />
accolti dal solito gruppo <strong>di</strong> bamb<strong>in</strong>i scalmanati e<br />
festanti, oltre che dai tutori del centro, felici <strong>di</strong><br />
conoscere alcuni dei fratelli italiani che stanno contribuendo<br />
all’istruzione <strong>di</strong> tanti ragazzi bisognosi.<br />
Ad attendere il nostro arrivo c’erano anche i<br />
genitori dei ragazzi del centro, ai quali abbiamo<br />
rivolto parole d’<strong>in</strong>coraggiamento e <strong>di</strong> saluto, <strong>in</strong>terpretati<br />
sia <strong>in</strong> francese che nella l<strong>in</strong>gua della regione,<br />
il DIOULA. Subito dopo ci siamo messi all’ope-<br />
PAGINA 5 CRISTIANI OGGI 1-15 APRILE 2008<br />
ra per effettuare una <strong>di</strong>stribuzione<br />
<strong>di</strong> sacchi <strong>di</strong> riso alle<br />
famiglie dei ragazzi che sosteniamo<br />
<strong>in</strong> questo centro. Tutto<br />
è stato fatto con estrema cura<br />
dai fratelli responsabili, i quali<br />
si sono premurati <strong>di</strong> verificare<br />
personalmente l’identità<br />
dei genitori, chiedendo la<br />
loro firma come attestazione<br />
dell’effettuata consegna delle<br />
provviste. Per queste famiglie<br />
è stato un giorno <strong>di</strong><br />
grande festa: quel sacco <strong>di</strong><br />
riso da 50 kg consentirà loro<br />
<strong>di</strong> tirare un sospiro <strong>di</strong> sollievo<br />
e <strong>di</strong> avere assicurato il<br />
nutrimento per un bel po’ <strong>di</strong><br />
tempo! Lasciato il nostro centro, siamo andati a<br />
visitare la Scuola Biblica <strong>di</strong> BOBO-DIOULASSO, qui<br />
abbiamo <strong>in</strong>contrato gli alunni delle varie classi,<br />
ripartiti per anno accademico e per l<strong>in</strong>gua <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o:<br />
non tutti, <strong>in</strong>fatti, conoscono il francese, per cui si è<br />
avvertita l’esigenza <strong>di</strong> consentire lo stu<strong>di</strong>o della<br />
Parola <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> a quanti comprendono la sola l<strong>in</strong>gua<br />
locale: il BAMBARA’. Mentre gli studenti frequentano<br />
le lezioni, alle mogli, residenti nella scuola<br />
<strong>in</strong>sieme alla famiglia, viene <strong>in</strong>segnato come contribuire<br />
“praticamente” all’economia familiare: per<br />
esempio come battere il miglio per mac<strong>in</strong>arlo ed<br />
ottenerne la far<strong>in</strong>a. Altre sorelle, <strong>in</strong>vece, lavorano<br />
ad un telaio per ottenere delle stoffe variop<strong>in</strong>te, da<br />
vendere poi nei mercat<strong>in</strong>i della zona; il ricavato<br />
serve a mantenere l’istituto ed a sostenere i missionari<br />
che vengono mandati dove non è ancora<br />
giunto il messaggio dell’Evangelo! In strani recipienti<br />
vengono fatti essiccare dei biscotti al miglio,<br />
venduti poi per le strade della città. Visitato il cortile<br />
della scuola, con le cuc<strong>in</strong>e annesse, presso la<br />
biblioteca dell’Istituto Biblico abbiamo avuto un<br />
<strong>in</strong>contro con i pastori Tiekoro Coulibaly e Jeremie<br />
Nagalo, impegnati rispettivamente negli Stati del<br />
MALI e della COSTA D’AVORIO nella <strong>di</strong>ffusione<br />
dell’Evangelo e nell’assistenza ai bamb<strong>in</strong>i vittime<br />
delle guerre civili e <strong>di</strong> tragiche situazioni familiari. I<br />
fratelli, testimoni oculari dello stato <strong>di</strong> <strong>in</strong><strong>di</strong>genza<br />
<strong>di</strong>lagante, hanno chiesto <strong>di</strong> dar vita ad un’ulteriore<br />
collaborazione anche <strong>in</strong> queste nazioni. Nonostante<br />
la Costa d’Avorio sia più ricca <strong>di</strong> risorse, specie<br />
<strong>di</strong> tipo m<strong>in</strong>erario ed agricolo, la situazione politica<br />
del paese non ne ha favorito la ripresa economica,<br />
né ha <strong>in</strong>centivato l’<strong>in</strong>nalzamento del livello <strong>di</strong> scolarizzazione;<br />
gran parte del capitale nazionale,<br />
<strong>in</strong>fatti, è stato impiegato negli ultimi anni nella<br />
corsa agli armamenti, per fronteggiare la terribile<br />
guerra civile conclusasi <strong>di</strong> recente.<br />
Nello Stato del Mali, la situazione è altrettanto<br />
grave. Qui, a ridosso del deserto sahariano, le con<strong>di</strong>zioni<br />
climatiche particolarmente avverse hanno<br />
portato la nazione ad essere una delle più povere<br />
del pianeta, con<strong>di</strong>zionata com’è, tra l’altro, dall’andamento<br />
fluttuante dei mercati <strong>in</strong>ternazionali. La<br />
risposta italiana non si è fatta attendere; anche se<br />
ogni decisione def<strong>in</strong>itiva sulla questione dovrà<br />
essere presa dal Consiglio Generale delle Chiese<br />
delle <strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>, è stata espressa la<br />
volontà <strong>di</strong> seguire <strong>in</strong>sieme questa strada. Tutto<br />
questo sarà possibile anche per la partecipazione<br />
massiccia dei credenti italiani al nostro progetto <strong>di</strong><br />
sostegno; è grazie a loro se la nostra attività umanitaria<br />
e missionaria sta acquistando una certa<br />
consistenza quantitativa e sta co<strong>in</strong>volgendo altre<br />
nazioni nel mondo! Sulla via del ritorno abbiamo<br />
notato un’abitazione particolare circondata da una<br />
serie <strong>di</strong> pertiche su cui erano appesi strani oggetti:<br />
era la casa <strong>di</strong><br />
uno stregone.<br />
Questa visione<br />
ci ha portato<br />
a considerare<br />
la realtà<br />
africana e le<br />
credenze magiche<br />
che l’attanagliano,<br />
le<br />
quali ostacolano<br />
la <strong>di</strong>ffusionedell’Evangelo.<br />
Giovedì24<br />
gennaio<br />
2008 (9° ed<br />
ultimo giorno)<br />
L’ultimo<br />
giorno <strong>di</strong> permanenza<br />
<strong>in</strong><br />
Burk<strong>in</strong>a Faso<br />
ci ha visti<br />
liberi da <strong>in</strong>contri<br />
e da<br />
impegni ufficiali.<br />
Il pomeriggio<br />
ci avrebbe<br />
atteso<br />
un lungo ed<br />
estenuante<br />
viaggio verso<br />
casa, per cui<br />
ci siamo riservati<br />
per la<br />
matt<strong>in</strong>a le<br />
attività più “rilassanti”, come la visita ad un lago<br />
dove abbiamo osservato un bellissimo e rigogliosissimo<br />
orto, riprova che l’acqua, risorsa preziosa e<br />
rara <strong>in</strong> questi luoghi, produce sempre e comunque<br />
dei risultati, a presc<strong>in</strong>dere dal suolo. Sempre lì nei<br />
pressi, un ottimo esempio <strong>di</strong> sfruttamento delle<br />
risorse locali: la terra e l’acqua vengono utilizzati<br />
per fabbricare dei mattoni, impiegati nell’e<strong>di</strong>lizia<br />
locale per la costruzione delle modeste e precarie<br />
abitazioni dei burk<strong>in</strong>abè; la labilità dei materiali<br />
usati e l’impeto delle precipitazioni durante la stagione<br />
delle piogge provocano un deterioramento<br />
irreparabile <strong>di</strong> queste <strong>di</strong>more, che, anno dopo<br />
anno, devono essere ricostruite ex novo.<br />
Dopo tante emozioni sotto il sole africano, è<br />
giunto il tempo <strong>di</strong> ripartire.<br />
Gaetano Montante
Il libro <strong>di</strong> Neemia costituiva orig<strong>in</strong>ariamente un<br />
tutt’uno con il libro <strong>di</strong> Esdra, fu nella versione<br />
detta dei LXX, l’antica versione greca dell’Antico<br />
Testamento, che i libri vennero <strong>di</strong>visi, perciò per<br />
una completa comprensione degli avvenimenti è<br />
importante conoscerli entrambi. Esdra e Neemia<br />
furono contemporanei e collaborarono, con ruoli<br />
<strong>di</strong>versi, alla restaurazione <strong>di</strong> Gerusalemme e del<br />
suo popolo.<br />
Dopo i settant’anni d’esilio profetizzati (cfr.<br />
Geremia 25:1-12; 29:10-14), grazie all’e<strong>di</strong>tto <strong>di</strong><br />
Ciro gli ebrei possono tornare <strong>in</strong> patria (cfr. Esdra<br />
1:1-4). Purtroppo, solo una m<strong>in</strong>oranza sceglie <strong>di</strong><br />
ritornare nel paese dei padri, paese che molti <strong>di</strong><br />
loro non hanno mai conosciuto: meno <strong>di</strong> 50.000<br />
ebrei presero la via del ritorno.<br />
Passano 94 anni dal decreto<br />
del re Ciro (539 a.C.) e Gerusalemme<br />
è ancora una città<br />
fantasma, le mura sono <strong>in</strong> rov<strong>in</strong>a<br />
e le porte consumate dal<br />
fuoco. Neemia (445 a.C.) fa<br />
parte <strong>di</strong> un terzo gruppo che<br />
rientrò a Gerusalemme, dopo<br />
Zorobabele (538 a.C.) ed<br />
Esdra (458 a.C.).<br />
Il suo è l’impegno che non<br />
nasce soltanto dalle gran<strong>di</strong> crisi,<br />
ma anche dal r<strong>in</strong>novarsi<br />
d’ogni generazione. Dobbiamo<br />
fare attenzione a non lasciarci<br />
illangui<strong>di</strong>re da Satana, che ha<br />
tutto l’<strong>in</strong>teresse a combatterci<br />
e a fermarci (cfr. Giovanni<br />
15:19; 1 Giovanni 3:13).<br />
Durante le crisi più profonde<br />
che il popolo <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> affronta,<br />
il Signore ha sempre degli<br />
uom<strong>in</strong>i <strong>di</strong>sposti a tutto, pronti<br />
ad impegnarsi per la Sua opera,<br />
a lavorare per lui: Neemia<br />
è fra questi. La sua figura è<br />
vic<strong>in</strong>a a noi più <strong>di</strong> quanto immag<strong>in</strong>iamo ed è ricca<br />
<strong>di</strong> <strong>in</strong>segnamenti spirituali.<br />
Neemia è un uomo risoluto che ha <strong>di</strong>nnanzi a<br />
sé un obiettivo chiaro che è quello <strong>di</strong> ricostruire le<br />
mura <strong>di</strong> Gerusalemme: “Noi dunque ricostruimmo<br />
le mura, che furono dappertutto <strong>in</strong>nalzate<br />
f<strong>in</strong>o a metà altezza; e il popolo aveva preso a<br />
cuore il lavoro” (Neemia 4:6).<br />
La storia biblica e l’esperienza della nostra vita<br />
cristiana ci hanno <strong>in</strong>segnato che quando un credente<br />
com<strong>in</strong>cia a fare sul serio con il Signore, il<br />
nemico cerca <strong>di</strong> bloccarlo <strong>in</strong> ogni maniera possibile.<br />
Una delle armi usate da Satana è lo scoraggiamento:<br />
“Quando Samballat, il Coronita, e Tobia,<br />
il servo ammonita, furono <strong>in</strong>formati del mio<br />
arrivo, furono molto contrariati dalla venuta <strong>di</strong><br />
un uomo che cercava il bene dei figli <strong>di</strong> Israele”<br />
(Neemia 2:10).<br />
Lo scoraggiamento è un problema comune nella<br />
vita cristiana. Una delle caratteristiche che lo rendono<br />
un problema così fortemente temuto è che si<br />
tratta <strong>di</strong> un problema “universale”, perché nessuno<br />
ne è immune, presto o tar<strong>di</strong> colpisce tutti! Pensiamo<br />
allo scoraggiamento <strong>di</strong> Giobbe (Giobbe 3:1-<br />
16), <strong>di</strong> Elia (1 Re 19:4,5), <strong>di</strong> Geremia (Geremia<br />
20:14-18), <strong>di</strong> Davide (1 Samuele 27:1).<br />
PAGINA 6 CRISTIANI OGGI 1-15 APRILE 2008<br />
Un lavoro da portare a<br />
“Noi dunque ricostruimmo le mura, che furono dappertutto <strong>in</strong>nalzate f<strong>in</strong>o<br />
a metà altezza; e il popolo aveva preso a cuore il lavoro” (Neemia 4:6)<br />
Una seconda caratteristica dello scoraggiamento<br />
è che costituisce un fenomeno “ricorrente”. Esserne<br />
stati “colpiti” una volta, non ci rende<br />
immuni dalla ricaduta. Umanamente parlando,<br />
non esiste alcun antidoto che renda l’uomo<br />
immune, lo scoraggiamento viene, passa via, e<br />
poi torna <strong>di</strong> nuovo!<br />
Una terza caratteristica è che è altamente<br />
“contagioso”. È tanto potente da <strong>di</strong>ffondersi pers<strong>in</strong>o<br />
per semplice contatto u<strong>di</strong>tivo, facendoci <strong>di</strong>ventare<br />
a nostra volta “portatori sani”! Proprio perché<br />
lo scoraggiamento è un problema <strong>in</strong>si<strong>di</strong>oso<br />
che può colpire anche i credenti, occorre capire<br />
bene ciò che la Bibbia ha da <strong>di</strong>re a riguardo, e<br />
come affrontarlo per v<strong>in</strong>cerlo.<br />
Lo scoraggiamento, opera del nemico!<br />
Il lavoro stava andando bene, la gente era entusiasta<br />
e lentamente e costantemente le mura<br />
crescevano. Poi accadde qualcosa, il popolo com<strong>in</strong>ciò<br />
ad avere <strong>di</strong>fficoltà d’ogni genere e, quando<br />
le circostanze erano <strong>di</strong>ventate particolarmente<br />
dure e <strong>di</strong>fficili, com<strong>in</strong>ciò a scoraggiarsi (cfr.<br />
Neemia 4:10-17).<br />
Succede sempre così: quando il popolo <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> si<br />
mette all’opera perché ha deciso <strong>di</strong> servire il Signore,<br />
pure il nemico <strong>di</strong>venta “operoso”, e tenta d’ostacolarlo<br />
e d’<strong>in</strong>durlo alla r<strong>in</strong>uncia, usando la sfiducia,<br />
lo sconforto, lo scoraggiamento e il <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne! La<br />
ricostruzione delle mura <strong>di</strong> Gerusalemme non fa<br />
eccezione alla regola <strong>di</strong>abolica: il popolo <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> si<br />
mise all’opera e Satana fece sorgere degli agitatori<br />
per cercare <strong>di</strong> bloccare lo sviluppo dell’opera e del<br />
servizio al Signore. Quando i nemici dell’opera del<br />
Signore com<strong>in</strong>ciano a scagliarsi e ad opporsi al<br />
popolo <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>, il risultato è che si cade vittime dello<br />
scoraggiamento. Anche a noi, presto o tar<strong>di</strong>, accadrà<br />
la stessa cosa, ecco perché è importante saper<br />
riconoscere il fenomeno per quello che è, perché se<br />
com<strong>in</strong>ciamo a capire come sopraggiunge lo scoraggiamento,<br />
potremmo anche capire come affrontarlo<br />
<strong>in</strong> modo v<strong>in</strong>cente!<br />
La stanchezza<br />
Dopo che i nemici della ricostruzione <strong>in</strong>iziarono<br />
a creare <strong>di</strong>sturbi tra il popolo, com<strong>in</strong>ciò a<br />
subentrare la fatica: “Quelli <strong>di</strong> Giuda <strong>di</strong>cevano:<br />
’Le forze vengono meno ai portatori <strong>di</strong> pesi…’”<br />
(Neemia 4:10).<br />
Quando si è stanchi fisicamente, allora <strong>di</strong>venta<br />
molto facile cadere preda dello scoraggiamento,<br />
anche davanti al più piccolo problema. Erano<br />
giunti a metà dell’opera <strong>di</strong> ricostruzione: molte<br />
volte quando <strong>in</strong>iziamo una nuova esperienza <strong>di</strong><br />
vita ve<strong>di</strong>amo che la prima parte passa <strong>in</strong> fretta e<br />
bene, poi succede qualcosa e non an<strong>di</strong>amo più<br />
avanti.<br />
Perché? Perché la novità f<strong>in</strong>isce e la nuova<br />
esperienza <strong>di</strong> vita lascia il posto ad una rout<strong>in</strong>e<br />
noiosa e ci stanchiamo facilmente.<br />
E quando si è stanchi,<br />
è facile scoraggiarsi e<br />
com<strong>in</strong>ciare a pensare che<br />
non si arriverà mai alla f<strong>in</strong>e:<br />
“…noi non riusciremo a costruire<br />
le mura!” (Neemia<br />
4:10). Il popolo che ora è<br />
pronto ad abbandonare l’opera,<br />
è lo stesso che qualche<br />
tempo prima “…aveva preso<br />
a cuore il lavoro”<br />
(Neemia 4:6)!<br />
La frustrazione<br />
“Le macerie sono molte…”<br />
(Neemia 4:10).<br />
Sicuramente tutto <strong>in</strong>torno<br />
v’erano vecchie rocce spaccate,<br />
detriti e calce secca.<br />
C’era tanto materiale <strong>in</strong>utilizzabile<br />
e robaccia polverosa<br />
dappertutto, e questo era<br />
molto frustrante. Proprio<br />
come i giudei persero <strong>di</strong><br />
vista l’obiettivo, anche noi<br />
per<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> vista il nostro obiettivo quando nella<br />
vita vi sono troppe macerie, troppi residui e troppa<br />
robaccia da smaltire. Nella nostra vita <strong>di</strong> fede<br />
vi sono alcune macerie e materiale <strong>di</strong> scarto che<br />
c’impe<strong>di</strong>scono d’andare avanti e costruire il “tempio<br />
dello Spirito Santo”?<br />
Potrebbero essere dei peccati non confessati o<br />
dei peccati confessati e mai abbandonati, dei cattivi<br />
pensieri, delle parole non e<strong>di</strong>ficanti, delle azioni<br />
sbagliate, degli atteggiamenti non conformi<br />
alla Parola <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> che non siamo <strong>di</strong>sposti ad abbandonare…<br />
Se nel nostro cuore conserviamo le<br />
macerie della vecchia vita, ciò costituirà per noi<br />
un ostacolo, un peso che ci farà rallentare nella<br />
consacrazione, ci farà <strong>in</strong>ciampare nella santificazione,<br />
ci farà cadere nel peccato e ci renderà frustrati!<br />
La paura<br />
Ebbero paura dei loro nemici e, come risultato,<br />
f<strong>in</strong>irono per credere che non ce l’avrebbero mai<br />
fatta: “…noi non riusciremo a costruire le<br />
mura!” (Neemia 4:10).<br />
Presi dalla paura furono pronti a r<strong>in</strong>unciare all’opera,<br />
perché sentirono <strong>di</strong> non essere <strong>in</strong> grado <strong>di</strong><br />
term<strong>in</strong>are ciò che avevano <strong>in</strong>iziato. Pensarono <strong>di</strong>
term<strong>in</strong>e<br />
non essere abbastanza coraggiosi da resistere al nemico e il<br />
risultato fu uno scoraggiamento generale!<br />
Se pensiamo che il compito che <strong>Dio</strong> ci ha assegnato è<br />
troppo grande e spaventoso, e che le risorse a nostra <strong>di</strong>sposizione<br />
sono troppo limitate, certamente falliremo. Quei<br />
Giudei avrebbero liberamente potuto r<strong>in</strong>unciare all’impresa.<br />
Se l’avessero fatto, avrebbero fallito, e non avrebbero compiuto<br />
l’opera che <strong>Dio</strong> chiaramente aveva determ<strong>in</strong>ato che<br />
essi portassero a compimento!<br />
Facciamo attenzione a non lasciarci v<strong>in</strong>cere dalla paura<br />
che il nemico vuole <strong>in</strong>cuterci e non <strong>di</strong>mentichiamo mai che<br />
l’opera è <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> ed è Lui che ci aiuta ad e<strong>di</strong>ficare la nostra<br />
vita <strong>di</strong> fede! “Allora egli mi rispose: ’É questa la parola<br />
che il Signore rivolge a Zorobabele: "Non per potenza, né<br />
per forza, ma per lo spirito mio", <strong>di</strong>ce il Signore degli eserciti’”<br />
(Zaccaria 4:6).<br />
Abbiamo visto tre fra le pr<strong>in</strong>cipali cause <strong>di</strong> scoraggiamento,<br />
che fare allora, quando ciò avviene nella nostra<br />
vita? “Allora io <strong>di</strong>sposi il popolo per famiglie, con le loro<br />
spade, le loro lance, i loro archi, nelle parti più basse del<br />
posto, <strong>di</strong>etro le mura, allo scoperto” (Neemia 4:13).<br />
Quando lo scoraggiamento ci assale, una delle prime<br />
cose da fare è riorganizzare le priorità. Dobbiamo riesam<strong>in</strong>are<br />
la nostra vita ed apportarvi un cambiamento, un<br />
approccio <strong>di</strong>verso, <strong>in</strong>vece <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare tanto scoraggiati da<br />
abbandonare l’opera.<br />
Se abbiamo un problema <strong>di</strong> qualunque natura, allora<br />
riorganizziamoci. Non dobbiamo r<strong>in</strong>unciare all’opera che<br />
<strong>Dio</strong> ha com<strong>in</strong>ciato <strong>in</strong> noi! Cambiamo le nostre priorità, non<br />
smettiamo mai <strong>di</strong> seguire Gesù. Affi<strong>di</strong>amo a <strong>Dio</strong> la nostra<br />
vita.<br />
Forse siamo frustrati ed appesantiti per tutte le macerie<br />
che si sono accumulate nella nostra vita, allora riorganizziamoci,<br />
com<strong>in</strong>ciamo ad elim<strong>in</strong>arne un po’ e non r<strong>in</strong>unciamo<br />
mai alla lotta. Non lasciamoci v<strong>in</strong>cere dallo scoraggiamento!<br />
Per v<strong>in</strong>cere lo scoraggiamento, dobbiamo ricordarci<br />
del Signore e combattere: “Dopo aver bene esam<strong>in</strong>ato ogni<br />
cosa, mi alzai e <strong>di</strong>ssi ai notabili, ai magistrati e al resto<br />
del popolo: "Non li temete! Ricordatevi del Signore, grande<br />
e tremendo. Combattete per i vostri fratelli, per i vostri<br />
figli e figlie, per le vostre mogli e le vostre case!" Quando i<br />
nostri nemici si accorsero che eravamo al corrente dei loro<br />
piani, <strong>Dio</strong> rese vano il loro progetto, e noi tutti tornammo<br />
alle mura, ognuno al suo lavoro” (Neemia 4:14,15).<br />
In che modo ci ricor<strong>di</strong>amo del Signore? Che cosa ricor<strong>di</strong>amo<br />
<strong>di</strong> Lui? Ricor<strong>di</strong>amoci che <strong>Dio</strong> è presente, non scoraggiamoci<br />
al pensiero <strong>di</strong> essere rimasti soli nella situazione <strong>in</strong><br />
cui ci troviamo. <strong>Dio</strong> è con noi! Ricor<strong>di</strong>amoci che <strong>Dio</strong> è grande<br />
e tremendo. Egli è del tutto sufficiente per trattare il nostro<br />
scoraggiamento e la situazione che stiamo affrontando!<br />
Ricor<strong>di</strong>amoci che <strong>Dio</strong> è stato fedele nel passato, è fedele<br />
<strong>oggi</strong>, e lo sarà anche per il futuro. Ricordare il Signore vuol<br />
<strong>di</strong>re ricordare le Sue promesse, la Sua bontà, la Sua potenza.<br />
Egli è il “Signore grande e tremendo”. Ricor<strong>di</strong>amoci <strong>di</strong><br />
Lui e saremo v<strong>in</strong>citori sulla stanchezza, sulla frustrazione e<br />
sulla paura.<br />
“Ma, <strong>in</strong> tutte queste cose, noi siamo più che v<strong>in</strong>citori,<br />
<strong>in</strong> virtù <strong>di</strong> colui che ci ha amati. Infatti sono persuaso che<br />
né morte, né vita, né angeli, né pr<strong>in</strong>cipati, né cose presenti,<br />
né cose future, né potenze, né altezza, né profon<strong>di</strong>tà,<br />
né alcuna altra creatura potranno separarci dall’amore <strong>di</strong><br />
<strong>Dio</strong> che è <strong>in</strong> Cristo Gesù, nostro Signore” (Romani 8:37-<br />
39).<br />
Carm<strong>in</strong>e Lamanna<br />
PAGINA 7 CRISTIANI OGGI 1-15 APRILE 2008<br />
“Facciamo del bene a tutti” [Galati 6:10]<br />
Il tuo “otto per mille” può sostenere le attività<br />
<strong>di</strong> assistenza sociale<br />
Le Chiese Cristiane Evangeliche “<strong>Assemblee</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>” per mezzo della prima ripartizione<br />
dell’otto per mille dell’IRPEF sostengono, <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>,<br />
le attività <strong>di</strong> assistenza sociale dell’Istituto<br />
Evangelico Betania-Emmaus, impegnato nell’assistenza<br />
all’<strong>in</strong>fanzia bisognosa e agli anziani; dell’Istituto<br />
Evangelico Betesda, struttura <strong>di</strong> accoglienza<br />
e riposo per anziani; del Centro Kades, comunità<br />
terapeutica per il recupero e la riabilitazione<br />
<strong>di</strong> quanti hanno problemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza da droghe,<br />
alcool e me<strong>di</strong>c<strong>in</strong>ali.<br />
Come assegnare il proprio “otto per mille”<br />
alle <strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong><br />
A chi sceglie <strong>di</strong> dest<strong>in</strong>are l’otto per mille dell’IRPEF<br />
alle <strong>in</strong>iziative <strong>di</strong> assistenza sociale e <strong>di</strong><br />
aiuto umanitario nel mondo attuate dalle <strong>Assemblee</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>, e riceve i modelli C.U.D. (ex<br />
101, 201, certificati <strong>di</strong> pensione...) ma non è<br />
tenuto a presentarli, suggeriamo <strong>di</strong>:<br />
1. Firmare la copia del modello nella casella:<br />
“<strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>”;<br />
2. Firmare <strong>in</strong> fondo alla copia del modello<br />
dove è scritto: “Firma”;<br />
3. Inserire la copia <strong>in</strong> una busta dove deve<br />
essere scritto: “Scelta per la dest<strong>in</strong>azione dell’otto<br />
per mille dell’IRPEF”;<br />
4. Sulla busta utilizzata scrivere il proprio co<strong>di</strong>ce<br />
fiscale, cognome, nome e <strong>in</strong><strong>di</strong>rizzo;<br />
5. Consegnare la busta chiusa allo sportello <strong>di</strong><br />
una banca o <strong>di</strong> un ufficio postale dopo averla<br />
debitamente firmata <strong>in</strong> corrispondenza dei lembi<br />
<strong>di</strong> chiusura.<br />
Nel caso che venga presentato il Modello 730<br />
o Unico (ex 740), compilare l’apposito modulo<br />
Nella scheda per la scelta<br />
della dest<strong>in</strong>azione del 5 per<br />
mille dell’IRPEF del Modello<br />
Unico, del Modello 730 o del<br />
CUD 2008, firma nel riquadro<br />
“Sostegno del volontariato,<br />
delle Organizzazioni Non Lucrative<br />
<strong>di</strong> Utilità Sociale, delle<br />
associazioni <strong>di</strong> promozione sociale, delle associazioni<br />
e fondazioni” per assegnare il 5 per mille<br />
dell’IRPEF al Centro Kades <strong>in</strong><strong>di</strong>cando come<br />
Co<strong>di</strong>ce Fiscale del beneficiario 01361460064<br />
che si troverà all’<strong>in</strong>terno dello stesso e <strong>in</strong>serirlo<br />
nella busta come già <strong>in</strong><strong>di</strong>cato.<br />
Le scelte non determ<strong>in</strong>ano nessuno aumento<br />
delle imposte da pagare!<br />
I progetti <strong>di</strong> soccorso, <strong>di</strong> aiuto sociale e<br />
umanitario<br />
Il S.E.A.S. (Servizio Evangelico <strong>di</strong> Assistenza<br />
Sociale), <strong>di</strong>retto dalle “<strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>”,<br />
ha promosso e sta sostenendo programmi<br />
<strong>di</strong> aiuto umanitario nei settori alimentare, me<strong>di</strong>co,<br />
sociale e scolastico a favore delle seguenti<br />
popolazioni: Africa - Burk<strong>in</strong>a Faso, Ruanda, Mali,<br />
Niger; Asia Sud-Est In<strong>di</strong>a, Sri Lanka, Thailan<strong>di</strong>a e<br />
Indonesia. <strong>Italia</strong> - tre case <strong>di</strong> riposo per anziani;<br />
un orfanotrofio; un centro per la riabilitazione dei<br />
tossico<strong>di</strong>pendenti; offerte a favore delle seguenti<br />
associazioni: Associazione <strong>Italia</strong>na Contro le Leucemie;<br />
Associazione <strong>Italia</strong>na per la Ricerca sul<br />
Cancro; Missione Evangelica contro la Lebbra,<br />
oltre all’assistenza a favore <strong>di</strong> dec<strong>in</strong>e e dec<strong>in</strong>e <strong>di</strong><br />
<strong>in</strong><strong>di</strong>vidui e famiglie <strong>in</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> particolari<br />
necessità.<br />
Le Chiese Cristiane Evangeliche “<strong>Assemblee</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> ” garantiscono che ogni eurocent,<br />
corrisposto dallo Stato ai sensi e per gli effetti<br />
della Legge 22 novembre 1988, n.517, sarà utilizzato<br />
unicamente per f<strong>in</strong>i <strong>di</strong> carattere sociale ed<br />
umanitario. La trasparenza è assicurata anche dal<br />
cont<strong>in</strong>uo aggiornamento sull’utilizzazione dei<br />
fon<strong>di</strong> con adeguata <strong>in</strong>formazione <strong>di</strong>ffusa dai<br />
nostri mezzi <strong>di</strong> comunicazione.<br />
Servizio Evangelico Assistenza Sociale<br />
Chiese Cristiane Evangeliche “<strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong><br />
<strong>in</strong> <strong>Italia</strong>” Via dei Bruzi, 11 - 00185 Roma<br />
Tel.06.491518 - 06.491165<br />
Fax 06.4463591<br />
Sostieni il Centro Kades anche con il 5 per mille!<br />
Il Centro Kades opera ormai da oltre 28 anni<br />
nel campo delle tossico<strong>di</strong>pendenze, dell’alcolismo<br />
e dei comportamenti patologici. Molti giovani<br />
che hanno term<strong>in</strong>ato il programma ora<br />
vivono una vita socialmente <strong>di</strong>gnitosa con una<br />
famiglia ed un lavoro! Nel 2002 abbiamo <strong>in</strong>iziato<br />
l’attività dell’Unità <strong>di</strong> Strada composta da un<br />
camper che tutte le settimane esce per andare<br />
<strong>in</strong>contro ai bisognosi <strong>di</strong> aiuto, dando loro una<br />
speranza <strong>di</strong> vita. Nel 2003 abbiamo aperto il<br />
centro femm<strong>in</strong>ile dato il bisogno <strong>di</strong> accogliere<br />
anche donne soggette a vari tipi <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza.
Cristiani Oggi - Qu<strong>in</strong><strong>di</strong>c<strong>in</strong>ale delle Chiese Cristiane Evangeliche<br />
“<strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>”. Direttore Responsabile ai<br />
sensi <strong>di</strong> legge: Francesco Toppi. Comitato <strong>di</strong> Redazione <strong>di</strong><br />
Cristiani Oggi - Risveglio Pentecostale: V<strong>in</strong>cenzo Specchi<br />
(sostituto del presidente ex officio), Francesco Toppi, Salvatore<br />
Esposito, V<strong>in</strong>cenzo Martucci, Elio Varricchione.<br />
Direzione e Amm<strong>in</strong>istrazione: Via dei Bruzi, 11<br />
00185 Roma - Tel. 06.491518/491165<br />
e mail: <strong>cristiani</strong>.<strong>oggi</strong>@assemblee<strong>di</strong><strong>di</strong>o.org<br />
Redazione: Via Monti, 96 - 14100 Asti<br />
Amm<strong>in</strong>istrazione: Anna Maria Di Giuseppe<br />
PAGINA 8 CRISTIANI OGGI 1-15 APRILE 2008<br />
LA TESTIMONIANZA<br />
“La scelta migliore<br />
<strong>di</strong> tutta la mia vita”<br />
La grazia <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> ha fatto il miracolo, mi ha dato una nuova vita, una nuova possibilità<br />
per viverla meglio, <strong>in</strong> modo pulito, mi ha tolto tutto ciò che mi rendeva schiava e mi<br />
ha dato la vera libertà<br />
i chiamo Mariangela, sono<br />
Mnata e vivo <strong>in</strong> Emilia. Ho<br />
due figlie gran<strong>di</strong>, <strong>di</strong> cui una<br />
sposata ed una <strong>di</strong>sabile che<br />
vive <strong>in</strong> casa con me.<br />
Quando è nata quest’ultima<br />
mi sono arrabbiata molto con<br />
<strong>Dio</strong>, perché lo sentivo lontano<br />
dalla mia vita e davo a Lui la<br />
colpa <strong>di</strong> tutto quello che mi era<br />
accaduto. La <strong>di</strong>agnosi dei<br />
me<strong>di</strong>ci era stata dura da accettare,<br />
questa mia figlia non<br />
avrebbe mai camm<strong>in</strong>ato,<br />
sarebbe rimasta per sempre <strong>in</strong><br />
carrozz<strong>in</strong>a.<br />
All’età <strong>di</strong> vent’anni mia<br />
figlia ha conosciuto una signora<br />
<strong>di</strong> fede evangelica e ha <strong>in</strong>iziato<br />
a frequentare la sua chiesa<br />
e a leggere la Bibbia. Dopo<br />
qualche tempo, ho notato <strong>in</strong><br />
lei un cambiamento, non era<br />
più triste, non si commiserava<br />
più, era contenta <strong>di</strong> vivere, mi<br />
sembrava un’altra persona.<br />
In casa mi parlava sempre <strong>di</strong> Gesù, sosteneva<br />
che morendo sulla croce Egli aveva<br />
pagato per i peccati <strong>di</strong> tutta l’umanità concedendoci<br />
così vita eterna. Mi <strong>di</strong>ceva, <strong>in</strong>oltre,<br />
che Gesù era risorto ed era vivente nel suo<br />
cuore.<br />
Io ero felice per lei perché la vedevo stare<br />
meglio, non le impe<strong>di</strong>vo <strong>di</strong> andare alle riunioni,<br />
ma per quanto mi riguardava non<br />
volevo mettere <strong>in</strong> <strong>di</strong>scussione tutta la mia<br />
vita, perché mi sembrava <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>re gli <strong>in</strong>segnamenti<br />
ricevuti dai miei genitori, anche se<br />
capivo che lei aveva ragione.<br />
Dopo due anni mia figlia cont<strong>in</strong>uava ancora<br />
a frequentare le riunioni e spesso c’<strong>in</strong>vitava<br />
ad andare, f<strong>in</strong>ché una sera, f<strong>in</strong>almente,<br />
mio marito ed io l’abbiamo accompagnata.<br />
Mi ha colpito subito l’atmosfera <strong>di</strong> pace,<br />
<strong>di</strong> gioia che si respirava, l’amore che si<br />
manifestavano le persone presenti <strong>in</strong> quel<br />
luogo, ma più <strong>di</strong> tutto mi ha colpito la Parola<br />
Passo<br />
passo<br />
verso il Cielo<br />
NOVITÀ EDITORIALI<br />
Un delizioso <strong>di</strong>ario che narra la<br />
breve vita dell’autrice, la storia<br />
del modellamento <strong>di</strong> un’anima,<br />
della sua capacità <strong>di</strong> apprendere,<br />
giorno dopo giorno, qualcosa<br />
<strong>di</strong> nuovo, nei piccoli eventi<br />
della vita, per comprendere che<br />
<strong>di</strong> <strong>Dio</strong> pre<strong>di</strong>cata. La pre<strong>di</strong>cazione dell’Evangelo<br />
ha scoperto la mia misera vita, mi sono<br />
sentita per la prima volta una peccatrice,<br />
sporca davanti alla santità <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>.<br />
Con mio marito abbiamo <strong>in</strong>iziato a frequentare<br />
assiduamente le riunioni, con immensa<br />
gioia <strong>di</strong> nostra figlia.<br />
La Bibbia ha cont<strong>in</strong>uato a lavorare il nostro<br />
cuore, f<strong>in</strong>o a quando l’abbiamo aperto<br />
per farvi entrare Gesù, chiedendogli <strong>di</strong> perdonarci<br />
da ogni peccato e <strong>di</strong> lavarci con il<br />
Suo prezioso sangue e accettandolo come<br />
nostro personale Salvatore e Signore.<br />
Abbiamo <strong>in</strong>iziato così a camm<strong>in</strong>are con<br />
Gesù al nostro fianco, come nostra guida, e<br />
ci siamo sentiti subito sicuri, non più con dei<br />
dubbi, ma con certezze ed Egli pian piano<br />
ha cambiato ra<strong>di</strong>calmente la nostra vita.<br />
Io fumavo molto, la sigaretta era per me il<br />
primo pensiero al matt<strong>in</strong>o e l’ultimo alla sera,<br />
ne ero schiava. Ma ciò che più mi teneva<br />
la vera gioia si trova nel donarsi<br />
agli altri come ha fatto Gesù.<br />
Passo passo verso il Cielo<br />
<strong>di</strong> Elizabeth Prentiss<br />
(Co<strong>di</strong>ce 1747) - Pagg. 288<br />
Corrispettivo 10,00 euro<br />
Registrazione n.12/82 del 7/1/1982 Tribunale <strong>di</strong> Roma<br />
Versamenti sul c/c postale n.72198005 <strong>in</strong>testato a:<br />
Cristiani Oggi, Via dei Bruzi 11 - 00185 Roma<br />
Stampa: Cooperativa Tipografica Operai srl - Vicenza<br />
legata <strong>in</strong> schiavitù erano le<br />
carte da gioco. Il vizio del gioco<br />
d’azzardo mi portava <strong>di</strong>pendenza<br />
perché se v<strong>in</strong>cevo,<br />
volevo cont<strong>in</strong>uare a giocare,<br />
se perdevo, volevo giocare per<br />
rifarmi. Giocavo nei bar f<strong>in</strong>o a<br />
notte fonda e giocavo anche<br />
cifre importanti, lasciando le<br />
mie figlie a casa da sole.<br />
La grazia <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> ha fatto il<br />
miracolo, mi ha dato una<br />
nuova vita, una nuova possibilità<br />
per viverla meglio, <strong>in</strong><br />
modo pulito, mi ha tolto tutto<br />
ciò che mi rendeva schiava e<br />
mi ha dato la vera libertà,<br />
proprio come afferma Gesù:<br />
“Se dunque il figlio vi farà<br />
liberi, sarete veramente liberi”<br />
(Giovanni 8:36).<br />
Sentirmi amata da <strong>Dio</strong> ha<br />
riempito il mio cuore <strong>di</strong> pace e<br />
<strong>di</strong> gioia; Gesù mi ha dato la<br />
gloriosa speranza della vita<br />
eterna. Ora il mio primo e ultimo<br />
pensiero non è più rivolto ad una sigaretta,<br />
ma all’Id<strong>di</strong>o vivente che ha cambiato<br />
la mia vita e lo r<strong>in</strong>grazio con tutto il cuore<br />
perché gli appartengo.<br />
Vivo una vita semplice, ma felice, appagata,<br />
perché ho trovato ciò che cercavo, non<br />
un <strong>Dio</strong> lontano e <strong>di</strong>s<strong>in</strong>teressato, ma un amico<br />
s<strong>in</strong>cero che non mi lascia e non mi abbandona<br />
mai. A Lui posso confidare ogni<br />
cosa, Egli asciuga le mie lacrime e mi consola<br />
con lo Spirito Santo e con la Sua Parola.<br />
Sono fiduciosa che presto anche l’altra<br />
mia figlia darà il cuore a Gesù e prego per lei<br />
senza stancarmi, perché è <strong>in</strong> gioco una cosa<br />
molto importante: la vita eterna.<br />
L’essermi schierata dalla parte <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>, lasciandomi<br />
alle spalle tutto della mia vecchia<br />
esistenza è stata la scelta migliore <strong>di</strong> tutta la<br />
mia vita.<br />
Potete richiederlo a:<br />
ADI-Me<strong>di</strong>a<br />
Via della Formica, 23<br />
00155 Roma<br />
Corrispettivo euro 10,00<br />
Mariangela Magistrali<br />
La pubblicazione è <strong>di</strong>stribuita a membri e simpatizzanti<br />
delle Chiese Cristiane Evangeliche A.D.I. ed è sostenuta<br />
da offerte volontarie.<br />
In conformità al D.Lgs.196/2003 sulla tutela dei dati<br />
personali, la Redazione <strong>di</strong> Cristiani Oggi garantisce l’assoluta<br />
riservatezza <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong> cui è <strong>in</strong> possesso.<br />
Inoltre assicura i lettori che i loro dati personali sono<br />
custo<strong>di</strong>ti <strong>in</strong> un archivio elettronico presso la sede del<br />
giornale e verranno utilizzati soltanto per <strong>in</strong>viare la corrispondenza<br />
relativa al qu<strong>in</strong><strong>di</strong>c<strong>in</strong>ale Cristiani Oggi.<br />
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